Mi dispiace babbo

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 16 maggio 2022 con un tema concordato con le guest star della Nona Era!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 5000 caratteri entro l'una.
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david.callaghan
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Mi dispiace babbo

Messaggio#1 » martedì 17 maggio 2022, 0:44

Mi dispiace babbo di David Galligani


Fabio abbassò la testa. «Mi dispiace babbo.» Non riusciva a smettere di guardare le infermiere che passavano nel tentativo d'indovinare quello che succedeva.
Andrea aspettò qualche secondo che Fabio alzasse lo sguardo. Riconobbe i suoi stessi occhi, ma in un altro volto. In un altra persona. Suo figlio.
«Per cosa ti dispiace?»
«Per tutto, ecco. Non ne ho fatta una giusta.»
«Eh, perché sei un bischero.»
«Sì però...»
«Sì però nulla. Non ti fossimo stati dietro e non avessimo cercato di metterti un po’ di buonsenso in zucca. Ma invece niente. Duro come le pigne verdi.»
Fabio curvò ancora di più le spalle, mentre continuava a torturarsi le cosce con le mani.
Nel silenzio dell’ospedale di notte si sentiva il ronzio dei vecchi neon che, accesi da chissà quanti anni, resistevano rifiutandosi cocciutamente di essere sostituti da una versione a led.
«Anche te...»
«Si anche io ho fatto le mie cazzate, come tutti da giovani. Per quello uno magari vorrebbe convincere i propri figli a non farne. O perlomeno a farle diverse.» Andrea prese la Marlboro che aveva sull’orecchio e ci giocherellò un po’.«Almeno la chitarra la potevi continuare a suonare, hai visto mai diventavi una rock star. Invece ti interessavano più le groupie sembra». Sorrise, ma il figlio non sembrò cogliere l’ironia.
«Ma quanto ci vuole?»
«Ci vuole quello che ci vuole.»
Un vecchietto in pantofole a quadri e bastone apparve dall’angolo del corridoio, concentrato e deciso a trascinarsi pochi centimetri alla volta verso la macchinetta del caffè.
«Magari mi rimetto a studiare, finisco la scuola e poi riesco a trovare un buon lavoro. Forse non è tardi.»
«Fabio,» Andrea si mise dritto sulla sedia di plastica bianca «sei ancora un bambino. Hai tutta la vita davanti. Ci sono famiglie in cui tutto va come deve andare. I figli vanno avanti per le loro strade già segnate, dritte e perfette. Noi non siamo così. Non lo siamo mai stati, ma non ti preoccupare un modo si trova.»
Il vecchietto era arrivato alla sua meta e con mani tremanti cercava d'infilare gli spiccioli nella fessura del distributore automatico:
una moneta da venti, una da cinquanta, un'altra da venti… Quando la porta davanti a loro si aprì.
Un infermiera grassottella con degli occhiali neri si affacciò. «Chi è Cecchini?»
Fabio si alzò di scatto.
«Venga, il cesareo è andato bene.»
Il ragazzo guardò suo padre, che lo strinse a sé per le spalle e gli dette un bacio sulla fronte. «Stai tranquillo, il meglio deve ancora venire.»



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antico
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Re: Mi dispiace babbo

Messaggio#2 » martedì 17 maggio 2022, 0:45

Ciao David! Tutto ok con caratteri e tempo, buona ALL STARS EDITION!

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Emiliano Maramonte
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Re: Mi dispiace babbo

Messaggio#3 » martedì 17 maggio 2022, 22:36

Ciao David! Ci incontriamo spesso ultimamente! Ma è sempre un piacere :-))
Dunque: questo racconto mi ha coinvolto di meno dei tuoi precedenti. Ha meno potenza inventiva, meno partecipazione e questo lo testimonia la sua brevità e una minor attenzione alla precisione formale. Hai fatto il compitino. Per carità, non è una colpa e il testo ha dei meriti, primo fra tutti il bellissimo finale che aggiunge un po' di peso emotivo in più alla vicenda, tuttavia, nella parte centrale ciurla nel manico un pochino più del dovuto.
Null'altro da aggiungere se non che si poteva fare di più, però il tuo racconto strappa una sufficienza.
Tema centrato!

Buon contest!
Emiliano.

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GiulianoCannoletta
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Re: Mi dispiace babbo

Messaggio#4 » mercoledì 18 maggio 2022, 21:56

Ciao David, è sempre un piacere leggere i tuoi racconti!
Allora, nel vostro gruppo ho notato che siete stati in diversi ad optare per un'interpretazione del tema relativa alle problematiche genitoriali. La tua probabilmente è la più leggera. I personaggi sono davvero ben caratterizzati e la vicenda strappa un sorriso.
Hai scelto di non usare tutti i caratteri a disposizione e mi pare una buona decisione, il racconto si prende il giusto spazio senza dilungarsi inutilmente.
Di solito quando il tema viene splattellato in maniera esplicita con una frase, storco un po' il naso, ma devo ammettere che la battuta finale ci stava bene.
A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Pretorian
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Re: Mi dispiace babbo

Messaggio#5 » giovedì 19 maggio 2022, 0:16

Ciao, David e piacere di leggerti.

Un lavoro breve, che colpisce come un fulmine, ma in un modo tutto inaspettato. Sia per il modo in cui era partito, sia per una certa tendenza che ho notato nei racconti brevi (e mi ci metto in mezzo anche io) pensavo che la storia avrebbe preso una svolta drammatica e sono rimasto molto sorpreso dal finale felice. In qualche modo, penso che quando lo spazio per scrivere poco si tenda a puntare maggiormente sull impatto emotivo, cosa che fa si che i racconti drammatici siano molto quotati: questo mi ha fatto apprezzarwe ancora di più la tua scelta di puntare su una storia dal lieto finale. In quanto a stile, niente da dire: la padronanza nella scrittura si vede e non mi sento di contestarti davvero nulla.

Alla prossima!!

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Michael Dag
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Re: Mi dispiace babbo

Messaggio#6 » venerdì 20 maggio 2022, 17:17

purtroppo la fretta ti ha giocato un brutto scherzo. L'idea non è male, ma non ho ben capito il messaggio di fondo. Da come l'hai raccontata mi aspettavo di tutto tranne che un finale del genere.
Una conversazione del genere l'avrei vista quando il figlio confessa al padre che ha messo incinta la ragazza, non al momento del parto.
I personaggi sono caratterizzati il giusto, hai reso bene l'angoscia del figlio.
C'è da dire che la comparsa del vecchietto mi ha creato una certa tensione, ma poi sciamata in un attimo.
Peccato

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christianfloris
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Re: Mi dispiace babbo

Messaggio#7 » sabato 21 maggio 2022, 12:36

Testo interessante, introspettivo, forse con una nota di colore toscana – bischero – che non guasta. Il realismo del dialogo si respira e ci fa empatizzare subito con i protagonisti; c’è qualche passaggio a vuoto sulla punteggiatura, forse per la fretta, momenti in cui il motore della storia picchia un po’ in testa.
Buono il finale con l’entrata in scena di questa infermiera grassottella che chiarisce finalmente il motivo per cui si trovano lì. Non un racconto indimenticabile, ma una solida impalcatura narrativa senza fronzoli e senza inganni. Il tema arriva come conclusione di un percorso logico ed è per questo che mi sembra che abbia colto nel segno.

La mia valutazione è un 7,5.

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david.callaghan
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Re: Mi dispiace babbo

Messaggio#8 » sabato 21 maggio 2022, 22:05

Ciao bella gente.
Vi rispondo a tutti alla fine, visto che le opinioni sono piuttosto differenti voglio vedere che ne pensate senza influenzare il giudizio in alcun modo!
Grazie a tutti per ora.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Mi dispiace babbo

Messaggio#9 » domenica 22 maggio 2022, 2:48

Ciao David.
Il tuo è uno di quei racconti dal grandissimo potenziale, penalizzati però da una forma (in questo caso soprattutto una struttura) subottimale.
Innanzitutto l'introduzione, la quale non permette di avere ben chiaro a chi appartenga il PDV. Senza contare che prima dici che Fabio abbassa la testa, poi però subito dopo ti contraddici scrivendo che non riusciva a staccare gli occhi dal via vai d'infermiere (peccato che lo sguardo venga rialzato addirittura dopo alcuni secondi). Insomma, delle due l'una…
Più avanti, poi, quando riparte il dialogo, non è chiaro a chi appartenga la prima battuta, tanto che il lettore deve aspettare la risposta prima di poter formulare nella sua testa un'immagine precisa.
Altro passaggio che mi convince poco e che si ricollega al discorso sul PDV: la scena del vecchietto con le monete. Ma che vista hanno sti due per cogliere addirittura il tipo di moneta usata? Ma poi, chi è che nota la cosa? Di nuovo, non lo sappiamo, perché non sappiamo a chi appartenga il PDV, a meno che tu non volessi usare un onnisciente, ma anche in tal caso sarebbe un brutto onnisciente.
Ultima nota: quel "si alzò di scatto" non si può leggere nel suo essere una frase fatta. I personaggi si alzano e basta. Tuttalpiù potevi scrivere che "scattò in piedi" se proprio vuoi sottolineare l'urgenza dell'azione. Anche questa è una frase fatta, sia chiaro, ma di certo meno grave.
Ora, so di aver un po' massacrato il tuo racconto, ma - porca miseria! - l'idea, nella sua semplicità era davvero buona ed è un peccato averla buttata via a causa di simili magagne facilmente evitabili, soprattutto da uno come te che più volte in passato ha dimostrato di saper scrivere molto ma molto meglio. Un vero peccato.
lupus in fabula

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Maurizio Chierchia
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Re: Mi dispiace babbo

Messaggio#10 » domenica 22 maggio 2022, 15:48

Ciao David.
Devo ammettere che il tuo racconto mi è piaciuto parecchio. Partendo dal principio, hai uno stile che dire scorrevole è poco. Ho letto tutto d'un fiato il testo e nulla mi è sembrato fuori posto o stonato. Mai un intoppo.
Lo stile mi ha ricordato quello di Ammaniti e la coppia padre e figlio mi ricorda quella di "come dio comanda", uno dei miei libri preferiti. (Anche se so che non tutti apprezzano Ammaniti).
La relazione tra i due è netta e precisa. Si capisce bene la situazione e i dialoghi sono più che credibili.
Purtroppo mi sono ritrovato in una situazione simile ma con finale diverso nella mia vita reale e questo ha aiutato a toccare le mie corde emotive più facilmente.
Che dire, Ottimo racconto, complimenti!
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

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gcdaddabbo
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Re: Mi dispiace babbo

Messaggio#11 » lunedì 23 maggio 2022, 11:27

Ciao, David!
Eri proprio di fretta! Meno della metà dei caratteri previsti. “Un infermiera” senza apostrofo? Cosa è successo? Word lo sottolinea di blu.
Il racconto è carino ed ha il suo bel finale ad effetto. Non conoscevo il termine “groupie” ed ho dovuto fare una ricerca su Google, ma ormai non si riesce a leggere un racconto di Minuti Contati senza dover studiare qualcosa. Peccato non conoscere almeno l’età del bambino che, ormai, dovrà studiare e farà il babbo contemporaneamente. Può succedere. La società cambia ed in Italia abbiamo bisogno di nuovi nati!

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antico
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Re: Mi dispiace babbo

Messaggio#12 » domenica 29 maggio 2022, 15:10

Bello, bravo. Riesci a depistare il lettore e a portarlo da aspettative di tragedia a un finale carico di positività, davvero un bel lavoro. La brevità anche a discapito dei limiti imposti ormai è un tuo marchio di fabbrica e per portarti a un cinquemila bisognerebbe fare un'edizione da diecimila... Ma i risultato sono spesso ottimi e quindi bene così. Tema inserito in modo ottimo e funzionale. Per me un pollice su e finisci dritto in Vetrina.

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david.callaghan
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Re: Mi dispiace babbo

Messaggio#13 » lunedì 30 maggio 2022, 23:12

Ciao a tutti,
scrivo due linee sopra il mio lavoro e ne approfitto per un po' di polemica di fine d'era.
Dato che era un pezzo che ha riscontrato pareri così diversi, li volevo leggere tutti senza influenzare nessuno.
Dunque, purtroppo devo ammettere che se, anche se non andavo di fretta ero devastato dal sonno. Qui (Danimarca) adesso il sole si leva alle 4:30 e non ci sono persiane, per cui con le tapparelle che c'ho, io mi sveglio. Inoltre si cena alle 6, per cui le 9 di sera son ore piccole. Alle 24 ero stracotto.
Quindi, colpevole sotto l'aspetto della resa inferiore. Mea culpa.
Però:
Io non arrivo mai al limite dei caratteri, sono sempre meno dato che preferisco semplificare piuttosto che mettere troppa carne al fuoco (errore giá fatto) Non vedo perché questo debba essere considerato come un segno di minor impegno se ho detto quello che avevo da dire.
Ho messo un finale positivo, per una volta, perché effettivamente noto un abuso di temi strappalacrime e politicamente corretti, credo spesso mirati più alla posizione in classifica piuttosto che a una voglia genuina di confronto e sperimentazione. L'alternativa è la truculenza pulp. In caso preferisco sempre quest'ultima, generalmente, ma stavolta ho fatto un'eccezione: niente lacrime, niente morti e magari una situazione non lontana dalla realtà. Il tema del figlio che fa stronzate mi ha toccato molto sia come figlio sia sopratutto come padre, per cui era una cosa anche un po'sentita.
Dico per esperienza che quando ti chiudono fuori da una sala parto per un cesareo d'urgenza non la prendi proprio bene e magari ti viene da farti parecchie domande sulle cazzate che hai fatto. Perché le domande quando uno è giovane non se le fa prima ovviamente, se no troppo facile.
Narratore onnisciente sì. E perché no? Ci sono cose adesso che sembrano essere diventate quasi tabù. Ma perché?
Anche qui vedo una tendenza verso un'omogeneizzazione auto referenziata.
Vi ringrazio per i commenti, devo ammettere che alcuni (tipo Maramonte e Michael) sono entrati così a gamba tesa che mi hanno fatto ridere :)
Ci vediamo nella prossima era.

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