Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 19 settembre 2022 con Francesca Conforti per l'inaugurazione della Decima Era!
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Emiliano Maramonte
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Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#1 » martedì 20 settembre 2022, 0:06

«L’onore è tutto suo, signore» Claudia indicò con la mano aperta la parete opposta della gabbia di Dyson.
Il miliardario le dedicò una fugace smorfia compiaciuta e si avvicinò al cerchio fluorescente generato da energie inimmaginabili. «Cominciavo a pensare che non ce l’avrebbe fatta» commentò.
Claudia non replicò e si morse un labbro.
«E adesso?» chiese il miliardario, voltandosi dalla sua parte.
«Non voleva guardare oltre il muro?» gli rammentò Claudia.
Sembrava timoroso, non più spavaldo e sprezzante come ogni uomo posseduto dal denaro. «Allora ha trovato davvero il multiverso! L’energia infinita!» Si passò la lingua sulle labbra, come se pregustasse il piatto di uno chef stellato.
«Si accomodi, signore» lo esortò Claudia, «il viaggio lo ha pagato lei.»
Il miliardario allungò un braccio verso l’apertura cangiante e vi si introdusse cauto, un passo alla volta.
Attesa. Silenzio. Claudia si stropicciò le mani, poi passò il palmo sudato sul rigonfiamento dell’oggetto nascosto nella tasca del camice. Questione di tempo.
Un urlo ovattato vibrò dalla parete, seguito da una pausa e da un altro urlo. Claudia contò fino a cinque e il miliardario si lanciò sul pavimento attraverso la membrana fluorescente. Ansimava. Era terrorizzato. I capelli erano scompigliati, aveva provato a strapparseli. Il costoso abito blu notte era tutto in disordine. Restò sdraiato pancia a terra, gli occhi persi nel vuoto.
«È stato di suo gradimento, signore?» domandò Claudia, con un finto sorriso.
Lui si alzò goffamente, si strofinò le mani sui pantaloni, e si guardò intorno smarrito, stralunato. «Era un buio mostruoso, poi sono arrivate le voci. Erano milioni e volevano spappolarmi il cervello. Mi parlavano, hanno detto che…»
«… noi non esistiamo» finì Claudia per lui. Il miliardario la fissò stupito. «Tu ci sei già stata. Tu lo sapevi.»
Claudia annuì. Tirò fuori la pistola e sparò un colpo dritto al petto dell’uomo.
Il miliardario morì.
«La scienziata si avvicinò al miliardario» recitò Claudia, «appoggiò una mano sulla ferita e infuse nel suo cuore nuova vita.»
Uno spasmo attraversò il cadavere e il respiro tornò nei suoi polmoni. Il miliardario spalancò le palpebre e sussultò per lo spavento della resurrezione. «Che cosa mi hai fatto?» Si tastò il petto. La ferita era scomparsa; al suo posto una chiazza di sangue sulla camicia di seta.
Claudia si allontanò da lui. «Ho fatto anch’io un viaggio. Anzi molti. C’è un potere, oltre quel muro. L’ho compreso, l’ho accolto e addomesticato. Adesso anch’io posso creare, come qualcuno ha fatto con noi.»
«Lasciami andare» la supplicò il miliardario, «e ti renderò più ricca di quanto immagini.»
«Non serve. Questo mondo ha bisogno di un’aggiustatina» dichiarò Claudia, con l’indice sul mento. «Il miliardario diventò trasparente. Sembrava una sagoma di vetro. Stava scomparendo, evaporando…»
«Ferma! Non farlo!» strillò l’uomo, ma di lui non rimase neanche più l’ombra.
«E ora il resto» disse Claudia soddisfatta. «La gabbia di Dyson si sgretolò e la scienziata…»



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antico
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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#2 » martedì 20 settembre 2022, 0:14

Ciao Emiliano e benvenuto nella DECIMA ERA! Parametri tutti ok, divertiti in questa FRANCI CONFORTI EDITION!

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Emiliano Maramonte
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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#3 » martedì 20 settembre 2022, 0:16

Ciao Antico! Felicissimo di ritrovare questo girone infernale. Buon lavoro a te per questa nuova Era e in bocca al lupo a tutti i partecipanti presenti e futuri!

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Simone Cassia
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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#4 » martedì 20 settembre 2022, 17:40

Ciao Emiliano, bentrovato!
Devo ammettere che ho dovuto rileggere il racconto un paio di volte prima di capire a pieno il potere di cui parlava la scienziata e assaporarne il finale aperto. Ti dico: tema centrato. Sullo stile ci sono un paio di passaggi poco fluidi rispetto al resto (la parte del rigonfiamento dell'oggetto nella tasca del camice e la descrizione dell'uomo appena uscito dalla gabbia), ma nel complesso è ben scritto.
A proposito della gabbia, ho dovuto prima cercare su Google di cosa si trattasse, ma ammetto di masticare poca fantascienza.
Una buona prova. A rileggerci!

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MatteoMantoani
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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#5 » martedì 20 settembre 2022, 19:51

Ciao Emiliano, piacere di rileggerti.
Ottimi gli elementi di fantascienza: ho goduto dell'ammiccamento alla sfera di Dyson e la faccenda del multiverso pieno di energia (un riferimento a Man in Black o a Rick e Morty? In uno c'è una galassia usata come fonte di energia, nell'altro un intero universo in miniatura usato come batteria per la macchina...).
Hai voluto giocare sul tema della rottura della quarta parete, e il finale sottolinea molto bene la tua intenzione. Per me un buon racconto, fa quello che deve e lo fa bene.

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Emiliano Maramonte
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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#6 » giovedì 22 settembre 2022, 0:10

Simone Cassia ha scritto:Ciao Emiliano, bentrovato!
Devo ammettere che ho dovuto rileggere il racconto un paio di volte prima di capire a pieno il potere di cui parlava la scienziata e assaporarne il finale aperto. Ti dico: tema centrato. Sullo stile ci sono un paio di passaggi poco fluidi rispetto al resto (la parte del rigonfiamento dell'oggetto nella tasca del camice e la descrizione dell'uomo appena uscito dalla gabbia), ma nel complesso è ben scritto.
A proposito della gabbia, ho dovuto prima cercare su Google di cosa si trattasse, ma ammetto di masticare poca fantascienza.
Una buona prova. A rileggerci!


Ciao Simone, grazie per il feedback.
Ho riletto più volte i passaggi da te indicati e devo dire che hai ragione. Li potevo alleggerire un po' o riformulare meglio.
La "gabbia di Dyson" non esiste (semmai quella di Faraday) ma mi sono divertito a citare in libertà un elemento classico della fantascienza, ossia la "sfera di Dyson".

A presto.

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Emiliano Maramonte
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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#7 » giovedì 22 settembre 2022, 0:17

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Emiliano, piacere di rileggerti.
Ottimi gli elementi di fantascienza: ho goduto dell'ammiccamento alla sfera di Dyson e la faccenda del multiverso pieno di energia (un riferimento a Man in Black o a Rick e Morty? In uno c'è una galassia usata come fonte di energia, nell'altro un intero universo in miniatura usato come batteria per la macchina...).
Hai voluto giocare sul tema della rottura della quarta parete, e il finale sottolinea molto bene la tua intenzione. Per me un buon racconto, fa quello che deve e lo fa bene.


Ciao Matteo!
Che piacere ricevere apprezzamenti da un appassionato di fantascienza come te!
Hai capito i riferimenti, tranne quello al multiverso. Chissà perché non ho pensato né a Man in Black né a Rick e Morty, bensì al film della Marvel a cui ho rubato una parte del titolo... e in più ho preso in prestito qualche suggestione da "Punto di non ritorno", bellissima (e bistrattata) pellicola del 1997.
A presto!

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MatteoMantoani
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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#8 » giovedì 22 settembre 2022, 7:41

Emiliano Maramonte ha scritto:
MatteoMantoani ha scritto:Ciao Emiliano, piacere di rileggerti.
Ottimi gli elementi di fantascienza: ho goduto dell'ammiccamento alla sfera di Dyson e la faccenda del multiverso pieno di energia (un riferimento a Man in Black o a Rick e Morty? In uno c'è una galassia usata come fonte di energia, nell'altro un intero universo in miniatura usato come batteria per la macchina...).
Hai voluto giocare sul tema della rottura della quarta parete, e il finale sottolinea molto bene la tua intenzione. Per me un buon racconto, fa quello che deve e lo fa bene.


Ciao Matteo!
Che piacere ricevere apprezzamenti da un appassionato di fantascienza come te!
Hai capito i riferimenti, tranne quello al multiverso. Chissà perché non ho pensato né a Man in Black né a Rick e Morty, bensì al film della Marvel a cui ho rubato una parte del titolo... e in più ho preso in prestito qualche suggestione da "Punto di non ritorno", bellissima (e bistrattata) pellicola del 1997.
A presto!

Ahhh! Punto di non ritorno! Ma certo! La gabbia di Dyson in effetti ricorda un po', come idea, il motore della Event Horizon. E il portale anche.. vabbè :) vero, pellicola un po' bistrattata, ma anche io ne sono affezionato (sarà perché nel '99 mi ha tolto diverse notti di sonno, o per come ha ispirato Dead Space)

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Maurizio Chierchia
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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#9 » giovedì 22 settembre 2022, 15:59

Ciao Emiliano, è un piacere rileggerti.
Allora, parto col dire che non sono un fan tossico della fantascienza, ma nemmeno mi dispiace. Sono quello che si può definire un lettore casual per quanto riguarda il genere. Il fatto di giocare però con i portali e il multiverso ovviamente stuzzica sempre parecchio. La linearità della storia la rende chiara e precisa, inoltre mi piace parecchio come scrivi, senza troppi fronzoli. L'unica cosa che secondo me stona un po', poi magari ho frainteso io, è il rapporto tra il ricco e la scienziata. All'inizio lui le dà del lei, poi dopo essere uscito dalla gabbia le dà del tu. Non so se sia una svista o se è intenzionale, mi dirai tu.
In ogni caso il tema è centrato e anche in una maniera interessante. Alla fine mi sono immaginato quale reale potere potesse aver guadagnato la scienziata e un po' la invidiavo. Chi non vorrebbe il potere di creare e annullare ciò che vuole.
In conclusione un bel racconto che fa quello che deve fare.
Complimenti e buona gara!
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

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Emiliano Maramonte
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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#10 » giovedì 22 settembre 2022, 16:18

Ciao Maurizio!
Il tuo parere da lettore "casual" di fantascienza mi fa ancora più piacere, vuol dire che il racconto potrebbe avere un buon riscontro trasversale...
Per ciò che riguarda la tua perplessità, ti rispondo che il passaggio al "tu" è voluto. Il miliardario, dopo aver sperimentato l'orrore del multiverso, sconvolto, abbandona ogni formalità (infatti all'inizio mantiene le distanze dalla scienziata con il "lei"...) e la apostrofa in maniera diretta. Se io avessi usato ancora il "lei", chissà, forse avrebbe avuto un altro effetto...

Buona Edition!

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Maurizio Chierchia
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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#11 » giovedì 22 settembre 2022, 16:24

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Maurizio!
Il tuo parere da lettore "casual" di fantascienza mi fa ancora più piacere, vuol dire che il racconto potrebbe avere un buon riscontro trasversale...
Per ciò che riguarda la tua perplessità, ti rispondo che il passaggio al "tu" è voluto. Il miliardario, dopo aver sperimentato l'orrore del multiverso, sconvolto, abbandona ogni formalità (infatti all'inizio mantiene le distanze dalla scienziata con il "lei"...) e la apostrofa in maniera diretta. Se io avessi usato ancora il "lei", chissà, forse avrebbe avuto un altro effetto...

Buona Edition!

Giustissimo. Infatti avevo pensato proprio al fatto che il riccone si fosse spaventato a morte.
Grazie per la delucidazione!
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#12 » sabato 24 settembre 2022, 0:11

Ciao Emiliano.
Inizio il mio commento con un appunto sul titolo. Nel leggerlo (visto e considerato anche il tema di quest'edizione) avevo pensato che "di Maramonte" facesse parte di esso. Insomma, mi ero immaginato un racconto ambientato nella tua folle testa e già mi pregustavo un'altra storia in stile "Al tredicesimo piano e cinque scale". E invece no! Eccheccavolo, non si gioca così coi sentimenti altrui! Già due punti in meno, tié!

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Ok, bando alle cazzate. A livello generale, il racconto non mi dispiace affatto per come sfrutta la rottura della quarta parete in maniera originale. I problemi sono piuttosto due ed entrambi a livello di costruzione della scena.
Il primo riguarda la gabbia di Dyson. L'utilizzo di quel nome mi ha infatti subito fatto pensare a una struttura di dimensioni "planetarie". Le righe successive fanno tuttavia intuire che così non è, portando a una rivalutazione in corsa della scenografia. Ecco, personalmente avrei preferito l'utilizzo di un altro nome, magari anche inventato, così da non incorrere in involontarie incomprensioni.
Il secondo problema, a mio avviso più grave, riguarda invece le motivazioni della protagonista. Perché Claudia uccide il miliardario? Ok, so la risposta: perché egli rappresenta quel mondo a cui dare "un'aggiustatina" a cui fa riferimento la protagonista stessa. Tuttavia questo tassello rappresenta soltanto la crosta, da solo non basta. Ciò che intendo è che Claudia appare troppo bidimensionale come personaggio. Certo, con 3000 caratteri a disposizione non si può pretendere di costruire un personaggio alla pari di Amleto, ma forse qualcosina in più sarebbe stato possibile, magari cesellando il testo per ottenere qualche centinaio di caratteri in più, ad esempio togliendo i dialogue tag di troppo, usando il presente anziché il passato remoto, depennando gli aggettivi superflui (quel "energie inimmaginabili" scusa ma non si può proprio vedere...) o ancora usando la prima persona.
Ed ecco la domanda attorno a cui ruota la mia perplessità su come valutare alla fine questo brano: perché non hai pensato alla prima persona, anziché alla terza, così da immergere maggiormente il lettore nel pensiero della protagonista?
Al netto di questi dubbi, più di stile che di contenuto (ma ormai dovresti sapere che per me lo stile è anche contenuto, mentre ciò non vale al contrario) il tuo rimane un buon racconto, forse solo un po' troppo ispirato al quasi omonimo film Marvel (anche i poteri di Claudia ricordano un po' troppo quelli usati da Wanda nella scena contro gli Illuminati).
Alla prossima.
lupus in fabula

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Puch89
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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#13 » sabato 24 settembre 2022, 12:31

Ciao Emiliano, rieccoci qua dopo tanto, felice di ricominciare partendo proprio dal tuo racconto.
Titolo allettante, ero davvero curioso di leggere. Condividiamo la passione per il genere quindi sono riuscito subito a catapultarmi dentro la situazione, le corde del setting suonavano musica familiare alle mie orecchie e sono arrivato alla fine in un batter d'occhio. Poi l'ho riletto un'altra volta, per soffermarmi meglio sui punti che mi erano parsi poco chiari (come l'attivazione del fantomatico oggetto nella tasca del camice della scienziata, o la parte finale). Il tema l'hai centrato in modo originale e congeniale alla trama. Mi è piaciuta la prosa, asciutta e priva di "distrazioni" ma non per questo scarna, va dritta al punto. Ci voleva proprio un racconto di fantascienza, non se ne vedono poi così tanti qui e questo mi è proprio piaciuto!

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Emiliano Maramonte
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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#14 » domenica 25 settembre 2022, 10:32

Alessandro -JohnDoe- Canella ha scritto:Ciao Emiliano.
Inizio il mio commento con un appunto sul titolo. Nel leggerlo (visto e considerato anche il tema di quest'edizione) avevo pensato che "di Maramonte" facesse parte di esso. Insomma, mi ero immaginato un racconto ambientato nella tua folle testa e già mi pregustavo un'altra storia in stile "Al tredicesimo piano e cinque scale". E invece no! Eccheccavolo, non si gioca così coi sentimenti altrui! Già due punti in meno, tié!

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Ok, bando alle cazzate. A livello generale, il racconto non mi dispiace affatto per come sfrutta la rottura della quarta parete in maniera originale. I problemi sono piuttosto due ed entrambi a livello di costruzione della scena.
Il primo riguarda la gabbia di Dyson. L'utilizzo di quel nome mi ha infatti subito fatto pensare a una struttura di dimensioni "planetarie". Le righe successive fanno tuttavia intuire che così non è, portando a una rivalutazione in corsa della scenografia. Ecco, personalmente avrei preferito l'utilizzo di un altro nome, magari anche inventato, così da non incorrere in involontarie incomprensioni.
Il secondo problema, a mio avviso più grave, riguarda invece le motivazioni della protagonista. Perché Claudia uccide il miliardario? Ok, so la risposta: perché egli rappresenta quel mondo a cui dare "un'aggiustatina" a cui fa riferimento la protagonista stessa. Tuttavia questo tassello rappresenta soltanto la crosta, da solo non basta. Ciò che intendo è che Claudia appare troppo bidimensionale come personaggio. Certo, con 3000 caratteri a disposizione non si può pretendere di costruire un personaggio alla pari di Amleto, ma forse qualcosina in più sarebbe stato possibile, magari cesellando il testo per ottenere qualche centinaio di caratteri in più, ad esempio togliendo i dialogue tag di troppo, usando il presente anziché il passato remoto, depennando gli aggettivi superflui (quel "energie inimmaginabili" scusa ma non si può proprio vedere...) o ancora usando la prima persona.
Ed ecco la domanda attorno a cui ruota la mia perplessità su come valutare alla fine questo brano: perché non hai pensato alla prima persona, anziché alla terza, così da immergere maggiormente il lettore nel pensiero della protagonista?
Al netto di questi dubbi, più di stile che di contenuto (ma ormai dovresti sapere che per me lo stile è anche contenuto, mentre ciò non vale al contrario) il tuo rimane un buon racconto, forse solo un po' troppo ispirato al quasi omonimo film Marvel (anche i poteri di Claudia ricordano un po' troppo quelli usati da Wanda nella scena contro gli Illuminati).
Alla prossima.


Ciao Alessandro!
Cazzarola, non ci avevo pensato! Avrei potuto costruire un multiverso folle stracolmo di Emiliani Maramonti, in stile "Essere John Malkovich"! Ma dopo il tracollo della scorsa Era, ho detto basta con il nonsense...
In origine la gabbia elettromagnetica doveva essere una banalissima "gabbia di Faraday", ma mi suonava incolore, non avrebbe avuto alcuna presa fantascientifica, così ho preso il buon vecchio Dyson e l'ho riadattato, recuperando un po' il sapore da scienza fantastica... Potevo inventare un altro nome, però "gabbia di Birkenmaier" avrebbe fatto ridere... :-D
Questione motivazioni della scienziata: ho meditato a lungo sulla questione. E' il punto focale di tutto. Perché Claudia alla fine spara al miliardario e fa quello che fa? Perché è frustrata, perché il miliardario l'ha sottoposta a "vessazioni" per ottenere a tutti i costi il risultato dell'esperimento e Claudia è giunta al colmo. All'inizio il miliardario la mortifica ("Cominciavo a pensare che non ce l'avrebbe fatta") e lei si morde il labbro, poi alla fine manifesta l'intenzione di "dare un'aggiustatina" al mondo e, addirittura, uccide e resuscita il miliardario: è la sua rivincita. Mi rendo conto che questi input sono davvero pochi per dare consistenza a delle motivazioni ma ci ho provato e, come anche da te giustamente rilevato, in 3000 caratteri non era facile...
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Comunque grazie per la sempre attenta lettura e per le tue analisi approfondite!

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Emiliano Maramonte
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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#15 » domenica 25 settembre 2022, 10:37

Puch89 ha scritto:Ciao Emiliano, rieccoci qua dopo tanto, felice di ricominciare partendo proprio dal tuo racconto.
Titolo allettante, ero davvero curioso di leggere. Condividiamo la passione per il genere quindi sono riuscito subito a catapultarmi dentro la situazione, le corde del setting suonavano musica familiare alle mie orecchie e sono arrivato alla fine in un batter d'occhio. Poi l'ho riletto un'altra volta, per soffermarmi meglio sui punti che mi erano parsi poco chiari (come l'attivazione del fantomatico oggetto nella tasca del camice della scienziata, o la parte finale). Il tema l'hai centrato in modo originale e congeniale alla trama. Mi è piaciuta la prosa, asciutta e priva di "distrazioni" ma non per questo scarna, va dritta al punto. Ci voleva proprio un racconto di fantascienza, non se ne vedono poi così tanti qui e questo mi è proprio piaciuto!


Ciao Alessio e grazie per gli apprezzamenti.
Tra appassionati ci si capisce... :-D

In bocca al lupo!

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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#16 » lunedì 26 settembre 2022, 23:46

Ciao Emiliano, felice di essere tornato a commentarti.
Mi aspettavo di trovare questa impostazione in almeno uno dei racconti, se non di più, perché in qualche modo è stata ed è uno dei filoni della narrativa di fantasia che ha sempre affascinato lettori e scrittori. C'è qualche passaggio leggermente spigoloso ma la storia scorre bene, specialmente dal momento in cui la nostra protagonista prende in mano il gioco e comincia a usare il suo potere narrante. Per me giudizio positivo.

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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#17 » martedì 27 settembre 2022, 14:49

Un buon plot, sviluppato in modo convincente. Ben studiata anche la scelta di calare subito il lettore nell’ambientazione, per consentirgli di mettersi a suo agio con un rapido orientamento nel racconto. Tutto sommato discreto anche il livello di formalizzazione, un pelino abbondante sull’aggettivazione ma nulla che faccia incespicare il lettore. Nel contesto della narrazione, i dialoghi sono sicuramente verosimili ma forse risentono di un’eccessiva verbosità: è il rischio che accompagna i testi in cui si hanno a disposizione poche battute e bisogna creare un mondo fantascientifico (o almeno farlo intuire). Il tentativo in extremis del miliardario per corrompere Claudia è certamente un cliché, ma torniamo al discorso precedente: con poco spazio non si possono fare miracoli, ma si fa il pane con la farina che si ha.
Il tema c’è tutto, però al finale manca qualcosa nel climax proprio sulla linea del traguardo. Io avrei chiuso sulla frase “e ora il resto”, pronunciato dalla protagonista. Ciò che segue vorrebbe lasciare più varchi temporali verso n soluzioni possibili, però mi sembra che cada lontano dal bersaglio.
In ogni caso, un buon lavoro.

La mia valutazione è 8,5

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Polly Russell
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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#18 » mercoledì 28 settembre 2022, 11:55

Ben trovato!
Allora m, iniziamo col dire che mi sono chiesta per mezzo racconto chi fosse Dyson. Prima ho pensato a un canarino, poi a un poveraccio usato come cavia (e lì devo dire che la mia vena trash ha avuto un sobbalzo) poi ho capito che alla fine non serviva a un cacchio ai fini della trama e ho atteso i commenti.
Il racconto non mi dispiace anche se mi ha lasciata un po’ freddina, ho trovato poco “disperato”’il miliardario, col
quale invece avrei voluto empatizzare. Per il resto, buono, tema centrato.
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Andrea76
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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#19 » giovedì 29 settembre 2022, 19:53

Una bella storia, fruibile anche per i non amanti della fantascienza. Al netto di qualche aggettivo di troppo, lo stile è trasparente e i dialoghi credibili. Il racconto risulta decisamente equilibrato (c’è un primo, un secondo e un terzo atto condensati nei 3000 caratteri), ma a un buon build working non corrisponde un adeguato peso emotivo. Personalmente ho trovato la storia un po’ fredda e non sono riuscito a empatizzare con il protagonista, di cui forse mi manca la messa in scena di motivazioni e background, elementi del resto difficilmente menzionabili visti i pochi caratteri a disposizione.

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Spartaco
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Re: Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte

Messaggio#20 » sabato 1 ottobre 2022, 17:35

Ciao, il racconto ha un buono spunto però non mi fa impazzire la realizzazione.
I personaggi sono un po’ piatti, tanto che anche tu li chiami la scienziata e il miliardario come se il loro universo finisse lì. Lo si percepisce anche dai dialoghi un po’ piatti.
Il miliardario le dedicò una fugace smorfia compiaciuta e si avvicinò al cerchio fluorescente generato da energie inimmaginabili. «Cominciavo a pensare che non ce l’avrebbe fatta» commentò.
Qui hai perso il controllo. Quel “generato da energie inimmaginabili” è un commento del miliardario o di Claudia? In ogni caso non ci sta perché quello che pensa lui non ci è dato saperlo e Claudia dovrebbe saperlo. Sa più di infodump.

Un suggerimento. In un contest da 3k evita i disse, chiese, commentò… sono superflui e ti rubano battute.

Nel complesso il racconto è godibile, manca di mordente perché sento i personaggi lontani.
Pollice medio.

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