Come affogare nel mare di Giovanni Carlo D'Addabbo

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 21 marzo 2022 con un tema di Maria Elisa Aloisi!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 3000 caratteri entro l'una.
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gcdaddabbo
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Come affogare nel mare di Giovanni Carlo D'Addabbo

Messaggio#1 » martedì 22 marzo 2022, 0:31

Come affogare nel mare

Buongiorno! E’ questa la sala d’attesa di urologia?
Posso poggiare qui la valigia?
Devi fare un intervento anche tu? Mia moglie non l’hanno fatta entrare! Tua madre sì? Deve pagare il ticket? Non hai portato niente. Anestesia locale? Io, invece quella totale.
E’ il mio terrore! Sono un professore di matematica in pensione. Ho moglie, due figli, cinque nipoti. Ricordo ancora quasi tutti i teoremi. Tu ricordi Carnot? Non preoccuparti! Faccio per ridere.
21 anni Vitantonio, Medicina. Queste sì sono le cose importanti! Questi sono gli anni più belli!
Faccio parte di Minuti contati. Ieri, ho immaginato una storia in cui mi svegliavo dopo un intervento e mi chiedevo 13 per 13 169, 14 per 14 196, per verificare che funzionavo ancora e poi scoprivo che invece c'era stata la guerra nucleare. Io ero in effetti in una sala di “Archeologia dell'Uomo” osservato da un gruppo di studenti Alfa.

Ehi! guarda chi si rivede? io al letto numero 31 e tu al 32.
Fra un po’ toccherà a me! Ci portano sulla barella tutti nudi. Fa’ un freddo incredibile! La sala operatoria. Peso 73, età 69.

Di nuovo freddo, ma sono sveglio. Mi riportano su. In camera.
“Ehi! Prof, 13 per 13?”
169 Ciao Vitantonio!
Vedo. Anche a te, tutto a posto. Ci siamo svegliati! Vai già via e mi lasci solo?

Sono le 18:30. “Dottore! Infermiere! Devo prendere l’eparina!”
Il dottore ha detto domattina alle 8!
Ma il mio ematologo dice: “24 ore esatte”.
Qui il suo ematologo non c'è, c'è il nostro ematologo, l’ematologo dell’ospedale! L’intervento è andato bene! Deve riposare. Stia attento alla sacca!

La notte è stato un inferno. Dolori, fitte. Sono le 8! Avevate detto che mi davate l’eparina.
L’intervento è andato bene. Alzati e fa colazione! L’eparina non alle 8 di stamattina alle 8 di stasera. Il giorno dell’intervento non conta!
Siete sicuri? Io non ci arrivo alle 8 di stasera. E poi cosa faccio? Non ci sono studenti, né libri, né quaderni. Il pannolone è sporco di sangue. La busta è piena. Il pigiama è sporco di urina, liquidi e sangue. Qualcuno mi dovrebbe cambiare o almeno aiutarmi a cambiarmi.
Ecco la colazione.
Mi avete portato del latte? ma sono intollerante al lattosio. Del caffè? e sono allergico al caffè. E 3 frollini?
Se hai bisogno, suona il campanello.
Non ce la faccio più ad alzarmi. Non arrivo più al pulsante del campanello. Mia moglie non la fate entrare. Quando riesco a suonare non arriva nessuno. Se chiedo qualcosa mi dicono che ci vuole il permesso del dottore. Poi ripassiamo! C'è sempre una cosa più urgente da fare. Non ho ancora avuto l’eparina. Il letto è tutto sporco di sangue. Non sono riuscito a cacare. Vorrei mi faceste un clistere. Lo scroto mi fa male. Parlo? Chi mi ascolta? Quale animale avvinghiante? Speriamo si avvicini almeno un paziente. Si sente ridere dalla medicheria. Questo mi sembra il dottore. Sento che devo alzarmi. Come fare? Non riesco più a parlare e nemm en o a tele fon o a pen sar e. Com’è stato bello imma.



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antico
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Re: Come affogare nel mare di Giovanni Carlo D'Addabbo

Messaggio#2 » martedì 22 marzo 2022, 0:39

Ciao Giovanni! Tutto ok con i parametri, divertiti in questa MARIA ELISA ALOISI EDITION!

Cinzia Passaro
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Re: Come affogare nel mare di Giovanni Carlo D'Addabbo

Messaggio#3 » giovedì 24 marzo 2022, 15:41

Come affogare nel mare di Giovanni Carlo D’Addabbo
Un racconto di vita vissuta che credo Giovanni Carlo racconti in prima persona con un linguaggio anche crudo. Un intervento alla prostata, l’ingresso in ospedale, da solo, l’incontro con un ex alunno Vitantonio di 21 anni. C’è tutta la voglia di raccontare il proprio calvario, la sofferenza i sentirsi abbandonato con solo i Minuti Contati a fargli compagnia. Forse per effetto dell’anestesia dimentica il tema “l’effetto Droste” nel racconto non ce n’è traccia. L’ultimo pensiero per la moglie Irma. Un racconto spiazzante, triste e malinconico che mette a nudo la paura che si vive nell’affrontare un intervento in questo periodo.
Per me è un 6,25

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Andrea Lauro
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Re: Come affogare nel mare di Giovanni Carlo D'Addabbo

Messaggio#4 » venerdì 25 marzo 2022, 7:02

Ciao Giovanni Carlo,
leggendo il tuo testo mi è venuto in mente Fiori per Algernon, con il flusso del protagonista che viene inficiato dagli eventi esterni. Attraverso il vissuto rivivi la trama fino al suo (triste) epilogo.

Quello che mi sento di segnalarti è l’uso non uniforme di punteggiatura e stile: parti con il personaggio che dà domande e risposte (almeno, è quello che ho capito). Benissimo, allora siamo dentro di lui e preparati a vivere un racconto dentro di lui.
Poi entra un personaggio i cui dialoghi sono aperti dalle virgolette. Poi arriva questa parte, dove le regole appena stabilite vengono infrante in più modi:

Sono le 18:30. “Dottore! Infermiere! Devo prendere l’eparina!”
Il dottore ha detto domattina alle 8!
Ma il mio ematologo dice: “24 ore esatte”.

Insomma: se parti in un modo, finisci in quel modo, così il lettore non viene portato fuori strada.
Tema: ho fatto un po’ fatica a trovarlo.

Posizionerei il tuo racconto sotto quello di Alessio Cavanna, che invece è lineare nella forma e nei contenuti.
buona edition!
andrea

alexandra.fischer
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Re: Come affogare nel mare di Giovanni Carlo D'Addabbo

Messaggio#5 » venerdì 25 marzo 2022, 15:24

COME AFFOGARE NEL MARE di Giovanni Carlo d’Addabbo Tema centrato. Qui c’è il dramma della malasanità, visto nella mancata eparina. E anche nel resto delle cure mancate, la pulizia, il fatto di tenere conto delle allergie del paziente e sì, anche nelle risate del medico. Inoltre, c’è questo Vitantonio come paziente, con tanto di madre al seguito, nessun corredo ospedaliero, anestesia locale, ex allievo del Nostro, ex professore di matematica, reso in modo molto credibile e anche assiduo autore di Minuti Contati, oltre che marito, padre di due figli, nonno di cinque nipoti, privo del conforto della moglie e con tanto di Anestesia Totale. E chissà che davvero, questo reparto ospedaliero, per come è organizzato, non sia una “sala di Archeologia dell’Uomo” osservata da studenti Alfa dopo una guerra nucleare. Buffo che operino anche Vitantonio.

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gcdaddabbo
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Re: Come affogare nel mare di Giovanni Carlo D'Addabbo

Messaggio#6 » venerdì 25 marzo 2022, 21:38

Ciao, Cinzia!
Complimenti per l’aver percepito subito che si tratta di un racconto di vita vissuta. Per la verità, Vitantonio (o come si chiama quel ragazzo) l’ho conosciuto, quel mattino, ma tra pazienti è scoppiata immediatamente una scintilla. Di quella esperienza, mi è rimasta di piacevole solo quella domanda: “13 per 13?”. L’”effetto Droste” lo vedo nel raccontare una storia che si è immaginata e poi è diventata storia che si sta vivendo. Sull’idea del racconto nato, in vista dell’intervento temuto, ha poi preso il sopravvento la cruda realtà dalla quale sono uscito, fortunatamente decidendo di abbandonare quel luogo orribile.

Scusa, Andrea! Sui tempi hai pienamente ragione. A mia scusante, per quel che può servire, ti dirò che ho partecipato questa volta a Minuti Contati soprattutto per dimostrare a me stesso che ero ancora vivo. Non preoccuparti per la classifica. Mi piace scrivere, anche se un apprezzamento fa sempre piacere. Immagino sempre le mie nipotine che leggono e questo mi basta.

Grazie, Alexandra!
Hai la capacità di cogliere quello che per me è l’essenziale!
Non ti so di dire di cosa abbiano operato Vitantonio, ma il bello della vita è che, spesso, è più sorprendente di qualsiasi racconto. Confesso che il mancato conforto della moglie è un’invenzione letteraria per rendere la storia senza via d’uscita. In caso diverso però il protagonista non avrebbe avuto la possibilità di scrivere la storia.

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Debora D
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Re: Come affogare nel mare di Giovanni Carlo D'Addabbo

Messaggio#7 » sabato 26 marzo 2022, 15:49

Ciao Giovanni Carlo, piacere di leggerti
Il tuo racconto è angosciante ed è un complimento. Ho vissuto l’esperienza dell’ospedale da non molto e ogni volta che hai nominato l’eparina quelle sensazioni desolanti si sono riaffacciate.
Il tema dell’effetto Droste non l’ho capito bene. Provo a farmi un’idea: la situazione del protagonista peggiora e si ripete quindi abbiamo un’immagine identica che però si ingrandisce.

Lo stile che hai scelto senza punteggiatura per i dialoghi e senza soluzione fra la coscienza del protagonista e gli altri nella prima sequenza mi ha colpito. Nella parte centrale l'effetto si perde dato che ci sono battute con le virgolette. Si perde l'effetto in pratica.

Segnalo refusi e dettagli ortografici, ma a meno di una quantità ingestibile per la lettura, non li considero nella valutazione finale. Per me sono un effetto dei minuti contati.
E’ → È
Fa’ → Fa L’indicativo presente non ha accento

conclusione: efficace costruzione dell’angoscia nella prima e nell’ultima sequenza, ho trovato richiami a un’esperienza reale e i dettagli sono buoni. La stessa qualità mi è mancata nella parte centrale. Ai fini del contest: mi sono sforzata di trovare il tema e non sono certa di averlo colto.

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david.callaghan
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Re: Come affogare nel mare di Giovanni Carlo D'Addabbo

Messaggio#8 » domenica 27 marzo 2022, 11:25

Ciao Giovanni (Giovanni Carlo?)
Piacere di leggerti di nuovo. Devo dire che in alcune parti mi sono un po' perso, ma nonostante tutto trovo il racconto più efficace dell'ultimo che avevo letto. Mi hai fatto angosciare abbastanza, a essere sincero :)
Questa volta hai calibrato meglio il tiro e mi pare un buon miglioramento.
Peró non ho trovato il tema del contest!
Spero di rileggerti presto.

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Maurizio Chierchia
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Re: Come affogare nel mare di Giovanni Carlo D'Addabbo

Messaggio#9 » lunedì 28 marzo 2022, 12:58

Ciao Giovanni,
Purtroppo il tuo racconto non mi ha entusiasmato. Devo ammettere che ho fatto grossa fatica a capire i dialoghi per via della punteggiatura, come già ti hanno fatto notare. Non ho trovato l'effetto droste e sarei curioso di capire in cosa sarebbe inserito. Mi dispiace ma non è un buon racconto secondo me per quanto riguarda la trama e il tema. Purtroppo non mi ha catturato. Ti auguro buona gara!
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

Angelisa
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Re: Come affogare nel mare di Giovanni Carlo D'Addabbo

Messaggio#10 » martedì 29 marzo 2022, 18:10

Caro Giovanni,

l'effetto droste letterale non l'ho riscontrato ma il racconto in sé è abbastanza angosciante da farti entrare nel vortice di pensieri del protagonista che si annodano uno con l'altro che alla fine credo nell'effetto droste ci trascini il lettore facendoglielo vivere direttamente senza necessità che lo legga.
Tranne qualche piccolo refuso tutto sommato una buona prova.
Buona gara!

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Shanghai Kid
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Re: Come affogare nel mare di Giovanni Carlo D'Addabbo

Messaggio#11 » giovedì 31 marzo 2022, 18:47

Ciao Giovanni Carlo e piacere di averti riletto!
Come ti hanno scritto già in altri commenti, anche io ho faticato a trovare il tema nel tuo racconto e ho faticato un po' anche a seguirlo in alcuni passaggi. Sono tuttavia d'accordo con Debora circa la sensazione di angoscia profonda che trasmette e anche per me è un merito: riuscire a trasmettere una sensazione simile a chi non l'ha vissuta è un gran lavoro.
Ci sono parecchie cose da sistemare, ma ti ringrazio per l'empatia che sei riuscito a farmi provare.
A rileggerti!
Elisa

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antico
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Re: Come affogare nel mare di Giovanni Carlo D'Addabbo

Messaggio#12 » sabato 2 aprile 2022, 11:36

Devo partire proprio dal tema perché il tuo cercare d'inserirlo con l'escamotage di Minuti Contati non mi sembra funzionare con l'aggravante che introduci un qualcosa che il lettore tipo non può conoscere (MC, appunto) e questo si risolve, a mio avviso, in un passo falso per il racconto. Problema che si riverbera nel finale perché quella frase troncata con la parola IMMAGINARE penso voglia cercare di collegarsi proprio a Minuti Contati e quindi all'idea con cui volevi inserire il tema nel racconto che se già non funzionava prima non può che confermarsi anche nella chiusa. Ti segnalo anche una stranezza (o perlomeno così l'ho percepita io) in QUALE ANIMALE AVVINGHIANTE, un'espressione che mi è suonata stranissima. E poi il cambio costante di stile che sarebbe interessante se fosse voluto, ma che qui mi pare più che altro come una svista che trasmette un senso di confusione un pelo anarchica. Detto questo, il racconto arriva e sei molto efficace nel trasmettere le giuste sensazioni al lettore. Insomma, hai dei mezzi davvero potenti a disposizione che, però, andrebbero un pelo imbrigliati e gestiti per poterli portare a rendere al meglio e a ogni edizione mi si rafforza questa impressione. Considerate le aggravanti del tema e della sua gestione parecchio inefficace anche per il racconto nel suo complesso (nel senso che il cercare di inserirlo lo ha, a mio parere, danneggiato) direi un pollice tendente al positivo anche se non in modo solido.

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