L'ottava meraviglia

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 19 settembre 2022 con Francesca Conforti per l'inaugurazione della Decima Era!
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Andrea Furlan
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L'ottava meraviglia

Messaggio#1 » martedì 20 settembre 2022, 0:07

Uno.
Quando arriviamo alla falesia è come andare a scuola: scherziamo, indossiamo le imbragature, prepariamo ridendo. Ci sentiamo vivi, in una splendida giornata di sole che filtra fra le foglie, ombre che giocano allegre sul calcare. Una piccola targa di metallo indica il nome della via: Ottava Meraviglia – 9a.
Con Matteo ci conosciamo dal primo corso, quando eravamo come bambini: la studiamo, mimando i passaggi più difficili.
Come al solito inizia lui, mentre faccio sicura. Un paio di persone passano, due ragazze sono su una via vicina: chiacchiero distratto. Cade tre volte, poi finisce.
«Blocca!» Mi urla a un certo punto.

Due.
É sceso senza commentare. Sa che mi piacciono le salite ignoranti, dove rischi, senza sapere cosa troverai. Meglio provarle e sbagliare, come quando eravamo adolescenti.
Mi perdo a guardare la bionda salire, fisso le sue curve disegnate dai pantaloni aderenti. Si sono spostate più vicino. Forse non è un caso.
Parto con la corda dall’alto, sembra quasi troppo facile. Poi però lo strapiombo a metà è impegnativo. Devo fermarmi un paio di volte, le braccia di ghisa come agli inizi. Sopra, la roccia è liscia, piccoli appigli sporchi, dove ci stanno a malapena una scarpa o la punta delle dita. Volo una volta, poi un’altra.
Mi scappa una bestemmia.
Arrivo in cima col fiatone.

Tre.
Fumiamo con calma. Matteo si è messo a parlare con qualcuno che ci ha riconosciuto.
In breve, si è formato un capannello di curiosi. Le due ragazze si sono avvicinate. La bionda beve da un termos e mi sorride.
«Alex e Matteo. Ho letto un articolo su “Pareti”, sono loro!»
«Hanno fatto l’Ottava.»
«Non l’aveva più provata nessuno da tre anni.»
I commenti hanno un tono fra l’incredulo e l’invidioso. Fama e aspettative, imprese portate a termine che ci precedono.
Parto aprendo la via da primo. Arrivo al tetto, provando una piccola variante.
Risparmio energie, ma l’ultimo tratto è duro.
Attaccato a un sasso minuscolo, prendo la magnesite, scuoto il braccio libero per riposare. Mi allungo, manco.
Il volo è lungo, inaspettato. Sporgo dal tetto sbattendo contro la roccia.
Male.

Quattro.
Mi sono medicato il ginocchio in un silenzio irreale. Chiedo a Matteo di fissare la corda sulla via, di lato.
Non la userò.
Medito con calma a torso nudo, le gambe incrociate. Controllo il respiro, il battito del cuore. Rumori e distrazioni non ci sono più.
L’ultima salita è la maturità.
Parto, più veloce sullo strapiombo, ma sbaglio. Con una piccola frana, rimango appeso solo per le braccia, la sinistra su una presa precaria.
Guardo giù fra le loro urla, si sbracciano preoccupati.
Cerco un punto d’appoggio per il piede destro, ritrovo una posizione comoda.
«Forza Alex!» Incita qualcuno.
Senza corda, gli appigli sembrano ancora più piccoli. Il ginocchio ferito fa male, lascia un baffo di sangue sulla roccia. Sono stanco, fiato grosso, braccia dure.
Ma questa volta ho capito. Passo di tecnica e istinto.
Altri tre metri di sofferenza e afferro la catena, mi assicuro.
Un grido di trionfo mi accoglie dal basso.



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antico
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Re: L'ottava meraviglia

Messaggio#2 » martedì 20 settembre 2022, 0:16

Ciao Andrea e benvenuto nella Decima Era! Parametri tutti ok, buona FRANCI CONFORTI EDITION!

Giovanni P
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Re: L'ottava meraviglia

Messaggio#3 » martedì 20 settembre 2022, 16:23

Bel racconto dove il dinamismo, le immagini e le emozioni modellano alla perfezione la storia.
Si vede molto perchè viene narrato e descritto tanto, ma la storia concede pure di divagare con delle riflessioni personali sul dolore, la resilienza, la leggerezza e la caparbietà.
Mi è piaciuo molto, complimenti.

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Signor_Darcy
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Re: L'ottava meraviglia

Messaggio#4 » mercoledì 21 settembre 2022, 14:35

Racconto scritto bene, a parte qualche passaggio un po’ confuso o poco chiaro (“Cade tre volte, poi finisce”: nel frattempo hai spostato l’attenzione da Matteo alle ragazze.)
La sensazione è quella di un protagonista che, pur di non deludere le aspettative (soprattutto delle due ragazze di cui sopra), rischia fin troppo senza una reale necessità: il tutto dà luogo a un racconto che non capisco bene dove voglia andare a parare. O meglio, si lascia leggere, ma non ci vedo la declinazione del tema della sfida. Sì, forse intendi le pareti di roccia, ma se non sbaglio il protagonista ne affronta tre, non quattro. Non so, mi sembra un po’ poco. Per il resto null’altro da segnalare: si vede che mastichi abbastanza la materia, sebbene non ci siano elementi particolarmente tecnici.

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Gennibo
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Re: L'ottava meraviglia

Messaggio#5 » giovedì 22 settembre 2022, 13:19

Ciao Andrea, una storia interessante di pareti di roccia, una parete che poi si trasforma in un palcoscenico da cui sotto applaudono il protagonista. Tema centrato in modo originale.
Buona la scrittura, anche se ho inciampato nei termini tecnici che rallentano la lettura. Anche io non ho capito la frase: “Cade tre volte, poi finisce”. La storia con le ragazze l'ho trovata un po' sospesa, forse sono ciò che ha distratto il protagonista e lo ha messo nella situazione finale?
Direi un buon racconto, ma da rivedere per migliorare il lessico con termini che risultino più immediati.
Alla prossima!

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Pretorian
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Re: L'ottava meraviglia

Messaggio#6 » giovedì 22 settembre 2022, 20:52

Ciao, Andrea e piacere di leggerti.

Una storia con uno stile solido e molto avanzato, migliorabile in alcune piccole rifiniture (ad esempio, in alcuni punti hai usato indicazioni temporali per mostrare la sequenza delle azioni, mentre in altre circostanze le hai messe in ordine cronologico. Penso che quest'ultima sia la scelta migliore, in quanto rende il testo più snello e lascia che sia la senquenza stessa delle azioni a mostrarne l'ordine) ma comunque tra i migliori di questa edizione. Sulla trama, poco da dire: un gruppo di amici decida di fare alcune pareti di roccia, con il protagonista che decide di fare l'ultima parete, la più difficile. Di per sé, la trama non mi ha fatto impazzire, forse perché il mondo delle scalate non mi ha mai detto nulla, però ti concedo che sia ben espressa e che sei riuscito a mettere in scena numerose persone senza che la cosa stonasse.

Alla prossima!

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Rick Faith
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Re: L'ottava meraviglia

Messaggio#7 » lunedì 26 settembre 2022, 1:47

Ciao Andrea, piacere di leggerti.
Da profano delle scalate i dettagli che hai selezionato e la scelta dei termini mi ispirano competenza sull'argomento e quindi fiducia. Personalmente non ho trovato problemi nella comprensione, credo che la prosa rispecchi bene quello che può essere la percezione del punto di vista. L'interpretazione "letterale" di quarta parete che hai dato mi piace ed è certamente un modo per affrontare il tema prendendolo ai fianchi.
In alcuni punti mi è mancato un po' sentire di più il personaggio, la sua interiorità, a volte nascosta in punti dove ci si aspetterebbe vederla venir fuori. Ad esempio al sorriso della ragazza, all'essere riconosciuto, all'errore (per capire meglio se la scelta della variante è dovuta al tentativo di impressionare chi osservava), oppure quando medita e parla di distrazioni, quando li vede mentre si sbracciano. Detto questo, ho letto un racconto solido e piacevole. Mi è piaciuto.

Buona edizione!

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Andrea Furlan
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Re: L'ottava meraviglia

Messaggio#8 » martedì 27 settembre 2022, 23:01

Grazie per i vostri commenti, come sempre super utili. Sono contento che in generale abbiate apprezzato, nonostante alcuni piazzamenti nelle classifiche.
Nel mio caso ho scelto di prendere il tema in senso letterale, coma quarta salita, sinonimo di parete.
Dai commenti capisco che avrei dovuto chiarire meglio la routine della coppia di protagonisti, che affrontano le nuove vie con tre tentativi con la corda per rendersi conto dei passaggi più difficili e un ultimo senza corda di sicurezza, disciplina più difficile e pericolosa nell'arrampicata libera. Visto che l'arrampicata si fa sempre in due (uno che sale e l'altro che fa sicura) le quattro salite sono condivise dalla coppia.
I quattro paragrafi dovevano rappresentare la crescita dei due amici come free climbers: infanzia - formazione, adolescenza, fama e, da ultimo, la quarta parete senza corda che rappresenta la maturità della loro tecnica.
Le ragazze e il pubblico avevano la funzione di spiegare senza dire queste fasi.
Ma mi rendo conto che le mie intenzioni non sono state rese al meglio, limitati per lo più dal numero dei caratteri a disposizione.

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Stefano.Moretto
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Re: L'ottava meraviglia

Messaggio#9 » martedì 27 settembre 2022, 23:37

Ciao Andrea,
i punti forti e deboli del racconto sono stati già evidenziati dai miei colleghi: le tue competenze nella scalata qui risaltano senza bisogno che tu ne faccia sfoggio, però al tempo stesso il modo in cui le hai portate, probabilmente anche a causa del limite di caratteri, non ti ha permesso di rendere tutto comprensibile alla prima.
Personalmente avevo capito che avevi tradotto il tema in "quarta scalata" e non penso che sia sbagliato, però non ho capito, prima di leggere la tua spiegazione, perché per l'ultimo giro non abbia usato la corda. Ho anche pensato che volessi farla finire in tragedia a un certo punto.
Un altro punto che mi ha causato problemi è stato questo:
"Il volo è lungo, inaspettato. Sporgo dal tetto sbattendo contro la roccia.
Male."
Non sono sicuro di aver capito cosa succede qui, ho pensato che avesse fatto un bel volo e si fosse schiantato a terra, però le ferite "lievi" riportate successivamente mi hanno fatto pensare invece che l'imbracatura l'abbia salvato e si sia limitato a sbattere contro la parete.
Secondo me potresti prendere in considerazione l'idea di rimaneggiarlo in laboratorio e rimettere mano agli aspetti più critici, perché le competenze è evidente che non ti mancano per descrivere queste scene e sarebbe interessante leggerlo al meglio delle tue capacità senza vincoli di tempo e caratteri.

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DandElion
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Re: L'ottava meraviglia

Messaggio#10 » mercoledì 28 settembre 2022, 16:56

Ciao!
Narrazione estremamente efficace, ma ci siamo fermati alla terza parete o sbaglio?

Ho letto un po' di commenti e ok, non ho fatto solo io questo pensiero.
Molto bello lo schema che proponi nel tuo commento e che avevi in mente, ti consiglio di svilupparlo meglio nel laboratorio (esiste ancora? Manco da un po' di tempo) perchè la penuria di caratteri secondo me ha penalizzato l'idea che avevi in mente.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Re: L'ottava meraviglia

Messaggio#11 » mercoledì 28 settembre 2022, 20:44

Ciao Andrea,

piacere di averti letto. Per capire meglio il testo ho dovuto rileggerlo un paio di volte. Non per tuo demerito: è scritto bene e non ho note stilistiche rilevanti da farti. Solo che parte subito un po' tecnico e ho sin da subito faticato a capire il contesto. Ci sono dei dettagli (come la descrizione della sexy-bionda) che mi hanno distratto dal tema centrale, e quando è caduta ero convinta fosse morta, quindi "quattro" mi ha confuso tantissimo alla prima lettura.
La seconda, ormai consapevole di quanto fosse accaduto, è andata più liscia ed è stato tutto effettivamente chiaro. Credo che sia stato penalizzante per te il numero di caratteri, perché effettivamente in così poco si fa fatica a dare a chi, come me, non ha idea di come funzioni questo sport l'idea giusta. L'unico consiglio che mi sento di darti è di limitare i dettagli che non hanno rilevanza (es. descrizione delle curve della bionda) per dare più spazio al cuore del tuo testo.
A rileggerci,
Morena

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Il Saggio
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Re: L'ottava meraviglia

Messaggio#12 » domenica 2 ottobre 2022, 11:09

Ciao Andrea

in questo racconto l'elemento meta narrativo conta più che in altri letti nel tuo gruppo. Ho trovato intelligente l'idea di scandire le quattro fasi con dei capitoletti dedicati, cercando di dare un indizio della tematica per porti sottotraccia, tanto più che lo spazio a disposizione è poco. Eppure concordo con gli altri nel giudicare poco efficace lo stratagemma, che pure meritoriamente avevi imbastito per far arrivare il tuo racconto. Come nel racconto col racconto di Dag, apprezzo molto il tentativo di interpretare il tema in modo originale, ma allo stesso tempo dico che il messaggio sotto testo andava declinato più efficacemente, vista la profondità dello stesso . Per me comunque un pollice su, ma con qualche oscillazione.

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