Pagina 1 di 1
Gruppo DER SCHREIBER: Lista racconti e classifiche
Inviato: martedì 18 ottobre 2022, 2:14
da antico
BENVENUTI ALLA DAVIDE MANNUCCI EDITION, LA SECONDA DELLA DECIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 167° ALL TIME!Questo è il gruppo DER SCHREIBER della DAVIDE MANNUCCI EDITION con DAVIDE MANNUCCI, Campione della Nona Era di Minuti Contati, come guest star. Gli autori del gruppo DER SCHREIBER dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo LA CONTESSA.
I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo WINNIE THE POOH. Questo è un gruppo da OTTO racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da DAVIDE MANNUCCI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre. Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti
RANK DECIMA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti
RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). Ho forzato solo per non fare capitare nello stesso gruppo due racconti con Malus.
E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo DER SCHREIBER:Come se fosse facile, di Stefano Moretto, ore 00.54, 3816 caratteri
Non mollare, di Pietro D’Addabbo, ore 00.55, 3933 caratteri
Non ti lascio andare, di Polly Russell, ore 23.39, 3952 caratteri
Celso, di DandElion, ore 00.15, 3997 caratteri
Fenomeno, di Rick Faith,
ore 01.31, 3011 caratteri
MALUS QUATTRO PUNTIGhosting, di Elisa Belotti, ore 00.08, 3934 caratteri
Token, di Letizia Merello, ore 23.53, 3997 caratteri
Sopravvissuta, di Sarah Santeusanio, ore 00.46, 3586 caratteri
Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 27 OTTOBRE per commentare i racconti del gruppo LA CONTESSA Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 28 OTTOBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo LA CONTESSA e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora:
per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro. Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo. Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la
classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo LA CONTESSA.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.
E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti. BUONA DAVIDE MANNUCCI EDITION A TUTTI!
Re: Gruppo DER SCHREIBER: Lista racconti e classifiche
Inviato: domenica 23 ottobre 2022, 15:34
da Commissa’
1) Celso, DandElion.
Ciao DandElion, è un vero piacere ritrovarti. È la seconda volta che ti leggo e ho avuto conferma della prima impressione che mi ero fatto: il tuo stile è ricco di espedienti, ricerchi alternative interessanti per esprimere concetti e immagini già viste usando una narrativa nuova e originale. Personalmente mi è piaciuta anche l’umanizzazione del portone, ma forse sono io quello strano, ad ogni modo son contento di trovare qualcuno cerca di portare delle novità in un panorama fin troppo appiattito e omologato.
2) Non mollare, Pietro D’Addabbo.
Ciao Pietro, comincio col dire che non mi trovo d’accordo con i commenti precedenti. Nel tuo testo ho rinvenuto la volontà e lo sforzo di voler produrre e voler presentare qualcosa di diverso dal compitino solito che purtroppo piace a tanti. C’è ricerca, c’è sperimentazione nei tuoi salti temporali: nei primi tre segmenti trasmetti le singole emozioni dei protagonisti nonno/padre/nipote, nel quarto le fondi trasformandole in una passione comune. E nemmeno dovresti unire le diverse parti: un testo deve essere composto da un “detto” e da un “non detto” perché è lì che entra in gioco il lettore con la sua interpretazione, il proprio vissuto e le proprie esperienze, contribuendo a rendere il testo unico e originale e rendendolo partecipe. Non mollare… stai cercando il tuo stile e sei sulla buona strada.
3) Non ti lascio andare, PollyRussell.
Il tema è centrato e la prova è nel suo complesso buona. A fare la differenza è di certo la trama, cruda e spiazzante sul finale visto che le attenzioni del predatore non si rivolgono solamente agli individui del sesso femminile. C’è qualche refuso, qualche ripetizione, il climax è buono. Avrei preferito qualche artificio in più anche nello stile, allo stesso livello della trama, perché son sicuro sia nelle tue corde.
4) Come se fosse facile, Stefano Moretto.
Parto col dire che il tema l’hai centrato, che hai scelto di sviluppare un tema toccante che vede tutti coinvolti almeno una volta nella vita (da figli) o più volte nel ruolo di genitori. Di minor effetto è stato lo sviluppo, forse è complice il poco tempo o la mancanza del guizzo che avrebbe permesso al racconto di fare la differenza. Ad ogni modo il testo è pulito, scorrevole e narrato con attenzione.
5) Sopravvissuta, Sarah Santeusanio.
Ciao Sarah, anch’io come altri ho trovato un po’ di confusione nel testo. Prima di tutto non capisco se ci troviamo in un luogo reale o in uno metafisico, se siamo in un sogno o nella mente della protagonista. Dagli elementi descritti non l’ho capito perché alcuni parrebbero appartenere alla sfera terrena mentre altri lo sono meno. La scelta dell’aborto del fratello maggiore mi ha anticipato involontariamente la sorpresa del gemello morto in utero, a mio parere il personaggio è ininfluente e crea solo caos.
6) Fenomeno, di Rick Faith.
Ciao Rick. Originale l’idea del testo che gioca attorno a un “lasciami andare/lasciati andare” tra scrittore e ispirazione, una situazione reale che a volta è capitata anche a noi: abbiamo l’idea ma manca la voglia di metterla su carta. Devo essere onesto però: ho trovato il suo sviluppo un po’ confusionario e frettoloso. Niente da dire sulla forma
7) Ghosting, Shanghai Kid.
Idea carina e originale, con Antonio che sparisce dalla vita di Lucia ma che di certo non lo fa per sua volontà. I difetti che ho rilevato nella stesura del testo sono quelli già evidenziati da altri: dialoghi un po’ forzati, spiegone, colpo di scena anticipato. Avrei asciugato in qualche punto.
8) Token, Letizia Merello.
Ciao Letizia, premetto che non sono molto avvezzo a questo generi di giochi e di racconti, ed è forse per questo che non sono riuscito ad entrare nella storia o a farmi coinvolgere dalla sua lettura. Trovo che ci siano troppi personaggi in poche righe, nominati, superficialmente caratterizzati e subito dimenticati, così come ho trovato confusionaria la storia e il suo finale.
Re: Gruppo DER SCHREIBER: Lista racconti e classifiche
Inviato: lunedì 24 ottobre 2022, 11:12
da MatteoMantoani
1) Non ti lascio andare
► Mostra testo
Ciao Polly.
Oooohhhsssì. Qualcuno che non è caduto nel vizietto di scrivere una storia melensa con un tema che (diciamolo) a primo acchito ispirava proprio storie rosa.. come il colore del tuo racconto.. ma per fortuna solo il colore. Mi piace, mi piace. Scritto bene, malato, crudo. Per quanto il pdv serial killer sia certamente qualcosa di già visto, è un sempreverde. Grazie. Mi hai divertito molto.
2) Celso
► Mostra testo
Ciao DandElion, piacere di rileggerti.
Il tuo racconto ha un registro che mi è piaciuto, anche alcune trovate sono eleganti (tipo quella della macchia di sangue sul frigo), c'è attesa per una rivelazione che arriva nel finale e questo è dosato bene. L'unica cosa è che non capisco la tua interpretazione del tema della gara.. forse devo pensarci ancora un poco. Comunque, bel racconto: ben scritto e ben progettato. Complimenti.
3) Come se fosse facile
► Mostra testo
Una scenetta carina, un padre che deve gestire due figlie con entrambe i loro bisogni. Certo, la tua interpretazione del tema non brilla per originalità, ma nemmeno io sono uno stinco di santo, stavolta.
I pregi sono sempre i soliti, per chi ti conosce: scrittura pulita, efficace; se devi farti un appunto, è solo per le raccomandazioni del padre alla figlia piccola, che sono un po' un cliché (le caramelle dagli sconosciuti..) però magari era ironico.
Per me un racconto carino, ma forse fin troppo lineare.
4) Fenomeno
► Mostra testo
Ciao Rick, piacere di rileggerti.
Racconto carino, idea buona e carica di una certa originalità rispetto alla classica declinazione del tema alla racconto rosa (ci sono caduto anche io). Quanti di noi aspiranti scrittori più o meno esperti abbiamo provato questa sensazione di blocco e di procrastinazione? Tutti, io di sicuro. Ho quindi letto volentieri questa storia e i piccoli particolari che descrivi mi hanno fatto sorridere. Certo, magari con più tempo l'avresti sviluppato un po' di più e provato a confondere un po' di più il lettore perché non arrivi dopo poche righe alla soluzione sull'identità della voce narrante, ma anche così non è male.
5) Ghosting
► Mostra testo
Ciao Elisa. Piacere di rileggerti e ritrovarti su questi lidi :)
Il tuo racconto è certamente d'effetto, una storia tutto sommato che non spicca per originalità ma comunque costruita bene. Lato scrittura tutto bene come al solito, solo un piccolo suggerimento a perfezionare leggermente certe battute di dialogo che qualche volta mi sono sembrate poco verosimili (ce n'è una in particolare dove un inciso serve evidentemente a spiegare al lettore cosa intende il personaggio col termine "ghostare", quando in realtà tale spiegazione dovrebbe essere superflua in un dialogo tra personaggi).
In definitiva, un lavoro discreto, anche se altri tuoi racconti mi hanno coinvolto emotivamente molto di più. Alla prossima e buona gara e buona Era :)
6) Non mollare
► Mostra testo
Ciao Pietro, piacere di rileggerti.
Mamma mia XD quando ho letto Bradbury mi sono ricordato subito della puntata della Gialappa's che mi ha fatto piegare in due dal ridere. E penso che il problema di fondo stia proprio qui: stai cercando di fare provare empatia per un personaggio che.. alla fine.. ha vinto per puro culo! Direi che quindi ho letto il racconto con piacere, ma non sono riuscito a fare mio il messaggio del racconto.. complice sicuramente il fatto della scenetta della Gialappa's.. comunque, un tentativo veramente coraggioso. :)
7) Sopravvissuta
► Mostra testo
Ciao Sarah. Piacere di leggerti.
Racconto che punta tutto sul coinvolgimento emotivo del lettore per questa scena che io interpreto come una specie di limbo prima di andare all'Aldilà, ma che sì.. andrebbe un secondo limata per renderla più comprensibile.
Lato stile qualche ingenuità che tradisce una scrittura un po' alle prime armi: dialoghi un po' ampollosi e con cliché linguistici (il classico "macigno sul cuore" che non si può più vedere) e strutturati in modo errato (senza andare a capo e senza caporali), background del personaggio sciorinato con righe di digressioni che fanno uscire dalla narrazione (questo è molto comune nella letteratura italiana, quindi non è propriamente un difetto ma lo doserei con la massima cura per evitare la noia che ne consegue). L'idea di fondo però non è male, il tema del doppio, del gemello, o doppelganger che sia, è certamente un archetipo molto forte che si presta bene a ogni tipo di storia. Quindi: il mio consiglio è di mantenere l'approccio per quanto riguarda la capacità di creare storie cariche di coinvolgimento emotivo, e rivedere un poco la forma per adattarla un po' di più a uno stile più fruibile. L'ultima cosa è la più facile da ottenere con un certo esercizio, e ci siamo passati tutti. Quindi non arrenderti e dacci dentro! Alla prossima!
8) Token
► Mostra testo
Ciao Letizia. Piacere di leggerti.
Ho trovato il tuo racconto coraggioso come declinazione del tema e come realizzazione, ma purtroppo non l'ho capito se non dopo un paio di letture. L'incipit mi ha un momentino spiazzato, sebbene io conosca e ami D&D non ho capito di cosa stavi parlando se non dopo diverse righe, e poi i nomi dei personaggi e dei luoghi fantastici mi hanno confuso ulteriormente.. insomma, non l'ho trovato facilissimo da mandare giù, sebbene sia un racconto che dimostra una certa cura nel mostrare dettagli particolari (molto bella la tisana fredda) che certamente dimostrano una certa esperienza.
Insomma, per me siamo in un nì, andrà meglio la prossima volta.
Re: Gruppo DER SCHREIBER: Lista racconti e classifiche
Inviato: lunedì 24 ottobre 2022, 12:28
da antico
Avete ricevuto due classifiche. Oltre a quella de L'INQUISITORE, ve ne dovranno arrivare altre cinque.
Loddo è autorizzato a modificare il commento a GHOSTING in quanto non sufficiente come caratteri.
Re: Gruppo DER SCHREIBER: Lista racconti e classifiche
Inviato: lunedì 24 ottobre 2022, 13:46
da Signor_Darcy
Molto difficile mettere ordine nel gruppo. Al solito, insomma.
(Stavolta non ci sono nemmeno particolari buche relative al tema a darmi una mano.)
1. Non ti lascio andare
2. Celso
3. Come se fosse facile
4. Ghosting
5. Token
6. Fenomeno
7. Sopravvissuta
8. Non mollare
Non ti lascio andare, di Polly Russell► Mostra testo
Racconto duro, crudo, che fa stonare ancor più quel carattere viola fluo (mai più, grazie).
Scritto bene, ben strutturato, declina in maniera convincente il tema della sfida.
Occhio ai piccoli refusi (“Euronics”, non “Euronix”, a meno che tu non abbia voluto “camuffare” l’azioneda); qualche dubbio qua e là sulla punteggiatura “Almeno proverebbe a farlo: come tutte le altre”: avrei messo un punto; “E allora perché cazzo ti sei messa a urlare!” è una domanda; “Sollevo la TV, diavolo quanto pesa, e la appoggio al muro” forse avrebbe reso di più con un inciso tra trattini.
Ancora, trovo bruttino quel “frizza”, che peraltro non avrei mandato a-capo.
Piccolezze, comunque: una buona prova.
Celso, di DandElion► Mostra testo
Racconto intenso, credibile, abbastanza ben scritto e dosato. Il tema è ben declinato.
Attenzione alla verosimiglianza del linguaggio: “ma il dato di fatto è che non ho la disponibilità per corrispondere alla sua esigenza” non lo direbbe nessuno, mi ha fatto venire in mente i dialoghi di “Lady” di Lory del Santo; in misura minore vale lo stesso discorso per “come è”: diciamo tutti sempre “com’è”.
Piccole disattenzioni ortografiche qua e là: i trattini vogliono lo spazio anche internamente agli incisi, soggetto e predicato non vanno separati dalla virgola (“Celso, mi accompagna al divano”).
Interessante il finale cromatico. Stona forse quel “Flash”, se non altro a livello lessicale.
Come se fosse facile, di Stefano Moretto► Mostra testo
Bel racconto, molto dolce e verosimile. Non so perché, ho avuto per tutto il tempo la sensazione che stesse per succedere qualcosa di brutto, magari in merito alla figura di Marta. Ma forse sono io che guardo troppe serie tv.
Il tema c’è abbastanza, anche se più che un “lasciami andare” è più un “lasciarla andare”.
Non ho particolari appunti allo stile: non ci sono cadute di stile evidenti, al limite qualche appunto minore qua e là, da a-capo non necessari (“Il fatto che i bambini abbiano eletto…”) a qualche forzatura narrativa (i moccoli di Marta, che non hanno giustificazione nel testo).
Attenzione ai refusi, ma questo sia dovuto alla sfida.
Ghosting, di Elisa Belotti► Mostra testo
L’idea è buona e in linea con il tema della sfida; un po’ meno la realizzazione. O meglio, la struttura in due parti regge, i personaggi sono gestiti abbastanza bene e i dialoghi sono tutto sommato verosimili, anche se un po’ costruiti (Se uno ci tiene non ti ghosta così, non diventa un fantasma all’improvviso, quindi non raccontarmi ‘sta stronzata e smettila di dirla anche a te stessa!”).
I problemi sono un minimo di confusione iniziale per via dei tre nomi in due righe, ma si risolve presto e soprattutto una struttura migliorabile della seconda parte: avrei ritardato il più possibile l’informazione sulla morte di Antonio. Certo, è pur vero che è proprio questo il motivo per cui Mattia ha preso il telefono dello zio e che tiene in piedi il discorso. Non so, capisco la tua scelta, ma mi pare che tu raggiunga l’apice emotivo un po’ troppo presto.
A volte mi sembra che le azioni che tu metti dopo i dialoghi debbano essere antecedenti ad essi: (“Non capisco cosa sia successo” Lucia fissa il cellulare, per esempio).
“Giulia sputa il fumo” lo avrei messo a-capo, visto che non è lei a leggere il messaggio.
Token, di[ Letizia Merello/i]
Da fu giocatore di [i]Dungeon & Dragons ho apprezzato molto l’ambientazione del tuo racconto e la declinazione del tema della sfida, tutto sommato c’entrata.
Faccio un po’ di fatica a immaginarmi il punto di vista: teoricamente dovrebbe essere una giocatrice alle prime armi, che partecipa al party; però quel “Siete in una grande sala” confonde un po’. Rileggendo mi par di capire che la prima persona singolare è per la persona reale sul divano, che parla al suo avatar in seconda persona singolare: corretto?
Al netto di queste questioni il racconto è piacevole, scritto abbastanza bene e ricco di particolari che aiutano a creare l’ambientazione. Farò fatica a classificarlo, temo.
Fenomeno, di Rick Faith► Mostra testo
Racconto straniante, strutturato tutto sommato bene nonostante l’iniziale spaesamento dovuto alla scelta della seconda persona singolare, non così consueta. Il tema lo trovo declinato fino a un certo punto, perché è l’autore che pare voler lasciare andare la musa (corretto?) senza che questa debba implorarlo più di tanto. O meglio, quel “Non chiamarmi più” è in linea con la sfida, però fa un po’ a pugni con “La verità è che meriti di meglio”: dovrebbe essere vero per la musa, non per l’autore. Può pure essere che sia un’affermazione ironica, dato il sarcasmo finale.
A livello di stile non ho particolari appunti, ho apprezzato l’inserimento di elementi in un flusso di concetti, un po’ meno tutti quei punti esclamativi.
“Non dirmi che…” non vuole il punto interrogativo.
Sopravvissuta, di Sarah Santeusanio► Mostra testo
Racconto che vuole dire tante cose, puntando su una forte emotività, e in parte ci riesce pure; ma non riesco, anche dopo una rilettura, a figurarmi in maniera chiara la scena, chi sono il conduttore e la rappresentante, quale sia il contesto. Cosa che nulla toglie alla riuscita declinazione del tema, va detto, cosa che potrebbe farmi favorire il tuo scritto rispetto ad altri – ma devo ancora stilare la classifica, non so.
A livello stilistico penso ci siano cose da migliorare, a cominciare dalla gestione degli a-capo, per esempio quando parla una persona diversa. I dialoghi sono confusi in un muro di testo e introdotti in maniera molto pomposa: evita tutti quei verbi come “mi chiede”, “dice”, “dico”: fai capire chi sta parlando da un gesto, un particolare, un’emozione mostrata. (Occhio anche a rendere i dialoghi nello stesso modo: hai usato sia le virgolette che i maggiori e minori, questi ultimi peraltro sbagliati.)
Attenzione alla ripetizioni (“densa”, “addensato” nelle prime righe) e alle immagini poco verosimili (la lacrima che scolpisce la guancia, la voce che si strozza al posto della gola).
Un buon punto di partenza, in ogni caso.
Non mollare, di Pietro D’Addabbo► Mostra testo
Confesso di non aver capito il tuo racconto. Ci sono quattro segmenti, di cui due, il terzo e il quarto, evidentemente legati tra loro. Gli altri due onestamene non me li spiego: o sei a conoscenza di dettagli personali di Bradbury (come ha cominciato a pattinare, chi è sua figlia, eccetera), oppure hai inventato il tutto e a fini narrativi va bene lo stesso – un po’ meno a livello logico, ma pazienza. In ogni caso credo di essermi perso dei pezzi.
Per il resto non è scritto male, a parte la mancanza di pathos di quel “Ma cosa? Non ci posso credere! Sono primo!” che mi suona enfatico e un po’ freddo.
Molto tenere le scene famigliari, specie quelle col nonno.
Re: Gruppo DER SCHREIBER: Lista racconti e classifiche
Inviato: mercoledì 26 ottobre 2022, 16:27
da Michael Dag
1- Celso, di DandElion,
2- Non ti lascio andare, di Polly Russell,
3- Sopravvissuta, di Sarah Santeusanio,
4- Come se fosse facile, di Stefano Moretto,
5- Non mollare, di Pietro D’Addabbo,
6- Token, di Letizia Merello,
7- Ghosting, di Elisa Belotti,
8- Fenomeno, di Rick Faith,
Come se fosse facile, di Stefano Moretto,
Nulla da dire sullo stile, ma il racconto in se mi è parso un po' anonimo. Capisco (anzi, so per sentito dire) che per i genitori i "primi distacchi" dai figli sono momenti particolari, ma non sono riuscito a cogliere l'enfasi del racconto. Mi è piaciuta ma grande metafora della vita che hai inserito, ma purtroppo non è stata sufficiente a prendermi.
Non è colpa tua, ha solo sbagliato lettore
Non mollare, di Pietro D’Addabbo,
Devo dire che il tutto mi ha lasciato perplesso.
è un esperimento interessante il tuo, sicuramente difficile da realizzare, ma con qualche limatura.
Il tema c'è, ma a mio avviso manca di impatto.
"Ma le tradizioni le hanno inventate dove il mondo è alla rovescia."
Sono in auastralia e lui pensa all'inverno innevato dell'europa, giusto? Davvero una frase da applausi.
Non ti lascio andare, di Polly Russell,
L'unico appunto che possa fare è il titolo, per il resto davvero un bel pezzo.
Ben resa la voce interiore del protagonista, talmente alienato nella sua follia da parlare delle sue vittime come "le mie ex".
Mi piace l'interpetazione cruda che hai dato a un tema che, alla prima occhiata, offriva solo storie strappalacrime di amori e rimpianti.
promossa!!!
Celso, di DandElion,
wow. Non so che dire, davvero.
Un pezzo bellissmo, limato in ogni dettaglio.
Non capivo cosa stava succedendo, ma ero talmente preso che non mi importava, volevo solo continuare a leggere.
Hai creato l'empatia in modo magistrale. Davvero, complimenti
Forse la prima frase ha un tono troppo aulico e altisonante per una vicenda del genere, ma sono dettagli.
Fenomeno, di Rick Faith,
Interessante la scelta della seconda persona. Personalmente la trovo pesante, ma in un pezzo così breve non mi ha dato fastidio.
L'idea è molto buona e anche se mi sono trovato confuso all'inizio, verso la metà ho iniziato a capire chi stava parlando e mi sono goduto il racconto.
Tutti gli scrittori hanno scritto un pezzo sugli scrittori, quindi non ti biasimo per la banalità perché la musa che parla allo scrittore non l'avevo ancora vista.
La frese finale è malinconica, forse troppo, avrei preferito una musa più sprezzante e snob, ma sono scelte
Ghosting, di Elisa Belotti,
Devo essere sincero, non ho capito granchè. Ho dovuto rileggere con calma per capire i vari ruoli dei personaggi, purtroppo non sappiamo nulla di loro, sono solo 4 nomi messi lì e ci ho messo un po' a capire che lo zia era lo stesso tizio che ha gostato giulia. La prima parte è molto ben scritta, la seconda mi ha lascito dei dubbi.
Prima alice fa la predica a mattia per quello che ha fatto e poi cantinua nel ghosting cancellando l'account
Credo che la fretta ti abbia giocato un brutto scherzo anche se il racconto in se non è male
Token, di Letizia Merello,
Come gli altri mi sono trovato confuso, e ci ho messo qualche riga di tropp a capire cosa stava succedendo. Secondo me il problema è l'eccessivo saltellare tra il pov del giocatore e quelle del personaggio e anche adesso non sono certo di aver capito bene. Forse è addirittura il lupo snarl che sta parlando?
Una frase che mi ha confusa tantissimo è
"Mentre tiro di percezione ti appoggi alla parete fingendoti stanca. Ho fatto un sei quindi non riesci a sentire quasi niente".
Lui tira ma lei ne subisce gli effetti?
Sopravvissuta, di Sarah Santeusanio,
Conosco un po' le costellazioni familiari e questo mi ha fatto entrare abbastanza presto nel mood della storia.
Forse un incipit con più dettagli aiuterebbe un lettore che non sa di queste cose e confesso che all'inizio avevo l'impressione di una seduta spiritica con qualche medium o roba simile.
Mi hai tenuto in dubbio fino all'ultimo anche se sospettavo qualcosa, ma non QUELLA cosa. Buono il finale, se riuscita a non cadere nel inutilmente drammatico.
Bella anche la voce della protagonista. Podio.
Re: Gruppo DER SCHREIBER: Lista racconti e classifiche
Inviato: giovedì 27 ottobre 2022, 15:11
da antico
Oltre a quella de L'INQUISITORE, dovete ancora ricevere tre classifiche.
Re: Gruppo DER SCHREIBER: Lista racconti e classifiche
Inviato: giovedì 27 ottobre 2022, 19:11
da jimjams
Gruppo molto valido e di conseguenza alcune posizioni potrebbero tranquillamente essere intercambiate. Complimenti.
1. Celso, di DandElion
2. Non ti lascio andare, di Polly Russell
3. Token, di Letizia Merello
4. Fenomeno, di Rick Faith
5. Ghosting, di Elisa Belotti
6. Come se fosse facile, di Stefano Moretto
7. Sopravvissuta, di Sarah Santeusanio
8. Non mollare, di Pietro D’Addabbo
1. Celso, di DandElion
Ciao, DandElion. Ah, che spettacolo questo racconto! Mentre leggevo mi si è acceso un sorrisetto al secondo paragrafo (perché in quella frase riconosco il tuo parlare) e mi è rimasto fino in fondo. Mi hanno colpito alcune cose. Le reazioni ai rumori, che sono tipiche di chi ha subito abusi, fisici o verbali. Il rapporto con il gatto, così perfetto (ma giochi in casa, lo so). Ci sono piccole cose che cambierei, via flash, perché sempra che tu stia intruducendo un flashback dicendolo. E magari rivedrei leggermente l'ultima frase. In ogni caso, bello, gran bel racconto.
2. Non ti lascio andare, di Polly Russell
Ciao, Polly. Inizio dicendo che il racconto mi piace proprio tanto. Mi piace il modo di intepretare il tema, che era una delle due o tre cose che avrei potuto scegliere se non avessi dovuto scrivere quello che ho scritto. Lo stile è, per me, perfetto. Mi piace anche il finale, che mi diverte e forse ha divertito anche te. L'unica cosa che non mi piace tanto, un piccolo tarlo nella mia mente un po' troppo razionale, è il portiere che bussa per un televisore che cade, ma non si è fatto vivo per le urla della ragazza... Ecco, posso trovare qualche giustificazione, ma il tarletto rimane. Ottimo racconto in ogni caso. PS mi è piaciuto anche il colore del font, prima ancora di leggerlo sapevo cosa aspettarmi.
3. Token, di Letizia Merello
Ciao Letizia. Posso immaginare che questo racconto avrà valutazioni molto variegate. Hai fatto una serie di scelte non esattamente facili. Il flusso di pensiero è una, un modo di raccontare potente ma non facile da dominare. Ma ci hai dovuto (o voluto) miscelare insieme l'interscambio tra giocatore e personaggio. La stessa scelta di raccontare di un gioco non ti facilita la vita, perché chi ha avuto questa esperienza comprenderà molto bene, ma non potrà fare chi giocato non ha. Personalmente ho tutti gli strumenti per apprezzare il racconto e infatti lo apprezzo molto. E proprio per questo la frase che di tutto il racconto apprezzo di più è l'ultima, anche se io, alcuni amici veri, li ho trovati proprio giocando.
4. Fenomeno, di Rick Faith
Ciao Rick. Una versione del tema molto particolare e a cui, tra le tante, sinceramente non avevo pensato. Questo tema si è rivelato davvero intrigante per le mille possibilità. Dipingi in maniera brillante lo scrittore (o aspirante tale, non importa) con la sua ricerca della perfezione, l'accumulo di informazioni, le preparazioni infinite dei background e delle ambientazioni. Mi ci trovo dentro con tutte le scarpe, purtroppo, perché anche io ho nel cassetto un paio di progetti così, forse troppo grandi per me. Bello insomma e coinvolgente, almeno per chi scrive. L'unica cosa che cambierei in questo racconto è il finale. L'ispirazione alla fine dovrebbe sospirare e raggiungere il suo autore, almeno nel sonno. Perché è inevitabile che così sia... Ah, nota finale, era un po' che non trovavo un racconto in seconda che non sembrasse forzato. Bravo.
5. Ghosting, di Elisa Belotti
Ciao Elisa. Racconto divertente e allo stesso tempo intrigante. Con un'idea così ci viene fuori facilmente un film sentimentale con tanto di viaggio dell'eroe completo di tutto. Stilisticamente preferisco la prima parte, perfetta direi nel trasmettere quello che deve, rispetto alla seconda, dove secondo me c'è qualcosa da sistemare per coinvolgere meglio il lettore. Il fulcro della seconda parte deve essere il sentimento del nipote, dove gioca alla fine il tema del lasciarlo andare, e anche se funziona credo si potrebbe evidenziare meglio. I racconti di questo gruppo sono molto buoni in media, sarà un bel problema metterli in fila.
6. Come se fosse facile, di Stefano Moretto
Ciao, Stefano. Questo tuo racconto mi ha fatto rivivere dei ricordi del passato, ho provato un certo piacere nel leggerlo e mi sono facilmente immedesimato nel papà che deve lasciare andare la figlia. L'idea è accattivante e credo sia un ottimo esempio sul ramo dei racconti "lasciamo andare i figli". La scrittura non è male, il racconto scorre, con qualche piccolissima indecisione in alcuni punti, senza fatica. Giudizio positivo. Un appunto finale. Forse si potrebbe dire che il racconto manca di stimolie etc. Ma non è la mia opinione. Credo che mostrare uno stralcio di vita sia un modo valido di raccontare. Non serve altro, se si riesce a trasmettere delle emozioni. Almeno con me ci sei riuscito.
7. Sopravvissuta, di Sarah Santeusanio
Ciao, Sarah. Racconto dove mi perdo un po' cercando di capire l'ambientazione. Non riuscendoci troppo decido di fidarmi dell'autore e lascio che scorra. L'idea di base, un gemello assorbito dalla sorella durante la gestazione, è interessante. Succede molto più spesso di quanto si creda. E il tema quindi si gioca qui sul legame percepito ma non razionalizzato che si è mantenuto vivo finché, grazie a una cerimonia o qualcosa del genere, si trova la forza di "lasciare andare" questo gemello. Questo ho capito e tutto sommato non mi spiace. Quello che invece non mi piace troppo è lo stile. Ma quello si raffina solo scrivendo.
8. Non mollare, di Pietro D’Addabbo
Ciao, Pietro. Racconto interessante nella scia del "lasciare andare i figli". In questo caso c'è un passaggio generazionale tra un segmento e l'altro con i personaggi, che in una sorta di passaggio del testimone, affrontano il momento in cui bisogna lasciare andare il proprio figlio in qualche attività, simbolica o meno che sia. Non capisco il richiamo a un personaggio probabilmente reale, ma non è molto importante, sono sicuro che mi basterebbe una googlata. Probabilmente per questo il secondo episodio mi fa un po' strano, con questa vittoria inaspettata. Stile nel complesso buono ma migliorabile in alcuni punti.
Re: Gruppo DER SCHREIBER: Lista racconti e classifiche
Inviato: giovedì 27 ottobre 2022, 20:32
da Andrea76
Classifica e commenti:
1. NON TI LASCIO ANDARE di Polly Russell
Racconto macabro, ben scritto, non so se volutamente ispirato al recente “Dahmer”. Eccellente la scelta dei dettagli (il nodo alla cravatta, il calore delle labbra, il gusto ferroso del sangue) che rappresentano visivamente al lettore la psicosi del protagonista. La bisessualità del serial killer è un plot-twist ingegnoso, tuttavia per un discorso di perfetta circolarità del racconto avresti potuto inserire l’elemento “portiere” un po’ prima di quanto hai fatto. In questo modo, a mio avviso, il racconto avrebbe avuto ancora più suspense.
2. CELSO, DanElion
Racconto claustrofobico che mi ha ricordato le atmosfere noir di “Repulsion” di Roman Polanski. Uno stile incalzante guida il lettore nella mente della protagonista rappresentandone in maniera vivida il disagio che la turba. Ho poco chiara l’aderenza al tema e il susseguirsi degli eventi: nel secondo caso si tratta di un pregio dell’opera, almeno nella chiave del trauma dell’abuso e della paranoia che da esso deriva.
3. GHOSTING di Shanghai Kid
Ci sono due cose che apprezzo molto della tua scrittura: la trasparenza e lo sforzo di un plot-twist convincente. La prima qualità è confermata da questo racconto che scorre come acqua fresca (nella mia scala delle priorità la chiarezza è un fattore che si trova al primo posto). La seconda in questo caso è tradita dal fatto che la morte di lui te la giochi troppo presto, smorzando così il pathos della seconda parte che alla fine sembra quasi risultare superflua.
4. SOPRAVVISSUTA
Emozionante declinazione del tema per la quale ciò che deve essere lasciato andare via è una parte di sé. L’emozione, appunto, compensa uno stile che balbetta nella fase della messa in scena, in particolare nella definizione del ruolo del conduttore che appare più un deus ex machina che un personaggio vero e proprio. Avrebbe giovato ulteriormente all’emotività del racconto una migliore definizione del contesto in cui la protagonista si trova a interagire.
5. NON MOLLARE di Pietro D’Addabbo
C’è molta sperimentazione in questo racconto, e io tendo a premiare il coraggio di chi non si limita al compitino. È vero, il sinolo regge fino al terzo salto temporale, poi il racconto si slega e si fa fatica a seguire un filo logico. Fino a quel momento, la paratassi utilizzata nel testo scandisce al meglio il trascorrere del tempo.
6. COME FOSSE FACILE, di Stefano Moretto
Stilisticamente un racconto senza sbavature, chiaro e trasparente. Ho apprezzato di meno la storia che si snoda attraverso qualche cliché di troppo e dei dialoghi tutto sommato preconfezionati. La tecnica narrativa però è eccellente, per questo il racconto vale una lettura gradevole, pur con l’assenza di un plot-twist e/o di un cambiamento dei personaggi in scena.
7. FENOMENO di Rick Faith
Racconto che spicca per originalità rispetto a quello che il tema poteva ispirare. Il problema sta nel punto di vista che è quello dell'Idea, non dell'Autore, perciò l'argomento qui è più improntato sul "resta con me" piuttosto che sul "lasciami andare". Mi permetto di scriverlo anche perchè è lo stesso deragliamento dai binari che ho commesso io con il mio racconto. In ogni caso il rovesciamento dei ruoli che hai messo in atto è suggestivo: non è lo scrittore a lamentarsi della mancanza di un'ispirazione, ma il contrario. La punteggiatura è un po' sovraccarica e rallenta la lettura, ma è un peccato veniale viste le circostanze in cui ti sei trovato a scrivere questo racconto.
8. TOKEN, di Laleti
Il pdv ballerino rende difficile l’immedesimazione nel testo oltre che la comprensione dello stesso. L’ambientazione è valida e ben tratteggiata, il flusso di pensiero – una tecnica coraggiosa per un contest istantaneo – convince fino a un certo punto per le ragioni legate alla pluralità dei soggetti narranti, tanto che in alcuni frangenti sono rimasto confuso sul chi fa cosa e come.
Re: Gruppo DER SCHREIBER: Lista racconti e classifiche
Inviato: giovedì 27 ottobre 2022, 23:49
da david.callaghan
Come se fosse facile, di Stefano Moretto
ho trovato il tuo un racconto piacevole e ben scritto. Devo dire che però mi è mancato del tutto il pathos. Non mi sono mai emozionato, né sorpreso o meravigliato insomma.
Ci presenti una spaccato di vita normale, ma non c'è una progressione emotiva nel tuo pezzo, non ci guidi verso qualcosa. Ci rendi solo spettatori di un momento di vita. Il che va bene, eh! Solo che un racconto così è destinato a finire dietro a quelli che riescono a coinvolgere maggiormente il pubblico.
Il tema lo trovo rispettato, non saprei che altro aggiungere. Spero non te la prenda.
Un saluto.
Non mollare, di Pietro D’Addabbo
ho capito la tua intenzione senza problemi, però trovo che gli ultimi due salti temporali siano un po' troppo distanti. Fino al secondo regge bene, per me. Poi si vanno a narrare situazioni così in là che le trovo del tutto disconnesse tra loro. E per questa ragione non mi è arrivato nulla a livello emotivo nella seconda parta. 4000 caratteri li trovo pochi per una sperimentazione del genere, ma complimenti per aver tentato ed essere uscito dal mucchio.
Non ti lascio andare, di Polly Russell
Per me il pezzo scritto di gran lunga meglio sotto tutti i punti di vista. Ma d'altra parte sei tu quella che mi fece da "madrina" al mio arrivo sulla Tela, quindi non potrei pensarla altrimenti. (Molti ti odieranno per questo. Lo sai)
La storia mi è piaciuta, anche se il punto di vista del serial killer mi è venuto un po' a noia.
Avrei anche preferito che approfondissi un po' sulla vittima in modo da coinvolgere di più.
Ti ho riconosciuto dal viola prima che dalla firma :D
Un abbraccio.
Celso, di DandElion
Ciao
trovo il pezzo ben scritto, anche se devo dire che il monologo di 4000 caratteri mi è risultato un po' pesante. Credo che con 1000 in meno avresti potuto paradossalmente ottenere anche di più. Non trovo però presente il tema, nel caso sia il gatto come suggerisce il titolo mi pare un elemento molto marginale e in realtà del tutto estraneo alla trama: se leviamo il gatto alla fine il racconto non ne risente.
Fenomeno, di Rick Faith
Ciao Rick e piacere di rileggerti.
Devo dire che ho apprezzato la seconda persona, qualcosa difficile da trovare a giro.Anche perché insomma non è proprio banale da gestire, io l'ho sempre trovata invasiva, in quanto ti fa sentire partecipe di situazioni che magari non ti appartengono.
Invece, pur appartenendomi il tema della storia, devo dire che non mi ha convinto fino in fondo. Cioè forse è proprio la fine che non mi ha convinto. Insomma, io il combattimento nel quartiere a luci rosse adesso lo volevo. Me la scrivo io quella scena? Grazie per la musa di seconda mano allora...
Ghosting, di Elisa Belotti
Ciao
piacere di rileggerti.
Io avevo intuito che lui fosse morto, anche perché il trucco da qualche parte doveva stare, ma comunque mi ha sorpreso la storia del nipote che non si il cosiddetto cesto di ca.. affari propri.
Il racconto è sicuramente piacevole e scorre bene. Ma forse gli manca un po' di pathos nella seconda parte per fare una chiusura come si deve.
Token, di Letizia Merello
Ciao Letizia
sul "Siete" ho capito subito che si trattava di una sessione di ruolo. Però poi che fatica a capire chi è chi e chi fa cosa! Anche i troppi nomi mi hanno confuso un po' e alla fine il lupo Snarl , figlio di Kmer della tribù di Instar della terra desolata del Sknir, mi pare un po' messo lì come pretesto per aderire al tema. Però se è il tuo primo pezzo ti faccio i miei complimenti, sicuramente se resisti ai commenti di dubbia ironia e scarsa utilità come questo migliorerai alla svelta.
Un saluto
Sopravvissuta, di Sarah Santeusanio
Ciao Sarah
dunque, le prime due righe non c'ho capito nulla.
Poi mi sono saltati agli occhi i segni di maggiore e minore e me li hanno fatti sanguinare.
Però dopo sono entrato dentro al pezzo e sono stato trasportato di volata verso il finale.
Tante cose da migliorare ma devo dire che mi è piaciuto molto perché l'ho proprio sentito, quindi per me alla fine una buona prova, anche se il mio giudizio è tutto "di pancia" e poco di testa. Un saluto
Questa la mia personale classifica, basata in primis sui miei pessimi gusti e lo stile, ma anche dell'aderenza al tema, perché qui sta una delle difficoltà principali del contest.
1 Non ti lascio andare
2 Sopravvissuta
3 Fenomeno
4 Celso
5 Ghosting
6 Come se fosse facile
7 Non mollare
8 Token
Re: Gruppo DER SCHREIBER: Lista racconti e classifiche
Inviato: giovedì 27 ottobre 2022, 23:56
da antico
Avete ricevuto tutte le classifiche, nei prossimi giorni arriverà anche quella de L'INQUISITORE.
Re: Gruppo DER SCHREIBER: Lista racconti e classifiche
Inviato: sabato 29 ottobre 2022, 18:02
da L'inquisitore
Eccomi alla classifica finale. Devo dire che giudicare senza essere giudicati è molto più facile e lo si fa più a cuor leggero. Spero sempre di non urtare nessuno coi miei commenti notoriamente aspri. Nel caso in cui abbiate indicazioni o suggerimenti vi prego di farmeli e proverò a migliorare anche in questa veste tenebrosa.
1- Non ti lascio andare, di Polly Russell
► Mostra testo
Ciao Polly! Ottima costruzione con un monologo interiore che nasconde qualcosa di insolito e ci porta da una situazione che pare melensa a un crudo incubo. L'orrore dal punto di vista del serial killer non è di per sé molto originale, ma la costruzione e la buona scrittura rendono il pezzo efficace e interesante.
Sullo stile nulla da dire tranne quella virgola prima del vocativo... (lol). Scorre, mostra nel modo giusto e col giusto tempismo. Ottima prova, per me un pollice su!
2- Celso, di Dand Elaion
► Mostra testo
Ciao Dand. Il racconto di una vittima di abuso che torna dopo il climax di violenza e ritrova le tracce del fattaccio. Buona la costruzione del racconto con uno svelamento progressivo e originale, ottima anche l'interiorità della protagonista, molto personale. Le immagini che evoci nel qui e ora sono molto forti ed efficaci.
Concordo con David che il tema sia la parte più debole del racconto. Il gatto che "parla"? Poteva essere il grido disperato della donna al culmine della violenza, l'ultima parola che ricorda. Tra le varie possibilità mi sembra che tu abbia scelto la meno incisiva.
Ho colto l'ironia sottintesa nell'aulicità con cui parli del portone, ma il flash mi ha confuso perché ho pensato al flashback, poi alla possibilità che la protagonista ripensasse a una fotografia o che qualcuno le puntasse la luce in faccia. Solo dopo il tuo commento ho ricollegato la parola al bianco di uno schiaffo. Direi che hai dato per scontato l'effetto, ma ti sei allontanata dal tuo intento. Forse soffermarsi di più sulla sensazione di dolore sarebbe stato più efficace.
In ogni caso un'ottima prova.
Qualche frase sarebbe stata da costruire meglio, ma qui il tempo gioca i suoi scherzi. Per il resto lo stile è sicuro e coinvolgente.
Un pollice quasi su, pelo pelo!
3- Fenomeno, di Rick Faith
► Mostra testo
Ciao Rick! Troppi esclamativi! Io tendo a metterne sempre molti nelle comunicazioni personali quindi li ho praticamente aboliti dalla scrittura. La mia regola è: solo quando gridano. E funziona.
Per il resto ho apprezzato il carattere sperimentale del tuo racconto. Sicuramente non accontentarsi è qualcosa che fa crescere. Così non vincerai facilmente il contest, ma migliorerai in freta.
Poi vincerai i contest.
Per me è stato chiaro e coerente il fatto che l'idea della storia, riconoscendo nella propria inadeguatezza la colpa della procastinazione dell'autore, gli chieda di lasciarla andare.
La seconda persona in questo caso potrebbe funzionare perché l'idea non si rivolge al lettore, ma a un altro personaggio con il quale non c'è comunicazione diretta. Per questo sembra legittima e dà meno fastidio.
Tuttavia il pezzo per sua natura è forse un po' lungo e risulta un pelo più pedante di quanto di solito non siano i tuoi racconti. Trattandosi di un racconto senza dialogo e con l'azione schermata da un pdv non umano e non convenzionale (per così dire) ci vorrebbe più sorpresa, più cambiamento o conflitto, altrimenti tende ad annoiare.
Tuttavia hai costruito un buon inizio: incuriosisci ma non aspetti troppo a rivelare. Si vede che sai quello che fai.
Alla prova assegno un pollice quasi su, ma poco vibrante.
4- Come se fosse facile, di Stefano Moretto
► Mostra testo
Ciao Stefano. Racconto con struttura un po' scarsa, poco conflitto e nessun guizzo. La scrittura non è particolarmente brillante, forse manca di personalità, ma fila bene (al netto di un paio di ripetizioni e virgole mancanti), ma, cosa più grave del racconto, manca un'idea.
Comprendo l'emozione di un padre che “lascia andare” una figlia, ma l'escamotage della prima gita o della prima guida in solitaria non sono proprio le situazioni più emotivamente pregnanti che mi vengono in mente. Il conflitto è bassino, il cambiamento assente, la motivazione del racconto è meramente mostrare un'emozione abbastanza comune in modo nemmeno troppo convinto.
Allora la mia domanda è: perché scegliere una situazione meno carica, meno interessante di altre? Trattandosi di un autore con la tua esperienza mi vengono due possibilità: o non hai avuto tempo per pensare di più al racconto o hai fatto un esperimento.
Purtroppo (per te) mi sei capitato due volte di fila. Ricordo il racconto dei tizi in ufficio con la macchinetta del caffè e l'ultimo con Dio sull'autobus. Mi sembri un po' giù di tono, mi piacerebbe vedere un guizzo, uno sforzo nel cercare un'idea più interessante nei prossimi racconti e sono certo che tu ne sia capace.
Pollice ni anche se ri riconosco la capacità tecnica comunque buona.
5- Non mollare, di Pietro D’Addabbo
► Mostra testo
Ciao Pietro. Nella prima parte mi sono chiesto il perché dei francesi, pareva un dettaglio particolare e ingiustificato. La seconda parte l'ho trovata caotica da seguire, ma il nucleo della scena è comprensibile e ci si chiede dove tu voglia arrivare.
Nella terza (scena più carina a livello di contenuto) è difficile seguire perché non è tutto chiaro, non si vedono i soggetti coinvolti. Immagino ci sia lo zampino dei pochi caratteri, ma così abbiamo un racconto che non funziona a dovere.
La quarta parte funziona meglio, ma ci regala un finale un po' spento. Cos'ho letto? Un tizio che prima è bambino, poi diventa pattinatore, poi regala una slitta a sua figlia? E quindi?
Capisco che sia un lavoro biografico, ma senza cogliere o conoscere il personaggio in questione non sono in grado di godere del testo e questo è un difetto.
Come nel racconto di Stefano manca un'idea interessante, un guizzo, anche se nel tuo ho apprezzato di più il tentativo di dare una struttura a stacchi temporali (forse non del tutto riuscito a causa dell'inconsistenza della trama) e una costruzione di scene un pelo più particolari.
Sugli stacchi temporali: dev'esserci consequenzialità. Il primo potrebbe c'entrare col secondo, ma tra i primi due e gli ultimi due non c'è nessuna connessione.
A livello stilistico ti sostieni su periodi un po' troppo brevi e la lettura risulta saltellante e fredda. Ho notato che è una tendenza che attraversiamo tutti passando dal raccontato al mostrato e che serve uno sforzo consapevole per ammorbidire un po', quindi ho voluto fartelo notare.
Con l'invito di costruire trame più ridotte per poterti avvalere in modo costruttivo dello spazio a disposizione, ti assegno un pollice ni tendente al positivo.
6- Ghosting, di Elisa Belotti
► Mostra testo
Ciao Elisa! Mi aggrego a chi ti ha detto che hai spiegato un po' troppo e hai costruito male le frasi. L'azione prima della battuta inquadra chi sta per parlare, così andare a capo dopo la battuta per cambiare soggetto aiuta il lettore a seguire la vicenda. Metti subito troppi personaggi senza dare contesto e, in questo modo, non aiuti a immedesimarsi nei personaggi e ritardi la comprensione della vicenda. Per legare alla memoria gli elementi del testo è necessario dar loro un senso e immaginarli, cosa che risulta ostica finché il lettore non si sia fatto un'immagine chiara di ciò che sta succedendo e dei personaggi coinvolti.
Anche nella seconda parte non è chiaro il rapporto tra Mattia e Alice, la loro età... in effetti non si sa nulla di loro per un bel po'. L'idea del racconto non era male, anche se forse non molto aderente al tema. Nel senso che il tema c'è, ma risulta secondario rispetto al fraintendimento di Anna e all'"inganno" di Mattia.
Stilisticamente c'è una buona crescita ma anche margine di miglioramento. Margine che sono certo colmerai in fretta.
Al racconto assegno un pollice orizzontale tendente al positivo di un paio di tacche.
7- Sopravvissuta, di Sarah Santeusanio
► Mostra testo
Ciao Sarah e benvenuta. In qualità di inquisitore sono chiamato a dare l'ultimo commento al tuo racconto.
Anche qui, come detto a Letizia, abbiamo un problema di contesto. Hai dato per scontato che il lettore avesse famigliarità con le costellazioni famigliari, ma non è l'unico problema. Conosco la cosa per racconti ascoltati e ho riconosciuto il setting, ma dopo troppo tempo. All'inizio il contesto è troppo nebuloso anche per qualcuno che sappia di cosa parli. Manca la curiosità con cui tenere il lettore incollato prima della rivelazione, e anche dopo ti soffermi unicamente sulle emozioni della protagonista, cosa che fai sicuramente molto bene, ma manca tutto il resto.
I segni <> mi fanno immaginare che tu non sia molto esperta, quindi ti posso rassicurare dicendo che il tuo è sicuramente un buon livello di partenza. Sono convinto che con un po' dell'umiltà che stai dimostrando e la voglia di migliorare otterrai grandi soddisfazioni da Minuti Contati, quindi non farti scoraggiare da questa prima classifica.
Il tuo racconto prende un pollice ni speranzoso come quello assegnato al racconto di Letizia, ma lo metto sopra in classifica per l'abilità che hai dimostrato nel descrivere le emozioni.
8- Token, di Letizia Merello
► Mostra testo
Ciao Letizia e benvenuta. In qualità di inquisitore sono chiamato a dare l'ultimo commento al tuo pezzo.
Noto che il tuo racconto è un muro di testo senza dialoghi diretti. Il cambio di pdv non è scandito attraverso nessun escamotage che aiuti il lettore a seguire la vicenda ed è mischiato alla prosa senza discrimine.
Si fatica a capire il contesto e a seguire i moti interiori dei personaggi, oltre che a distinguere tra la partita e la realtà. E questo non perché non si conoscano i gdr: qui quasi tutti li conoscono molto bene (pare essere una caratteristica comune negli scrittori). Anch'io li conosco bene, sono master di svariati giochi da molti anni. Il problema qui è la costruzione del racconto. Se avessi inserito dei dialoghi distinti dalla prosa attraverso delle virgolette, un pensato in corsivo, avessi sfruttato meglio gli a capo e limitato i cambi di pdv, il testo sarebbe risultato sicuramente più efficace.
Sono tecnicismi molto superficiali e sono certo che li potrai sfruttare già dal prossimo racconto.
Per quanto riguarda il tema arriva in modo poco convincente sul finale dopo un racconto che risulta troppo lungo e poco coinvolgente, un po' per le vicende prive di conflitto, un po' per l'impossibilità per il lettore di definire un contesto chiaro oltre che i salti temporali dal presente a un passato di cui il testo non ci ha resi curiosi.
Ma la tua passione per la scrittura è chiara ed emerge con entusiasmo. Sono certo che questo sia il posto migliore dove far incontrare la tua voglia di scrivere con la necessità di chiarezza del lettore.
Assegno a questo pezzo un pollice ni ma con grandi aspettative sul prossimo racconto.