Una Partita a Carte

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 19 settembre 2022 con Francesca Conforti per l'inaugurazione della Decima Era!
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Leonardo Pigneri
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Una Partita a Carte

Messaggio#1 » martedì 20 settembre 2022, 0:58

«Quarta parete?»
«Così sembra. Passami il mazzetto che non ci arrivo.»
«Ma non l’avevamo già fatto? il tema intendo…»
«Che vuoi farci, è piuttosto comune… ehi, quante carte hai pescato?»
«Solo una! Ah no, due. Scusa. Ehm, scarto questa.»
«Senti ma… non ci vorrebbero dei beat qui? Non si capisce niente.»
«Non so, chiedi a lui.»
«Sì giusto… beh, allora? Fai fare tutto a noi?»

Uff

Ged calò un tris di re e fece schioccare la lingua. «Ah ah! Beccati questo!»
«Cazzo, te l’avevo scartato prima il re di picche, vero?» Il Muh prese una carta. «12,15,18»
«Dai che non ce l’hai 40 in mano! Scarta una carta e passa!»
Il Muh schiaffò le carte a terra. «Non ce la faccio così!»
Ged sgranò gli occhi. «Che hai?»
«Niente, è che… se non ce l’ho nella testa mi distraggo!»
«Che intendi?»
«Il punto di vista!»
Ged si lisciò il pizzetto a uncino. «Aspetta, non lo hai tu?»
Il Muh scosse la testa.
«Ma non lo ho neanche io.» Disse Ged col classico tono di chi si rivolge al narratore. «Che stai facendo? Prima niente beat, ora niente PdV?

Scusate, non ce la faccio. Non ce la faccio proprio. Non ho idee, non ho nulla.
Ged si tolse dal capo il cappello di squame di drago. «Ma dai, su con la vita, che ti prende oggi?»
Arriverò ultimo, già lo so.
«Su su, stai facendo un buon lavoro! Un buon lavoro dico! Vero Muh?»
Il Muh fece di sì con la testa.
«Visto?»
Ma se non ho fatto nulla, nessuna trovata brillante, nessun guizzo. Altro che pollice in su… non ho neanche descritto la stanza.
«E che problema c’è? Si fa sempre in tempo a rimediare!»

«Dai, prova!» Ged rivolse un sorriso incoraggiante a un punto indefinito del soffitto.
E va bene.
Ged e il Muh giocavano a carte nella sala da té della signora Rey. Era una giornata fresca, dalla finestra il vento portava con sé l’odore dei fiori lasciati ad appassire sul davanzale. L’orologio a parete segnava le 6 e… il terreno tremò!
Ged si raddrizzò sulla sedia. «Cos’è stato?»
«Il terremoto!»
Un altro scossone fece traballare la stanza. Poi la parete che dava sull’esterno esplose in una valanga di polvere e calcinacci.

La polvere iniziò a posarsi.
Ged si piegò in un accesso di tosse. «Ma che cazzo è stato? Sei pazzo?»
«Io?» disse il Muh togliendosi di dosso un pezzo della cassettiera.
«No, lui!»
Ged però non sapeva cosa fosse appena successo. Era appena stata infranta—
«La quarta parete, sì sì, lo so, non è nulla di nuovo, anzi, piuttosto banale. Ma stavamo giocando a carte! Cristo santo! Avevo quasi chiuso!»
Ah. Io pensavo..
Ged prese un lungo respiro. «E va bene amico, non è giornata, c’è poco da fare. Ma ogni tanto va così coi racconti, non ti abbattere eh?»

«Su, non ci pensare. Che ne dici invece di rimettere tutto a posto e farci finire la partita? Tanto la sospensione dell’incredulità è andata a farsi benedire già dalla prima riga.»
Ehm sì, non credo ci siano problemi, ormai.
La stanza tornò a posto e Ged e il Muh ripresero a giocare. Ged scoprì un full e—
«Ehi, stavamo giocando a scala 40… se non ti dispiace.»
Sì giusto.
Ged si piegò in avanti e pescò un jolly dal mazzo. «Ah Ah!»
Ultima modifica di Leonardo Pigneri il martedì 20 settembre 2022, 1:27, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: Una Partita a Carte

Messaggio#2 » martedì 20 settembre 2022, 1:02

Ciao Leonardo! Mannaggia, mi sa che ti sei confuso sui caratteri perché hai sforato di quasi mille, cosa che ti permette di ricevere i commenti, ma ti assegna un mega malus... Hai tempo fino a chiusura per provare a rientrare entro i limiti almeno del malus minimo. Nel frattempo: buona FRANCI CONFORTI EDITION!

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Leonardo Pigneri
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Re: Una Partita a Carte

Messaggio#3 » martedì 20 settembre 2022, 1:29

Ok, ho tagliato i 1000 caratteri! Scusami tanto per l'errore!

alexandra.fischer
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Re: Una Partita a Carte

Messaggio#4 » mercoledì 21 settembre 2022, 18:19

Una partita a carte di Leonardo Pigneri Tema centrato, con i due personaggi Ged e il Muh che sembrano usciti da una storia fantasy: il primo per via del cappello a squame di drago e il secondo per lo strano nome che porta e giocano a scala quaranta. Non solo: se la prendono con l’Autore per la mancanza di beat, di Punto di Vista centrato, e allora lui come rimedia? Inventando un’ambientazione, la classica casa di stile inglese e provocando poi un terremoto seguito dalla comprensibile reazione irritata dei due. Allora lui ricostruisce la casa e li fa finire la partita. Simpatico l’inizio con la presenza del Narratore che si rivolge ai personaggi impegnati nel gioco a carte.
Attenzione, ti riporto la frase corretta:
Vero, Muh?

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kruaxi
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Re: Una Partita a Carte

Messaggio#5 » giovedì 22 settembre 2022, 18:17

Una partita a carte

Ciao Leonardo.
Una storia con del potenziale, che presumo abbia un po’ patito il necessario taglio di caratteri. Sforbiciare all’ultimo momento, lo so bene anche io, può portare a risultati discutibili.
In effetti trovo ci sia qualcosa di irrisolto nel tuo racconto, qualcosa che me lo fa trovare un po’ troppo confusionario anche se, come dicevo, indubbiamente si intravvede un impianto che avrebbe meritato ben altro sviluppo. Anche se non ho alcuna competenza vorrei darti un consiglio: lavoraci su al di fuori del contest, senza limiti prefissati; ho l’impressione che potrebbe venirne fuori qualcosa di davvero intrigante.

Stefano

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GiulianoCannoletta
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Re: Una Partita a Carte

Messaggio#6 » sabato 24 settembre 2022, 7:53

Ciao Leonardo, felice di rincontrarti!
Il tuo racconto mi ha dato l'impressione di avvitarsi un po' su se stesso. I primi paragrafi creano una struttura interessante (prima mancano i beat, poi i pdv, poi le descrizioni), però il tutto sembra non portare da nessuna parte e il finale rimane un po' sospeso.
Rimane comunque una lettura piacevole, soprattutto per la tua capacità di strutturare dei dialoghi convincenti.
Un altro aspetto che mi ha colpito è come hai strutturato il conflitto autore/personaggio in maniera originale rispetto ad altri racconti che ho letto in questa edizione. Ged e Muh si infastidiscono, si arrabbiano per le mancanze del loro autore, ma tutto sommato restano comprensivi e nel finale cercano di incoraggiarlo.
A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Emiliano Maramonte
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Re: Una Partita a Carte

Messaggio#7 » sabato 24 settembre 2022, 16:55

Ciao Leonardo!
Quello che ho apprezzato tantissimo di questo racconto è il tentativo di elevare la metanarrazione a sistema. Mi ha ricordato molto "Il ladro di orchidee" (guardalo, se non l'hai già fatto...) in cui la metanarrativa è portata a un livello superiore dallo sceneggiatore (il geniale Charlie Kaufman), che scrive un film su se stesso sceneggiatore parlando di come non si dovrebbe scrivere una sceneggiatura, inserendo nel film proprio quegli elementi sconsigliati nei corsi di sceneggiatura! Pazzesco! Qui, hai fatto qualcosa di simile, laddove i due personaggi interagiscono con qualcuno al di fuori della quarta parete (lettore e autore) giocando con elementi di narratologia, cliché e luoghi comuni. E il bello è che, a ogni paragrafo, alzi l'asticella della difficoltà. Il vero problema della trama è che a ogni passo si nota la difficoltà di gestire il tutto con la dovuta razionalità e programmazione. Storie di questo tipo, infatti, funzionano bene SOLO se maniacalmente programmate. Il rischio è la confusione. Non che non si capiscano le scene, ma si fa fatica a capire, paragrafo dopo, paragrafo i riferimenti e, soprattutto, gli obiettivi. Probabilmente con 2/3000 caratteri in più sarebbe venuto fuori un esperimento spettacolare!
Amo molto gli esperimenti metanarrativi (hai visto "Essere John Malkovich"? Pazzesco anche quello, sempre di Kaufman!), quindi da questo di punto di vista, ti faccio i miei complimenti per il tentativo. Per il resto, tutto migliorabile.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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Proelium
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Re: Una Partita a Carte

Messaggio#8 » domenica 25 settembre 2022, 18:18

Ciao Leonardo,
è interessante il lavoro che fai per mandare avanti la storia attraverso i dialoghi. Qui alle volte funzionano, altre no, ma nell'insieme l'effetto messa in scena non dispiace. Più fragilina e inconsistente la trama vera e propria, che se pure rispetta il tema e crea simpatiche intrusioni d'abito e simili da parte del mondo secondario, non riesce davvero a chiudere la partita. Il punto probabilmente c'era (personalmente apprezzo molto la visione della narrativa anche come gioco combinatorio), ma stavolta è rimasto in mano.
Non ho dubbi che al prossimo giro saprai calare gli assi a dovere :)

Buona edition
Francesco

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roberto.masini
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Re: Una Partita a Carte

Messaggio#9 » giovedì 29 settembre 2022, 0:58

Ciao Leonardo.
Un racconto autoreferenziale e pirandelliano che mi ha colpito molto anche se concordo con qualche altro commentatore su qualche elemento di confusione che, secondo me, è dettato dalla ghigliottina del numero dei caratteri. Il Malus attribuito ne è la prova. Se è il metalinguaggio il tuo forte continua comunque così.

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Davide_Mannucci
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Re: Una Partita a Carte

Messaggio#10 » giovedì 29 settembre 2022, 14:24

Ciao Leonardo e ben trovato! Ti confesso che mi avevi disorientato quando hai consegnato entro l’orario. Poi ho visto il Malus e ho pensato “...ok...è tutto a posto” hahahahah. Un Pigneri senza Malus è come il Berlusca senza f....ah no volevo dire Federer senza racchetta.
Allora....il tuo racconto... Mmmmmhhh leggo dai commenti che non è arrivato molto il tuo tentativo di incasinare bene il tutto in modo magistrale. Be’ a me è arrivato davvero e mi hai fatto divertire. Ho riso, ho esclamato “ma guarda questa fava cosa scrive”, mi sono perso e ritrovato e ho goduto di tre minuti rilassanti. E non è questo che deve fare la lettura? Alla fine non sono un lettore in veste sì di giudice ma sempre un lettore? Ecco, tu mi hai dato emozioni ridendo ed esclamando insulti scherzosi all’autore e questo cosa vuol dire? Che, a mio avviso e a titolo personale, le tecniche le hai usate bene, in modo originale e tutto tuo. Quindi chi sono io per farti le pulci sulle tecniche? Mi limito a dirti che ho trovato tutto perfettamente funzionale e nella mia classifica ti piazzi dietro ad Agostino e Chiara.(che sono terzultimo e penultima ahahahahaha scherzo....)

A presto
Davide Mannucci

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Mario Mazzafoglie
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Re: Una Partita a Carte

Messaggio#11 » giovedì 29 settembre 2022, 16:19

Una partita a carte - Leonardo Pigneri

Ciao Leonardo, un piacere leggerti.
Parto col dire che mi sarebbe piaciuto anche a me leggere il racconto per intero. Sforbiciare 1000 caratteri dopo aver concluso significa tagliare delle parti che sembrano superflue, ma non lo sono. O meglio, sembrano superflue per te che hai in mente tutta la storia, ma per noi che la leggiamo per la prima volta si ha proprio l'impressione che manchi qualcosa.
A livello di originalità secondo me sei stato uno dei migliori, questo è un pregio.
Potrei chiudere qui il commento, ma a fine lettura ho fatto un ragionamento più ampio e ho pensato: quante persone, all'esterno di questo forum, avrebbero capito questo racconto? Nel senso, è un racconto che parla a chi è interessato alla scrittura e che in qualche modo la studia, ma un lettore "normale" credo che non avrebbe capito praticamente nulla leggendo di Beat, Pdv, etc.
Siccome ti ho già letto altre volte, e sei uno dei miei preferiti, ti aspetto alla prossima, dove sono sicuro che tornerai sui tuoi soliti livelli.
A rileggerti.

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L'inquisitore
Messaggi: 152

Re: Una Partita a Carte

Messaggio#12 » domenica 2 ottobre 2022, 14:55

Ciao Leonardo, trovo ben citato Il ladro di orchidee di Kaufman da Emiliano, in effetti si tratta proprio di un virtuosismo stilistico metanarrativo, il tuo, che però ha anche il pregio di divertire. Hai una grande competenza tecnica e sensibilità nei dialoghi, cosa che traspare nonostante il taglio di un quarto dell'opera finale.
Se è vero, come dice Giovanni, che manca una trama vera e propria, è altrettanto vero che il racconto intrattiene.
Mario ti fa giustamente notare che fuori da MC il racconto risulterebbe difficile da comprendere, ma la bravura, a mio modo di vedere, è anche sapere chi leggerà il racconto. E qui è chiaro: gli altri concorrenti di MC. Per questo non vedo come un difetto il fatto di selezionare i lettori dell'arena come lettori tipo, anzi.
Per me un pollice quasi su bello convinto, frenato solo dalla mancanza di un conflitto che arrivi a una risoluzione definitiva e dalla discontinuità di livello nel racconto.

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