LA FINALE: Classifica di Maurizio Ferrero

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 16 maggio 2022 con un tema concordato con le guest star della Nona Era!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 5000 caratteri entro l'una.
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LA FINALE: Classifica di Maurizio Ferrero

Messaggio#1 » martedì 5 luglio 2022, 20:15

LA CLASSIFICA

1. Er Mejo
2. L'attesa è la parte migliore
3. Dinosauri
4. Sospeso tra ieri e domani
5. Punto e a capo
6. Il mio meglio
7. La nuova situa
8. Il meglio di me
9. Yussef

I COMMENTI

Er Mejo
L'aver voluto scrivere un intero racconto in stile "radiocronaca" ed essere riuscito a mantenerlo con eleganza fino alla fine è un grosso punto a tuo favore. Anche il tema, messo in campo in maniera gergale e meno ovvia, fa del gran bene all'originalità di questa storia. Storia che non è particolarmente innovativa, intendiamoci, ma il modo in cui viene raccontata la mette sotto una luce nuova e piacevole anche per chi, come me, non ha mai guardato una gara di motociclismo in vita sua. Ottimo lavoro!

L'attesa è la parte migliore
Il racconto è molto divertente, il dialogo della strampalata coppia e la chimica che si crea tra i due è di sicuro il pezzo forte. Quel "Preso, diobono!" mi ha fatto sganasciare nonostante l'azione in se fosse molto prevedibile. In sostanza un racconto che funziona, che tiene fede al tema e che fa sorridere. Anche l'arrivo di una sorta di morale finale, se si ama leggere tra le righe, è presente. Ottimo lavoro!

Dinosauri
Rieccoci di nuovo con i bambini malati. Questa volta però devo spezzare una lancia a favore di questa storia: non gioca sulla pena ma sulla tenerezza, e sfrutta la situazione di malattia per imbastire un racconto di genere fantastico dall'idea semplice ma funzionale. Per quanto mi riguarda regge tutto quanto, compresa la parte centrale raccontata che lascia un po' intuire il colpo di scena che arriverà presto, ma è sufficientemente corta da non lasciarlo realizzare completamente al lettore. Davvero un bel racconto.

Sospeso tra ieri e domani
Racconto piacevole, che racconta delle ansie di tutti i giorni con uno stile divertente. Mi è piaciuto molto come è presentato Giulio, un neolaureato un po' nerd e tanto impacciato. Caratterizzazione classica ma bel realizzata. Ho dovuto sospendere un po' l'incredulità durante le battute di dialogo di Eleonora, che mi hanno dato da pensare che l'autore volesse condurre il dialogo in una direzione ben precisa: insomma, non mi sembrano molto naturali. Nel complesso, il racconto è buono e si legge con piacere.

Punto e a capo
Lo scrittore bloccato nelle revisioni infinite è un classico, ma in questo la situazione psicologica viene tratteggiata bene, con una bella descrizione di tutti i meccanismi mentali che fanno tornare sempre al punto di partenza. Racconto non particolarmente accattivante per ritmo, ma ben dettagliato nei suoi punti di interesse. Ben fatto.

Il mio meglio
Il racconto è potente, e parla con coraggio di un tema che a molti fa male: l'arrivo di un bambino indesiderato, ma soprattutto le pressioni sociali che vogliono spingerti a credere che sì, avere un bambino è sempre una bella cosa. Le scelte finali della protagonista coronano al meglio il titolo del racconto, anche se devo ammettere che ho trovato una nota stonata proprio nelle ultime due frasi: "E siamo finalmente pronti per il nostro meglio. Io e il vuoto che mi porterò dentro per sempre". La scelta della protagonista è stata indubbiamente complessa, ma proprio nell'ultima frase sembra che la rimpianga, inficiando di fatto il senso della storia. Peccato, poteva andare meglio.

La nuova situa
Di questo racconto non mi è chiaro un punto: il protagonista è il compagno della madre, oppure è il vero padre di Filippo che però non ha mai voluto riconoscere il figlio? Perché il resto della storia è chiaro, ma questo primo dettaglio potrebbe cambiare di molto le carte in tavola. Insomma, che possibilità c'è che il compagno di una donna non si affezioni almeno un po' al figlio di quest'ultima? Quest'affetto viene mostrato in parte nelle ultime battute di dialogo, ma devo dire che il racconto, in generale, mi ha convinto poco. Per aver appena subito entrambi un lutto così importante, i dialoghi sono troppo allegri.

Il meglio di me
"Devi per forza trapanarci i testicoli con vecchi che muoiono, bambini malati e pompieri sospesi nel vuoto?" Partendo dal fatto che mi trovo perfettamente d'accordo con questa frase, ho cercato di capire cosa l'autor* volesse dire con questo racconto. Perché se voleva essere una critica ai soliti racconti strappalacrime che giocano sulla pena e sui sentimenti facili per essere impossibili da non apprezzare, credo che l'autor* si sia fatto un autogol enorme, perché alla fine è proprio sulla pena e sui bambini malati che viene giocato l'intero racconto. Insomma, per quanto sia scritto bene non sono riuscito ad apprezzarlo perché va a tradire tutte le aspettative che mi si erano create con il primo dialogo tra padre e figlio, che va poi a scadere nella "solita roba" nel finale.

Yussef
Prima di tutto, non credo di aver capito come il racconto va a incastrarsi con il tema "il meglio sta arrivando". Segnalo poi un errore sulla pratica barbara effettuata dal protagonista: per come viene effettuata, non è assolutamente possibile che Amala se ne sia potuta andare "sulle sue gambe", ma preferisco non scendere nei dettagli. Per quanto riguarda il resto, ho trovato le battute di dialogo un po' troppo rapide. Interessante il finale, in cui si scopre che Yussef è parte delle voci sentite dal protagonista, ma a parte questo il racconto non mi ha soddisfatto completamente. La situazione viene troppo raccontata tramite i dialoghi, e in generale risulta tutto molto affrettato.



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