Er Mejo

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 16 maggio 2022 con un tema concordato con le guest star della Nona Era!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 5000 caratteri entro l'una.
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christianfloris
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Er Mejo

Messaggio#1 » martedì 17 maggio 2022, 0:27

Alfonso Catenacci è il primo che scatta, sotto i fanali alogeni dei lampioni, tra due ali di auto a delimitare la pista, poi seguono gli altri, lui è sull’aquila della sua Guzzi 1000. Romba in terza, quarta e quinta, nell’aria gravida di una notte di luglio che sembra da partorire un temporale, odore di gas e umido appiccicato al bomber sotto il Dainese.
Sono già cinquecento metri, primo intermedio alla Civiltà Italiana, c’è una sterzata brutta a gomito da prendere in pieno e lui lo fa, come sedersi a un tavolino in via Veneto e bersi il caffè delle sette. All’uscita della prima curva, in testa, sta arrivando Er Mejo.

Er Mejo che tu lo sai, che te lo aspetti. Lui che, due anni prima, Agnese gliel’ha falciata un BMW scuro. Otto anni, Agnese e Er Mejo il cuore se lo voleva strappare. Lui che ora tiene tanti cavalli sotto il culo, la carena bassa, respirando i suoi ottani, vibra il casco, vibra la Guzzi e se vince, perché vince, la metà delle scommesse va alla Magliana. Finora sono due anni che mette la visiera un secondo prima di Pezza e Andrade, mentre derapa a sinistra piegandosi quasi all’asfalto. E all’uscita della seconda curva sta arrivando Er Mejo.

Pezza, in una corsa che va male, un modo trova sempre di mettercelo, il suo nome e quindi la pezza. Catenacci lo rispetta, ma non lo teme. Andrade lo senti e sa già di sberleffo, perché dell’ex libero della Roma ha la stessa velocità e pensi di vedere una sua azione alla moviola e invece siamo in tempo reale. Andrade che arriva sempre dietro, terzo di tre. Il secondo rettilineo lo inghiotte il volume di Highway Star, dall’autoradio di Veronica, che segue Alfonso da una vita e una volta sono andati anche a Veroli. Lei sa il profumo del verde di un prato con lui accanto, la sfiora, la abbraccia e la ama. Anche lei Agnese, amore mio, e una coltellata in pieno stomaco fa meno male.
E mentre un giorno lei gli stava sopra, nel bosco di Veroli, si è fatta promettere che lui l'avrebbe smessa con le corse. Ma ora è là, le luci dell’Eur alle due del mattino, prima che i caramba arrivino a lampeggiare blu e li freghino tutti. Ma intanto, in fondo al primo rettilineo, sta arrivando Er Mejo.

Lui che non tiene paura, a due-e-venti col manubrio che pare un motopicco, la forcella sembra schizzar via con pneumatici e tutto. Invece la tiene, la moto, con tanti saluti all’ansia, drogato dall’adrenalina per un nuovo giro da mandar giù in apnea. E ancora all’uscita della terza curva e poi della quarta sta arrivando Er Mejo.
Andrade però stavolta sembra averne di più, i pistoni della sua Aprilia li spinge sopra giri, mette dietro Pezza all’imbocco del rettilineo di fine corsa. E Alfonso per la prima volta in due anni, guarda dietro nel retrovisore. Vede con la coda dell’occhio sinistro il faro giallo dell’Aprilia farsi un punto, poi un disco e poi una luna e lui che doveva guardare davanti trova una buca con l’anteriore a duecento metri dal traguardo.

La Guzzi sbanda, si sdraia, prosegue prima strisciando le cromature in uno scintillio da fabbro ferraio, poi s’impunta come l’asta di Bubka, salta, si gira e prosegue da sola due, tre, cinque volte, prima di schiantarsi vicino a un palo della luce.
A duecento dal traguardo sta arrivando Er Mejo, sbalzato dalla Guzzi, quantità di moto e inerzia lo fanno volare per venti metri, lui non ha tempo per salutare, per guardare dov’è Veronica, per dirle che non è giusto, che quella doveva, doveva esser l’ultima, perché di scommesse non si vive, di scommesse si può morire.
Ma mentre il casco si sfascia sull’asfalto lui vede Agnese, riflessa nell’ultima lacrima di un soffio di vita.

Christian Floris
Ultima modifica di christianfloris il martedì 17 maggio 2022, 0:45, modificato 2 volte in totale.



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antico
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Re: Er Mejo

Messaggio#2 » martedì 17 maggio 2022, 0:28

Ciao Christian! Parametri tutti ok, divertiti in questa ALL STARS EDITION!

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christianfloris
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Re: Er Mejo

Messaggio#3 » martedì 17 maggio 2022, 1:01

Grazie!

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Rick Faith
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Re: Er Mejo

Messaggio#4 » mercoledì 18 maggio 2022, 3:19

Ciao Christian! Il tuo racconto mi è piaciuto molto. Declinazione del tema particolare, ci sta!
Ho apprezzato lo stile spesso ruvido e spigoloso (anche se in due o tre punti ho perso proprio il filo), e in generale tutta la costruzione del mondo intorno al protagonista mi è sembrata convincente. La gara clandestina è parte di un giro più ampio. Anche gli altri motociclisti raccontano qualcosa. Nonostante i caratteri limitati hai creato un contesto ricco. Per me, questo supera eventuali asperità dello stile. Del resto, se la strada ha sì qualche crepa, ma il paesaggio intorno merita, che fai, ti metti a guardare l'asfalto come una telecamera di retromarcia?

Quindi, visto che a differenza di Er Mejo, per me hai raggiunto il traguardo sano e salvo, nel pensare a un spunto di riflessione da lasciarti ho scelto di concentrarmi sulla partenza, tua e di Alfonso.

christianfloris ha scritto:"Alfonso Catenacci è il primo che scatta, sotto i fanali alogeni dei lampioni, tra due ali di auto a delimitare la pista, poi seguono gli altri, lui è sull’aquila della sua Guzzi 1000."


C'è Alfonso che scatta, poi subito ci presenti l'immagine della pista e infine ci introduci la presenza degli inseguitori. Bene, è una gara clandestina e Alfonso è in testa, contesto subito comprensibile. Però la frase continua, torniamo di nuovo su Alfonso. Perché solo adesso compare il dettaglio della moto?
Troverei più logico introdurla all'inizio, quando l'attenzione è su Alfonso che scatta. Secondo me aiuterebbe anche a definire meglio il contesto iniziale. Personalmente fino a "pista" credevo che stesse scattando a piedi e solo a "Guzzi" ho capito che fosse una gara di moto e non di auto. Un doppio errore di interpretazione della scena, il mio, che non avrei fatto con una diversa disposizione degli stessi elementi.
Sono consapevole che ti sto facendo un appunto su qualcosa di poco influente (si tratta davvero di leggere una manciata di parole in più per fugare ogni dubbio), ma "la partenza" è un momento importante e secondo me vale la pena andare a guardare il pelo.
Oppure è colpa dell'orario e sto delirando, può darsi. Anche se pochi a quest'ora, ti ho offerto i miei ultimi neuroni della giornata, ah ah!
Buona edizione!

Giovanni P
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Re: Er Mejo

Messaggio#5 » mercoledì 18 maggio 2022, 22:55

Mi piace davvero

La storia scorre senza che chi la legga inciampi mai in nulla.a punteggiatura è senza una sbavatura e lo stile mi piace.
I personaggi sono pittoreschi senza però scadere nel patetico, sono stranamente reali.
Il finale è molto bello, malinconico senza stonare con tutto il resto.


Complimenti.

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Gennibo
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Re: Er Mejo

Messaggio#6 » giovedì 19 maggio 2022, 1:51

Ciao Christian e piacere di averti letto. Ho trovato molto interessante il tuo racconto e mi è piaciuto, sia dal modo in cui lo hai strutturato e intrecciato, cosa non facile, al personaggio ben caratterizzato, al finale struggente. Anche io in qualche punto ho perso il filo come Rick, ma mi è sembrato un particolare trascurabile visti i tempi stretti in cui lo hai scritto. Per me molto bene.

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kruaxi
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Re: Er Mejo

Messaggio#7 » sabato 21 maggio 2022, 20:44

Ciao.
Racconto intrigante, che sembra effettivamente provenire dal sottobosco delle corse clandestine. Un ambiente di disperati, spesso senza più niente da perdere, che ben si presta alla narrativa.
Quel che mi è piaciuto di più è il modo in cui rendi la "velocità": sei bravo a trasportarci sull'asfalto insieme al protagonista, ci si sente davvero sulla sella di quella Guzzi.
Molto meno, purtroppo, ho gradito il finale, che mi era parso scontato fin dalle prime battute.
In ogni caso è un buon racconto.
Auguri per il contest.

Stefano

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christianfloris
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Re: Er Mejo

Messaggio#8 » domenica 22 maggio 2022, 12:02

Grazie a tutti per esservi soffermati e per i vostri commenti.

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Debora D
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Re: Er Mejo

Messaggio#9 » lunedì 23 maggio 2022, 23:38

Ciao, Christian, piacere di leggerti.
Il tuo racconto centra il tema nel modo più originale del gruppo.
L'aspetto che noto con più forza è la scelta stilistica forte, con un onnisciente non male, incalzante e molto personale, una voce peculiare che esce dallo schermo e si eleva un po’ fuori dalla storia per colpire il lettore, gli dice ascolta e lo travolge e tramortisce.
Di contro, questo stile così neorealista (non so, mi viene da dire così) non mi ha aiutato a capire tutto, alcune informazioni nel flusso arrivano più tardi di quando le avrei volute.
Gli occhi correvano avanti come la moto e io mi sono persa qualche passaggio, alla seconda lettura è andata meglio ma la concentrazione mi ha fatto perdere l’empatia. Il senso della velocità c’è. Il coinvolgimento meno nonostante il riferimento alla figlia.
Un bel pezzo comunque che rischia e lascia qualcosa.

alexandra.fischer
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Re: Er Mejo

Messaggio#10 » martedì 24 maggio 2022, 9:11

Tema centrato. Descrivi con grande accuratezza il mondo delle corse clandestine esistente a Roma. Di mezzo c’è la Magliana, e un bel giro di soldi. La terminologia che usi denota competenza nel mondo delle corse: derapata, forcella, due e venti, carena, ottani. E mostra uno scorcio di Roma: Civiltà Italian, Eur. I personaggi sono altrettanto curati, Alfonso con la sua Veronica, Andrade il velocista come l’ex campione di calcio della Roma, Pezza sempre in grado di cavarsela, ma chi colpisce di più è Er Mejo, coraggioso fino alla fine, perché ha la velocità nel sangue. Certo, Agnese cercava di convincerlo a smettere di correre, ma una BMW l’ha messa a tacere. La scena dell’incidente mortale di Er Mejo contiene un messaggio di speranza: il Lettore amante del soprannaturale se lo immagina riunito a lei, magari in un bosco come quello di Veroli.

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Andrea Furlan
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Re: Er Mejo

Messaggio#11 » martedì 24 maggio 2022, 9:22

Ciao Christian,
Il tuo racconto ha risvegliato in me luci e ombre: ci ho ritrovato le sensazioni e l'ambientazione delle corse per strada che ho frequentato da spettatore quando ero ragazzo, l'atmosfera degli anni 80 o 90 che suggerisci da qualche dettaglio, la velocità e il linguaggio. Il tema colto in maniera decisamente originale, il finale che anche se un po' scontato a mio parere funziona bene. Però anche una grande confusione che non permette di seguire il filo e distoglie l'attenzione del lettore: anche dopo diverse riletture mi chiedo chi sia "Er mejo" e in quanti fossero a correre e chi fossero le due donne Veronica e Agnese. Ti consiglio di aggiustare il racconto nel laboratorio chiarendo i passaggi meno chiari perché secondo me merita di più.

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christianfloris
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Re: Er Mejo

Messaggio#12 » martedì 24 maggio 2022, 10:05

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Christian,
Il tuo racconto ha risvegliato in me luci e ombre: ci ho ritrovato le sensazioni e l'ambientazione delle corse per strada che ho frequentato da spettatore quando ero ragazzo, l'atmosfera degli anni 80 o 90 che suggerisci da qualche dettaglio, la velocità e il linguaggio. Il tema colto in maniera decisamente originale, il finale che anche se un po' scontato a mio parere funziona bene. Però anche una grande confusione che non permette di seguire il filo e distoglie l'attenzione del lettore: anche dopo diverse riletture mi chiedo chi sia "Er mejo" e in quanti fossero a correre e chi fossero le due donne Veronica e Agnese. Ti consiglio di aggiustare il racconto nel laboratorio chiarendo i passaggi meno chiari perché secondo me merita di più.


Ciao, non concordo con quanto scrivi ma, vivaddio, non si può piacere a tutti.
Buon contest.

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Davide_Mannucci
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Re: Er Mejo

Messaggio#13 » martedì 24 maggio 2022, 12:33

Ciao Christian, felice di rileggerti.
Il racconto, mi è piaciuto, l’ho trovato riconoscibile come stile, anche se ho letto soltanto un’altra cosa tua. Però denota una certa consapevolezza e identità di stile che apprezzo e che dimostra che non sei un novellino. Quindi...stile ottimo, declinazione del tema da standing ovation. Non so proprio come collocarlo in classifica però credo che per ora abbia davanti solo quello di Maramonte ma devo ancora valutare il tutto. Se dovessi dare una valutazione numerica non scenderei sotto l’8. Per quanto riguarda la confusione apparente di alcune parti del racconto, io l’ho trovata funzionale alla storia e alla scena che stavi descrivendo. Mi hai messo ansia, confusione e in diverse occasioni mi hai fatto esclamare “ma che cacchio sta succedendo?”...quello che avrei esclamato se fossi stato lì. Quindi...bravo anche per questo.

A presto!
Davide Mannucci

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christianfloris
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Re: Er Mejo

Messaggio#14 » martedì 24 maggio 2022, 13:14

Davide_Mannucci ha scritto:Ciao Christian, felice di rileggerti.
Il racconto, mi è piaciuto, l’ho trovato riconoscibile come stile, anche se ho letto soltanto un’altra cosa tua. Però denota una certa consapevolezza e identità di stile che apprezzo e che dimostra che non sei un novellino. Quindi...stile ottimo, declinazione del tema da standing ovation. Non so proprio come collocarlo in classifica però credo che per ora abbia davanti solo quello di Maramonte ma devo ancora valutare il tutto. Se dovessi dare una valutazione numerica non scenderei sotto l’8. Per quanto riguarda la confusione apparente di alcune parti del racconto, io l’ho trovata funzionale alla storia e alla scena che stavi descrivendo. Mi hai messo ansia, confusione e in diverse occasioni mi hai fatto esclamare “ma che cacchio sta succedendo?”...quello che avrei esclamato se fossi stato lì. Quindi...bravo anche per questo.

A presto!


Ti ringrazio Davide, perché con la tua lettura hai colto esattamente dove volevo andare a parare. Lo stile adottato, in certi momenti quasi al limite della forzatura sintattica, se non oltre, con tutti gli anacoluti, i doppi soggetti, le frasi ellittiche, la confusione appunto, è proprio funzionale, almeno negli intenti, alla storia da raccontare. Che non è esattamente una storia pulitina e perfettina, da concinnitas ciceroniana, per capirci. Mi fa davvero piacere che lo abbia rimarcato.
Buon contest.

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christianfloris
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Re: Er Mejo

Messaggio#15 » martedì 24 maggio 2022, 21:49

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Descrivi con grande accuratezza il mondo delle corse clandestine esistente a Roma. Di mezzo c’è la Magliana, e un bel giro di soldi. La terminologia che usi denota competenza nel mondo delle corse: derapata, forcella, due e venti, carena, ottani. E mostra uno scorcio di Roma: Civiltà Italian, Eur. I personaggi sono altrettanto curati, Alfonso con la sua Veronica, Andrade il velocista come l’ex campione di calcio della Roma, Pezza sempre in grado di cavarsela, ma chi colpisce di più è Er Mejo, coraggioso fino alla fine, perché ha la velocità nel sangue. Certo, Agnese cercava di convincerlo a smettere di correre, ma una BMW l’ha messa a tacere. La scena dell’incidente mortale di Er Mejo contiene un messaggio di speranza: il Lettore amante del soprannaturale se lo immagina riunito a lei, magari in un bosco come quello di Veroli.


Ti ringrazio per la tua analisi puntuale, Alexandra.

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Mario Mazzafoglie
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Re: Er Mejo

Messaggio#16 » mercoledì 25 maggio 2022, 10:00

Er Mejo

Ciao Christian, un piacere leggerti.
Proprio un bel racconto, complimenti!
Anche io, come già ti ha detto qualcun altro, in qualche parte del testo mi sono perso, ma rileggendo con calma ho ritrovato tutti i punti di riferimento.
Il tuo racconto mi piace perchè nonostante sia narrato in terza persona, le emozioni dei personaggi sono lì e possiamo sentirle con loro. In più, i pensieri sono alternati bene con le azioni, quindi per me c'è abbastanza tutto per farmelo piacere.
In bocca al lupo, a rileggerti.

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christianfloris
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Re: Er Mejo

Messaggio#17 » mercoledì 25 maggio 2022, 12:03

Mario Mazzafoglie ha scritto:Er Mejo

Ciao Christian, un piacere leggerti.
Proprio un bel racconto, complimenti!
Anche io, come già ti ha detto qualcun altro, in qualche parte del testo mi sono perso, ma rileggendo con calma ho ritrovato tutti i punti di riferimento.
Il tuo racconto mi piace perchè nonostante sia narrato in terza persona, le emozioni dei personaggi sono lì e possiamo sentirle con loro. In più, i pensieri sono alternati bene con le azioni, quindi per me c'è abbastanza tutto per farmelo piacere.
In bocca al lupo, a rileggerti.


Ti ringrazio. È un po' il paradosso di questo racconto: nonostante sia un racconto che parla di velocità, per apprezzarlo bene va letto piano.

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Stefano.Moretto
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Re: Er Mejo

Messaggio#18 » giovedì 26 maggio 2022, 7:52

Ciao Christian, piacere di leggerti.
Non mi dilungo visto che gli altri hanno scritto molto di ciò che penso: il senso di velocità lo hai reso molto bene con il tuo stile, ma al tempo stesso c'è un po' troppa confusione in alcuni passaggi che ti costringono a una seconda lettura per capire meglio tutto. Secondo me ritoccando un po' alcuni punti potresti renderlo veloce, caotico ma comprensibile a una prima lettura, per esempio limando un po' similitudini e flashback.
Un appunto per chi, come me, è ignorante: non avevo capito subito che si trattava di una corsa in moto perché non ho idea di cosa sia una Guzzi 1000 (non so se è famosa, io non ho mai avuto una moto e non mi sono mai interessato alle moto). Se nelle prime frasi mi davi qualche elemento in più per capire che si trattava di una gara di moto e non di auto forse mi sarebbe stato più facile capire tutto alla prima.

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antico
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Re: Er Mejo

Messaggio#19 » giovedì 2 giugno 2022, 22:25

Un gran racconto. Stile ricercato, alcuni passaggi bisogna ripassarli, ma funziona tutto e la cosa, soprattutto, era voluta, che è quello che conta di più. Vibrante, vivo, colorato, pieno di personaggi cui riesci a dipingere un back soddisfacente. Tema preso in modo originale. Per me un pollice su.

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christianfloris
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Re: Er Mejo

Messaggio#20 » venerdì 3 giugno 2022, 10:21

Grazie per la tua consueta valutazione, Antico, come al solito puntuale, competente e che coglie sempre il nocciolo della questione.
Grazie soprattutto per aver evidenziato che l'adozione di un determinato stile era assolutamente voluta. Non volevo dare l'idea di un racconto dei pettegolezzi in un salone francese del Settecento, siamo dentro una storia di periferia, vite di periferia, una sintassi di periferia.
Come il personaggio del racconto, ho spinto sull'acceleratore, forzando fino al limite sul linguaggio e su tutto il resto.

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