Il mio meglio

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 16 maggio 2022 con un tema concordato con le guest star della Nona Era!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 5000 caratteri entro l'una.
AntonellaBagorda
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Il mio meglio

Messaggio#1 » martedì 17 maggio 2022, 0:58

I biglietti aerei per New York e i contratti di lavoro giacevano sul comò di quella che presto sarebbe diventata la mia vecchia cameretta.
Un mese e mezzo alla partenza.
«Vai dall’altra parte del mondo per fare la cameriera» continuavano a vomitarmi in faccia mia madre e mio padre, quasi con disprezzo. «Hai trent’anni!» insistevano. Come se avere trent’anni fosse una colpa.
“Vado dall’altra parte del mondo per prendermi la mia vita” avevo voglia di rispondergli. “E per allontanarmi il più possibile da voi.”
Avevo già pronte le valigie. Lui, invece, non le aveva ancora nemmeno comprate. Insistevo ogni giorno, da mesi, perché si sbrigasse – non stavamo certo andando a fare una gita di piacere lunga un fine settimana - ma lui non sembrava avere la mia stessa fretta di lasciare tutto e partire. Sarà l’età. Se avere trent’anni è una colpa, averne quasi quaranta dev’essere un delitto.
Quella mattina le palpebre faticavano ad aprirsi e la stanza girava senza darmi un attimo di tregua. Lo stress prepartenza si faceva già sentire senza fare sconti. Dermatite, perdita di capelli, nausea, regolarità del ciclo andata a farsi benedire…
Sono uscita di casa all’alba. Due soste veloci. Bar e farmacia. Poi subito a casa, in bagno, ma solo per sicurezza.

Due lineette è negativo.
O positivo?
La confezione del test Clearblue giaceva là, sul lavandino. La facciata principale di quell’involucro di cartone urlava a gran voce l’attendibilità superiore al 99%, in basso a sinistra, invece, ostentava gli studi scientifici trentennali che avevano portato i signori Clearblue a poter dichiarare quasi con estrema certezza le settimane trascorse dal fattaccio.
Mi sono allungata verso il marmo freddo del mobile bagno per afferrare la scatola, cercando di trattenere l’avanzo di pipì che mi ero tenuta per gli altri due test che avevo acquistato, sempre per sicurezza. Ho tirato fuori il foglietto illustrativo dotato di disegnini parecchio elementari e ho fiondato lo sguardo su quello che rappresentava due lineette.
Positivo.
Dallo stupore ho mollato la presa e ho perso qualche preziosa goccia di pipì.
Due lineette è positivo.
Mi sono immersa nell’illusione che quei segni fossero troppo deboli, non volevo dargli fiducia, perciò ne ho fatto un altro. Questa volta facendo pipì nel bicchiere e immergendoci lo stick dentro, una tattica più affidabile.
Due lineette. E questa volta erano prepotenti, cattive, vivide.
Ho sentito scrosciare sotto di me l’avanzo di liquido caldo e nemmeno ci ho provato a fermarlo.
Sono rimasta a fissare il pezzo di plastica che stringevo tra le mani per un tempo che mi è parso infinito. Le due lineette sempre lì. Mi sono ritrovata, d’un tratto, a stringere le gambe per non rischiare che la cosa viva dentro di me si disperdesse nelle fogne. Un istante dopo mi sono resa conto della stupidità di quel gesto, ma mi sono perdonata subito.
Ho tirato su le mutandine, ho abbasso il coperchio del water e mi ci sono seduta sopra. Era freddo. Avevo freddo.
L’ho detto a lui. Dovevo dirglielo. Non ero in grado di risolvere la faccenda da sola, non era tra i miei programmi né tra le mie competenze, non sapevo a chi rivolgermi né cosa avrei dovuto fare. Insomma, l’ho detto a lui. Dovevo farlo.
Ci ha messo un paio d’ore ad arrivare a casa mia. Lui coi suoi genitori, i fratelli, le cognate e i nipotini. Ho letto subito sul volto di mia madre il panico causato dal ricevere ospiti senza aver prima stirato il centrino di pizzo sotto al centrotavola della sala da pranzo. I suoi occhi che vagavano per la casa in cerca di qualsiasi cosa fuori posto, ma in quella casa niente è mai stato fuori posto. Niente eccetto me.
Io continuavo a non capire. Finché la madre di lui, colei che l’aveva messo al mondo, mondo che poi l’aveva messo sulla mia strada, si era avvicinata a me con le lacrime agli occhi e mi aveva stretta tanto da togliermi il fiato.
Dio mio!, quanto ho odiato quegli sguardi felici della sua famiglia, quelle grida entusiaste di mia madre e mio padre, quell’orgoglio stampato sulla faccia del responsabile di ciò che avevo in grembo. Il maschio che aveva usato me e il mio corpo per dare un senso alla sua stupida vita. Lo stesso che si era avvicinato a me sorridendomi e sussurrandomi che era quello il meglio che stavamo aspettando. E finalmente era arrivato. Mettendo fine alla necessità di andarlo a cercare altrove.
Mi facevano i complimenti. Mi abbracciavano. Piangevano dalla gioia.
Ero così piena eppure mi sentivo così vuota.
Ma era quello il meglio. Anche se non ho mai capito per chi.
Però adesso non ha più importanza. Il medico mi aveva avvertito che non avrei sentito dolore, che ero solo all’inizio della gestazione quindi l’espulsione sarebbe stata una faccenda semplice. E così e stato. Una faccenda semplice.
L’aereo sta per decollare. E siamo finalmente pronti per il nostro meglio. Io e il vuoto che mi porterò dentro per sempre.



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antico
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Re: Il mio meglio

Messaggio#2 » martedì 17 maggio 2022, 1:05

Ciao Antonella! Tutto ok con i parametri, buona ALL STARS EDITION!

AntonellaBagorda
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Re: Il mio meglio

Messaggio#3 » martedì 17 maggio 2022, 1:07

antico ha scritto:Ciao Antonella! Tutto ok con i parametri, buona ALL STARS EDITION!

Lieta di essere ancora qui.
Grazie.

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Pretorian
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Re: Il mio meglio

Messaggio#4 » giovedì 19 maggio 2022, 23:44

Ciao, Antonella e piacere di leggerti. La storia è semplice ma di impatto: mentre una donna cerca di dare una svolta alla sua vita allontanandosi dalla casa genitoriale, resta incinta e si rende conto che il suo compagna l'ha usata per ottenere la propria realizzazioe tramite la sua gravidanza. Un doloroso aborto le permetterà di continuare per la sua strada. Devo dire, ho apprezzato molto il modo in cui hai gestito il tutto, lasciando emergere sia la gretta mentalità delle famiglie,, sia la scelta dolorosa della protagonista, che benché decisa a seguire la sua strada, lo fa con la consapevolezza del vuoto interiore che questo comporta. Essendo un tema così forte, sarebbe stato semplice scadere nella banalità, ma sei riuscita a non farlo. A livello di stile, direi che siamo ancora in una fase molto acerba della tua scrittura. Il narrato è prevalente, con emozioni e sensazioni che vengono puntualmente mostrate come un dato di fatto, anziché essere descritte. I fatti in sé si mescolano senza una chiara susseguenza temporale, soprattutto all'inizio, dove si passa da una attualità all'indicazione generica del costante lagnarsi dei genitori. Si tratta di errori comuni in chi comincia ad approcciarsi alla scrittura in modo più approfondito, perciò non ti preoccupare: Imparerai presto a gestite tutto al meglio.

Alla prossima!

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GiulianoCannoletta
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Re: Il mio meglio

Messaggio#5 » venerdì 20 maggio 2022, 12:21

Ciao Antonella, piacere di averti letto.
Nel tuo gruppo ho letto diversi racconti che hanno interpretato il tema dal punto di vista della "genitorialità"; nel tuo ho trovato la protagonista più convincente e meno passiva nel prendere in mano le redini della situazione anche con scelte non facili.
Lo stile è crudo, e forse certi passaggi sono raccontati in maniera troppo rapida per i miei gusti, ma sei comunque riuscita a condensare una vicenda articolata in pochi caratteri. Molto ben reso il contrasto che hai creato fra le aspettative della famiglia e quelle della protagonista.
Complimenti, a rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Emiliano Maramonte
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Re: Il mio meglio

Messaggio#6 » domenica 22 maggio 2022, 23:44

Ciao Antonella, bentrovata!
Un racconto durissimo, non c'è che dire! L'ho riletto due volte per evitare di perdermi dettagli e sfumature e ne sono stato contento perché alla fine ho ricollegato i vari pezzi della vicenda. Addirittura, nella prima lettura, ho avuto la sensazione (sbagliata) di fasi della narrazione slegate tra loro, anche da un punto di vista cronologico, ma poi tutto è andato al proprio posto. Al netto di sbavature tecniche e stilistiche che possono essere sistemate con un lavoro assiduo sui testi e una assidua partecipazione a MC, la storia raggiunge l'obiettivo di realizzare un buon arco di trasformazione del personaggio. Alla fine la protagonista fa una scelta crudele, ma perfettamente coerente per ciò che concerne la sua vicenda. Molto bello il contrasto tra la felicità dei parenti di lui e la cupezza dell'interiorità di lei che prende la gravidanza come un impedimento alla propria realizzazione. E ci sarebbe altro da dire in merito ai vari livelli di lettura (fin dove ci si può spingere per raggiungere i propri obiettivi? Il sacrificio di una piccola vita vale l'ottenimento di tali obiettivi?), ma chiudo condensando il tutto dicendo che il tema è racchiuso nell'idea che il meglio per la protagonista arriverà, ma a un prezzo altissimo.

In bocca al lupo!

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Michael Dag
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Re: Il mio meglio

Messaggio#7 » lunedì 23 maggio 2022, 11:05

Un pezzo davvero ben fatto, con semine nei punti giusti e una buona dose di dramma.
La voce narrante è coinvolgente, anche se l'ho trovata un po' meccanica. Qualche intercalare avrebbe reso il tutto più immersivo.
Ottimo il finale, lei che prende la decisione della sua vita, molla tutto e decide per se stessa, però la frase finale mi ha confuso:
E siamo finalmente pronti per il nostro meglio.
Istintivamente ho pensato che fosse partita insieme al marito, solo rileggendo bene ho capito cosa volevi dire.
Comunque, brava!

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gcdaddabbo
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Re: Il mio meglio

Messaggio#8 » lunedì 23 maggio 2022, 11:35

Ciao, Antonella!
Ho letto d’un fiato il tuo racconto. Mi ha coinvolto. Sono sensibile di fronte a chi è costretto per trent’anni a vivere in una casa con i centrini sempre al loro posto mentre vorrebbe volare via.
Ti è sfuggito un “ho abbasso”. Forse un attimo di incertezza di fronte a quel che stavi scoprendo.
Mi spiace per il finale. Anche tu hai interpretato il tema in modo ironico? Che futuro può attendere chi parte con colui che, dopo averti messa incinta, si fionda in casa tua con tutta la famiglia e poi parte con te consapevole o no che il frutto desiderato è stato eliminato?
Capisco che guerra ed epidemia ci predispongono ad una visione drammatica del futuro, ma lasciateci sognare, noi che non abbiamo più trent’anni.

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Maurizio Chierchia
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Re: Il mio meglio

Messaggio#9 » lunedì 23 maggio 2022, 20:05

Ciao Antonella.
"Quel vuoto dentro penso non si riempia mai", direbbe un giovane Max Pezzali.
Il tema, sicuramente centrato, porta con se una malinconia che non tutti possono capire. Ancora adesso, nel 2022, moltissime persone sono contro l'aborto e scegliere di scrivere un testo del genere comporta tanti rischi.
Ho apprezzato davvero leggere il punto di vista di una ragazza che fa questa scelta consapevolmente. Potevi cadere nel banale concludendo con il classico "e vissero felici e contenti", ma il tuo azzardo ti ha sicuramente premiato.
Per concludere, a differenza di come ti è stato scritto, ho capito bene le sequenze temporali fin da subito e non ho trovato difficoltà nel seguire il racconto.
Complimenti per l'idea, buona gara!
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

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christianfloris
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Re: Il mio meglio

Messaggio#10 » martedì 24 maggio 2022, 0:35

Una storia compiuta che trova la sua fine in un modo spiazzante, doloroso, definitivo. Qui dentro c’è tutto: la focalizzazione interna sulla protagonista ti costringe a familiarizzare col suo terribile disagio fin da subito. Tutto il contorno dei parenti è costruito in modo soffocante e claustrofobico, lo stile brilla di un sarcasmo tagliente, le ambientazioni sono dettagliate il tanto che basta da far parlare anche gli oggetti. Un lavoro davvero notevole, anche tenendo conto del poco tempo a disposizione. I pochi refusi trovati nel testo non inficiano affatto una prova molto buona.
E se il meglio è un senso di vuoto assoluto, questo la dice lunga del tenore molto commovente della narrazione.

La mia valutazione è un 9,25.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Il mio meglio

Messaggio#11 » mercoledì 25 maggio 2022, 13:26

Ciao Antonella e benvenuta sul forum.
Il tuo è uno di quei brani che, in fase di stesura della classifica, mi farà sentire una brutta persona. Come avrai modo infatti di leggere nell'introduzione alla classifica, rientro in quella categoria di lettori che privilegia lo stile al contenuto.
Questo per dire che il tuo racconto presenta un contenuto molto forte, ma una forma ancora acerba. Se infatti da un lato riesci bene a dipingere il tuo personaggio e le sue motivazioni, dall'altro lo fai o cadendo talvolta nel raccontato o avvalendoti di qualche frase fatta di troppo (il fissare un oggetto per un "tempo che pare infinito" non si può proprio leggere). L'impressione avuta è quella di racconto in potenza che non mostra appieno le tue capacità, ma una cosa normale su MC. Nemmeno il racconto migliore che sia mai stato pubblicato su MC rappresenta il meglio che il suo autore è in grado di realizzare. Il mio consiglio è quindi di provare a partecipare con costanza alle prossime edizioni, anche (soprattutto?) quando il tema non t'ispirerà più di tanto, perché è l'unico modo per acquisire tutta quella serie di automatismi in grado di elevare il livello qualitativo di un testo.

Detto questo, un consigli extra relativo al tuo testo: rimani focalizzata su ciò che davvero vuoi scrivere ed evita dettagli superflui che distraggono soltanto il lettore. Per fare un esempio, le tre righe relative alla confezione del test di gravidanza potrebbe essere asciugate in poche parole, evitando soprattutto la seconda, lunghissima frase.
Alla prossima.
lupus in fabula

AntonellaBagorda
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Re: Il mio meglio

Messaggio#12 » giovedì 26 maggio 2022, 0:56

Pretorian ha scritto:Ciao, Antonella e piacere di leggerti. La storia è semplice ma di impatto: mentre una donna cerca di dare una svolta alla sua vita allontanandosi dalla casa genitoriale, resta incinta e si rende conto che il suo compagna l'ha usata per ottenere la propria realizzazioe tramite la sua gravidanza. Un doloroso aborto le permetterà di continuare per la sua strada. Devo dire, ho apprezzato molto il modo in cui hai gestito il tutto, lasciando emergere sia la gretta mentalità delle famiglie,, sia la scelta dolorosa della protagonista, che benché decisa a seguire la sua strada, lo fa con la consapevolezza del vuoto interiore che questo comporta. Essendo un tema così forte, sarebbe stato semplice scadere nella banalità, ma sei riuscita a non farlo. A livello di stile, direi che siamo ancora in una fase molto acerba della tua scrittura. Il narrato è prevalente, con emozioni e sensazioni che vengono puntualmente mostrate come un dato di fatto, anziché essere descritte. I fatti in sé si mescolano senza una chiara susseguenza temporale, soprattutto all'inizio, dove si passa da una attualità all'indicazione generica del costante lagnarsi dei genitori. Si tratta di errori comuni in chi comincia ad approcciarsi alla scrittura in modo più approfondito, perciò non ti preoccupare: Imparerai presto a gestite tutto al meglio.

Alla prossima!


Ciao e grazie per il tuo parere e i tuoi consigli, che accetto ben volentieri.
La linea temporale è costante e non ci sono salti in avanti o indietro, forse è il mio modo di narrare che può averti confuso le idee.
Grazie ancora e buona gara.

AntonellaBagorda
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Re: Il mio meglio

Messaggio#13 » giovedì 26 maggio 2022, 0:57

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Antonella, piacere di averti letto.
Nel tuo gruppo ho letto diversi racconti che hanno interpretato il tema dal punto di vista della "genitorialità"; nel tuo ho trovato la protagonista più convincente e meno passiva nel prendere in mano le redini della situazione anche con scelte non facili.
Lo stile è crudo, e forse certi passaggi sono raccontati in maniera troppo rapida per i miei gusti, ma sei comunque riuscita a condensare una vicenda articolata in pochi caratteri. Molto ben reso il contrasto che hai creato fra le aspettative della famiglia e quelle della protagonista.
Complimenti, a rileggerci presto!
Giuliano


Ti ringrazio molto, Giuliano, e ti auguro una buona gara.

AntonellaBagorda
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Re: Il mio meglio

Messaggio#14 » giovedì 26 maggio 2022, 0:59

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Antonella, bentrovata!
Un racconto durissimo, non c'è che dire! L'ho riletto due volte per evitare di perdermi dettagli e sfumature e ne sono stato contento perché alla fine ho ricollegato i vari pezzi della vicenda. Addirittura, nella prima lettura, ho avuto la sensazione (sbagliata) di fasi della narrazione slegate tra loro, anche da un punto di vista cronologico, ma poi tutto è andato al proprio posto. Al netto di sbavature tecniche e stilistiche che possono essere sistemate con un lavoro assiduo sui testi e una assidua partecipazione a MC, la storia raggiunge l'obiettivo di realizzare un buon arco di trasformazione del personaggio. Alla fine la protagonista fa una scelta crudele, ma perfettamente coerente per ciò che concerne la sua vicenda. Molto bello il contrasto tra la felicità dei parenti di lui e la cupezza dell'interiorità di lei che prende la gravidanza come un impedimento alla propria realizzazione. E ci sarebbe altro da dire in merito ai vari livelli di lettura (fin dove ci si può spingere per raggiungere i propri obiettivi? Il sacrificio di una piccola vita vale l'ottenimento di tali obiettivi?), ma chiudo condensando il tutto dicendo che il tema è racchiuso nell'idea che il meglio per la protagonista arriverà, ma a un prezzo altissimo.

In bocca al lupo!


Grazie Emiliano. Soprattutto per aver approfondito la lettura.
Ti auguro una buona gara.

AntonellaBagorda
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Re: Il mio meglio

Messaggio#15 » giovedì 26 maggio 2022, 1:01

Michael Dag ha scritto:Un pezzo davvero ben fatto, con semine nei punti giusti e una buona dose di dramma.
La voce narrante è coinvolgente, anche se l'ho trovata un po' meccanica. Qualche intercalare avrebbe reso il tutto più immersivo.
Ottimo il finale, lei che prende la decisione della sua vita, molla tutto e decide per se stessa, però la frase finale mi ha confuso:
E siamo finalmente pronti per il nostro meglio.
Istintivamente ho pensato che fosse partita insieme al marito, solo rileggendo bene ho capito cosa volevi dire.
Comunque, brava!


Grazie mille per la tua analisi. Sì, il finale è volutamente confusionario, e la frase finale, essenza di tutto, è volutamente separata con un punto dalla precedente. Sicuramente un azzardo ma ho voluto osare. Siamo qui anche per questo.
Grazie ancora e buona gara.

AntonellaBagorda
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Re: Il mio meglio

Messaggio#16 » giovedì 26 maggio 2022, 1:04

gcdaddabbo ha scritto:Ciao, Antonella!
Ho letto d’un fiato il tuo racconto. Mi ha coinvolto. Sono sensibile di fronte a chi è costretto per trent’anni a vivere in una casa con i centrini sempre al loro posto mentre vorrebbe volare via.
Ti è sfuggito un “ho abbasso”. Forse un attimo di incertezza di fronte a quel che stavi scoprendo.
Mi spiace per il finale. Anche tu hai interpretato il tema in modo ironico? Che futuro può attendere chi parte con colui che, dopo averti messa incinta, si fionda in casa tua con tutta la famiglia e poi parte con te consapevole o no che il frutto desiderato è stato eliminato?
Capisco che guerra ed epidemia ci predispongono ad una visione drammatica del futuro, ma lasciateci sognare, noi che non abbiamo più trent’anni.


Ciao e grazie per il tuo parere, prezioso come gli altri.
Il finale non è come l'hai inteso tu. Non l'avrei mai scritto in quel modo, inorridisco all'idea, eheh.
Il finale, e quindi quel SIAMO, è racchiuso nell'ultimissima frase. Lei parte da sola, insieme al suo vuoto interiore.

AntonellaBagorda
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Re: Il mio meglio

Messaggio#17 » giovedì 26 maggio 2022, 1:05

Maurizio Chierchia ha scritto:Ciao Antonella.
"Quel vuoto dentro penso non si riempia mai", direbbe un giovane Max Pezzali.
Il tema, sicuramente centrato, porta con se una malinconia che non tutti possono capire. Ancora adesso, nel 2022, moltissime persone sono contro l'aborto e scegliere di scrivere un testo del genere comporta tanti rischi.
Ho apprezzato davvero leggere il punto di vista di una ragazza che fa questa scelta consapevolmente. Potevi cadere nel banale concludendo con il classico "e vissero felici e contenti", ma il tuo azzardo ti ha sicuramente premiato.
Per concludere, a differenza di come ti è stato scritto, ho capito bene le sequenze temporali fin da subito e non ho trovato difficoltà nel seguire il racconto.
Complimenti per l'idea, buona gara!


Grazie, Maurizio. Un vero piacere che ti sia piaciuto.
Ti auguro una buona gara.

AntonellaBagorda
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Re: Il mio meglio

Messaggio#18 » giovedì 26 maggio 2022, 1:06

christianfloris ha scritto:Una storia compiuta che trova la sua fine in un modo spiazzante, doloroso, definitivo. Qui dentro c’è tutto: la focalizzazione interna sulla protagonista ti costringe a familiarizzare col suo terribile disagio fin da subito. Tutto il contorno dei parenti è costruito in modo soffocante e claustrofobico, lo stile brilla di un sarcasmo tagliente, le ambientazioni sono dettagliate il tanto che basta da far parlare anche gli oggetti. Un lavoro davvero notevole, anche tenendo conto del poco tempo a disposizione. I pochi refusi trovati nel testo non inficiano affatto una prova molto buona.
E se il meglio è un senso di vuoto assoluto, questo la dice lunga del tenore molto commovente della narrazione.

La mia valutazione è un 9,25.


E cosa dirti più di un enorme grazie, Christian.
Buona gara e un enorme in bocca al lupo!

AntonellaBagorda
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Re: Il mio meglio

Messaggio#19 » giovedì 26 maggio 2022, 1:09

Alessandro -JohnDoe- Canella ha scritto:Ciao Antonella e benvenuta sul forum.
Il tuo è uno di quei brani che, in fase di stesura della classifica, mi farà sentire una brutta persona. Come avrai modo infatti di leggere nell'introduzione alla classifica, rientro in quella categoria di lettori che privilegia lo stile al contenuto.
Questo per dire che il tuo racconto presenta un contenuto molto forte, ma una forma ancora acerba. Se infatti da un lato riesci bene a dipingere il tuo personaggio e le sue motivazioni, dall'altro lo fai o cadendo talvolta nel raccontato o avvalendoti di qualche frase fatta di troppo (il fissare un oggetto per un "tempo che pare infinito" non si può proprio leggere). L'impressione avuta è quella di racconto in potenza che non mostra appieno le tue capacità, ma una cosa normale su MC. Nemmeno il racconto migliore che sia mai stato pubblicato su MC rappresenta il meglio che il suo autore è in grado di realizzare. Il mio consiglio è quindi di provare a partecipare con costanza alle prossime edizioni, anche (soprattutto?) quando il tema non t'ispirerà più di tanto, perché è l'unico modo per acquisire tutta quella serie di automatismi in grado di elevare il livello qualitativo di un testo.

Detto questo, un consigli extra relativo al tuo testo: rimani focalizzata su ciò che davvero vuoi scrivere ed evita dettagli superflui che distraggono soltanto il lettore. Per fare un esempio, le tre righe relative alla confezione del test di gravidanza potrebbe essere asciugate in poche parole, evitando soprattutto la seconda, lunghissima frase.
Alla prossima.


Grazie anche a te, Alessandro.
Faccio tesoro di ogni punto di vista. Anche di chi mi ha già detto che mi metterà dritta dritta all'ultimo posto in classifica. Eheh.
Buona gara.

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antico
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Re: Il mio meglio

Messaggio#20 » domenica 29 maggio 2022, 14:00

Bellissimo, un racconto che mi ha convinto al cento per cento. Grande brillantezza nell'esecuzione e nei vari passaggi importanti, dedichi a ogni segmento il giusto e chiudi con un pugno nello stomaco da capogiro. Tema preso in pieno, per me questo è un pollice su senza se e senza ma.

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