La superficie dell'acqua

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 17 ottobre con un tema di uno dei due Campioni della Nona Era: Davide Mannucci
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MatteoMantoani
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La superficie dell'acqua

Messaggio#1 » lunedì 17 ottobre 2022, 23:27

Sei seduta sul cemento del molo con le gambe a penzoloni sul mare. Ti vedo bene, anche se rimango in disparte. I tuoi occhi tristi fissano l’acqua, la linea del collo si intravede sotto i capelli castani. Sei tu.
Il mare è calmo, ma il ciglio dell’acqua è in costante mutamento, ribolle, si alza e si abbassa solcato da innumerevoli perturbazioni in un tormento senza fine. Io sono così: sono combattuto e non riesco a trovare un punto fermo cui aggrapparmi. Non so cosa fare con te, non voglio lasciarti e non posso tornare da te. Cosa devo fare?
Non abbiamo più avuto modo di parlare. Quando ho saputo di Arturo al principio ero furioso e poi, lo confesso, qualcosa in me è scattato e non ho potuto pensare ad altro. Cos’è lui per te? Io lo so che provi ancora qualcosa per me, non negarlo. Lui non è altro che un ripiego, qualcuno che si è messo in mezzo e ha approfittato della situazione, perché tutti sanno che chiodo schiaccia chiodo.
Ma tu sei confusa. Ieri ti ho vista in ufficio, stavi guardando una nostra foto convinta che nessuno lo notasse. Avevi le occhiaie, so che non dormi. Non è facile trovare il coraggio, ma i metodi per entrare in casa tua non mi mancano. Il buio non mi spaventa per niente, e di notte entro e ti guardo senza che tu te ne accorga. Ti rigiri sotto le coperte, sospiri e ti agiti tra le lenzuola come una mosca che vuole scappare dalla ragnatela.
Dimmi la verità, dimmi che soffri. Soffro anche io, lo sai? Solo guardarti mentre fissi questo tramonto è doloroso, per me. Vorrei avvicinarmi, toccarti, sentire il calore del tuo corpo come quando mi svegliavo accanto a te, nella camera arredata da te, con quel cuscino di Hello Kitty che volevo bruciare, ma che ora pagherei uno sproposito per riavere. Mi ricordo dei calzini che lasciavi sotto le coperte, seminati come fagioli magici o come le monete di Pinocchio: un giorno o l’altro mi aspettavo di ritrovarmi con un albero di calzini cresciuto dal materasso durante la notte. Ma non sai quanto darei pur di sentire il contatto con quei tuoi piedi freddi, e ridarti quelle carezze alle caviglie per cercare di scaldarti.
Ma eccolo! Ecco che arriva la tua nuova fiamma: Arturo, con quei capelli lunghi da eterno ribelle e quel tatuaggio alla spalla. Io e te dovevamo farci una foglia di gingko sul petto. Doveva essere il modo per restare sempre uniti, per dire: io sono tuo, tu sei mia. E adesso vai in giro con uno col tatuaggio del drago Shenron: cazzo, lo ammetto, è un tatuaggio figo.
Non posso guardare mentre vi baciate. Ogni schiocco di labbra è una coltellata, mi trapassa i timpani e mi martella il cervello, sfondando tutto come un ariete.
Ma cosa tira fuori dalla tasca, un anello?
Sento le tue parole. «Certo che voglio sposarti.» E vi baciate.
Non posso più starmene in disparte, le mie gambe mi trascinano a meno di un metro da voi. I tuoi occhi guardano verso di me, si chiudono. Si riaprono.
E non mi vedono.
Piangi. «Perdona le mie lacrime...»
Arturo ti cinge le spalle. «Avevo paura a proportelo… avevo paura fosse troppo presto.»
Troppo presto? Sarebbero anche passati quattro anni... potrebbe essere il momento giusto per prendere strade diverse.
«Lui» scuoti la testa, ti asciughi le lacrime col palmo della mano «lui mi manca.»
E Arturo ti abbraccia. «Lo rispetto, l’amore che avevi per lui è ancora forte. Se vuoi aspettare io lo capisco.»
Sorrido. Alla fine quel bastardo non è così male.
«No. Devo lasciarlo andare.» Guardi in basso, il sole del tramonto ti infiamma le ciocche sul viso. «Non vorrebbe che… che restassi da sola e rinunciassi alla mia vita.»
E viene da piangere anche a me. Certo che non voglio che tu rimanga sola, e mi dispiace. Credimi, mi dispiace tanto.
Si abbracciano. Sono felici. Dunque, ci siamo.
Guardo in alto, un altro sole si accende in cielo, ma con una luce più forte, più buona, una luce che mi attrae, ma che mi allontana da te.
Non so cosa succederà adesso, ma anche se non sarò più qui con te, so che ti porterò sempre con me. Sì, va bene così: lasciami pure andare.
Ultima modifica di MatteoMantoani il lunedì 17 ottobre 2022, 23:33, modificato 3 volte in totale.



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antico
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#2 » lunedì 17 ottobre 2022, 23:29

Ciao Matteo! Caratteri e tempo ok, buona DAVIDE MANNUCCI EDITION!

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MatteoMantoani
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#3 » lunedì 17 ottobre 2022, 23:30

antico ha scritto:Ciao Matteo! Caratteri e tempo ok, buona DAVIDE MANNUCCI EDITION!

Grazie mille, Antico!

alexandra.fischer
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#4 » martedì 18 ottobre 2022, 15:24

La superficie dell’acqua di Matteo Mantovani Tema centrato. Il protagonista è ancora legato alla sua ex, al punto da spiarla di notte mentre dorme. La loro relazione è appena finita, la sofferenza è grande. Neppure lei lo ha dimenticato malgrado il nuovo fidanzato, Arturo. La forma è ottima, sembra proprio di essere al mare, vedere questa ragazza sul cemento del molo, addolorata mentre osserva il mare in attesa dell’arrivo di Arturo. Molto belle le immagini del mare in tumulto come lo stato d’animo del protagonista e dei tatuaggi ginko mai realizzati, che si contrappongono al tatuaggio draghesco di Arturo. Indovinate in modo particolare le immagini dell’albero dei calzini, dei riferimenti favolistici: i fagioli magici, le monete di Pinocchio. E anche una quotidianità rimpianta: il cuscino di Hello Kitty da antipatico a oggetto del desiderio, la foto sbirciata in ufficio dalla ragazza in un fiotto di nostalgia. Bello anche il personaggio di Arturo il quale vorrebbe sposare la ragazza, ma è disposto ad aspettare che le passi il dolore per la perdita dell’ex. Il finale è splendido: per il protagonista, un nuovo sole a compensare lo strazio provato quando si è avvicinato alla coppia e ha sentito della proposta.

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Daniele
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#5 » martedì 18 ottobre 2022, 17:10

Argomento che mi aspettavo di trovare in questa gara, anche questo era tra le mie opzioni. Una trama stile "sesto senso" secondo me gestita molto bene e che aspetta fino all'ultimo prima di rivelare la verità.
Non capisco se mi piace o meno il preambolo iniziale, che suona più come una lettera che come un racconto, un po pesante da leggere forse, poi nella seconda parte prendi ritmo e scorre molto di più, sia come stile sia come interesse suscitato.
Molto bella la figurazione finale con il secondo sole ad illuminare il momento in cui lui trapassa.
Centrato il tema: il fatto che lui sia ancora nei pensieri di lei gli impedisce di andare, quindi corretto il "lasciami andare", anche se per lui in ogni caso è tosto da compiere come passo.

Una battuta finale: totalmente inverosimile e vergognoso che uno rimanga innamorato anche dopo morto di una che dorme col cuscino di hello kitty :D

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GiulianoCannoletta
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#6 » martedì 18 ottobre 2022, 18:35

Ciao Matteo, sempre un piacere leggerti.
Un bel racconto, senza dubbio. Bellissimi i piccoli richiami alla vita passata insieme che hai seminato con naturalezza nel testo: i calzini, il tatuaggi che dovevano farsi insieme, il cuscino. Per me, sono il punto forte del racconto.
La storia è lineare e va dove ci si aspetta che vada (soprattutto conoscendo il tema). Se devo trovare un punto debole forse è proprio la mancanza di un guizzo che sorprenda, ma la dolcezza delle immagini che evochi, anche nel finale, compensa questa mancanza.
A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Emiliano Maramonte
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#7 » martedì 18 ottobre 2022, 19:35

Ciao Matteo!
Seconda Edition e secondo racconto da te scritto che devo commentare per obbligo! Ma l'avrei letto comunque... ;-)
Vado dritto al sodo: ho apprezzato molto di più quello del mese scorso.
Confesso di aver avuto come prima intuizione per il mio racconto qualcosa riguardante gli spiriti o le anime tormentate, ma l'ho scartato. Non che sia un tema banale, intendiamoci, in quanto ricorre spessissimo in letteratura e nel cinema (Stephen King ci ha scritto romanzi stupendi!) ma immaginavo che in questa Edizione sarebbe stato usato in maniera più massiccia...
Il racconto è gradevole, arriva dove deve arrivare, con alcuni passaggi di trama scontati. A metà avevo già più o meno capito dove volevi andare a parare, però sono arrivato alla fine non del tutto deluso. A mio modesto parere, si poteva fare di più, perché le tue capacità ti permetterebbero di scrivere racconti superiori a questo, ne sono sicuro.
Il testo è ancora un po' da sbozzare. La regola che mi sono dato nelle mie sessioni di scrittura è: SEMPLIFICARE, semplificare (ove possibile) più che si può!
Esempio: "Non abbiamo più avuto modo di parlare". Farei così: "Non abbiamo più parlato."
Altra cosa: nella prima persona è tendenza comune (a tratti naturale) abusare di elementi del tipo "da me", "da te", "con me", "a me" e similari. Troppi danno fastidio.
Esempio: "Guardo in alto, un altro sole si accende in cielo, ma con una luce più forte, più buona, una luce che mi attrae, ma che mi allontana da te.
Non so cosa succederà adesso, ma anche se non sarò più qui con te, so che ti porterò sempre con me. Sì, va bene così: lasciami pure andare."
In quattro righe ce ne sono tre. Sfoltire! Sfoltire! Le frasi scorrono molto meglio e si capiscono lo stesso.
Nel complesso, racconto senza infama e senza lode.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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Gennibo
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#8 » mercoledì 19 ottobre 2022, 1:25

Ciao Matteo e piacere di averti letto, il tuo è un bel racconto poetico, anche se si capisce dove andrà a parare. Ma vabbè, anche se è vero che il tema non è chissà che trama originale lo hai comunque condotto bene sia con i pensieri del protagonista, sia con la gestione delle informazioni, l'ho letto con piacere e trovo che sia una buona prova.
Alla prossima e buona edition!

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kruaxi
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#9 » sabato 22 ottobre 2022, 5:41

La superficie dell’acqua

Di MatteoMantoani

Il Mantoani è uno che sa scrivere bene, anzi, molto bene. Ho regolarmente apprezzato i suoi racconti e, da un punto di vista stilistico, anche questo è indiscutibile, però… però stavolta non sono riuscito a goderne a fondo, perché il colpo di scena finale, l’effetto Ghost, è troppo telefonato e si intuisce fin dalla prima riga, così come l’intero componimento mi è apparso come un esercizio di (bello) stile ma… freddo. Non mi ha emozionato. Aspetto L’ottimo Mantoani alla prossima prova.

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Gabriele Dolzadelli
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#10 » domenica 23 ottobre 2022, 9:06

Ciao Matteo.
Racconto sicuramente ben scritto. Molto flusso di coscienza che però ben fa immedesimare. Ammetto di esserne stato particolarmente coinvolto. Quindi, da quel punto di vista, complimenti.
La semina per l'effetto sorpresa del finale non è invece riuscitissima. Si è capito dall'inizio si trattasse di un fantasma. Ho cercato di capire quale fosse il punto in cui questa intuizione emergesse e ho notato sia nel momento in cui parli del fatto che lui la osserva di notte, mentre dorme. Credo che togliendo quelle poche frasi si possa mantenere l'ambiguità, sempre che quello fosse l'intento.
Racconto da podio. Buona edition!

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MatteoMantoani
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#11 » lunedì 24 ottobre 2022, 18:35

alexandra.fischer ha scritto:La superficie dell’acqua di Matteo Mantovani Tema centrato. Il protagonista è ancora legato alla sua ex, al punto da spiarla di notte mentre dorme. La loro relazione è appena finita, la sofferenza è grande. Neppure lei lo ha dimenticato malgrado il nuovo fidanzato, Arturo. La forma è ottima, sembra proprio di essere al mare, vedere questa ragazza sul cemento del molo, addolorata mentre osserva il mare in attesa dell’arrivo di Arturo. Molto belle le immagini del mare in tumulto come lo stato d’animo del protagonista e dei tatuaggi ginko mai realizzati, che si contrappongono al tatuaggio draghesco di Arturo. Indovinate in modo particolare le immagini dell’albero dei calzini, dei riferimenti favolistici: i fagioli magici, le monete di Pinocchio. E anche una quotidianità rimpianta: il cuscino di Hello Kitty da antipatico a oggetto del desiderio, la foto sbirciata in ufficio dalla ragazza in un fiotto di nostalgia. Bello anche il personaggio di Arturo il quale vorrebbe sposare la ragazza, ma è disposto ad aspettare che le passi il dolore per la perdita dell’ex. Il finale è splendido: per il protagonista, un nuovo sole a compensare lo strazio provato quando si è avvicinato alla coppia e ha sentito della proposta.

Sempre gentilissima e molto dettagliata nei commenti :) grazie mille Alexandra, anche per il buon posizionamento in classifica!

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MatteoMantoani
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#12 » lunedì 24 ottobre 2022, 18:36

Daniele ha scritto:Argomento che mi aspettavo di trovare in questa gara, anche questo era tra le mie opzioni. Una trama stile "sesto senso" secondo me gestita molto bene e che aspetta fino all'ultimo prima di rivelare la verità.
Non capisco se mi piace o meno il preambolo iniziale, che suona più come una lettera che come un racconto, un po pesante da leggere forse, poi nella seconda parte prendi ritmo e scorre molto di più, sia come stile sia come interesse suscitato.
Molto bella la figurazione finale con il secondo sole ad illuminare il momento in cui lui trapassa.
Centrato il tema: il fatto che lui sia ancora nei pensieri di lei gli impedisce di andare, quindi corretto il "lasciami andare", anche se per lui in ogni caso è tosto da compiere come passo.

Una battuta finale: totalmente inverosimile e vergognoso che uno rimanga innamorato anche dopo morto di una che dorme col cuscino di hello kitty :D

XD l'amore è cieco. Grazie mille del commento, alla prossima e buona gara!

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MatteoMantoani
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#13 » lunedì 24 ottobre 2022, 18:37

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Matteo, sempre un piacere leggerti.
Un bel racconto, senza dubbio. Bellissimi i piccoli richiami alla vita passata insieme che hai seminato con naturalezza nel testo: i calzini, il tatuaggi che dovevano farsi insieme, il cuscino. Per me, sono il punto forte del racconto.
La storia è lineare e va dove ci si aspetta che vada (soprattutto conoscendo il tema). Se devo trovare un punto debole forse è proprio la mancanza di un guizzo che sorprenda, ma la dolcezza delle immagini che evochi, anche nel finale, compensa questa mancanza.
A rileggerci presto!
Giuliano

Ciao Giuliano! Grazie mille del commento, d'accordo con te sui punti di miglioramento. Buona gara e alla prossima!

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MatteoMantoani
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#14 » lunedì 24 ottobre 2022, 18:42

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Matteo!
Seconda Edition e secondo racconto da te scritto che devo commentare per obbligo! Ma l'avrei letto comunque... ;-)
Vado dritto al sodo: ho apprezzato molto di più quello del mese scorso.
Confesso di aver avuto come prima intuizione per il mio racconto qualcosa riguardante gli spiriti o le anime tormentate, ma l'ho scartato. Non che sia un tema banale, intendiamoci, in quanto ricorre spessissimo in letteratura e nel cinema (Stephen King ci ha scritto romanzi stupendi!) ma immaginavo che in questa Edizione sarebbe stato usato in maniera più massiccia...
Il racconto è gradevole, arriva dove deve arrivare, con alcuni passaggi di trama scontati. A metà avevo già più o meno capito dove volevi andare a parare, però sono arrivato alla fine non del tutto deluso. A mio modesto parere, si poteva fare di più, perché le tue capacità ti permetterebbero di scrivere racconti superiori a questo, ne sono sicuro.
Il testo è ancora un po' da sbozzare. La regola che mi sono dato nelle mie sessioni di scrittura è: SEMPLIFICARE, semplificare (ove possibile) più che si può!
Esempio: "Non abbiamo più avuto modo di parlare". Farei così: "Non abbiamo più parlato."
Altra cosa: nella prima persona è tendenza comune (a tratti naturale) abusare di elementi del tipo "da me", "da te", "con me", "a me" e similari. Troppi danno fastidio.
Esempio: "Guardo in alto, un altro sole si accende in cielo, ma con una luce più forte, più buona, una luce che mi attrae, ma che mi allontana da te.
Non so cosa succederà adesso, ma anche se non sarò più qui con te, so che ti porterò sempre con me. Sì, va bene così: lasciami pure andare."
In quattro righe ce ne sono tre. Sfoltire! Sfoltire! Le frasi scorrono molto meglio e si capiscono lo stesso.
Nel complesso, racconto senza infama e senza lode.

In bocca al lupo!
Emiliano.


kruaxi ha scritto:La superficie dell’acqua

Di MatteoMantoani

Il Mantoani è uno che sa scrivere bene, anzi, molto bene. Ho regolarmente apprezzato i suoi racconti e, da un punto di vista stilistico, anche questo è indiscutibile, però… però stavolta non sono riuscito a goderne a fondo, perché il colpo di scena finale, l’effetto Ghost, è troppo telefonato e si intuisce fin dalla prima riga, così come l’intero componimento mi è apparso come un esercizio di (bello) stile ma… freddo. Non mi ha emozionato. Aspetto L’ottimo Mantoani alla prossima prova.


Il mio problema è che a volte cerco di scrivere qualcosa su cui non sono per niente avvezzo, per andare verso quello che piace agli altri, e mi ritrovo a scrivere qualcosa di poco sentito. Non sapendo scrivere storie d'amore, ho ripiegato nel cliché più lurido, e già visto in Ghost (e in Always, film a cui in realtà pensavo quando ho scritto questo pezzo).
Insomma, siete stati molto giusti a ricordarmi che se non ci si diverte a scrivere, è più probabile scrivere schifezze. Confesso: stavolta il tema non mi ha ispirato granché. Alla prossima e grazie per la vostra giusta severità.

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MatteoMantoani
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#15 » lunedì 24 ottobre 2022, 18:43

Gennibo ha scritto:Ciao Matteo e piacere di averti letto, il tuo è un bel racconto poetico, anche se si capisce dove andrà a parare. Ma vabbè, anche se è vero che il tema non è chissà che trama originale lo hai comunque condotto bene sia con i pensieri del protagonista, sia con la gestione delle informazioni, l'ho letto con piacere e trovo che sia una buona prova.
Alla prossima e buona edition!


Gabriele Dolzadelli ha scritto:Ciao Matteo.
Racconto sicuramente ben scritto. Molto flusso di coscienza che però ben fa immedesimare. Ammetto di esserne stato particolarmente coinvolto. Quindi, da quel punto di vista, complimenti.
La semina per l'effetto sorpresa del finale non è invece riuscitissima. Si è capito dall'inizio si trattasse di un fantasma. Ho cercato di capire quale fosse il punto in cui questa intuizione emergesse e ho notato sia nel momento in cui parli del fatto che lui la osserva di notte, mentre dorme. Credo che togliendo quelle poche frasi si possa mantenere l'ambiguità, sempre che quello fosse l'intento.
Racconto da podio. Buona edition!


Commenti molto più positivi di quanto mi aspettavo. Vi ringrazio molto :) buona gara a voi e alla prossima!

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christianfloris
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#16 » giovedì 27 ottobre 2022, 13:15

Tema colto in modo pieno con un racconto lineare, di un amore finito, osservato dall’ex come da una camera in soggettiva. Plot non originale, ma nella sua sintassi piana, nella sua scorrevolezza interiore ai limiti del solipsismo, è un testo che lascia in bocca un retrogusto di sincera malinconia. Rintraccio alcuni punti da migliorare nell’uso di qualche cliché d’ambientazione e nelle battute di dialogo un po’ telefonate. Ma è un lavoro senz’altro più che buono.

La mia valutazione è 8,5.

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Spartaco
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#17 » domenica 30 ottobre 2022, 12:20

Sarò brutale, scusami.
Il racconto è noioso. Hai preso una non trama classica e l’hai appesantita con passaggi inutili. Per esempio l’inizio è tutt’altro che coinvolgente con l’immagine del mare.
L’idea di farlo sembrare un maniaco (un marito geloso) per poi farci capire che è morto non sarebbe stata poi male (anche se trita) ma hai gestito male informazioni e sentimenti.

Esempio:
“Ma tu sei confusa. Ieri ti ho vista in ufficio, stavi guardando una nostra foto convinta che nessuno lo notasse. Avevi le occhiaie, so che non dormi. Non è facile trovare il coraggio, ma i metodi per entrare in casa tua non mi mancano.”

Qui cerchi di ingannare il lettore, ma lo fai in maniera “meschina”. Sei sul PDV in prima persona. Il protagonista sa che lei non può vederlo, non perché è nascosto ma perché è solo uno spirito. Piuttosto scrivi un “Tranquilla, ieri nessuno ti ha notata mentre guardavi di nascosto la nostra foto. Erano tutti impegnati a lavorare mentre tornavi con me su quella spiaggia di Maiorca. Se chiudo gli occhi posso sentire ancora la sabbia tra le dita dei piedi e il tuo profumo…”
Sei tu, in prima persona. Devi darmi dettagli personali, ricordi forti che mi facciano vivere il loro amore e nel frattempo mi fai capire che tu la stavi guardando. Oppure, se vuoi farmi credere che è un maniaco, fammi sentire la perversione.
Poi peggiori con “i metodi per entrare in casa tua non mi mancano” È ingannevole. Piuttosto scrivi che lei non potrà far nulla per impedirti di entrare in casa. Sembra la stessa cosa ma non lo è perché in un caso rispetti il lettore, nell’altro no.

Nel complesso è un racconto che non mi è piaciuto. Pollice tendente verso il basso.

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MatteoMantoani
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#18 » domenica 30 ottobre 2022, 15:38

christianfloris ha scritto:Tema colto in modo pieno con un racconto lineare, di un amore finito, osservato dall’ex come da una camera in soggettiva. Plot non originale, ma nella sua sintassi piana, nella sua scorrevolezza interiore ai limiti del solipsismo, è un testo che lascia in bocca un retrogusto di sincera malinconia. Rintraccio alcuni punti da migliorare nell’uso di qualche cliché d’ambientazione e nelle battute di dialogo un po’ telefonate. Ma è un lavoro senz’altro più che buono.

La mia valutazione è 8,5.

Sei troppo gentile. Ti ringrazio molto per il tuo commento positivo :) buona fortuna e buona gara!

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MatteoMantoani
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Re: La superficie dell'acqua

Messaggio#19 » domenica 30 ottobre 2022, 15:41

Spartaco ha scritto:Sarò brutale, scusami.
Il racconto è noioso. Hai preso una non trama classica e l’hai appesantita con passaggi inutili. Per esempio l’inizio è tutt’altro che coinvolgente con l’immagine del mare.
L’idea di farlo sembrare un maniaco (un marito geloso) per poi farci capire che è morto non sarebbe stata poi male (anche se trita) ma hai gestito male informazioni e sentimenti.

Esempio:
“Ma tu sei confusa. Ieri ti ho vista in ufficio, stavi guardando una nostra foto convinta che nessuno lo notasse. Avevi le occhiaie, so che non dormi. Non è facile trovare il coraggio, ma i metodi per entrare in casa tua non mi mancano.”

Qui cerchi di ingannare il lettore, ma lo fai in maniera “meschina”. Sei sul PDV in prima persona. Il protagonista sa che lei non può vederlo, non perché è nascosto ma perché è solo uno spirito. Piuttosto scrivi un “Tranquilla, ieri nessuno ti ha notata mentre guardavi di nascosto la nostra foto. Erano tutti impegnati a lavorare mentre tornavi con me su quella spiaggia di Maiorca. Se chiudo gli occhi posso sentire ancora la sabbia tra le dita dei piedi e il tuo profumo…”
Sei tu, in prima persona. Devi darmi dettagli personali, ricordi forti che mi facciano vivere il loro amore e nel frattempo mi fai capire che tu la stavi guardando. Oppure, se vuoi farmi credere che è un maniaco, fammi sentire la perversione.
Poi peggiori con “i metodi per entrare in casa tua non mi mancano” È ingannevole. Piuttosto scrivi che lei non potrà far nulla per impedirti di entrare in casa. Sembra la stessa cosa ma non lo è perché in un caso rispetti il lettore, nell’altro no.

Nel complesso è un racconto che non mi è piaciuto. Pollice tendente verso il basso.

Brutale ma onesto, e questo è l'importante.
Quello che succede quando si scrive senza interesse e senza divertirsi, è che quello che esce risulta noioso e poco sentito a chi legge. E il tuo commento lo sottolinea. Avevo zero idee, e ho voluto provare comunque a toccare certe corde che di solito non provo nemmeno a sfiorare. E niente, l'Arena non perdona. Grazie per la tua schiettezza, l'ho apprezzata molto. Alla prossima!

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