Celso

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 17 ottobre con un tema di uno dei due Campioni della Nona Era: Davide Mannucci
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DandElion
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Celso

Messaggio#1 » martedì 18 ottobre 2022, 0:02

Il rumore sordo dello scrocco mi fa saltare.
Come se non sapessi che il portone è così vecchio da voler andare in pensione, ma il dato di fatto è che non ho la disponibilità per corrispondere alla sua esigenza.
In ogni caso questo sussulto mi riporta sul piano della realtà, distogliendomi dai miei pensieri.
Sospingo cauta la porta alle mie spalle, dopo aver oltrepassato la soglia. Un atto di coraggio.

Celso, il mio gatto, mi si struscia sulle gambe mormorando la sua fame e mi rendo conto che il mio stomaco fa da eco al suo.
Da quanto non mangio?
Lascio le scarpe nell’anticamera, lì, davanti alla scarpiera, perché semplicemente non ho la voglia, forse la forza, di aprirla.

Un passo dopo l’altro, incerta un po’ indolente, mi avvicino alla cucina.
Scalza.
Mi ferisco un piede.
Osservo, priva di emozioni, la scia di sangue: probabilmente una scheggia di vetro.
Non mi importa. Non mi interessa risalire alle cause. Provare dolore è un bene. Mi fa sentire concreta: l’urlo che sento ancora nella mia testa diventa ovattato. Se sento dolore, allora, sono viva. Ancora.

Celso stasera dovrai pazientare, non ho scatolette per te. Solo croccantini, ma se mi prometti che al veterinario non lo diciamo, allora ci smezziamo la scatoletta di tonno rigorosamente al naturale che sbocconcellerò sul divano.

Un lieve concerto di fusa mi induce a pensare che, leggendomi come sempre nel pensiero, il mio morbido amico abbia compreso le mie intenzioni.

Raccolgo da terra la ciotola dell’acqua, completamente asciutta. Mi scuso con lui per averlo esposto alla sete e gli verso una generosa porzione di croccantini.
Sembra quasi chiedermi se deve aspettarmi, mentre schiviamo i cocci di ceramica sul pavimento.
Prendo una forchetta e mi allungo verso la dispensa, voglio tonno e lo avrò. Ci sto mettendo troppo e sento Celso sgranocchiare. Mi sale la nausea. Devo mangiare.
Lo perdono per non avermi aspettata.

Sullo sportello c’è una manata di sangue incrostato. La osservo come se mi potesse a sua volta guardare.
Non ci faccio caso - non razionalmente- al fatto che sia mia la mano, sia mio il sangue, ma mi travolge una consapevolezza bruciante: mi appartiene tutto, finalmente, di questa casa.

Il click metallico della linguetta mi raddrizza la schiena con un brivido.
Quanto ancora mi ci vorrà per tornare alla normalità? Chi si ricorda come è?

Celso, mi accompagna al divano, complice.
Mi lascio accarezzare il naso dalla sua coda, mentre con le dita prendo dalla scatoletta del tonno. Divido quello da porgergli con una mano, ne porto alla mia bocca un pezzo con l’altra. Ho perso la forchetta, ma non ho voglia di alzarmi a cercarla.
Celso sta leccando il bordo della scatoletta vuota, il raspare della sua lingua è metodico, attento, costante.
Il rumore della serenità.
Alzo gli occhi.
Quadri strappati, cocci ovunque. Le tende scomposte, buttate per terra.
Un tavolo rovesciato, oggetti qua e là. Un uragano avrebbe fatto meno danni.
Sospiro e -finalmente!- crollo.
Lacrime traboccano dai miei occhi, liberatorie, tiepide. Purificanti.
Singhiozzo così forte che mi sembra impossibile che tutto questo rumore sia io stessa a farlo. Sono totalmente offuscata. Assente, ho l’impressione di essere spettatrice di me stessa, di vedermi da fuori, seduta sul divano.
Raggomitolata, con Celso sul grembo, che mi guarda, il collo leggermente piegato di lato, un’orecchia più su dell’altra, i baffi che vibrano.
“È finita, non temere” sembra dire mentre mi fa la pasta sulle gambe, con le zampe.

È stato orribile, mio Dio. Non si può spiegare con le sole parole.
Flash. Le sue mani sul mio collo. Buio. I colpi sul mio corpo. Luce.
lo spelucchino e l’assetta in cucina. Rosso. Un forchettone da portata.
Un sibilo. Celso prigioniero nelle sue mani. Sento soffiare. "lasciami andare"
Nero.


Blu. Lampeggianti dell’ambulanza. Rosso, di nuovo, stavolta il sangue sulle mie mani, per terra, sui mobili.
Legittima difesa.
Verde i lividi sul mio corpo. Bianco, il sollievo, la liberazione.

Questo tonno adesso è buonissimo, ogni cosa ha un altro sapore.
Ultima modifica di DandElion il martedì 18 ottobre 2022, 0:15, modificato 1 volta in totale.


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antico
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Re: Celso

Messaggio#2 » martedì 18 ottobre 2022, 0:11

Ciao Dand! Parametri tutti ok, buona DAVIDE MANNUCCI EDITION!

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DandElion
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Re: Celso

Messaggio#3 » martedì 18 ottobre 2022, 0:15

antico ha scritto:Ciao Dand! Parametri tutti ok, buona DAVIDE MANNUCCI EDITION!

Grazie!
Ho corretto una cosa, ma credo di essere ancora sotto i 4000.
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antico
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Re: Celso

Messaggio#4 » martedì 18 ottobre 2022, 0:19

Confermo!

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Signor_Darcy
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Re: Celso

Messaggio#5 » mercoledì 19 ottobre 2022, 12:23

Racconto intenso, credibile, abbastanza ben scritto e dosato. Il tema è ben declinato.
Attenzione alla verosimiglianza del linguaggio: “ma il dato di fatto è che non ho la disponibilità per corrispondere alla sua esigenza” non lo direbbe nessuno, mi ha fatto venire in mente i dialoghi di “Lady” di Lory del Santo; in misura minore vale lo stesso discorso per “come è”: diciamo tutti sempre “com’è”.
Piccole disattenzioni ortografiche qua e là: i trattini vogliono lo spazio anche internamente agli incisi, soggetto e predicato non vanno separati dalla virgola (“Celso, mi accompagna al divano”).
Interessante il finale cromatico. Stona forse quel “Flash”, se non altro a livello lessicale.

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DandElion
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Re: Celso

Messaggio#6 » mercoledì 19 ottobre 2022, 17:16

Signor_Darcy ha scritto:Racconto intenso, credibile, abbastanza ben scritto e dosato. Il tema è ben declinato.

Grazie

Signor_Darcy ha scritto:Attenzione alla verosimiglianza del linguaggio: “ma il dato di fatto è che non ho la disponibilità per corrispondere alla sua esigenza” non lo direbbe nessuno, mi ha fatto venire in mente i dialoghi di “Lady” di Lory del Santo; in misura minore vale lo stesso discorso per “come è”: diciamo tutti sempre “com’è”.

Mi sembra opportuno farti presente che il registro sarcastico forbito dei miei racconti è esattamente quello che utilizzo nella colloquialità quotidiana.. Ma nessuno mi ha mai detto che parlo come Lory del Santo, ecco non ti conosco, altrimenti la potrei prendere come una offesa personale..

Signor_Darcy ha scritto:Piccole disattenzioni ortografiche qua e là: i trattini vogliono lo spazio anche internamente agli incisi, soggetto e predicato non vanno separati dalla virgola (“Celso, mi accompagna al divano”).

E ringrazia Dio che non ho messo puntini di sospensione..!

Signor_Darcy ha scritto:Interessante il finale cromatico. Stona forse quel “Flash”, se non altro a livello lessicale.

Come avresti favorito l'effetto di cesura di un colpo di luce bianca dovuto ad uno schiaffo?'

Grazie per il tuo commento.
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Signor_Darcy
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Re: Celso

Messaggio#7 » mercoledì 19 ottobre 2022, 17:27

DandElion ha scritto:
Signor_Darcy ha scritto:Attenzione alla verosimiglianza del linguaggio: “ma il dato di fatto è che non ho la disponibilità per corrispondere alla sua esigenza” non lo direbbe nessuno, mi ha fatto venire in mente i dialoghi di “Lady” di Lory del Santo; in misura minore vale lo stesso discorso per “come è”: diciamo tutti sempre “com’è”.

Mi sembra opportuno farti presente che il registro sarcastico forbito dei miei racconti è esattamente quello che utilizzo nella colloquialità quotidiana.. Ma nessuno mi ha mai detto che parlo come Lory del Santo, ecco non ti conosco, altrimenti la potrei prendere come una offesa personale..

Ma va, mi è venuto in mente la scena del palestrato che, riferendosi alla protagonista di quella... serie, dice all'amico che è "elevata. Vorrei agguantarla". Registro straniante, un po' fuori luogo, tutto qua.

DandElion ha scritto:
Signor_Darcy ha scritto:Interessante il finale cromatico. Stona forse quel “Flash”, se non altro a livello lessicale.

Come avresti favorito l'effetto di cesura di un colpo di luce bianca dovuto ad uno schiaffo?'

Penso l'avrei tolto del tutto: "Le sue mani sul mio collo. Buio. I colpi sul mio corpo. Luce." rende già l'idea cromatica della cosa.

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DandElion
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Re: Celso

Messaggio#8 » mercoledì 19 ottobre 2022, 17:31

Signor_Darcy ha scritto:Ma va, mi è venuto in mente la scena del palestrato che, riferendosi alla protagonista di quella... serie, dice all'amico che è "elevata. Vorrei agguantarla". Registro straniante, un po' fuori luogo, tutto qua.

Boh non conosco abbastanza la serie, pur avendola vista, non sono una fan al punto da ricordarne i dialoghi, my fault.
Signor_Darcy ha scritto:Penso l'avrei tolto del tutto: "Le sue mani sul mio collo. Buio. I colpi sul mio corpo. Luce." rende già l'idea cromatica della cosa.

Penso sarebbe stato meno evidente lo stacco.
Prova a leggerlo senza. mancherebbe la violenza del cambio di piano sull'azione.
A mio avviso eh, poi tu liberissimo di dirmi "no no si capiva meglio senza"
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MatteoMantoani
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Re: Celso

Messaggio#9 » giovedì 20 ottobre 2022, 9:31

Ciao DandElion, piacere di rileggerti.
Il tuo racconto ha un registro che mi è piaciuto, anche alcune trovate sono eleganti (tipo quella della macchia di sangue sul frigo), c'è attesa per una rivelazione che arriva nel finale e questo è dosato bene. L'unica cosa è che non capisco la tua interpretazione del tema della gara.. forse devo pensarci ancora un poco. Comunque, bel racconto: ben scritto e ben progettato. Complimenti.

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DandElion
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Re: Celso

Messaggio#10 » giovedì 20 ottobre 2022, 11:03

MatteoMantoani ha scritto:Ciao DandElion, piacere di rileggerti.

Piacere mio ;)
MatteoMantoani ha scritto:Il tuo racconto ha un registro che mi è piaciuto, anche alcune trovate sono eleganti (tipo quella della macchia di sangue sul frigo), c'è attesa per una rivelazione che arriva nel finale e questo è dosato bene.

Ma grassssie
MatteoMantoani ha scritto:L'unica cosa è che non capisco la tua interpretazione del tema della gara.. forse devo pensarci ancora un poco.

Lasciami stare lo dice il gatto!
MatteoMantoani ha scritto:Comunque, bel racconto: ben scritto e ben progettato. Complimenti.

Grazie <3
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Commissa’
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Re: Celso

Messaggio#11 » venerdì 21 ottobre 2022, 18:29

Ciao DandElion, è un vero piacere ritrovarti. È la seconda volta che ti leggo e ho avuto conferma della prima impressione che mi ero fatto: il tuo stile è ricco di espedienti, ricerchi alternative interessanti per esprimere concetti e immagini già viste usando una narrativa nuova e originale. Personalmente mi è piaciuta anche l’umanizzazione del portone, ma forse sono io quello strano, ad ogni modo son contento di trovare qualcuno cerca di portare delle novità in un panorama fin troppo appiattito e omologato.

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DandElion
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Re: Celso

Messaggio#12 » sabato 22 ottobre 2022, 9:40

Commissa’ ha scritto:Ciao DandElion, è un vero piacere ritrovarti. È la seconda volta che ti leggo e ho avuto conferma della prima impressione che mi ero fatto: il tuo stile è ricco di espedienti, ricerchi alternative interessanti per esprimere concetti e immagini già viste usando una narrativa nuova e originale. Personalmente mi è piaciuta anche l’umanizzazione del portone, ma forse sono io quello strano, ad ogni modo son contento di trovare qualcuno cerca di portare delle novità in un panorama fin troppo appiattito e omologato.

grazie mille <3 <3 <3
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Michael Dag
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Re: Celso

Messaggio#13 » domenica 23 ottobre 2022, 18:30

Celso, di DandElion,
wow. Non so che dire, davvero.
Un pezzo bellissmo, limato in ogni dettaglio.
Non capivo cosa stava succedendo, ma ero talmente preso che non mi importava, volevo solo continuare a leggere.
Hai creato l'empatia in modo magistrale. Davvero, complimenti.
Edesso cerco qualche refuso e frase che non mi è piaciuta, perche devo arrivare a 300 caratteri.

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DandElion
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Re: Celso

Messaggio#14 » martedì 25 ottobre 2022, 11:15

Michael Dag ha scritto:Celso, di DandElion,
wow. Non so che dire, davvero.
Un pezzo bellissmo, limato in ogni dettaglio.
Non capivo cosa stava succedendo, ma ero talmente preso che non mi importava, volevo solo continuare a leggere.
Hai creato l'empatia in modo magistrale. Davvero, complimenti.
Edesso cerco qualche refuso e frase che non mi è piaciuta, perche devo arrivare a 300 caratteri.


grazie <3 <3 <3
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Andrea76
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Re: Celso

Messaggio#15 » giovedì 27 ottobre 2022, 19:50

Racconto claustrofobico che mi ha ricordato le atmosfere noir di “Repulsion” di Roman Polanski. Uno stile incalzante guida il lettore nella mente della protagonista rappresentandone in maniera vivida il disagio che la turba. Ho poco chiara l’aderenza al tema e il susseguirsi degli eventi: nel secondo caso si tratta di un pregio dell’opera, almeno nella chiave del trauma dell’abuso e della paranoia che da esso deriva.

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david.callaghan
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Re: Celso

Messaggio#16 » giovedì 27 ottobre 2022, 22:56

Ciao
trovo il pezzo ben scritto, anche se devo dire che il monologo di 4000 caratteri mi è risultato un po' pesante. Credo che con 1000 in meno avresti potuto paradossalmente ottenere anche di più. Non trovo però presente il tema, nel caso sia il gatto come suggerisce il titolo mi pare un elemento molto marginale e in realtà del tutto estraneo alla trama: se leviamo il gatto il pezzo alla fine il racconto non ne risente.

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L'inquisitore
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Re: Celso

Messaggio#17 » sabato 29 ottobre 2022, 17:14

Ciao Dand. Il racconto di una vittima di abuso che torna dopo il climax di violenza e ritrova le tracce del fattaccio. Buona la costruzione del racconto con uno svelamento progressivo e originale, ottima anche l'interiorità della protagonista, molto personale. Le immagini che evoci nel qui e ora sono molto forti ed efficaci.
Concordo con David che il tema sia la parte più debole del racconto. Il gatto che "parla"? Poteva essere il grido disperato della donna al culmine della violenza, l'ultima parola che ricorda. Tra le varie possibilità mi sembra che tu abbia scelto la meno incisiva.
Ho colto l'ironia sottintesa nell'aulicità con cui parli del portone, ma il flash mi ha confuso perché ho pensato al flashback, poi alla possibilità che la protagonista ripensasse a una fotografia o che qualcuno le puntasse la luce in faccia. Solo dopo il tuo commento ho ricollegato la parola al bianco di uno schiaffo. Direi che hai dato per scontato l'effetto, ma ti sei allontanata dal tuo intento. Forse soffermarsi di più sulla sensazione di dolore sarebbe stato più efficace.
In ogni caso un'ottima prova.
Qualche frase sarebbe stata da costruire meglio, ma qui il tempo gioca i suoi scherzi. Per il resto lo stile è sicuro e coinvolgente.
Un pollice quasi su, pelo pelo!

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