Attorno al dito

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 21 marzo 2022 con un tema di Maria Elisa Aloisi!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 3000 caratteri entro l'una.
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Andrea Furlan
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Attorno al dito

Messaggio#1 » martedì 22 marzo 2022, 0:45

«Chi disturba il nostro riposo?»
Il ragazzo si mosse nervoso in mezzo ai due antichi Specchi immersi nella semi oscurità, mentre fissava la sua immagine riflessa infinite volte. Era magro e biondo, le mani affondate nella lunga veste scura.
«Onorevoli Specchi, sono Ariel, Apprendista di terza classe. Vorrei sapere dove si trova il Maestro. Temo che sia in pericolo.» La voce era bassa, titubante.
Un breve silenzio.
«Non lo percepiamo, Apprendista. Da quando non lo vedi?»
«Come ogni mattina sono andato a raccogliere la legna. Era lì quando sono uscito, non c’era più quando sono rientrato. Doveva ricevere un altro Maestro, uno poten-» Un colpo di tosse interruppe il racconto, poi si riprese, con una certa difficoltà.
«Dovevano vedersi nella Stanza delle Candele. Ma io non posso entrarci, il Maestro non vuole. Potreste mostrarmela?»
Le sue immagini multiple sbiadirono, rimasero sullo sfondo. Apparvero innumerevoli candele sistemate su supporti di ferro: illuminavano un ampio ambiente buio, formando linee curve che si intersecavano, camminamenti incrociati persi nell’oscurità sempre più fitta. Una larga area centrale sprofondava nelle tenebre dove i pesanti candelabri giacevano divelti a terra, candele rotte sparse dappertutto. Una macchia scura era visibile sul pavimento.
«Sangue, Apprendista. C’è stata violenza, una lotta. Grandi quantità di magia sprecate, nessun segno del Maestro.»
«Specchi, aiutatemi! Ero certo che fosse in pericolo. Come fare?» Un altro colpo di tosse, la voce disperata, il ragazzo si torturava le mani.
L’immagine cambiò ancora: due persone si fronteggiavano. Uno era il Maestro, inconfondibile con i suoi occhi azzurri e il naso aquilino.
«Non puoi stare qui, maledetto.» La sua voce si amplificò, la formula magica scatenò il potere, colpì la figura di fronte che cadde in ginocchio. Ma un attimo dopo un alone luminoso avvolse il Maestro: quando si spense, non era più lì, solo candele abbattute e una larga macchia a terra. L’altro si voltò, fuggì dalla stanza zoppicando: era Ariel, un taglio gli squarciava il petto.
Gli Specchi non replicarono, ma una tenebra uscì dalle loro profondità, avvolse il ragazzo che sollevò la mano destra. Un grosso anello lampeggiò, pulsò di vita propria. Luce contro buio.

Ariel era sdraiato a terra, in mezzo ai frammenti degli Specchi. Sangue fluiva dai tagli che aveva su tutto il corpo. Ma l’anello era caldo, gli dava forza, rimarginava le ferite.
Quando si alzò sentì voci sommesse che non si aspettava: su ogni pezzo di vetro c’erano immagini in movimento.
Una donna rossa di capelli parlava con un giovane dagli occhi azzurri, un naso importante. Lampi di luce, la donna era scomparsa, il ragazzo trionfante fissava un anello luminoso identico al suo.
In un altro brandello, una ragazza dai capelli rossi salmodiava un incantesimo: l’uomo anziano che aveva di fronte si difendeva, ma infine urlava, risucchiato dall’anello della giovane.
Tutti uguali. Tutti diversi.
Tutti arrotolati attorno al dito.



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antico
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Re: Attorno al dito

Messaggio#2 » martedì 22 marzo 2022, 0:46

Ciao Andrea! Caratteri e tempo ok, buona MARIA ELISA ALOISI EDITION anche a te!

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kruaxi
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Re: Attorno al dito

Messaggio#3 » mercoledì 23 marzo 2022, 17:37

Sento l'eco di una vecchia canzone dei Police in questo racconto.
A quanto sembra gli anelli fanno sempre danni a chi li possiede.
Non mi è chiaro per quale motivo Ariel, invece di scappare indisturbato
dopo aver sconfitto il suo maestro, va in pratica a "consegnarsi" agli specchi magici: alcuni passaggi li ho trovati un po' confusi. La rivelazione finale giustifica ampiamente l'aderenza al tema.

Stefano Tanci

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Alessio Cavanna
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Re: Attorno al dito

Messaggio#4 » mercoledì 23 marzo 2022, 21:20

Ciao Andrea, il tuo racconto è interessante e piacevole da leggere anche se la focalizzazione è decisamente esterna. Non che ci sia qualcosa di male, eh. Diavolo, non esiste solo la scrittura immersiva)) Comunque una focalizzazione più ottimale avrebbe giovato, a mio avviso. Sono nuovo qui e non ti conosco quindi non so se la tua è solo una scelta stilistica, quindi ti farò qualche esempio per farti capire cosa intendo. Il pdv non percepirebbe sé stesso come “il ragazzo” e non baderebbe al suo aspetto fisico una volta arrivato davanti allo specchio, a meno che non noti qualcosa di diverso dal solito, come “i suoi capelli biondi parevano quelli di un vecchio da quanta cenere aveva addosso.” Per il resto mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa di più riguardo alla donna dai capelli rossi. Ho un debole per le rosse)) Ma ho capito che l’anello era suo prima di passare al maestro dell’apprendista.

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Andrea Furlan
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Re: Attorno al dito

Messaggio#5 » mercoledì 23 marzo 2022, 23:29

Ciao Stefano,

la citazione non era così nascosta, anzi il tema di questa edizione mi ha aiutato a realizzare un sogno che avevo da tempo: scrivere un racconto su "Wrapped around your finger" dei Police. Sono stati uno dei miei gruppi preferiti e ho sempre trovato molto evocativi questa canzone e il suo video, in uno dei loro album più curati e sperimentali.
Ariel non si consegna agli Specchi, decide di affrontarli per affrancarsi dal suo destino di apprendista bistrattato dopo aver
sconfitto il Maestro e lo fa nonostante sia ferito gravemente durante lo scontro.

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Andrea Furlan
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Re: Attorno al dito

Messaggio#6 » mercoledì 23 marzo 2022, 23:37

Ciao Alessio,
la scelta della focalizzazione esterna è voluta: ho pensato che per la storia che volevo raccontare non fosse giusto vedere gli avvenimenti dal punto di vista di Ariel ma fosse meglio vedere le cose da fuori, anche per aumentare il mistero dello scontro con il Maestro, che viene visto attraverso gli Specchi come una ripresa video esterna. Qui su minuti contati e in altre occasioni ho scritto molti PDV immersivi, ma questa volta volevo fare qualcosa di diverso: spero di aver reso bene la mia intenzione.
La parte finale ha l'obiettivo di rivelare che quanto successo a Ariel è solo un episodio in una catena di ripetizioni a cui si applica l'effetto Droste. Non voleva spiegare nulla di più nè di meno, tantomeno approfondire i personaggi, lasciando al lettore lo spazio di immaginare il resto.

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Emiliano Maramonte
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Re: Attorno al dito

Messaggio#7 » mercoledì 23 marzo 2022, 23:44

Ciao Andrea, bentrovato.
Ho apprezzato questo tentativo di traslare il tema del contest nel regno del fantasy. Devo dirti che non amo questo genere letterario, ne ho letto poco o nulla, però questo non mi ha condizionato poiché la storia è gradevole e si legge bene. L'Effetto Droste sembra esserci (i riflessi contrapposti degli specchi e le immagini che si riverberano nei frammenti) però verso la fine la trama si fa confusa. Prendilo come un limite mio, ma ho fatto fatica a comprendere gli stravolgimenti e il twist finale. FIno a metà tutto bene, poi si scopre che... Ariel ha ucciso il Maestro? E come mai poi si presenta al cospetto degli Specchi comportandosi come qualcuno che lo venga a scoprire all'improvviso, ignaro di tutto? E' stata piuttosto una maga dai capelli rossi? O ancora su tutto aleggiava il potere malefico dell'anello che ha soggiogato i personaggi? Purtroppo, ho avvertito scarsa nitidezza che ha penalizzato la godibilità piena del testo.
Inoltre non mi è piaciuto come hai affrontato la descrizione dell'antro buio (La Stanza delle Candele), ad esempio: "illuminavano un ampio ambiente buio"; se l'ambiente è buio non è illuminato, al limite le poche candele presenti rischiaravano o creavano una insidiosa penombra... Poi parli di camminamenti "persi nell'oscurità più fitta" e di "una larga area centrale sprofondata nelle tenebre". Quindi, in buona sostanza, questo luogo è davvero buio e ha solo alcune aree rischiarate o è illuminato? Questo momento, potenzialmente molto suggestivo, poteva essere gestito meglio.
Per il resto nient'altro da aggiungere. Una prova interessante ma perfettibile.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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gcdaddabbo
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Re: Attorno al dito

Messaggio#8 » venerdì 25 marzo 2022, 21:34

Ciao, Andrea!
Il tuo racconto è costruito certamente sull’effetto Droste, ma non credo che si volesse una descrizione dell’effetto fisico, o una storia in cui comparissero due specchi uno di fronte all’altro. Io l’ho visto come un succedersi di avvenimenti in cui si percepisce il replicarsi all’infinito dei fenomeni come accadono in natura come con i frattali o con la vita stessa. Non siamo in fondo che genitori di figli, genitori di figli, genitori di figli all’infinito. La storia che ci è stata attaccata vicino non mi ha preso proprio. Sarà perché non sono un appassionato dei Police! Mi dispiace!
Giancarlo

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Michael Dag
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Re: Attorno al dito

Messaggio#9 » sabato 26 marzo 2022, 11:26

Devo essere sincero, non ho ben capito cosa è successo.
Secondo me, il grosso problema del racconto è questa frase
L’altro si voltò, fuggì dalla stanza zoppicando: era Ariel, un taglio gli squarciava il petto.
Ariel è il protagonista, Portatore di punto di vista, giusto? Perché qui parli di lui in terza persona? Non ho più capito chi sta guardando nello specchio. Un "era lui stesso, con un taglio…" avrebbe resto tutto più chiaro (Se davvero è lui che si vede riflesso).
l'apprendista uccide il maestro, diventa a sua volta maestro e viene ucciso da una nuova apprendista e così via, è questo il senso del racconto?
Purtroppo non sono riuscito a appezzarlo, credo che 3000 caratteri siano troppo pochi per sviluppare bene un'idea complessa.

Dario17
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Re: Attorno al dito

Messaggio#10 » sabato 26 marzo 2022, 17:47

Carina l'idea di utilizzare l'effetto Drosde come canale di comunicazione tra specchi parlanti in un contesto fantasy.
La prima metà del pezzo mi ha convinto, la seconda molto, ma molto meno.
C'è della confusione e un salto troppo repentino nella narrazione. Una donna rossa venuta da chissà dove, degli incantesimi random...
CI troviamo davanti a un'idea che aveva bisogno di molti più caratteri per delineare una struttura funzionante, troppo soffocata dai 3000 caratteri a disposizione vista l'ambientazione fantastica (anche se piuttosto standard) e scontri di magia.
Visto lo stile raccontato molto vicino al fiabesco, non riuscire a distinguere gli eventi è una pecca non da poco.
Peccato, l'idea è la più originale di tutto il gruppo.

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Andrea Furlan
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Re: Attorno al dito

Messaggio#11 » sabato 26 marzo 2022, 22:55

Indico qui, per rispondere a tutti, l'idea di fondo del racconto che mi rendo conto non sono riuscito a rendere bene forse per la troppa brevità della seconda parte.
Ariel riesce a sconfiggere il proprio Maestro e, pur essendo ferito, affronta uno dei suoi oggetti magici più potenti (gli Specchi) per essere completamente libero. Gli Specchi mostrano quello che è successo e attaccano Ariel che si trova smascherato. Nei frammenti, immagini del passato gli vengono proposte: ad un certo punto ogni Maestro è stato sconfitto dal proprio Apprendista, la propria essenza catturata in forma di un anello che dona potere all'Apprendista trionfante, in una catena senza fine.
Le brevi descrizioni dei Maestri - Apprendisti dovevano chiarire la catena degli eventi.

@ Emiliano: grazie per aver segnalato le criticità nella descrizione della stanza delle candele, ci rifletterò.

@Giancarlo: L'effetto Droste era nella ripetizione della storia come ho spiegato sopra, ma mi rendo conto di non averlo reso bene.

@ Michael: fra tutti, sei riuscito ad afferrare il senso di fondo. Concordo che, come in altri casi, ho cercato di stringere una storia troppo complessa in pochi caratteri.
Hai ragione anche sul punto di vista: alla fine ho usato un mix fra un narratore esterno e una terza persona dal punto di vista di Ariel. Avrei dovuto fare una scelta più chiara e il tuo suggerimento avrebbe forse chiarito meglio le cose.

@Dario: grazie per aver apprezzato l'idea. Per il resto, accolgo critiche e suggerimenti come ho indicato sopra.

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wladimiro.borchi
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Re: Attorno al dito

Messaggio#12 » martedì 29 marzo 2022, 15:24

Ciao Andrea,
racconto che non ho capito fino in fondo.
Chiarissimo l'effetto Droste, per cui c'è l'aderenza al tema.
Mi sento di condividere l'opinione di Dug Scattina sui punti della trama che restano un po' oscuri anche a una lettura attenta.
Resta il fatto che si tratta di un'idea discreta forse strizzata in un numero di battute davvero troppo esoso.
A rileggerci presto.
W

read_only
Messaggi: 171

Re: Attorno al dito

Messaggio#13 » giovedì 31 marzo 2022, 22:24

Ciao Andrea,

originale combinazione del tema al fantasy. In 3000 caratteri lanciarsi su quel genere è sempre un atto coraggioso che ho apprezzato. Sinceramente ho capito sin dalla frase "non mi è permesso entrare" e "non so cosa gli sia successo" che fosse proprio Ariel la causa della scomparsa, e questo mi ha un po' rovinato il tutto (forse a causa di una semina eccessiva). Non so quanto tu puntassi sull'effetto sorpresa.
Lo stile è buono ma perfettibile: secondo il mio (umilissimo eh) parere forse ci sono troppe mini-frasi con troppe virgole e mi sembrava di leggere un po' a singhiozzi.
Il testo però mi ha incuriosito e tutto sommato non è stata una brutta prova.
In bocca al lupo,
Morena

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antico
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Re: Attorno al dito

Messaggio#14 » venerdì 1 aprile 2022, 13:41

Altro racconto ben scritto e che si legge bene, ma che, a mio parere, presenta delle problematiche nella storia. Qui mi sembra che tu non sia riuscito a trasmettere le intenzioni di Ariel nel suo presentarsi di fronte agli specchi, non si capisce proprio la sua strategia nel suo negare per poi essere, sembrerebbe, sopraffatto. La chiusa è buona, ma questo senso di ripetizione non si riverbera nel testo e quindi arriva non preparato. Concludendo, per me siamo su un pollice tendente al positivo, ma non in modo solido e in classifica ti piazzo dietro il parivalutato racconto di Mannucci in quanto il suo racconto mi sembra più coerente internamente, tanto da far sorgere in me il dubbio di non averlo capito mentre qui, di contro, la problematica mi sembra più evidente.

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