Il vero padre

Appuntamento fissato per le ore 21.00 di lunedì 21 novembre
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Maurizio Chierchia
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Il vero padre

Messaggio#1 » martedì 22 novembre 2022, 0:33

“… non indurci in tentazione
… non abbandonarci alla tentazione”

Striscio i piedi a terra alla ricerca di un masso che mi ripari dal sole. Sulla faccia la sabbia si mischia al sudore, irritando le labbra increspate dalla sete. Da quaranta giorni non mangio e le gambe non mi sorreggono più. Mi inginocchio stremato sul terreno rovente.
«Mio Signore, ascoltatemi vi prego! Ho vagato per questa landa arida, vedendo il sole nascere quaranta volte, senza mai intaccare il mio corpo. Digiunando dal cibo così come dal peccato. Vi ho cercato ovunque ma non vi ho trovato. Dove sto sbagliando? Vi prego, mostratevi affinché io possa vincere la mia battaglia!»
Quaranta volte è sorto il sole e quaranta volte ho pregato in ginocchio, soffrendo sulle crepe di questa terra calda e spoglia.
«Inizio a dubitare che potrò mai trovarti. Sarai lontano e sarà impossibile per me averti accan—»
Un lampo azzurro erutta dal terreno, un fulmine sprigionato dal suolo che spacca l’aria intorno a se, creando un vortice di sabbia infuocata. Le fiamme si spengono e rivelano l’essere che la terra ha sputato fuori. Rimango stupefatto dalla sua magnificenza.
«Oh oh, sei messo maluccio.»
La sua voce è un tuono, rimbomba facendomi sentire indifeso. Mi fa ombra con le sue ali massicce e squamose, e non so perché, ma invece che spaventarmi mi attrae.
«Chi sei tu? Parli per nome del Signore? È stato lui a mandarti da me?»
«Il Signore? È così che si fa chiamare? Ah ah… no, io non sono il Signore che vai cercando. Io sono colui che lo rovescerà! Unisciti a me e ti donerò tutto quello desideri!
«Io desidero solo quello che il mio Signore desidera, e il suo potere e la sua forza sono dentro di me, non ho bisogno di altro.»
«E il tuo Signore desidera vederti morto? Mi sembra uno sciocco? Se possiedi i suoi poteri, perché non trasformi quelle pietre in pane e ti sfami?»
«Se sono ancora vivo è perché non solo di pane vive l’uomo. Sotto la protezione del Signore, le sue parole sono fonte di vita.»
Il sorriso incuriosito sul volto cornuto della bestia muta dopo la mia risposta di fede. Inarca un sopracciglio glabro e ossuto, e mi fissa spazientito. Afferrandomi con facilità con le sue braccia muscolose mi trasporta in alto. Grazie alle sue possenti ali ci libriamo nel cielo e voliamo verso il tempio. Mi scaraventa sulla cima del pinnacolo e atterra infuriato accanto a me.
Frastornato dalla caduta e accecato dal sole, sento la sua voce riecheggiare per tutta Gerusalemme. Adirato per come gli ho risposto mi rivolge la sua furia.
«Osi dire che le parole del tuo Signore sono fonte di vita? E se ti buttassi giù? Se ti facessi precipitare da questo tempio, il tuo Signore ti salverebbe?»
«Ho fede che lui mi salverà! Il mio Signore può fare tutto, niente gli è negato! Nessuno potrà mai opporsi a lui!»
La mia risposta è uscita da sola, tutta d’un fiato, peggiorando l’umore della bestia.
L’aria intorno a noi si scalda. Il suo corpo si accende di fiamme azzurre che gli ricoprono la pelle rossastra. Le corna crescono fino a diventare lunghe quanto un braccio e la sua muscolatura si gonfia, facendolo ingrossare di svariate spanne.
Mi afferra di nuovo per le spalle, ustionandomi la carne. Con un solo, potentissimo, battito d’ali, saliamo a una velocità insostenibile per un essere vivente.
Veloci come una stella che precipita dal firmamento.
Arrivati così in alto che a fatica respiro, il fuoco intorno a noi si placa.
Da quassù posso ammirare ciò che nessun umano ha mai immaginato di sognare. Tutti i regni del creato si estendono minuscoli sotto i miei piedi. Oceani vastissimi, che mai avrei pensato esistessero, dilagano tra chiazze di terra inesplorate e misteriose. Tutte le creature esistenti sono laggiù, adesso, e sono tutte opere del Signore, create per servirlo.
«Tu continui a predicare l’onnipotenza del tuo Signore. Ma se ti dicessi che anche io posso offrirti tutto quello che può lui? Adorami, e tutto ciò che vedi sarà tuo!»
Imprigionato dal suo abbraccio, ho i brividi per cosa succederà quando udirà la mia ennesima risposta. Ho fede nel Signore e finché rimarrò dalla sua parte, in qualche modo, lui mi salverà dalla caduta. In caso contrario, vorrà dire che il Signore ha deciso che dovevo cadere.
«No, mai e poi mai! Io adoro il Signore, e lui soltanto. Nessun nemico potrà porsi tra me e il Signore!»
Pronto, con il cuore in pace, mi preparo a precipitare.
Quello che percepisco però, non è una caduta violenta nel vuoto, ma piuttosto una discesa morbida, una planata di colombo.
Sopra di me, quella che prima era una bestia immonda, ora è un uomo in armatura con una fiamma blu sulla schiena che mi sorregge, e mi accompagna a terra. Arrivati giù, si toglie l’elmo e mi posa una mano sulla spalla facendomi segno di inginocchiarmi.
«Ho visto il tuo vagare nel deserto, e ho tentato di corromperti con le sembianze del nemico per testare la tua fede. Ora so che sei pronto per giurarmi fedeltà.»
«Siete voi, mio Signore?»
«Proprio così. Io sono il vostro Signore! Io sono Yahweh!»


Maurizio Chierchia
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antico
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Re: Il vero padre

Messaggio#2 » martedì 22 novembre 2022, 0:35

Ciao Maurizio! Parametri tutti ok, buona MICHELE VACCARI EDITION!

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Maurizio Chierchia
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Re: Il vero padre

Messaggio#3 » martedì 22 novembre 2022, 0:38

Grazie mille Antico!
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Giovanni P
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Re: Il vero padre

Messaggio#4 » giovedì 24 novembre 2022, 10:16

Buongiorno,

bello, Ha proposto un passo del vangelo che più che di corruzione parla di incorruzione. E' vero non si vive di solo pane, ma la fame è brutta in tutti i sensi e quello che hai proposto fa capire come la corruzione sia un comportamento umano dal quale solo i migliori si salvano.
Mi è piaciuto a rileggerti.

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Mario Mazzafoglie
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Re: Il vero padre

Messaggio#5 » giovedì 24 novembre 2022, 16:33

Il vero padre - Maurizio Chierchia

Ciao Maurizio, un piacere leggerti.
Sono solito a non dilurgarmi più di tanto quando leggo qualcosa che mi piace, per cui non farò eccezione questa volta. In questo tuo racconto c'è tutto, e tutto al posto giusto.
Hai impostato bene l'ambientazione della scena, hai presentato bene il personaggio e la sua situazione, abbiamo provato empatia nei suoi confronti, abbiamo sofferto con lui e infine lo abbiamo ammirato per il suo coraggio.
In più, il tema è centratissimo, cosa che, anche se sembra strano, in pochi sono riusciti a fare.
Ottima, ottima prova. Complimenti.
A rileggerti.

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Maurizio Chierchia
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Re: Il vero padre

Messaggio#6 » giovedì 24 novembre 2022, 18:26

Giovanni P ha scritto:Buongiorno,

bello, Ha proposto un passo del vangelo che più che di corruzione parla di incorruzione. E' vero non si vive di solo pane, ma la fame è brutta in tutti i sensi e quello che hai proposto fa capire come la corruzione sia un comportamento umano dal quale solo i migliori si salvano.
Mi è piaciuto a rileggerti.

Ciao Giovanni.
Grazie mille, mi fa piacere sapere che hai apprezzato il racconto.
Buon proseguimento e buona gara.
Maurizio Chierchia
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Maurizio Chierchia
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Re: Il vero padre

Messaggio#7 » giovedì 24 novembre 2022, 18:30

Mario Mazzafoglie ha scritto:Il vero padre - Maurizio Chierchia

Ciao Maurizio, un piacere leggerti.
Sono solito a non dilurgarmi più di tanto quando leggo qualcosa che mi piace, per cui non farò eccezione questa volta. In questo tuo racconto c'è tutto, e tutto al posto giusto.
Hai impostato bene l'ambientazione della scena, hai presentato bene il personaggio e la sua situazione, abbiamo provato empatia nei suoi confronti, abbiamo sofferto con lui e infine lo abbiamo ammirato per il suo coraggio.
In più, il tema è centratissimo, cosa che, anche se sembra strano, in pochi sono riusciti a fare.
Ottima, ottima prova. Complimenti.
A rileggerti.

Ciao Mario.
Mi fa veramente piacere leggere il tuo commento. Quando è uscita la parola corruzione del tema, ho subito pensato a Gesù e Satana. Sono felice che il tutto sia filato liscio.
Grazie ancora tantissimo per il commento di incoraggiamento.
A rileggerti presto e buona gara!
Maurizio Chierchia
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Daniele
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Re: Il vero padre

Messaggio#8 » lunedì 28 novembre 2022, 0:35

Ciao Maurizio, piacere di averti letto.
Bella rivisitazione di un famoso passo del vangelo, tema centrato e vicenda gestita molto bene. Prima una tentazione comoda, messa lì pronta da essere consumata e poi l'appagamento per l'aver superato una prova. Sicuramente un racconto da zone alte di questo gruppo per quel che mi riguarda, penso da podio, ragionerò poi con calma su quale gradino.
A rileggerti presto!

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Maurizio Chierchia
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Re: Il vero padre

Messaggio#9 » lunedì 28 novembre 2022, 1:10

Daniele ha scritto:Ciao Maurizio, piacere di averti letto.
Bella rivisitazione di un famoso passo del vangelo, tema centrato e vicenda gestita molto bene. Prima una tentazione comoda, messa lì pronta da essere consumata e poi l'appagamento per l'aver superato una prova. Sicuramente un racconto da zone alte di questo gruppo per quel che mi riguarda, penso da podio, ragionerò poi con calma su quale gradino.
A rileggerti presto!

Ciao Daniele, sono felicissimo che ti sia piaciuto. Aspetto con ansia di vedere la tua classifica.
Buona gara a rileggerci presto.
Maurizio Chierchia
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kruaxi
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Re: Il vero padre

Messaggio#10 » lunedì 28 novembre 2022, 2:17

Il vero padre
di Maurizio Cerchia

Ciao Maurizio

Scritto bene. Reinterpreta, anzi, approfondisce un passo del vangelo a tutti noto, senza nessuna autentica modifica. È questo che non mi ha fatto particolarmente impazzire, la mancanza di un’interpretazione “altra”, che mi stupisse, invece sei rimasto sul canonico, pur se scrivendo bene e in modo piacevole. Fa ridere che io, nel mio racconto, abbia alla fine fatto come te… e forse è questo che mi ha urtato. Leggerò con piacere il tuo prossimo lavoro.

Stefano

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Maurizio Chierchia
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Re: Il vero padre

Messaggio#11 » lunedì 28 novembre 2022, 9:49

kruaxi ha scritto:Il vero padre
di Maurizio Cerchia

Ciao Maurizio

Scritto bene. Reinterpreta, anzi, approfondisce un passo del vangelo a tutti noto, senza nessuna autentica modifica. È questo che non mi ha fatto particolarmente impazzire, la mancanza di un’interpretazione “altra”, che mi stupisse, invece sei rimasto sul canonico, pur se scrivendo bene e in modo piacevole. Fa ridere che io, nel mio racconto, abbia alla fine fatto come te… e forse è questo che mi ha urtato. Leggerò con piacere il tuo prossimo lavoro.

Stefano

Ciao.
Mi dispiace che tu l'abbia vista a quel modo, ma la mia invece, come specificato all'inizio, è una reinterpretazione. Nel vangelo, Gesù incontra il diavolo che lo tenta e lui resiste, punto. Nella mia storia invece il diavolo è Dio che sta ingannando Gesù. All'inizio ho inserito la frase del padre nostro che è stata cambiata l'anno scorso, proprio per insistere sul fatto che sia dio stesso a tentare Gesù, non il diavolo. Mi dispiace che magari non ti sia piaciuto, ma che sia una reinterpretazione non ci piove. Grazie comunque del commento di cui farò comunque tesoro. Buona gara e a rileggerti presto.
Maurizio Chierchia
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alexandra.fischer
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Re: Il vero padre

Messaggio#12 » lunedì 28 novembre 2022, 16:03

Tema centrato. Lettura interessantissima. Dapprima ho pensato ai giorni di Gesù nel deserto a digiunare e purificarsi. Durante la lettura ho visto invece che si tratta di un uomo pio che non è lui, ma ha dimostrato altrettanta forza nel resistere alle lusinghe del Maligno. Ottima la descrizione del deserto, il Lettore ne avverte l’aridità e si immedesima nella sete che, insieme alla fame, tortura il protagonista. L’entità demoniaca, in grado di ingigantirsi e simile nella descrizione ai diavoli dei dipinti medievali, mostra infine il vero volto: è Yahweh in persona, venuto a testare la fede dell’uomo pio, il quale ha superato la prova con l’ostinazione degli animi puri.

Attenzione:
un fulmine sprigionato dal suolo che tocca l’aria intorno a sé.

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Maurizio Chierchia
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Re: Il vero padre

Messaggio#13 » lunedì 28 novembre 2022, 17:03

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Lettura interessantissima. Dapprima ho pensato ai giorni di Gesù nel deserto a digiunare e purificarsi. Durante la lettura ho visto invece che si tratta di un uomo pio che non è lui, ma ha dimostrato altrettanta forza nel resistere alle lusinghe del Maligno. Ottima la descrizione del deserto, il Lettore ne avverte l’aridità e si immedesima nella sete che, insieme alla fame, tortura il protagonista. L’entità demoniaca, in grado di ingigantirsi e simile nella descrizione ai diavoli dei dipinti medievali, mostra infine il vero volto: è Yahweh in persona, venuto a testare la fede dell’uomo pio, il quale ha superato la prova con l’ostinazione degli animi puri.

Attenzione:
un fulmine sprigionato dal suolo che tocca l’aria intorno a sé.

Grazie mille Alexandra mi fa davvero piacere!
Grazie come sempre per la segnalazione degli errori che torna sempre utile.
Buona gara!
Maurizio Chierchia
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Polly Russell
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Re: Il vero padre

Messaggio#14 » martedì 29 novembre 2022, 2:19

Ciao Daniele.
Allora mi dispiace ma il tuo racconto non mi ha convinto, nonostante tu abbia parecchio solleticato la mia curiosità, facendo di Dio stesso il tentatore. Un’ottima trovata, bene anticipata dalla frase d’apertura (erano secoli che mi chiedevo come mai si continuasse a dire “non ci indurre in tentazione”) che però porta dove? Mi sarei aspettata, a questo punto, dopo la rivelazione, una battuta di Gesù che, alla fine dei conti aveva tutto il diritto di sentirsi offeso. Nel senso: a che cosa ci è servito cambiare il passo biblico se poi non ha portato a nulla? In questo modo mi hai raccontato un passo del vangelo. Va bene, ma non è un racconto. Lo sarebbe stato da un altro punto di vista, magari del diavolo. o se avessi stravolto il finale, o che ne so, se avessi aggiunto degli alieni o un viaggio nel tempo. In questo modo è come se il tema fosse stato l’amore ostacolato e tu avessi raccontato Giulietta e Romeo. Ed è un peccato perché avevi avuto una grandissima intuizione!
Il fatto che il tentatore fosse Dio, che fosse tutta una prova, è una splendida idea, ma l’hai mollata lì, senza dargli il lustro che meritava.
Davvero un peccato.
Da un punto di vista stilistico devo segnalarti alcune cose, non ti conosco, quindi vorrei essere chiara: tutto quello che dico lo faccio solo per migliorare (dal mio punto di vista) il racconto, e nell’ottica di esserti utile, purtroppo non sono particolarmente diplomatica, quindi spero non te la prenderai.
Inizio con l’ambientazione: parli di sabbia in due punti e io mi immagino il Sahara (so che siamo in Giudea), poi parli di terra spaccata e mi figuro il Salar de Atacama.
Le labbra non si increspano per la sete, si screpolano, si spaccano. Si increspano se si assume un’espressione corrucciata, per esempio.
Il dialogo parte con il diavolo che ride, ma tu hai scelto un @
“oh, oh” e io, per tutto il pezzo me lo sono immaginato vestito da babbo natale. Dici che ha il volto cornuto. Posso capire una testa cornuta, ma un volto proprio non me lo figuro.
parli di una velocità insostenibile per un essere vivente, eppure Cristo, che è un uomo, la sostiene senza sforzo.
Gesù è affamato, assetato, impaurito, lo scaraventa sul tetto di un tempio e gli ustiona la pelle, eppure non c’è mai un accenno al dolore, al suo patimento, come se stesse raccontando qualcosa che è accaduto a un altro.
Sono tutte cose facili da risolvere, comunque.
Buona gara, e a rileggerti!
Ultima modifica di Polly Russell il mercoledì 30 novembre 2022, 7:29, modificato 1 volta in totale.
Polly

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Maurizio Chierchia
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Re: Il vero padre

Messaggio#15 » martedì 29 novembre 2022, 12:24

Polly Russell ha scritto:Ciao Daniele.
Allora mi dispiace ma il tuo racconto non mi ha convinto, nonostante tu abbia parecchio solleticato la mia curiosità, facendo di Dio stesso il tentatore. Un’ottima trovata, bene anticipata dalla frase d’apertura (erano secoli che mi chiedevo come mai si continuasse a dire “non ci indurre in tentazione”) che però porta dove? Mi sarei aspettata, a questo punto, dopo la rivelazione, una battuta di Gesù che, alla fine dei conti aveva tutto il diritto di sentirsi offeso. Nel senso: a che cosa ci è servito cambiare il passo biblico se poi non ha portato a nulla? In questo modo mi hai raccontato un passo del vecchio testamento. Va bene, ma non è un racconto. Lo sarebbe stato da un altro punto di vista, magari del diavolo. o se avessi stravolto il finale, o che ne so, se avessi aggiunto degli alieni o un viaggio nel tempo. In questo modo è come se il tema fosse stato l’amore ostacolato e tu avessi raccontato Giulietta e Romeo. Ed è un peccato perché avevi avuto una grandissima intuizione!
Il fatto che il tentatore fosse Dio, che fosse tutta una prova, è una splendida idea, ma l’hai mollata lì, senza dargli il lustro che meritava.
Davvero un peccato.
Da un punto di vista stilistico devo segnalarti alcune cose, non ti conosco, quindi vorrei essere chiara: tutto quello che dico lo faccio solo per migliorare (dal mio punto di vista) il racconto, e nell’ottica di esserti utile, purtroppo non sono particolarmente diplomatica, quindi spero non te la prenderai.
Inizio con l’ambientazione: parli di sabbia in due punti e io mi immagino il Sahara (so che siamo in Giudea), poi parli di terra spaccata e mi figuro il Salar de Atacama.
Le labbra non si increspano per la sete, si screpolano, si spaccano. Si increspano se si assume un’espressione corrucciata, per esempio.
Il dialogo parte con il diavolo che ride, ma tu hai scelto un @
“oh, oh” e io, per tutto il pezzo me lo sono immaginato vestito da babbo natale. Dici che ha il volto cornuto. Posso capire una testa cornuta, ma un volto proprio non me lo figuro.
parli di una velocità insostenibile per un essere vivente, eppure Cristo, che è un uomo, la sostiene senza sforzo.
Gesù è affamato, assetato, impaurito, lo scaraventa sul tetto di un tempio e gli ustiona la pelle, eppure non c’è mai un accenno al dolore, al suo patimento, come se stesse raccontando qualcosa che è accaduto a un altro.
Sono tutte cose facili da risolvere, comunque.
Buona gara, e a rileggerti!

Ciao Polly.
Inizio col dirti che non me la prendo assolutamente, per questo siamo qui a confrontarci. (Poi se ti arriveranno lettere minatorie però non ti lamentare... Scherzo ovviamente) Anzi apprezzo il tuo super commento e proverò a risponderti appena arrivo a casa perché ci sono cose giustissime che hai notato e altre di cui vorrei discutere. Aspetto di arrivare davanti a una tastiera comoda però, altrimenti qui sul telefono ci metto due giorni.
Intanto grazie delle annotazioni, a risentirci più tardi.
PS: mi chiamo Maurizio XD
Maurizio Chierchia
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Gennibo
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Re: Il vero padre

Messaggio#16 » martedì 29 novembre 2022, 14:50

Ciao Maurizio e piacere di leggerti, la tua rivisitazione di un pezzo del Vangelo mi è piaciuta, l’ho trovata ben scritta e ben gestita. Anche io come Stefano mi aspettavo qualche sorpresa in più che non è arrivata, ma in realtà c’è tutto, compreso il finale a sorpresa.
Per me una buona prova, spero di rileggerti presto e buona edition!

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AndreaCrevola
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Re: Il vero padre

Messaggio#17 » martedì 29 novembre 2022, 21:53

Un buon racconto ma a mio parere non tra i migliori del girone. Non discuto lo stile né la presentazione della scena: è scorrevole e non ho faticato a immaginare la situazione in cui il personaggio si trova. Anche il tema è centrato, ma al contrario :-) Mi sembra che parli più di integrità e di fede che di corruzione. Solo al termine, con la battuta finale del cavaliere, viene rivelato il tema e - secondo me - in modo un po' scontato, come se avessi fretta di concludere (o di stare nei limiti). Il fatto che la trama fosse identica a un passo delle scritture che tutti conosciamo mi ha un po' deluso: cercavo un finale a sorpresa ma non l'ho trovato.

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christianfloris
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Re: Il vero padre

Messaggio#18 » mercoledì 30 novembre 2022, 0:43

Bravo. Hai riletto in chiave personale (e, devo dire, molto intensa) un famoso brano del Vangelo che ha una portata universale. Se vogliamo, è il brano che rappresenta la corruzione per antonomasia: perciò il tema è sicuramente colto e centrato. Nonostante il brano sia un must nella liturgia cristiana del tempo quaresimale, il finale ci lascia un uovo pasquale da scartare, con Satana che in realtà si rivela Dio nell'atto di indurre in tentazione (come da vecchia versione del Padre Nostro: nella nuova traduzione approvata dalla CEI, l'induzione è sostituita dalla supplica di non essere abbandonati: una modifica che sposta il baricentro del peccato verso l'uomo e non sulla volontà di Dio).
Non è questa la sede per imbastire un dibattito teologico, aprire un manuale di Von Balthasar e capire se la conclusione regge anche sotto questo punto di vista. Siamo nell’ambito di una palestra di narrativa e ci accontentiamo di parlare di una prova molto valida.
L’unica perplessità risiede nel fatto che ti sei mosso su un terreno già tracciato, rielaborando il calco di un racconto arcinoto, che fa parte dell’immaginario popolare occidentale (e non solo). Non per sminuire il tuo lavoro, sia ben chiaro: ma peserà un po’ sul giudizio finale che comunque rimane alto. Da podio? Forse no. Ma da quarto posto sì.

La mia valutazione è 9

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Il Saggio
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Re: Il vero padre

Messaggio#19 » mercoledì 7 dicembre 2022, 19:58

Ciao Maurizio

un racconto pulito, scritto benone, e piuttosto originale. Mostra consapevolezza nel mostrare l'episodio biblico, e questo sicuramente gioca a tuo favore. Riesci a creare una certa attesa, anche se la tua prosa mostra una certa linearità, ma tenendo sempre acceso il conflitto, cosa indispensabile per tenere desta l'attenzione.
Per me un pollice su senza grossi scossoni.

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