L'innocente

Appuntamento fissato per le ore 21.00 di lunedì 21 novembre
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SarahSante
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L'innocente

Messaggio#1 » martedì 22 novembre 2022, 0:48

Mi è sempre piaciuto l’odore dell’incenso che si diffonde dal turibolo. Mi riporta agli anni da chierichetto quando, indossato il mio vestito bianco, salivo sull’altare e sentivo di essere parte di qualcosa di più grande.
Non l’ho mai detto a nessuno, ma parlavo spesso con Dio, era il mio compagno speciale a cui potevo confidare tutto, di quando mi vergognavo, di quando mi sentivo triste. Tutto insomma.
Anche oggi sono qui a parlare con Lui. La Chiesa è deserta, i ceri tutti spenti, tranne il mio.
“Dio ascoltami, pulisci la mia anima e la mia mente. Voglio tornare candido come i gabbiani che si muovono in spiaggia garrendo e alzandosi in cielo così lontano da questa terra macchiata dalla colpa”.
La prima volta che l’ho vista non ho pensato che fosse bella. Partecipava all’incontro di meditazione di don Paolo, così attenta che la fronte le si increspava per lo sforzo. Aveva fatto tante domande, sulla lettura, sulla preghiera, su come praticavamo la meditazione noi cristiani.
Ho pensato fosse un’anima smarrita in cerca di una guida e mi sono avvicinato. Mentre parlavamo ho notato i suoi occhi, verdi come i laghi alpini che tanto amavo.
La settimana dopo mi sono accorto del suo naso non perfettamente dritto, con una gobbetta delicata che sporgeva appena e faceva venire voglia di toccarla.
Ho sperato non tornasse. E mentre lo speravo pensavo a quella gobbetta e al verde dei suoi occhi.
La settimana dopo ho cercato di non guardarla, di concentrarmi solo sulla meditazione pregando Dio, deciso ad andare via non appena finito l’incontro.
Ma lei è venuta da me parlandomi con una voce così dolce che mi sono perso nel ritmo delle sue parole e nella loro cadenza. Quasi non l’ho sentita quando mi ha chiesto:
“Possiamo vederci domani? Mi sento così bene a parlare con te”.
Ho tentennato, deciso a non cedere a un desiderio che stava cercando di farsi strada. Poi ho pensato che la mia volontà fosse più forte e di poterle essere d’aiuto.
“Sì, va bene. Alle 15?”.
Da quel giorno ci siamo visti tutti i pomeriggi. Giorno dopo giorno mi ha raccontato sofferenze, errori, i troppi uomini, le delusioni cocenti. E poi la decisione di smettere con tutto e di tornare alla religione cattolica come quando, bambina innocente, andava in chiesa e non conosceva nulla di quel mondo che l’aveva così profondamente amareggiata.
Si fidava di me, della mia tonaca bianca. E io, mentre parlava, cercavo di non fissare le sue labbra così morbide e sottili insieme. E la notte pensavo a lei gonfio di desiderio e colpa e chiedevo aiuto a Dio.
“Dove sei? È una prova quella a cui mi stai sottoponendo? Vuoi vedere se sono pronto?
Ero prossimo ai voti definitivi dopo i voti temporanei presi finito il noviziato. Quella era sempre stata la mia strada, l’unica possibile da quando ero bambino. Perché ora lei?
Decisi di non vederla più, ma lei tornò a cercarmi. Un giorno, due giorni, una settimana. Io mi facevo negare finché mi recapitarono un biglietto. Diceva solo “non pensavo potessi tradirmi anche tu”.
Che fare? Con tutto quello che aveva passato. Forse dovevo solo essere strumento di Dio per portarla a lui, facendomi da parte come uomo. Pregai Dio di sostenermi in questa prova e il giorno dopo la incontrai.
Era più bella che mai, i capelli biondi sciolti sulle spalle, un abito bianco ad accarezzarle i fianchi, quei fianchi che io cercavo di non notare, sottili come il seno che spuntava appena sotto l’incavo della gola delicata. Svuotai la mente.
Ma quando mi baciò mi sentii totalmente inerme. Si scusò subito, disse che sapeva di non doverlo fare, ma che l’aveva immaginato così tanto quel bacio che non aveva potuto resistere.
Fu lieve, ma quello successivo non lo fu più. Quanto ho provato a non ricambiare quei baci, finché il fuoco che mi bruciava dentro mi ha posseduto e l’ho stretta a me. Ci siamo nascosti dietro un muro, cosa avrebbero detto di un monaco che bacia una ragazza.
Lei mi accarezzava con le sue mani sottili sotto la tonaca.
“Voglio sentire la tua pelle”.
“Dio perché mi sottoponi a questa prova a cui non so resistere”.
Dentro di me ho urlato queste parole a Dio. Poi non ho pensato più a Lui.
È tornata ancora due volte, siamo stati insieme.
Poi è sparita, lasciandomi un biglietto che diceva solo “Scusa”.
E ora sono qui di fronte a Dio. Guardo la mia veste candida che non posso più portare. Mi sono confessato, mi hanno detto che succede, che Dio accoglie i peccatori. Ma io non sono più quello che ero, non so più quello che sarò e soprattutto non sento più la voce di Dio, ma solo il suono dolce delle parole di lei quando mi diceva:
“Ancora una volta, solo una volta”.



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antico
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Re: L'innocente

Messaggio#2 » martedì 22 novembre 2022, 0:51

Ciao Sarah! Caratteri e tempo ok, buona MICHELE VACCARI EDITION!

alexandra.fischer
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Re: L'innocente

Messaggio#3 » martedì 22 novembre 2022, 16:00

L’innocente di Sarah Santeusanio Tema centrato. Un novizio prossimo a diventare sacerdote si lascia traviare da una giovane donna dal fascino tutto particolare: un naso non perfetto ma splendidi occhi verdi e i capelli biondi. Il passato turbolento di lei fa desiderare al Lettore di mettere in guardia il giovane novizio. Certo, all’inizio si tratta di un incontro spirituale, lei vuole tornare al cattolicesimo diventato ragione di vita per il protagonista, ma finisce, prima di sparire dalla sua vita, per fargli provare turbamenti tali da sconvolgerlo e incrinarne la vocazione, malgrado le rassicurazioni ricevute: tutti peccano, non per questo si può gettare via la tonaca. Molto bello il paragone candore dell’anima-gabbiani in volo e anche i ricordi del protagonista da chierichetto bianco vestito e in rapporto privilegiato con l’Altissimo. Stridente l’immagine di lei in abito bianco, maschera di corruzione

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GiulianoCannoletta
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Re: L'innocente

Messaggio#4 » mercoledì 23 novembre 2022, 16:26

Ciao Sarah, piacere di averti letto.
Leggendo in qua e là qualche racconto ho notato come in molti abbiate optato per una declinazione "religiosa" del tema.
Il punto di forza del racconto, a mio avviso, è il modo in cui trasmetti al lettore la pena e i turbamenti del protagonisti. Hai usato molto bene la prima persona per far emergere tutto il suo dramma interiore. Inoltre ci sono alcuni passaggi e dettagli davvero ben riusciti.
Il rovescio della medaglia è che dal suo racconto il protagonista emerge un po' passivo, come se gli eventi li avesse subiti invece che esserne parte attiva. Nulla di sbagliato, è perfettamente in linea con la sua caratterizzazione (e con la struttura del racconto che è una sorta di "confessione"); semplicemente, per mio gusto gusto personale, mi trovo meno coinvolto ed empatizzo meno con protagonisti così.
A rileggerti presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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ItaliaLeggendaria
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Re: L'innocente

Messaggio#5 » mercoledì 23 novembre 2022, 16:34

Ciao Sarah. Piacere di leggerti.
Tema centrato, sicuramente. Ammetto che non avevo capito che il protagonista fosse un novizio o che comunque stesse facendo il percorso per diventare prete. Pensavo fosse una persona qualunque.
Pensavo anche che la ragazza non fosse cristiana visto che hai scritto che chiedeva come praticassero la meditazione loro cristiani. Sono cose di poco conto, ma che nel complesso hanno reso un pochino più macchinosa la lettura.
Non è una scrittura completamente immersiva, che io prediligo, ma l'idea è buona.
Buona prova.

Dario17
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Re: L'innocente

Messaggio#6 » mercoledì 23 novembre 2022, 16:54

Un racconto-diario-confessione tutto raccontato, in cui più che un elemento mi ha colpito in positivo.
Ottima l’idea di far focalizzare il pg su un difettuccio fisico che però a lui aggrada parecchio.
Non credo che se una persona si neghi ad un'altra, possa essere accusata con un bigliettino di “tradimento”. Ho pensato che il monaco avesse addirittura avuto una seconda donna per un attimo. Sarebbe stato meglio un “Non mi abbandonare anche tu”.
Poi il racconto perde brio, si infila nell’ovvio finale preannunciato dalla preghiera iniziale e il finale aperto un po’ all’acqua di rose.
Il tema c’è, anche se avresti potuto spingere l’acceleratore sfruttando il terzo significato di “corruzione”, ovvero intrattenersi in atti libidinosi con un minorenne. E se lei lo fosse stata? Magari una 17enne? Una quasi maggiorenne, giusto per evitare di infilarti in un nido di vespe vista la delicatezza della cosa.
Si può migliorare.

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MatteoBorile
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Re: L'innocente

Messaggio#7 » mercoledì 23 novembre 2022, 22:48

Di tutto il racconto la cosa che ho apprezzato di più è il modo in cui hai costruito il ritmo degli eventi, un crescendo fino al culmine e poi sei arrivata con naturalezza alla conclusione, la storia fluisce in modo molto scorrevole ed è piacevole il modo in cui hai associato emozioni e stimoli sensoriali contribuendo a renderli più vivi. Ho trovato generalmente scorrevole anche il linguaggio, al di là di eventuali gusti personali, personalmente per esempio avrei preferito evitare la ripetizione esatta della settimana dopo per due volte così a distanza ravvicinata perché a me suona un po' stonato; complimenti, ben scritto, bel racconto.

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Emiliano Maramonte
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Re: L'innocente

Messaggio#8 » venerdì 25 novembre 2022, 0:06

Ciao Sarah!
Ho letto il racconto con piacere non senza una generale sensazione di "ovvietà". Mi spiego. La trama scorre tutta in una direzione che si capisce benissimo sin dall'inizio: la corruzione della carne di un novizio; il ragazzo cerca di resistere alle tentazioni (normalissime per la sua età) e non ci riesce perché conquistato dall'amore e dalla bellezza di una ragazza. Punto. Ci fosse stato qualche altro elemento perturbante, il testo avrebbe avuto ben altro peso specifico e forza narrativa. In definitiva mi è venuta in mente la vicenda di Adso da Melk de "Il nome della rosa", ma nel film il pathos e il lirismo erano altra cosa.
Racconto senza infamia e senza lode. Tema centrato.

Buona gara!

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Davide_Mannucci
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Re: L'innocente

Messaggio#9 » martedì 29 novembre 2022, 9:22

Ciao Sarah, piacere di leggerti. Il racconto è ben costruito e fila tutto liscio, al netto di qualche pesantezza nello stile nelle prime righe, ma niente che faccia stracciare le vesti. Io sono riuscito molto ad empatizzare col protagonista. Secondo me, anche se è la prima cosa che leggo scritta da te, sei molto b rava a caratterizzare l’interiorità dei personaggi. Ottima la gestione del raccontato, brava e piacevole la linea narrativa, anche se è vero che tutto scorre anche fin troppo ovviamente. Questo però non è un elemento entomologhi che mi ha dato fastidio. E che ci deve essere sempre e per forza ‘sto cavolo di plot twist? Ma anche no! Il povero monaco è già devastato dentro di suo, diamogli pure il plot twist.
Brava, racconto che contribuisce a mettermi in difficoltà per la classifica. Mi è successo come giudice nella precedente Edition e mi succede adesso. Accidenti alla miseriaccia cane!
Complimenti ancora
alla prossima
Davide Mannucci

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Signor_Darcy
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Re: L'innocente

Messaggio#10 » martedì 29 novembre 2022, 9:22

Racconto convenzionale, abbastanza ben scritto, in cui il tema della sfida emerge in maniera evidente, seppur personale non facendo lui nulla di male in senso assoluto, nel caso del protagonista; e in maniera più subdola, appena accennata, nelle usanze – legittime, per quanto ne sappiamo – della donna. Non entro nel merito delle costrizioni del protagonista, non è questa la sede; l’ho trovata comunque funzionale al racconto, che forse manca di un qualcosa che faccia fare il salto di qualità a una vicenda dagli esiti gattopardeschi, alla fine.

Personalmente non amo quando dialoghi e pensieri hanno la stessa punteggiatura (“Voglio sentire la tua pelle”. /“Dio perché mi sottoponi a questa prova a cui non so resistere”. ), ma la cosa si capisce comunque dal contesto.

Quasi non l’ho sentita quando mi ha chiesto:
“Possiamo vederci domani? Mi sento così bene a parlare con te”.
Non sarei andato a capo, né avrei messo i due punti.

Bello il particolare della gobbetta, molto credibile.

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SarahSante
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Re: L'innocente

Messaggio#11 » mercoledì 30 novembre 2022, 20:40

alexandra.fischer ha scritto:L’innocente di Sarah Santeusanio Tema centrato. Un novizio prossimo a diventare sacerdote si lascia traviare da una giovane donna dal fascino tutto particolare: un naso non perfetto ma splendidi occhi verdi e i capelli biondi. Il passato turbolento di lei fa desiderare al Lettore di mettere in guardia il giovane novizio. Certo, all’inizio si tratta di un incontro spirituale, lei vuole tornare al cattolicesimo diventato ragione di vita per il protagonista, ma finisce, prima di sparire dalla sua vita, per fargli provare turbamenti tali da sconvolgerlo e incrinarne la vocazione, malgrado le rassicurazioni ricevute: tutti peccano, non per questo si può gettare via la tonaca. Molto bello il paragone candore dell’anima-gabbiani in volo e anche i ricordi del protagonista da chierichetto bianco vestito e in rapporto privilegiato con l’Altissimo. Stridente l’immagine di lei in abito bianco, maschera di corruzione


Grazie per i tuoi commenti

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SarahSante
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Re: L'innocente

Messaggio#12 » mercoledì 30 novembre 2022, 20:43

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Sarah, piacere di averti letto.
Leggendo in qua e là qualche racconto ho notato come in molti abbiate optato per una declinazione "religiosa" del tema.
Il punto di forza del racconto, a mio avviso, è il modo in cui trasmetti al lettore la pena e i turbamenti del protagonisti. Hai usato molto bene la prima persona per far emergere tutto il suo dramma interiore. Inoltre ci sono alcuni passaggi e dettagli davvero ben riusciti.
Il rovescio della medaglia è che dal suo racconto il protagonista emerge un po' passivo, come se gli eventi li avesse subiti invece che esserne parte attiva. Nulla di sbagliato, è perfettamente in linea con la sua caratterizzazione (e con la struttura del racconto che è una sorta di "confessione"); semplicemente, per mio gusto gusto personale, mi trovo meno coinvolto ed empatizzo meno con protagonisti così.
A rileggerti presto!
Giuliano


grazie delle tue osservazioni. In realtà l'ho pensato passivo, un uomo che si fa prendere e condurre da lei perché altrimenti da solo non avrebbe mai "tradito" le sue promesse a Dio

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Re: L'innocente

Messaggio#13 » mercoledì 30 novembre 2022, 21:21

ItaliaLeggendaria ha scritto:Ciao Sarah. Piacere di leggerti.
Tema centrato, sicuramente. Ammetto che non avevo capito che il protagonista fosse un novizio o che comunque stesse facendo il percorso per diventare prete. Pensavo fosse una persona qualunque.
Pensavo anche che la ragazza non fosse cristiana visto che hai scritto che chiedeva come praticassero la meditazione loro cristiani. Sono cose di poco conto, ma che nel complesso hanno reso un pochino più macchinosa la lettura.
Non è una scrittura completamente immersiva, che io prediligo, ma l'idea è buona.
Buona prova.


Grazie dei suggerimenti e commenti. Ho immaginato che lei avesse abbandonato il cristianesimo e ci volesse tornare per una crisi della sua vita e che lui fosse monaco ho pensato di farlo emergere dopo un po'. Forse sarebbe stato più chiaro dirlo prima

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Re: L'innocente

Messaggio#14 » mercoledì 30 novembre 2022, 21:22

Dario17 ha scritto:Un racconto-diario-confessione tutto raccontato, in cui più che un elemento mi ha colpito in positivo.
Ottima l’idea di far focalizzare il pg su un difettuccio fisico che però a lui aggrada parecchio.
Non credo che se una persona si neghi ad un'altra, possa essere accusata con un bigliettino di “tradimento”. Ho pensato che il monaco avesse addirittura avuto una seconda donna per un attimo. Sarebbe stato meglio un “Non mi abbandonare anche tu”.
Poi il racconto perde brio, si infila nell’ovvio finale preannunciato dalla preghiera iniziale e il finale aperto un po’ all’acqua di rose.
Il tema c’è, anche se avresti potuto spingere l’acceleratore sfruttando il terzo significato di “corruzione”, ovvero intrattenersi in atti libidinosi con un minorenne. E se lei lo fosse stata? Magari una 17enne? Una quasi maggiorenne, giusto per evitare di infilarti in un nido di vespe vista la delicatezza della cosa.
Si può migliorare.


ok grazie dei suggerimenti. Ho preferito raccontare una storia senza minorenni o simili perché mi piaceva di più l'idea del monaco che tradiva il voto di castità. Sul finale sicuramente avrei potuto fare di meglio

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Re: L'innocente

Messaggio#15 » mercoledì 30 novembre 2022, 21:23

MatteoBorile ha scritto:Di tutto il racconto la cosa che ho apprezzato di più è il modo in cui hai costruito il ritmo degli eventi, un crescendo fino al culmine e poi sei arrivata con naturalezza alla conclusione, la storia fluisce in modo molto scorrevole ed è piacevole il modo in cui hai associato emozioni e stimoli sensoriali contribuendo a renderli più vivi. Ho trovato generalmente scorrevole anche il linguaggio, al di là di eventuali gusti personali, personalmente per esempio avrei preferito evitare la ripetizione esatta della settimana dopo per due volte così a distanza ravvicinata perché a me suona un po' stonato; complimenti, ben scritto, bel racconto.


Grazie mille dei complimenti. Farò caso a queste ripetizioni la prossima votla

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Re: L'innocente

Messaggio#16 » mercoledì 30 novembre 2022, 21:52

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Sarah!
Ho letto il racconto con piacere non senza una generale sensazione di "ovvietà". Mi spiego. La trama scorre tutta in una direzione che si capisce benissimo sin dall'inizio: la corruzione della carne di un novizio; il ragazzo cerca di resistere alle tentazioni (normalissime per la sua età) e non ci riesce perché conquistato dall'amore e dalla bellezza di una ragazza. Punto. Ci fosse stato qualche altro elemento perturbante, il testo avrebbe avuto ben altro peso specifico e forza narrativa. In definitiva mi è venuta in mente la vicenda di Adso da Melk de "Il nome della rosa", ma nel film il pathos e il lirismo erano altra cosa.
Racconto senza infamia e senza lode. Tema centrato.

Buona gara!


Ok, grazie, terrò conto dei tuoi suggerimenti nelle mie future prove

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Re: L'innocente

Messaggio#17 » mercoledì 30 novembre 2022, 21:53

Davide_Mannucci ha scritto:Ciao Sarah, piacere di leggerti. Il racconto è ben costruito e fila tutto liscio, al netto di qualche pesantezza nello stile nelle prime righe, ma niente che faccia stracciare le vesti. Io sono riuscito molto ad empatizzare col protagonista. Secondo me, anche se è la prima cosa che leggo scritta da te, sei molto b rava a caratterizzare l’interiorità dei personaggi. Ottima la gestione del raccontato, brava e piacevole la linea narrativa, anche se è vero che tutto scorre anche fin troppo ovviamente. Questo però non è un elemento entomologhi che mi ha dato fastidio. E che ci deve essere sempre e per forza ‘sto cavolo di plot twist? Ma anche no! Il povero monaco è già devastato dentro di suo, diamogli pure il plot twist.
Brava, racconto che contribuisce a mettermi in difficoltà per la classifica. Mi è successo come giudice nella precedente Edition e mi succede adesso. Accidenti alla miseriaccia cane!
Complimenti ancora
alla prossima


Grazie mille dei complimenti ;)

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Re: L'innocente

Messaggio#18 » mercoledì 30 novembre 2022, 21:55

Signor_Darcy ha scritto:Racconto convenzionale, abbastanza ben scritto, in cui il tema della sfida emerge in maniera evidente, seppur personale non facendo lui nulla di male in senso assoluto, nel caso del protagonista; e in maniera più subdola, appena accennata, nelle usanze – legittime, per quanto ne sappiamo – della donna. Non entro nel merito delle costrizioni del protagonista, non è questa la sede; l’ho trovata comunque funzionale al racconto, che forse manca di un qualcosa che faccia fare il salto di qualità a una vicenda dagli esiti gattopardeschi, alla fine.

Personalmente non amo quando dialoghi e pensieri hanno la stessa punteggiatura (“Voglio sentire la tua pelle”. /“Dio perché mi sottoponi a questa prova a cui non so resistere”. ), ma la cosa si capisce comunque dal contesto.

Quasi non l’ho sentita quando mi ha chiesto:
“Possiamo vederci domani? Mi sento così bene a parlare con te”.
Non sarei andato a capo, né avrei messo i due punti.

Bello il particolare della gobbetta, molto credibile.


Me lo sono chiesto anche io se differenziare il dialogo interno dai dialoghi con altre persone, ma poi presa dal tempo, ho lasciato stare. Grazie dei suggerimenti

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