Gruppo EDEN: Lista racconti e classifiche

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 19 settembre 2022 con Francesca Conforti per l'inaugurazione della Decima Era!
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antico
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Gruppo EDEN: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 20 settembre 2022, 2:30

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BENVENUTI ALLA FRANCI CONFORTI EDITION, LA PRIMA DELLA DECIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 166° ALL TIME!

Questo è il gruppo EDEN della FRANCI CONFORTI EDITION con FRANCI CONFORTI come guest star.

Gli autori del gruppo EDEN dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo STORMACHINE.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo SPINE.


Questo è un gruppo da NOVE racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da FRANCI CONFORTI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre.

Essendo la prima edizione d'Era, per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK NONA ERA (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). Ho forzato solo per posizionare i quattro racconti con malus in quattro gruppi diversi.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo EDEN:

Nel multiverso della follia, di Emiliano Maramonte, ore 00.06
Continua a scrivere, di Davide Mannucci, ore 00.42, 2979 caratteri
La stanza, di Giuliano Cannoletta, ore 23.26, 2716 caratteri
Vacanze di mezza estate, di Alexandra Fischer, ore 21.44, 2391 caratteri
Cagasotto, di Mario Mazzafoglie, ore 00.59, 2986 caratteri
Morire, dormire, forse sognare, di Francesco Battaglia, ore 00.09, 2995 caratteri
Maledetta faraona, di Roberto Masini, ore 00.24, 2994 caratteri
Lo dice la TV, di Stefano Tanci, ore 00.32, 2911 caratteri
Buio, di Gabriele Loddo, ore 01.22, 2358 caratteri MALUS 4 PUNTI

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 29 SETTEMBRE per commentare i racconti del gruppo STORMACHINE Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 30 SETTEMBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo STORMACHINE e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo STORMACHINE.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA FRANCI CONFORTI EDITION A TUTTI!



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Maurizio Chierchia
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Re: Gruppo EDEN: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » giovedì 22 settembre 2022, 16:44

Buongiorno.
Ecco la classifica finale con i commenti. Complimenti a tutti!

1- LA STANZA
2- LO DICE LA TV
3- VACANZE DI MEZZA ESTATE
4- NEL MULTIVERSO DELLA FOLLIA
5- CAGASOTTO
6- MORIRE, DORMIRE, FORSE SOGNARE
7- CONTINUA A SCRIVERE
8- BUIO
9- MALEDETTA FARAONA

1- LA STANZA
Ciao Giuliano.
Non c'è che dire, il tuo racconto mi ha commosso e non poco. Hai creato una storia che per chi è un po' sensibile, ti trascina in un pozzo così profondo che è difficile uscirne. Fortuna che si tratta solo di 3000 caratteri, se facessi un romanzo del genere lo comprerei, lo leggerei e piangerei come un cretino per una settimana intera. In così pochi caratteri sei riuscito a rappresentare non solo la situazione tragica che sta vivendo il protagonista, ma anche quello che ha portato alla depressione la sua amata morta suicida. Complimenti davvero, mi piacciono da matti queste storie ma ci vuole pochissimo a cadere nel banale, invece qui non posso che applaudirti.
Ti auguro buona gara e spero di rileggere qualcosa di tuo.

2- LO DICE LA TV
Ciao Stefano, è un piacere rileggerti!
Che dire, racconto a mio parere molto ma molto bello. Il fatto di come l'attore si prenda gioco del protagonista per aiutarlo a "invadere" la Terra è stato reso molto divertente. La frase finale, quasi un meme, mi ha lasciato un gusto piacevole dopo averla letta. Bello pensare come la tv possa, e forse lo fa, introdursi di prepotenza nella nostra vita senza che noi facciamo nulla, anzi gli diamo una mano. Il tema è sicuramente centrato. Il tuo modo di scrivere pulito lascia che il racconto si legga senza intoppi.
Complimenti e buona gara!

3- VACANZE DI MEZZA ESTATE
Ciao Alexandra! Che piacere rileggerti dopo i mesi estivi. Spero vada tutto bene.
Comunque veniamo a noi. Il tuo racconto mi è piaciuto molto, soprattutto l'incastro dell'ultimo tassello che hai inserito nel tuo mosaico idilliaco. Il modo in cui hai sfruttato il tema del racconto è ben congegnato e non banale. Bellissima l'immagine finale dell'osservatore che deve essere attento a individuare l'uomo nel mosaico. Bello davvero. Leggero, spensierato e simpatico.
Ti auguro buona gara e a rileggerci presto!

4- NEL MULTIVERSO DELLA FOLLIA
Ciao Emiliano, è un piacere rileggerti.
Allora, parto col dire che non sono un fan tossico della fantascienza, ma nemmeno mi dispiace. Sono quello che si può definire un lettore casual per quanto riguarda il genere. Il fatto di giocare però con i portali e il multiverso ovviamente stuzzica sempre parecchio. La linearità della storia la rende chiara e precisa, inoltre mi piace parecchio come scrivi, senza troppi fronzoli. L'unica cosa che secondo me stona un po', poi magari ho frainteso io, è il rapporto tra il ricco e la scienziata. All'inizio lui le dà del lei, poi dopo essere uscito dalla gabbia le dà del tu. Non so se sia una svista o se è intenzionale, mi dirai tu.
In ogni caso il tema è centrato e anche in una maniera interessante. Alla fine mi sono immaginato quale reale potere potesse aver guadagnato la scienziata e un po' la invidiavo. Chi non vorrebbe il potere di creare e annullare ciò che vuole.
In conclusione un bel racconto che fa quello che deve fare.
Complimenti e buona gara!

5- CAGASOTTO
Ciao Mario.
Il tuo racconto non mi è dispiaciuto, solo che non l'ho trovato molto in tema. È vero, c'è il teatro, ma questo secondo me non basta. Per quanto riguarda il tipo di delitto e il come l'ha fatto secondo me non è così forzato. Alla fine basta organizzarsi in un periodo di pioggia, sapere che la tua fidanzata ama il teatro e che è una pazza che farebbe irruzione ovunque. Non sono poi così troppi elementi da renderlo impossibile da attuare. Solo il discorso delle luci mi risulta più forzato, perchè effettivamente se è chiuso da trent'anni difficile che ci siano. Un'altra cosa che stona un po' è la presenza di un complice. Se alla fine è il protagonista a sgozzarla visto che ha il pugnale, a che gli serve un complice.
In ogni caso il racconto si legge molto bene, peccato per il tema e questi piccoli dettagli.
Ti auguro buona gara e a rileggerti presto!

6- MORIRE, DORMIRE, FORSE SOGNARE
Ciao Francesco.
Purtroppo il racconto non mi ha fatto impazzire. Non parlo della forma che è comunque pulita e si legge bene. Parlo proprio del contenuto. Intanto la cosa che mi chiedo io è: ma davvero la gente spende soldi per andare a dormire a teatro? va bene uno o due persone, ma che l'intero teatro non ascolti mi sembra assurdo. Se non ascoltano ci sono due motivi, o è un teatro scadente dove la gente non paga e alla fine gli regalano da bere e mangiare, oppure è una situazione così irrealistica che fa tendere verso un racconto non proprio realistico. È quasi una situazione grottesca a mio avviso.
Non so, non ho trovato niente che mi rimanesse dopo la lettura. Il tema c'è senz'altro, l'attore che sfonda la quarta parete per ammazzare gli spettatori, ma secondo me potevi fare di meglio con questa base.
Ti auguro buona gara e a rileggerti presto!

7- CONTINUA A SCRIVERE
Ciao Davide.
Allora... è complicato.
Ho capito (più o meno) dove volevi andare a parare con la storia e col tema. Una protagonista che vive la sua storia e intanto percepisce di essere all'interno del racconto, o una cosa simile. Purtroppo il fatto che non abbia ancora compreso questo dopo tre letture mi dice che forse non sia stata messa giù con la giusta efficacia la storia.
La cosa che senza dubbio non ho capito è il finale. Cioè, lui in questo caso chi è? Il marito intendo. Che ruolo ha in questa storia? È colui che la scrive e sclera e di conseguenza arriva la polizia e quant'altro? Scusami ma proprio non ho capito e dal momento che mi sto scervellando sarei felicissimo di avere una tua esposizione totale sulla faccenda.
Ad esempio:
Dovevo andare dal babbo e scoprire che Cesira era...oh cavolo perché cacchio Massimo ha sclerato? La trama non va avanti così. Ci scoprono e addio storia.
Basta! Riprenditi per favore, sistema la cosa e continua a scrivere.
In questa parte ti giuro che mi sono totalmente perso. Illuminami ti prego.
Per finire, è un vero peccato che tutte questi dubbi mi abbiano appesantito la lettura, perchè per quanto riguarda lo stile invece lo trovo molto fluido. Forse un po' troppo contorto per quanto riguarda la storia.
Ti auguro buona gara e spero di avere da te le risposte per godermi tutta l'essenza della storia.

8- BUIO
Ciao Gabriele.
Purtroppo, come hai fatto notare, il poco tempo a disposizione ha fatto si che il racconto sia poco incisivo e soprattutto un po' fuori tema.
Sto cercando di capire come tu lo abbia interpretato. Mi sembra che la tua "quarta parete" sia composta dalla benda sugli occhi del protagonista. Il suo rapitore, Mr. Tanaka, è lo spettatore e il protagonista è l'attore in scena. Non so, forse sto delirando e sto cercando un senso tutto mio alla vicenda.
Per quanto riguarda invece la parte stilistica del racconto, ho trovato alcune incongruenze che non mi sono piaciute. Ad esempio, all'inizio del racconto il protagonista dice di essere legato con delle corde che non riuscirebbe a tagliare nemmeno con un coltello, da quanto sono spesse. Poi però, nel finale, usa un coccio di vetro per liberarsi. Mi sembra un po' strana come cosa, una delle due condizioni esclude l'altra.
Mi dispiace ma non ho trovato qualcosa che potesse stuzzicarmi o almeno completamente aderente al tema.
Ti auguro comunque buona gara e spero di rileggere qualcosa di tuo.

9- MALEDETTA FARAONA
Ciao Roberto.
Il tuo racconto non mi è piaciuto e ora ti spiego i motivi.
Per prima cosa il tema. A parer mio non c'è. Per quel che mi riguarda, non basta inserire una frase che nomini un tema per far sì che il tema sia presente. Non ho percepito la quarta parete da nessuna parte.
Oltre al tema, la cosa che meno mi è piaciuta è proprio la storia. Il fatto di descrivere la parte più interessante, cioè la discesa nella "cripta" e la morte del protagonista in così poche righe ha reso il resto superfluo. Diciamo che suddividere così la storia secondo me non aveva senso. È una vicenda che ha bisogno di troppo sviluppo per essere imbandita in pochi caratteri. Poi è vero che le cose originali non esistono quasi più, ma come vicenda è vista e rivista. Un archeologo che diffida dalle maledizioni e rimane a sua volta in trappola. Altra cosa che non ho capito. Perchè all'inizio ci tieni a precisare che il protagonista cerca una regina greca (Cleopatra?) ma alla fine ci presenti solo elementi egizi? Dove è finito il protagonista? L'epilogo è ambientato nello stesso luogo del paragrafo Meretseger?
In conclusione mi dispiace ma non posso dare un giudizio positivo al racconto.
Ti auguro buona gara e spero di poter leggere qualcosa di tuo in futuro.
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

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MatteoMantoani
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Re: Gruppo EDEN: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » venerdì 23 settembre 2022, 13:05

1) Lo dice la TV
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2) Nel Multiverso della Follia
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3) La Stanza
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4) Cagasotto
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5) Continua a scrivere
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6) Morire, dormire, forse sognare
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7) Vacanze di Mezza Estate
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8) Maledetta faraona
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9) Buio
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Simone Cassia
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Re: Gruppo EDEN: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » sabato 24 settembre 2022, 10:51

1. La stanza di Giuliano Cannoletta
2. Lo dice la TV di Stefano Cianci
3. Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte
4. Morire, dormire, forse sognare di Francesco Battaglia
5. Vacanze di mezza estate di Alexandra Fischer
6. Continua a scrivere di Davide Mannucci
7. Maledetta faraona di Roberto Masini
8. Cagasotto di Mario Mazzafoglie
9. Buio di Gabriele Loddo


Nel multiverso della follia di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano, bentrovato!
Devo ammettere che ho dovuto rileggere il racconto un paio di volte prima di capire a pieno il potere di cui parlava la scienziata e assaporarne il finale aperto. Ti dico: tema centrato. Sullo stile ci sono un paio di passaggi poco fluidi rispetto al resto (la parte del rigonfiamento dell'oggetto nella tasca del camice e la descrizione dell'uomo appena uscito dalla gabbia), ma nel complesso è ben scritto.
A proposito della gabbia, ho dovuto prima cercare su Google di cosa si trattasse, ma ammetto di masticare poca fantascienza.
Una buona prova. A rileggerci!


Continua a scrivere di Davide Mannucci
Ciao Davide,
devo essere sincero, ma il mio commento rischia di essere la copia spuntata di quello di Matteo.
Premio l'idea di fondo che ispirato il racconto, ma penso che tu sia ben capace di renderla molto meglio di così.
Le dinamiche familiari descritte all'inizio sono carine, ma risultano oscure e popolate da personaggi che poi non hanno alcun risvolto all'interno della vicenda e il finale arriva in modo un po' rocambolesco.
A rileggerci!


La stanza di Giuliano Cannoletta
Ciao Giuliano,
Che dire? Ho la pelle d'oca. Un racconto che esprime una dolcezza e una tenerezza mista a rimorso. Un sapore agrodolce che è difficile lasciare andar via alla fine delle 3000 battute. Il tema c'è, non nel senso teatrale del termine, ma proprio quella quarta parete lasciata bianca ha un valore immenso nel trasporre il rapporto tra il protagonista e i suoi fantasmi.
Ottima prova. A rileggerci!


Vacanze di mezza estate di Alexandra Fischer
Ciao Alexandra,
Il mosaico delle ragazze in costume di piazza Armerina è stupendo e io non ho potuto fare a meno di pensare per tutto il tempo che si tratta di un pavimento, ma ti assicuro che in fase di classifica mi sforzerò di non inficiare così il tuo inserimento del tema all'interno del racconto.
Il racconto è scorrevole, ma alla fine rimango con un po' di dubbi. Cosa ha spinto il muratore a cercare la parete incriminata la prima volta? E perché vi si reca anche a sera dopo essere stato presumibilmente lì tutta la giornata? A cosa è dovuto il sortilegio che gli ha permesso di varcare quella soglia? Racconto piacevole, ma penso si potesse fare meglio.
A rileggerci!


Cagasotto di Mario Mazzafoglie
Ciao Mario,
il racconto gode dell'invidiabile pregio della leggibilità e della scorrevolezza. Buoni i dialoghi e le descrizioni, ma lo trovo poco attinente al tema e decisamente forzato nella consequenzialità degli eventi.
Per quanto si possa essere machiavellici, ci vuole una discreta botta di culo per sapere quando il cielo farà venire giù un acquazzone di quelli che ti costringono a fermare la macchina (casualmente davanti al teatro abbandonato).
Anche la dualità del protagonista mi convince poco quando passa da "mio padre mi ucciderà se sentirà puzza di fumo" all'aver organizzato una roba premeditata a tal punto da aver sistemato le luci del teatro vecchio di 30 anni (perché dovrebbe esserci la luce ancora collegata?) e aver chiamato un attore (un complice?)... Ok la sospensione dell'incredulità, ma qui si pretende un po' troppo dal lettore.


Morire, dormire, forse sognare di Francesco Battaglia
Ciao Francesco,
Racconto notevole e stile altrettanto notevole come ti hanno già fatto notare prima di me.
Il racconto si lascia leggere con piacere ma il finale, secondo me, un po' rovina la bella atmosfera che eri riuscito a creare fino a poco prima.
Tranne che non ci sia premeditazione (e da quel che si legge non si direbbe esserci) non vedo motivo alcuno per cui l'attore non debba avere un oggetto di scena piuttosto che una spada in grado di fare la carneficina che lui intende fare alla fine.
E anche quella voce che lo invita a rompere la quarta parete, secondo me, fa perdere vigore al racconto che poteva essere incentrato sul ribaltamento per cui è l'attore a subire la rottura della parete da parte del pubblico.
Come altri ti hanno già fatto notare, avrei insistito un po' di più in quel senso e nel malessere del protagonista, piuttosto che concludere con un exploit del genere. In ogni caso non posso dire che la prova non sia valida e godibile, anzi!
A rileggerci.


Maledetta faraona di Roberto Masini
Ciao Roberto,
ci vuole una buona dose di coraggio per dividere 3000 battute (spazi inclusi) in paragrafi e tu l'hai avuto, ma, secondo me, la scelta non ti ha aiutato perché i paragrafi sono troppo condensati.
Lo stile è sicuramente buono, non ho molto da dire a riguardo, ma è il concept a lasciarmi un po' perplesso.
Quello che leggiamo è tutto nel tacquino dell'archeologo? Anche il flashback? Qualcuno l'ha trovato, quindi? Oppure il pov ci mostra l'archeologo che scrive mentre sta per morire? Perché in tal caso, mi aspetterei una narrazione molto diversa.
Inoltre, il tema mi sembra infilato un po' forza nella vicenda e per niente valorizzato.
Per concludere, prova che non mi convince, ma apprezzo lo sforzo di creatività per la vicenda narrata, che in sé è anche godibile.
A rileggerci.


Lo dice la TV di Stefano Cianci
Ciao Stefano,
racconto onestissimo e pulito che fa bene il suo lavoro e porta a casa il risultato.
Senza troppi fronzoli e forzature, metti giù una storia coerente e interessante, con qualche punta di ironia e una one-line finale azzeccatissima che da sola vale la lettura.
Il tema è centrato e ben svolto. Complimenti. Ben fatto!
A rileggerci


Buio di Gabriele Loddo
Ciao Gabriele,
è capitato anche a me in passato di scrivere come un pazzo dalle 23 e so cosa si prova, ma di solito mi è capitato perché il tema mi ha folgorato con un'idea che andava messa giù. Ecco. Nel tuo racconto il tema non lo trovo (o se c'è non mi è arrivato).
Descrivi una vicenda che può risultare più o meno interessante al lettore, ma che rimane un po' fine a se stessa, con i difetti di una consegna last minute con le criticità che già altri ti hanno fatto notare e che non sto qui a ripetere.
Una lode alla tenacia, ma temo che sarai lontano dalla testa della classifica.
A rileggerci

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jimjams
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Re: Gruppo EDEN: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » martedì 27 settembre 2022, 0:12

1. Vacanze di mezza estate, di Alexandra Fischer
2. Morire, dormire, forse sognare, di Francesco Battaglia
3. Continua a scrivere, di Davide Mannucci
4. La stanza, di Giuliano Cannoletta
5, Lo dice la TV, di Stefano Tanci
6. Nel multiverso della follia
7. Cagasotto, di Mario Mazzafoglie
8. Maledetta faraona, di Roberto Masini
9. Buio, di Gabriele Loddo


1. Vacanze di mezza estate, di Alexandra Fischer
Ciao Alexandra, bentrovata.
Il racconto interpreta alla perfezione il tema, sfruttando una delle possibili evoluzioni. L'idea di base è buona e ben resa e il personaggio principale mi fa una certa tenerezza mentre cerca di mollare l'amico invadente che male intepreta la sua fretta.
Mi è piaciuto davvero. Vedremo cosa sanno fare gli altri.

2. Morire, dormire, forse sognare, di Francesco Battaglia
Ciao Francesco.
Il tuo racconto è il più divertente tra quelli letti finora. Amleto che scende tra il pubblico e comincia a infilzare pance è un'immagine irresistibile. Bravo. Stile convincente e tema centrato in punta di fioretto. Il tuo racconto dimostra che si può utilizzare anche la variante più lineare del tema e ottenere comunque un buon risultato. Qualche piccola cosa da sistemare, ma niente che una revisione non veda al volo.
Torno dopo aver stilato la classifica perché mi sono stupito da solo per la posizione dove ti ho messo. Credo dipenda dal fatto che al di là di altre considerazioni è il racconto che più mi ha fatto sorridere. E questo per me conta.

3. Continua a scrivere, di Davide Mannucci
Ciao Davide.
Il tuo racconto segue un filone che mi aspettavo di trovare ma,salvo la partenza un po' spiazzante, ha un ritmo che trascina e convince. Mi è piaciuto sia lo stile sia l'interpretazione del tema che hai dato. Molto bene direi. Sulla tecnica credo tu debba lavorare un po', ma magari è solo scarsità di tempo o necessità di tagliare. Nel risultato attuale cìè margine per migliorare.

4. La stanza, di Giuliano Cannoletta
Ciao Giuliano.
Una quarta parete presa alla lettera, mi sta comunque bene. Bello in ogni caso il racconto, che mi ha colpito. La mia opinione è dunque positiva ma ti invito comunque a riprenderlo e farlo crescere un po'. Vale la pena secondo me rifinirlo, senza limiti di spazio, e farne una storia appena appena di maggior respiro. Penso finirà sicuramente alto in classifica.

5, Lo dice la TV, di Stefano Tanci
Ciao Stefano.
Sono contento di trovare un'altra variante all'idea principale del quarto muro. Alla TV non avevo affatto pensato, anche se si tratta di uno spunto molto utilizzato in tanti generi letterari, film, tv. In ogni caso, idea originale o meno, il racconto sfrutta molto bene lo spunto, fila bene, insomma mi piace. In qualche parte lo scambio tra i protagonisti risulta un po' ingessato, forzato, per il resto per me ok.

6. Nel multiverso della follia, di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano, felice di essere tornato a commentarti.
Mi aspettavo di trovare questa impostazione in almeno uno dei racconti, se non di più, perché in qualche modo è stata ed è uno dei filoni della narrativa di fantasia che ha sempre affascinato lettori e scrittori. C'è qualche passaggio leggermente spigoloso ma la storia scorre bene, specialmente dal momento in cui la nostra protagonista prende in mano il gioco e comincia a usare il suo potere narrante. Per me giudizio positivo.

7. Cagasotto, di Mario Mazzafoglie
Ciao Mario.
Devo confessare che questo racconto non rientra tra quelli che mi hanno colpito. Da una parte perché la storia appare un po' forzata, dall'altra per l'introduzione di un terzo personaggio che forse assolve al compito di giustificare il tema, ma non aggiunge, o almeno io non la vedo, utilità alla storia. Stile ok, piccoli dettagli da sistemare ma gradevole.

8. Maledetta faraona, di Roberto Masini
Ciao Roberto.
Non mi dispiace l'approccio stilistico, l'idea del taccuino, le cui pagine sono in pratica il racconto. Non mi piace invece il forzato richiamo al tema che hai inserito nel finale. Tra l'altro sono convinto che non fosse necessario. Sarebbe bastato che l'esploratore sfondasse la quarta parete fisica della sala e il tema sarebbe stato comunque rispettato. A volte, capita anche a me, ci facciamo prendere dalla necessità di rispettare il tema mentre ci è venuta un'idea troppo intrigante e finiamo per forzare la mano.

9. Buio, di Gabriele Loddo
Ciao Gabriele.
Con questo particolare racconto mi trovo un po' in difficoltà. Questo perché l'idea della storia è carina, lo stile non male, ma non riesco in nessuno modo a trovare il tema. Per questo motivo faccio un po' fatica a classificarlo. Ti avviso che, per il modo in cui faccio la classifica, il racconto si troverà inevitabilmente in basso.

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antico
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Re: Gruppo EDEN: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » mercoledì 28 settembre 2022, 14:48

Avete ricevuto quattro classifiche. Ve ne dovranno arrivare altre cinque oltre a quella di Spartaco, che assegnerà i pollici in mia vece.

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Polly Russell
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Re: Gruppo EDEN: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » mercoledì 28 settembre 2022, 23:18


1 Lo dice la TV. Stefano Tanci
2 La stanza. Giuliano Cannoletta
3 Vacanze di mezza estate. Alexandra Fisher
4 Nel multiverso della follia. Emiliano Maramonte
5 Morire, dormire, forse sognare. Francesco Battaglia
6 Cagasotto. Mario Mazzafoglie
7 Continua a scrivere. Davide Mannucci
8 Buio. Gabriele Loddo
9 Maledetta faraona. Roberto Masini

Nel multiverso della follia
Ben trovato!
Allora m, iniziamo col dire che mi sono chiesta per mezzo racconto chi fosse Dyson. Prima ho pensato a un canarino, poi a un poveraccio usato come cavia (e lì devo dire che la mia vena trash ha avuto un sobbalzo) poi ho capito che alla fine non serviva a un cacchio ai fini della trama e ho atteso i commenti.
Il racconto non mi dispiace anche se mi ha lasciata un po’ freddina, ho trovato poco “disperato”’il miliardario, col
quale invece avrei voluto empatizzare. Per il resto, buono, tema centrato.


Continua a scrivere
Ben trovato anche a te.
Ho dei seri problemi, non ho capito dove tu sia andato a parare.
L’intento è chiaro, rompi la quarta parete con il personaggio che sa di essere in un racconto è cerca di mettere tutto a posto prima che i lettori arrivino a quel punto. ma “tutto” che?
Non capisco qual è mio problema che deve risolvere, non capisco come lo risolva.
Quindi, al netto dell’ aderenza al tema, rimango con un pugno di mosche in mano.


La stanza
Ciao!
Ehhh… la lacrimuccia paga sempre (almeno con me), bravo! Vero che dalla prima battuta di lui si capisce come andrà a finire e che Anna non è più tra i viventi, ma chi se ne frega, fa comunque il suo effetto.
Mi piace anche come hai declinato il tema, con una vera parete!
I dialoghi sanno un po’ di infodump ma in questi casi è quasi d’obbligo.
un buon lavoro.


Vacanze di mezza estate
Buongiorno principessa!
Mi piace molto l’idea, romantica e fantastica al punto giusto. ottimo modo, anche il tuo, di pensare alla quarta parete. Solo un appunto, che però penalizza tutto il racconto, il “prima”. noi non sappiamo che il protagonista avesse già visto le ragazze, quindi la sua “astinenza” non ha alcun senso mentre lèggiamo è crea solo confusione. Allora ti suggerisco di usare i caratteri con cui descrivi i vortici del vento, o i suoi pettorali scolpiti (che ci stanno sempre bene ma non quando sei in penuriando battute) per prepararci al finale. Non ha potuto seguirle perché è stato interrotto? perfetto. fai partire la scena da lì, e allora verrà un gran bel lavoro.
In ogni caso, ottima aderenza al tema è ottima idea.


Cagasotto
Ciao.
Di certo sei bravo nei dialoghi. Verosimili, veloci, davvero buoni.
Purtroppo la trama è troppo assurda per essere anche credibile. Questo tizio ha risistemato un teatro vecchio di trent’anni, con tanto di gruppo elettrogeno per far fuori la ragazza e per tutto il viaggio finge di non volercela portare? a che pro? e se lei a un certo punto avesse deciso di accontentarlo e tornare a casa?
Capisco che a te serviva il colpo di scena, ma in questo modo non funziona.
potevi sfruttare la voglia di lei di recitare, anche in un teatro vuoto. Lui avrebbe potuto organizzare il tutto per farla felice, o almeno farglielo credere e ammazzarla con comodo.
Oltretutto non trovo l’aderenza al tema, dov’è la quarta parete?


Morire, dormire, forse sognare
Ciao.
Scrittura pulita, fluida.
Un paio di perplessità: se il racconto è ambientato in Italia (e non vedo appigli perché non lo sia) mi pare abbastanza improbabile che ci sia un’intera platea annoiata. A meno che non sia una rappresentazione gratuita, con quello
che costa il teatro, o lui è un cane come attore, o non capisco.
Magari un accenno al fatto che sia un teatrino di quartiere o anche della parrocchia, toglierebbe questo dubbio.
Come è abbastanza strano che ci sia una spada vera in scena, e… perché il teschio è di gesso? Ho pensato che tu abbia scelto quel materiale perché a un certo punto dici che lo stritola, solo che poi se lo ritrova in mano di nuovo, quindi era solo un modo per dire che lo stringeva davvero forte. e allora mi chiedo: la plastica? Ho pensato anche che volessi collocare temporalmente il racconto, ma poi ho letto dei telefoni cellulari. e niente, questo teschio di gesso proprio non lo
capisco! XD (che poi è una cavolata che nulla aggiunge o toglie al racconto, eh…)
Comunque, bello stile e tema centrato.


Maledetta faraona
Ciao Roberto.
Il tema c’è, la frase più importante era iscritta proprio nella quarta parete, quindi fin qui. tutto bene.
I problemi vengono dopo.
Quando si scrive usando l’escamotage del blocco appunti bisogna stare attenti. Ma tu te lo immagini un tizio rinchiuso in una cripta, che sta per essere strangolato da qualcosa dì viscido, che stia lì a scriverlo?
No dai, cercherebbe di salvarsi, strapparselo via dal collo…
I paragrafi sono troppo concentrati è troppo collegati alle “memorie” sembra quasi che li abbia divisi lui così nel taccuino.
Quindi sì per l’aderenza al tema, buona la scrittura, ma la trama e la costruzione: no.
Comunque l’idea di cleopatra che vuole riposare in silenzio è davvero buona. me la immagino la fine oratrice, una donna che ha fatto della sua voce e del suo parlare il proprio punto di forza, che voglia, ormai, solo stare in silenzio. puoi sfruttarla per qualcosa di più articolato.


Lo dice la TV
Uhhh… molto buono!
Bello il modo in cui lo convince, ottima la battuta finale, aderenza al tema stra rispettata.
Non ho capito subito che si trattava di un’invasione, forse lì avresti dovuto calcare un po’ di più la mano, per il resto ottimo.
Che poi da un’orda di Henri Cavill vestiti da superman, chi non si laccerebbe invadere? XD


Buio
Ciao!
Qualche appunto tecnico: come fa a sapere di essere stato narcotizzato? può presumerlo, non saperlo.
a che ci deve sapere che la corda non può essere tagliata, nemmeno se avesse una lama, se poi ci riesce con un pezzo di vetro? A farti sprecare caratteri per dirci che si era sbagliato. oltretutto hai specificato “polsi e mani” è il me lo sono immaginato con le mani giunte in preghiera e la corda tutto intorno alle dita. difficile prendere un pezzo di vetro.
La trama è lineare, un tipo inventa una cosa figa, il compratore lo ammazza invece di pagarlo: ci sta.
quello che non ci sta è il giapponese che aspetta che si riprenda dal narcotico, si liberi le mani e si faccia un giretto. Perché lo hanno narcotizzato se averlo lì non è servito a nulla? potevano ammazzarlo e basta.
Poi il tale che gli spiega perché lo avrebbe ucciso fa talmente tanto super cattivo anni settanta, da essere quasi bello.
Tutto lo spiegone interiore sul motore e sui miliardo che avrebbe ricevuto serve solo al lettore, perché il personaggio già lo sa.
Cosa più importante di tutti: dov’è la quarta parete?
Polly

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christianfloris
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Re: Gruppo EDEN: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » giovedì 29 settembre 2022, 0:04

1. La stanza
2. Vacanze di mezza estate
3. Nel multiverso della follia
4. Buio
5. Morire, dormire, forse sognare
6. Lo dice la TV
7. Continua a scrivere
8. Cagasotto
9. Maledetta faraona


La stanza

La tua quarta parete è stata percepita da me come una metafora interiore. Non so se fosse l’idea che volessi comunicare: a ogni modo, mi è arrivato questo input. Il suo sfondamento avviene lasciandosi alle spalle il passato, la sofferenza, i sintomi di una depressione. Se è così, il tema c’è tutto perché, in fondo, si parla della barriera dell’incomunicabilità. Lo sviluppo ha una sua originalità perché, fin quasi alla fine, non si comprende dove il racconto atterrerà. E questo è un bene perché vuol dire che, da bravo scrittore che gioca a poker col lettore, sei riuscito a non svelare il gioco e a vincere la mano. Lo stile è semplice, ma tocca con le parole giuste corde profonde. Ed è la dimostrazione che, senza troppi effetti speciali, si può scrivere qualcosa di buono e autentico. Ben fatto.

La mia valutazione è 9

Vacanze di mezza estate

Bel lavoro, soprattutto per il finale che aggiunge un tocco di fantasy a una storia che, fino a quel momento, scorre su binari ordinari. Mi è sembrato congegnato meglio rispetto ad altri tuoi lavori, comunque di buona fattura. L'infodump e la costruzione troppo teatrale nei dialoghi è purtroppo un rischio da correre, nel dover farsi bastare 3.000 caratteri. Però è un racconto equilibrato, più che buono nell'incipit, nel suo sviluppo centrale e con la ciliegina della conclusione. Certamente in alto nella mia personale classifica.

La mia valutazione è 8,75

Nel multiverso della follia

Un buon plot, sviluppato in modo convincente. Ben studiata anche la scelta di calare subito il lettore nell’ambientazione, per consentirgli un rapido orientamento nel racconto. Tutto sommato discreto anche il livello di formalizzazione,un pelino abbondante sull’aggettivazione ma nulla che faccia incespicare il lettore. Nel contesto della narrazione, i dialoghi sono sicuramente verosimili ma forse risentono di un’eccessiva verbosità: è il rischio che accompagna i testi in cui si hanno a disposizione poche battute e occorre creare un mondo (o almeno farlo intuire). Il tentativo in extremis del miliardario per corrompere Claudia è certamente un cliché, ma torniamo al discorso precedente: con poco spazio non si possono fare miracoli. Il tema c’è tutto, però al finale manca qualcosa proprio sulla linea del traguardo. Io avrei chiuso sulla frase “e ora il resto”, pronunciato dalla protagonista. Ciò che segue vorrebbe lasciare più varchi temporali verso n soluzioni possibili, però mi sembra fuori bersaglio. In ogni caso, un buon lavoro.

La mia valutazione è 8,5

Buio

Vado parzialmente contro corrente rispetto a chi mi ha preceduto nelle valutazioni perché, nella declinazione della mini-trama, nella creazione della tensione, nella costruzione di un finale coerente, il racconto ha un suo perché. Non è detto che, affinché un testo sia convincente, si debbano per forza usare tutte le tecniche narrative e gli artifici retorici più alla moda. Concordo sul fatto che, purtroppo e forse a causa dell'ora tarda, il tema non risulti evidente. Il che peraltro non vuol dire che non ci sia, ma forse andava esplicitato meglio. Questo aspetto inficia in parte il giudizio finale su una storia che non mi è affatto dispiaciuta.

La mia valutazione è 8,25

Morire, dormire, forse sognare

Buona prova. La focalizzazione interna sull'Amleto conferisce immedesimazione e immersività fin da subito, trasformando una situazione di disagio ordinario (a teatro è frequentissimo quanto hai descritto) in un balenio di follia. Ecco, la follia. Il finale è coerente con le premesse che hai sviluppato abbastanza bene, ma arriva troppo bruscamente. Il climax andrebbe anticipato e preparato con un po' più di anticipo. Il patto col lettore, nelle ultime battute, scricchiola fin quasi a cedere di schianto: non crolla rovinosamente soltanto per il fatto che, alla fine, ci si aspetta una conclusione del genere. Non è che non vada bene, è semplicemente troppo frettolosa. Tutto il resto scorre, anche in maniera velatamente e simpaticamente ironica. Il tema è sicuramente centrato.

La mia valutazione è 8

Lo dice la TV

Non so. O meglio, so. So che questo racconto ha un buon inizio, uno sviluppo con dialoghi realistici, un'ironia garbata. Il tema è senz'altro individuato e svolto con sagacia. Eppure.
Eppure non so. Non so se il finale sia adeguato allo sviluppo tutto sommato coerente, non so se l'utilizzo di un'idea già vista sia riformulata in chiave originale o no, non so se certe descrizioni che sottolineano l'incazzo del protagonista ("Rino urlava, preso da una rabbia incontenibile") potrebbero essere eliminate in ossequio alla tecnica narrativa del show don't tell, dato che basta il punto esclamativo usato nella battuta precedente a farci comprendere che lui è alterato. La valutazione finale risente dei dubbi esposti ed è una sintesi (quasi hegeliana) di questi elementi antitetici. Di conseguenza, la posizione in classifica risulterà mediana.

La mia valutazione è 7,75

Continua a scrivere

Ho faticato un po’ all’inizio per entrare dentro il racconto, perché ti butta dentro con una battuta di dialogo. Interessante l’idea (ed è qui che sfondi la quarta parete) di un dialogo con i lettori che vengono ironicamente invitati a leggere e a farsi i fatti loro. La storia procede bene fino a tre quarti, anche con gli intermezzi in cui la storia stessa fa finta di incepparsi. Però ti segnalo due cose. Hai usato la parlata toscana senz’altro per conferire una maggiore verosimiglianza a uno dei personaggi. Mi chiedo però se fosse strettamente necessario. Voglio dire, c’è un motivo particolare perché Cesira dovesse parlare in toscano? E’ funzionale al proseguimento della narrazione? O è una semplice nota folkloristica? Inoltre, il finale l’ho trovato un po’ confuso: ho dovuto rileggerlo un paio di volte per rintracciare una spiegazione. Forse c’è un mio difetto di comprensione come lettore (e ci può sicuramente stare), però anche l’ambulanza e la polizia che prima appaiono e poi scompaiono rientrano nel discorso degli elementi realmente funzionali al racconto: è utile lasciarli? Beninteso, non che il racconto non funzioni, ma mi sembra che in termini di chiarezza e scorrevolezza del testo abbia fatto sicuramente molto meglio in passato.

La mia valutazione è 7,5

Cagasotto

Non mi è dispiaciuto nella costruzione della suspense e della tensione, però ho riscontrato qualche punto critico che passo a dettagliarti. Sarà che i due si trovano nell'abitacolo di una 127 e la 127, si sa, vuol dire anni Settanta: sarà per questo gioco di reminiscenze che il racconto mi ha richiamato certe pellicole di Dario Argento? Può essere. Però, mentre la macchina pare fermarsi casualmente di fronte al teatro a causa dell'accidente della pioggia, la recita è invece una cosa voluta (per non parlare dell'agguato finale). Coincidenza e premeditazione mal si conciliano e il meccanismo narrativo cigola.
Non vi è dubbio sul fatto che la cura maggiore sia nella resa dell'ambientazione (non originalissima, peraltro); manca però l'attinenza al tema. Dov'è la quarta parete metaforica? Nel fatto che l'Amleto si rivolge alla malcapitata Gaia? Nel fatto che ciò che sembrava soltanto un dramma da palcoscenico sta diventando una brutto incubo? Nel complesso benino, non benissimo. Hai fatto sicuramente di meglio.

La mia valutazione è 7

Maledetta faraona

Un racconto che parte bene, con l'elemento del diario che alla fine risulterà essere un classico MacGuffin, un semplice espediente per accendere il motore della narrazione.
Però subito dopo iniziano i problemi: non che il tema non sia svolto, ma alla fine si rimane un po' a bocca asciutta perché ti attesti sul valore letterale della quarta parete, senza permettere una focalizzazione più profonda. E anche la scansione in quattro sequenze, per quanto in teoria funzionale a una maggiore chiarezza, raggiunge l'unico scopo di spezzettare il racconto, disorientando il lettore.
L'incipit, dicevo, porta con sé una promessa intrigante, una via di mezzo tra I predatori dell'arca perduta e La mummia. Ma il resto si perde purtroppo in uno sviluppo non coinvolgente e conclude in un anticlimax senza mordente. Lo stile c'è ed è senz'altro questo fattore che lascia la mia valutazione sopra la linea di galleggiamento, ma distante dalle prime posizioni.

La mia valutazione è 6

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Re: Gruppo EDEN: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » giovedì 29 settembre 2022, 15:02

Dovete ancora ricevere tre classifiche oltre a quella di Spartaco.

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Re: Gruppo EDEN: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » giovedì 29 settembre 2022, 15:54

CLASSIFICA:

1. Vacanze di mezza estate - Alexandra Fischer
2. Nel multiverso della follia - Emiliano Maramonte
3. La stanza - Giuliano Cannoletta
4. Morire, dormire, forse sognare - Francesco Battaglia
5. Lo dice la TV - Stefano Tanci
6. Cagasotto - Mario Mazzafoglie
7. Maledetta faraona - Roberto Masini
8. Continua a scrivere - Davide Mannucci
9. Buio - Gabriele Loddo

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Nel multiverso della follia - Emiliano Maramonte
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Continua a scrivere - Davide Mannucci
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La stanza - Giuliano Cannoletta
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Vacanze di mezza estate - Alexandra Fischer
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Cagasotto - Mario Mazzafoglie
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Morire, dormire, forse sognare - Francesco Battaglia
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Maledetta faraona - Roberto Masini
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Lo dice la TV - Stefano Tanci
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Buio - Gabriele Loddo
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Re: Gruppo EDEN: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 29 settembre 2022, 19:33

Dovete ancora ricevere due classifiche oltre a quella di Spartaco.

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Andrea76
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Re: Gruppo EDEN: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » giovedì 29 settembre 2022, 20:04

Ecco i miei commenti con classifica (perdonate se mi sono soffermato più su alcuni raccinti rispetto ad altri, in realtà ho distribuito male il tempo per commentarvi e alla fine sono arrivato con il fiato corto):

1. VACANZE DI MEZZA ESTATE, di Alexandra Fischer
Il racconto è semplice e lineare, e in quanto tale risulta avvincente. Anche lo stile è meno elaborato del solito e, a mio avviso, questa essenzialità giova all’efficacia della tua storia. Il finale, splendido, è affidato a una voce esterna che induce il lettore a cercarlo per davvero quel mosaico, da qualche parte e in qualche posto.
Riguardo al conflitto, io l’ho percepito. Il disagio di Marco rispetto alla realtà è rappresentato dal suo atteggiamento sfuggente rispetto all’entusiasmo “social” dell’amico, nonché dal freddo che avverte per via dei suoi indumenti leggeri, un freddo che forse è più interiore che esteriore.
Un bel racconto, privo di sbavature, leggero e carico di significati.

2. LA STANZA, di Giuliano Cannoletta
La depressione è un lutto che si ripete ogni giorno, per la quale ci si sveglia la mattina con la sensazione che sia morto qualcuno che era molto vicino a noi. Il tuo racconto affronta questo tema semplicemente evocandolo, per questo è così efficace nel toccare le corde di chi quella sensazione l’ha sperimentata in via diretta o mediata. Tu hai anche il merito di spingerti oltre questa riflessione per cercare un antidoto al male di vivere: forse ha ragione chi dice che per stare meglio basta leggere un libro, cucinare qualcosa di buono, passeggiare sotto il sole. Oppure, dipingere una parete.

3. LO DICE LA TV, di Stefano
Racconto divertente e ben scritto. L’ambientazione è minimal (un salotto, un televisore e due personaggi) come piace a me. La storia è portata avanti da dialoghi ben costruiti. Il finale è tragicamente poetico (“Astronavi delle fiction e bombardieri della seconda guerra mondiale facevano tabula rasa degli edifici, nella strada sottostante degli elfi sgozzavano i passanti”). Ho trovato qualche dissonanza nell’uso della punteggiatura dei dialoghi (ho notato caporali alternate a virgolette alte, forse quest’ultime rappresentano i pensieri del protagonista?).

4. MANGIARE, DORMIRE, FORSE SOGNARE, di Francesco Battaglia
Ho apprezzato il tuo racconto per il messaggio che trasmette e nel quale purtroppo mi identifico: la cultura, l’arte e soprattutto la sensibilità sono degli autentici controvalori nella società di oggi. Molto riuscita è l’immagine che pennelli degli schermi dei cellulari che “sorvolano spalti e sedili come sciami di lucciole”. In generale trovo che hai uno stile elegante e allo stesso tempo sorvegliato, un ottimo mix.
Ho giusto un paio di obiezioni.
Ho trovato questo passaggio troppo esplicito: “Possibile che da quell’altra parte nessuno capisca che c’è uno spettro, un padre da vendicare?”. Qui ho percepito che sei tu in quanto autore a rivolgerti al lettore sottolineando l’indifferenza del pubblico rispetto alla performance artistica. A mio gusto personale avrei insistito sulla descrizione del comportamento degli spettatori, lasciando esclusivamente alla stessa il compito di evocare questo tipo di atteggiamento. In questo modo, io credo, ciò che volevi comunicare sarebbe arrivato al cuore del lettore in maniera ancora più efficace.
Per quanto riguarda il finale mi avrebbe convinto di più una scelta tendente all’autopunizione. A un suicidio, dunque, piuttosto che a un pluriomicidio. Il personaggio che delinei è pregno di dignità e nobiltà d’animo, e proprio per questo percepisce forte l’umiliazione del “non essere visto”. La rabbia, quella cieca e violenta, la vedo poco affine all’intelligentia che rappresenti, mentre c’è qualcuno che una volta ha scritto che “il suicidio è un estremo atto di lucidità.” Tutto questo per dirti che l’idea che mi sono fatto del tuo personaggio combacerebbe di più con questo tipo di finale piuttosto che con quello che hai deciso di mettere in scena.

5. Nel multiverso della follia, di Emiliano Maramonte
Una bella storia, fruibile anche per i non amanti della fantascienza. Al netto di qualche aggettivo di troppo, lo stile è trasparente e i dialoghi credibili. Il racconto risulta decisamente equilibrato (c’è un primo, un secondo e un terzo atto condensati nei 3000 caratteri), ma a un buon build working non corrisponde un adeguato aspetto emotivo. Personalmente ho trovato la storia un po’ fredda e non sono riuscito a empatizzare con il protagonista, di cui forse mi manca la messa in scena di motivazioni e background, elementi del resto difficilmente menzionabili visti i pochi caratteri a disposizione.

6. CAGASOTTO, di Mario Mazzafoglie
Il tuo racconto si fa apprezzare perché si legge tutto d’un fiato. Molto buoni lo stile, la gestione del Pdv, i dialoghi e il plot-twist. In poche parole, sei un ottimo narratore. Nello specifico, però, manca l’aderenza al tema del racconto, perché la presenza dell’attore sul palcoscenico è del tutto superflua rispetto alla vicenda narrata: il delitto poteva essere commesso in qualsiasi altro luogo e non avrebbe cambiato il senso del racconto che sta tutto nell’arco di trasformazione del protagonista (da cagasotto a spietato killer). Per questo motivo, non vedo o vedo poco centrata la tematica della quarta parete e/o della sua eventuale rottura.

7. CONTINUA A SCRIVERE. DI Davide Mannucci
Dopo diverse riletture posso fare un’ipotesi su quanto hai scritto: credo possa trattarsi di una sorta di meta-racconto in cui la protagonista dello stesso, Roberta, si confronta con l‘autore che l’ha creata avvertendolo che ciò che ha scritto non è ancora adatto a competere in un contest (ho fatto questa supposizione basandomi sulla frase “Ancora non è stato postato” che sembra riferirsi proprio a un’arena quale è quella di Minuti Contati). L’idea che hai avuto è suggestiva, e la tua intenzione credo fosse quella di creare confusione nella testa del lettore proprio per rappresentare il fatto che il racconto che stava leggendo era sbagliato. Il problema cruciale, a mio avviso, è che questa confusione andava messa in scena in maniera più lineare, mentre il caos che hai volutamente creato fa sì che il tuo racconto sia privo di una vera e propria impalcatura letteraria. Non so se sono riuscito a spiegarmi, ma credo che per raccontare cose strambe si debba comunque seguire un filo logico e creare una serie di azioni che abbiano un nesso di causa ed effetto (per darti un’idea più precisa di quello che dico, ti consiglio di leggerti il racconto “Il pazzo” presente in questo contest, dove la follia è messa in scena in maniera esemplare e allo stesso tempo semplice). Ribadisco, in conclusione, che hai avuto un’idea brillante e degna di un Campione d'Era, ma che a mio avviso non sei riuscita a realizzarla nel migliore dei modi.

8. MALEDETTA FARAONA! di Roberto Masini
Visti i pochi caratteri che avevi a disposizione, la suddivisione in paragrafi non ha aiutato la scorrevolezza del testo che ho dovuto rileggere due volte per cogliere nel suo insieme la vicenda. L’archeologo mi ha fatto pensare a Indiana Jones, ma a parte questa simpatica reminiscenza non sono stato catturato emotivamente dal tuo racconto, forse perché come ti è già stato scritto il testo risulta troppo condensato a discapito della psicologia del personaggio e della vividezza delle scene. L’idea di costruire il racconto attraverso gli appunti sul taccuino è buona, ma ha bisogno di più spazio di quello concesso da un instant-contest.

9. BUIO
Non sono riuscito a trovare il tema della quarta parete nel tuo racconto. Se tu lo abbia voluto far rientrare nel fatto della benda che alla fine viene tolta dagli occhi del protagonista, la troverei nel caso un’idea un po’ blanda. Al di là di questo, come ti è stato fatto notare l’uso che fai della prima persona è troppo esterno e non riproduce le sensazioni di disagio fisico e morale che invece il protagonista dovrebbe provare a causa della prigionia. Per questo motivo il tuo racconto mi risulta un po’ algido e freddo. In ogni caso hai una buona penna e non potrai che stupirmi nel futuro con altri racconti.

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Re: Gruppo EDEN: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » giovedì 29 settembre 2022, 21:50

Tema tostissimo per questa prima edizione. Scegliere le prime due posizioni è stato davvero difficile. Alla fine ho privilegiato il brano in grado di lasciarmi qualcosa in più a livello emotivo e privo di particolari difetti a livello di costruzione dell’intreccio.

Come sempre, ricordo i principi alla base delle mie classifiche:
1. A parità di valore, privilegio i testi caratterizzati da uno stile di qualità a scapito della trama. La mia idea è che un bravo scrittore sia in grado di nascondere un’idea poco originale dietro alla tecnica. Attenzione, però: quando parlo di tecnica non mi riferisco al barocchismo di certi scribacchini di quart’ordine che riempiono le librerie nascondendosi dietro la maschera della fantomatica literary fiction; parlo di pulizia e costruzione delle scene, di caratterizzazione dei personaggi, di gestione e progressione del conflitto e infine di dialoghi accattivanti e ben bilanciati.
2. I commenti che troverete a corredo della classifica NON sono gli stessi che ho scritto sui singoli post, in quanto nascono da riflessioni post seconda lettura ed eventuali scambi d’opinione con i singoli autori.

CLASSIFICA

1. La stanza – Giuliano Cannoletta
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2. Morire, dormire, forse sognare – Francesco Battaglia
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3. Lo dice la TV – Stefano Tanci
► Mostra testo

4. Vacanze di mezza estate – Alexandra Fischer
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5. Nel multiverso della follia – Emiliano Maramonte
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6. Continua a scrivere – Davide Mannucci
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7. Cagasotto – Mario Mazzafoglie
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8. Maledetta faraona – Roberto Masini
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9. Buio – Gabriele Loddo
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Re: Gruppo EDEN: Lista racconti e classifiche

Messaggio#14 » giovedì 29 settembre 2022, 22:24

Avete ricevuto tutte le classifiche, nei prossimi giorni arriveranno anche i commenti e relativa classifica di Spartaco.

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Re: Gruppo EDEN: Lista racconti e classifiche

Messaggio#15 » domenica 2 ottobre 2022, 15:55

Nel Multiverso della follia.

Ciao, il racconto ha un buono spunto però non mi fa impazzire la realizzazione.
I personaggi sono un po’ piatti, tanto che anche tu li chiami la scienziata e il miliardario come se il loro universo finisse lì. Lo si percepisce anche dai dialoghi un po’ piatti.
Il miliardario le dedicò una fugace smorfia compiaciuta e si avvicinò al cerchio fluorescente generato da energie inimmaginabili. «Cominciavo a pensare che non ce l’avrebbe fatta» commentò. Qui hai perso il controllo. Quel “generato da energie inimmaginabili” è un commento del miliardario o di Claudia? In ogni caso non ci sta perché quello che pensa lui non ci è dato saperlo e Claudia dovrebbe saperlo. Sa più di infodump.

Un suggerimento. In un contest da 3k evita i disse, chiese, commentò… sono superflui e ti rubano battute.

Nel complesso il racconto è godibile, manca di mordente perché sento i personaggi lontani.
Pollice medio.

Continua a scrivere

L’uso del toscano è un punto a favore perché personalizza da subito la lettura. Il racconto scorre bene, non ho grandi appunti se non l’utilizzo immotivato del ; .
Il tutto però resta un po’ asettico. Comprendo il tema ma l’interazione diretta con il lettore non mi è piaciuta, secondo me è rimasta anonima. Una volta che lei ci parla faglielo fare con la grettezza dei pensieri. Non essere timido.
Racconto carino in cui mi è mancato un fattore di stupore.
Pollice timido, tendente verso l’alto.

La Stanza

Racconto molto bello, delicato e con immagini nitide e forti. Ho adorato la vernice sulla gazzetta. Invece non mi è piaciuto il dialogo con la moglie. Lo hai usato troppo per far capire cos’era successo e poco per emozionare. Capito che il figlio non c’era più, poco mi interessa la psicologa e via dicendo. Dammi le loro emozioni e poi falla sparire tagliandomi le gambe.
Comunque è un bel racconto, complimenti (anche per la quarta parete).
Pollice su.

Vacanze di mezza estate

Ciao, l’idea alla base del racconto è molto bella, lo sviluppo invece è totalmente sbagliato. Il dialogo tra i due uomini a quanto di più forzato e senza senso ci possa essere. Si ritrovano al bar e parlano per l’ennesima volta di qualcosa di utile solo al lettore.
Marco si indicò il petto irrobustito da anni di lavoro come muratore.
Le mani sono da muratore, non il petto. Già così stai forzando un’informazione.
«E chi altro? Secondo me sapevi che c’era. A me puoi dirlo.»
«Armando, adesso basta. Hai avuto il tuo articolo sul giornale locale, la diretta su You Tube. Capisco la fame di notizie, ma qui si esagera. Non sono un indovino.»
Qui il dialogo mi fa girare la testa. Un amico accusa l’altro di aver fatto un bel guaio e questo gli risponde che ha avuto il suo articolo sul giornale… Perché?
Ma poi qual è il nesso tra il mosaico e l’abbattimento del rudere? Trovano un mosaico romano e lo abbattono?
Il dialogo nel bar è totalmente sconnesso dal finale. Sono due cose incollate insieme, male. La voglia di Marco di entrare nel mosaico ce la racconti le ultime righe eppure sembra sia una voglia a cui non poteva resistere.
Il racconto non mi convince.
Pollice tendente al basso.

Cagasotto

No, non ci siamo.
Noi abbiamo una telecamera fissa sul pdv di Peppe, tanto che a un certo punto c’è un tremendo “Tutto come calcolato” che è a metà tra lo spoiler e l’infodump. Poi c’è questa escalation di irrazionalità che porta Peppe a essere un serial killer (?). Perché non sappiamo prima che lo sbuffo di fumo non è un gioco tra innamorati ma un atto di bullismo di lei nei suoi confronti?
La storia e il colpo di scena ci stanno, ma on sono costruiti. Il colpo di scena deve stupirmi ma non può far storcere il naso. Deve farmi dire “che stupido, dovevo capirlo” invece qui manca completamente la semina.
Ho apprezzato alcune descrizioni e l’atmosfera da classico horror.
Un lavoro interessante che si deve migliorare magari con un po’ più show e meno tell.
Pollice fermo a metà.

Morire, dormire, forse sognare

Bello!
Mi piace il controllo che c’è sul lettore. Il crescendo di follia che prima è leggera e poi sempre più dominante. Mi piace il registro linguistico adatto al personaggio.
Non ho nulla da ridire. Racconto ben riuscito.
Pollice in su.

Maledetta faraona

Ciao, racconto ben scritto che si legge con piacere. A livello tecnico ho dei dubbi sulla scelta di alcuni tempi nella prima parte, ma solo per una questione stilistica, per il resto apprezzo l’originalità della struttura con la divisione in quattro capitoli, scelta che avrebbe potuto penalizzare non poco il racconto.
Quindi non ho grandi note, c’è una buona padronanza.
Pollice in su.

Lo dice la TV

Ciao, qui abbiamo un doppio voto. Uno perla storia e per la battuta finale, positivi, e uno per la parte tecnica che a mio avviso è negativo.
Giuro che il :« non lo vedevo da un po’. È decisamente scolastico e poco creativo. Va assolutamente evitato.
L’uomo rispose: «
Non va bene.
Rino urlava, preso da una rabbia incontenibile: « Per favore, uccidimi. Soffrirei meno.
Qui hai unito alla punteggiatura un tell incredibile. Rino incazzato me lo devi far vedere, altrimenti non vale nulla a livello di coinvolgimento.
E la cosa si ripete diverse volte.
In pratica mi hai offerto uno sci-fi in bianco e nero mentre la gente era seduta con gli occhiali 3D. Metafora tremenda, ma te la meriti!
Pollice a metà!

Buio

Il corporativo rapito dall’Arasaka ha sempre il suo perché… Ops, forse sono andato un po’ oltre con la fantasia.
Torniamo al commento. Il racconto è un flusso di pensieri e poco più. Si potevano gestire meglio, magari con più confusione all’inizio e un briciolo di paura, per poi razionalizzare e avere un piccolo arco di crescita del personaggio. Cosa che qui non c’è.
Una piccola sbavatura è il tassista con la limousine, magari l’avrei chiamato autista.
Pollice tendente verso l’alto.



Classifica:

1. Morire, dormire, forse sognare
2. Maledetta faraona
3. La Stanza
4. Buio
5. Continua a scrivere
6. Nel Multiverso della follia
7. Lo dice la TV
8. Cagasotto
9. Vacanze di mezza estate

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