Corrotto

Appuntamento fissato per le ore 21.00 di lunedì 21 novembre
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DamianoMeloni
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Corrotto

Messaggio#1 » lunedì 21 novembre 2022, 23:08

Corrotto
Di Damiano Meloni

Apro la credenza e afferro l’ultima scatoletta di tonno. Faccio leva sulla linguetta e la apro. Un forte odore di rancido mi punge le narici, delle chiazze verdi galleggiano sull’acqua stantia dentro la confezione. Che schifo.
Inclino la scatoletta e scolo lo schifo nel lavandino. Un paio di mosche si alzano in volo. Ruoto la manopola dell’acqua: non esce niente. Stupido io che continuo a provarci.
Mi accosto al tavolo, tiro indietro la sedia e mi accomodo in posizione perfetta per tener d’occhio l’ingresso.
Infilo due dita nella scatoletta e tiro fuori un pezzo di tonno. L’odore è sempre più schifoso. Apro la bocca. Serro le palpebre e immagino una bella bistecca succulente. Il sapore rancido è peggio di un gancio in faccia con la guardia abbassata. Reprimo un conato di vomito e mi costringo ad ingoiare. Una lacrima scende lungo la guancia.
Dei rumori provengono da fuori la porta. Meglio controllare.
Appoggio il tonno sul tavolo e mi alzo senza far rumore. Porto la mano dietro la schiena, le dita si chiudono sul manico freddo del pugnale.
In due passi sono alla porta. Avvicino l’occhio allo spioncino: un corrotto sta rovistando tra la melma nera vicino al portone, a quattro zampe. Le ossa delle scapole e delle vertebre spuntano fuori come catene montuose dalla pelle cascante e marcia. Con la faccia scava tra il viscidume in cerca di non so cosa. Rialza la testa e guarda verso di me. La melma gli cola lungo la pelle ringrinzita del viso, non si riesce neanche a capire dove inizi la melma e dove la sua faccia. Gli occhi sono fissi sullo spioncino.
Non è che può vedermi?
Snuda i denti e lascia partire un ringhio.
I peli del corpo mi si irrigidiscono. Trattengo il respiro e tiro fuori il coltello. Resto immobile.
La cosa continua a fissare verso di me.
Vattene, cazzo, vattene.
Volta la testa e torna alla sua melma. Non la sta setacciando, ne sta mandando giù boccate piene. Cristo, che schifo.
Mio fratello si trasformò in una di quelle cose dopo aver ingurgitato quella merda per non morir di fame. Non voleva morire, ma non so se questo destino sia migliore… no, non lo è. Meglio morti che corrotti.
La bestia si stacca dal suo pasto, annusa l’aria e punta la strada. Si acquatta e si avvia lontano dal portone. Merda, deve aver fiutato qualcosa o qualcuno. Scatto verso la finestra e mi sporgo quel tanto che basta per non farmi vedere. La strada sembra sgombra. La melma ricopre ogni cosa come sempre, ma non c’è nessuno in giro.
Qualcosa dietro la macchina dall’altra parte della carreggiata attira la mia attenzione. Appoggio una mano sul davanzale e mi sporgo di più. È piccolo, ma non ha l’aria di essere un cane…
Da dietro il cofano emerge una testa.
Santo cielo, è un ragazzino! Cazzo ci fa là fuori?
La cosa ha fiutato lui sicuramente, è impossibile che non l’abbia fatto. Quel ragazzo è spacciato. Non posso fare nulla. Vorrei poter far qualcosa, ma cosa? Se cercassi di attirare la sua attenzione, forse riuscirebbe a raggiungermi prima che quel mostro lo prenda… no, impossibile. Non ce la farebbe mai.
Forse avrebbe una possibilità se distraessi la bestia. Ma è rischioso, troppo rischioso… e anche se lo salvassi lo condannerei ad una morte per fame o sete. Ma non posso neanche lasciarlo lì fuori. È come se lo condannassi a morte io stesso.
Stringo il pugnale così forte che le nocche sbiancano e le dita iniziano a dolermi.
Il mostro entra nel mio campo visivo. Si muove acquattato tra la melma: sta puntando dritto verso l’auto e il ragazzino.
Non c’è altra scelta. Corro verso il portone e lo spalanco. Il rumore attira l’attenzione della bestia: è a metà strada tra me e l’auto.
La testa del ragazzo spunta da dietro la macchina, mi ha visto anche lui. Bene.
Non c’è tempo. Indico la porta. «Io lo distraggo, tu corri in casa!»
Mi fiondo sul mostro. Il coltello pronto a scattare.
La bestia si volta con un balzo verso di me. Ottimo, sta funzionando. E mi carica a sua volta. Merda.
Sterzo a destra, la suola scivola sulla melma e finisco con un ginocchio a terra. Mi rialzo a corro a più non posso.
La cosa è troppo veloce. Mi raggiunge e con una manata mi spedisce a faccia a terra. La melma mi finisce in bocca. No, no, no. Sputo.
Mi giro a pancia all’aria. Il mostro mi è sopra. Solleva un arto per colpirmi. Faccio scattare il braccio e il pugnale penetra nel collo. Un fluido nero spruzza dalla ferita e mi inonda la faccia, penetra nelle narici e in gola. È troppo. Ingoio. Non trattengo un conato. Mi volto e vomito fino a sentire la bile risalirmi l’esofago.
Il mostro è stramazzato al mio fianco. Alzo la testa. Il ragazzo è sull’uscio di casa e mi guarda terrorizzato: almeno lui è salvo. Io ho ingerito quella merda, dannazione… sono un corrotto.
Qualcosa si muove dentro di me. Lo sento, lo percepisco. Non voglio fare quella fine. Non posso.
Il coltello è ancora stretto tra le dita.
Mi volto faccia a terra e mi sollevo in ginocchio. Porto la lama all’altezza del petto. La punta dritta sul cuore.
Chiudo gli occhi.
Mi lascio cadere.



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antico
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Re: Corrotto

Messaggio#2 » lunedì 21 novembre 2022, 23:14

Ciao Damiano e benvenuto nell'Arena! Caratteri e tempo ok, buona MICHELE VACCARI EDITION!

Su fb, se lo usi, mi trovi come Maurizio Bertino. Ti consiglio, se già non ci sei, di entrare nel gruppo fb di MC perché penso che sia il modo migliore di godersi la partecipazione, dalla prima fila e compartecipando in modo più attivo con il resto della community :)

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DamianoMeloni
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Re: Corrotto

Messaggio#3 » martedì 22 novembre 2022, 6:41

Ciao Antico! Grazie mille per il consiglio, vado subito a seguirlo!

alexandra.fischer
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Re: Corrotto

Messaggio#4 » martedì 22 novembre 2022, 16:28

Corrotto di Damiano Meloni Tema centrato. Il mondo pieno di melma e con tanto di mostro disumanizzato è ben reso. Il lettore lo associa al liquame. Molto bella la scena iniziale del protagonista alle prese con una scatoletta di tonno scaduto. Rivolta lo stomaco al Lettore. Di qui parte lo scenario ucronico, la fine di un’era sicura. C’è dell’umanità nello sfacelo. Il protagonista rischia la vita per salvare un ragazzino dal mostro e ce la fa, ma si mostrifica a sua volta e si uccide.

Attenzione:
A carico della trama. Da dove viene il liquame? Che il fratello si sia trasformato in mostro dopo averla divorata in preda alla fame va bene, ma manca una causa scatenante.
È come se condannassi a morte me stesso

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DamianoMeloni
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Re: Corrotto

Messaggio#5 » martedì 22 novembre 2022, 17:44

Ciao Alexandra!
Grazie per le osservazioni che hai fatto.
Al riguardo avrei giusto un paio di cose da chiarire.

alexandra.fischer ha scritto: È come se condannassi a morte me stesso

Cambiando la frase originale con questa che hai indicato si andrebbe a stravolgere il senso della frase stessa. Quello che volevo far passare con "È come se lo condannassi a morte io stesso" è il fatto che se il protagonista non fosse intervenuto per cercare di salvare il ragazzino è come se il protagonista stesse condannando a morte certa il ragazzino. Rileggendo la frase, comprendo che così come è scritta può risultare fuorviante.

alexandra.fischer ha scritto: A carico della trama. Da dove viene il liquame? Che il fratello si sia trasformato in mostro dopo averla divorata in preda alla fame va bene, ma manca una causa scatenante.

Grazie per avermelo fatto notare, in effetti manca, ma non è una dimenticanza. xD
Quello che avevo immaginato per il racconto è la breve vicenda di una persona qualsiasi che si è ritrovata in questo casino, dove neanche lui sa cosa sia successo, ma ha cercato di adattarsi per sopravvivere.
In fase di stesura ho pensato di non mettere una spiegazione alla comparsa della melma per non far uscire il lettore dai panni del personaggio ed evitare di inserire uno spiegone che andasse a spezzare il ritmo del racconto.

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GiulianoCannoletta
Messaggi: 520

Re: Corrotto

Messaggio#6 » martedì 22 novembre 2022, 18:08

Ciao Damiano, benvenuto da queste parti, piacere di averti letto.
Comincio da te il mio giro di commenti perché ho visto che abbiamo avuto un'idea simile nell'interpretazione del tema e abbiamo anche battezzato allo stesso modo le nostre creature :) anche se la declinazione che abbiamo dato al racconto è un po' diversa.
Del tuo racconto mi è piaciuta la padronanza dello stile, una prima persona che ci trascina nel pieno dell'azione. In particolare mi piace l'utilizzo di altri sensi, come l'olfatto.
Se posso darti un consiglio, ti direi di provare a snellire alcuni passaggi; con la prima persona al presente a volte si tende a eccedere nel descrivere tutte le micro-azioni del nostro personaggio, cercando di aumentare l'immersione, ma con il rischio di creare un effetto-lista che a me non piace molto. Per esempio il primo rigo, in cui descrivi anche come si apre una scatoletta di tonno. Potrebbe essere semplicemente "afferro l'ultima scatoletta di tonno dalla credenza e la apro".
La storia in sé è bella e intrattiene, forse un po' troppo lineare, va esattamente dove ci si aspetta.
Complimenti, aspetto di rileggere qualcosa di tuo!
Alla prossima,
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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ItaliaLeggendaria
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Re: Corrotto

Messaggio#7 » mercoledì 23 novembre 2022, 16:07

Ciao Damiano, benvenuto e piacere di leggerti.
Hai uno stile di scrittura immersivo e ben focalizzato e questo mi piace. Il testo è fluido e si legge tutto d'un fiato.
Il tema è centrato, ma il tutto mi ha lasciato un non-so-che di insoddisfazione. Mi chiedo da dove sia venuta la melma e cosa sia in realtà, mi chiedo perché il personaggio pensi di salvare quel ragazzino dal corrotto per lasciarlo morire di fame...certo in così pochi caratteri non è facile, ma mi sembra che mi manchi qualcosa.
Inoltre il termine corrotto per indicare il mostro mi sembra un po' una forzatura per voler far spiccare il tema mettendoci un'etichetta. Se tu avessi usato il termine mostro o una parola inventata non sarebbe cambiato nulla per la centralità del tema, ma credo che il testo avrebbe acquisito forza.
Una buona prova.

Dario17
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Re: Corrotto

Messaggio#8 » mercoledì 23 novembre 2022, 16:54

Un raccontino didascalico, che si impegna nel far immergere il lettore con lo stile trasparente che insegnano alcuni formatori (presumo il Duca in questo caso) i cui studenti presto o tardi vengono su MC per affilare le penne. Il che può essere solo un bene e un vanto per questi ultimi.
Purtroppo siamo a un livello piuttosto acerbo e l’effetto è quello dell’elenco di azioni che ti ha segnalato efficacemente Giuliano qua sopra.
Nella mia sconfinata ignoranza, ti consiglio di concederti frasi più lunghe e di non mettere sempre il flusso del pensiero alla fine di una sequenza regolare e sempre della stessa misura di micro-azioni. Miscela più che puoi per rendere il tutto più fluido. Con meno azioni elencate, avresti avuto più caratteri per particolareggiare l’ambiente che, sebbene si capisca benone cosa sia, meritava più cura e qualche dettaglio sfizioso in più.
La trama e il soggetto sono piuttosto banalotti e peccano di poca originalità, anche se personalmente adoro quando i partecipanti sfruttano il tema usando il secondo o terzo significato letterale della traccia, come hai fatto tu.

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Emiliano Maramonte
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Re: Corrotto

Messaggio#9 » domenica 27 novembre 2022, 20:06

Ciao Damiano!
Molto lieto di conoscerti! Benvenuto nell'infernale Arena!
Alla prima lettura mi è venuto in mente un bellissimo romanzo di uno dei miei autori horror preferiti, ossia Richard Laymon. Il libro si chiama "Una notte di pioggia" e si parla di un'improvviso acquazzone di melma nera che cade su una cittadina e trasforma i suoi abitanti in belve feroci assetate di carne. Ho apprezzato, dunque, i riferimenti (non so quanto voluti) a certi punti fermi della "mitologia" zombie. E sinceramente non mi ha importato molto la motivazione della comparsa della melma nel mondo, perché mi sono focalizzato sull'azione.
La trama è lineare e arriva senza particolari guizzi di originalità alla fine. Inoltre mi è sorto un grosso dubbio: siamo proprio sicuri che il protagonista a un certo punto voglia davvero prodigarsi in un gesto di umanità, addirittura mettendo a forte rischio la propria vita in un mondo di mostri? Te lo dico perché di solito, in questo genere di storie, chi vive in mezzo a un'apocalisse zombie diventa fortemente individualista ed egoista e ha un solo obiettivo in mente: sopravvivere e salvare se stesso. In tutti i film e i romanzi di zombie (o similari) chiunque si trovi di fronte a una scena come quella da te descritta, non rischierebbe la pellaccia (se non per i propri famigliari o i figli...) ma lascerebbe morire il malcapitato all'esterno...
Lo stile è ancora da sbozzare e ci sono alcune imperfezioni che, spero, derivino solo dalla fretta o da sciocche disattenzioni tipo "succulente" in luogo di "succulenta" e "ringrinzita" in luogo di "raggrinzita". Infine, all'inizio ti sei lasciato andare a troppe ripetizioni che indispettiscono ("tonno", "scatoletta", "schifo"/"schifoso", "melma") e a troppi partitivi.
In generale, però, il racconto è gradevole. Mi è piaciuta l'atmosfera lugubre, il ritmo narrativo e l'immersività.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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Davide_Mannucci
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Re: Corrotto

Messaggio#10 » martedì 29 novembre 2022, 9:52

Ciao Damiano, piacere di leggerti.
Il tema è sicuramente centrato e la storia si fa leggere con crescente pathos. tutto bene la struttura del racconto e la carica empatia ed emotiva. Quello che, per i miei gusti e la mia sensibilità di lettore, fa scricchiolare il racconto è l’esasperazione dello stile immerso. Troppi dettagli descritti con frasi brevi, come se il protagonista stesse spuntando una “to do List”. La scrittura immersa va bene utilizzarla ma può diventare un’arma pericolosa se esagerata, perché può dare un effetto noia che allontana dalla storia, una storia peraltro che meritava invece tutta l’attenzione del lettore. Naturalmente è solo la mia opinione ione. Non male come racconto, intendiamoci. Al netto di quello che ho sottolineato, è una prova discreta.

Alla prossima
Davide Mannucci

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Signor_Darcy
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Re: Corrotto

Messaggio#11 » martedì 29 novembre 2022, 11:21

Buon racconto, per essere il primo che proponi nell’arena. Il tema è declinato in maniera magari non originalissima, ma sicuramente efficace (avrei scelto un titolo meno letterale, comunque). La prima persona la reggi abbastanza bene, anche se indugi troppo sui particolari, emblematica in tal senso l’attacco con la linguetta della scatola di tonno: rischi solo di rallentare la lettura senza un reale valore aggiunto al racconto.
Avrei forse snellito il momento di riflessione sul come agire, in favore di una scelta più istintiva. Inoltre quel “Mi lascio cadere” finale forse è di troppo: in quel momento il protagonista si è inferto la pugnalata letale e il fatto che racconti ancora qualcosa stona un po’: trovo sarebbe stato sufficiente concludere con “Chiudo gli occhi”.
Qualche disattenzione ortografica qua e là (“succulente”, “ad una”), ma nulla di così grave. Attento anche ad alcune forme: per esempio in “Dei rumori provengono da fuori la porta” avrei omesso “la porta”, oppure optato per “oltre”.

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MatteoBorile
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Re: Corrotto

Messaggio#12 » martedì 29 novembre 2022, 23:51

Ciao Damiano, piacere di averti letto; personalmente ho trovato il tuo racconto incalzante e molto adrenalinico e ho apprezzato decisamente il ritmo ed il modo in cui ha costruito e tenuto in piedi la scena d'azione principale. Mi sono piaciute anche le descrizioni, molto efficaci, ed il modo in cui hai saputo trasmettere gli stati d'animo e le sensazioni del protagonista. Il modo in cui hai sviluppato il tema e la conclusione magari non sono originalissimi ma è reso molto bene ed il prodotto che ti è riuscito l'ho trovato godibile e ben realizzato, complimenti.

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