Gruppo OGGI: Lista racconti e classifiche

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 16 maggio 2022 con un tema concordato con le guest star della Nona Era!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 5000 caratteri entro l'una.
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antico
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Gruppo OGGI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 17 maggio 2022, 1:53

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BENVENUTI ALLA ALL STARS EDITION, NONA E ULTIMA TAPPA DELLA NONA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 165° ALL TIME!

Questo è il gruppo OGGI della ALL STARS EDITION con Francesca Bertuzzi, Luca Cristiano, Wladimiro Borchi, Lorenzo Davia, Maurizio Ferrero, Maria Elisa Aloisi e Davide Di Tullio come guest star.

Gli autori del gruppo OGGI dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo DOMANI.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo IERI.


Questo è un gruppo da NOVE racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati dalle GUEST STARS. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi assegno ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK NONA ERA, a seguire assegno ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank vengono assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo OGGI:

Il meglio di me, di Davide Mannucci, ore 00.53, 4959 caratteri
Sospeso tra ieri e domani, di Debora Dolci, ore 00.52, 4448 caratteri
Pausa caffè, di Stefano Moretto, ore 00.57, 4203 caratteri
I tre chef, di Andrea Furlan, ore 00.53, 4972 caratteri
Portami a vivere, di Mario Mazzafoglie, ore 01.01, 4988 caratteri MALUS 4 PUNTI
The best is yet to come, di Stefano Tanci, ore 00.43, 4828 caratteri
Yussef, di Isabella Valerio, ore 00.19, 2615 caratteri
L’idolo, di Giovanni Pratesi, ore 00.02, 2568 caratteri
Magazzino ‘22, di Rick Faith, ore 00.56, 4976 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 26 MAGGIO per commentare i racconti del gruppo DOMANI Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 27 MAGGIO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo DOMANI e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo DOMANI.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA ALL STARS EDITION A TUTTI!



Giovanni P
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Re: Gruppo OGGI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 17 maggio 2022, 7:34

Buongiorno

È la prima volta che partecipo, ma per commentare bisogna semplicemente scrivere tramite il "rispondi"?

Per votare come si fa?

Grazie mille

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antico
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Re: Gruppo OGGI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » martedì 17 maggio 2022, 13:20

Giovanni P ha scritto:Buongiorno

È la prima volta che partecipo, ma per commentare bisogna semplicemente scrivere tramite il "rispondi"?

Per votare come si fa?

Grazie mille



Ti ho risposto in pm. Occhio, lasciamo questi tread solo per le classifiche con i commenti :)

alexandra.fischer
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Re: Gruppo OGGI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » venerdì 20 maggio 2022, 16:19

Buon pomeriggio, ecco i miei commenti e relativa classifica

IL MEGLIO DI ME di Davide Mannucci Tema centrato. Questo padre è un eroe, uno scrittore affermato di trame drammatiche che servono a mantenere il figlio Giona agli studi e ovviamente anche le cure dell’altro figlio, Vieri, malato terminale. Molto ben descritta la casa adibita a succursale di ospedale, con il macchinario e questo padre badante che deve cambiare il figlio malato terminale. Il fratello Giona vorrebbe altre trame. Comprensibile, visto il dramma domestico. Ed è ancora più eroico il padre a promettergliele, cosa che non riesce impossibile, visto che il figlio condannato a morire a vent’anni è allegro e anche temerario, al punto da essere blasfemo, come nella reazione davanti alle parole del sacerdote.
Attenzione:
ti scrivo le frasi corrette:
è bello vederti ridere, babbo
Vai da lui, babbo.

SOSPESO FRA IERI E DOMANI di Debora Dolci Tema centrato. Giulio è simpatico. Un ingegnere dell’automazione alle prese con l’invio di CV a infinite aziende, ma con scarso successo. Bella la corona d’alloro ormai essiccata con tanto di campanelle, regalo della mamma, in vena di pubblicizzare i talenti del figlio. Il gatto Armostrong che gli fa sbagliare il CV è una nota di colore molto allegra in un mondo statico. Simpatica Eleonora, che invita a uscire il Nostro e a rinnovargli così la speranza di essere fra i laureati che ce la faranno in barba al perfido 92%. Dopotutto, lei torna da Siviglia dove ha fatto un’esperienza di lavoro. Legend of Zelda può aspettare.

Attenzione:
Ciao, Giulio

PAUSA CAFFE’ di Stefano Moretto Tema centrato. Analisi spietata del mondo del lavoro. Chi ce l’ha deve fare i conti con il caporeparto raccomandato e severo, oltre che privilegiato dal punto di vista della tecnologia: il suo PC, a differenza di quello del Nostro, non va certo in blocco. Amaro il bilancio del Nostro a proposito del dopo università. Marco è il più ottimista riguardo alla possibilità di migliorare, intanto, però rimane aggrappato alla sedia: la fede nuziale al dito parla da sé. Lo stesso vale per Pietro, accasato anche lui e con meno propensione a rischiare per cambiare lavoro in meglio. La nota ottimista di questo racconto è l’arrivo della nuova collega, dalla fragile bellezza. Un probabile dono del destino per addolcire la vita del Nostro?

I TRE CHEF di Andrea Furlan Tema centrato in modo molto originale. Si parte dalla gara culinaria organizzata dal misterioso buongustaio che si fa chiamare Nuovo Artusi e porta una maschera alla veneziana. Per il protagonista Mantovani è un’ottima occasione per rilanciare il locale. E si vede l’universo degli chef in tutta la sua spietatezza: il Nostro beve, vive nel ricordo della sua ex Lucia, con la quale gestiva il ristorante ora divenuto la sua casa. Il Lettore Sensibile si commuove nel vedere come lui nei piatti metta tutti i ricordi della vita con lei e ne esegua gli ordini per vincere la gara contro i colleghi ben tratteggiati: l’altezzoso Amendola e l’amante del rischio Boldrini. La vittoria di Mantovani, però, nasconde una trappola: il Nostro si risveglia nella cella frigorifera, incatenato alla scansia. Assiste al tradimento di Lucia con l’aiutante incapace da lui licenziato tempo prima, ma è un filmato. L’aiutante gli indica nella registrazione cosa ne è stato di Lucia, colpevole di aver deciso di tornare dall’ex. È nella cella frigorifera. E di sicuro il Nuovo Artusi è l’aiutante, deciso a vendicarsi. Molto credibile la tensione di gara, con la preparazione dei tre piatti e ben gestita la gestualità dei cuochi, specie nella scena della sconfitta.

PORTAMI A VIVERE di Mario Mazzafoglie Tema centrato. Il Nostro è in piena crisi sentimentale e c’è da capirlo, lasciato dalla ragazza il giorno del compleanno. Il gogliardico amico Thomas gli risolleva il morale come sa, portandolo in una casa di piacere clandestina, ma, la sorpresa amara per il Nostro davanti alle tre scelte, è di trovarci la madre. Molto ben descritta la scena della minzione in spiaggia con accanto lo spirito e ubriaco Thomas.
Attenzione, ti riporto le frasi corrette:
tu crei delle cose, ma poi mica durano per sé.
Come, impossibile?

THE BEST IS YET TO COME di Kruaxi Tema centrato. Da come descrivi il Nostro, lo si direbbe dapprima un tipo in vacanza, che prende il treno, cambia due bus e compera le rose rosse, presumibilmente per la Donna Amata, visto il rimando a Sinatra. Lui appare sereno anche con la scena dei bambini, si sente felice, ma è quando arriva alla casa che c’è la sorpresa. L’auto della Telecom destinata a lui, alla sua fuga, dopo aver assassinato l’uomo dalla falsa identità. C’è tutta l’aria del regolamento di conti. Bella atmosfera primaverile e tranquilla, con tutto riuscito, dal viaggio allo spuntino, fino al ribaltamento di trama finale, dove comunque c’è il delitto perfetto.
Attenzione, ti riporto la frase corretta:
gli buttò sulla pancia la pistola e il silenziatore

YUSSEF di Gennibo Tema centrato. Racconto insolito, perché il Nostro, incaricato dalla famiglia di eseguire l’infibulazione, si sente oppresso dai sensi di colpa, resi dalle allucinazioni uditive delle grida femminili. Questo, malgrado la calma dell’ultima bambina sottoposta alla mutilazione. Yussef, il suo parente con il coltello castratore è la cura per i suoi mali dell’anima. In questo modo, il meglio che deve ancora venire per il protagonista è l’essere divenuto alla pari con le sue vittime, passate e future. Buona l’ambientazione orientale resa con pochi dettagli: l’odore di latte cagliato, la citazione del libro di Didlon che menziona i clitoridi come serbatoi di energia e di fatto giustifica la pratica che si tramanda di generazione in generazione, sia dal punto di vista delle vittime sia da quello dell’esecutore.

L’IDOLO di Giovanni Pratesi Tema centrato. Molto bella l’idea della tomba egizia profanata dai due avventurieri al servizio di un inglese interessato alla maschera d’oro che la orna. E anche la vendetta della mummia sui due. Al Lettore appassionato di Avventura fa venire in mente lo spunto del faraone bambino, e dell’anniversario della scoperta della tomba di Tuthankamon. Ben resa l’atmosfera della cava, il fascino dell’avventura, i due personaggi: Marco il capo e Medez il sottoposto.
Ci sono alcuni punti da chiarire per dare verosimiglianza alla storia: toglierei i rimandi al tema del contest per concentrarmi su battute tipo: secondo te perché l’inglese ha scelto soltanto noi? E magari la risposta sarebbe: siamo i migliori.
Come sa della mummia e della maschera?
Risposta: sai com’è, le voci girano. Sbrighiamoci e saremo ricchi.
Prendile come suggerimenti.

Attenzione:
«Siamo sicuri?» domandò Medez
Che guardi, Marco?
Il piede di porco brontolò contro la pietra
Senti, Marco
Medez annuì
Riscriverei così queste frasi: Un piccolo sarcofago di pietra aspettava solo di essere aperto, cosa che Marco e Medez fecero in un attimo. Scoperchiatolo, rimasero sbalorditi dallo spettacolo.
Medez tremava per l’emozione: «Marco, queste gemme varranno almeno dieci volte quel che ci ha promesso l’inglese.»
Bello scherzo, mummia del cazzo.
Riscriverei così questa frase: Gli occhi che fissavano Marco non erano di vetro come credeva lui, ma acquosi, viscidi, vivi, si soffermarono su Medez
La mummia sorrise a entrambi lentamente, con disprezzo.

MAGAZZINO 22 di Rick Faith Tema centrato. L’umorismo della storia è sardonico. Il Lettore rabbrividisce davanti al primo giorno di lavoro di Aletta alle prese con pacchi da mandare giù tramite un touch screen con annesso bottone e poi con uno scanner. L’atmosfera, con il coordinatore Mes e il suo intercalare: deh ricorda al Lettore Cinefilo la gag di Lino Banfi alle prese con il lavoro tecnologico dei primordi. C’è anche l’atmosfera alla Amazon, con tutti quei pacchi. I buchi nel pavimento sono inquietanti e anche l’equivoco dello scanner scambiato per una pistola dal povero Aletta. La sorpresa finale spiazza: i pacchi mandati giù contengono i mali dell’umanità. Ecco un lato infernale del cielo.



La mia classifica è soffertissima, siete tutti ottimi autori:


IL MEGLIO DI ME di Davide Mannucci

YUSSEF di Gennibo

I TRE CHEF di Andrea Furlan

PAUSA CAFFE’ di Stefano Moretto

SOSPESO FRA IERI E DOMANI di Debora Dolci

PORTAMI A VIVERE di Mario Mazzafoglie

MAGAZZINO 22 di Rick Faith

THE BEST IS YET TO COME di Kruaxi

L’IDOLO di Giovanni Pratesi

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antico
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Re: Gruppo OGGI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » lunedì 23 maggio 2022, 21:08

Una sola classifica già ricevuta, ne dovrete ricevere (oltre alla mia) altre sette.

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MatteoMantoani
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Re: Gruppo OGGI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » martedì 24 maggio 2022, 9:09

Ciao a tutti. Allora, sono andato molto a gusto personale, soprattutto sulla base di quali sono i racconti che a distanza di giorni mi sono rimasti di più in mente. Buona fine dell'Era a tutti, ci vediamo dall'altra parte.

1) Portami a vivere
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2) Magazzino '22
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3) Il meglio di me
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4) Sospeso tra ieri e domani
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5) Yussef
► Mostra testo

6) I tre chef
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7) Pausa Caffè
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8)L'idolo
► Mostra testo

9) The best is yet to come
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Pietro D'Addabbo
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Re: Gruppo OGGI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » martedì 24 maggio 2022, 13:56

1_ Il meglio di me, di Davide Mannucci
2_ Sospeso tra ieri e domani, di Debora Dolci
3_ I tre chef, di Andrea Furlan
4_ Magazzino ‘22, di Rick Faith
5_ Pausa caffè, di Stefano Moretto
6_ L’idolo, di Giovanni Pratesi
7_ Yussef, di Isabella Valerio
8_ The best is yet to come, di Stefano Tanci
9_ Portami a vivere, di Mario Mazzafoglie

Il meglio di me, di Davide Mannucci
Il racconto semplicemente fa breccia.
Coglie il tema in pieno, in diverse chiavi di lettura, come prospettiva per il recupero della vena creativa e goliardica dello scrittore, come ritrovamento del rapporto fra padre e figlio sano, e nelle parole del prete citate dal ragazzo malato. A questo proposito, è la prima volta che trovo l’esplicita citazione del tema come non eccessiva, perfettamente integrata in un dialogo, nonostante concordi con Andrea sull’eccesso di infodump mascherato da dialogo.
Hai scelto una storia che poteva scadere nel retorico ma sei riuscito a mantenerla al di sopra. Ottimo.



Sospeso tra ieri e domani, di Debora Dolci
Trovo una mancanza di chiarezza circa l’identità del protagonista. Forse è un mio vizio, ma nei racconti in prima persona cerco di immaginare il protagonista/la protagonista, spesso associando il genere a quello dell’autore/autrice se lo conosco.
Nel tuo caso quindi sono partito immaginando di leggere il resoconto di una giornata di una ragazza poiché non hai dato indizi che fosse diversamente. Ho iniziato a pensare che si trattasse di un ragazzo quando hai citato la percentuale di ‘laureati’ che hanno trovato lavoro. La conferma definitiva arriva solo nel dialogo finale, dove i due personaggi rendono espliciti nomi e identità di genere.
Chiarito questo punto, rimane un bel racconto di un periodo pieno di possibilità della vita di chi è sempre stato solo studente e deve esplorare il proprio essere adulto, scoprendo il mondo del lavoro e dell’amore.



Pausa caffè, di Stefano Moretto
Hai declinato il tema attribuendo all’arrivo di una nuova collega la possibilità che ‘il meglio stia arrivando’, una situazione che può rappresentare uno spunto per il protagonista di evitare una vita ‘piatta’. Devo dire che questo finale mi sembra un po’ un cliché da film comico natalizio, oggi una situazione simile andrebbe indagata con una maggiore attenzione alle tematiche del mobbing, dello stalking, ecc… Certo il protagonista può essere un uomo ‘all’antica’, ma la storia mi lascia comunque l'amaro in bocca e questo mi condiziona nell’esprimere il giudizio. Dal punto di vista stilistico meriteresti qualche posizione più alta in classifica.



I tre chef, di Andrea Furlan
La trama della storia mi sembra funzionare, una trappola elaborata per una vendetta ai danni di uno chef. Quello che a mio giudizio funziona meno è la trasversalità di questa vendetta, il protagonista non ha modo nemmeno di sospettare di stare finendo in trappola poiché ignora di essere stato tradito e poi riamato.
I due coprotagonisti iniziali potrebbero essere perfino omessi, in una competizione tipo ‘audizioni’ alla masterchef i candidati non cucinano contemporaneamente ma uno alla volta. Il twist finale arriva ma non perché il lettore non abbia colto gli indizi, arriva perché non ne hai dati. Noi con lui, ci ritroviamo in un finale che si concentra su una vendetta crudele mentre la storia ci aveva promesso di parlare di ‘tre chef’ in competizione tra loro.



Portami a vivere, di Mario Mazzafoglie
I dialoghi mi sembrano troppo ‘coerenti’ nonostante i due si dichiarino ubriachi. Anche le parti di riflessione mi danno questa impressione, oltre a quella di parlare al lettore, in particolare questa frase “Però dai, è un amico vero. Avrebbe potuto divertirsi senza pensare a me e invece è qui al mio fianco a sorbirsi le mie paranoie. Infatti adesso devo reagire, anche per lui.”.
Trai il tuo racconto da due scene di una serata goliardica, che inizia con la classica bevuta eccessiva e si conclude con un piccolo colpo di scena che farà sprofondare il protagonista in abissi ancora più oscuri. Le sue poche certezze sono definitivamente minate, lo aspettano tempi duri per ricostruire la propria identità e l’immagine della famiglia che credeva di avere. Sebbene intuisca l’intento comico che avevi non riesco a sorridere di questa trama e così purtroppo non vedo neanche ‘il meglio in arrivo’ che era richiesto dal tema.



The best is yet to come, di Stefano Tanci
Una eccessiva lunghezza della parte idilliaca e una mancanza di indizi relativi all’imprevedibile finale sono i due difetti di questo testo.
Dopo aver capito che la giornata era perfetta sotto ogni punto di vista, ogni frase in più non contribuiva a spingere oltre la trama ma solo a ribadire questo concetto. Sono andato oltre solo perché sapevo che qualcosa, entro 5k caratteri, sarebbe cambiata. Fosse stata un racconto in un post di FB, ad esempio, sarei passato oltre perdendomi il finale.
Quanto agli indizi, nascondi tutto invece di svelare poco. Mancano quelle frasi che solo a una seconda lettura facciano dire al lettore ‘ecco perché il protagonista faceva quel gesto’, che sono indispensabili in un buon giallo, sebbene sia difficile fare tutto bene a modo senza scoprirsi troppo.



Yussef, di Isabella Valerio
Il racconto funziona come fotografia distorta di una pratica per noi orrenda ma di prassi in alcune popolazioni. Alcune perplessità condizionano però il pieno successo della storia.
Per prima la richiesta del protagonista a Yussef: il compito del nuovo arrivato è di portare un coltello, ma in nessun modo percepiamo che si tratti di un coltello ‘particolare’ rispetto a quello che il protagonista deve aver usato sulle donne solo poco prima, dunque questo insinua un tarlo che arriva fino alla fine.
L’uscita di scena di Yussef è altrettanto problematica, il verbo ‘sparire’ e l’immagine della nebbia suggeriscono che si tratti di una visione e non di un personaggio reale, ma le interazioni precedenti sono tanto circostanziate che alla prima lettura avevo inteso che Yussef fosse semplicemente scappato per non ascoltare quell’urlo terribile generato dalla somma di così tanti dolori.
In mezzo, il ruolo di Yussef è quello di generare un dialogo che nasconda l’infodump con cui tratteggi l’ambientazione e il protagonista, una soluzione facile che risulta comunque poco ‘mostrata’.
Ultima perplessità, che nasce alla fine della lettura per il disvelamento finale, la scelta del titolo: perché focalizzare la nostra attenzione sul contributo alla storia di un personaggio che in realtà non esiste, mentre ogni altro aspetto della narrazione sembra avere maggiore rilevanza: la pratica tribale, il dolore condiviso, la sterilizzazione contemporanea della potenza procreativa e dell’empatia?
Come nota positiva, trovo che il tema del contest sia centrato, mi è arrivato chiaro infatti l’intento di migliorare la propria qualità di vita che spinge il protagonista al suo gesto estremo.



L’idolo, di Giovanni Pratesi
Ho trovato la tua storia divertente. Sebbene piuttosto semplice è comunque un buon esordio. Unisco a quelli degli altri tre consigli di quelli che facilmente si reperiscono se cominci a seguire qualcuna delle ‘pillole di scrittura’ che si trovano in rete.
Il primo riguarda la spaziatura fra le frasi, che dovresti evitare di inserire a ogni punto. Aggiungere un rigo costringe l’occhio a viaggiare in maniera diversa dalla classica lettura e stanca parecchio. Dovresti provare ad andare a capo quando finisce non una frase ma un paragrafo, e destinare la riga vuota a separare una sorta di ‘capitoli’, ad esempio ci sarebbe stata bene la spaziatura per separare l’ultima riga del tuo racconto da tutto il resto, dato il salto di Punto Di Vista.
Il secondo invece riguarda la scelta dei nomi, i tuoi due ladri li hanno troppo simili e si fa fatica a seguire il dialogo che dovrebbe caratterizzarli. Sceglierli con iniziali diverse, così come uno lungo e uno corto, avrebbe aiutato i lettori a focalizzare le parole attribuendole sempre all’attore giusto.
Terzo punto, è un problema tipico dei racconti in cui il Punto di Vista muore. Per raccontarci la fine hai dovuto cambiarlo e diventare un narratore onnisciente, facendo storcere il naso proprio alla fine. Perchè la gestione del POV fino a quel punto era stata convincente.
Alla prossima.



Magazzino ‘22, di Rick Faith
Ciao Rick, piacere di leggerti e benvenuto.

Hai esordito con un bel racconto fantasy, ma la disvelazione finale va in contrasto con l’efficace tratteggio di persona ansiosa e paranoica che hai fatto del protagonista per l’intero racconto. Un essere ‘divino’ cui viene affidato il potere di inviare calamità ‘bibliche’ sulla Terra è una sorta di angelo, dunque come è possibile che tema di morire per un colpo di pistola? Come può essere ansioso nello svolgimento del proprio ruolo? Forse ci voleva qualche parola per chiarire il suo stato di ‘angelo novello’ ancora legato alle abitudini del corpo materiale, per esempio.
Un peccato veniale quell’apostrofo nel titolo, che ha avuto l’effetto di uno spoiler sul finale, quando finalmente entra il tema del contest. Riesci comunque a strappare un sorriso legandoti all’attualità.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Andrea Lauro
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Re: Gruppo OGGI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » martedì 24 maggio 2022, 16:18

LA CLASSIFICONA

1 Sospeso tra ieri e domani, di Debora Dolci
2 Yussef, di Isabella Valerio
3 Portami a vivere, di Mario Mazzafoglie
4 Magazzino ‘22, di Rick Faith
5 Il meglio di me, di Davide Mannucci
6 I tre chef, di Andrea Furlan
7 Pausa caffè, di Stefano Moretto
8 The best is yet to come, di Stefano Tanci
9 L’idolo, di Giovanni Pratesi


1 Sospeso tra ieri e domani, di Debora Dolci
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2 Yussef, di Isabella Valerio
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3 Portami a vivere, di Mario Mazzafoglie
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4 Magazzino ‘22, di Rick Faith
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6 I tre chef, di Andrea Furlan
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Luca Nesler
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Re: Gruppo OGGI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » mercoledì 25 maggio 2022, 12:31

CLASSIFICA

Eccomi in ritardissimo! I primi tre sono stati difficili perché sono entrettri (hahah) ottimi testi. Debora mi ha colpito per la struttura e la solidità del racconto, Mario e Rick per la bontà della scrittura e il gusto della lettura, ma il racconto di Rick risulta tecnicamente più facile da gestire, così ho premiato Mario con un punticino in più, ma sarebbero, più o meno, tre primi posti.

1. Sospeso tra ieri e domani
2. Portami a vivere
3. Magazzino ‘22
4. Il meglio di me
5. Yussef
6. I tre chef
7. Pausa caffè
8. The best is yet to come
9. L’idolo


COMMENTI

Il meglio di me
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Sospeso tra ieri e domani
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Pausa caffè
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I tre chef
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Portami a vivere
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The best is yet to come
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Yussef
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L’idolo
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Magazzino ‘22
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antico
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Re: Gruppo OGGI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » mercoledì 25 maggio 2022, 20:56

Oltre alla mia, dovete ancora ricevere altre tre classifiche.

AntonellaBagorda
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Re: Gruppo OGGI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 26 maggio 2022, 0:42

Eccomi. Ci ho pensato molto prima di pubblicare la mia classifica perché ho avuto difficoltà a beccare il tema in molti racconti.

1.Yussef, di Isabella Valerio
2. Magazzino ‘22, di Rick Faith
3. I tre chef, di Andrea Furlan
4. Il meglio di me, di Davide Mannucci
5. Sospeso tra ieri e domani, di Debora Dolci
6. The best is yet to come, di Stefano Tanci
7. Pausa caffè, di Stefano Moretto
8. Portami a vivere, di Mario Mazzafoglie
9. L’idolo, di Giovanni Pratesi



1.Yussef
di Isabella Valerio
Ciao Isabella.
Il tuo è un perfetto esempio che dimostra quanto non ci sia bisogno di molte parole per arrivare dritti al punto.
Il racconto è ben scritto, nulla da dire su trama e narrazione. I sentimenti del protagonista arrivano forti e chiari e il contenuto è perfettamente duro e spietato.
Il tema è centrato senza bisogno di forzature per inserirlo a tutti i costi, e questo è un enorme merito.
Null’altro da dire se non Complimenti. Altre parole risulterebbero inutili.
Buona gara a te.

2. Magazzino ‘22
di Rick Faith
Ciao Rick.
Che dire? Fossi uomo mi darei una toccatina ai gioielli di famiglia. Spero che il tuo non sia un racconto realistico e che quel paccone non venga spedito mai. Anche perché il 2022 è ancora lungo e il tempo per peggiorare c’è sempre.
Insomma, m’hai messo addosso parecchia ansia.
E proprio per questo mi è dispiaciuto che il protagonista abbia mostrato tutte quelle paure inspiegabili quando ancora non aveva idea di quale fosse il suo incarico al Magazzino ‘22. Forse avrei strutturato il racconto in un altro modo, mantenendo tutta la sua ansia ma lasciando intendere che lui già sapeva, o almeno sospettava, quale compito ingrato gli sarebbe toccato.
Al di là di questa considerazione, tema del contest centratissimo, scrittura buona e scorrevole e complimenti per questo tuo esordio in questa arena.
In bocca al lupo e buona gara.

3. I tre chef
di Andrea Furlan
Ciao Andrea.
Bellissimo racconto, complimenti.
Il ritmo è in continuo crescendo, la tensione è ben gestita dall’inizio alla fine, i flashback vengono utilizzati con intelligenza, ottima la progettazione della trama, belli i personaggi - abbastanza definiti nonostante i caratteri a disposizione non permettessero di fare miracoli - e, cosa importantissima da non trascurare, finale per nulla scontato. Insomma, mi è piaciuto molto ed è evidente che tu non sia uno sprovveduto.
Però… Devo aggiungere un però.
Il tema del contest l’hai inserito, è vero, ma diciamoci la verità, è messo lì proprio perché da qualche parte andava messo. Incastrato a forza in un punto in cui, invece di esaltare il momento, ha fatto sì che la tensione calasse per un attimo.
Al momento il tuo racconto potrebbe essere senza problemi il mio primo in classifica, ma questo contest ha un tema e non posso trascurare il fatto che tu lo abbia un po’ ignorato. Non resta che sperare che tutti gli altri abbiano fatto peggio. Eheh.
Intanto in bocca al lupo e buona gara.

4. Il meglio di me
di Davide Mannucci
Ciao Davide.
Interessante la tua storia, mi ha ricordato un romanzo che ho letto tempo fa: Se Arianna, di Anna Visciani. Una sorta di autobiografia dell’autrice, in cui racconta, in modo anche parecchio cinico, cosa voglia dire condividere la vita con una figlia cerebrolesa grave. Un romanzo che mi è piaciuto davvero molto e che tu mi hai piacevolmente ricordato.
Ho trovato una piccola mancanza nel tuo testo. Un accenno alla mamma di questi due ragazzi credo fosse fondamentale. Il fatto di non aver scritto nemmeno una parola a riguardo mi dà di incompletezza, di buco nero. Sarebbe bastato un accenno.
Facendo in qualche modo parte del mondo dell’editoria, mi risulta anche difficile credere al fatto che questo padre si occupi di due figli, uno dei quali molto malato, scrivendo. Sappiamo quanto sia difficile, se non impossibile, campare di sola scrittura in Italia, e questo ha reso il racconto poco credibile. Magari anche solo affidare al papà la professione di editor, di ghostwriter o di traduttore sarebbe stata una buona soluzione al problema credibilità.
Tolti questi dettagli, resta una storia famigliare bella, tenera e dura allo stesso tempo, reale, disperata ma con la giusta dose di speranza per il meglio che verrà, qualunque esso sia.
Il tema del contest mi sembra abbastanza azzeccato, nonostante la piccola forzatura delle parole del prete.
Presterei un po’ più d’attenzione ai dialoghi, a volte troppo artefatti e poco naturali.
Buona gara.

5. Sospeso tra ieri e domani
di Debora Dolci
Uno stile leggero e una scrittura delicata che rende la lettura scorrevole.
Il racconto può inserirsi nel genere romance, credo che andando avanti con la narrazione prenderebbe proprio quella direzione.
Forse un po’ forzato il collegamento col tema del contest. Si parla di futuro, e questo rientra nelle aspettative, ma non è ben chiaro cosa debba essere considerato “il meglio”.
Il protagonista è un ragazzo un po’ deluso dalle difficoltà che incontra per arrivare alla tanto ambita posizione lavorativa, e la semplicità con cui supera questa crisi in un attimo, grazie a un incontro fortuito e a un appuntamento che non promettono certo una realizzazione di alcun tipo, mi sembra troppo surreale.
Sono certa che l’intento non fosse quello di far passare il messaggio “forse sto per trovare l’amore, per il momento fanculo al lavoro”, ma in realtà è ciò che mi arriva leggendo.
Avrei concluso il racconto in un altro modo. Sarebbe bastata una lieve modifica alle ultime due frasi per rendere meno epico questo incontro tra i due ragazzi, rendendolo normale, un momentaneo svago necessario per poi tornare a pensare alle ambizioni iniziali.
Non so ancora come classificare il racconto. È una buona scrittura con un buon ritmo, devo solo capire meglio se e quanto il tutto possa considerarsi calzante col tema.
Buona gara.

6. The best is yet to come
di Stefano Tanci
Caro Stefano,
fino alle ultimissime righe del tuo racconto ho continuato a dire a me stessa: “eccolo, ecco il mio primo posto, è lui il mio primo posto”. Poi hai anche citato Frank Sinatra e la sua The best is yet to come, e lì sei diventato esattamente il perfetto paraculo (nel senso buono) da primo posto in classifica.
Sì, la punteggiatura è spesso messa a caso e alcune frasi potevano essere costruite meglio, è vero, però c’era tutto il resto: una buona scrittura, l’attenzione del lettore, il tema centrato… tutto.
Poi, a un certo punto, arrivano quelle maledette ultime righe. E niente. Finito tutto. Primo posto andato a farsi benedire.
Ma perché, porcaccia la miseria, hai deciso di non spargere qualche briciolina qua e là per farmi vagamente avvicinare a quell’epilogo? Il colpo di scena è troppo secco e troppo fuori contesto rispetto a tutto il resto. E tutto se n’è andato a quel paese, incluso il tema del contest che sembrava così ben centrato e invece, alla fine, no.
Sei molto bravo, davvero. Solo due cose: presta attenzione alla punteggiatura e gestisci meglio i climax.
In bocca al lupo e buona gara.

7. Pausa caffè
di Stefano Moretto
Ciao Stefano.
Non ho molto da dire sul tuo racconto.
Intanto un piccolo appunto sulle ripetizioni che ho trovato proprio all’inizio, che appesantiscono molto la lettura: “…del programma di SCRITTURA compare la SCRITTA…”, “…chiavina…pausina…caffettino…”.
Per il resto si tratta di un racconto carino, ironico a dalla scrittura piacevole. Buoni anche i dialoghi e originale il colpo di scena finale. Un po’ d’attenzione in più andrebbe data alla punteggiatura, spesso messa a caso e altrettanto spesso assente.
Ma passiamo al punto più importante: il racconto segue il tema proposto? Per me, purtroppo, è un no. Non l’ho trovato molto calzante. Ci sta che io non abbia capito il senso che hai voluto dare al tuo scritto, ma per me l’assenza di coerenza col tema del contest penalizza il tutto.
Ti faccio un grosso in bocca al lupo e buona gara.

8. Portami a vivere
di Mario Mazzafoglie
Ciao Mario.
Credo di averti già incontrato nella precedente edizione e di aver dovuto valutare il tuo racconto anche lì.
Non amo particolarmente questo tipo di ironia, anzi, mi infastidisce perché spicciola e con un’inutile presenza di volgarità gratuita. Non è certo una comicità intelligente che mi piacerebbe trovare in uno scritto da cui mi aspetto qualche risata strappata. Ma questo è un mio gusto personale da cui cercherò di distaccarmi per un attimo.
Il testo è ben scritto e ben strutturato, anche se la trama non è molto originale. I soliloqui interiori del protagonista sono ben sviluppati e la lettura scorre liscia, senza intoppi. Ben definito anche il coprotagonista e ben gestiti i cambi spaziotemporali.
Ma il tema del contest… no. Forzato. Inserito a caso. Per nulla pensato.
Peccato perché questo va a condizionare il giudizio finale.
Resta comunque un buon racconto, da leggere con spensieratezza.
Ti auguro una buona gara.

9. L’idolo
di Giovanni Pratesi
Ciao Giovanni.
Parto subito dalla fine, dalla cosa più importante. Ritengo che il tema del contest non sia stato ben centrato. È inserito forzatamente e la cosa è troppo evidente per poter essere trascurata.
Detto ciò, passiamo a trama e sviluppo.
La storia potrebbe anche essere interessante, e in questo caso credo che usare più caratteri, visto che ne avevi a disposizione quasi il doppio di quelli utilizzati, avrebbe potuto aiutarti a sviluppare meglio la trama e a creare qualche snodo più intrigante. Invece è risultato tutto frettoloso e superficiale.
Con tutto il rispetto, ho trovato la tua scrittura molto immatura, a partire dalla costruzione delle frasi fino ad arrivare a punteggiatura imprecisa e concetti ripetuti.
Comunque non mollare. E spero che questa esperienza possa aiutarti a diventare più consapevole di te stesso e dei tuoi mezzi.
In bocca al lupo per tutto.

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david.callaghan
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Re: Gruppo OGGI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » giovedì 26 maggio 2022, 23:03

La mia classifica

1 Il meglio di me


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2 I tre chef

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3 Portami a vivere

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4 The best is yet to come


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5 Magazzino 22

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6 Yussef

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7 Sospeso tra ieri e domani

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8 Pausa Caffè


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9 L'idolo
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Shanghai Kid
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Re: Gruppo OGGI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » giovedì 26 maggio 2022, 23:30

Ecco classifica e commenti. Scusate davvero il ritardo, non sapete le corse:

1.Il meglio di me di Davide Mannucci
2.Yussef di Gennibo
3.Portami a vivere di Mario Mazzafoglie
4. Magazzino ‘22 di Rick Faith
5.I tre chef di Andrea Furlan
6.Sospeso tra ieri e domani di Debora Dolci
7.Pausa caffè di Stefano Moretto
8.The best is yet to come di Stefano Tanci
9.L’idolo di Giovanni Pratesi

Il meglio di me di Davide Mannucci
Ciao Davide, e piacere di averti letto che nuovo!
Cosa dire? Con questo racconto secondo me hai svoltato. Sai già di essere molto bravo dal punto di vista tecnico e sai anche che le tue storie a me piacciono sempre, ma questo ha un qualcosa in più. Ha ritmo, è ironico e profondo, è quasi metatestuale per certi versi.
I miei complimenti, davvero.


Sospeso tra ieri e domani di Debora Dolci
Ciao Debora, e piacere di averti letta di nuovo. Anche io ho trovato il tuo titolo molto appropriato per il nome del tuo gruppo. Il testo è ben scritto, come sempre. Fluido, liscio come la seta, ma con ritmo: brava. Da un punto di vista tecnico lo trovo ineccepibile. La storia è carina e delicata, la storia di una vita qualsiasi, che apprezzo molto. Se proprio devo trovare una pecca forse è un po’ scontato.
Il racconto resta comunque molto buono.

Pausa caffè di Stefano Moretto
Ciao Stefano, e piacere di averti letto di nuovo.
Quello che scrivo a te è simile a quanto ho ilscritto a Debora. Il tuo testo mi è piaciuto: semplice, un pezzo di vita vera che potrebbe essere quella di ognuno di noi, si legge bene e d'un fiato.
La pecca che posso trovare facendo proprio le pulci è anche in questo caso il finale un po' scontato.
Non che uno che legge il testo si aspetti per forza questa chiusa, ma non mi ha colpito molto n'è quanto succede (e questo non ha molto peso, in realtà) nè la narrazione di come succede (ho trovato la descrizione di lei e la battuta finale carine, ma poco originali).
Anche nel tuo caso, resta un bel testo.

I tre chef di Andrea Furlan
Ciao Andrea, e piacere di averti letto di nuovo.
Te lo dico sempre che mi piace come scrivi. Molto. Ma questa volta i complementi sono prevalentemente per il contenuto. Il tuo racconto mi ha divertito e stupito e collegare questo tema a una vendetta che c'entri con il cannibalismo l'ho trovata un'idea molto originale.
Il tutto è ben scritto come sempre.
Unico neo è forse la mancanza di caratterizzazione del carnefice, che io, personalmente, avrei approfondito.
Comunque ottima prova.


Portami a vivere di Mario Mazzafoglie
Ciao Mario, e piacere di averti letto!
Che dire, a me il tuo racconto ha fatto divertire.
Ho apprezzato la declinazione ironica che hai dato al tema, i personaggi sono ben caratterizzati e il testo è ben scritto (anche se ti sono scappate un paio di virgole, i refusi in minuti contati sono ok).
Bravo!




The best is yet to come di Stefano Tanci
Ciao Stefano, e piacere di averti letto di nuovo!
Devo dire che il tuo racconto è carino, ma non mi ha molto convinta. Secondo me c’è un po’ poco ritmo e nella seconda parte il racconto perde un po’, oltre a risultare un po’ un già letto, come ti hanno detto.
Di per sè il testo è carino, ma l’esecuzione un po’ incerta e la trama non originalissima.


Yussef di Gennibo
Ciao Gennibo, e piacere di averti letto!
Caspita, che roba! La tua storia mi è piaciuta moltissimo e l’hai scritta in un modo molto diretto ed efficace.
Ti confesso che dopo le prime righe non ne ero molto entusiasta, ma poi ci sono proprio finita dentro.
D’impatto e bella!
Complimenti, davvero.


L’idolo di Giovanni Pratesi
Ciao Giovanni, e piacere di averti letto!
Allora, il tuo racconto non mi ha convinta per diversi motivi. Ho trovato l’impostazione grafica un po’ disturbante, ma questa può essere una considerazione personale. Più che altro mi sembra che la storia non parta mai, che non ci sia ritmo. Inoltre la trama non è delle più originali. Ti segnalo anche un refusino che è scappato (nulla di grave, specie con il tempo contato può capitare) “inprecava”. Avrei anche gestito diversamente il finale. Così come è perde un po’ d’impatto.


Magazzino ‘22 di Rick Faith
Ciao Rick e piacere di averti letto!
Devo dire che ho trovato il tuo racconto davvero godibile. La trama molto carina e divertente e ben scritto. E’ la prima volta che ti vedo qui, quindi immagino tu sia “nuovo”. Se questa è la tua prima prova, direi un ottimo inizio.
Non ho particolari pecche da farti notare. La tua posizione in classifica dipende solo da quanto altri racconti mi abbiano colpita di più, ma lo trovo davvero buono.

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Re: Gruppo OGGI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#14 » venerdì 27 maggio 2022, 2:42

Tutte le classifiche ricevute, nei prossimi giorni vi arriverà anche la mia.

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Re: Gruppo OGGI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#15 » giovedì 2 giugno 2022, 11:14

Ecco a voi i miei commenti e classifica, scusate per il ritardo!

1) Il meglio di me, di Davide Mannucci
Un racconto decisamente efficace che arriva proprio dove voleva arrivare e lo fa nel modo corretto e funzionale. Mi è piaciuto anche se, forse, in questo caso c'è più attenzione alla correttezza formale mentre il sentimento, paradossalmente, esce meno rispetto ad altre volte. Concordo con Bagorda riguardo all'assenza della figura materna e alla questione rendita del lavoro di scrittore, potevi infilarci qualcosina di più per contestualizzare meglio. Tema ottimamente declinato. Per me siamo su un pollice su.
2) Sospeso tra ieri e domani, di Debora Dolci
Una piccola grande perla ancora un pelo da strofinare per renderla alla sua giusta luminosità. Mi aggancio alla riflessione di D'Addabbo sul sesso del protagonista perché anch'io l'ho fatta, inizialmente, ragazza. Aggiungo però una riflessione e tenderei a svincolarmi dal sesso dell'autrice quanto dalla sensibilità con cui è tratteggiato il personaggio, credo che il motivo del dubbio nasca lì. Inoltre, lavorerei un po' di più su Eleonora e sullo scattare del suo interesse per il protagonista tentando di identificare un qualcosa di specifico in modo da dare un senso all'attrazione, fosse anche un back su qualcosa successo tra loro nel passato. Detto questo, mi è piaciuto davvero tanto e ritengo che il tema sia declinato in modo davvero buono. Direi dunque un pollice quasi su, ma bello brillante.
3) Yussef, di Isabella Valerio
Un racconto che è un pugno nello stomaco, diretto ed efficace. E il tema è preso benissimo, con quel tanto di non detto che vorrei trovare sempre più spesso nelle varie declinazioni. Non arrivo però al pollice su perché ritengo che servirebbe più contesto, quel giusto da offrire anche al lettore che non riesce subito a entrarci una base per non rischiare di confonderlo con uno strano fantasy... So che può essere considerata una castroneria, questa mia affermazione, ma pensaci: chi non conosce l'infibulazione, come può percepire il racconto? Pertanto pollice quasi su e brava comunque.
4) Magazzino ‘22, di Rick Faith
Un racconto davvero godibile che dimostra una penna matura e consapevole. Detto questo, la mia valutazione si ferma al pollice tendente al positivo in modo solido e brillante perché ho la percezione che avresti potuto seminare molto meglio e che il testo sarebbe potuto risultare più funzionale con meno caratteri. Alla fine, di questo Aletta ci arriva poco e lo stesso Mes simane piuttosto indefinito, tanto che io lo avrei preso per il Messia mentre tu hai affermato essere Mosè, insomma ingranaggi buoni, ma da rendere più efficaci. Il tema arriva, anche se può patire della problematica di rivelarsi come semplice battuta finale. In ogni caso, un ottimo esordio nell'Arena.
5) Portami a vivere, di Mario Mazzafoglie
Sei un maestro di questo genere di racconti e lo dimostri una volta di più. Divertente e ben scritto, non mi ha convinto sul finale più che altro perché non mi è arrivato con la forza che avrebbe dovuto avere e questo può essere ascrivibile a due motivazioni: 1) idea sbagliata o 2) poco funzionale il percorso per arrivarci. A mio parere la verità sta nel mezzo. Il tema, mmh... Anche quello arriva debole e credo sia legato proprio alle problematiche riguardanti il finale. In buona sostanza direi un pollice tendente verso il positivo in modo solido, ma non brillante che si piazza davanti al parivalutato racconto di Furlan per una questione legata più che altro alla forma racconto che nel suo un po' manca.
6) Pausa caffè, di Stefano Moretto
Un buon racconto che, però, non riesce a spiccare in nessuna sua parte con l'aggravante di avere due personaggi (i colleghi) che si assomigliano davvero troppo e dei dialoghi che mi sono sembrati poco brillanti. Il finale dovrebbe contenere il tema, ma arriva solo a chi già lo conosceva a priori e questo è sempre sinonimo di non riuscita. Insomma, hai fatto di meglio e questo si configura come semplice esercizio anche se più che piacevole da leggere. Direi dunque un pollice tendente al positivo in modo solido, ma non brillante che si piazza tra i racconti di Furlan e Mazzafoglie.
7) I tre chef, di Andrea Furlan
Un solo difetto: sembra più un soggetto che un racconto. Tutto molto bello, ma manca empatia perché l'unica costruzione che fai è sul rapporto finito tra il protagonista e Lucia e non c'è preparazione, per forza di cose, su tutto il resto. Potrebbe essere, appunto, un soggetto per un breve romanzo (cui dovresti aggiungere una risoluzione una volta portato il protagonista nella trappola). Manca la costruzione del villain, la spiegazione del perché del gioco da lui inscenato, la gestione del mistero, motivazioni più articolate. Quindi, dal mio punto di vista, la prova è fallita perché il racconto di 5000 caratteri potevi organizzarlo diversamente e renderlo più funzionale al tema stesso mentre qui, lo ripeto, hai creato una struttura, decisamente valida, per qualcosa di più articolato. Come valutazione direi un pollice tendente verso il positivo in modo solido soprattutto per quanto crei in potenza, ma non brillante.
8) The best is yet to come, di Stefano Tanci
Allora... Fregatene della questione plagio perché è quasi impossibile, ormai, scrivere qualcosa di originale e se ci si mette a cercare anche nei racconti degli autori conosciuti allora non abbiamo proprio speranza. Giusto rilevarlo, è stato detto spesso anche a me e anche di recente su un racconto cui tengo molto da una persona a me molto cara e va bene così perché non possiamo evitare tutto. L'unica cosa che possiamo fare è cercare l'esecuzione migliore possibile ed è proprio lì che va giocata la partita.
Seconda cosa: fregatene delle difficoltà che stai incontrando. Prima di arrivare a questi contest, provenivo da Scuola Holden e Master in Scrittura e Produzione per la Fiction, avevo esperienza eppure per un anno intero presi solo mazzate: sono necessarie perché qui il confronto è vita e sì, è anche la migliore scuola possibile e ognuno ha il suo tempo per mettersi in riga.
Veniamo dunque al racconto e quello da segnalare è proprio la mancata semina funzionale in avvicinamento al finale, cosa che fa percepire al lettore una sorta di fregatura. Inoltre, anche il percorso per arrivarci è probabilmente troppo lungo e andrebbe asciugato. Infine, quel AS YOU KNOW BOB assolutamente da evitare che, però, mette in luce proprio le pecche della costruzione. Pecche che danneggiano, ovviamente, anche la resa del tema. Tutta esperienza, Stefano. Come valutazione, direi un pollice tendente verso il positivo, ma non solidissimo.

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