Il meglio di me

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 16 maggio 2022 con un tema concordato con le guest star della Nona Era!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 5000 caratteri entro l'una.
Avatar utente
Davide_Mannucci
Messaggi: 434

Il meglio di me

Messaggio#1 » martedì 17 maggio 2022, 0:36

“Il respiratore continua la sua litania di beep regolari scandendo i secondi, sempre più lontani l’uno dall’altro...”
Giona mi guarda con aria perplessa.
Torna a guardare il foglio e poi solleva di nuovo lo sguardo su di me.
«Babbo, va bene il rispetto per i genitori, ma che palle».
Mi alzo di scatto, con la voglia di prenderlo a schiaffi ma mi fermo prima di cedere di nuovo e sfogare le mie giornate con lui.
«Mi vuoi di nuovo attaccare al muro, babbo? Lo vedi che non ti fa bene scrivere quella roba?».
Mi siedo e mi verso un po’ di vino, magari riesco a calmarmi.
«Speravo riuscissi ad apprezzare quel che faccio per mandare avanti tutto quanto e invece sempre critiche te, eh?».
Giona alza gli occhi e sbuffa. L’espressione è quella di suo nonno e la cosa mi fa ancora più incazzare. Non è colpa sua se gli somiglia, ma quando guarda il soffitto come faceva lui, un po’ sulle palle mi sta.
«Io apprezzo quel che scrivi, babbo. Ho solo detto che non mi sembra il caso di continuare a tirarsi mattonate sulle palle con questa roba». Guarda verso la camera di Vieri e si lascia andare al sospiro che è diventato il marchio di fabbrica di questa famiglia da un po’ di tempo. «Abbiamo già lui a ricordarci quanto merdosa sia la vita. Devi per forza trapanarci i testicoli con vecchi che muoiono, bambini malati e pompieri sospesi nel vuoto?».
Un colpo di tosse di Vieri mi impedisce di rispondere come vorrei.
«Babbo, puoi venire per favore?». La sua voce è debole.
Vuoto il bicchiere e mi rivolgo a Giona, cercando di essere più stronzo che posso.
«Devo andare a cambiarlo. Tocca a me, no?».
Mi alzo senza staccare gli occhi dai suoi e mi avvicino. Il vino fa già effetto.
«Cerca di goderti le ultime settimane di tuo fratello, invece di lagnarti». Mi avvicino ancora di più. «Non saranno i romanzi di Follett, ma quello che scrivo ti permette di andare all’università e di farti gli aperitivi la sera mentre io cerco di rendere gli ultimi istanti della sua vita più dignitosi possibile».
«Devo sentirmi in colpa perché sono sano, ok. Ma il mio era solo un tentativo di aiutarti, babbo. Prova a far ridere. Hai talento e puoi usarlo anche per le cose belle. Ci bastano quelle vere di brutte».
Una stretta allo stomaco e una vampata di calore. Sento il bisogno di abbracciarlo adesso, ma non ci riesco.
«Dai, vai da lui. Continuiamo dopo».
Il corridoio è buio e la luce che arriva in fondo, dalla stanza di Vieri, è proprio quella che vorrei vedere.
Sono stanco. Dovrei uscire, ridere, scrivere stronzate ed essere leggero. Ma non ho voglia di ridere da un bel po’. Non c’è risata che voglia uscire, almeno non adesso.
«Babbo, tutto bene?».
«Ma certo bambino mio, solo tuo fratello che rompe il cazzo».
Una risata seguita da una serie di colpi di tosse piena di catarri mi fa pentire di averlo fatto ridere.
«Vedi babbo? Ha ragione lui. Dovresti far ridere. Ne sei capace. Magari evita di farlo con i malati terminali». Ride di nuovo e stavolta resta quasi senza fiato.
Gli prendo la mano e la stringo, finché la crisi non passa.
«Allora ci hai sentiti».
«Certo che sì, non sono sordo». Mi sorride ancora. «Babbo, non andrà sempre male. Magari qualcosa di buono si sta avvicinando». Alza una spalla e fa una smorfia. «Lo ha detto pure quella fava di Don Leandro, oggi».
Mi siedo sulla sedia accanto al letto.
«È stato qui oggi?».
«Certo, puntuale come la morte. Mi ha detto che Dio non mi ha ingannato e che morire a vent’anni può sembrare una fregatura ma che per me, aspetta, come ha detto?». Tossisce di nuovo e prende fiato. «Ah ecco. Ha detto che il meglio sta per arrivare, cristianamente parlando».
Non credo alle mie orecchie.
«Davvero? E tu?».
«Io niente babbo, l’ho mandato in culo».
Non riesco a trattenermi e rido di gusto. Gli occhi di Vieri si illuminano.
«È bello vederti ridere babbo. Dovresti farlo più spesso. Se lo fai tutti i giorni mi fai morire felice. E me lo merito, direi».
Una lacrima mi solca il viso. Forse per me il meglio è già arrivato, ed è davanti a me.
«Mi dispiace essere stato un peso negli ultimi anni, babbo».
Mi alzo e mi inginocchio davanti a lui. Lo accarezzo sul viso e gli prendo di nuovo la mano.
«Tu sei stato la mia salvezza. Il tuo sorriso mi ha salvato, lo sai?».
«Be’, in realtà mi giravano parecchio i coglioni ma avevi già il fratello musone e ho dovuto compensare».
La sua risata e il suo sguardo mi coccolano ancora più dell’effetto del vino.
«Vai da lui babbo. Non perdere tempo. Mi cambierai dopo».
Mi alzo senza sapere cosa rispondere. Ma so cosa devo fare.
Trovo Giona ancora in cucina, gli occhi rossi e il viso pieno di lacrime.
«Se smetto di scrivere di pompieri e vecchi morenti, mi darai una mano con tuo fratello?».
Sorride e si avvicina a me.
«Se lo fai davvero divento la crocerossina che tutti vorrebbero».
Ci troviamo abbracciati e per un attimo trovo un amore che finora era come congelato.
«Cercherò di darti quello che ti ho tolto, Giona. Il meglio di me. Promesso».
Restiamo così, mentre dalla stanza di Vieri si sente tossire e ridere.
Ultima modifica di Davide_Mannucci il martedì 17 maggio 2022, 0:53, modificato 1 volta in totale.


Davide Mannucci

Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Re: Il meglio di me

Messaggio#2 » martedì 17 maggio 2022, 0:38

Ecco il vincitore dell'ultima edizione, ancora in lotta per il titolo di Campione: Davide Mannucci! Tutto ok con i parametri, buona ALL STARS EDITION!

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: Il meglio di me

Messaggio#3 » martedì 17 maggio 2022, 17:14

IL MEGLIO DI ME di Davide Mannucci Tema centrato. Questo padre è un eroe, uno scrittore affermato di trame drammatiche che servono a mantenere il figlio Giona agli studi e ovviamente anche le cure dell’altro figlio, Vieri, malato terminale. Molto ben descritta la casa adibita a succursale di ospedale, con il macchinario e questo padre badante che deve cambiare il figlio malato terminale. Il fratello Giona vorrebbe altre trame. Comprensibile, visto il dramma domestico. Ed è ancora più eroico il padre a promettergliele, cosa che non riesce impossibile, visto che il figlio condannato a morire a vent’anni è allegro e anche temerario, al punto da essere blasfemo, come nella reazione davanti alle parole del sacerdote.
Attenzione:
ti scrivo le frasi corrette:
è bello vederti ridere, babbo
Vai da lui, babbo.

Avatar utente
Emiliano Maramonte
Messaggi: 1034
Contatta:

Re: Il meglio di me

Messaggio#4 » martedì 17 maggio 2022, 22:47

Ciao Davide!
Tra un commento obbligatorio e l'altro, mi ha colto una strana frenesia di commentare anche il tuo racconto. E quindi beccati ciò che segue.
Hai consolidato il tuo stile. Ormai è un dato di fatto. Gara dopo gara hai fatto passi da gigante e adesso, come dicono quelli bravi, hai acquisito una tua voce letteraria inconfondibile. Qui, in questo testo, però, c'è un elemento in più, che è stato una piacevole sorpresa: l'autoironia e una gradevole autoreferenzialità. Hai colto qua e là i suggerimenti dei concorrenti nei mesi passati e ne hai fatto un gustoso ingrediente per la trama. Attenzione, però! Tale elemento ha un maggiore impatto per chi già ti conosce qui a MC e capisce meglio il senso dei riferimenti, per tutti gli altri potrebbe rappresentare motivo di perplessità.
Mi è piaciuto anche il buffo contrasto tra il voler parlare a tutti i costi di un tema (la malattia terminale) che però tu stesso (in parte) sconfessi ironicamente nella prima parte del racconto.
La storia è interessante e ho apprezzato l'approfondimento emotivo (non noioso...) della dinamica tra il padre e i due figli. Emozionante la conclusione.
Un altro racconto da podio. Tema centrato.

In bocca al lupo!
Emiliano.

Avatar utente
Davide_Mannucci
Messaggi: 434

Re: Il meglio di me

Messaggio#5 » martedì 17 maggio 2022, 22:53

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Davide!
Tra un commento obbligatorio e l'altro, mi ha colto una strana frenesia di commentare anche il tuo racconto. E quindi beccati ciò che segue.
Hai consolidato il tuo stile. Ormai è un dato di fatto. Gara dopo gara hai fatto passi da gigante e adesso, come dicono quelli bravi, hai acquisito una tua voce letteraria inconfondibile. Qui, in questo testo, però, c'è un elemento in più, che è stato una piacevole sorpresa: l'autoironia e una gradevole autoreferenzialità. Hai colto qua e là i suggerimenti dei concorrenti nei mesi passati e ne hai fatto un gustoso ingrediente per la trama. Attenzione, però! Tale elemento ha un maggiore impatto per chi già ti conosce qui a MC e capisce meglio il senso dei riferimenti, per tutti gli altri potrebbe rappresentare motivo di perplessità.
Mi è piaciuto anche il buffo contrasto tra il voler parlare a tutti i costi di un tema (la malattia terminale) che però tu stesso (in parte) sconfessi ironicamente nella prima parte del racconto.
La storia è interessante e ho apprezzato l'approfondimento emotivo (non noioso...) della dinamica tra il padre e i due figli. Emozionante la conclusione.
Un altro racconto da podio. Tema centrato.

In bocca al lupo!
Emiliano.



Ciao Emiliano, grazie di cuore per essere passato e per le belle parole spese per il racconto. Ho giocato sull'autoironia ed è vero che chi non frequenta MC non può coglierla ma questo non influenza la comprensione della trama. Quindi chi lo capisce perché conosce il background si f una risata o un mezzo sorriso (visto il tono del racconto) ma chi non ne sa niente non avverte mancanze. Ho inserito il tutto sperando di farlo in modo indolore.
Grazie ancora per il commento.

Buona Edition e auguri per il mio commento (valido per la.classifica) Uahahahahaha ;)
Davide Mannucci

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1010

Re: Il meglio di me

Messaggio#6 » mercoledì 18 maggio 2022, 8:22

Prime Impressioni: Ciao Davide, piacere (come sempre) di rileggerti :) bel racconto, divertente e con una vena d'amarezza.

Aderenza al Tema: Sì ci sta. Il prete che dice "il meglio sta arrivando" a un ragazzo che sta morendo.. è coerente, come coerente la mia voglia di prenderlo a calci in culo.

Punti di Miglioramento: Da ora in poi, ispirato da Nesler, chiamerò l'espediente di commuovere con bambini malati, fratelli che seppelliscono fratelli, nonni che si amano, il "vizietto". Commuovere o toccare corde universali giocando su questi temi dà quasi al 100% la probabilità di salire in classifica, nulla di male (anche io cado spesso nel vizietto) però è una cosa di cui (da ora in poi) cercherò di tenere conto per premiare chi invece riesce a raggiungere le mie corde anche in modi meno "convenzionali". Certamente parliamone, se una formula funziona usiamola, ciò è sacrosanto, ma proprio per questo mi piacerebbe che chi ha raggiunto un certo livello si sforzasse a esplorare strade più difficili e meno battute.

Punti di Forza: Ciò detto: vero, il tuo racconto si porta dietro il vizietto, ma.. come posso dirlo.. è buono! Il tema della malattia e della morte è narrato in modo originale, quasi mettendolo in ridicolo o esorcizzando la paura facendoci ironia. Il carattere dei due ragazzi è reso reale e convincente in poche righe, così come i sentimenti del padre ("ha lo sguardo di suo nonno", bellissimo). Questo racconto mi ha colpito più per questa tua capacità, che per il vizietto.
Carino il gioco con la tua storia su Minuti Contati, ovvio che lo capiscono in pochi, ma io l'ho capito :) e sì: auguro a tutti noi di riuscire prima o poi a sostentare la famiglia con le royalties dei nostri romanzi.

Conclusioni: La prossima volta occhio al vizietto di commuovere con i ragazzi morenti, espediente facilotto con cui si riesce sicuramente a toccare le corde di un lettore sensibile, però strada conosciuta e già troppo battuta.
Di contro hai riprodotto complessi rapporti famigliari in poche righe, come io non sarei riuscito a fare. Si nota una certa esperienza e una certa capacità, marchio di fabbrica, direi. Molto bene, per me un'ottima conclusione di era. Bravo.

Avatar utente
Davide_Mannucci
Messaggi: 434

Re: Il meglio di me

Messaggio#7 » mercoledì 18 maggio 2022, 8:33

MatteoMantoani ha scritto:Prime Impressioni: Ciao Davide, piacere (come sempre) di rileggerti :) bel racconto, divertente e con una vena d'amarezza.

Aderenza al Tema: Sì ci sta. Il prete che dice "il meglio sta arrivando" a un ragazzo che sta morendo.. è coerente, come coerente la mia voglia di prenderlo a calci in culo.

Punti di Miglioramento: Da ora in poi, ispirato da Nesler, chiamerò l'espediente di commuovere con bambini malati, fratelli che seppelliscono fratelli, nonni che si amano, il "vizietto". Commuovere o toccare corde universali giocando su questi temi dà quasi al 100% la probabilità di salire in classifica, nulla di male (anche io cado spesso nel vizietto) però è una cosa di cui (da ora in poi) cercherò di tenere conto per premiare chi invece riesce a raggiungere le mie corde anche in modi meno "convenzionali". Certamente parliamone, se una formula funziona usiamola, ciò è sacrosanto, ma proprio per questo mi piacerebbe che chi ha raggiunto un certo livello si sforzasse a esplorare strade più difficili e meno battute.

Punti di Forza: Ciò detto: vero, il tuo racconto si porta dietro il vizietto, ma.. come posso dirlo.. è buono! Il tema della malattia e della morte è narrato in modo originale, quasi mettendolo in ridicolo o esorcizzando la paura facendoci ironia. Il carattere dei due ragazzi è reso reale e convincente in poche righe, così come i sentimenti del padre ("ha lo sguardo di suo nonno", bellissimo). Questo racconto mi ha colpito più per questa tua capacità, che per il vizietto.
Carino il gioco con la tua storia su Minuti Contati, ovvio che lo capiscono in pochi, ma io l'ho capito :) e sì: auguro a tutti noi di riuscire prima o poi a sostentare la famiglia con le royalties dei nostri romanzi.

Conclusioni: La prossima volta occhio al vizietto di commuovere con i ragazzi morenti, espediente facilotto con cui si riesce sicuramente a toccare le corde di un lettore sensibile, però strada conosciuta e già troppo battuta.
Di contro hai riprodotto complessi rapporti famigliari in poche righe, come io non sarei riuscito a fare. Si nota una certa esperienza e una certa capacità, marchio di fabbrica, direi. Molto bene, per me un'ottima conclusione di era. Bravo.



Ciao Matteo e grazie per il tuo commento, l’apprezzamento e tutto quello che hai colto. Ne sono felice. Hai notato cose che speravo si notassero! :)

Per quanto riguarda il vizietto....lo hai detto tu: ho voluto concludere l’Era consolidando uno stile e mettendo alla prova fino alla fine una capacità che avevo sì dentro di me ma che siete stati voi su MC ad aiutarmi a tirar fuori. E poi ho cercato di mettermi alla prova usando temi fritti e rifritti ma provando a parlarne in modo diverso, cercando originalità. Sapere che a volte ci sono riuscito è per me una bellissima soddisfazione. La prossima Era esplorerò e cercherò di maturare altre capacità, altri campi....promesso!
Buona All Stars Edition!
Davide Mannucci

Avatar utente
Davide_Mannucci
Messaggi: 434

Re: Il meglio di me

Messaggio#8 » mercoledì 18 maggio 2022, 15:41

alexandra.fischer ha scritto:IL MEGLIO DI ME di Davide Mannucci Tema centrato. Questo padre è un eroe, uno scrittore affermato di trame drammatiche che servono a mantenere il figlio Giona agli studi e ovviamente anche le cure dell’altro figlio, Vieri, malato terminale. Molto ben descritta la casa adibita a succursale di ospedale, con il macchinario e questo padre badante che deve cambiare il figlio malato terminale. Il fratello Giona vorrebbe altre trame. Comprensibile, visto il dramma domestico. Ed è ancora più eroico il padre a promettergliele, cosa che non riesce impossibile, visto che il figlio condannato a morire a vent’anni è allegro e anche temerario, al punto da essere blasfemo, come nella reazione davanti alle parole del sacerdote.
Attenzione:
ti scrivo le frasi corrette:
è bello vederti ridere, babbo
Vai da lui, babbo.


Grazie mille Alexsandra per il commento!
Davide Mannucci

Avatar utente
Andrea Lauro
Messaggi: 596

Re: Il meglio di me

Messaggio#9 » domenica 22 maggio 2022, 8:19

Ciao Davide!
Comincio con un disclaimer: ci sono dettagli che rimandano a un meta-racconto. Il riferimento a vecchi che muoiono, bambini malati e pompieri sospesi nel vuoto mi ha fatto sorridere. MA. Questo si porta dietro un dubbio atroce, cioè il fatto che altri elementi del testo facciano parte del tuo vissuto. Mi auguro di no ovviamente, che tu abbia usato tutti gli escamotage, però col meta-racconto mi rimane la sensazione colpevole di giudicare qualcosa che ti sta molto vicino, e quindi in ogni modo la metto so che devo stare più attento. E temo che sarà il dubbio anche di altri valutatori: “questo testo è finzione o dobbiamo andarci particolarmente cauti?” Non è facile.

Fatto il disclaimer, vado al dunque. C’è un notevole lavoro sulla trasformazione dei personaggi. Questa cosa mi è molto piaciuta molto, hai una bella penna e una sensibilità particolare per girare attorno alle situazioni.

Parere personale: secondo me hai puntato troppo sul melodramma. Troppo, dai. E capisco che è una reazione alle edizioni passate, anche a me capita ogni tanto, quando mi dicono che una cosa non va bene al giro dopo abbasso il muso e spingo l’acceleratore.
Ma il problema è questo: racconti una situazione disperata, che nel momento in cui leggo e dico “vabbé, dai però, annamo su” mi sento pure nammerda per il disclaimer di cui sopra. Magari gli sta succedendo davvero.

Torniamo al lato tecnico: il melodramma da dove salta fuori secondo me? Dalla mancanza di sottotesto nei dialoghi. Il narratore ci sta dicendo: “tuo fratello è di là che muore, io mi faccio il mazzo perché se no non arriviamo a fine mese.” Ma ce lo sta dicendo, forza il dialogo per dare comprensione al lettore. Ecco i dialoghi incriminati:
    «Mi vuoi di nuovo attaccare al muro, babbo?
    «Speravo riuscissi ad apprezzare quel che faccio per mandare avanti tutto
    «Io apprezzo quel che scrivi, babbo. Ho solo detto che
    ma quello che scrivo ti permette di andare all’università e di farti gli aperitivi la sera mentre io cerco di rendere gli ultimi istanti della sua vita più dignitosi possibile»
    Devo sentirmi in colpa perché sono sano, ok. Ma il mio era solo un tentativo di aiutarti, babbo

Sono dialoghi on the nose, per dirla alla McKee. Ci dobbiamo sentire male perché ce lo dice lui, non perché lo percepiamo.
Nota a margine: riecco la tematica sputata lì, in bella vista! Dai, di’ la verità, questo l’hai fatto apposta perché te l’avevo fatto notare!
    beh, il titolo porca miseria!
    Ha detto che il meglio sta per arrivare
    Magari qualcosa di buono si sta avvicinando

Dopo, da tutto ‘sto popò di roba sembra che m’ha fatto schifo, e invece no c’è tanta roba buona, eh. Sennò mica te la farei notare. Anche perché davvero mi piacerebbe che tu fossi il prossimo-prossimo campione d’era. Anno accademico 2022-23, sia chiaro, visto che il posto per il prossimo-imminente è già occupato…
a presto!
andrea

Avatar utente
david.callaghan
Messaggi: 220

Re: Il meglio di me

Messaggio#10 » lunedì 23 maggio 2022, 23:10

Ciao coso, te, come ti chiami insomma...
Il tuo racconto mi è piaciuto molto, anche se lo sai che non amo troppo il melodramma. Comunque l'introduzione dell'(auto)ironia
nel testo trovo che gli dia un altro respiro, tridimensionalità e anche un'altra credibilità. Sullo stile niente da dire. Buona prova, alla prossima!

Avatar utente
Pietro D'Addabbo
Messaggi: 352
Contatta:

Re: Il meglio di me

Messaggio#11 » martedì 24 maggio 2022, 9:01

Ciao Davide, piacere di leggerti.

Il racconto semplicemente fa breccia.
Coglie il tema in pieno, in diverse chiavi di lettura, come prospettiva per il recupero della vena creativa e goliardica dello scrittore, come ritrovamento del rapporto fra padre e figlio sano, e nelle parole del prete citate dal ragazzo malato. A questo proposito, è la prima volta che trovo l’esplicita citazione del tema come non eccessiva, perfettamente integrata in un dialogo, nonostante concordi con Andrea sull’eccesso di infodump mascherato da dialogo.
Hai scelto una storia che poteva scadere nel retorico ma sei riuscito a mantenerla al di sopra. Ottimo.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

Avatar utente
Luca Nesler
Messaggi: 709
Contatta:

Re: Il meglio di me

Messaggio#12 » mercoledì 25 maggio 2022, 12:21

Ciao Davide! Il racconto è scritto bene, ma all’inzio si fatica a entrare nelle dinamiche tra i personaggi. Giona si lamenta del rispetto per i genitori col babbo: il nonno sta male? Ha l’espressione del nonno, quindi potrebbe essere. Ma Vieri chi è? C’è un respiratore, siamo in ospedale? Poi citi la camera di Vieri, dunque siamo in casa?
Poi tutto acquista chiarezza. Nel dialogo a volte vai a capo anche se il gesto, la sensazione o il pensiero sono del pdv, così rischi che il lettore si chieda chi sta parlando. Tipo:

Mi siedo e mi verso un po’ di vino, magari riesco a calmarmi.
«Speravo riuscissi ad apprezzare quel che faccio per mandare avanti tutto quanto e invece sempre critiche te, eh?».

O

Gli prendo la mano e la stringo, finché la crisi non passa.
«Allora ci hai sentiti».

Tecnicamente è un buon testo, anche se alcune battute potrebbero risultare un po’ meno prevedibili, ma siamo su MC e queste sono questioni di editing e stesure successive.
Anche il modo di parlare dei personaggi mi pare un po’ poco credibile. Sono tutti super consapevoli, super concentrati sul dramma micidiale che si sta consumando. I due fratelli sembrano molto simili: entrambi si rimbalzano il babbo (parola ripetuta forse un po’ troppo spesso: 12 volte).
E che dire? Ci riprovi con la commozione più spinta! Una situazione così, che abbia uno sviluppo interessante o no, cava il cuore. Giochi sporco, Mannucci! Mi ha molto divertito il riferimento ai tuoi racconti di successo e l’autoironia che hai dimostrato con questo figlio che non ne può più di dolore e pompieri!
La prosa funziona bene, l’idea (magone a parte) non mi trova entusiasta, ma potrebbe pagare sui grandi numeri, hehehe!
A presto!

Avatar utente
Davide_Mannucci
Messaggi: 434

Re: Il meglio di me

Messaggio#13 » mercoledì 25 maggio 2022, 12:28

Neslerissimo!!!
Grazie per il commento e gli appunti come sempre preziosi e puntuali.


C’è un respiratore, siamo in ospedale? Poi citi la camera di Vieri, dunque siamo in casa?


Sì, siamo a casa ma non c’è nessun respiratore. Il respiratore è un riferimento nel testo che Giona legge all’inizio, come si dovrebbe intuire dalle virgolette e dal testo successivo.

“Il respiratore continua la sua litania di beep regolari scandendo i secondi, sempre più lontani l’uno dall’altro...”
Giona mi guarda con aria perplessa.
Torna a guardare il foglio e poi solleva di nuovo lo sguardo su di me.


Qui non mi hai convinto....per il resto sei stato rompipall....no...ehm....preciso, puntuale e prezioso come sempre :P

Grazie Luca! A presto!
Davide Mannucci

Avatar utente
Luca Nesler
Messaggi: 709
Contatta:

Re: Il meglio di me

Messaggio#14 » mercoledì 25 maggio 2022, 12:33

Davide_Mannucci ha scritto:Neslerissimo!!!
Grazie per il commento e gli appunti come sempre preziosi e puntuali.


C’è un respiratore, siamo in ospedale? Poi citi la camera di Vieri, dunque siamo in casa?


Sì, siamo a casa ma non c’è nessun respiratore. Il respiratore è un riferimento nel testo che Giona legge all’inizio, come si dovrebbe intuire dalle virgolette e dal testo successivo.

“Il respiratore continua la sua litania di beep regolari scandendo i secondi, sempre più lontani l’uno dall’altro...”
Giona mi guarda con aria perplessa.
Torna a guardare il foglio e poi solleva di nuovo lo sguardo su di me.


Qui non mi hai convinto....per il resto sei stato rompipall....no...ehm....preciso, puntuale e prezioso come sempre :P

Grazie Luca! A presto!



AAAH! Ok, Giona sta leggendo uno dei racconti spaccapalle del suo babbo!!! Caspita però, vista la natura simile del suo racconto e del tuo l'incomprensione è dietro l'angolo. Sopratutto a inizio racconto. Vabbé, rimaniamo amici dai

Avatar utente
Davide_Mannucci
Messaggi: 434

Re: Il meglio di me

Messaggio#15 » mercoledì 25 maggio 2022, 12:37

Caspita però, vista la natura simile del suo racconto e del tuo l'incomprensione è dietro l'angolo. Sopratutto a inizio racconto. Vabbé, rimaniamo amici dai


Non ci provare con me, Nesler! Non hai letto bene e ti sono sfuggite le virgolette...e hai fatto ‘na figura demmerda! AHAHAHAHAHHA
Dai non succede nulla mica lo viene a sapere nessun....ah no....ops ahahahaha

Scherzi a parte....sul fatto di restare amici ti farò sapere :P
Davide Mannucci

AntonellaBagorda
Messaggi: 33

Re: Il meglio di me

Messaggio#16 » giovedì 26 maggio 2022, 0:49

Ciao Davide.
Interessante la tua storia, mi ha ricordato un romanzo che ho letto tempo fa: Se Arianna, di Anna Visciani. Una sorta di autobiografia dell’autrice, in cui racconta, in modo anche parecchio cinico, cosa voglia dire condividere la vita con una figlia cerebrolesa grave. Un romanzo che mi è piaciuto davvero molto e che tu mi hai piacevolmente ricordato.
Ho trovato una piccola mancanza nel tuo testo. Un accenno alla mamma di questi due ragazzi credo fosse fondamentale. Il fatto di non aver scritto nemmeno una parola a riguardo mi dà di incompletezza, di buco nero. Sarebbe bastato un accenno.
Facendo in qualche modo parte del mondo dell’editoria, mi risulta anche difficile credere al fatto che questo padre si occupi di due figli, uno dei quali molto malato, scrivendo. Sappiamo quanto sia difficile, se non impossibile, campare di sola scrittura in Italia, e questo ha reso il racconto poco credibile. Magari anche solo affidare al papà la professione di editor, di ghostwriter o di traduttore sarebbe stata una buona soluzione al problema credibilità.
Tolti questi dettagli, resta una storia famigliare bella, tenera e dura allo stesso tempo, reale, disperata ma con la giusta dose di speranza per il meglio che verrà, qualunque esso sia.
Il tema del contest mi sembra abbastanza azzeccato, nonostante la piccola forzatura delle parole del prete.
Presterei un po’ più d’attenzione ai dialoghi, a volte troppo artefatti e poco naturali.
Buona gara.

Avatar utente
Shanghai Kid
Messaggi: 333

Re: Il meglio di me

Messaggio#17 » giovedì 26 maggio 2022, 23:24

CCiao Davide, e piacere di averti letto che nuovo!
Cosa dire? Con questo racconto secondo me hai svoltato. Sai già di essere molto bravo dal punto di vista tecnico e sai anche che le tue storie a me piacciono sempre, ma questo ha un qualcosa in più. Ha ritmo, è ironico e profondo, è quasi metatestuale per certi versi.
I miei complimenti, davvero.
A rileggerti,
Elisa

Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Re: Il meglio di me

Messaggio#18 » domenica 29 maggio 2022, 16:34

Un racconto decisamente efficace che arriva proprio dove voleva arrivare e lo fa nel modo corretto e funzionale. Mi è piaciuto anche se, forse, in questo caso c'è più attenzione alla correttezza formale mentre il sentimento, paradossalmente, esce meno rispetto ad altre volte. Concordo con Bagorda riguardo all'assenza della figura materna e alla questione rendita del lavoro di scrittore, potevi infilarci qualcosina di più per contestualizzare meglio. Tema ottimamente declinato. Per me siamo su un pollice su.

Torna a “165° All Time - All Stars Edition - la 9° della NONA ERA”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti