L'infanticida

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 17 ottobre con un tema di uno dei due Campioni della Nona Era: Davide Mannucci
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Gabriele Dolzadelli
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L'infanticida

Messaggio#1 » martedì 18 ottobre 2022, 0:02

1893, Forlì

«Lasciatemi andare!» urlava il prigioniero dalla cella, afferrando le sbarre con una forza inaudita. Giuseppe arretrò contro il muro e sentì il cuore accelerare. Aveva solo vent’anni e fare la guardia carceraria, si rendeva conto, era troppo per lui. Enea rideva.
«Non preoccuparti. Ha la lingua lunga ma non abbastanza da raggiungerti.»
Aveva la voce rauca, folti baffi e vestiti che puzzavano di tabacco. Lui, la guardia, la faceva da quando il padre di Giuseppe aveva ancora i brufoli.
«Non tace da stamattina. Dice cose senza senso.»
Enea lo accompagnò nella stanza accanto e lo fece sedere a un tavolo. Nonostante la porta chiusa, si riusciva a sentire il prigioniero sbraitare.
«Cosa vuoi aspettarti da un assassino di bambini? Il cervello non gli funziona.»
All’ennesimo grido dell’uomo, Giuseppe rabbrividì.
«Forse ha il demonio in corpo.»
Enea non dovette escluderlo, perché non disse niente. Tirò fuori un mazzo di carte e cominciò a distribuirle fra loro due.
Giuseppe, però, era curioso. Non ne sapeva molto di quello che aveva combinato.
«Quanti ne ha uccisi?» chiese.
Enea aveva appoggiato le proprie carte, tenendole coperte, e con un fiammifero si stava accendendo una sigaretta. Giuseppe ne aveva contate undici dall’inizio del turno.
«Che io sappia, quattro. Uno di qui, uno di là. Uccide e poi scappa. Prima di quel ragazzino di dieci anni, a Faenza, ha strangolato un neonato in Spagna. Lo ha ucciso nella culla, mentre la madre era in cortile.»
Giuseppe guardò le carte ma non riusciva a concentrarsi. Tossì, scacciando il fumo di Enea.
«E a Faenza che ha combinato?»
Enea scosse leggermente il capo tra una boccata e l’altra.
«Ha ammazzato il figlio di un fabbro, poco fuori dal collegio salesiano. Gli ha spaccato il cranio con una pietra. L’hanno preso lì. Si è fatto trovare a piangere vicino al corpo del ragazzo. Anche i pazzi prima o poi crollano.»
Giuseppe annuì. Aveva un fratello di otto anni. Si immaginò di vederlo in quelle condizioni, con la testa spaccata, e gli venne il voltastomaco dalla rabbia.
«Ascolta, vado a pisciare» disse Enea alzandosi dalla sedia. «Tienilo d’occhio ma non ascoltarlo. Intesi? Arrivo subito.»
Giuseppe richiuse le sue carte in un mazzo e le strinse forte. Tenerlo d’occhio? Perché? si chiese. Poteva forse scappare? Di nuovo la paura si riappropriò delle sue articolazioni. No, quel lavoro non faceva per lui.
Tese l’orecchio. Dall’altra parte non si udiva più alcun suono. Che il prigioniero si fosse addormentato?
Si avvicinò alla porta e l’aprì lentamente. Dallo spiraglio, lo vide seduto in un angolo della cella. Incrociarono i loro sguardi. Lui aveva gli occhi rossi, le occhiaie e una pelle sottile che sembrava pronta a sgretolarsi.
«Lasciami andare. Ti prego!»
Giuseppe deglutì. Doveva chiudere la porta, subito! Doveva tapparsi le orecchie, dannazione. Enea l’aveva avvertito. Invece gli sfuggì un: «Perché dovrei? Sei un criminale!»
L’uomo pianse, mettendosi le mani nei capelli.
«L’ho fatto per me, per te, per tutti. Devi lasciarmi andare. Ci aspetta un mondo migliore.»
Questa volta, Giuseppe ebbe la forza di chiudere. Tornò al tavolo giusto in tempo per farsi trovare pronto all’arrivo di Enea. La guardia più anziana riprese le carte. Aveva l’espressione soddisfatta.
«Ci voleva. Dove eravamo rimasti?»
«Che ne sarà di lui?» chiese di getto Giuseppe.
Enea sospirò. Non sembrava tanto contento dell’argomento della serata.
«Che ne so. Marcirà in galera. Fosse stato per me, la pena di morte non l’avrei di certo tolta. Ma così han deciso.»
«E ne ha uccisi davvero quattro?»
«Minimo. Tre anni fa ha accoltellato un bambino di undici anni in Russia e l’anno dopo ne ha soffocato uno di un anno in Germania.»
«Non ha senso.»
«Dillo alla madre di Iosif o del piccolo Adolf. O a quelle di Francisco e di Benito. Può avere senso un pazzo omicida che dice di venire dal futuro? Il mondo è ingiusto, caro Giuseppe. Prepariamoci al peggio.»
«Già» rispose il ragazzo, mentre nella stanza echeggiò l’ennesimo Lasciatemi andare!



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antico
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Re: L'infanticida

Messaggio#2 » martedì 18 ottobre 2022, 0:13

Ciao Gabriele! Bentornato dopo poco più di un anno! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa DAVIDE MANNUCCI EDITION!

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Maurizio Chierchia
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Re: L'infanticida

Messaggio#3 » giovedì 20 ottobre 2022, 17:12

Ciao Gabriele.
Racconto veramente bello! Ho adorato, come immagino molti, il finale totalmente inaspettato. Inaspettato, ma che calza a pennello col resto della storia. Il tema è declinato in maniera semplice alla fine, ma la storia che si porta dietro è il vero asso nella manica. Per quanto riguarda lo stile, trovo che scrivi molto bene, l'ho letto tutto d'un fiato. Complimenti per il colpo di scena.
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

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Proelium
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Re: L'infanticida

Messaggio#4 » giovedì 20 ottobre 2022, 21:38

Ciao Gabriele,
tema preso e racconto godibile, costruito su un what if che almeno una volta nella vita abbiamo immaginato tutti, e chi nega mente. Pregevole il finale, anzi, delizioso: conferisce completezza, valore e una punta di macabra comicità. Una vera chicca, bravo! Unico appunto, i nomi dei personaggi (Enea e Giuseppe) non mi soddisfano del tutto perché mi fanno pensare a un qualche ruolo nella Storia. Meglio, a quel punto, lasciarli anonimi.

Sarai sicuramente sul podio.

Buona Edition,
Francesco

Sira66
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Re: L'infanticida

Messaggio#5 » sabato 22 ottobre 2022, 15:22

Ciao Gabriele,

me lo sono proprio goduto il tuo racconto! Bel finale assolutamente inatteso, bellissimi personaggi, delineati con sapienza. Io non saprei come raggiungere i trecento caratteri minimi se non facendoti solo complimenti. Qui ne esce un racconto lungo con i fiocchi e mi piacerebbe molto leggerlo. Grazie davvero.

Simona

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Andrea Furlan
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Re: L'infanticida

Messaggio#6 » domenica 23 ottobre 2022, 11:40

Ciao Gabriele,
complimenti per questo ottimo pezzo, con un plot twist finale letto fra le righe ma potentissimo. Perfetta la costruzione del rapporto fra le due guardie che svela in modo garbato senza narrare, in un’ambientazione appena accennata e coerente che fa da sfondo alla vicenda. Ho apprezzato anche la costruzione dei tre personaggi, i cui caratteri fondamentali sono introdotti con poche, efficaci parole. La prima cosa che viene è venuta in mente, una volta finito il racconto, è un “e ora?”: un what if sulla possibile storia alternativa che succederebbe se tutto questo fosse accaduto davvero. Magari un buon incipit per un romanzo ucronico?
Tema centrato senza se e senza ma, bravissimo!

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gcdaddabbo
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Re: L'infanticida

Messaggio#7 » lunedì 24 ottobre 2022, 11:02

Salve Gabriele! Piacere di leggerti!
Sei riuscito a scrivere un racconto avvincente ed originale. L’ambientazione è credibile. I protagonisti ben delineati. I riferimenti agli episodi violenti non disturbano la lettura. Il tema è sviluppato in modo non scontato. Personalmente il riferimento all’uomo che dice di venire dal futuro non mi pare essenziale, anzi distoglie dall’atmosfera creata. La storia, nella sua crudezza, resta bella. Complimenti! Buona Davide Mannucci edition!

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Emiliano Maramonte
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Re: L'infanticida

Messaggio#8 » lunedì 24 ottobre 2022, 19:24

Ciao Gabriele, bentornato nell'Arena!
Ero incuriosito da alcuni feedback entusiastici e sono subito corso a leggere il tuo racconto.
Che dire? Bel racconto, ben scritto e con un finale notevole, ma non ci si può attendere niente di diverso da te, da un autore, cioè che ormai sa il fatto suo.
Non aggiungo altro e ti auguro buona gara!

Emiliano.

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Polly Russell
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Re: L'infanticida

Messaggio#9 » martedì 25 ottobre 2022, 16:15

Assolto il mio dovere, faccio un giro e che ti scovo? Gran bel
pezzo!
Davvero buono, buono il ritmo, ottima la declinazione del
tema. Pochi dettagli, credibili.
Insomma un gran bel
lavoro.
Polly

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: L'infanticida

Messaggio#10 » giovedì 27 ottobre 2022, 1:31

Ecco, lo sapevo. Cinque minuti fa scrivo che Emiliano ha scritto un racconto da primo podio ed ecco che subito il mio giudizio si trova a vacillare. Mannaggia a te!
Per usare la medesima immagine descritta nel tuo brano, il tuo mazzo di carte gode senz'altro di un finale più efficace e che arriva con le giuste tempistiche. D'altro canto, ma qui mi rendo conto che è in parte una questione di gusto personale, lo stile l'ho trovato leggermente meno pulito, ma comunque di alto livello. Insomma, un racconto consapevole di cosa vuole raccontare e come. Davvero un'ottima prova.
lupus in fabula

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Re: L'infanticida

Messaggio#11 » giovedì 27 ottobre 2022, 13:11

Ciao Gabriele,

posso solo accodarmi ai complimenti. Hai saputo creare una bella atmosfera, con quel filo di tensione sempre presente e quell'aura di mistero sull'incarcerato che ha destato curiosità. I personaggi sono realistici nell'agire e nelle conversazioni.
L'unica nota che mi ha fatto storcere un po' il naso è quel "venuto dal futuro": mi ha allontanato da un contesto altrimenti molto reale. Forse avrebbe reso di più "conoscere il futuro". Avrebbe lasciato intatta l'aura di mistero che hai ricreato (anche perché si trattava proprio delle battute finali). Sto trovando il pelo nell'uovo comunque eh :)
Bravo davvero!

Morena

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Gabriele Dolzadelli
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Re: L'infanticida

Messaggio#12 » venerdì 28 ottobre 2022, 22:14

Grazie a tutti per i commenti.
Sono contento vi sia piaciuto.
In merito alla rivelazione sul fatto che l'uomo dica di venire dal futuro, trovo sia, al contrario, determinante per la comprensione totale del brano. Sono comunque felice che, anche senza quell'elemento, il racconto sia considerato valido.

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antico
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Re: L'infanticida

Messaggio#13 » mercoledì 2 novembre 2022, 18:05

Ben scritto ed efficace. Il tema è presente anche se non declinato con originalità. Forse poco chiaro perché tu decida di dedicare tanto spazio al non rimanere solo con il detenuto e magari avresti potuto metterci una semina più funzionale invece del disvelamento finale così netto, ma sono solo appunti che lasciano il tempo che trovano perché per me qui si tratta di un pollice su.

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