Showtime (ALessandro Canella)

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 19 settembre 2022 con Francesca Conforti per l'inaugurazione della Decima Era!
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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#1 » martedì 20 settembre 2022, 1:33

Il trucco sta tutto nel far finta che voi non esistiate.
All’inizio mica era facile. Ogni volta che lo sguardo finiva su quella cazzo di videocamera, subito nella testa mi si formava l’immagine di voi stronzi dall’altra parte dello schermo, con i vostri cazzetti flosci intenti a segarvi mentre guardavate me che mi facevo qualche turbofica che voi sfigati non sareste mai in grado di portarvi a letto, se non sganciando un bel bonifico a tre zeri. E fin qui nulla di male, se non che poi rischiava di ammosciarsi pure a me e fanculo al business.
Insomma, voi non dovete esistere. Esistono solo i vostri messaggi, quelli sullo schermo del portatile durante le dirette, con tutte quelle richieste di cui io mi sbatto altamente. Come se voi sapeste come cazzo si conduce questo gioco. Invece no! Qui sono io il padrone di casa. Lo ripeto: voi-non-esistete.
Non esistete per me e tantomeno per la troia ai miei piedi, intenta a non affogare mentre le spingo venti centimetri di nerchia giù per la gola. Solo che nel suo caso voi non esistete soprattutto per via della maschera in latex che le ricopre l’intera faccia, fatta eccezione per un unico taglio all’altezza della bocca. Questo e anche il fatto che non le ho detto nulla di voi, che altrimenti col cazzo che avrebbe accettato di farsi sbattere. Ma in fondo che importa? Dopotutto in questo modo otteniamo tutti quello che vogliamo, dico bene?
Ora però è tempo di lavorare.
La lascio soffocare ancora per qualche secondo, per poi liberarla con uno schiaffo. Nemmeno un gridolino, la troia.
«Ne vuoi ancora, vero?»
Non dice nulla. Si limita ad annuire, ansimante, le labbra piegate in un sorriso appena accennato.
L’afferro per il collo e la sbatto a pancia in giù sul letto, in un punto ben coperto dalla telecamera. Intuisce subito cosa voglio: alza il culo verso l’alto, le ginocchia divaricate quel tanto che basta per mostrare la mercanzia.
Ora sono io a sorridere.
Avvicino la bocca a quell’opera d’arte che è il suo culo e ci sputo sopra. La saliva cola in mezzo e col pollice inizio a solleticarle l’ano.
Vi state divertendo, eh, segaioli del cazzo? Certo che sì, perché ormai sapete cosa sta per accadere: il pezzo forte del menu, la specialità dello chef.
Mi piego a lato del letto e con la mano libera tiro su la protesi.
Senza che la troietta s’accorga di nulla, c’infilo dentro il cazzo e appoggio la punta allo sfintere. Quel culo sfondato non mostra troppa resistenza, e allora comincio ad andare più in profondità, fino al punto in cui la protesi si allarga e iniziano le lame. Un colpo secco, il metallo che si fa strada nella carne, lei che inizia a strillare e con un colpo di reni quasi mi fa perdere l’equilibrio.
Mollo un pugno e inizio a sbatterla a dovere, fino a che le lame non trovano più resistenza in quella poltiglia di muscoli e nervi.
Strappo via la protesi dal corpo ormai immobile e giro la testa verso la telecamera, verso di voi, mentre concludo la performance con la più classica delle seghe.
«Allora, piaciuto lo spettacolo?»


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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#2 » martedì 20 settembre 2022, 1:37

Ciao Alessandro e benvenuto nella Decima Era! Caratteri ok, sei in malus minimo tempo. Buona FRANCI CONFORTI EDITION!

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Massimo Tivoli
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#3 » martedì 20 settembre 2022, 9:29

Ciao, Alessandro. Anche per te, il tema inteso come “rottura” della quarta parete c’è tutto. Tuttavia, giudicare questo racconto è difficile, perché per come hai voluto narrare la situazione presentata – e non per la situazione in sé – l’ho trovato eccessivo, respingente. Sebbene il protagonista sia un disturbato e lo siano, forse anche di più, gli ipotetici spettatori a cui le sevizie che pratica sono rivolte, si poteva trovare un equilibrio migliore tra tono della narrazione e situazione preversa-estrema messa in campo. Per il resto, lo sviluppo non fa una piega e il tema dello spaccio di video di torture a sfondo sessuale (per es., nel deep web) è ahimè un tema attuale. Però, ribadisco, se da un lato è psicopatologica, criminale e pornografica la situazione che tratta il racconto, non concordo con il portare questi eccessi anche nei “modi” della narrazione. Chiaramente, doveva essere una narrazione malata, eh. Del resto, il PdV è quello che è, ma si poteva cercare di essere malati in un modo più sottile, più psicologico, con un’ambizione narrativa maggiore. Cioè, tu ci sbatti in faccia nel modo più ovvio possibile cosa fa il protagonista e cosa vogliono vedere i malati spettatori. Ecco, forse più che insistere sull’esplicito “cosa”, si poteva provare a insistere sul “perché” di certe depravazioni: che si nasconde dietro questi spettatori? Facile a dirsi, difficile a farsi.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#4 » mercoledì 21 settembre 2022, 11:12

Massimo Tivoli ha scritto:Ciao, Alessandro. Anche per te, il tema inteso come “rottura” della quarta parete c’è tutto. Tuttavia, giudicare questo racconto è difficile, perché per come hai voluto narrare la situazione presentata – e non per la situazione in sé – l’ho trovato eccessivo, respingente. Sebbene il protagonista sia un disturbato e lo siano, forse anche di più, gli ipotetici spettatori a cui le sevizie che pratica sono rivolte, si poteva trovare un equilibrio migliore tra tono della narrazione e situazione preversa-estrema messa in campo. Per il resto, lo sviluppo non fa una piega e il tema dello spaccio di video di torture a sfondo sessuale (per es., nel deep web) è ahimè un tema attuale. Però, ribadisco, se da un lato è psicopatologica, criminale e pornografica la situazione che tratta il racconto, non concordo con il portare questi eccessi anche nei “modi” della narrazione. Chiaramente, doveva essere una narrazione malata, eh. Del resto, il PdV è quello che è, ma si poteva cercare di essere malati in un modo più sottile, più psicologico, con un’ambizione narrativa maggiore. Cioè, tu ci sbatti in faccia nel modo più ovvio possibile cosa fa il protagonista e cosa vogliono vedere i malati spettatori. Ecco, forse più che insistere sull’esplicito “cosa”, si poteva provare a insistere sul “perché” di certe depravazioni: che si nasconde dietro questi spettatori? Facile a dirsi, difficile a farsi.


Ciao Massimo e grazie del commento ricco di spunti interessanti, il quale mi permette oltretutto di soffermarmi su un aspetto del brano.
Premesso che, a livello generale, il testo pecca di una vera fase di ripulitura formale (ho ultimato la prima stesura intorno all'una e venti, con tanto di 600 caratteri circa da dover tagliare, da cui forse il tipo di narrazione tutt'altro che pulita a cui giustamente accenni), va altresì detto che il mio obiettivo era proprio di dar vita a un brano grottesco ed esagerato, così da non incorrere nel rischio di far apparire il racconto come una semplice storiella horror a sfondo snuff-movies. Mi spiego meglio: il mio obiettivo non era limitarmi a descrivere una scena di sesso estrema che sfocia in un epilogo splatter, bensì raccontare ben altro attraverso la metafora porno-gore. Pensaci bene: il protagonista-narratore che "incide" la sua firma su un corpo privo di nome e volto usato come mero strumento di "lavoro", i clienti che dietro uno schermo elargiscono consigli senza però disporre delle medesime capacità (e coraggio?) del protagonista, la telecamera che ribalta il PDV a seconda di chi osserva la scena (prima persona per il protagonista, terza per gli spettatori)... Insomma, l'obiettivo era di sfondare la quarta parete su due fronti con quel "voi": da un lato rivolto agli spettatori (e da questo punto di vista non si può considerare un vero sfondamento della quarta parete), dall'altro a noi lettori, di cui i clienti sono l'equivalente deformato. Sul fatto che poi il testo necessiti delle dovute limature mi trovi del tutto d'accordo, ma rimango comunque dell'idea che uno stile e una focalizzazione più "pacati" avrebbero allontanato il brano dal suo reale obiettivo.
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Laura Brunelli
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#5 » venerdì 23 settembre 2022, 11:28

Commento:
Ciao Alessandro,
Piacere di leggere e commentare il tuo racconto.
Tema centrato. Buono lo stile, anche se con qualche sbavatura nell’uso delle virgole:
Solo che nel suo caso voi non esistete soprattutto per via della maschera in latex che le ricopre l’intera faccia

Io avrei messo le virgole prima e dopo “nel suo caso”, sia per una questione di ritmo che per dare maggiore enfasi alla frase successiva.
Questo e anche il fatto che non le ho detto nulla di voi, che altrimenti col cazzo che avrebbe accettato di farsi sbattere.

Qui invece avrei messo una virgola dopo “Questo”, In questo caso sia per una questione di ritmo che per comprensione di come leggere la frase. Quando sono arrivata al voi, mi aspettavo un seguito e sono dovuta tornare indietro. Magari è solo un problema mia, ma per me fila di più con la virgola.
In ogni caso, nulla che possa influire sulla qualità del racconto. Buono il twist finale che arriva decisamente inatteso.
Un racconto forse un po’ troppo esplicito e non per tutti i palati, ma a me è piaciuto.
Alla prossima e buona edition

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#6 » sabato 24 settembre 2022, 0:37

Laura Brunelli ha scritto:Commento:
Ciao Alessandro,
Piacere di leggere e commentare il tuo racconto.
Tema centrato. Buono lo stile, anche se con qualche sbavatura nell’uso delle virgole:
Solo che nel suo caso voi non esistete soprattutto per via della maschera in latex che le ricopre l’intera faccia

Io avrei messo le virgole prima e dopo “nel suo caso”, sia per una questione di ritmo che per dare maggiore enfasi alla frase successiva.
Questo e anche il fatto che non le ho detto nulla di voi, che altrimenti col cazzo che avrebbe accettato di farsi sbattere.

Qui invece avrei messo una virgola dopo “Questo”, In questo caso sia per una questione di ritmo che per comprensione di come leggere la frase. Quando sono arrivata al voi, mi aspettavo un seguito e sono dovuta tornare indietro. Magari è solo un problema mia, ma per me fila di più con la virgola.
In ogni caso, nulla che possa influire sulla qualità del racconto. Buono il twist finale che arriva decisamente inatteso.
Un racconto forse un po’ troppo esplicito e non per tutti i palati, ma a me è piaciuto.
Alla prossima e buona edition


Ciao Laura.
In termini generali, concordo appieno riguardo l'uso delle virgole. Il problema è che il testo, allo stato attuale, sfrutta tutti e 3000 i caratteri a disposizione, quindi nel caso avrei dovuto recuperare quelle battute in altro modo. Peccato davvero essere arrivato alla conclusione della prima stesura allo scadere del gong. Una fase di rilettura più "rilassata" avrebbe di certo giovato al testo.
Grazie ancora e alla prossima.
lupus in fabula

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Michael Dag
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#7 » sabato 24 settembre 2022, 11:41

Showtime, di Alessandro Canella,
scelta coraggiosissima la tua, di portare un racconto gore in un contesto dove i buoni sentimenti fanno da padroni.
Interpretazione classica, ma resa in un modo del tutto inaspettato. Il tuo protagonista se ne frega della quarta partete, decide lui come e quando usarla a suo vantaggio e non proponi il solito "dramma da palcoscenico"
Anche la voce narrante è ottima.
Quasi, avrei scritto due parole in più sulla scena macabra… ma forse avrei esagerato.
Insomma, una buona prova coraggiosa e che ho letto volentieri.

Dario17
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#8 » sabato 24 settembre 2022, 19:08

Altro monologo, altro giro.
Nulla da eccepire sulla tematica porno-splatter che in questi lidi si vede poco e quindi quando viene presentata fa il suo bel colpetto.
Il linguaggio adottato è caratteristico del protagonista, però alla lunga stufa.
Può anche darsi che uno che faccia un certo mestiere in un certo contesto sia succube mentalmente del contesto, però pare proprio che parli come un 14enne che ha appena scoperto il porno e che con amici parli sboccacciato per darsi un tono di confidenza con l'argomento.
A mio parere ci sarebbe stato bene un bel contrasto tra un vocabolario del protagonista forbito e compito, giocando su uno spaventoso contrasto con le azioni violente e criminali atte a dare spettacolo.
Lo stile è discreto, si può passare sopra le ripetizioni e le cacofonie.

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gcdaddabbo
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#9 » domenica 25 settembre 2022, 16:33

Salve Alessandro!
Scusami!
Sarà perché sono vecchio, ma se mi chiedi se il tuo racconto mi è piaciuto, rispondo: “No!” Ho provato un’intima sensazione di disgusto.
Capisco la quarta parete, ma, ti confesso che non avrei mai finito di leggere queste righe se non avessi dovuto giudicarle.
Spero che ci sia almeno la volontà di provocarlo catarticamente il “disgusto” nei confronti di questo genere di spettacolo.
Andrà meglio la prossima volta. Ne sono certo.
A ben rileggerti!
Giancarlo

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#10 » domenica 25 settembre 2022, 23:39

Michael Dag ha scritto:Showtime, di Alessandro Canella,
scelta coraggiosissima la tua, di portare un racconto gore in un contesto dove i buoni sentimenti fanno da padroni.
Interpretazione classica, ma resa in un modo del tutto inaspettato. Il tuo protagonista se ne frega della quarta partete, decide lui come e quando usarla a suo vantaggio e non proponi il solito "dramma da palcoscenico"
Anche la voce narrante è ottima.
Quasi, avrei scritto due parole in più sulla scena macabra… ma forse avrei esagerato.
Insomma, una buona prova coraggiosa e che ho letto volentieri.


Ciao Michael e grazie per i complimenti.
Sebbene non sia la mia prima prova nel mondo dell'horror, questa è in effetti la mia prova più "estrema". Per una volta tanto ho lasciato tacere il folletto censorio che vive nella mia testa e ho lasciato sfogare la mia voglia di scrivere un racconto snuff ispirato a uno dei film più disturbanti che io abbia mai avuto il piacere (?) di vedere, ovvero "A serbian film".
Alla prossima.
lupus in fabula

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#11 » domenica 25 settembre 2022, 23:44

Dario17 ha scritto:Altro monologo, altro giro.
Nulla da eccepire sulla tematica porno-splatter che in questi lidi si vede poco e quindi quando viene presentata fa il suo bel colpetto.
Il linguaggio adottato è caratteristico del protagonista, però alla lunga stufa.
Può anche darsi che uno che faccia un certo mestiere in un certo contesto sia succube mentalmente del contesto, però pare proprio che parli come un 14enne che ha appena scoperto il porno e che con amici parli sboccacciato per darsi un tono di confidenza con l'argomento.
A mio parere ci sarebbe stato bene un bel contrasto tra un vocabolario del protagonista forbito e compito, giocando su uno spaventoso contrasto con le azioni violente e criminali atte a dare spettacolo.
Lo stile è discreto, si può passare sopra le ripetizioni e le cacofonie.


Ciao Dario.
Il tuo appunto relativo al modo di esprimersi del protagonista è molto interessante. Non aver avuto tempo, causa rientro tardivo dal lavoro, per una vera e propria fase di revisione del testo, ha senz'altro giocato contro la pulizia formale. Una costruzione del personaggio contrastante con la scena descritta sarebbe forse stata più interessante, ma avrebbe senz'altro necessitato di maggior tempo per essere sviluppata in maniera coerente. Detto questo, metto in saccoccia il consiglio e ci lavorerò senz'altro in fase di revisione privata.
Alla prossima.
lupus in fabula

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#12 » domenica 25 settembre 2022, 23:56

gcdaddabbo ha scritto:Salve Alessandro!
Scusami!
Sarà perché sono vecchio, ma se mi chiedi se il tuo racconto mi è piaciuto, rispondo: “No!” Ho provato un’intima sensazione di disgusto.
Capisco la quarta parete, ma, ti confesso che non avrei mai finito di leggere queste righe se non avessi dovuto giudicarle.
Spero che ci sia almeno la volontà di provocarlo catarticamente il “disgusto” nei confronti di questo genere di spettacolo.
Andrà meglio la prossima volta. Ne sono certo.
A ben rileggerti!
Giancarlo


E di che ti scusi, Giancarlo? Nel momento in cui ho deciso di scrivere questa storia sapevo benissimo che 1) sarei dovuto uscire dalla mia comfort zone e 2) avrei portato a una netta divergenza nell'apprezzamento di trama e stile. Ciononostante ho deciso di provare, che questo forum è prima di tutto una palestra di scrittura ancor prima che un concorso. Quindi ben vengano i commenti come il tuo. Anzi, mi sorprende che (per ora) sia l'unico su questa linea di giudizio. Mi aspettavo di trovare molta più gente armata di torce e forconi alla mia porta! :D
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alexandra.fischer
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#13 » lunedì 26 settembre 2022, 16:40

Tema centrato, ma in modo complesso. La quarta parete, qui, è la distanza fra il sadico pornoattore e il pubblico. Lui lo disprezza, eppure dà spettacolo, con tanto di partner mascherata alla quale fa eseguire il repertorio a luce rossa a uso della Rete e del pubblico che di certo non potrebbe permettersi una donna così, una professionista. La trovata delle lame legate alla protesi è insolita, come pure la sorpresa finale, non è un film a luce rossa, bensì uno snuff movie. Linguaggio crudo, ma assolutamente in tema con la storia narrata.

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Andrea Furlan
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#14 » martedì 27 settembre 2022, 22:10

Ciao Alessandro,
complimenti per questo snuff movie erotico – splatter vivido e colorato che mi ha coinvolto da subito. Sembra una storia di genere fino alla rivelazione finale dove riesci a inserire l’elemento fantastico che ribalta la situazione e anche lo spettatore-lettore. Centrato perfettamente il tema: il protagonista è rivolto al suo pubblico al di là della quarta parete e dà la sua visione spietata, eccessiva e autoironica della scena fuori dalla realtà che sta vivendo. A me è piaciuto molto nonostante la mancata ripulitura finale.

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Nicoletta.Bussacchetti
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#15 » martedì 27 settembre 2022, 23:41

Premetto, io e lo splatter non andiamo d'accordo. Ho cercato di essere il più oggettiva possibile, ma il tuo racconto non è proprio nelle mie corde. Detto questo, scrivi davvero bene. Qualche piccola sbavatura, tipo lo specificare (evidentemente a noi lettori e non all'immaginario pubblico a cui si sta rivolgendo) che la maschera sia in latex, ma del tutto perdonabili, anzi hai creato una scena fin troppo vivida. Mi è capitato al liceo di leggere un libro davvero disturbante, perchè troppo vivido, che parlava di torture e atti estremi che la gente ha compiuto durante la guerra. Il mio commento era stato "ho odiato il libro ma ho apprezzato tantissimo l'autore per l'intensità delle emozioni, seppure negative". Il tuo racconto mi lascia una sensazione simile, intanto ti faccio i complimenti e ora penso a dove piazzarlo.

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Pietro D'Addabbo
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#16 » mercoledì 28 settembre 2022, 0:14

Ciao Alessandro, piacere di leggerti.

Di solito, almeno. Questa volta un po' meno.
L'argomento non è facile da leggere, ma voglio provare a non lasciarmi influenzare da questo né soprattutto dal finale.
Perciò riporterò quel che ho pensato per tutto il testo prima dell'ultimo paragrafo.
Nei primi paragrafi, ci dici che noi per il protagonista non dobbiamo esistere, anzi, ce lo spieghi. Ma chi l'ha fatta, questa domanda? Perché noi spettatori/lettori dovremmo essere interessati a sapere che il narratore deve ignorare la nostra esistenza per fare quello che fa? Immagino di essere qui perché ci interessa guardare/leggere quel che è previsto accada, non per sapere i 'dietro le quinte'.
Inoltre stiamo vedendo in diretta una 'performance senza defaillance', ma che dovrebbe riuscire solo se l'attore NON pensa agli spettatori, a quanto lui stesso afferma. Tuttavia, nel momento in cui ci dice "Voi non dovete esistere" sta proprio dando consistenza al suo pubblico nel momento in cui agisce, pertanto la performance stessa dovrebbe 'fallire'.
Questa incoerenza interno ha disturbato la leggibilità al di là e prima dell'argomento stesso e del finale truculento.

Alla prossima.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#17 » mercoledì 28 settembre 2022, 0:25

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato, ma in modo complesso. La quarta parete, qui, è la distanza fra il sadico pornoattore e il pubblico. Lui lo disprezza, eppure dà spettacolo, con tanto di partner mascherata alla quale fa eseguire il repertorio a luce rossa a uso della Rete e del pubblico che di certo non potrebbe permettersi una donna così, una professionista. La trovata delle lame legate alla protesi è insolita, come pure la sorpresa finale, non è un film a luce rossa, bensì uno snuff movie. Linguaggio crudo, ma assolutamente in tema con la storia narrata.


Ciao Alexandra.
Ti ringrazio per il lucido commento e in particolare per aver saputo sottolineare uno degli aspetti portanti del brano, quello che ha dato il LA alla storia ancor prima d'immaginare "come" raccontarla. Mi riferisco al paradosso tra le parole iniziali (e ripetute) del protagonista (il fingere che gli altri non esistano e che pertanto non possano vederlo) e la realtà dove invece egli brama il giudizio e il compiacimento della sua "opera d'arte". Senza questo dettaglio il brano si ridurrebbe a una mera storiella snuff, cosa che non rientrava assolutamente tra i miei obiettivi.
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#18 » mercoledì 28 settembre 2022, 0:27

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Alessandro,
complimenti per questo snuff movie erotico – splatter vivido e colorato che mi ha coinvolto da subito. Sembra una storia di genere fino alla rivelazione finale dove riesci a inserire l’elemento fantastico che ribalta la situazione e anche lo spettatore-lettore. Centrato perfettamente il tema: il protagonista è rivolto al suo pubblico al di là della quarta parete e dà la sua visione spietata, eccessiva e autoironica della scena fuori dalla realtà che sta vivendo. A me è piaciuto molto nonostante la mancata ripulitura finale.


Ciao Andrea.
Felice di sapere che il brano è riuscito a prenderti nonostante la non certo ottimale pulizia formale. Mai come in questo caso avrei preferito non beccare il turno di lavoro pomeridiano per poter avere qualche ora in più a disposizione. :)
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#19 » mercoledì 28 settembre 2022, 0:33

Nicoletta.Bussacchetti ha scritto:Premetto, io e lo splatter non andiamo d'accordo. Ho cercato di essere il più oggettiva possibile, ma il tuo racconto non è proprio nelle mie corde. Detto questo, scrivi davvero bene. Qualche piccola sbavatura, tipo lo specificare (evidentemente a noi lettori e non all'immaginario pubblico a cui si sta rivolgendo) che la maschera sia in latex, ma del tutto perdonabili, anzi hai creato una scena fin troppo vivida. Mi è capitato al liceo di leggere un libro davvero disturbante, perchè troppo vivido, che parlava di torture e atti estremi che la gente ha compiuto durante la guerra. Il mio commento era stato "ho odiato il libro ma ho apprezzato tantissimo l'autore per l'intensità delle emozioni, seppure negative". Il tuo racconto mi lascia una sensazione simile, intanto ti faccio i complimenti e ora penso a dove piazzarlo.


Ciao Nicoletta.
Non so se essere felice o meno delle sensazioni suscitate dal brano, a prescindere di quello che sarà il piazzamento finale. Nonostante in passato abbia più volte scritto racconti horror qui su MC, per me è stata la prima volta che ho intrapreso una strada così "hardcore" (in tutti i sensi, badum tss!) (ok, questa era pessima, picchiatemi...). E sebbene 30 secondi dopo aver pubblicato il brano abbia pensato "oddio, ma cosa cazzo ho fatto?", ora mi ritrovo ad essere quanto mai curioso nel vedere un tale arcobaleno di reazioni contrastanti.
Grazie del commento e alla prossima.

EDIT: Mi ero scordato una cosa: grazie mille per la nota sulla maschera in latex. Nella fretta della scrittura mi era sfuggita quell'uscita dal personaggio.
Ultima modifica di Alessandro -JohnDoe- Canella il mercoledì 28 settembre 2022, 0:46, modificato 1 volta in totale.
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#20 » mercoledì 28 settembre 2022, 0:42

Pietro D'Addabbo ha scritto:Ciao Alessandro, piacere di leggerti.

Di solito, almeno. Questa volta un po' meno.
L'argomento non è facile da leggere, ma voglio provare a non lasciarmi influenzare da questo né soprattutto dal finale.
Perciò riporterò quel che ho pensato per tutto il testo prima dell'ultimo paragrafo.
Nei primi paragrafi, ci dici che noi per il protagonista non dobbiamo esistere, anzi, ce lo spieghi. Ma chi l'ha fatta, questa domanda? Perché noi spettatori/lettori dovremmo essere interessati a sapere che il narratore deve ignorare la nostra esistenza per fare quello che fa? Immagino di essere qui perché ci interessa guardare/leggere quel che è previsto accada, non per sapere i 'dietro le quinte'.
Inoltre stiamo vedendo in diretta una 'performance senza defaillance', ma che dovrebbe riuscire solo se l'attore NON pensa agli spettatori, a quanto lui stesso afferma. Tuttavia, nel momento in cui ci dice "Voi non dovete esistere" sta proprio dando consistenza al suo pubblico nel momento in cui agisce, pertanto la performance stessa dovrebbe 'fallire'.
Questa incoerenza interno ha disturbato la leggibilità al di là e prima dell'argomento stesso e del finale truculento.

Alla prossima.


Ciao Pietro.
Il tuo commento mi permette di tornare su un punto già accennato nei commenti precedenti. L'incoerenza da te rilevata è in realtà il perno attorno a cui ruota l'intera storia. Come scrivevo in risposta a Massimo, l'intera storia altro non è che una metafora dell'atto artistico in generale, con particolari riferimenti alla sfera della scrittura. Da una parte il protagonista ripete a più riprese la sua totale indipendenza dal giudizio altrui, il quale anzi rischia di sminuirne l'estro. Dall'altra tuttavia lo brama, tanto da ricercarlo esplicitamente nella scena finale. Ecco perché scrivevo che ho voluto giocare col tema attuando un doppio sfondamento della quarta parete: da una parte quella fisica rappresentata dalla telecamera, col protagonista che si rivolge direttamente al suo pubblico, dall'altra quella metaforica dove siamo NOI quel VOI (perdona il gioco di parole). Riprendendo le parole scritte in risposta a Massimo, i clienti/osservatori sono l'equivalente deformato di noi lettori, i quali a nostra voglia ci approcciamo ai testi che leggiamo alla ricerca di una qualche forma di soddisfazione personale.
Spero con queste parole di essere stato in grado non tanto di convincerti nel ribaltare il tuo giudizio sul testo, quanto di fornirti una nuova chiave di lettura. Alla prossima.
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#21 » mercoledì 28 settembre 2022, 0:52

Alessandro -JohnDoe- Canella ha scritto:Ciao Pietro.
Il tuo commento mi permette di tornare su un punto già accennato nei commenti precedenti. L'incoerenza da te rilevata è in realtà il perno attorno a cui ruota l'intera storia. Come scrivevo in risposta a Massimo, l'intera storia altro non è che una metafora dell'atto artistico in generale, con particolari riferimenti alla sfera della scrittura. Da una parte il protagonista ripete a più riprese la sua totale indipendenza dal giudizio altrui, il quale anzi rischia di sminuirne l'estro. Dall'altra tuttavia lo brama, tanto da ricercarlo esplicitamente nella scena finale. Ecco perché scrivevo che ho voluto giocare col tema attuando un doppio sfondamento della quarta parete: da una parte quella fisica rappresentata dalla telecamera, col protagonista che si rivolge direttamente al suo pubblico, dall'altra quella metaforica dove siamo NOI quel VOI (perdona il gioco di parole). Riprendendo le parole scritte in risposta a Massimo, i clienti/osservatori sono l'equivalente deformato di noi lettori, i quali a nostra voglia ci approcciamo ai testi che leggiamo alla ricerca di una qualche forma di soddisfazione personale.
Spero con queste parole di essere stato in grado non tanto di convincerti nel ribaltare il tuo giudizio sul testo, quanto di fornirti una nuova chiave di lettura. Alla prossima.


Ho letto solo dopo aver scritto il mio giudizio la tua risposta all'altro commento.
In effetti, a posteriori e a livello logico, posso capire l'intento che descrivi e sono d'accordo che il 'doppio sfondamento' nel tuo testo (triplo se ci mettiamo quello del finale) sia stato ottenuto e sia riconoscibile per chi vada a cercarlo. Tuttavia a livello empatico, come lettore, non è il giochino logico quello che ho colto alla prima lettura, quanto piuttosto un livello interpretativo più basilare, se vogliamo, reagendo quindi di pancia e rilevando solo l'incoerenza.
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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#22 » lunedì 3 ottobre 2022, 18:43

Nulla da eccepire sul fronte tecnico e di gestione interna del flusso narrativo, il racconto funziona e fa quello per cui è stato ideato, in più declinando perfettamente il tema. Mi fermo però al pollice quasi su perché l'ho trovato davvero disturbante e sono confuso a riguardo, nel senso che non riesco a discernere tra un mio blocco personale (idem con A SERBIAN FILM) e la sensazione che si sarebbe potuto fare qualcosa di più per renderlo più efficace nonostante il tema trattato. In ogni caso, un'ottima prova.

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Re: Showtime (ALessandro Canella)

Messaggio#23 » martedì 4 ottobre 2022, 22:22

antico ha scritto:Nulla da eccepire sul fronte tecnico e di gestione interna del flusso narrativo, il racconto funziona e fa quello per cui è stato ideato, in più declinando perfettamente il tema. Mi fermo però al pollice quasi su perché l'ho trovato davvero disturbante e sono confuso a riguardo, nel senso che non riesco a discernere tra un mio blocco personale (idem con A SERBIAN FILM) e la sensazione che si sarebbe potuto fare qualcosa di più per renderlo più efficace nonostante il tema trattato. In ogni caso, un'ottima prova.


Grazie come sempre del tuo commento.
In merito al "fare di più per rendere il testo più efficace" concordo in pieno. Purtroppo in fase di rilettura (l'unica che mi è stata possibile visto l'orario in cui ho finito la prima stesura) ho dovuto tagliare una grossa fetta di testo dove il protagonista ragionava sulle 3 S che, a suo modo di vedere, governano la società: soldi, sesso e sangue. Il passaggio doveva sia esplicitare il vero tema del racconto (al di là dei parallelismi con l'ambito della narrativa a cui già accennavo nei precedenti commenti) sia fornire al lettore un indizio su come sarebbe evoluta la seconda parte della performance. Purtroppo questa parte di testo, pur fondamentale, non portava avanti la storia nei limiti dei 3000 caratteri, ragion per cui sono stato costretto a tagliarla in toto. Fosse stata un'edizione anche solo da 4000 caratteri sarei riuscito a farci stare tutto e anche qualcosina di più (per la gioia di chi invece via MP mi ha chiesto ancora più "viulenza").
Scherzi a parte, l'unica parte di commento su cui non concordo al 100% riguarda il fronte tecnico. Ormai credo si noto a tutti come questo sia un aspetto per me fondamentale e in tal senso questo è a mio avviso un racconto estremamente grezzo. Molti passaggi sono migliorabili, non solo per evitare brutte alliterazioni e ripetizioni, ma anche per rendere la caratterizzazione del personaggio meno banale a livello lessicale.
Detto questo, incasso questo pollice quasi su con grandissimo piacere, soprattutto considerando che, non fosse stato per il tema in grado di solleticarmi all'istante, io a quest'edizione nemmeno avrei dovuto partecipare. :)
lupus in fabula

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