Come se fosse facile

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 17 ottobre con un tema di uno dei due Campioni della Nona Era: Davide Mannucci
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Stefano.Moretto
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Come se fosse facile

Messaggio#1 » martedì 18 ottobre 2022, 0:54

Apro la portiera dell'auto e slaccio la cintura ad Alice, che scalpita nel suo giubbottino. I suoi compagni di classe sono già arrivati e hanno preso posto sull'autobus, giusto un paio sono davanti alla porta a chiacchierare. I genitori stanno chiacchierando sparsi tra le auto parcheggiate qui attorno.
«Dai papà, gli altri sono già sul bus! Lo sapevo che siamo in ritardo, Marta andava come una lumaca!»
Sua sorella si gira dal posto di guida e le lancia un'occhiataccia. «Se mi tolgono il foglio rosa perché devo correre ad accompagnarti dai tuoi amichetti ti faccio nera.»
Sorrido. «Buone, ragazze. E tu stai tranquilla Alice, non partono senza di te.»
Scende dall'auto trascinandosi dietro lo zaino. Afferro una spallina e la aiuto a caricarselo sulla schiena, certo che è pesante. Spero non le faccia male stare tutto il giorno con questo peso.
Mi chino sulle ginocchia. «Hai preso tutto? Quadernino per gli appunti, penna, macchina fotografica, borrac—»
«Sì, sì, sì.» Si divincola, ma la trattengo per un braccio. «Dai fammi andare papà! Mi aspettano!»
Gli insegnanti in realtà stanno ancora caricando gli zaini nel vano sotto il bus, non credo si siano neanche accorti che siamo arrivati.
«Promettimi che farai attenzione.» Fisso Alice negli occhi. «Segui i tuoi maestri, non attraversare la strada da sola e non accettare caramelle dagli sconosciuti.»
«Neanche se le prende prima Peter?» Sorride.
Il fatto che i bambini abbiano eletto un assaggiatore ufficiale dopo aver studiato l'impero romano è incredibilmente divertente e inquietante.
«Soprattutto se le prende prima Peter.»
La sua risata cristallina mi fa tornare bambino per un istante.
«Okay papà. Ora posso andare?»
Marta tira un colpo di clacson. Tempismo perfetto.
Sospiro. «Va bene, vai. Ci vediamo stasera.»
Lei sorride, si afferra le spalline dello zaino e inizia a correre verso l'autobus. Uno dei suoi maestri si gira e le fa cenno di darle lo zaino, lei se lo toglie e con un gesto unico glielo tira quasi addosso. Quanta energia, spero che faccia attenzione durante la gita.
Marta altri due di clason, un paio di genitori si girano, ma fa nulla. Marta può aspettare due minuti, non posso mica scappare via alla prima gita di Alice.
Lei mette un piede sullo scalino dell'autobus, ma si blocca. Si è scordata qualcosa?
Si gira verso di me e torna correndo. Mi chino di nuovo e lei salta addosso abbracciandomi forte il braccio.
«Quando torno sarai qui, vero?»
Le accarezzo la testolina e le do un bacio sulla fronte.
«Certo che sarò qui.»
Lei stacca un poco e mi fissa negli occhi. «Anche...» sussurra. «Anche Marta?»
«Anche Marta.» Le faccio l'occhiolino. «Se vuole continuare ad avere un foglio rosa.»
Ridacchiamo piano per non farci sentire da sua sorella, che nel frattempo sta probabilmente tirando giù tutti i santi che conosce.
«Alice?»
«Sì papà?»
«Ora dovresti lasciarmi però.»
Si stacca, come se si fosse ricordata improvvisamente che deve andare.
«A dopo papà!»
«Divertiti!»
Si gira e corre via, si fa in volata i gradini del bus e scompare tra i sedili. Okay, anche questa è fatta immagino.
Risalgo in macchina. Marta ha la fronte appoggiata al volante, si gira verso di me e lancia un gemito. «Dio mio, alla buon'ora. È solo una stupida gita.»
Mi allaccio la cintura. «È la sua prima gita, sii comprensiva. Sei la sorella maggiore.»
«Come vuoi. Ora però mi hai promesso che mi fai fare pratica finché non torna.»
Spero che Alice, quando verrà il momento, attraverserà il suo periodo ribelle con un po' meno enfasi di sua sorella.
«Ogni promessa è debito. Forza, esci dal parcheggio e andiamo a fare un giro. Quando hai l'esame pratico?»
«Tra due settimane. Così finalmente potrai lasciarmi andare da sola.»
Lasciarla andare. Come se fosse facile per un genitore.
Be', prima o poi dovrò farlo davvero, ma c'è ancora tempo.
Le pizzico una guancia e lei mi inveisce contro.



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antico
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Re: Come se fosse facile

Messaggio#2 » martedì 18 ottobre 2022, 0:57

Ciao Stefano! Parametri ok, buona DAVIDE MANNUCCI EDITION!

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Signor_Darcy
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Re: Come se fosse facile

Messaggio#3 » martedì 18 ottobre 2022, 15:13

Bel racconto, molto dolce e verosimile. Non so perché, ho avuto per tutto il tempo la sensazione che stesse per succedere qualcosa di brutto, magari in merito alla figura di Marta. Ma forse sono io che guardo troppe serie tv.
Il tema c’è abbastanza, anche se più che un “lasciami andare” è più un “lasciarla andare”.
Non ho particolari appunti allo stile: non ci sono cadute di stile evidenti, al limite qualche appunto minore qua e là, da a-capo non necessari (“Il fatto che i bambini abbiano eletto…”) a qualche forzatura narrativa (i moccoli di Marta, che non hanno giustificazione nel testo).
Attenzione ai refusi, ma questo sia dovuto alla sfida.

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MatteoMantoani
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Re: Come se fosse facile

Messaggio#4 » mercoledì 19 ottobre 2022, 11:24

Ciao Stefano, piacere di rileggerti.
Una scenetta carina, un padre che deve gestire due figlie con entrambe i loro bisogni. Certo, la tua interpretazione del tema non brilla per originalità, ma nemmeno io sono uno stinco di santo, stavolta.
I pregi sono sempre i soliti, per chi ti conosce: scrittura pulita, efficace; se devi farti un appunto, è solo per le raccomandazioni del padre alla figlia piccola, che sono un po' un cliché (le caramelle dagli sconosciuti..) però magari era ironico.
Per me un racconto carino, ma forse fin troppo lineare.

Commissa’
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Re: Come se fosse facile

Messaggio#5 » venerdì 21 ottobre 2022, 11:10

Parto col dire che il tema l’hai centrato, che hai scelto di sviluppare un tema toccante che coinvolge tutti almeno una volta nella vita (da figli) o più volte col ruolo di genitori. Di minor effetto è stato lo sviluppo, forse è complice il poco tempo o la mancanza del guizzo che avrebbe permesso al racconto di fare la differenza. Ad ogni modo il testo è pulito, scorrevole e narrato con attenzione.

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Michael Dag
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Re: Come se fosse facile

Messaggio#6 » domenica 23 ottobre 2022, 18:08

Come se fosse facile, di Stefano Moretto,
Nulla da dire sullo stile, ma il racconto in se mi è parso un po' anonimo. Capisco (anzi, so per sentito dire) che per i genitori i "primi distacchi" dai figli sono momenti particolari, ma non sono riuscito a cogliere l'enfasi del racconto. Mi è piaciuta ma grande metafora della vita che hai inserito, ma purtroppo non è stata sufficiente a prendermi.
Non è colpa tua, ha solo sbagliato lettore :(

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david.callaghan
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Re: Come se fosse facile

Messaggio#7 » lunedì 24 ottobre 2022, 18:11

Ciao
ho trovato il tuo un racconto piacevole e ben scritto. Devo dire che però mi è mancato del tutto il pathos. Non mi sono mai emozionato, né sorpreso o meravigliato insomma.
Ci presenti una spaccato di vita normale, ma non c'è una progressione emotiva nel tuo pezzo, non ci guidi verso qualcosa. Ci rendi solo spettatori di un momento di vita. Il che va bene, eh! Solo che un racconto così è destinato a finire dietro a quelli che riescono a coinvolgere maggiormente il pubblico.
Il tema lo trovo rispettato, non saprei che altro aggiungere. Spero non te la prenda.
Un saluto.

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jimjams
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Re: Come se fosse facile

Messaggio#8 » giovedì 27 ottobre 2022, 17:36

Ciao, Stefano. Questo tuo racconto mi ha fatto rivivere dei ricordi del passato, ho provato un certo piacere nel leggerlo e mi sono facilmente immedesimato nel papà che deve lasciare andare la figlia. L'idea è accattivante e credo sia un ottimo esempio sul ramo dei racconti "lasciamo andare i figli". La scrittura non è male, il racconto scorre, con qualche piccolissima indecisione in alcuni punti, senza fatica. Giudizio positivo. Un appunto finale. Forse si potrebbe dire che il racconto manca di stimolie etc. Ma non è la mia opinione. Credo che mostrare uno stralcio di vita sia un modo valido di raccontare. Non serve altro, se si riesce a trasmettere delle emozioni. Almeno con me ci sei riuscito.

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Andrea76
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Re: Come se fosse facile

Messaggio#9 » giovedì 27 ottobre 2022, 19:15

Stilisticamente un racconto senza sbavature, chiaro e trasparente. Ho apprezzato di meno la storia che si snoda attraverso qualche cliché di troppo e dei dialoghi tutto sommato preconfezionati. La tecnica narrativa però è eccellente, per questo il racconto vale una lettura gradevole, pur con l’assenza di un plot-twist e/o di un cambiamento dei personaggi in scena.

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L'inquisitore
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Re: Come se fosse facile

Messaggio#10 » venerdì 28 ottobre 2022, 11:38

Ciao Stefano. Racconto con struttura un po' scarsa, poco conflitto e nessun guizzo. La scrittura non è particolarmente brillante, forse manca di personalità, ma fila bene (al netto di un paio di ripetizioni e virgole mancanti), ma, cosa più grave del racconto, manca un'idea.
Comprendo l'emozione di un padre che “lascia andare” una figlia, ma l'escamotage della prima gita o della prima guida in solitaria non sono proprio le situazioni più emotivamente pregnanti che mi vengono in mente. Il conflitto è bassino, il cambiamento assente, la motivazione del racconto è meramente mostrare un'emozione abbastanza comune in modo nemmeno troppo convinto.
Allora la mia domanda è: perché scegliere una situazione meno carica, meno interessante di altre? Trattandosi di un autore con la tua esperienza mi vengono due possibilità: o non hai avuto tempo per pensare di più al racconto o hai fatto un esperimento.
Purtroppo (per te) mi sei capitato due volte di fila. Ricordo il racconto dei tizi in ufficio con la macchinetta del caffè e l'ultimo con Dio sull'autobus. Mi sembri un po' giù di tono, mi piacerebbe vedere un guizzo, uno sforzo nel cercare un'idea più interessante nei prossimi racconti e sono certo che tu ne sia capace.
Pollice ni anche se ri riconosco la capacità tecnica comunque buona.

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Stefano.Moretto
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Re: Come se fosse facile

Messaggio#11 » martedì 8 novembre 2022, 9:57

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Ciao a tutti, perdonatemi per l'enorme ritardo con cui vi rispondo. Giuro che i commenti li ho letti tutti per tempo, ma ogni volta che provavo a rispondere mi si infilava una nuova scadenza e quando avevo il tempo non avevo le energie.
Vi ringrazio tutti per i commenti e gli apprezzamenti, fanno sempre piacere. Come avete capito tutti, questo pezzo è nato un po' sfortunato: ho cercato di trovare un'interpretazione del tema che mi ha condotto a un vicolo cieco in cui non c'era un qualche tipo di "azione" che tenesse alta l'attenzione. Questo un po' perché mi è mancata l'inventiva, un po' perché per questa Era sto cercando di rispettare alcuni miei paletti personali che mi servono per cercare di migliorare su alcuni versanti della scrittura, quindi so che devo imparare a tararmi meglio. Dopotutto siamo qui per sperimentare e imparare, non per vincere.
E tranquillo David che non me la prendo, hai detto una sacrosanta verità.
Ancora grazie a tutti

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