Veglia

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 17 ottobre con un tema di uno dei due Campioni della Nona Era: Davide Mannucci
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Signor_Darcy
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Veglia

Messaggio#1 » lunedì 17 ottobre 2022, 23:18

Li sento.
Loro non lo sanno, ma io li sento.

Mio padre sta raccontando ancora – madonna santa, sarà la milionesima volta, alla milionesima infermiera – di quella volta che insieme, in barca, abbiamo pescato un lucioperca di dodici chili. Lei ride, più cortese che divertita. Ha una bella risata, profonda, la immagino con un volto giovane, i capelli lunghi raccolti, le tette grandi, le occhiaie sotto gli occhi.
Mamma, invece, tace. Ha finito le parole dopo aver finito le lacrime. Sarà diventata vecchia, i capelli grigi, uno dopo l’altro, come i grani del suo rosario. La sento muoversi ogni tanto, la sedia trascinata sul linoleum – ha sempre trascinato le sedie, con papà una volta ci hanno perfino litigato e insomma, una volta la sedia lei, una volta il piscio sull’asse del cesso lui, il lavoro, le partite di calcio ogni giorno, alla fine erano già in crisi prima che quella testa di cazzo mi investisse con la sua moto di merda, le strisce pedonali ormai invisibili a duecento metri dal lampione più vicino, la luce blu dell’ambulanza, la luce bianca delle mie palpebre.
Vorrei dire qualcosa, mamma smettila di trascinare la sedia, papà cambia repertorio, signorina infermiera vero che porta almeno una terza? Ma niente, nessun suono esce dalla mia gola, nessun movimento delle mie pupille, nessuna smorfia delle mie labbra.

Però li sento.
Li sento passare le ore i giorni e le settimane attorno a me, trascurare le loro vite, sperando in un miracolo. Pregando per un miracolo.
Voglio urlare, dire loro di firmare quel cazzo di modulo, lasciare i miei organi a uomini e donne che ne farebbero un uso migliore e tanti saluti mondo. L'ho fatto scrivere, su quella cazzo di carta d'identità che nel mio paese dimenticato da Dio a dispetto delle invocazioni pie della domenica mattina e di quelle bestiali la domenica pomeriggio è ancora di carta: c'ho fatto scrivere che voglio donare gli organi, ho dovuto spiegarlo tre volte all'addetto dell'anagrafe. Lo sanno, i miei. Ma non ne vogliono sapere.
Che poi, voglio dire, non avrei nemmeno bisogno di qualche arcangelo vivente che tenda al limite il codice penale dello Stato per portarmi in una qualche Svizzera, in qualche clinica che pare uno chalet alpino, o magari una struttura che si affaccia su un lago, o che so io, non ci sono mai stato in Svizzera, la immagino piena di banche e con le mucche che raccolgono da terra le loro merde.
Basterebbe staccare la spina, come piace dire alla gente. Un gesto rapido, indolore, che liberi me, i miei e questo letto d’ospedale.

Ma intanto un nuovo grano di rosario, un altro lucioperca, mio fratello che si fa vedere sempre meno, mia sorella che ogni tanto passa a darmi un bacio sulla fronte e a inumidirmi la guancia. Il mio coma sta distruggendo anche la mia famiglia. Ormai quel modulo nemmeno lo tirano più fuori, le infermiere e i dottori, tanto non c’è verso. La vita è vita, dice mia madre esprimendo concetti che più che suoi sembrano quelli del parroco. La vita è vita, dice mio padre col suo forte accento, lui che è uno all’antica, un po’ rozzo, cuore d’oro ma mentalità chiusa da valligiano, che si apre con le infermiere, ma non con gli infermieri, ché non li capisce, e nemmeno con i dottori, ché non si fida.

Lo sento, che mi vogliono bene.
Lo so, che mi vogliono bene.
La vita è vita, certo: vorrei dire a mia mamma e a mio papà che la mia è stata bella e che ora non devono sprecare la loro.



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Signor_Darcy
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Re: Veglia

Messaggio#2 » lunedì 17 ottobre 2022, 23:21

Poco tempo a disposizione, ma ci tenevo a partecipare. Ho scritto di getto una roba che sprizza allegria da tutti i pori, senza curarla troppo, senza troppo spessore; ma per stavolta va bene così.

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antico
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Re: Veglia

Messaggio#3 » lunedì 17 ottobre 2022, 23:23

Ciao Stefano! Caratteri e tempo ok, buona DAVIDE MANNUCCI EDITION anche a te!

alexandra.fischer
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Re: Veglia

Messaggio#4 » martedì 18 ottobre 2022, 16:16

Veglia di Stefano Floccari Tema centrato. Un uomo in coma desidera che i suoi stacchino la spina che lo mantiene in vita artificialmente, ma non può, malgrado abbia lasciato precise disposizioni in merito alla donazione degli organi. Questo per l’affetto dei genitori: lo mostri molto bene attraverso i ricordi di pesca del padre, la madre che trascina la sedia. Solo il fratello si è allontanato e la sorella appare come una presenza molto sullo sfondo. Particolare, questo, molto bello, che arricchisce di complessità i personaggi e dà ulteriore pregio alla storia. Molto belli i particolari quotidiani vivi nella mente del protagonista, le liti fra i genitori per la sedia, l’uso del bagno, gli sfoghi circa il lavoro, le discussioni sul calcio. Assurda la sorte del protagonista, vittima delle strisce pedonali maltenute e di un pirata della strada in motocicletta. Non può andarsene neppure con l’eutanasia, per via della religiosità della madre e della bontà e dell’ottimismo paterni. E il problema che sollevi è profondo, visto che il ragazzo pensa, ed è in grado di immaginare lo scorrere del tempo, come da descrizione sull’aspetto della madre.

Attenzione:
Ti riporto la frase corretta:
Ha una bella risata, profonda, la immagino con un volto giovane, i capelli lunghi raccolti, le tette grandi, le occhiaie.

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Daniele
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Re: Veglia

Messaggio#5 » martedì 18 ottobre 2022, 16:42

L'argomento è tra quelli che più mi aspettavo di trovare ed al quale io stesso personalmente avevo pensato inizialmente.
Il tema è senza dubbio centrato.
A livello stilistico trovo un po' pesanti quei periodi lunghi, non sono un fan dei testi frammentati, ma a livello di punteggiatura secondo me poteva essere alleggerito. Probabilmente, anzi sicuramente, sarà stata una problematica dettata dal poco tempo a disposizione.
A livello di scelte, pensieri del protagonista e verosimili ho apprezzato molto. I pensieri sono verosimili e tutti ipoteticamente plausibili (unico appunto: come fa a sapere che il rosario è grigio se non lo vede? Ma poteva essere un cimelio di famiglia e lascio il beneficio del dubbio). Sempre parlando del protagonista ho apprezzato la coerenza nell'essere altruista: dalla prima all'ultima riga si preoccupa di chi gli sta intorno e questo sentimento stravince contro una disperazione sul piano personale della quale, coerentemente in quest'ottica, non viene fatto il minimo cenno.
Molto molto bella la chiusura sull'importanza della vita. Soprattutto della vita di chi assiste persone in queste situazioni senza ritorno o spazio terapeutico che le si voglia definire. Lavoro da anni in ospedale e queste situazioni le vedo e sento ogni giorno, purtroppo la considerazione finale è attualissima: chi ci è dentro non se ne rende conto, e chi non le vive da fuori spesso ha più il focus sulla sofferenza di chi è in stato vegetativo e non su quella a mio modo di vedere per certi versi maggiore di chi lo assisterà fino all'ultimo.
Tirando le somme un bel racconto. È il mio primo commento su questo forum, ma la sensazione è quella di trovarmi sicuramente di fronte ad una penna esperta.

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GiulianoCannoletta
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Re: Veglia

Messaggio#6 » martedì 18 ottobre 2022, 21:16

Ciao Stefano, felice di averti letto.
Un bel racconto, con una declinazione del tema senza dubbio potente e toccante, simile a quello di Mario ma da un altro punto di vista.
Il punto di vista scelto è il valore aggiunto del tuo testo, quello che a mio avviso alza l'asticella e lo rende originale rispetto ad altri simili. Da una parte hai reso bene i pensieri del protagonista e li hai usati per restituire efficacemente al lettore i fatti e le dinamiche familiari. Dall'altra, quello che mi è mancato è stata un po' di tensione in più, la sensazione di claustrofobia che mi sarei aspettato, mentre tutto si dispiega in maniera molto razionale.
A parte questo, è un buon lavoro che emoziona e trasmette il suo messaggio.
A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Emiliano Maramonte
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Re: Veglia

Messaggio#7 » giovedì 20 ottobre 2022, 19:11

Ciao Stefano, bentrovato.
Secondo racconto a tema ospedaliero. Comincio a pensare che a quasi tutti i partecipanti sia venuto come intuizione iniziale, ma ovviamente questo non è certo un reato, anzi. Ero curioso di capire come l'avresti declinato.
Il punto di vista è interessante perché permette di vivere in maniera più intensa l'impatto emotivo della vicenda, e il racconto riesce a coinvolgere, ma a metà, per quanto mi riguarda.
La parte centrale ha una narrazione appesantita da periodi lunghissimi, incisi e quelli che io chiamo "pensieri in libertà", che vanno anche bene, ma se non ben dosati, fanno perdere il filo del discorso.
In sostanza: apprezzabile il tentativo di dare spessore emotivo alla storia pur con momenti di leggerezza a tratti un pochino sopra le righe (l'infermiera tettona, la merda Svizzera...), migliorabile l'esecuzione.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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kruaxi
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Re: Veglia

Messaggio#8 » sabato 22 ottobre 2022, 4:34

Veglia

di Signor_Darcy

Avevo previsto, vista la traccia, che il tema della persona in coma, o giù di lì, si sarebbe presentato più di una volta in questo contest. “Veglia” è un bel racconto; sfugge il rischio del patetico, pericolo assai concreto in una narrazione del genere, per donarci un’immagine onesta, concreta, del mondo in movimento intorno ad un corpo sospeso fra la vita e la morte. La presenza di una carta delle volontà dello sfortunato “protagonista”, bellamente ignorata dai genitori, è un tocco di classe, assolutamente realistico. Qualche incertezza sulla punteggiatura, ma niente che infici il tutto.
Molto buono.

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Gennibo
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Re: Veglia

Messaggio#9 » sabato 22 ottobre 2022, 22:41

Ciao Stefano, oh, che bel racconto, ti stritola il cuore. Mi è piaciuta anche la gestione delle informazioni. All’inizio c'è la scena del padre che ripete le cose e ti puoi immaginare che sia lui quello ricoverato, ma poi si scopre che è il protagonista in ospedale con una condanna terribile, anche per me non è stato facile seguire qualche frase, ma penso che visto lo stato del tipo ci potrebbe stare.
Per me un racconto molto buono.
A rileggerti e buona edition!

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Veglia

Messaggio#10 » domenica 23 ottobre 2022, 20:16

Ciao Stefano.
Secondo racconto del gruppo a tema "coma". Tu, a differenza di Mario, hai scelto il punto di vista del paziente e non del familiare. Mi è piaciuto come hai toccato diversi punti della vita del ragazzo riuscendo a racchiuderli nelle poche battute. Molto coinvolgente e poetico. Questo tratto, però, trovo stoni un po' con la volgarità presente in diversi punti. E' come se ci fossero due registri diversi che viaggiano in parallelo. Non so, è come se non ci fosse stato un amalgamarsi, almeno questa è stata la sensazione che mi ha dato.
Ti metto sopra al racconto di Mario perché trovo comunque la tua struttura più solida.
Buona edition!

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Signor_Darcy
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Re: Veglia

Messaggio#11 » mercoledì 26 ottobre 2022, 10:26

Ringrazio tutti con un messaggio unico, sia per gli apprezzamenti, sia per i consigli, davvero utili.
Sto provando a integrare gli elementi di narrativa più convenzionale con uno stile di scrittura a lunghi periodi che mi mette più a mio agio; non è semplice, ed è pure rischioso, ma sono contento se la cosa viene almeno in parte apprezzata.

(Il rosario lo conosce bene, comunque il paragone era riferito ai capelli che ingrigiscono uno dopo l'altro, come i grani, non al colore. Concordo sulla mancanza di tensione, è un problema che mi sono posto in fase di scrittura; ma ho preferito rimanere dell'idea iniziale. Momenti sopra le righe sì, ma ho pensato che valesse la pena sdrammatizzare.)

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christianfloris
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Re: Veglia

Messaggio#12 » giovedì 27 ottobre 2022, 13:18

Tecnicamente ineccepibile. Stile maturo, fresco, gran bell’uso del discorso diretto libero, a trascinarti nel flusso dei pensieri, dei giorni e dei giorni su giorni. Due pennellate sui personaggi e siamo dentro la storia (forse avrei anche evitato di svelare che era in coma, si capisce prima di arrivare a metà racconto). C’è qualche déjà-vu e l’uso di clichès un po’ ridondanti nel delineare il conflitto del protagonista, lungo l’asse di opposizione mamma-papà-vecchivalori-parroco/figlioincoma-donazioneorgani-eutanasia-Svizzera. Che ci sta, intendiamoci, nella dinamica narrativa del racconto. Ma sa di già sentito. In ogni caso, plot che va a bersaglio in modo convincente.

La mia valutazione è 8,25.

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Signor_Darcy
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Re: Veglia

Messaggio#13 » giovedì 27 ottobre 2022, 15:33

christianfloris ha scritto:Tecnicamente ineccepibile. Stile maturo, fresco, gran bell’uso del discorso diretto libero, a trascinarti nel flusso dei pensieri, dei giorni e dei giorni su giorni. Due pennellate sui personaggi e siamo dentro la storia (forse avrei anche evitato di svelare che era in coma, si capisce prima di arrivare a metà racconto). C’è qualche déjà-vu e l’uso di clichès un po’ ridondanti nel delineare il conflitto del protagonista, lungo l’asse di opposizione mamma-papà-vecchivalori-parroco/figlioincoma-donazioneorgani-eutanasia-Svizzera. Che ci sta, intendiamoci, nella dinamica narrativa del racconto. Ma sa di già sentito. In ogni caso, plot che va a bersaglio in modo convincente.

La mia valutazione è 8,25.

Grazie molte.

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Spartaco
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Re: Veglia

Messaggio#14 » domenica 30 ottobre 2022, 12:22

Finalmente una bella prima persona. C’è della personalità tra queste poche righe, abbastanza da sostenere una storia breve e lineare. Non c’è nulla che faccia sussultare il lettore, ma i concetti espressi risultano meno banali quando li si esprime con personalità e quindi risulta un’ottima lettura.
Pollice tendente verso l’alto.

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Signor_Darcy
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Re: Veglia

Messaggio#15 » lunedì 31 ottobre 2022, 11:47

Spartaco ha scritto:Finalmente una bella prima persona. C’è della personalità tra queste poche righe, abbastanza da sostenere una storia breve e lineare. Non c’è nulla che faccia sussultare il lettore, ma i concetti espressi risultano meno banali quando li si esprime con personalità e quindi risulta un’ottima lettura.
Pollice tendente verso l’alto.

Grazie, davvero.

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