Totale uguale a

Appuntamento fissato per le 21.00 di martedì 19 aprile 2022 con un tema del team di Penne Arruffate!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 4000 caratteri entro l'una.
Canadria
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Totale uguale a

Messaggio#1 » martedì 19 aprile 2022, 23:26

La prima volta che si sentì morire, contò fino a dieci e riuscì a campare dieci secondi di più.
Utilizzò quei dieci secondi di vita aggiuntivi per contare fino a cento, e negli ultimi cento secondi di vita guadagnata ragionò sul motivo più onesto e crudo della sua voglia di morire.
Scoprì che era voglia di sentirsi morto, e non – propriamente - di morire. Fu così che visse ancora molte altre ore, e giorni, e vivendo ragionò sulle ragioni di vita e sulle ragioni di morte e crebbe con l’idea che sentirsi morire era sensazione da riservare a questioni più gravi e delicate che un’osservazione ricevuta da un compagno di scuola elementare.

La seconda volta che si sentì morire, cercò ancora di contare fino a dieci, ma al secondo numero tre perse il conto e il senno e la ragione e sprofondò nel bacio più atteso di tutta la sua vita.

La terza volta che si sentì morire, contò fino a dieci e poi fino a venti e poi fino a cento minuti e tre ore e sei mesi e per tutto quel tempo cercò soltanto di dimenticare il suo primo bacio. Tutto questo contare, invece, cristallizzò quel momento e lo idealizzò per sempre così dolce e stucchevole da risultare finto, vuoto, inutile e privo di tutto il significato che aveva voluto, fino ad allora, attribuirgli.
In quei tempi, ogni giorno si sentiva morire per il suo stomaco che si chiudeva e per il cuore che batteva troppo forte per un momento tanto vano e vacuo, e a nulla valeva contare e contare numeri su numeri che si capovolgevano e si attorcigliavano e si scontravano a cazzotti tra loro e si lanciavano sputi vertiginosi e profondi come quelli in cui si sarebbe volentieri esibito lui, tornando indietro, piuttosto che concedersi in un bacio tanto inutile e banale.

Nel corso degli anni, poi, si sentì morire molte altre volte e tante altre volte contò, eppure mai più considerò che gli venissero restituiti dieci secondi di vita: piuttosto gli sembrava che gli venissero sottratti ogni volta dieci secondi di adolescenza, di concessa immaturità, di amore e di giovinezza.

Un giorno, in età ormai adulta, si scoprì a contare quanti secondi di serenità aveva – piuttosto - perso nei secondi che contava quando si sentiva morire. Calcolando e ragionando raggiunse vette di numeri insormontabili che crollavano e si ricostituivano ai suoi occhi: montagne di numeri che crescevano e si sgretolavano su terreni instabili e bagnati e su preconcetti fallaci che non sopportavano neppure un filo di vento logico.

Un mattino, era d’estate e faceva caldo, sopraffatto da calcoli inutili, da brevi folate di logica e tolleranza che non bastavano per respirare aria nuova e più pura, quel mattino, di nuovo, si sentì morire.
Era il momento giusto – così credette – era il momento giusto perché sapeva bene cosa fare: aspirò e soffiò l’aria e le nuvole che aveva intorno e non sentì caldo e non badò al tempo, si fermò infinitamente o per un attimo soltanto e senza ragionare senza più guardare prese un bel respiro e smise, finalmente, di contare.



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antico
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Re: Totale uguale a

Messaggio#2 » martedì 19 aprile 2022, 23:35

Ciao Claudia e bentornata dopo due anni esatti! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa PENNE ARRUFFATE EDITION!

alexandra.fischer
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Re: Totale uguale a

Messaggio#3 » sabato 23 aprile 2022, 16:32

Tema centrato, dove i numeri, per il protagonista, sono qualcosa dapprima da sperimentare: contare fino a dieci per vivere dieci secondi in più, poi conta fino a cento, perché si sente morire. Vuole sentirsi morto e non morire, prima per l’osservazione del compagno di scuola, poi, la seconda volta, perde il controllo. Il primo bacio lo sconvolge e qui è bella l’immagine dei numeri che fanno a pugni fra loro. La terza volta conta per dimenticare quel bacio così sconvolgente, il cui ricordo è troppo stucchevole, con un che di falso. Ben congegnata l’angoscia del sentirsi sottrarre, nel computo, attimi di giovinezza e di amore e anche il bilancio dell’età adulta, con le cifre immense di serenità perduta. Poetico il finale, il protagonista smette quest’alternanza di calcoli e di sensazione di morte per aspirare aria e nuvole e infine sentirsi libero, splendida immagine del trapasso.

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Emiliano Maramonte
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Re: Totale uguale a

Messaggio#4 » sabato 23 aprile 2022, 18:43

Ciao Claudia, piacere di conoscerti. Perdonami se non ricordo se ci siamo già incontrati in questa Arena.
La prima parola che mi è venuta in mente alla fine della (doppia) lettura del tuo racconto è stata ENIGMA.
Il tuo è uno stile avvolgente, misterioso, enfatico ed enigmatico. Mi sono sforzato (e lo sto facendo tuttora) di capire il significato profondo del testo, il senso della trama, una simbologia esistenziale, e credo di averne trovati diversi ma forse nessuno è quello giusto. Forse hai voluto rappresentare lo scorrere del tempo, che accompagna la nostra vita sin dalla nascita, e in fondo lo facciamo tutti, ossia contare i minuti, le ore, i giorni e gli anni che ci mancano prima di "smettere di contare".
Il tema mi sembra centrato.
Il tuo racconto, complessivamente, mi ha colpito ma mi ha lasciato con un forte senso di irrisolto. Non mi sarebbe dispiaciuto avere un personaggio concreto e ben definito in cui immedesimarmi, pur con l'uso massiccio del raccontato.
Dovrò meditarci ancora un po' su, per poterlo collocare nella giusta posizione in classifica.

Per adesso, in bocca al lupo e alla prossima!
Emiliano.
Ultima modifica di Emiliano Maramonte il lunedì 25 aprile 2022, 11:36, modificato 1 volta in totale.

Commissa’
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Re: Totale uguale a

Messaggio#5 » domenica 24 aprile 2022, 11:09

Ciao Canadria. Testo interessante per il contenuto (quello che ho capito io è la capacità del riuscire a gestire le difficoltà e le paure di una vita) però non di facile interpretazione tanto che l’ho dovuto rileggere più volte. Il dubbio è: il testo è risultato criptico per il concetto da trasmettere o per la forza narrativa usata? In certi punti mi è sembrato ripetitivo e contorto, amplificandolo con troppe parole. Più snello sarebbe stato più efficace.

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Fagiolo17
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Re: Totale uguale a

Messaggio#6 » domenica 24 aprile 2022, 11:19

Ciao Claudia e piacere di leggerti.

Il significato sottostante al racconto mi è piaciuto. Un testo che lasciava spazio all'interpretazione, un testo enigmatico ed ermetico, con alcuni passaggi volutamente astratti che però mi hanno allontanato dallo scorrere della narrazione.

Ad esempio, questa frase:

Calcolando e ragionando raggiunse vette di numeri insormontabili che crollavano e si ricostituivano ai suoi occhi: montagne di numeri che crescevano e si sgretolavano su terreni instabili e bagnati e su preconcetti fallaci che non sopportavano neppure un filo di vento logico.

La trovo molto Lovecraftiana. Nel senso che racconta, racconta, ma non dice niente.

Per mio gusto personale preferisco la concretezza e passaggi di questo tipo mi allontantano un po' dal qui e ora del racconto.
Tema sicuramente rispettato e fulcro della narrazione.
Complessivamente una buona prova.
In bocca al lupo per questa edizione.

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MatteoMantoani
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Re: Totale uguale a

Messaggio#7 » domenica 24 aprile 2022, 14:25

Prime Impressioni: Ciao Claudia, piacere di leggerti. Mi spiace, ma di questo racconto non ho capito proprio niente :D

Aderenza al Tema: Per me... ok-ish, proprio perché di numeri incomprensibili ne vedo, ma non credo di aver interpretato il racconto nel modo corretto.

Punti di Miglioramento: Ho riletto il tuo testo tante volte, cercando un appiglio per capire come interpretare il racconto. Ho delle teorie sulla prima parte (ogni atto di morte rappresenta una delusione di qualche tipo, il bacio fa pensare a qualcosa relativo alle storie d'amore), ma che sono smentite dalla seconda. Quindi, mi arrendo :D non so se era questo il tuo obiettivo, ma per me il testo è un po' troppo ermetico e non concede successive interpretazioni o riflessioni.
Lato stile, noto la ricerca appassionata verso un lirismo che però per me appesantisce troppo la lettura, frasi come nulla valeva contare e contare numeri su numeri che si capovolgevano e si attorcigliavano e si scontravano a cazzotti tra loro e si lanciavano sputi vertiginosi sono un interessante esperimento linguistico, ma non sono proprio il mio genere.

Punti di Forza: Secondo me un'idea dietro c'era, e sono sicuro che se l'avessi capita e fossi riuscito a dare una chiave di lettura a questo racconto allora sarei riuscito a farmelo piacere di più, ma al momento no, mi spiace davvero.

Conclusioni: Boh. Noto una certa ricerca verso frasi appesantite da giochi di parole un po' vani e lirismo a tutti i costi, in nome dell'esplorazione di una metafora che purtroppo non mi è arrivata. Se lo stile può comunque piacere a qualcuno che non abbia i miei gusti, occorre però rendere più chiaro di cosa si sta parlando, e rendere il tutto meno ermetico e criptico. Un testo del genere ci può stare, ma il messaggio che veicola deve essere lampante, così che il lettore possa interpretare il tutto nel modo corretto.

Canadria
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Re: Totale uguale a

Messaggio#8 » domenica 24 aprile 2022, 15:45

Ciao a tutti e grazie per i commenti puntuali ed approfonditi!

Questo racconto è nato, come avrete capito, senza una trama precisa: ho pensato a quali numeri potessero risultarmi "incomprensibili" e mi sono venuti in mente i dieci secondi fatidici che ci si ripromette di contare prima di prendere decisioni avventate.
Il mio protagonista sperimenta questa prova per la prima volta da bambino: per non cedere alla rabbia per una battuta di un compagno di classe che lo ferisce. La seconda volta, già adolescente, cerca di contare per non cedere all'emozione del primo bacio tanto desiderato. Successivamente, per non cedere alla rabbia impetuosa della prima delusione d'amore. Tuttavia, questa ostinata ricerca di controllo delle emozioni, lo porta forse a non vivere tutto pienamente o a ricordare alcuni passaggi della vita in maniera troppo violenta. Alla fine, in età ormai adulta, sopraffatto dal timore di avere troppo "contato" e poco "goduto" si arrende e si lascia andare (alla morte? Alle emozioni?).

Ma avete tutti ragione: risulta, alla lettura, tutto troppo criptico.
Non ricercavo il lirismo ma avrei voluto rendere, pur in un breve racconto, la complessità dei ragionamenti umani che nel corso della vita si intrecciano e si modificano.

Certamente troppo pretenzioso per le mie scarse capacità ma ho provato a disegnare con le parole la nebbia di emozioni che immaginavo nella testa del mio protagonista infine conteso tra passione e ragione.

Spero con questo di aver spiegato il mio modo di vedere questo racconto che chiaramente non aspira a mostrare un senso univoco, anzi mi piace l'idea che ognuno possa coglierne una sfumatura diversa dagli altri.

Grazie ancora a tutti per avere letto con tanta attenzione, mi aiutate molto a migliorare.

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maurizio.ferrero
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Re: Totale uguale a

Messaggio#9 » domenica 24 aprile 2022, 19:20

Ciao Claudia, piacere di leggerti.

Dunque, credo di aver capito il senso del tuo racconto. Il prendere tempo, "contare" prima di prendere decisioni importanti o per metabolizzare eventi negativi, impedisce al protagonista di godersi la vita, una lezione che imparerà solo alla fine della sua vita.
La morale è importante e complessa, il tema del contest è preso bene.
La forma non mi ha convinto tantissimo. Troppo astratta, con periodi lunghi e complessi, scene da analizzare per comprenderne il significato. Insomma, anche se l'idea è buona, non riesce ad arrivare al lettore con immediatezza. Questo non è necessariamente un difetto, ma il fatto che rimanga tutto molto astratto fa sì che alla fine al lettore non rimangano scene precise da ricordare e che il racconto rimanga poco.

A presto!

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GiulianoCannoletta
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Re: Totale uguale a

Messaggio#10 » domenica 24 aprile 2022, 22:49

Ciao Claudia, piacere di averti letto.
Il tuo racconto mi è piaciuto davvero molto. Il primo rigo è straordinario è ha catturato completamente la mia attenzione.
Dopo "la terza volta" temevo che il testo diventasse un po' ripetitivo, invece hai saputo ritessere i fili e portare a uno sviluppo convincente. Non ho avuto problemi a decifrare il messaggio del racconto, solo i dubbio sul finale se fosse morto o se invece fosse riuscito a domare quel lato del suo carattere (ma mi pare di capire che è un dubbio che hai lasciato consapevolmente).
Sì, lo stile a tratti è un po' ampolloso ma non mi ha disturbato, anzi, l'ho trovato adeguato.
Complimenti, a rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Shanghai Kid
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Re: Totale uguale a

Messaggio#11 » martedì 26 aprile 2022, 23:52

Ciao Claudia e piacere di leggerti!
Che dire? Il tuo racconto mi mette molto in crisi, ma in senso buono. Ho trovato il concetto di base e alcune frasi (tra cui incipit e conclusione) davvero poetiche e d'effetto e questo mi piace molto.
Anche il tuo stile ha qualcosa di misterioso, affascinante. Molto bello anche il titolo, in questo senso.
Se posso permettermi una critica, penso che il tuo pezzo sia un po' troppo criptico, un po' troppo "arzigogolato". Benchè ne abbia apprezzato diverse parti, infatti, penso che avrebbe potuto avere una resa migliore se "semplificato", non tanto nel suo meraviglioso significato, quanto nella forma e nello stile.
Chiaramente è giudizio soggettivo.
A rileggerci!
Elisa

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antico
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Re: Totale uguale a

Messaggio#12 » giovedì 5 maggio 2022, 23:50

Un racconto con una difficoltà di esecuzione elevatissima che sono sicuro che tu possa affrontare (buona parte della Community attuale non ti conosce, ma io ho il privilegio di conoscerti da parecchio), ma che non mi sembra tu sia riuscita a domare al meglio. Ci sono dei momenti molto alti e altri decisamente più confusi e questo toglie ritmo alla lettura. Probabilmente anche una focalizzazione migliore sul testo ti potrebbe aiutare a farlo rendere al meglio, ma più che tempo credo serva, in questo caso, distacco dal racconto per poterlo riordinare con calma. Tema ben rispettato. Per me siamo su un pollice tendente al positivo in modo brillante anche se poco solido.

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