Gruppo ARGO: Lista racconti e classifiche

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 21 marzo 2022 con un tema di Maria Elisa Aloisi!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 3000 caratteri entro l'una.
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antico
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Gruppo ARGO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 22 marzo 2022, 1:50

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BENVENUTI ALLA MARIA ELISA ALOISI EDITION, LA SETTIMA DELLA NONA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 163° ALL TIME!

Questo è il gruppo ARGO della MARIA ELISA ALOISI EDITION con MARIA ELISA ALOISI come guest star.

Gli autori del gruppo ARGO dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo EVA.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo SIRIO.


Questo è un gruppo da OTTO racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da MARIA ELISA ALOISI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK NONA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo ARGO:

Si concentri, di Andrea Lauro, ore 23.01, 2991 caratteri
Tratti di matita, di Debora Dolci, ore 00.30, 2993 caratteri
Speak to me, di David Galligani, ore 00.41, 2699 caratteri
Leoni da tastiera, di Elisa Belotti, ore 23.23, 2943 caratteri
La scatola di cacao, di Alexandra Fischer, ore 22.34, 2862 caratteri
L’universo è una scatola di fiammiferi, di Maurizio Chierchia, ore 23.56, 2975 caratteri
Ricordi dal passato, di Cinzia Passaro, ore 23.37, 3176 caratteri MALUS 4 PUNTI
Echi riflessi, di Angela Potente, ore 00.48, 2405 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 31 MARZO per commentare i racconti del gruppo EVA Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 1 APRILE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo EVA e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo EVA.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA MARIA ELISA ALOISI EDITION A TUTTI!



Commissa’
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Re: Gruppo ARGO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » domenica 27 marzo 2022, 19:49

Tratti di matita
Ricordi dal passato
Echi riflessi
Speak to me
L’universo è una scatola di fiammiferi
La scatola di cacao
Si concentri
Leoni da tastiera

Tratti di matita
Bello anche questo. Ottimo stile narrativo, pulito e senza fronzoli. Il ritmo è quello adeguato al contenuto della trama e la capacità di trasmettere sensazioni e morale è trasmesso da uno show don’t tell gestito alla perfezione (bambino con caratteristiche tipiche dell’autismo mai citato ma mostrato e fatto vivere, che ha come forma comunicativa il disegno). Unico refuso nella parte iniziale: mi avvicinò (avvicino).
Trama aderente al tema (immagine del disegno che si ripete come un eco infinito). 10

Ricordi dal passato

Il racconto è un Amarcord che ci catapulta nei ricordi del passato. Alzi la mano chi da piccolo, vestito di tutto punto con l’abito della festa, non ha compiuto la marachella che ha fatto uscire fuori dai gangheri i propri genitori. A mia memoria, l’ho fatto più di una volta e, sculacciato o punito, ho anche protestato stupito. Quindi ottima la trama, buona la narrazione anche se, talvolta, avrei ecceduto un po’ di più sulla punteggiatura per spezzare la lettura e migliorare il ritmo della storia. C’è qualche ripetizione di troppo (soprattutto il verbo guardare) ma credo si tratti piccoli piccoli errori che ho rinvenuto anche negli altri racconti dovuti per lo più ai tempi del contest.
Il tema è pienamente centrato nell’immagine finale della fotografia. 9,75

Echi riflessi

Incubo o realtà? Un sogno nel sogno e l’angoscia che corre nell’animo del protagonista. È la paura di non riconoscere se stesso nel riflesso del proprio viso. Contrariamente agli altri racconti, Echi riflessi ruota del tutto e per tutto il tempo, tranne che nel finale a sorpresa, attorno al tema indicato dal contest. La scrittura è fluente e precisa, a tratti poetica. Avrei riportato in modo differente una sola frase: direttamente dalla bottiglia bevo, in: bevo dalla bottiglia, omettendo del tutto l’avverbio. Bella prova. 9,5

Speak to me
Bello mi è piaciuto tanto. Ti dirò che i trattini al posto degli spazi non mi hanno dato fastidio. Hanno un loro perché in un testo dallo stile moderno e divergente (perfetto in un contesto narrativo “allucinato” che segue le vicende del protagonista in prima persona drogato dal fungo). Ottimo il “mostrato”, con i tasselli che si incastrano uno a uno per mostrare il quadro finale nel colpo di scena che si concretizza nella dichiarazione rivelativa. Aderente al tema per la “ricerca” dell’amata nell’infinito gioco degli specchi. 9,25

L’universo è una scatola di fiammiferi

Ho poco da dire su questo racconto. La gestione della forma è perfetta, lo stile è buono, non ho trovato refusi. La trama è semplice e il tema è centrato per ben due volte: il bambino che legge, il gigante che regge il cerino. Interessante l’idea divergente del padre che viene visto come fuori di testa da alcuni, e con occhi affascinati dal figlio per l’approccio fantasioso alla capacità critica. Posso solo affermare che la posizione nella graduatoria dipenderà in modo esclusivo da quello che hanno presentato gli altri partecipanti del gruppo. Complimenti. 9

La scatola di cacao

Storia originale, scrittura fluida e priva di imprecisioni. Il principale difetto che vi ho rinvenuto è stato quello di voler canalizzare in modo eccessivo il testo della storia verso la sua adesione nei confronti del tema proposto dal contest. Rispetto agli altri lavori esaminati, vi ho trovato meno pathos, minori descrizioni che mi coinvolgessero e che mi immergessero nella lettura. Questo non toglie nulla alla capacità dell’autore ma dipende dal tempo avuto a disposizione per produrre l’elaborato. 8,25

Si concentri

Bel racconto. “Si concentri” è strutturato alla perfezione, ha ottimi dialoghi e significato profondo. È presente un unico refuso nel testo (caldi/caldo), la forma e lo stile sono precisi e puliti. Il contenuto è originale e di impatto (amnesia e confusione post traumatica del protagonista, originato dall’evento/incubo più scioccante che possa capitare a un essere umano: la morte del figlio per propria negligenza). Unico difetto: non vedo grande attinenza col tema del contest, ovvero è molto più labile rispetto a quella cercata da altri racconti meno puliti in termini e stile narrativo. E la vera difficoltà era questa… 8

Leoni da tastiera

L’idea è buona, moderna, distopica. La narrazione è un po’ meno brillante: molto tell, molto spiegato, poco show. Di sicuro sarebbe servito più tempo per sviluppare il testo in modo adeguato, per mostrare meglio la colpa della protagonista, la rabbia dei fruitori del web o la delusione dei genitori con immagini anziché col raccontato. Ad ogni modo, la scrittura è fluida, priva di refusi e la trama coerente col tema richiesto, grazie all’escamotage finale della foto con foto. 7

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antico
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Re: Gruppo ARGO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » lunedì 28 marzo 2022, 11:55

Una classifica postata, ne dovete ancora ricevere altre sei (oltre alla mia).

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Stefano.Moretto
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Re: Gruppo ARGO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » martedì 29 marzo 2022, 1:11

A questo giro il tema era decisamente particolare ed ha avuto un grosso peso in fase di valutazione, molto più di quanto non lo ha di solito. Mi sono ritrovato a far scalare di una posizione o due dei racconti che stilisticamente e strutturalmente avrei piazzato diversamente.


Classifica

1.Speak to me
2.L’universo è una scatola di fiammiferi
3.Tratti di matita
4.Si concentri
5.Leoni da tastiera
6.La scatola di cacao
7.Echi riflessi
8.Ricordi dal passato


Si concentri
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Tratti di matita
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Speak to me
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Leoni da tastiera
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La scatola di cacao
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L’universo è una scatola di fiammiferi
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Ricordi dal passato
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Echi riflessi
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christianfloris
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Re: Gruppo ARGO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » martedì 29 marzo 2022, 1:51

1. Echi riflessi
2. Ricordi dal passato
3. Si concentri
4. Speak to me
5. Tratti di matita
6. Leoni da tastiera
7. La scatola di cacao
8. L’universo è una scatola di fiammiferi

Echi riflessi

E' un racconto sottilmente angosciante, che spiazza il lettore perché stravolge i punti di riferimento noti - i propri occhi, gli ambienti famigliari - facendo perdere le coordinate del tempo e della realtà. Si rileva anche un sapiente uso della tessitura sintattica, della punteggiatura e delle similitudini, collocate al punto giusto come pietre miliari ai lati di una strada immersa in una foschia giallastra.
Si poteva fare qualcosa di più sul finale? Forse, ma il sogno nel sogno nel sogno è un'idea originale. Mi ha risvegliato nella mente il gioco onirico di matrioske del film Vanilla Sky. L'unico dato davvero reale - forse - è lo specchio in frantumi, che però rimanda, nel suo simbolismo e nell'immaginario, a un caleidoscopio infinito di possibilità.
Un lavoro curato nei dettagli.

Nella mia personale scala di valutazione da 1 a 10 questo è un 9.75

Ricordi dal passato

Felicissima pagina raccontata con uno stile trascinante, debordante, che ti butta dentro il racconto. Anche il tema mi sembra centrato, c'è un mondo che vibra in questi pochi caratteri ed è un mondo di ricordi trasfigurati dagli occhi dolci di una bambina.
C'è qualche refuso dovuto senz'altro al poco tempo avuto per controllare il testo, ma è una gran bella prova. L'effetto Droste arriva, è ben costruito, del resto come l'intera architettura narrativa.
Complimenti.

Nella mia personale scala di valutazione da 1 a 10 questo è un 9.50

Si concentri

E' un'ottima prova. La lettura di questo racconto è come il risalire a ritroso una forte corrente, fino al devastante finale che svelerà purtroppo una verità atroce. La sua forza sta tutta nei dialoghi serrati e credibili, da cui si evincono anche personaggi ben delineati. Ho percepito la mancanza di una punta di ambientazione, qualcosa che aiuti il lettore a collocarsi spazio-temporalmente nella narrazione fin dall'inizio, ma stiamo parlando di peccati veniali: in 3.000 caratteri non ci si può inventare chissà che.
A livello di paragone cinematografico, lo sviluppo dell'effetto Droste mi ha ricordato l'impatto emotivo della rivelazione di Kevin Spacey al poliziotto Brad Pitt, nel mai troppo celebrato Seven. Altra storia e altro plot, intendiamoci: parlo soltanto dell'intensità del coinvolgimento generato dalla costruzione della scena che si svela per gradi successivi. Good job.

Nella mia personale scala di valutazione da 1 a 10 questo è un 9.25

Speak to me

Ci sono gli echi dei calligrammi di Apollinaire in questi quasi 3.000 caratteri. C'è l'ingegno, c'è la follia. Certo, c'è Speak to me, ma non priviamoci nemmeno di Brain damage o ancora dei numerosi loop sonori che caratterizzano un album leggendario e un racconto tanto floyd.
Quelle gocce di sangue che cadono in bagno mi riportano invece a un'altra citazione, stavolta cinematografica, sempre della band inglese: Bob Geldof-Pink si rasa le sopracciglia, ma siamo in The Wall.
Nel complesso un lavoro molto buono, certamente c'è una ricorsività che rimanda all'effetto del tema. Ma forse mi suggerisce più un effetto Escher che un effetto Droste. Siamo comunque in pieno territorio pazzoide, si disquisisce di sfumature.

Un'unica nota ortografica: Gilmour, non Gilmore.

Nella mia personale scala di valutazione da 1 a 10 questo è un 8.75

Tratti di matita

Un racconto che coglie nel segno. Forse un po' faticoso da ingranare all'inizio, spazialmente e temporalmente, ma non è detto che sia un problema di chi scrive.
Riesci a mostrare senza spiegare, secondo le tecniche narrative che vanno per la maggiore. L'indeterminatezza di certi passaggi è certamente funzionale a esprimere il disagio del padre - che poi trova la strada per comunicare -, contrapposto al mondo di suo figlio.
Uno stile che non ha bisogno di chissà quali effetti speciali per raccontare una bella storia. L'effetto Droste è abbastanza evidente, nel tratteggio via via più dettagliato del disegno. Niente male, una buona prova.

Nella mia personale scala di valutazione da 1 a 10 questo è un 8.25

Leoni da tastiera

Un bel plot distopico, forse con qualche difficoltà d'accensione all'inizio perché il lettore fatica a individuare subito il dove, il quando e il come. Il chi è subito chiaro, il perché lo diventa in poco tempo. Al di là di alcune frasi fatte o di similitudini già viste, è certamente una prova discreta, imperniata su una promettente idea di partenza. Ciò che ho avvertito mancare - naturalmente, a mio modesto avviso - è un po' lo sviluppo centrale della storia, che tende ad avvitarsi su se stessa. Nulla che non si possa sistemare, intendiamoci. Il canone del tema è svelato alla fine, lo stile non è trascendentale, ma non è nemmeno sciatto. L'occhio dei social è sempre puntato su di noi.

Nella mia personale scala di valutazione da 1 a 10 questo è un 8

La scatola di cacao

Avverto una nota lirica in questo racconto. Dal punto di vista della struttura narrativa, non trovo nulla da eccepire: funziona, ha una sua logica interna, è una sequenza successiva a qualche attacco chimico, ma questo è intuibile dai dettagli che mostri durante il racconto. L'effetto Droste non è tanto nell'impalcatura del testo, quanto nella messa a fuoco di un particolare, che ha una sua efficacia.
Si può fare di meglio sotto l'aspetto stilistico: registro una certa ridondanza nell'uso degli aggettivi che può essere tranquillamente controllata. Non per togliere ricchezza alla tua scrittura, ma per indirizzarla meglio.
A ogni modo, una prova più che discreta che ci lascia col gusto del cacao amaro in bocca.

Nella mia personale scala di valutazione da 1 a 10 questo è un 7.50

L’universo è una scatola di fiammiferi

Non è male l'idea della casa sull'albero. Il difetto strutturale di questo racconto risiede però nel fatto che gira attorno al tema senza mai entrarci dentro: non preoccuparti, non sei stato l'unico ad avere difficoltà. Bisogna però fare attenzione all'impostazione dei dialoghi e alla costruzione del finale. Il racconto parte indubbiamente bene, ma si perde un po' nella parte centrale: cerchi di riafferrarlo nelle battute conclusive, recuperando - o cercando di recuperare - l'aderenza al tema, ma mi pare che scivoli via senza lasciare traccia. C'è da aggiustare qualcosa anche sul rispetto delle regole tipografiche - di solito, dopo la chiusura delle caporali o delle virgolette in generale non si mette la maiuscola, se si riparte con una descrizione - ma se lavori sugli aspetti che ho evidenziato diventa senz'altro un lavoro migliore. Sufficienza d'incoraggiamento.

Nella mia personale scala di valutazione da 1 a 10 questo è un 6
Ultima modifica di christianfloris il mercoledì 30 marzo 2022, 12:00, modificato 1 volta in totale.

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MatteoMantoani
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Re: Gruppo ARGO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » martedì 29 marzo 2022, 8:49

Ciao a tutti, ho dovuto faticare per capire chi mettere ai primi tre posti. Per me anche il quarto è stato molto bravo, qui mi sono dovuto basare sul mio gusto personale.

1. Tratti di Matita
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2. Leoni da Tastiera.
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3. Si Concentri.
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4. Speak to Me.
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5. La scatola di cacao
► Mostra testo

6. Ricordi dal Passato.
► Mostra testo

7. L'universo è una scatola di fiammiferi
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8. Echi riflessi.
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Mario Mazzafoglie
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Re: Gruppo ARGO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » mercoledì 30 marzo 2022, 0:41

Ecco la mia classifica:

1) Leoni da tastiera
2) Si concentri
3) Tratti di matita
4) Speack to me
5) La scatola di cacao
6) Ricordi dal passato
7) L''universo è una scatola di fiammiferi
8) Echi riflessi



Echi dal passato - Angela Potente

Ciao Angela, un piacere leggerti.
Parto dallo stile di scrittura, forse un po' troppo "poetico", forse derivata dall'essere cresciuta con i classici dalla letteratura. E per come la vedo io, non è un male. Solo, forse, in questo contesto andava bene anche una prosa meno articolata.
Per quando riguarda la storia in sè, come già ti ha fatto notare qualcuno, il clichè del personaggio che alla fine si sveglia e scopre che è stato tutto un sogno è una di quelle cose che andrebbero assolutamente evitate, ma il fatto che nel tuo racconto si tratti di un sogno dentro a un altro sogno me lo ha fatto apprezzare di più.

Sull'aderenza al tema dell'edizione... sorvolo, così come farò per tutti gli altri racconti.

Nel complesso, una buona prova.
In bocca al lupo.


Ricordi dal passato - Cinzia Passaro

Ciao Cinzia, un piacere leggerti.
Il racconto in sè è piacevole e la storia ci narra uno spaccato di vita dell'infanzia di tutti noi.
I problemi del testo sono grossomodo quelli che ti sono già stati detti negli altri commenti, a cui mi accodo: il muro di testo è qualcosa che appesantisce troppo la lettura e non riesce a far percepire al lettore gli stacchi che in letteratura credo siano assolutamente necessari; la decisione di raccontarla in prima persona al passato fa molto effetto ricordo, per cui dal momento che avevi deciso di narrare in prima, avresti potuto farlo al presente assumento il Pov della bambina. Avrebbe reso meglio, a mio avviso.

Sull'aderenza al tema dell'edizione... sorvolo, così come farò per tutti gli altri racconti.

Nel complesso, una buona prova.
In bocca al lupo.


L'universo è una scatola di fiammiferi - Maurizio Chierchia.

Ciao Maurizio, un piacere leggerti.
Il racconto in sè, come altri del tuo girone, è gradevole ma si ha la sensazione che non porti a nulla, così come ti è già stato detto. Sono strasicuro del fatto che non sia una colpa degli autori, ma del tema proposto, che ci ha costretto a scervellarci per trovare uno spunto che fosse almeno decente.
Il tuo è uno spaccato di infanzia, che ci fa guardare al nostro passato con la nostalgia.
Manca sicuramente azione, in quanto si tratta di una scena statica, dove per almeno metà della narrazione si raccontano cose del passato. Questo non mi è piaciuto e soprattutto credo che fosse migliorabile.
Un buon racconto, in bocca al lupo.


La scatola di cacao - Alexandra Fisher

Ciao Alexandra, un piacere leggerti.
Innanzitutto complimenti per aver avuto il coraggio di usare la prima cosa che è uscita a tutti su google dopo aver digitato il tema proposto per l'edition. :)
Il racconto in sè non mi ha fatto particolarmente impazzire perchè anche dinanzi a una seconda rilettura ci sono stati dei passaggi che non sono riuscito a capire a fondo.
Come ti ha già fatto notare qualcuno, non si percepisce il rischio dovuto al gas e non si capisce bene quale sia lo scopo del protagonista. A mio avviso, maggiore spiegazione di questi due aspetti avrebbe potuto dare tutto un altro significato al testo.
In bocca al lupo.


Leoni da tastiera - Elisa Belotti

Ciao Elisa, un piacere leggerti.
Parto con la nota più positiva tra tutte: l'originalità della storia. Come ti ha già detto qualcuno ricorda qualche episodio di Black Mirror, dove la tecnologia viene estremizzata e se ne mostrano tutte le imperfezioni. Per cui partiamo già da un buon livello per i miei standard.
Sempre come ti è già stato detto, con qalche miglioria questo testo sarebbe veramente una bomba. Anche io ho trovato fastidioso scoprire alla fine (anche se poteva essere intuibile) che la proagonista è in perizoma. Significa che il lettore deve cancellare tutta l'immagine mentale che si era creata nella testa per spazio a una nuova.
Per quanto riguarda l'aderenza al tema... sorvolo, come ho fatto con tutti gli altri racconti.
Per me questa è un'ottima prova.
In bocca al lupo.


Speak to me – David Galligani

Ciao David, un piacere leggerti.
Parto col dire che secondo me è un testo che ha bisogno di una seconda rilettura per essere apprezzato a dovere. Il finale, poi, dà al lettore il colpo di grazia e ci rivela la sofferenza del protagonista che magari all'inizio del racconto ci sembra un classico fattone senza scopo, ma che poi si rivela essere un uomo distrutto dalla perdita di sua moglie.
Per quanto riguarda la scelta stilistica, il mio parere è meno entusiastico rispetto ai precedenti commenti che hai ricevuto. Per mio gusto personale preferisco testi classici (nella forma ti parlo, non nel linguaggio), per cui tutte quelle stranezze non riesco a farmele andare giù così alla leggera.
Detto questo, una buona prova. In bocca al lupo.


Tratti di matita - Debora Dolci

Ciao Debora, un piacere leggerti.
Il tuo sicuramente è un buon racconto, con una tematica importante sullo sfondo.
Parto dalla nota più dolente, che secondo me è l'incipit, soprattutto per due motivi: il primo è che non ci fa capire dove ci si trova, e il secondo è che il lettore non capisce chi sia il protagonista. Visto che ormai abbiamo capito che sei un'insegnante, io credo che tutti noi abbiamo pensato che si trattasse di una maestra (donna) che controlla un alunno nell'atto di fare un disegno tra i banchi di scuola. Poi invece scopriamo che ci troviamo in una cucina, e poi che il pov è un uomo. Quella virgola prima di "Elisa" in effetti è micidiale nel rendere difficoltosa la comprensione su chi stia parlando.
Detto questo, tutti questi problemi scompaiono a una seconda rilettura, dove con le informazioni in possesso del lettore ci si può figurare tutto al meglio. Questo rende tutto molto più godibile, anche perchè è un ottima storia!
Quando c'è da rileggere un testo, per me lettore è sempre un punto in meno nella classifica di gradimento, ma comunque il racconto merita e sicuramente si piazzaerà in alto nella mia classifica.


Si concentri - Andrea Lauro

Ciao Andrea, un piacere leggerti.
Parto con queste benedette teste parlanti. Credo che sì, contesto e azione ci vogliano, ma se alla fine stiamo parlando una scena statica dove ci sono un paziente e un analista è inutile stare lì a inventarsi un milione di microazioni di due persone che sono lì sedute e parlano. Anche perchè lo fai capire subito dove ci troviamo, e questo è un pregio. Si leggono racconti dove ci sono dieci righe di descrizioni nell'incipit ma alla fine se ci vai a ragionare ancora non capisci dove ci troviamo realmente. Quindi la scelta per me è ok.
Ammetto che l'alternanza con il corsivo e l'assenza di caporali e virgolette all'inizio mi aveva spiazzato, ma dopo alcune righe tutto va a posto e scorre bene.
Per quanto riguarda l'aderenza al tema, come già detto a tutti gli altri autori, in questa edition non mi esprimo perchè non voglio essere bannato.
Un'ottima prova per me, in bocca al lupo.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Gruppo ARGO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » mercoledì 30 marzo 2022, 10:19

Come penso molti altri, ho trovato il tema di questo mese tanto interessante quanto tosto da sviluppare in maniera originale. Anche in ragione di ciò, ho trovato parecchie trame poco interessante, tanto che mai come questo mese il mio privilegiare la tecnica al contenuto è stato fondamentale per stilare la classifica finale.
Come sempre, ricordo i principi alla base delle mie classifiche:

1. A parità di valore, privilegio i testi caratterizzati da uno stile di qualità a scapito della trama. La mia idea è che un bravo scrittore sia in grado di nascondere un’idea poco originale dietro alla tecnica. Attenzione, però: quando parlo di tecnica non mi riferisco al barocchismo di certi scribacchini di quart’ordine che riempiono le librerie nascondendosi dietro la maschera della fantomatica literary fiction; parlo di pulizia e costruzione delle scene, di caratterizzazione dei personaggi, di gestione e progressione del conflitto e infine di dialoghi accattivanti e ben bilanciati.
2. I commenti che troverete a corredo della classifica NON sono gli stessi che ho scritto sui singoli post, in quanto nascono da riflessioni post seconda lettura ed eventuali scambi d’opinione con i singoli autori.

E ora via con la classifica, regia!

1. Speak to me – David Galligani
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2. Tratti di matita – Debora Dolci
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3. Si concentri – Andrea Lauro
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4. Leoni da tastiera – Elisa Belotti
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5. Echi riflessi – Angela Potente
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6. L’universo è una scatola di fiammiferi – Maurizio Chierchia
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7. La scatola di cacao – Alexandra Fischer
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8. Ricordi del passato – Cinzia Passaro
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lupus in fabula

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Re: Gruppo ARGO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » mercoledì 30 marzo 2022, 11:17

Oltre alla mia, dovete ricevere ancora una classifica. Inoltre, al momento la classifica di Floris non può essere considerata valida perché prevede del ex aequo, ma è già stato avvertito e ha assicurato che provvederà a sistemare entro la chiusura, quindi la modifica alla sua classifica è approvata.

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Re: Gruppo ARGO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » mercoledì 30 marzo 2022, 12:09

Floris ha corretto la sua classifica quindi è validata.

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Laura Brunelli
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Re: Gruppo ARGO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » mercoledì 30 marzo 2022, 21:08

1) Tratti di matita di Debora Dolci
2) Speak to me di David Galligani
3) Si concentri di Andrea Lauro
4) La scatola di cacao di alexandra.fischer
5) Leoni da tastiera di Elisa Belotti
6) L'universo è una scatola di fiammiferi di Maurizio Chierchia
7) Echi riflessi di Angela Potente
8) Ricordi dal passato di Cinzia Passaro

1) Tratti di matita di Debora Dolci
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2) Speak to me di David Galligani
► Mostra testo

3) Si concentri di Andrea Lauro
► Mostra testo

4) La scatola di cacao di alexandra.fischer
► Mostra testo

5) Leoni da tastiera di Elisa Belotti
► Mostra testo

6) L'universo è una scatola di fiammiferi di Maurizio Chierchia
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7) Echi riflessi di Angela Potente
► Mostra testo

8) Ricordi dal passato di Cinzia Passaro
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Re: Gruppo ARGO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » mercoledì 30 marzo 2022, 22:33

Avete ricevuto tutte le classifiche, nei prossimi giorni arriverà anche la mia.

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Re: Gruppo ARGO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » sabato 2 aprile 2022, 11:25

Ecco i miei commenti e classifica per il vostro gruppo!

1) Speak to me, di David Galligani
Ormai mi dovreste conoscere e sapete che mi piace chi rischia e osa. Ne consegue che quando il rischiare è accompagnato dalla giusta resa, da un'esecuzione che ritengo appropriata, allora la valutazione non può che essere la (mia) massima possibile. Qui l'effetto Droste è inserito e anche, in certo qual modo, declinato (pur trovandomi d'accordo con quanto segnalato da Floris). Ti faccio i miei complimenti, per me un pollice su.
2) Tratti di matita, di Debora Dolci
Molto bello, soprattutto per la tua consueta gestione dei travagli dell'animo umano che stai sempre più imparando a gestire attraverso il mostrato con pennellate funzionali e nette. Peccato per quei due errori in partenza che non sono proprio da te e che rallentano l'ingresso nel racconto. Tema più inserito che declinato, a mio parere, ma ci sta. Direi un pollice quasi su.
3) Leoni da tastiera, di Elisa Belotti
Bellissimo racconto con qualche imperfezione che va smussata, pertanto ti anticipo già la mia valutazione: pollice quasi su. Partiamo dai messaggi che vengono trasmessi e per i quali hai usato una grafica da social mentre, invece e appunto, sono voci che parlano e questo cozza un po' con la situazione, ma è una quisquilia. Quello che mi preme più sottolineare è che ho sentito la necessità di una maggiore semina sul contesto che già è molto buona, ma che mi sembra ancora a una fase più sperimentale che altro, tipica da prima stesura quale, per ovvi motivi, è. Occhio anche alla lunghezza della diretta perché così tante ore mi sembrano difficili da accettare in un'ottica di programma di successo. Declinazione del tema, anche qui, più citata che declinata, ma va bene così. Bel lavoro davvero e peccato sia finito in un gruppo che ha espresso una qualità così alta perché, inevitabilmente, qualcuno deve restare fuori dalla finale.
4) Si concentri, di Andrea Lauro
Confermo che è difficile valutare questo racconto in relazione al tema, quanto meno per il fatto che mi sembra mancare quell'effetto di ripetitività infinita in quanto arrivi a una chiusa ben definita, quindi non lo prendi in pieno anche se capisco quali fossero le tue intenzioni. Detto questo, il racconto funziona molto bene anche se penso che tu avresti potuto essere più incisivo sul finale. Proprio sul finale avresti potuto giocarti, mio parere, meglio il tema nella negazione ulteriore di quanto successo, quindi portare il protagonista fino alla scena del figlio in macchina per poi azzerarlo facendolo ripartire dal tradimento, ma questo avrebbe reso necessaria una semina diversa che facesse pensare che altre volte fossero già arrivati fino a quel punto. Quindi ti giochi il SU per questo aspetto legato al tema, mi fermo a un tendente al positivo in modo solido e brillante.
5) Echi riflessi, di Angela Potente
Parto con una richiesta rivolta a tutti e magari ci scriverò anche un post: vero che molti testi in questa edizione parevano, a prima vista, dei muri di testo, ma occhio che vanno anche considerate le intenzioni degli autori e quindi fate sempre molta attenzione, durante la valutazione, al valutare se l'effetto grafico era voluto o meno e, in seconda istanza, a chiedervi semmai il perché non abbia funzionato. Lo sottolineo perché ho assistito da fuori all'evoluzione dell'edizione e io stesso, appena visti postati i racconti, avevo pensato alla grafica per poi apprezzare, durante il commento, il fatto che, mio parere, fossero voluti e semmai non funzionasse qualcosa nell'esecuzione.
Fatta la doverosa premessa, veniamo al commento. Ci vedo una mano sapiente dietro a questo racconto e allo stesso tempo ho percepito il testo come un'esercizio ben esperito, ma pur sempre esercizio perché funziona per quello che voleva essere, quindi giudizio positivo, ma poteva assurgere a ben altro livello. Sottolineo che anche a me non è piaciuto quella sorta di spiegone al risveglio, l'ho trovato una piccola caduta di stile. E anche io, come Alessandro, avevo inizialmente pensato si potesse spezzare con un a capo al primo "risveglio" tranne poi cambiare idea perché l'intenzione dell'autrice era proprio quella di dare continuità. Il fatto che tutto sia costruito intorno al tema, infine, è un bel valore aggiunto. Per me qui siamo su un pollice tendente al positivo in modo solido e anche discretamente brillante perché trattasi di un testo che va dove l'autrice voleva portarlo anche se poteva ovviamente ambire a qualcosa di molto di più. E chiudo con la speranza di rivedere questa penna nell'Arena (come anche quelle delle altre new entry) perché ho trovato consapevolezza e capacità che possono arricchire la community di MC (poi chiaro che il primo approccio a tempo e caratteri limitati può sempre essere un bel peso ed è anche un tipo di contest che richiede qualche edizione di esperienza per arrivare a gestire tutti i limiti imposti).
6) Ricordi dal passato, di Cinzia Passaro
C'è un'idea bella precisa in questo testo e il mio iniziale campanello d'allarme da WALL OF TEXT s'è sopito perché mi sembra che la decisione sia totalmente autoriale, quindi va analizzato il perché in molti ci si siano comunque scontrati. Mio pensiero, una forma simile necessita di un flusso continuo di lettura che non deve mai costringere il lettore a rallentare o rischiare di "tirarlo fuori". Qui sono presenti alcune ripetizioni che possono infastidire (cotone bianco e foto) mentre tenderei a dare meno importanza a refusi tipo UN ESTATE, in più alcuni in alcuni passaggi ho sentito il bisogno di una più attenta punteggiatura e in uno in particolare mi è sembrato che il periodo si prolungasse troppo. Vorrei anche porre l'attenzione sul gergo utilizzato soprattutto nella prima parte, molto adulto. Sulle prime mi sono detto che non rispecchiava il pdv della bambina mentre poi ho focalizzato che no, il pdv era sulla narratrice adulta che raccontava un ricordo e sotto questo punto di vista ci stava non fosse che nella seconda parte si avvicina molto di più a quello giusto per l'eta creando un disequilibrio e, cosa forse ancora più incisiva, la ricercatezza della prima parte rischia di rallentare proprio quella lettura che invece richiederebbe la massima fluidità proprio per la decisione operata sulla struttura del racconto. Infine, il tema che, anche qui, risulta più inserito che declinato, ma che essendo infilato proprio all'ultimo può avere creato una reazione più forte (intendo avversa) rispetto ad altri testi in cui, invece, era disseminata in punti diversi. Detto questo, il racconto mi è piaciuto e l'immagine che rimane è bella definita. Nella mia personalissima scala di giudizio direi che è un pollice tendente al positivo in modo solido, ma non brillante (per tutte le segnalazioni fatte). Concludo sottolineando come la difficoltà di esecuzione di un testo simile è di sicuro maggiore di quanto possa apparire.
7) La scatola di cacao, di Alexandra Fischer
Devo dire che nelle ultime edizioni stai imbrigliando bene il tuo stile per renderlo più asciutto e funzionale, lo scorso mese il risultato è stato evidente mentre questo mese, invece, mi sembra ti sia scontrata con il tema venendone anche un pelo dominata, tanto da inserirlo a forza in un modo che non mi ha lasciato del tutto convinto. Poi un problema anche sul finale perché viene sopraffatto dal gas pur indossando la maschera (di cui avevi parlato nel primo terzo di racconto) e questo mi è sembrato un errore grosso soprattutto se poi non supportato da adeguata spiegazione sul perché sia risultato tanto micidiale. Insomma, un passo indietro rispetto al mese scorso, ma sempre rimanendo sulla giusta strada. Per me siamo su un pollice tendente al positivo anche se non in modo solido e neppure brillante.
8) L’universo è una scatola di fiammiferi, di Maurizio Chierchia
Una buona prova, ma che non mostra una direzione precisa limitandosi a uno spaccato che termina e basta. Cosa non ha funzionato? Parto sempre dal presupposto che l'autore volesse raggiungere un certo risultato e qui sei partito con un tono parecchio fiabesco, un padre che sembra il protagonista di Big Fish e una voce narrante vicina al bambino/ragazzo. Ecco, tanto per cominciare non si capisce bene l'età del protagonista, poi, mio parere, perdi l'equilibrio con la lunga scena dell'amico che serve a ben poco e che ti costringe poi a troncare causa spazio bruciato in caratteri. In poche parole, è la confezione a non funzionare, sempre a mio parere, ovviamente. Quindi un problema di pura strategia perchè la mano c'è. Credo che il tema ti abbia fatto faticare parecchio e ti abbia decentrato nel strutturare la storia. Detto questo, per me è un pollice tendente al positivo in modo non solido e neppure brillante e in classifica ti posiziono dietro al parivalutato racconto della Fischer perché presenta una struttura più coerente rispetto alla tua.

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