A cosa pensi?

Appuntamento fissato per le ore 21.00 di lunedì 21 novembre
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christianfloris
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A cosa pensi?

Messaggio#1 » lunedì 21 novembre 2022, 22:11

Due cucchiaini di zucchero. A Carlo il caffè piaceva molto dolce, così Amelia mescolò finché non rimase soltanto un lieve deposito sul fondo. Lasciò la tazzina sul tavolo del soggiorno, poi s’affrettò in camera da letto per prepararsi: suo marito adorava i capelli lisci e lei si passò la piastra sulle ciocche per appiattire qualche punta ribelle. Fu un attimo, le parve di percepire il profumo del dopobarba preferito di Carlo, insieme a quello della sua pelle appena lavata che sapeva di morbido e fresco.
Si affacciò nel soggiorno e sbirciò il tavolo: il caffè doveva essersi raffreddato.
Tornò in camera da letto e aprì l’armadio: verificò che le camicie di Carlo non fossero spiegazzate; s’inteneriva perché lui non riusciva a starci attento. Da Harmont & Blaine a volte lei ne comprava una con le righe sottili e Carlo la indossava nel camerino, riempiendola di complimenti e baci. Dal suo guardaroba, Amelia scelse invece un vestito con fantasia pied-de-poule che lui le aveva regalato.
“Come ti sta bene!” diceva.
“Certo, l’ho scelto io…” e lei si metteva a ridere, attirandolo a sé con uno sguardo complice e lasciandosi avvolgere dalle sue braccia.
- Carlo, sono quasi pronta - disse per farsi sentire, mentre calzava le maniche del vestito. Bussò alla porta del bagno e si riassettò le scarpe che sentiva scappare dal piede.
“A cosa pensi?” gli aveva chiesto tre mesi prima, in una delle loro passeggiate tra le vetrine dei negozi.
“No niente, amore… È che la vita scappa, fugge via. Si sfalda, e noi ci sfaldiamo con lei.”
Amelia si era corrucciata. Aveva continuato a camminare, stringendogli più forte la mano.
Guardò l’orologio, era in tempo. Si mise in tasca le chiavi dell’auto, ma ci ripensò: la chiesa non era distante, poteva andare a piedi. Prima di aprire la porta di casa, prese dalla consolle una foto incorniciata dove lei e Carlo erano ritratti con il Big Ben sullo sfondo. Dopo averla guardata per un lungo istante, se la strinse al petto. Soffocò un singhiozzo, la rimise a posto, diede un’ultima occhiata alla tazzina che nessuno aveva toccato e uscì.
- Avevi ragione, Carlo: ci rompiamo. Ci corrompiamo. E non possiamo farci nulla.
La messa del trigesimo era fissata per le quattro e mezza.
Ultima modifica di christianfloris il lunedì 21 novembre 2022, 22:39, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Messaggio#2 » lunedì 21 novembre 2022, 22:17

Ciao Christian! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa MICHELE VACCARI EDITION!

Commissa’
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Messaggio#3 » giovedì 24 novembre 2022, 9:30

Ciao Christian, bentrovato. Testo profondo, da rileggere più volte per valutare tutte le sottigliezze raffinate che si possono cogliere solo con un’attenta lettura o dopo aver conosciuto il finale (le parve di percepire…, s'intenerì…, la tazzina che nessuno aveva toccato…). Stile e forma sono perfetti. Un po’ forzata l’aderenza al tema ma lavoro meritevole.

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MatteoMantoani
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Messaggio#4 » giovedì 24 novembre 2022, 13:51

Ciao Christian, piacere di rileggerti.
Dunque, racconto commovente ma secondo me dal tema preso un po' di striscio, cosa che purtroppo inficierà il mio giudizio finale. Sì, la corruzione è menzionata, ma la battuta di dialogo andrebbe inserita di più nel contesto della scena, magari facendo riferimento a una malattia o a una tragedia imminente, ma certo se l'avessi fatto avresti depotenziato il finale..
Trovo azzeccata l'idea della tazza di caffè che nessuno tocca, anche se una soluzione "un po' comoda" per sviare il lettore senza troppe pretese di coerenza interna. Certo, lei può aver preparato comunque il caffè per nostalgia, abitudine, eccetera, ma stessa cosa i vestiti? Non so, un po' troppo, o sono io che non riesco a convincermi.
Devo rifletterci. La situazione è buona, lo svolgimento mi pare un po' troppo diretto verso una costruzione del racconto per sviare il lettore, più che per fornire elementi di arricchimento alla trama, ma è come dicevo una sensazione.
A presto e buona gara!

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christianfloris
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Messaggio#5 » giovedì 24 novembre 2022, 14:41

Grazie Gabriele per l'accurata lettura. Mi fa piacere che abbia colto le sfumature del racconto.
Sul tema, ho cercato di inventarmi qualcosa di meno ovvio, rispetto alla connotazione economico-giuridica che il termine "corruzione" ha nel linguaggio comune. Se poi ci sia effettivamente riuscito in modo efficace, questo è un altro discorso.

Buona gara.

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christianfloris
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Messaggio#6 » giovedì 24 novembre 2022, 14:44

Ciao Matteo, grazie per esserti soffermato.

Allora, per quanto riguarda il tema, vale quanto ho detto in risposta a Gabriele.
Sul discorso delle azioni e dei gesti della protagonista, sono semplicemente le azioni meccaniche e un po' maniacali di chi ha vissuto per anni con la persona amata e che stenta ad elaborare il lutto. Conosco persone che hanno vissuto la fase successiva alla perdita di una persona cara nella ripetizione di gesti abituali. Era un modo come un altro di trovare nuovamente il terreno sotto i piedi, di andare avanti.

Buona gara.

sara lailmil
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Messaggio#7 » lunedì 28 novembre 2022, 0:37

Ciao Christian, piacere di leggerti.
Ho il dubbio che il racconto possa funzionare meglio al presente invece che al passato perché, se è vero che il passato ti aiuta a mantenere l'ambiguità del racconto, è anche vero che alcuni gesti di lei, come il parlare ad alta voce "per farsi sentire", lasciano intendere che lei viva incastrata in un tempo (anche solo mentale) nel quale Carlo c'è ancora. Lo stile è pulito e risulta naturale: il racconto è scritto molto bene, dalla cura che Amelia mette nei suoi gesti emerge la cura che tu poni nell'osservarla. La storia funziona meno: non si capisce se la morte sia arrivata nel momento stesso in cui Carlo dice che la vita scappa. Forse qualcosa di più forte delle sole parole avrebbe reso più solida la struttura, che così è un po' traballante. Il tema sembra forzato.
A rileggerti!

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christianfloris
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Messaggio#8 » lunedì 28 novembre 2022, 6:21

Ciao, grazie per aver letto il racconto.

In realtà non credo che possa funzionare meglio al tempo presente: c'è il rischio di appiattire i mini-flashback che sono presenti nel racconto e di far perdere tridimensionalità alla storia. Concordo sul fatto che il tema non sia immediatamente percepibile, ma di fatto c'è e ti rimando alle considerazioni espresse nei post precedenti.

Un ultimo aspetto: è chiaro che fra l'ultima conversazione di Amelia e suo marito e l'evento della morte del marito stesso intercorre qualcosa che non è raccontato: la scoperta della malattia. Ma parlare di questo evento - che comunque il lettore può immaginare - avrebbe tolto forza al plot-twist finale.

Grazie per la tua analisi e buona gara.

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Pretorian
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Messaggio#9 » martedì 29 novembre 2022, 14:12

Ciao, Christian è piacere di leggerti.

Dunque, parto subito con il tema, che è la parte più semplice: mi spiace, ma non è rispettato. Nulla nella storia lascia intendere una forma di corruzione e la frase finale della protagonista sembra quasi più un'aggiunta fatta apposta per provare a rientrare nei canoni, ma non la ritengo sufficiente.
A livello di trama, penso siamo borderline: non abbiamo una vera e propria storia, ma una serie di azioni che Amelia compie prima di essere pronta per il funerale, però c'è comunque in filo narrativo che dovrebbe portare al crescendo del colpo di scena finale (purtroppo, abbastanza telefonato). Lo stile funziona abbastanza bene, forse ancora una prevalenza del narrato sul mostrato, ma la breve dimensione del racconto non ha aiutato.

All an prossima!!

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christianfloris
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Messaggio#10 » martedì 29 novembre 2022, 17:45

Ciao, grazie per avermi letto.

Sul rispetto del tema ho già espresso le mie considerazioni, a cui ti rimando.
Mi sembra che, nella tua lettura, ti siano sfuggiti alcuni richiami (il riferimento del marito al fatto che la vita si sfaldi e dunque si corrompa). Però capisco che non possa essere notato a prima vista.

Alla prossima e grazie comunque.

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Andrea76
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Messaggio#11 » mercoledì 30 novembre 2022, 10:48

Mia madre è venuta a mancare qualche giorno fa, e mio padre nel discorso che ha fatto in chiesa ha parlato proprio di una foto che ritraeva la giovinezza d’entrambi. Con questo racconto hai toccato le corde del mio animo, e non poteva essere altrimenti. In ogni caso trovo anche che sia ottimamente scritto.

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christianfloris
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Messaggio#12 » mercoledì 30 novembre 2022, 13:56

Ti faccio le mie più sentite condoglianze e ti ringrazio per le tue belle parole.

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SarahSante
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Messaggio#13 » mercoledì 30 novembre 2022, 20:30

Ciao Christian,
ho intuito fin dalla seconda frase che il marito era morto e mi sono chiesta se fosse nella vasca da bagno in decomposizione visto che lei visto che il tema dei racconti era la corruzione e quindi sarebbe stata una buona declinazione quella della corruzione del corpo. Il fatto che lei si stesse semplicemente preparando per la messa del trigesimo mi ha un po’ deluso. Per il resto, niente da dire sulla scrittura, il testo scorre, è scritto bene, e alcuni particolari li ho trovati molto azzeccati, come il caffè, lei che si liscia i capelli o lui che la riempie di complimenti e baci.

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christianfloris
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Messaggio#14 » mercoledì 30 novembre 2022, 22:23

Ciao, non sempre per costruire un racconto è necessario pensare a qualcosa di terrificante come un corpo che si decompone in una vasca. A volte è sufficiente descrivere la maledetta quotidianità di un lutto che non si riesce a elaborare, dopo che un amore finisce troppo presto. E alla corruzione che, in fondo, la vita si porta appresso.

Buona gara.

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jimjams
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Messaggio#15 » mercoledì 30 novembre 2022, 23:49

Ciao, Christian.
Un racconto dolce amaro che mi è piaciuto sia emotivamente che per la narrativa delicata. Mi aspettavo qualcosa del genere, è abbastanza evidente fin dalle prime battute dove saremmo andati a parare, ma non è necessariamente un male. Non capisco perché utilizzare un anniversario, il trigemino, quando avresti potuto tranquillamente agganciarti al funerale stesso. Credo sarebbe stato più interessante sul piano emotivo. Avevi in fondo ancora parecchio spazio per giocarci. Tema tristemente centrato.

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christianfloris
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Messaggio#16 » mercoledì 30 novembre 2022, 23:55

Ciao, grazie per aver colto il tema della corruzione che non è immediatamente evidente (e che a qualcuno, complice una lettura forse frettolosa e poco riflessiva, è sfuggito).
Ho scelto di collocarlo temporalmente alla data del trigesimo perché volevo far emergere che il lutto continua a non esser elaborato, anche dopo un mese.

Buona gara.

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Andrea76
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Re: A cosa pensi?

Messaggio#17 » giovedì 1 dicembre 2022, 14:34

christianfloris ha scritto:Ti faccio le mie più sentite condoglianze e ti ringrazio per le tue belle parole.


Grazie a te.

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christianfloris
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Re: A cosa pensi?

Messaggio#18 » giovedì 1 dicembre 2022, 14:54

Ciao Andrea, nel ringraziarti ancora per la tua lusinghiera valutazione, volevo soltanto segnalarti che mi chiamo Christian e non Stefano, come indicato nella tua classifica finale.

Un caro saluto.

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L'inquisitore
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Re: A cosa pensi?

Messaggio#19 » lunedì 5 dicembre 2022, 12:13

Ciao Christian! Sono d’accordo con chi ti ha fatto notare che il tema non è presente se non di striscio e un po’ forzatamente. Tu stesso ammetti di esserti preso un rischio cercando di allontanarti dalla declinazione più immediata. Encomiabile, ma direi che l’esperimento non sia riuscito, come ti hanno fatto notare in molti.
La prosa è buona e hai fatto un ottimo uso di alcune immagini evocative e ben infilate tra il presente narrativo e i ricordi di Amelia. Purtroppo il fatto che Carlo sia in realtà morto e che la routine di Amelia sia, come hai sottolineato, il tentativo di esorcizzare il dolore del lutto risulta subito piuttosto probabile, se non palese. Questo impoverisce il racconto di promessa narrativa, di curiosità, e si procede nella lettura senza ottenere granché. Mi rendo conto però che sia molto difficile in un contesto come MC riuscire a costruire un pezzo che tenga vivo l’interesse del lettore per qualche risvolto ancora da scoprire e che poi soddisfi questa curiosità. Non ho letto un solo racconto di questo gruppo che ci sia davvero riuscito. In questo tuo pezzo è come se tutto quello che avevi da dire si esaurisca col primo paragrafo. Forse per questo Sarah si è dichiarata delusa dalla scelta che hai fatto, non perché ti suggerisse che ogni racconto debba essere truce, ma suggerendo una sorpresa che, se pur più banale e inflazionata, avrebbe aggiunto qualcosa alla fine del racconto. Inoltre il tema sarebbe stato sicuramente preso. Ho apprezzato che tu non abbia usato più caratteri del necessario, denota sempre una buona consapevolezza autoriale.
Pollice tendente al positivo, ma sotto ad altri per la mancanza del tema.

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