LA FINALE: Classifica di Maria Elisa Aloisi

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 16 maggio 2022 con un tema concordato con le guest star della Nona Era!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 5000 caratteri entro l'una.
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LA FINALE: Classifica di Maria Elisa Aloisi

Messaggio#1 » mercoledì 29 giugno 2022, 11:19

Premessa doverosa
Tutti i racconti in gara sono di ottima fattura per cui stabilire la graduatoria non è stato semplice. Assodate le abilità tecniche dei partecipanti, nel giudizio mi sono lasciata influenzare dalla potenza narrativa della storia e dall’attinenza al tema del contest che, in alcune composizioni, ho trovato meno evidente.

LA CLASSIFICA

1) La nuova situa
2) Il mio meglio
3) Il meglio di me
4) L'attesa è la parte migliore
5) Sospeso tra ieri e domani
6) Er mejo
7) Yussef
8) Punto e a capo
9) Dinosauri.


I COMMENTI


L’attesa è la parte migliore
Il racconto è narrato in terza persona con focalizzazione sulla protagonista di nome Maria. Ottima la gestione del punto di vista, dialoghi efficaci che ben caratterizzano i personaggi e portano avanti l’azione.
Ben equilibrate le parti descrizione, le parti sommario e le parti dialogo. Tale proporzione conferisce all’intera composizione un buon ritmo narrativo.
Ottimo lavoro.

Il mio meglio
La storia è raccontata in prima persona dalla protagonista del racconto. La voce narrante mescola con sapienza avvenimenti e introspezione instaurando con il lettore un’immediata empatia fino all’amara conclusione della storia.

La nuova situa
Il racconto è narrato in prima persona. Nell’esordio il protagonista appare respingente, il linguaggio è colorito ma, proseguendo nella lettura, si comprende la situazione reale: si tratta di un ragazzo padre, disorientato per la perdita della compagna, che ha il triste compito di affrontare il figlioletto rimasto orfano della madre.
L’autore riesce a ribaltare emozioni e personaggi in poche righe, dotandoli di mille sfaccettature. La caratterizzazione attraverso l’uso del dialogo è magistrale. Eccellente.

Il meglio di me
Quando si usa un narratore in prima persona è più facile instaurare empatia con il lettore. Questo tipo di narratore incontra però alcune difficoltà non trascurabili: è più complicato portare avanti l’azione ed è più semplice raccontare piuttosto che “mostrare”. Non è questo il caso, tutto è ben “mostrato”, inclusi i sentimenti.
Ottimi i dialoghi.

Yussef
Prima persona, scrittura diretta dalla prosa limpida. Il nucleo tematico è originale e di forte impatto emotivo.

Sospeso tra ieri e domani
Ancora una prima persona con uno stile coinvolgente che rende scorrevole la lettura. L’autore dimostra di padroneggiare le tecniche della scrittura: buono il ritmo e il dialogo.

Dinosauri
Il racconto consta di tre nuclei narrativi. Il primo e il terzo sono scritti in terza persona con focalizzazione interna sul medico. In questo racconto, ciò che mi ha lasciato perplessa, è il secondo innesto narrativo. La fatica è consistita nel comprendere chi è il narratore.
È Fizzy che sta sognando?
Oppure è il medico che con il suo racconto guida il bambino verso la morte? (In questo secondo caso, forse l’uso della seconda persona, avrebbe orientato meglio il lettore).
Ad ogni modo, la carenza di focus conferisce a questa parte sommario un’interruzione della sospensione dell’incredulità, sbalzando il lettore fuori dalla storia. Ottimi invece il primo e il terzo nucleo.

Er Mejo
Narrazione in terza persona con focalizzazione interna fissa, che scivola sul finale. L’autore crea un innesto narrativo capace di riprodurre alla perfezione suoni, dinamiche di gara, adrenalina.

Punto e a capo
Narrazione in terza ben focalizzata; armonia tra introspezione, sommario e descrizione. Lo stile asciutto e l’ottimo controllo dell’aggettivazione non rallentano il ritmo e la lettura nonostante l’assenza di dialogo.



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