Gruppo SIRIO: Lista racconti e classifiche

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 21 marzo 2022 con un tema di Maria Elisa Aloisi!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 3000 caratteri entro l'una.
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antico
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Gruppo SIRIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 22 marzo 2022, 2:05

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BENVENUTI ALLA MARIA ELISA ALOISI EDITION, LA SETTIMA DELLA NONA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 163° ALL TIME!

Questo è il gruppo SIRIO della MARIA ELISA ALOISI EDITION con MARIA ELISA ALOISI come guest star.

Gli autori del gruppo SIRIO dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo ARGO.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo ARIAL.


Questo è un gruppo da SETTE racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da MARIA ELISA ALOISI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK NONA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo SIRIO:

La Prima Seduta, di Matteo Mantoani, ore 23.48, 2988 caratteri
Dove atterrano le speranze, di Stefano Moretto, ore 00.29, 2977 caratteri
Il corpo di Anna, di Alessandro Canella, ore 00.48, 2933 caratteri
Effetto che!?, di Mario Mazzafoglie, ore 00.50, 2990 caratteri
Buchi neri, di Laura Brunelli, ore 23.29, 2984 caratteri
Una domenica mattina, di Christian Floris, ore 00.29, 2989 caratteri
Effetto droste, di Gabriele Loddo, ore 00.48, 3000 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 31 MARZO per commentare i racconti del gruppo ARGO Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 1 APRILE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo ARGO e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo ARGO.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA MARIA ELISA ALOISI EDITION A TUTTI!



Commissa’
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Re: Gruppo SIRIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 22 marzo 2022, 10:46

Ma a parte il commento da 300 caratteri dobbiamo dare un voto di gradimento del racconto? E se sì, la scala di voto è da 0 a 10?

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antico
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Re: Gruppo SIRIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » martedì 22 marzo 2022, 12:05

Le domande fatemele in privato o su fb sul gruppo o contattandomi personalmente: ho mandato a tutti una richiesta di amicizia come Maurizio Bertino. Rispondo, ma poi non diamo seguito che qui vanno postate solo le classifiche con i commenti: ognuno può organizzare i propri commenti e classifica come meglio crede, l'importante è che i racconti che dovete classificare siano messi in ordine dal primo all'ultimo e che insieme mi alleghiate, in questo post, i commenti da voi fatti (che è sempre preferibile mettere anche sotto i vari racconti in modo da permettere uno scambio tra autori e commentatori). L'unica richiesta è il minimo di 300 caratteri per commenti, il resto sta a voi: volete scrivere 5000 caratteri per commento? Ben venga. Volete mettere un voto numerico insieme al commento? Fate vobis. :)

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Pretorian
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Re: Gruppo SIRIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » venerdì 25 marzo 2022, 0:18

Ecco i miei commenti e la mia classifica:

1)La Prima Seduta, di Matteo Mantoani
Ciao, Mentis e piacere di leggerti.
Usare la struttura a loop per proporre il tema dell'eterna insoddisfazione è stata un'ottima scelta. Nei pochi riquadri di storia riesci sempre a dare quella giusta pennellata che offre un quadro piccolo ma efficace della vita che stai rappresentando. Lo stile sostiene egregiamente lo sforzo, rasentando un paio di volte il narrato, ma tutto sommato mantenendosi entro l'alea che viene concessa dall 'uso della prima persona. Se devo trovare dei difetti, penso che la scena della pasticciera sia quella meno efficace, poiché non si capisce lo sfogo della protagonista contro i colleghi. Altro elemento, per quanto secondario, sono i denti di ferro. Capisco l'idea di voler fornire un dettaglio che ritorna sempre nei personaggi interpretati da Droste, ma non solo avevi già l'occhio di vetro, ma con i denti di ferro hai aggiunto un elemento ridicolo. Insomma, ogni volta che saltavano fuori non potevo non pensare ai personaggi di anime o film con i denti di ferro. Un dettaglio secondario, ma che penso sarebbe utile cambiare.

Alla prossima

2)Effetto Droste di Gabriele Loddo
Ciao, Gabriele e piacere di leggerti.

Come hanno detto altri in precedenza, il tuo racconto non brilla certo per originalità, ma l'ho trovato comunque divertente e ben scritto, con uno stile sicuramente avanzato. La sua estrema brevità probabilmente non gioca a tuo favore, poiché il finale è troppo striminzito per poter essere davvero efficace e, personalmente, penso che questo di po di narrazioni diano il meglio quando puoi portare avanti il POV del protagonista per più tempo (as esempio seguendolo durante l'arco della giornata). Nel complesso, però, davvero un buon lavoro.

Alla prossima

3)Effetto che!?, di Mario Mazzafoglie
Ciao Mario e piacere di leggerti. Dal punto di vista dello stile e della narrazione, questo racconto è decisamente un passo avanti rispetto all'ultimo che hai scritto. Lo stile è efficace e pulito, i dialoghi realistici e il tutto è stato reso senza concessioni al narrato.Nel complesso, un quadreffo familiare plausibile e divertente. A livello di trama e aderenza al tema, invece, il racconto lascia a desiderare. Il tentativo di esplicare l'Effetto Droste come la prosecuzione suocera-moglie-figlia, risulta forzato, cos' come la costante dei rutti della figlia, che finiscono per diventare un elemento totalmente fuori contesto. Insomma, apprezzo lo sforzo di fantasia, ma temo che il bersaglio sia stato mancatp.

Alla prossima!

4)Buchi neri, di Laura Brunelli

Ciao Laura e piacere di leggerti.

Ti dirò la verità: per quanto abbia letto e riletto il racconto, non riesco a comprenderne bene il finale. Perché Aria e sua madre sono sotto una città fi vetro? Insomma, si capisce che loro guardino e vengano guardati, ma i dati che fornisci non mi sono stati sufficienti per afferrare il senso del tutto. A livello di stile, mi accodo agli altri: il dialogo tra i protagonisti è piacevole, ma più andavo avanti più avevo la sensazione che nessuno parlerebbe davvero in quel modo.

Alla prossima!

5) Il corpo di Anna - Alessandro Canella
Ciao, Alessandro e piacere di leggerti.
Non so. Nella sua brevità, il racconto offre davvero poco. Uno stile pulito, ma non eccezionale. Una trama banale e apparentemente fuori tema. Un dialogo che funge anche da spiegazione della vicenda e che finisce per risultare sia infodump che totalmente irrealistico. Nel complesso, questo racconto risulta nettamente inferiore rispetto agli ultimi tuoi lavori che avevo letto. Peccato.

Alla prossima


6) Dove atterrano le speranze, di Stefano Moretto
Mmm...

Non lo so, Stefano. Navicelle spaziali che si rivelano essere i batteri starnutiti da tizi in altre navicelle che si rivelano essere solo pulci sul dorso di cani... poteva essere anche un'idea carina, se tu non avessi scelto di umanizzare troppo le creature. Mi spiego: anni fa lessi un racconto che descriveva la caccia data da un globulo bianco a un virus nel sangue di un uomo ammalato. L'elemento migliore del racconto era che l'autore era riuscito a mascherare la vera natura della storia fino alle ultime righe, dando l'illusione che quello che stessimo vedendo fosse la caccia di un predatore a una preda. Il tutto perché lui aveva sapientemente espresso solo le informazioni che permettevano alla storia di proseguire, senza rivelare la verità. Nel tuo caso tu fai il contrario, poiché fornisci informazioni che, una volta rivelata la vera natura del personaggio, diventano incoerenti. Insomma, se tu mi dici che un batterio è un omino in una navicella, il massimo che posso fare è immaginare i personaggi di "Esplorando il Corpo Umano".
Peccato. Alla prossima

7) Una domenica mattina, di Christian Floris

Ciao, Christian e piacere di leggerti. Ok, direi che su questo racconto c'è davvero tanto da lavorare. Dal PDV ballerino al narrato onnipresente fin nei minimi dettagli, passando per periodi lunghi, prolissi e spesso inconcludenti, lo stile è estremamente acerbo e necessita di un grosso lavoro di evoluzione. La trama è confusa e sembra più un estratto di un testo più ampio che un racconto che vada effettivamente a parare da qualche parte. La confusione è così tanta che non sono nemmeno sicuro di poter dire se il tema sia stato rispettato o meno. Beh, direi che cìè davvero molto da lavorare per il futuro.
Alla prossima

AntonellaBagorda
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Re: Gruppo SIRIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » venerdì 25 marzo 2022, 20:10

1. Buchi neri
2. La prima seduta
3. Una domenica mattina
4. Effetto droste
5. Il corpo di Anna
6. Effetto che!?
7. Dove atterrano le speranze


Buchi neri, di Laura Brunelli
Ciao Laura.
Senza tanti convenevoli, devo assolutamente dirti che leggere il tuo racconto è stata una bella boccata d'aria pura. La scrittura è bella, scorrevole, musicale, fila liscia senza intoppi, complimenti sinceri!
Ho poco da dire sul tuo stile. Forse potrei fare degli appunti sui dialoghi che sono a volte un po' troppo innaturali, ma è un difetto che riscontro in molti scrittori, anche nei più grandi, quindi sei del tutto perdonata.
Passo in fretta al motivo per cui siamo qui: beccare il famigerato Effetto Droste.
Beh, direi che nonostante la non eccessiva originalità dell'argomento che hai trattato, ci sei riuscita senza riserve.
Una cosa è certa, avrei letto molto volentieri un tuo racconto sviluppato in più di sole tremila battute.
Ancora complimenti e buona gara! Spero di leggerti ancora.

La prima seduta, di Matteo Mantoani
Ciao Matteo,
sono nuova nel gruppo, è la mia prima volta a Minuti Contati e leggendo i commenti mi sembra di entrare a gamba tesa tra tanti conoscenti/amici di scrittura.
Ma veniamo a noi.
Maria Elisa Aloisi non è stata certo generosa nello scegliere l'argomento di questa Call, e non ti nascondo che in molti racconti non ho percepito in alcun modo l'Effetto Droste che ci è stato richiesto. Questo non è successo con il tuo racconto. Credo tu sia uno dei pochi che ha centrato l'obiettivo e ha portato a casa un racconto che segue abbastanza alla lettera le regole del gioco.
Quindi direi che la cosa più importante l'hai centrata.
Per quanto riguarda il contenuto, ho trovato tutto un po' forzato, a partire dalle caratteristiche fisiche del terapeuta, onnipresente in ogni dove e in ogni quando. Bello il colpo di scena finale.
Per concludere: voto altissimo all'Effetto Droste, molto più che sufficiente al contenuto.
Complimenti e buon proseguimento di gara.

Una domenica mattina, di Christian Floris
Caro Christian,
spero tu ti stia trovando bene in questo simpatico contest, noto che è la prima volta anche per te.
Il tuo è un bell'esperimento. Nel tuo racconto fanno da padroni poesia, immagini e rumori che diventano suoni. Non si può mettere in dubbio la padronanza nella scrittura e la gestione degli eventi, anche se il tuo è un racconto che, bisogna ammetterlo, non si presta a una percezione immediata e a una veloce comprensione, ma va assaporato, goduto, senza fretta. Solo così si possono cogliere tutti i punti di vista, tutte le voci, le suggestioni e i colori che hai inserito in questo bel quadro.
Passando all'Effetto Droste, vero protagonista di questo gioco, va detto che è presente e tra i più originali letti qui nell'arena.
Complimenti e buona gara.

Effetto droste, di Gabriele Loddo
Gentile Commissà,
bentrovato in quest'arena piena zeppa di dita puntate e scrittori astemi.
Il tuo si rivela essere fin dal principio un racconto dal tono simpatico senza cadere nella pesantezza del comico a tutti i costi. Sei padrone dell'ironia e della narrazione. L'idea mi sembra fosse molto chiara nella tua testa ed è molto chiara nelle parole che hai utilizzato, e seppure sfruttare l'escamotage del sogno potrebbe non essere il massimo dell'originalità, io ho trovato ogni cosa al suo posto e nessun elemento di disturbo.
Inutile sottolineare, dunque, che l'Effetto Droste, vero protagonista di questa gara, è stato centrato. E non poteva essere altrimenti dato il titolo originalissimo che hai deciso di dare al racconto. Eheh.
Complimenti e buona gara.

Il corpo di Anna, di Alessandro Canella
Ciao Alessandro,
lieta di averti letto.
Quel che ho pensato fin dal primo momento in cui l'Effetto Droste è stato reso palese è che l'argomento di questo Call non sarebbe stato certo una passeggiata da sviluppare. E in effetti ho notato una certa difficoltà da parte di tutti noi.
Il tuo racconto non ha una trama particolarmente originale, è un gioco narrativo già sentito e risentito, nonostante questo, non posso dire che non sia stato sviluppato in maniera pulita, ordinata e con una certa padronanza nella scrittura. Lo spiegone centrale lo comprendo e lo giustifico, in sole tremila battute non si poteva fare molto di più. Quindi complimenti per la capacità narrativa e per aver azzardato un genere così complicato da sviluppare in così poco spazio.
Ma passiamo al punto dolente: il famigerato Effetto Droste.
Il loop che volevi sottolineare per entrare nel gioco, purtroppo, l'ho percepito solo perché hai scritto la parola ma non l'ho visualizzato. Quindi sono certa che nelle tue intenzioni l'Effetto Droste era ben piantato, purtroppo però l'intenzione non è passata nel racconto.
Resta comunque una bella prova di scrittura. Complimenti.

Effetto che!?, di Mario Mazzafoglie
Ciao Mario,
piacere di aver letto anche te. Grazie a questo gioco sto scoprendo molte penne e tutte tanto diverse l'una dall'altra.
Passiamo al tuo racconto.
Personalmente non mi ha fatto molto sorridere, preferisco un altro tipo di ironia, ma al di là dei gusti personali ho trovato oggettivamente tutto un po' troppo forzato.
Il tuo titolo credo sia ciò che realmente ci siamo chiesti un po' tutti appena abbiamo letto l'argomento di questa Call; e tutti, più o meno, abbiamo tentato di svilupparlo nel nostro personale modo di esprimerci nel linguaggio narrativo. Mi pare ovvio, leggendoti, che tu ti senta a tuo agio in questo genere, e sono certa che si tratti di un genere che incontra il gusto di tantissimi lettori; questo lo dico al di là del fatto che tu nella vita possa invece scrivere horror o romanzi di formazione o qualsiasi altra cosa.
Al di là delle forzature comiche presenti nel tuo racconto, mi soffermo su quello che è il vero obiettivo su cui la Guest si concentrerà per scegliere il suo vincitore: l'Effetto Droste appunto. Per me, in questo caso, è insufficiente. Per usare un linguaggio simile a quello del tuo protagonista, oserei dire che sei stato tanto paraculo utilizzando quel colpo finale. Mi è sembrato un racconto scritto da chi ha deciso di partecipare al gioco ma senza impegnarcisi troppo.
Spero tu non ne abbia a male, ma come ho già detto si tratta semplicemente di un gioco, reso un pelino troppo complicato dalla scelta della nostra Maria Elisa Aloisi.
In bocca al lupo per tutto e buona gara.

Dove atterrano le speranze, di Stefano Moretto
Ciao Stefano.
Sono sincera, mi trovo molto in imbarazzo a giudicare il tuo racconto. Sarò poco visionaria, sicuramente è questo il problema più grande, ma se non avessi letto i commenti degli altri sarei rimasta nella mia posizione di incomprensione totale.
Mi dispiace che ti sia capitata proprio io tra i "giudici", ma non ho per nulla capito il senso del racconto quindi mi viene difficile discuterne. Forse è stato un problema di poche battute e di conseguenza di poca possibilità di sviluppare i concetti, ma non posso andare contro le mie sensazioni.
Le tre situazioni sono chiare, scritte bene e trovo carina anche la struttura grafica che gli hai dato, ma per me restano slegate tra loro.
Ti auguro una buona gara e in bocca al lupo per tutto.

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antico
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Re: Gruppo SIRIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » sabato 26 marzo 2022, 16:32

Due classifiche ricevute, ne dovete ancora ricevere altre cinque (oltre alla mia).

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Andrea Furlan
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Re: Gruppo SIRIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » sabato 26 marzo 2022, 22:28

Ciao a tutti,
riflettendo sull’insieme dei racconti di questo girone devo dire che non ne ho trovato nessuno che mi ha colpito particolarmente. Soprattutto i primi hanno delle buone idee di fondo ma non sono state rese in modo ottimale: elementi non troppo originali, limitazioni date dai pochi caratteri, costruzioni che potevano essere migliorate nei punti nevralgici della storia. Insomma sono arrivato alla conclusione che questo Effetto Droste è di certo intrigante, ma anche difficile da rendere.

1. Effetto che? di Mario Mazzafoglie
2. Il corpo di Anna di Alessandro Canella
3. La prima seduta di Matteo Mantoani
4. Buchi neri di Laura Brunelli
5. Dove atterrano le speranze di Stefano Moretto
6. Una domenica mattina di Christian Floris
7. Effetto Droste di Gabriele Loddo


Effetto che? di Mario Mazzafoglie

Ciao Mario,
Il tuo racconto è carino e leggero, mi ha fatto ridere e si legge bene: tema certamente centrato e buon equilibrio dei dialoghi e delle azioni. È quello che l'Antico chiama "metaracconto" e ti ritrae mentre discuti il tema con la tua stessa famiglia in una serata come tante. Trovo che l'"effetto che?" avrebbe potuto essere tratteggiato meglio: potevi riprendere qualche elemento comune alle tre generazioni delle tue donne. Il fatto che la ripetizione sia applicata alla famiglia è interessante e l'ho trovato originale. In sintesi una buona prova dove forse potevi legare un po' meglio gli elementi chiave.


Il corpo di Anna di Alessandro Canella

Ciao Alessandro,
complimenti per il racconto costruito in modo sapiente, con le parole sconnesse di Anna che portano alla rivelazione finale. Forse avresti potuto gestire meglio la spiegazione del protagonista lasciata al messaggio vocale, non l’ho trovata completamente chiara e fa un po’ spiegone. Anche le emozioni del protagonista non sono molto evidenti (presenti solo nel passaggio “in lacrime, entra nella cella…”), dove invece trattandosi della figlia malata in una situazione drammatica avresti potuto spingere di più. In sintesi una prova discreta che mi ha comunque preso, ma meno accurata di tanti altri tuoi racconti che ho apprezzato molto di più e forse un po’ troppo ricca di cliché di genere.


La prima seduta di Matteo Mantoani

Ciao Matteo,
quattro spezzoni diversi di vita onirica, legati insieme da elementi comuni che vengono dalla realtà. Interessante idea, rimanda ai sogni veri che viviamo ogni notte. Ho sempre amato le atmosfere oniriche e spesso le inserisco nei miei scritti: in questo caso devo imparare ancora una volta da te. Come lato negativo, già sollevato da qualcuno, la brevità non ha aiutato lo sviluppo delle varie parti e devo dire che anche dopo diverse riletture fatico a trovare un senso un po’ più alto rispetto a unire le scene con elementi comuni. Forse se fossi riuscito a trovare una giustificazione più robusta per legare le parti nel finale mi avrebbe conquistato di più: quel “sono confusa” giocato in maniera diversa poteva essere la chiave di volta del racconto ma purtroppo mi ha lasciato un po’ deluso. In sintesi una buona prova ma non eccezionale.


Il corpo di Anna di Alessandro Canella

Ciao Alessandro,
complimenti per il racconto costruito in modo sapiente, con le parole sconnesse di Anna che portano alla rivelazione finale. Forse avresti potuto gestire meglio la spiegazione del protagonista lasciata al messaggio vocale, non l’ho trovata completamente chiara e fa un po’ spiegone. Anche le emozioni del protagonista non sono molto evidenti (presenti solo nel passaggio “in lacrime, entra nella cella…”), dove invece trattandosi della figlia malata in una situazione drammatica avresti potuto spingere di più. In sintesi una prova discreta che mi ha comunque preso, ma meno accurata di tanti altri tuoi racconti che ho apprezzato molto di più e forse un po’ troppo ricca di cliché di genere.


Buchi neri di Laura Brunelli

Ciao Laura,
anche io ho trovato il tuo racconto fresco e interessante alla prima lettura, con un plot twist finale che mi ha colpito e rivela l'effetto del tema. Rileggendolo però ho trovato anche alcune criticità: sei riuscita a creare tensione sull'apparizione della singolarità con un buon timelock, però in realtà il rischio di perdersela per le nuvole o un ritardo non c’è. Il finale non l'ho capito completamente: si tratta di un universo parallelo che si vede attraverso la singolarità? Il fatto che in questo posto alieno ci sia un "Marco" mi ha un po' allontanato dalla narrazione e mi ha confuso ancora di più, magari sarei rimasto più generico. In sintesi: buon impianto, ottimo plot twist che però viene un po' inattività, dettagli e semine che potevano essere usati meglio.


Dove atterrano le speranze di Stefano Moretto

Ciao Stefano,
sono perplesso, il modo in cui hai costruito le scene non mi ha aiutato a trovare un trait d’union chiaro. A una prima lettura sembra che l’unica cosa in comune sia l’atterraggio. La prima parte è inoltre molto lunga e si perde in descrizioni che confondono ancora di più. Non so se la tua idea era quella abbozzata da Pretorian (mi trovo molto d’accordo con il suo commento sul modo in cui avresti potuto dare le informazioni), ma nonostante diverse riletture non mi è proprio arrivata.


Una domenica mattina di Christian Floris

Ciao Christian,
Il tuo racconto è interessante e poetico, una lunga descrizione di una scena di paese in una domenica come tante. Se ho capito bene, il punto di vista cambia da un personaggio all'altro seguendo la passeggiata e il cerchio si chiude con l'apparizione finale della signora Quincy. Un'idea originale ma difficile da seguire anche dopo diverse riletture. Mi associo alle criticità rilevate dagli altri: la scrittura è molto serrata, trovo che ci siano troppi personaggi che fanno perdere l'attenzione. Personalmente non apprezzo molto i nomi anglosassoni in un'ambientazione forse americana, avrei privilegiato un posto italiano. In sintesi una buona idea che poteva essere gestita meglio.


Effetto Droste di Gabriele Loddo

Ciao Gabriele,
Anche io ho apprezzato il tuo stile fresco e piacevole che da un valore aggiunto a una storia molto normale. Alcune scene non sono molto utili all'avanzamento della storia (le descrizioni della canzone, la scena davanti allo specchio) ma sono bilanciate da un paio di belle trovate come la colazione frullata. Peccato per il finale che è davvero frettoloso, forse con un po' di tempo in più avresti potuto asciugare le parti precedenti per renderlo meglio. In sintesi, una storia forse troppo lineare e la conclusione nel sogno non ideale (un mio docente di scrittura direbbe che è un po' acerbo) ma comunque una prova discreta per lo stile e il ritmo.

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GiulianoCannoletta
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Re: Gruppo SIRIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » domenica 27 marzo 2022, 9:12

Ciao, ecco i miei commenti e classifica di questa edizione. Credo che questo tema abbia creato qualche difficoltà, ma abbia anche permesso che venissero fuori racconti molto diversi fra loro. Come spesso mi accade ultimamente, non ho avuto difficoltà sul primo piazzamento (il racconto che mi ha preso di più), mentre ne ho avute parecchie per il resto della classifica, visto che tutti i racconti mi avevano colpito per qualche motivo. Alla prossima!

1 La Prima Seduta
2 Buchi neri
3 Effetto droste
4 Il corpo di Anna
5 Dove atterrano le speranze
6 Effetto che!?
7 Una domenica mattina


La Prima Seduta, di Matteo Mantoani
Bella idea e bella interpretazione del tema. Una serie di episodi e "schegge" di vita che paiono slegate fra loro se non per alcuni piccoli particolari ricorrenti.
Mi è piaciuto, forse il suo unico difetto sta proprio nella sua struttura e nel poco spazio per svilupparla. Ogni "vita" ha a disposizione davvero poche righe, per cui i "micro-conflitti" e l'insoddisfazione per ogni situazione viene esplicitata subito e non ha lo spazio per maturare.


Dove atterrano le speranze, di Stefano Moretto
Un racconto divertente, a me l'effetto umanizzante di pulci e bacilli non è dispiaciuto, richiama alla mente "esplorando il corpo umano" che continua a essere il mio principale punto di riferimento quando ho qualche problema di salute :)
Il passaggio della prima astronave che si scopre essere uno starnuto è reso molto bene. Forse il secondo passaggio poteva essere reso in modo più incisivo, invece che col semplice dialogo fra Mark e Franco. Tipo, se i due invece che adagiarsi si fossero "aggrappati" in una zona sismica, e nel passaggio successivo avessimo visto il cane grattarsi furiosamente.


Il corpo di Anna, di Alessandro Canella
Un racconto dalle tinte orrorifiche, la parte iniziale mi ha colpito molto, ben scritta e disturbante nei suoi dettagli più macabri.
La parte che mi ha convinto di meno è quella centrale, dove la registrazione funge un po' da spiegone nel definire ambientazione e ricollegarsi al tema.
Molto bello il finale, con il tragico ricongiungimento fra Paolo e Anna.


Effetto che!?, di Mario Mazzafoglie
Un racconto simpatico e ben scritto, già dal titolo riusciamo a immaginare i toni e questo è un aspetto positivo.
Hai colpito nel segno rispetto al tuo "pubblico" più immediato, perché credo che quell' "Effetto che!?" sia stata un po' la reazione di quasi tutti noi. Non so, però, se il racconto potrebbe colpire anche un lettore occasionale.
Mi è piaciuta l'esagerazione di alcune situazioni in chiave comica, forse avresti potuto osare ancora di più. Se l'intenzione era immaginare l'effetto Droste riferito alle donne della famiglia, avresti potuto rendere più simili ed esasperati gli atteggiamenti di moglie e suocera nei confronti del pdv.


Buchi neri, di Laura Brunelli
Un racconto davvero piacevole, ben scritto e con un finale che strappa un sorriso. Lo stile è scorrevole e pulito, adatto alla storia che hai raccontato. Ti segnalo solo un paio di sviste nell'ultimo paragrafo: un refuso (guadò/guardò) e il cambio di tempo nell'ultima riga (spalanca-forma).
La cosa che mi è piaciuta di più è come hai messo in scena nei gesti il conflitto tra la passione della figlia e la disillusione della madre.


Una domenica mattina, di Christian Floris
Mi associo alle osservazioni già fatte. Non so se è un effetto che volevi dare, ma un testo così fitto e senza mai andare a capo è un po' faticoso da leggere.
Anche io ho avuto qualche incertezza nella parte centrale nel capire qual punto di vista si stesse seguendo.
Mi sono piaciute molto alcune espressioni che usi, molto poetiche, credo che si intonino bene al tipo di situazione che hai raccontato.


Effetto droste, di Gabriele Loddo
Mi è piaciuto molto il tuo stile, hai proposto il rituale del risveglio mattutino (in doposbornia) elencando tutti i passaggi senza mai risultare noioso o didascalico (come a volte succede con la prima persona al presente).
La storia è simpatica, forse il finale è un po' frettoloso, avrebbe avuto bisogno di qualche carattere in più, al di là della rivelazione del sogno.
Un piccolo refuso nel finale (urlo che interrompo i sogni).
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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antico
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Re: Gruppo SIRIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » domenica 27 marzo 2022, 12:11

Quattro classifiche già postate, ne dovete ancora ricevere altre tre (oltre alla mia).

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Gennibo
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Re: Gruppo SIRIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » lunedì 28 marzo 2022, 6:23

Ecco la mia classifica:
1) Il corpo di Anna di Alessandro Canella
2) Buchi Neri di Laura Brunelli
3) La Prima Seduta di Matteo Mantoani
4) Effetto che!? Di Mauro Mazzafoglie
5) Dove atterrano le speranze di Stefano Moretto
6) Una domenica mattina di Christian Floris
7) Effetto droste di Gabriele Loddo




La Prima Seduta di Matteo Mantoani
Ciao Matteo e piacere di leggerti, ho trovato molto interessante l'idea del tuo racconto, e anche l'attinenza al tema in un bel gioco di situazioni. Rileggendo il racconto ho potuto apprezzare di più la parte finale.
Sebbene secondo me sia scritto molto bene anche io ho faticato a stare dietro alle varie storie. I tratti in comune, sì, sono caricati, ma non necessariamente in senso negativa, invece la declinazione maître/psicologo l'ho trovata un po' forzata.
Tutto sommato per me una prova più che buona.

Dove atterrano le speranze di Stefano Moretto
Ciao Stefano, il tuo racconto mi perplime un po'. Per certi versi mi è piaciuto, le tre storie sono carine, lo stile chiaro e scorrevole. Ho però faticato a trovare un collante che riunisca le storie, in realtà c'è, ma si fatica a mettere insieme i pezzi per farli combaciare bene. In effetti, se avessi appena finito una maratona di "esplorando il corpo umano" tutto probabilmente mi quadrerebbe in modo più immediato.
Comunque una buona prova.
A rileggerti presto!

Il corpo di Anna di Alessandro Canella
Ciao Alessandro e piacere di averti letto. Forse è storia anche già letta, ma per me funziona ed è gestita bene. E funziona anche l’idea dell’effetto Droste, non tanto per la spiegazione, ma perché il padre va a diventare quello che è la figlia. Vero che la spiegazione è una spiegazione, magari avresti potuto interagire con qualcuno, al telefono, o con un collega, ma non sono sicura di quanto avrebbe migliorato la storia.
Per me una bella prova.

Effetto che!? di Mario Mazzafoglie

Ciao Mario e piacere di averti letto. Carino il tuo racconto, mi ha fatto sorridere, l'ho trovato simpatico e abbastanza ben gestito, forse un po' troppo caricato, tipo quando fai andare al computer la moglie o quando ammetti che hai consegnato ubriaco, visto che sei in prima persona darei una versione più indulgente e meno affidabile, ma che faccia capire che era ubriaco, tipo che è arrivato a casa tardi dopo un festeggiamento al bar e per questo ha avuto poco tempo per postare qualcosa di decente. Ma sono minimi dettagli. Soprattutto, la storia che hai scelto, quella dell’autore che scrive su MC, non era facile da gestire con successo, ma in questo caso per me funziona. Direi una buona prova.

Buchi neri di Laura Brunelli
Ciao Laura e piacere di averti letto, carina la tua storia, con un finale simpatico e d'effetto. Avrei preferito che dicessi subito all'inizio che Aria (nome azzeccato!) non stava guardando le stelle ma stava cercando la singolarità, così noi lettori veniamo a sapere qual è il suo obiettivo, e tifiamo per lei, che tanto saperlo non ci rovina il finale.
E la madre in contrapposizione parla delle stelle, che ci sta bene, anche se cambierei questo dialogo:
– Si, si, osservi le stelle. E se riesci a scoprirne una nuova le darai il tuo nome.
in qualcosa tipo:
– E se riesci a scoprire una nuova stella le potrai dare il tuo nome.
Questo perché se la figlia dice che sta facendo una cosa, ci sta che la madre non l'ascolta e va avanti a dire quello che pensa senza però contraddirla in quel modo tipo spiegazione di quello che sta facendo la ragazzina.
Comunque, secondo me un bel racconto.
Alla prossima e buona edizione!

Una domenica mattina di Christian Floris
Ciao Christian e ben trovato in questa arena di Minuti Contati. Il tuo racconto è una pennellata letteraria simpatica, che mostra una scena con un pittore intento a dipingere e l’autore intento a descrivere quella stessa scena. Carina l’idea, delicata.
Ti farei due appunti, il primo è il punto di vista, non ben focalizzato, il racconto parte con la signora Quincy (me la sono immaginata giovane, poi l’ho invecchiata, forse era meglio un bastone di un ombrello, a meno che non avessi in mente un quadro specifico) poi dici: confusa, e io penso alla signora Quincy, che poche parole dopo si trasforma in folla, iniziando con il soggetto folla sarebbe più chiaro. Poi succedono diverse cose, e quando scrivi: rise di quella brigata di monelli mi sono chiesta chi ridesse.
Quando dice: “Respira” pensavo fossimo con lei, ma poi dici: vide Quincy sorridere, e io mi domando: chi vede Quincy? (tornando indietro si capisce che è il bambino, ma non è facile da seguire) e va avanti in questo modo.
Il secondo punto è l'impressione a prima vista di un muro di parole. Sarebbe meglio andare a capo in punti specifici per chiarire l’andamento della narrazione. Ad esempio, se all’inizio cambi il soggetto, potrebbe essere utile andare a capo, così io che leggo capisco che c’è uno stacco e puoi dare più o meno importanza alle varie cose che vuoi esprimere.
Comunque un bel quadretto.

Effetto droste di Gabriele Loddo

Piacere di trovarti qui nell’arena di Minuti Contati Gabriele. La tua è una storia che non brilla di originalità, ma del tuo testo ho apprezzato il tono simpatico e lo sforzo stilistico, tipo: frattura il silenzio; stoppare il suono; Prendo gocciole, succo alla pera, maalox e aspirina. Infilo tutto nel frullatore. (anche se qui penso che funzionerebbe meglio: prendo gocciole, succo alla pera, maalox, aspirina e infilo tutto nel frullatore. senza specificare le dosi)
Peccato che ci sono volte che toppi il concetto e non raggiungi l'obiettivo. Tipo: Negroni sbagliati. (sarebbe anche carina l’idea ma (se capisco bene) non sono i Negroni ad essere sbagliati, a meno che non fai notare che c’erano delle dosi sbagliate, ma è il fisico che è sbagliato perché non li regge.)
Penso che se snellissi le frasi il racconto ne guadagnerebbe, Tipo:
1) Frattura il silenzio che pervade il buio della stanza. Potrebbe diventare:
2) Frattura il silenzio della stanza.
1) Muovo il braccio verso il comodino e cerco lo schermo del cellulare.
2) Muovo il braccio verso il cellulare sul comodino.
1)Ho trentasette anni e ancora non ho imparato che dopo la domenica hanno infilato i lunedì.
2) A trentasette anni non ho ancora imparato che dopo la domenica ci hanno rifilato il lunedì.
Perché? Perché scorre meglio e perché così l’attenzione del lettore rimane focalizzata sulla storia e non sui particolari che distraggono o non sono quelli perfettamente azzeccati.
E poi, scusa, ma non ho capito il finale. Forse era tutto un incubo e poi si risveglia nella realtà che era uguale all’incubo?

Preferirei ci fosse un’interazione maggiore tra personaggio e suo alter ego, come quando è allo specchio. Potresti provare (non sono sicura del risultato ma penso che valga la pena provare) a metterlo in seconda persona, con il protagonista che parla al suo alter ego per tutto il tempo, quando sono davanti allo specchio si capisce chi sta parlando con chi (che cioè non è l’autore che sta parlando con il lettore) e alla fine si capisce che era un sogno e che la realtà è la stessa.
Per me una prova di rodaggio.
Un saluto e alla prossima!

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antico
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Re: Gruppo SIRIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » lunedì 28 marzo 2022, 12:02

Cinque classifiche postate, ve ne mancano altre due (oltre alla mia).

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Davide_Mannucci
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Re: Gruppo SIRIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » martedì 29 marzo 2022, 12:33

Ecco commenti e classifica:

1 - La prima seduta, di Matteo Mantoani
2 - Una domenica mattina, di Christian Floris
3 - Buchi neri, di Laura Brunelli
4 - Effetto Droste, di Gabriele Loddo
5 - Effetto che!?, di Mario Mazzafoglie
6 - Il corpo di Anna, di Alessandro Canella
7 - Dove atterrano le speranze, di Stefano Moretto


1 - LA PRIMA SEDUTA

Mantoani, maremma cinghiala, stavolta mi hai conquistato!!!
Ricominciamo:
Ciao Matteo e ben trovato... Cazzo...ah no...caspita che bel racconto. Premetto che questa Edition mi sta esaltando, perché il tema ha “costretto” quasi tutti gli autori a buttarsi su dimensioni oniriche o folli, a volte deliranti. E questa è musica per le mie orecchie! Venendo al tuo mi ha colpito davvero. Caotico ma ordinato e lineare nel suo caos, con elementi ricorrenti che centrano il tema, anche se per tutto il racconto sembra appena sfiorato...in realtà lo centri.
Brvco per stile, contenuto e....follia!
Chapeau...
Non mi pronuncio su classifiche o altro ma per farti scendere dal podio devo leggere dei capolavori. Bravo, bravo, bravo.

Aspetta....tu sei dietro di me nel Rank e a 3 punti. Come non detto...il tuo racconto fa cagare...per me ultimo.... hahahahahahah


2 - UNA DOMENICA MATTINA

Ciao Christian e benvenuto nell’Arena!
Forse sono io particolarmente folle e con la testa confusa...ma a me il tuo racconto è apparso chiarissimo. Ho apprezzato il vortice folle dei cambi di punti di vista e la logica ricorsiva e fluida della storia. Per quando riguarda il muro di testo...ok, spaventa all’inizio ma ha una sua logica. Del resto questo tema richiedeva, secondo me naturalmente, un salto in una dimensione che si allontana dal lineare e dal logico...quindi il tuo racconto è perfettamente in linea.
Per me una bella prova.
A presto


3 - BUCHI NERI

Ciao Laura e piacere di ritrovarti.
racconto davvero piacevole e ben scritto. Non ho trovato particolari difficoltà a capire il tutto e sono entrato bene nella storia, grazie soprattutto a uno stile che ho trovato migliorato rispetto alle ultime edition (ed era già molto buono).
Inizialmente avevo qualche perplessità sulla prima persona al passato ma alla fine della lettura, nel contesto della storia e nella sua logica, l’ho trovata una scelta pertinente.
Prova più che buona.
A presto


4 - EFFETTO DROSTE

Ciao Gabriele, piacere di conoscerti.
Il tuo è il classico esempio di storia non originale ma resa nuova e piacevole grazie a uno stile ottimo e pulito e a quel pizzico di freschezza e ironia che mi conquistano sempre. Davvero un ottimo esordio qua nell’Arena. Se non fosse che ho letto altri 2 o 3 racconti ottimi saresti abbondantemente sul podio ma per me sei tra i 4 migliori del girone. Classifica a parte, ho trovato certi tuoi passaggi irriverenti, geniali e divertenti. La risata è emozione e quando una scrittura genera emozioni, per me il gioco è fatto. Poi...be’....col Negroni sbagliato già mi avevi catturato!
A presto


5 - EFFETTO CHE!?

Ciao Mario, piacere di leggerti.
Mi piace l’atmosfera frizzante e leggera e ancora di più apprezzo lo stile, scorrevole e pulito. Il tema è sì forzato e appena sfiorato ma apprezzabile nel contesto. Trovo anche io la questione dei rutti della figlia un po’ calzata a forza ma, ripeto, nel contesto di un racconto così piacevole, non stona più di tanto. Per quanto riguarda il meta racconto, io non ho particolari avversioni o rimostranze. Un racconto è un racconto e, quando il meta racconto viene gestito bene così, anche il lettore “estraneo” può apprezzarlo. Una buona prova.

A presto


6 -IL CORPO DI ANNA

Ciao Alessandro e bentornato!
Direi che trovo il tuo stile pulito ma non fluido e frizzante come al tuo solito. Il racconto stavolta non mi ha preso, anche se trovo il tema centrato e la storia molto interessante. La parte centrale avrebbe sicuramente giovato di 2000 caratteri in più, allora sì che la storia avrebbe ottenuto un risultato migliore di una discreta prova.
A presto


7 - DOVE ATTERRANO LE SPERANZE

Ciao Stefano,
ti confesso che se il racconto fosse anonimo, farei fatica ad attribuirlo a te, cosa che non succede mai perché il tuo stile è molto riconoscibile. Stavolta l’ho trovato spezzettato, zoppo, come se fosse costretto e soffocato dal poco spazio. Boh, è una mia impressione. Ho fatto anche fatica a collegare le tre storie che ho trovato poco legate. In sé l’idea non era male e secondo do me con i 4000 o, ancora meglio, con i 5000 caratteri, avrebbe avuto un risultato migliore.
Alla prossima
Davide Mannucci

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antico
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Re: Gruppo SIRIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » mercoledì 30 marzo 2022, 11:42

Oltre alla mia, dovete ancora ricevere una sola classifica.

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Signor_Darcy
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Re: Gruppo SIRIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#14 » mercoledì 30 marzo 2022, 21:31

Difficile, molto. Tema aperto, forse troppo; eppure con pochi margini di manovra.

1. Il corpo di Anna
2. Una domenica mattina
3. La prima seduta
4. Effetto Droste
5. Dove atterrano le speranze
6. Effetto che!?
7. Buchi neri


Il corpo di Anna, di Alessandro Canella
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La prima seduta, di Matteo Mantoani
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Effetto Droste, di Gabriele Loddo
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Dove atterrano le speranze, di Stefano Moretto
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Effetto che!?, di Mario Mazzafoglie
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Buchi neri, di Laura Brunelli
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antico
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Re: Gruppo SIRIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#15 » mercoledì 30 marzo 2022, 22:30

Avete ricevuto tutte le classifiche, nei prossimi giorni arriverà anche la mia.

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antico
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Re: Gruppo SIRIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#16 » venerdì 1 aprile 2022, 14:35

Ecco la mia classifica per il vostro gruppo!

1) La Prima Seduta, di Matteo Mantoani
Idea vincente, su questo pochi dubbi. Sulla realizzazione: discreta e questo è già un valore considerata la grossa difficoltà di esecuzione rappresentata dal trattare quattro vite (ma poi, perché quattro? Tre non sarebbero state sufficienti?). Sulla chiusa hai dovuto rischiare l'infodump, ma direi che te la sei cavata. Tema molto ben declinato. Per me siamo su un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante.
2) Una domenica mattina, di Christian Floris
Un testo ben studiato che si legge più volte con gusto per cercare di comprendere il senso della scena. Il wall of text, così come i cambi di pdv, sono scelte autoriali e la cosa è abbastanza evidente. Trovo una problematica principale che penso abbia influito su una certa tipologia di giudizi: parti cercando di empatizzare con la signora Quincy (però occhio che omettendo il SIGNORA per recuperare caratteri ti giochi proprio l'immediata empatia perché rallenti la definizione del personaggio), passi poi al ragazzino mostrandocelo in riflesso alla signora Quincy e tenendo fuori il lettore dalla sua essenza pur provando a tirarlo dentro con i riferimenti al guardarla e al sentimento fugace di aiutarla, infine ecco il pittore che osserva il tutto rimanendo però il personaggio più freddo del lotto. In pratica è un'empatia a scendere di intensità mentre, mio parere, avrebbe dovuto procedere con una parabola opposta, soprattutto in un testo pensato in questo modo. Infine il rientro in scena della signora Quincy e qui forse ho immaginato male io perché ho pensato ti riferissi alla Quincy ritratta nel quadro del pittore in un effetto Droste letterale ed efficace mentre invece non mi sembra essere così e piuttosto una forzatura dell'autore sulla scena. Insomma, ottimamente pensato, ma con qualche problematica nell'ingranaggio, per lo meno nell'olio che gli dovrebbe permettere di girare liscio. Infine, effetto Droste perfettamente inserito. Arrivando alla valutazione, mi sento di assegnare un pollice tendente al positivo in modo brillante, ma non solido proprio per quanto ti ho sottolineato e in classifica ti piazzo davanti al parivalutato racconto di Mazzafoglie per una declinazione ancora più brillante del tema.
3) Effetto che?!, di Mario Mazzafoglie
Il metaracconto è sempre difficile da valutare perché fuori dal contesto di riferimento diventa eccessivamente criptico. Qui te la sei cavata discretamente e devo ammettere che il tema è preso in pieno perché il tuo effetto Droste non è il concetto espresso dal suo essere effetto Droste, ma proprio il nome EFFETTO DROSTE e quindi tema inteso proprio in senso letterale. In pratica, una piccola genialata. Poi però c'è la valutazione del racconto e non posso non rilevare che nei tuoi giudizi hai proprio omesso la valutazione della declinazione del tema, pertanto riterrei giusto di dovere fare lo stesso con te, ma non lo farò. Quindi il giudizio: pollice tendente verso l'alto in modo brillante soprattutto, paradossalmente, per il tema, ma non solido. In classifica ti piazzo davanti ai tendenti al positivo in modo solido e non brillante perché tendo sempre a preferire l'idea a parità di pregi e difetti.
4) Effetto droste, di Gabriele Loddo
Hai uno stile davvero efficace e fresco, mi piace. Peccato per il finale davvero frettoloso, quel refuso (o almeno mi sembra tale) "Urlo che interrompo i sogni" non permette al tutto di deflagrare, ma in generale qualche carattere in più (che avresti potuto facilmente recuperare da qualche asciugatura precedente) gli avrebbe reso maggiore giustizia. E la resa del finale, nel tuo caso specifico, deve incidere ancora di più rispetto al solito sulla valutazione perché tutto il racconto sta proprio in quelle righe finali che devono lasciare il lettore con un sorriso compiaciuto da rivelazione riuscita. Tema ben declinato. Concludendo, direi anche per te un pollice tendente al positivo in modo non solido, ma brillante e in classifica devo piazzarti dietro ai parivalutati racconti di Floris e Mazzafoglie proprio per una coerenza interna del racconto che nel tuo caso appare parecchio danneggiata da quelle due righe finali.
5) Il corpo di Anna, di Alessandro Canella
Il problema riguardo al tema è legato alla questione dell'artificiosità della situazione perché lo "zombie" risponde con morte apparente e successiva rinascita solo in seguito alla sperimentazione di chi cerca di debellare il virus e questo non porta a un circuito infinito naturale, ma chiuso e ben definito dalla scelta di interrompere da parte del protagonista. Quindi un sì per l'intenzione, ma un ni per l'effettiva presenza del tema. Detto questo: scritto ottimamente tranne che nella parte centrale in cui sfiori l'infodump e questo porta a un senso di artificiosità che danneggia l'impianto soprattutto in relazione al fatto che non ci prepari adeguatamente questo crollo, non ci mostri un uomo sull'orlo del baratro, ma ce lo presenti e basta e allora mi chiedo "Perché proprio adesso? Come mai questo cedimento?" e il tutto, di nuovo, rischia di risultare artificioso. Rimane un'ottima forma e una terza parte di ottimo livello che consente al racconto di raggiungere il pollice tendente verso il positivo in modo solido, ma non brillante.
6) Buchi neri, di Laura Brunelli
Non ho compreso il finale. Cioè, si capisce, ma non ho compreso il perché, cosa fosse la città di vetro, chi fossero Marco e la madre, la connessione tra le due realtà. Mi aspettavo anche qualcosa di magico, insisti molto sulla pioggia, sul non volersi fare fotografare di questa singolarità, ma poi abbandoni la cosa per strada e ti lanci verso altro. Intendiamoci, il racconto è godibile, si legge bene e le immagini restano ben chiare, però manca questa connessione e il tutto perde di coerenza. Anche il tema, di conseguenza, mi arriva debole, non sarei mai riuscito ad arrivarci se non lo avessi conosciuto prima. Per concludere, per me è un pollice tendente verso l'alto, ma non in modo brillante e neppure solidissimo.
7) Dove atterrano le speranze, di Stefano Moretto
Oh, può capitare: qui, mio parere, a essere sbagliata è in primis l'idea sul come gestire l'idea. Una volta scelta la direzione hai cercato di mantenere la barra a dritta, ma non sei riuscito a raddrizzarla bene e il risultato è stato un naufragio perché è vero che non avessi letto il tuo nome avrei faticato ad associarlo a te. Quoto in tutto e per tutto il commento di Agostino sulla questione dell'umanizzazione. Il tema c'è, ma deraglia con tutto il resto. Questa volta direi un pollice ni.

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