La parete del mare

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 19 settembre 2022 con Francesca Conforti per l'inaugurazione della Decima Era!
Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1010

La parete del mare

Messaggio#1 » lunedì 19 settembre 2022, 23:24

Fyodor ha ucciso un uomo, uno che neanche sapeva chi fosse, ma che gli aveva mancato di rispetto, e tutti sanno che a Fyodor nessuno può cagare il cazzo. Gli ha dato una sberla in faccia col boccale di birra, cranio rotto, emorragia interna e addio.
Ora Fyodor è in prigione.
La cella è quadrata. Tre pareti di roccia sporca di muschio e la quarta che non c’è: solo uno strapiombo che dà sul mare. Almeno la vista è buona, una linea azzurra con sopra le nuvole e le onde che fanno un bel rumore. Fyodor si avvicina, respira l’odore salato e ascolta i gabbiani. Poi sbircia di sotto e fa un salto all’indietro con lo stomaco che gli urla dallo spavento. Sotto ci sono almeno cento metri di niente.

Il cigolio del cassetto di ferro della cella: è ora della pappa. Fyodor è seduto sul ciglio dello strapiombo e succhia la zuppa con pezzi di pane nero, le gambe a penzoloni che ballano sul nulla. Le onde si spaccano sugli scogli, la schiuma schizza così in alto che sembra gli arrivi ai talloni. Vorrebbe calarsi giù, ma la parete è liscia e scalarla impossibile. E per andare dove? Senza una barca chissà quante miglia a nuoto.
«Bastardi!» Urla al vento. Nessuno risponde.
Si fa notte, il cielo si spegne. La cella è rivolta a sud, oppure a nord? Mai più un tramonto, mai più un’alba, solo un orizzonte insipido e senza colore.

Fyodor lo sa, perché gli hanno dato quella cella: così può ammazzarsi quando vuole e finirla lì. Certo, sarebbe un bel salto, il suo corpo si sfracellerebbe sulle rocce, si ridurrebbe in pastura per i pesci.
Tira indietro le gambe dallo strapiombo e si mette a fissare il cassetto di metallo con dentro la scodella vuota. Lui è vivo, ogni giorno mangia minestra che qualcuno ha cucinato per lui, fatta di verdure che hanno strappato dalla terra e bollito per lui. Verdure uccise per lui da gente che lavora per lui, per farlo vivere. Per lui, un assassino.
E quello che è morto? Era stato un bambino, aveva imparato a camminare, una madre lo aveva cresciuto e amato, era uno a cui piaceva andare al bar e ridere con gli amici.
Poi uno stronzo gli ha rotto un boccale di birra in faccia.
Fyodor è più fortunato, lui può scegliere quando e come andarsene: basta un salto.
Si ritrae inorridito. Alza i pugni: «Merdaaaa!» Il mare non risponde.

Fyodor ha gli occhi pieni di lacrime. Chiede perdono. Si merita tutti gli anni passati a fissare il mare in solitudine per colpa di una ragazzata tradotta in tragedia.
Ma adesso li frega tutti: è pronto per il salto.
Un, due, tre. Si butta nel vuoto.
Ma non cade, dopo un metro appoggia i piedi sull’immagine delle onde che si rompono sugli scogli. Sembrano lontane, ma non lo sono.
Tende la mano davanti a sé e il dito tocca l’orizzonte: pixel variopinti sfrigolano sotto il polpastrello.
Lo schermo si spegne, l’odore del mare sparisce, i gabbiani tacciono.
La quarta parete c’è sempre stata, e ora lo spettacolo è finito.
Soffri, Fyodor.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: La parete del mare

Messaggio#2 » lunedì 19 settembre 2022, 23:30

Ecco un altro dei grandi protagonisti della Nona Era: ciao Matteo! Caratteri e tempo ok, buona FRANCI CONFORTI EDITION!

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1010

Re: La parete del mare

Messaggio#3 » lunedì 19 settembre 2022, 23:31

antico ha scritto:Ecco un altro dei grandi protagonisti della Nona Era: ciao Matteo! Caratteri e tempo ok, buona FRANCI CONFORTI EDITION!

Grazie Antico! Buon divertimento e buona Era a tutti!

Avatar utente
Massimo Tivoli
Messaggi: 396
Contatta:

Re: La parete del mare

Messaggio#4 » martedì 20 settembre 2022, 8:07

Ciao Matteo. Che peccato, l’idea della prigione davvero aperta su un orrido strapiombo sul mare era bella e originale. Mi sarei aspettato che tu la sfruttassi fino alla fine. Invece, il colpo di scena finale è il classico finale a sorpresa che purtroppo cade all’improvviso dal nulla, perdendo ogni eventuale potenza, perché non ci sono elementi di semina prima che possano portare il lettore a dubitare dell’autenticità di quello strapiombo – a parte quel “la schiuma schizza così in alto che sembra gli arrivi ai talloni” che reputo poco incisivo per lo scopo, perché suona più assurdo che sospetto. Ovviamente parlo di elementi non “sgamati”, che instillino solo una quasi impercettibile sensazione di dubbio, che qualcosa non quadri. Tuttavia, anche in questo caso, nutro dei dubbi sulla plausibilità della situazione: possibile che al protagonista, magari colto dalla rabbia o dalla disperazione, non sia mai venuta voglia di buttare qualcosa di sotto? Insomma, per me, l’idea c’è, ma lo sviluppo no.

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: La parete del mare

Messaggio#5 » mercoledì 21 settembre 2022, 19:33

Tema centrato. Molto ben costruito il destino di Fyodor, divenuto assassino durante una lite in birreria e condannato a restare in una cella con tre pareti di cui una a strapiombo sul mare. Ha tutto il tempo di meditare sul suo crimine, di dolersi per la vittima, ed è sfiorato dall’idea del suicidio. Le descrizioni marine sono efficaci come pure la descrizione del pasto portatogli dal secondino. Il cibo diventa parte del senso di colpa di Fyodor: decide di buttarsi, ed ecco la sorpresa finale. Il mare è una ricostruzione virtuale. Racconto meritevole di vincere.

Avatar utente
Laura Brunelli
Messaggi: 194

Re: La parete del mare

Messaggio#6 » giovedì 22 settembre 2022, 11:40

Ciao Matteo,
Piacere di leggere e commentare il tuo racconto.
Devo essere sincera, a un primo impatto la storia non mi ha convinto molto, soprattutto in quanto ad originalità. Non so se sia un caso (Possibile che tu non abbia letto Martin?), una reminiscenza non colta o una citazione consapevole, ma l’accostamento tra il povero Fyodor e il più goliardico Tyrion Lannister di Martiniana memoria, imprigionato al Nido dell’Aquila è stata immediata, sia per ambientazione che per le reazioni del personaggio, e questo mi ha un po’ rovinato la lettura.
Per il resto, buona la resa, buono lo stile e, soprattutto, ottimo il finale a sorpresa.
Qualche sbavatura di stile che ti segnalo:
Certo, sarebbe un bel salto, il suo corpo si sfracellerebbe sulle rocce, si ridurrebbe in pastura per i pesci.

Credo che volessi intendere che lui sta meditando di farla finita ma si ritrae inorridito dall’immagine del suo corpo straziato. Io toglierei la virgola dopo il Certo, che, oltre a rallentare la lettura dà l’impressione che lui stia valutando di saltare per scappare. Nel caso fosse, invece, questa, la tua intenzione, allora avrebbe più senso spostarla dopo questa frase:
Vorrebbe calarsi giù, ma la parete è liscia e scalarla impossibile.
a dare l’impressione che stia valutando ogni possibilità.
In ogni caso, al netto del fastidioso (perdonami) collegamento con GOT, resta un buon racconto.
Alla prossima e buona edition

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1010

Re: La parete del mare

Messaggio#7 » giovedì 22 settembre 2022, 22:39

Massimo Tivoli ha scritto:Ciao Matteo. Che peccato, l’idea della prigione davvero aperta su un orrido strapiombo sul mare era bella e originale. Mi sarei aspettato che tu la sfruttassi fino alla fine. Invece, il colpo di scena finale è il classico finale a sorpresa che purtroppo cade all’improvviso dal nulla, perdendo ogni eventuale potenza, perché non ci sono elementi di semina prima che possano portare il lettore a dubitare dell’autenticità di quello strapiombo – a parte quel “la schiuma schizza così in alto che sembra gli arrivi ai talloni” che reputo poco incisivo per lo scopo, perché suona più assurdo che sospetto. Ovviamente parlo di elementi non “sgamati”, che instillino solo una quasi impercettibile sensazione di dubbio, che qualcosa non quadri. Tuttavia, anche in questo caso, nutro dei dubbi sulla plausibilità della situazione: possibile che al protagonista, magari colto dalla rabbia o dalla disperazione, non sia mai venuta voglia di buttare qualcosa di sotto? Insomma, per me, l’idea c’è, ma lo sviluppo no.

Ciao Massimo. Grazie per il commento. Ripensandoci, ti do ragione sul discorso della semina. Altre volte ho fatto l'errore di non lasciare abbastanza indizi sul finale, e anche stavolta non ne ho lasciati abbastanza (il riferimento alla schiuma del mare che arrivava ai piedi era un tentativo di semina, certo un po' troppo vago)

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1010

Re: La parete del mare

Messaggio#8 » giovedì 22 settembre 2022, 22:40

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Molto ben costruito il destino di Fyodor, divenuto assassino durante una lite in birreria e condannato a restare in una cella con tre pareti di cui una a strapiombo sul mare. Ha tutto il tempo di meditare sul suo crimine, di dolersi per la vittima, ed è sfiorato dall’idea del suicidio. Le descrizioni marine sono efficaci come pure la descrizione del pasto portatogli dal secondino. Il cibo diventa parte del senso di colpa di Fyodor: decide di buttarsi, ed ecco la sorpresa finale. Il mare è una ricostruzione virtuale. Racconto meritevole di vincere.

Troppo gentile come al solito! Grazie Alexandra. Tocco legno, ferro e.. tutto il resto.

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1010

Re: La parete del mare

Messaggio#9 » giovedì 22 settembre 2022, 22:44

Laura Brunelli ha scritto:Ciao Matteo,
Piacere di leggere e commentare il tuo racconto.
Devo essere sincera, a un primo impatto la storia non mi ha convinto molto, soprattutto in quanto ad originalità. Non so se sia un caso (Possibile che tu non abbia letto Martin?), una reminiscenza non colta o una citazione consapevole, ma l’accostamento tra il povero Fyodor e il più goliardico Tyrion Lannister di Martiniana memoria, imprigionato al Nido dell’Aquila è stata immediata, sia per ambientazione che per le reazioni del personaggio, e questo mi ha un po’ rovinato la lettura.
Per il resto, buona la resa, buono lo stile e, soprattutto, ottimo il finale a sorpresa.
Qualche sbavatura di stile che ti segnalo:
Certo, sarebbe un bel salto, il suo corpo si sfracellerebbe sulle rocce, si ridurrebbe in pastura per i pesci.

Credo che volessi intendere che lui sta meditando di farla finita ma si ritrae inorridito dall’immagine del suo corpo straziato. Io toglierei la virgola dopo il Certo, che, oltre a rallentare la lettura dà l’impressione che lui stia valutando di saltare per scappare. Nel caso fosse, invece, questa, la tua intenzione, allora avrebbe più senso spostarla dopo questa frase:
Vorrebbe calarsi giù, ma la parete è liscia e scalarla impossibile.
a dare l’impressione che stia valutando ogni possibilità.
In ogni caso, al netto del fastidioso (perdonami) collegamento con GOT, resta un buon racconto.
Alla prossima e buona edition

Ciao Laura, grazie per il commento. Ma lo sai che hai ragione? Ecco dove mi era capitato di vedere la cella sullo strapiombo. Mi è balenata questa immagine, lunedì, e sentivo che era un ricordo di qualche tipo, ma non lo avevo focalizzato (giuro).. fai bene a essere severa sul tema dell'originalità, io ci do sempre molto peso, e se mi fossi accorto che l'idea che mi era venuta in realtà era già comparsa in un'opera così famosa, di certo sarei passato al pian B.

Avatar utente
Laura Brunelli
Messaggi: 194

Re: La parete del mare

Messaggio#10 » venerdì 23 settembre 2022, 7:08

Ciao Matteo,
Avevo immaginato che non te ne ricordassi. La saga, per quanto riportata in auge dalla serie TV, è parecchio datata e l'avrai sicuramente letta anni fa, anche perchè l'episodio è inserioto nel secondo libro (Il Grande inverno, per capirci). Io sono fresca di lettura, ho fatto subito il collegamento e la cosa mi ha un po' destabilizzato.
Non ho mai pensato che la tua intenzione fosse di scopiazzare, soprattutto GOT e soprattuto in questa arena, anche se l'ambientazione è presa inconsciamente in prestito, il racconto porta comunque la tua cifra e avrebbe anche ben potuto esssere una scelta ponderata, un ammiccamento a un grande scrittore, come el resto è già capitato di trovare qui su MC.
Non ho mai pensato che la tua intenzione fosse di scopiazzare, soprattutto GOT e soprattuto in questa arena.
Alla prossima.

Avatar utente
Michael Dag
Messaggi: 427

Re: La parete del mare

Messaggio#11 » sabato 24 settembre 2022, 11:30

La parete del mare, di Matteo Mantoani,
Wow Matteo, parti col botto quest'anno. Veramente bello, lo stile trasuda sofferenza e lentezza, la scelta della terza persona distaccata secondo me è azzeccatissima.
Ti dico la verità, la cella in stile "nido dell'aquila" di GoT mi è subito venuta in mente, ma non mi ha dato fastidio, visto che hai preso un elemento e ci hai costriuto una storia tutta tua intorno.
Una cosa mi ha fatto strano:
nella mia testa l'ambientazione era medievale (rissa da taverna, pane nero, giustizia sommara) e poi parli di pixel e roba supertecnologica.
Però il finale e davvero bello. Complimenti!

Dario17
Messaggi: 417

Re: La parete del mare

Messaggio#12 » sabato 24 settembre 2022, 19:08

La somiglianza con la prigionia di Tyrion Lannister te l'hanno fatta notare e non mi ripeto.
Il testo scorre bene, uno dei migliori del gruppo su questo fronte.
Peccato per quella sensazione di barzelletta del cavaliere nero quando ho letto "e tutti sanno che a Fyodor nessuno può cagare il cazzo". E per quella sensazione da meme dell'omino stilizzato - sii come Bill - quando ho letto "Ora Fyodor è in prigione" [...] "Fyodor lo sa" [...] Fyodor è più fortunato, ecc...
Carino il twist della prigionia virtuale, perchè non solo permette di declinare il tema in maniera ben più originale della media del gruppo ma perchè apre lo sfondo fantascientifico di fronte a quella che sembrava una realta fantasy (o forse contemporanea, perchè no?).
Apre domande che non chiude. 3000 caratteri, per l'appunto.
Non capto per bene il messaggio finale della storia ma presumo che sia colpa mia.

Avatar utente
Emiliano Maramonte
Messaggi: 1034
Contatta:

Re: La parete del mare

Messaggio#13 » domenica 25 settembre 2022, 9:57

Ciao Matteo!
Finito il giro di letture obbligatorie, sto curiosando qua e là.
Ho iniziato dal tuo racconto, volevo vedere come ti eri cimentato col tema.
Grande racconto fino a tre righe dalla fine. Uno stile "tell" ma molto ben fatto, scorre che è un piacere. La vicenda di Fyodor narrata come se fosse una punizione dantesca, una sospensione esistenziale non solo letterale (la prigione sopra la scogliera e la cella priva della quarta parete per dare la possibilità al condannato di decidere se buttarsi di sotto...) ma anche interiore.
Quando sono arrivato alla parola "pixel", si è sgonfiata la meraviglia per un ottimo racconto, come pure il colpo di scena. Inutile dirti che certi colpi di scena sono ormai logori. Avevo pensato a un'ambientazione di fine '800, inizi '900, ma la parola "pixel" ha stravolto tutta la mia costruzione mentale. Se avessi lasciato anche il finale nel recinto della sospensione esistenziale, a mo' di allegoria della vita, avrei gridato al "gioiellino". Comunque una buona storia, migliorabile nella parte finale.

In bocca al lupo!
Emiliano.

Avatar utente
gcdaddabbo
Messaggi: 317

Re: La parete del mare

Messaggio#14 » domenica 25 settembre 2022, 16:29

Complimenti, Matteo! Questo racconto mi piace.
La quarta parete c’è ed è più reale di quello che sembra, futuristica, fa sentire l’odore salato.
Fyodor (Dostoevskij?) qualche problema deve averlo se non distingue il sud dal nord ...
o vuole essere un’anticipazione della presenza dello schermo?
Avrei evitato una serie di parole che fanno macho.
Mi chiedo infine se, per il nostro Fyodor, la quarta parete sia un castigo o un divertimento gratuito.
A ben rileggerti!
Giancarlo

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1010

Re: La parete del mare

Messaggio#15 » lunedì 26 settembre 2022, 18:14

Michael Dag ha scritto:La parete del mare, di Matteo Mantoani,
Wow Matteo, parti col botto quest'anno. Veramente bello, lo stile trasuda sofferenza e lentezza, la scelta della terza persona distaccata secondo me è azzeccatissima.
Ti dico la verità, la cella in stile "nido dell'aquila" di GoT mi è subito venuta in mente, ma non mi ha dato fastidio, visto che hai preso un elemento e ci hai costriuto una storia tutta tua intorno.
Una cosa mi ha fatto strano:
nella mia testa l'ambientazione era medievale (rissa da taverna, pane nero, giustizia sommara) e poi parli di pixel e roba supertecnologica.
Però il finale e davvero bello. Complimenti!

Ciao Michael, grazie mille per il commento positivo e per l'ottimo posizionamento in classifica! Certo, l'ambientazione medioevale nella prima parte era voluta, per confondere un po' e arrivare ancora di più con un senso di sorpresa al finale, che invece mostra un'ambientazione futuristica. Sono contento che il finale ti sia piaciuto :)

Dario17 ha scritto:La somiglianza con la prigionia di Tyrion Lannister te l'hanno fatta notare e non mi ripeto.
Il testo scorre bene, uno dei migliori del gruppo su questo fronte.
Peccato per quella sensazione di barzelletta del cavaliere nero quando ho letto "e tutti sanno che a Fyodor nessuno può cagare il cazzo". E per quella sensazione da meme dell'omino stilizzato - sii come Bill - quando ho letto "Ora Fyodor è in prigione" [...] "Fyodor lo sa" [...] Fyodor è più fortunato, ecc...
Carino il twist della prigionia virtuale, perchè non solo permette di declinare il tema in maniera ben più originale della media del gruppo ma perchè apre lo sfondo fantascientifico di fronte a quella che sembrava una realta fantasy (o forse contemporanea, perchè no?).
Apre domande che non chiude. 3000 caratteri, per l'appunto.
Non capto per bene il messaggio finale della storia ma presumo che sia colpa mia.

Ciao Dario! Grazie per il commento e per l'ottimo posizionamento in classifica! Sai che pensavo proprio alla barzelletta del cavaliere nero? XD hai colto il riferimento (che non volevo si notasse). L'altro riferimento che hai trovato ho dovuto googlearlo.. non era assolutamente intenzionale. Grazie ancora!

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Matteo!
Finito il giro di letture obbligatorie, sto curiosando qua e là.
Ho iniziato dal tuo racconto, volevo vedere come ti eri cimentato col tema.
Grande racconto fino a tre righe dalla fine. Uno stile "tell" ma molto ben fatto, scorre che è un piacere. La vicenda di Fyodor narrata come se fosse una punizione dantesca, una sospensione esistenziale non solo letterale (la prigione sopra la scogliera e la cella priva della quarta parete per dare la possibilità al condannato di decidere se buttarsi di sotto...) ma anche interiore.
Quando sono arrivato alla parola "pixel", si è sgonfiata la meraviglia per un ottimo racconto, come pure il colpo di scena. Inutile dirti che certi colpi di scena sono ormai logori. Avevo pensato a un'ambientazione di fine '800, inizi '900, ma la parola "pixel" ha stravolto tutta la mia costruzione mentale. Se avessi lasciato anche il finale nel recinto della sospensione esistenziale, a mo' di allegoria della vita, avrei gridato al "gioiellino". Comunque una buona storia, migliorabile nella parte finale.

In bocca al lupo!
Emiliano.

Innanzitutto mi fa moltissimo piacere che tu sia passato a leggere il mio raccontino per lasciarmi anche un feedback, poi.. sono assolutamente d'accordo con te. Il finale ricalca un po' troppo il cliché del "era tutta un'illusione".. la mia intenzione era creare una situazione in cui un personaggio potesse essere maltrattato in qualche modo con goduria dello scrittore stesso (per rompere la quarta parete "all'incontrario", ecco a cosa serviva quel "soffri Fyodor") e l'unico modo che mi è venuto in mente era questo (ci ho messo anche la quarta parete "particolare" della cella, così se il riferimento al tema dell'ultima frase fosse troppo difficile da cogliere, avevo sempre la costruzione della prigione..).
Diciamo che non è uno dei pezzi più originali che abbia mai scritto.. ma questa volta il tema mi ha messo parecchio in difficoltà XD
In bocca al lupo anche a te! E grazie ancora.

gcdaddabbo ha scritto:Complimenti, Matteo! Questo racconto mi piace.
La quarta parete c’è ed è più reale di quello che sembra, futuristica, fa sentire l’odore salato.
Fyodor (Dostoevskij?) qualche problema deve averlo se non distingue il sud dal nord ...
o vuole essere un’anticipazione della presenza dello schermo?
Avrei evitato una serie di parole che fanno macho.
Mi chiedo infine se, per il nostro Fyodor, la quarta parete sia un castigo o un divertimento gratuito.
A ben rileggerti!
Giancarlo

Ciao Giancarlo! Mi fa molto piacere che il racconto ti sia piaciuto. Sì: la conformazione della prigione è un ulteriore punizione per Fyodor, cui viene data l'illusione di poter terminare la sua vita, ma poi.. invece no :)
Il nome fa assolutamente riferimento all'autore di Delitto e Castigo, non oso nemmeno paragonare il racconto alla bellissima dissertazione attorno al tema della punizione che viene portato avanti in quel capolavoro, ma il mio è solo un modestissimo omaggio. Grazie ancora! A presto e buona gara.

Avatar utente
Andrea Furlan
Messaggi: 400

Re: La parete del mare

Messaggio#16 » martedì 27 settembre 2022, 22:10

Carissimo Matteo,
è un piacere commentarti dopo un’intera estate senza minuti contati e lo posso fare su un racconto eccezionale. Ottimo l’incipit che spiega il contesto e incuriosisce, ottima l’introduzione del tema centrato perfettamente, ottima l’evoluzione del protagonista che riesci a rendere in pochissimi paragrafi, ottimo il plot twist che trasforma un’ambientazione all’apparenza storica in una futuristica e ottimo anche l’impietoso finale: povero Fyodor destinato alla dannazione eterna in questa prigione che assomiglia a un limbo dantesco. Riguardo al tema: a mio parere sei riuscito a dare il senso della quarta parete come luogo fisico ma anche spietata illusione, dove il protagonista è lo spettatore ignaro e ingannato. Mi ha ricordato il primo “Maze Runner” di Dashner, quando i ragazzi arrivano alla fine del labirinto e ne scoprono il segreto. Mi ha ricordato anche la disperazione solitaria di “Cast away”. Bravo! Secondo me da finale.

Avatar utente
Nicoletta.Bussacchetti
Messaggi: 29

Re: La parete del mare

Messaggio#17 » martedì 27 settembre 2022, 23:25

Ciao :)
Mi costituisco, non ho mai letto GOT, per cui la tua idea per me è originale al 100%. Non ho ancora deciso se il miscuglio di fantasy e fantascienza mi sia piaciuto un casino o non mi abbia convinto, fatto sta che il racconto è molto vivido, scritto bene e mi ci sono ritrovata in mezzo. Forse i "pixel" stonano, Fyodor è a conoscenza di cosa sia un pixel? O è il narratore a parlare? E, a proposito di Fyodor, so che è una tendenza del fantasy (che scrivo e leggo di continuo) ma secondo me nelle prime righe lo ripeti una volta di troppo ;). Un bel racconto che ho letto con piacere, sicuramente sarà sul podio. Alla prossima!

Avatar utente
Pietro D'Addabbo
Messaggi: 352
Contatta:

Re: La parete del mare

Messaggio#18 » martedì 27 settembre 2022, 23:52

Ciao Matteo, piacere di leggerti.

Il tuo racconto comincia con un paragrafo 'di background' in cui racconti quanto accaduto in passato, e questa scelta mi ha lasciato perplesso. Avresti potuto usare lo stesso numero di caratteri per raccontare il tutto al presente e mantenere l'immersività.
Superato questo ostacolo, tutto il racconto si basa su questa intuizione di associare la 'quarta parete' al varco sul vuoto che è una delle pareti della cella. Per quanto 'inesistente', questa parete andava descritta molto di più, a mio parere. Neanche io ho visto/letto GoT, ma tenterò di recuperare questa scena per capire se il regista ha dato visivamente le risposte alle domande a cui il tuo testo purtroppo non dà risposta pur avendole ispirate. Quello che mi sono chiesto, ad esempio, è se la cella era affiancata da celle simili o solitaria, quanto muro c'era al di sopra del soffitto, se la parete a strapiombo era intagliata al laser e liscia come vetro o se comparivano le asperità dovute alle intemperie, o addirittura era naturale e tagliente, se la pioggia entrava a bagnare il pavimento quando c'era un po' di vento. Il protagonista è stato lì dentro per anni e avrebbe potuto notare centinaia di dettagli.
Quella della scodella vuota mi era sembrata una semina: appena letto l'aggettivo mi sono immaginato il lancio della scodella per contare i secondi trascorsi dal lancio al tonfo nell'acqua. Non ha nemmeno mai sputato in mare un pranzo immangiabile? Nemmeno una minzione per vedere l'immenso arco che fa?
L'ultima stonatura nella scelta del termine pixel, di cui hanno già scritto. Una punizione così elaborata faceva pensare a un governo feudale, scopriamo invece di essere in un luogo futuristico. Le prospettive e le possibilità di fuga aumentano a dismisura, e portano altre domande ugualmente irrisolte.
Per tanto buona l'idea, ma da editare intensamente prima che diventi qualcosa di più concreto.

Alla prossima.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1010

Re: La parete del mare

Messaggio#19 » mercoledì 28 settembre 2022, 20:15

Andrea Furlan ha scritto:Carissimo Matteo,
è un piacere commentarti dopo un’intera estate senza minuti contati e lo posso fare su un racconto eccezionale. Ottimo l’incipit che spiega il contesto e incuriosisce, ottima l’introduzione del tema centrato perfettamente, ottima l’evoluzione del protagonista che riesci a rendere in pochissimi paragrafi, ottimo il plot twist che trasforma un’ambientazione all’apparenza storica in una futuristica e ottimo anche l’impietoso finale: povero Fyodor destinato alla dannazione eterna in questa prigione che assomiglia a un limbo dantesco. Riguardo al tema: a mio parere sei riuscito a dare il senso della quarta parete come luogo fisico ma anche spietata illusione, dove il protagonista è lo spettatore ignaro e ingannato. Mi ha ricordato il primo “Maze Runner” di Dashner, quando i ragazzi arrivano alla fine del labirinto e ne scoprono il segreto. Mi ha ricordato anche la disperazione solitaria di “Cast away”. Bravo! Secondo me da finale.

Ciao Andrea! Wow! Che commentone! Sei troppo buono.. mi sa che questo è uno dei commenti più positivi che abbia mai ricevuto su Minuti Contati, ne sono davvero contento. Interessante il tuo riferimento a Maze Runner, non ci avevo assolutamente pensato, men che meno a Cast Away. Grazie mille davvero, buona gara e buona fortuna!

Nicoletta.Bussacchetti ha scritto:Ciao :)
Mi costituisco, non ho mai letto GOT, per cui la tua idea per me è originale al 100%. Non ho ancora deciso se il miscuglio di fantasy e fantascienza mi sia piaciuto un casino o non mi abbia convinto, fatto sta che il racconto è molto vivido, scritto bene e mi ci sono ritrovata in mezzo. Forse i "pixel" stonano, Fyodor è a conoscenza di cosa sia un pixel? O è il narratore a parlare? E, a proposito di Fyodor, so che è una tendenza del fantasy (che scrivo e leggo di continuo) ma secondo me nelle prime righe lo ripeti una volta di troppo ;). Un bel racconto che ho letto con piacere, sicuramente sarà sul podio. Alla prossima!

Ciao Nicoletta! A parlare è sempre un narratore esterno, che interviene direttamente nell'ultima frase. Si tratta assolutamente di un esperimento, raramente uso narratori di questo tipo.. grazie mille per il commento e per l'ottimo posizionamento in classifica! Alla prossima e buona gara!

Pietro D'Addabbo ha scritto:Ciao Matteo, piacere di leggerti.
Il tuo racconto comincia con un paragrafo 'di background' in cui racconti quanto accaduto in passato, e questa scelta mi ha lasciato perplesso. Avresti potuto usare lo stesso numero di caratteri per raccontare il tutto al presente e mantenere l'immersività.
Superato questo ostacolo, tutto il racconto si basa su questa intuizione di associare la 'quarta parete' al varco sul vuoto che è una delle pareti della cella. Per quanto 'inesistente', questa parete andava descritta molto di più, a mio parere. Neanche io ho visto/letto GoT, ma tenterò di recuperare questa scena per capire se il regista ha dato visivamente le risposte alle domande a cui il tuo testo purtroppo non dà risposta pur avendole ispirate. Quello che mi sono chiesto, ad esempio, è se la cella era affiancata da celle simili o solitaria, quanto muro c'era al di sopra del soffitto, se la parete a strapiombo era intagliata al laser e liscia come vetro o se comparivano le asperità dovute alle intemperie, o addirittura era naturale e tagliente, se la pioggia entrava a bagnare il pavimento quando c'era un po' di vento. Il protagonista è stato lì dentro per anni e avrebbe potuto notare centinaia di dettagli.
Quella della scodella vuota mi era sembrata una semina: appena letto l'aggettivo mi sono immaginato il lancio della scodella per contare i secondi trascorsi dal lancio al tonfo nell'acqua. Non ha nemmeno mai sputato in mare un pranzo immangiabile? Nemmeno una minzione per vedere l'immenso arco che fa?
L'ultima stonatura nella scelta del termine pixel, di cui hanno già scritto. Una punizione così elaborata faceva pensare a un governo feudale, scopriamo invece di essere in un luogo futuristico. Le prospettive e le possibilità di fuga aumentano a dismisura, e portano altre domande ugualmente irrisolte.
Per tanto buona l'idea, ma da editare intensamente prima che diventi qualcosa di più concreto.
Alla prossima.

Ciao Pietro. Certo, sono d'accordo con te sul tema del background poco chiaro. Ci sono diversi elementi di lore che avrei potuto inserire, ma che per motivi di spazio ho tralasciato. Certamente, la cosa che salta un momentino più all'occhio se ci si ferma a pensare, è che il personaggio deve aver voluto gettare qualcosa giù dal burrone, nel corso degli anni.. ma qui posso tirare fuori le scuse più incredibili, alla fine siamo in un'epoca futuristica, in un regno dispotico che non bada a spese quando si tratta di torturare i prigionieri, tanto da costruire delle carceri facendo uso di una tecnologia avanzatissima solo per togliere al condannato anche la gioia di potersi suicidare.. potrei tirare fuori cose come canali di scolo segreti, servi o altri condannati ai lavori forzati che vanno e vengono a ripulire il fondo dagli sputacchi e dall'urina coprendosi con una tuta invisibile.. pensa te... questo mi fa venire in mente anche un possibile ampliamento per il racconto.. Fyodor che guarda giù, e un forzato che guarda su consapevole di tutta la messinscena.. ah!
Grazie del commento, buona gara e alla prossima!

Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: La parete del mare

Messaggio#20 » lunedì 3 ottobre 2022, 12:09

Ripeto quanto scritto da altri: molto bella tutta la preparazione, finale un po' buttato soprattutto perché arriva "non lavorato". Ok la quarta parete, ma giocarci ulteriormente facendogli capire una cosa tipo che la sua anima è stata digitalizzata e costretta a questa prigione eterna e che lo scoprire il trucco non è stata che la prima parte di una pena che da lì in poi sarà eterna senza possibilità di salvezza? O qualunque altra soluzione che non si chiudesse in un sostanziale nulla di fatto. Tema preso, ma in modo passivo. Per me un pollice tendente verso il positivo in modo solido, ma non brillante.

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1010

Re: La parete del mare

Messaggio#21 » lunedì 3 ottobre 2022, 16:13

antico ha scritto:Ripeto quanto scritto da altri: molto bella tutta la preparazione, finale un po' buttato soprattutto perché arriva "non lavorato". Ok la quarta parete, ma giocarci ulteriormente facendogli capire una cosa tipo che la sua anima è stata digitalizzata e costretta a questa prigione eterna e che lo scoprire il trucco non è stata che la prima parte di una pena che da lì in poi sarà eterna senza possibilità di salvezza? O qualunque altra soluzione che non si chiudesse in un sostanziale nulla di fatto. Tema preso, ma in modo passivo. Per me un pollice tendente verso il positivo in modo solido, ma non brillante.

Grazie Antico. Non trovo nulla da eccepire, anzi, la soluzione che hai portato, ovvero quella di descrivere la pena come un'illusione permanente alla Altered Carbon risolverebbe quel finale un po' banalotto. Sono d'accordo sul fatto che ho scritto storie molto più originali. Andrà meglio la prossima volta. Grazie mille.

Torna a “166° Edizione All Time - Franci Conforti Edition - la 1° della Decima Era”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite