LA FINALE: Classifica di Wladimiro Borchi

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 16 maggio 2022 con un tema concordato con le guest star della Nona Era!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 5000 caratteri entro l'una.
Avatar utente
antico
Messaggi: 7161

LA FINALE: Classifica di Wladimiro Borchi

Messaggio#1 » venerdì 1 luglio 2022, 17:48

Mi complimento con tutti. Davvero altissimo il livello in questi racconti su un tema tutt’altro che facile. La classifica è stata più complicata del solito: alcuni lavori erano fondati su idee eccelse, ma stiticamente più acerbi, altri brillavano per stile ma la scintilla creativa alla loro base era un po’ meno esplosiva. Alla fine mi sono fatto trasportare dalle emozioni che mi avete regalato.

I COMMENTI

L’attesa è la parte migliore
Geniale come l’autore ci confessi nello stesso titolo la soluzione del suo intreccio, senza comunque sciuparci la sorpresa. Lo stile è molto buono (azzarderei buonissimo), lo show ci passa davanti agli occhi in modo eccelso e il PDV della povera Maria è ben piazzato, senza alcun disorientamento involontario. L’idea non l’ho trovata originalissima, ma tutto l’insieme si lascia davvero apprezzare. Un passaggio mi è rimasto oscuro “Tirò il collo della camicia da notte per sfilarlo dal seno”. Come diavolo si sfila dal seno il collo della camicia? O lo sfili dalle spalle (se è molto dilatato) e te lo fai scivolare fino ai piedi o ti sfili la camicia da sopra e ciccia! Non ho apprezzato il “puzzi come la merda della tua carlotta”, l’ho trovato un po’ gratuito in bocca a Maria. Come dice il nostro Viscusi: “Attenzione alle parolacce, anche quando suonano bene.” (e lo ripeto soprattutto a me stesso che non faccio che infarcire ogni storia di cazzi, merde, culi e altre oscenità – giuro che ci starò più attento anche io!).

Il mio meglio
Hai deciso di affrontare un tema forte. Scelta davvero coraggiosa in un contest letterario e in mezzo a brutte persone come quelle che frequentano MC. Tra l’altro, se non ricordo male, è proprio uno dei consigli di scrittura di Chuck Palaniuk in “Tieni presente che” quello di toccare argomenti scottanti come questo quando si fa narrativa. Al netto delle buone intenzioni, però, almeno a mio parere, non sei sceso troppo in profondità. Il twist c’è e funziona. Trovo anche un discreto studio emozionale, ma la scelta tragica della protagonista non riusciamo a soffrirla fino in fondo. Arriva un po’ troppo repentinamente sul finale e la frase di chiusura “Io e il vuoto che mi porterò dentro per sempre”, con cui si cerca di restituire l’anima al personaggio, diventa quasi didascalica. Non si legge nemmeno un tratto fisico dei personaggi, nemmeno io ne sono un fanatico, ma tre parole in croce le potevi anche usare così.

La nuova situa
Una storia di immaturità e anaffettività. L’avessi letta un paio di mesi fa l’avrei trovata poco credibile. Di recente, invece, per motivi di lavoro, ho riscontrato a malincuore l’esistenza di esseri viventi molto simili all’io narrante del tuo racconto. Forse pure peggio, perché nei casi affrontati i figli erano proprio loro.
Ho trovato il tuo lavoro un buonissimo studio su questa tipologia di personaggio, ma come racconto non mi ha preso fino in fondo. Non c’è nessun guizzo particolare: quello che si immagina che succederà, alla fine succede e al lettore non viene nemmeno per un attimo il dubbio che le cose possano prendere una piega differente.

Il meglio di me
Racconto davvero struggente. Il tema della malattia è senz’altro tra i più sfruttati quando si cerchi di regalare emozioni travolgenti. Questo lavoro si differenzia per la capacità dell’autore di immergere il lettore in una situazione vivida e vera. Di verità ce n’è da vendere in questo racconto, a cominciare dal rapporto tra i personaggi, per arrivare al linguaggio utilizzato e ad alcuni scambi di battute che ti mettono sulle labbra un sorriso amaro e carico di compassione. Davvero un buonissimo lavoro.

Yussef
Un racconto semplice, lineare, scritto con uno stile pulito e con un twist notevole sul finale. Ancora una volta si affronta un tema bello peso, stavolta in modo originale (secondo me Chuck Palaniuk sarebbe contento). Leggiamo la storia di un senso di colpa che prende vita e punisce (e forse vendica). In pochissimi caratteri sei riuscito ad arrivare là dove volevi, appassionando e stupendo. Molto buono davvero!

Sospeso tra ieri e domani
Questo racconto è la prova di come sia possibile emozionare e appassionare il lettore anche con un semplice spaccato di vita, raccontato a dovere e scritto con il giusto stile. Quello che più mi è piaciuto è la conclusione, in cui le ansie per l’incertezza del futuro professionale vengono spazzate via dalla realizzazione del lato affettivo. D’altronde “con l’immensa anima affettivamente insoddisfatta lo spettacolo del’universo assomiglia al cinema da soli” (diceva qualcuno tanti anni fa e ne sono sempre stato convinto). L’unica immagine che mi è piaciuta poco è “la coda alta che ondeggia a destra e sinistra”: l’ho trovata molto cartoon e poco naturale (mi ha ricordato la scena che si vede nella sigla finale di Kiss Me Licia – ma questa la capiscono solo gli over 40).

Dinosauri
Idea buonissima che sei stato costretto a restringere nello spazio della battute date. Ne è derivato uno stile un po’ pesante. All’inizio c’è un fastidioso ping-pong tra Hanry e Fizzi: non si capisce bene su chi sia focalizzato il PDV e si alternano frasi brevi in cui il soggetto cambia continuamente e viene ripetuto (ho contato più di 10 ripetizioni di Henry e Fizzy in un numero di battute davvero troppo esiguo). Lo scarso numero di battute a disposizione ti ha poi costretto a quel lungo “infodump” centrale in cui si riassume la vita fabulata di Fizzy e indotta dall’esperienza di morte guidata. Purtroppo appena trovo un “racconto” nel racconto automaticamente la mia mente si chiude a riccio e mi sento infastidito. In ogni caso l’idea è talmente bella che ho ritenuto di dare una posizione di tutto rispetto nella mia classifica.

Er Mejo
Mamma mia che fatica leggere questo racconto. L’idea è carina, la semina che spiega e fa a apprezzare il finale c’è, ma la scrittura è troppo frammentaria e confusa, con troppi personaggi e salti di tempo. La conseguenza è che per essere capito il racconto necessita di molte molte letture e non è mai una buona cosa.

Punto e a capo
Carino e senza troppe pretese. Semplice e scritto discretamente. Secondo me, però, meno brillante degli altri.

LA CLASSIFICA

1) Il meglio di me
2) Yussef
3) Sospeso tra ieri e domani
4) La parte migliore
5) Dinosauri
6) La nuova situa
7) Il mio meglio
8) Punto e a capo
9) Er mejo



Torna a “165° All Time - All Stars Edition - la 9° della NONA ERA”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti