Quattro amici al bar

Appuntamento fissato per le ore 21.00 di lunedì 21 novembre
Avatar utente
AndreaCrevola
Messaggi: 170

Quattro amici al bar

Messaggio#1 » martedì 22 novembre 2022, 0:49

I campioni di questo sport sono il quartetto di vecchi che ogni benedetto pomeriggio mette le radici sotto al tavolino di fianco alla vetrina del bar di fronte alla chiesa. Il mio.
Se passi quando sono in servizio, non ti azzardare a tirar fuori l’argomento. Tu prendi un caffé e poi scompari dalla circolazione fino al giorno dopo. Chi se li deve ciucciare è il qui presente.
Ho chiesto loro mille volte di non starnazzare a proposito del fungo quando ci sono altri clienti. Quelli, zitti zitti, non tornano più. Come se vivessi dei loro quattro caffè corretti. Se poi c’è di mezzo un morto, ci dovrebbero essere dei limiti invalicabili. Invece, sono caricati a molla.
Il manutentore era caduto dal fungo poco dopo mezzogiorno. Dopo pranzo era l’unico argomento che avesse diritto di esistere. Puoi immaginare quanto fossero su di giri quei quattro rimbambiti.
«Ci ha tolto il sole. In tutti i sensi. Io dico che è più quel che abbiamo perso che quello che ci abbiamo guadagnato. Neanche rimanesse a noi tutta l’elettricità. Si sa che l’hanno voluto i milanesi. Quelli se ne stanno tutto il giorno con l’aria condizionata a palla e a noi ci cadono gli operai sulla testa.»
«A stare là sopra, ti si frigge il cervello. Cos’è questo, il quarto? Non devi essere tanto a posto se accetti di andare a lavorare sul fungo.»
«Vengano a dirci che è stato un incidente. Ma che scivolato e scivolato. Hanno gli stivali magnetici, santa vergine!»
«Ogni mattina, apro la finestra e pure a me vien voglia di ammazzarmi per quanto è brutto.»
«Non c’è niente da ridere. Noi siamo i prossimi. Secondo me, se lo guardate bene a mezzogiorno, è evidente che tempo un paio d’anni ci crolla sulla testa.»
Non che avessero tutti i torti, ma immagina questa musica per ore. Hai presente quelle professoresse del Pavese? Di solito se ne stanno al tavolino a chiacchierare un po’ prima di rientrare al lavoro. Me le hanno cacciate. Non hanno fatto in tempo a sedersi che erano già disgustate. Figurati io.
Ci ho anche provato a far loro cambiare discorso. Ho acceso la televisione a tutto volume. Ho chiesto di smetterla. Gli ho portato il giornale perché trovassero qualche spunto differente. Niente. Dischi rotti.
Erano quasi le quattro meno un quarto quando entrò Saverio, il muratore. Portò con sé odore di intonaco e di fatica. Non lo vedevo mai nel mio locale a metà pomeriggio. Gli occhi sbarrati e il volto inespressivo erano il secondo indizio che qualcosa fosse successo. Prese posto sullo sgabello e appoggiò i gomiti al bancone, scoraggiato come se avesse lavorato per una settimana senza paga.
«Fammi una sambuca doppia, per piacere.» Ne bevve metà col primo sorso.
«Tutto a posto? Hai sentito dell’incidente?» chiesi.
Strizzò l’attaccatura del naso tra le dita e sbatté le palpebre una mezza dozzina di volte. «L’ho visto io stesso. La madonna che impressione. Sembrava avesse un paracadute. Non pareva nemmeno che stesse cadendo. Veniva giù roteando, con la schiena verso il basso, braccia e gambe in alto.»
«Son quasi seicento metri» osservai. Non so perché glielo feci notare. Mi pareva una constatazione che lo avrebbe riportato a considerare quel tremendo spettacolo a cui aveva assistito come se si trattasse di un fatto ovvio, scontato, misurabile. È questo che noi baristi facciamo.
Abbandonò la contemplazione del fondo del bicchiere e mi guardò con quello sguardo che hanno i parenti delle vittime intervistati in televisione. «Merda. Spero che quel tipo avesse già perso conoscenza prima di cadere.»
Annuì, nel tentativo di dimostrare quel minimo di compassione pretesa dal mio cliente. «Si sa chi fosse?»
Scosse il capo, di nuovo chino. «Non so. Per un istante pensò che fossero addirittura in due, ma era l’ombra della vittima sul fusto. Sarà stato uno di quei neri che fanno venire apposta. Questo pensava d’aver vinto la lotteria e guarda tu che razza di fine. Gli unici che ci hanno guadagnato sono quelli che l’hanno costruito. E quelli che l’han fatto costruire. So come vanno queste cose.»
«Era meglio se stava a casa sua. Nessuno gli ha detto di finire lassù. Non lo hanno mica obbligato» dissero dal tavolo dei vecchi.
Saverio si voltò. Mise un piede a terra dallo sgabello. Mi parve di vedere il suo collo gonfiarsi. Si alzò e fece un passo in loro direzione.
I quattro curvarono all’indietro la schiena contro la finta pelle del divanetto. Pensai che li avrebbe presi a schiaffi uno per uno, senza preoccuparsi di capire chi avesse aggiunto quella nota alla sua testimonianza. Invece, Saverio si fermò a metà strada. Allungò il braccio per afferrare il bicchiere rimasto al bancone e Finì il Sambuca a piccoli sorsi.
Senza aggiungere una sola parola, sbatté il bicchiere vuoto sul loro tavolino. Prese cinque euro dai pantaloni e li appoggiò sul bancone. Non attese il resto e uscì. Raggiunse il furgone posteggiato davanti al sagrato. Mise in moto e sparì.
Per un quarto d’ora buono, nel bar non volò una mosca.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Re: Quattro amici al bar

Messaggio#2 » martedì 22 novembre 2022, 0:52

Ciao Andrea e benvenuto nell'Arena! Caratteri e tempo ok, buona MICHELE VACCARI EDITION!

Su fb, se lo usi, mi trovi come Maurizio Bertino. Ti consiglio, se già non ci sei, di entrare nel gruppo fb di MC perché penso che sia il modo migliore di godersi la partecipazione, dalla prima fila e compartecipando in modo più attivo con il resto della community :)

Commissa’
Messaggi: 46

Re: Quattro amici al bar

Messaggio#3 » giovedì 24 novembre 2022, 9:40

Ciao Andrea, bentrovato. Se posso essere onesto, il tuo lavoro mi sembra quello meno centrato rispetto al tema proposto. L’impressione è che ti focalizzi troppo sulla ricerca di un colloquio diretto tra il narratore e il lettore perdendo battute utili per la descrizione dei personaggi, dell’ambiente e per la creazione del climax. Punti tutto sulla storia senza dargli calore se non nella parte finale quando arriva il muratore.

Avatar utente
AndreaCrevola
Messaggi: 170

Re: Quattro amici al bar

Messaggio#4 » giovedì 24 novembre 2022, 14:13

Grazie del commento. Ne faccio tesoro.

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1010

Re: Quattro amici al bar

Messaggio#5 » giovedì 24 novembre 2022, 17:57

Ciao Andrea, benvenuto nell'Arena!
Allora.. in tutta sincerità, il tuo pezzo non mi ha convinto.
Sebbene ci sia dell'ironia che ho apprezzato, ancora dopo qualche rilettura non sono riuscito a comprendere tutti i dettagli e la declinazione del tema. Cos'è il fungo? In che epoca siamo, se gli operai hanno stivali magnetici? Cosa dovrei capire dalla conclusione?
Lato stile, chiaro il tuo tentativo di riprodurre una parlata colloquiale, ma per i miei gusti c'è molto margine di semplificazione per rendere il testo più immediato.

Qualche esempio.

La primissima frase:
I campioni di questo sport sono il quartetto di vecchi che ogni benedetto pomeriggio mette le radici sotto al tavolino di fianco alla vetrina del bar di fronte alla chiesa.

Lunghissima, nemmeno una virgola, e magari con qualche dettaglio che l'appesantisce troppo, che ne dici di qualcosa così?

Se dovessimo indire un torneo a chi brontola di più, i quattro pensionati che ogni santo giorno vengono a mettere radici al mio bar vincerebbero su tutti.

Ci ho anche provato a far loro cambiare discorso. Ho acceso la televisione a tutto volume. Ho chiesto di smetterla. Gli ho portato il giornale perché trovassero qualche spunto differente. Niente. Dischi rotti.

Qui magari veniva meglio come elenco:

Ci ho anche provato a far loro cambiare discorso: ho acceso la televisione a tutto volume, ho chiesto di smetterla, gli ho portato il giornale perché trovassero qualche spunto differente. Niente... dischi rotti.

Annuì, nel tentativo di dimostrare quel minimo di compassione pretesa dal mio cliente. «Si sa chi fosse?»
Volevi di certo scrivere: "Annuii"

Insomma, per me un nì.
Tieni duro! A rileggerci la prossima volta!

Avatar utente
AndreaCrevola
Messaggi: 170

Re: Quattro amici al bar

Messaggio#6 » venerdì 25 novembre 2022, 9:41

Ciao Matteo,
grazie per l'accoglienza e per il commento. Credo siano tutti aspetti condivisibili e costruttivi. Penso di poter fare meglio e queste note mi aiuteranno. In merito al refuso da te segnalato, ho appena riposto nel cassetto la frusta con cui mi sono punito. :-)

Il fungo voleva essere un'immagine fantascientifica. L'ho inserita nel racconto perché si tratta di un'idea che mi accompagna da qualche tempo ma - vuoi per il tempo a disposizione, vuoi per come si è sviluppato il testo mentre lo scrivevo, vuoi perché devo migliorare - è rimasta abbozzata e inutile ai fini del brano. Potevo usare un riferimento più concreto (un palazzo, una torre per le telecomunicazioni...), oppure aggiungere qualche dettaglio, e non ci sarebbe stato questo problema.

In merito alle note stilistiche, i periodi lunghi mi parevano potessero essere buoni per trasmettere un modo di esprimersi del narratore informale e quotidiano. Tuttavia, se rendono la lettura più ostica, possono essere evitati.
Grazie e spero di poterti far leggere qualcosa di meglio in futuro :-)
Andrea

sara lailmil
Messaggi: 15

Re: Quattro amici al bar

Messaggio#7 » lunedì 28 novembre 2022, 0:42

Ciao Andrea, piacere di leggerti.
Premessa: starei ore ad ascoltare le chiacchiere da bar e per questo, forse, il tuo racconto mi ha ispirato subito simpatia. C'è una cosa che tu dici e che secondo me è molto vera: "Mi pareva una constatazione che lo avrebbe riportato a considerare quel tremendo spettacolo a cui aveva assistito come se si trattasse di un fatto ovvio, scontato, misurabile. È questo che noi baristi facciamo." Mi piace che il barista non esprima giudizi su ciò che è accaduto, ma si limiti a osservare le reazioni. Non mi ha convinto tanto solo il fatto che sia lui a prendere l'argomento dell'incidente quando fino a una riga sopra si lamenta dei dischi rotti. Sullo stile non ho niente da dirti, togliendo gli stivali magnetici secondo me risolvi anche il problema dell'ambientazione (il fatto che non specifichi cosa sia il fungo per me non è problematico, si capisce che è una costruzione alta e tanto è sufficiente a far funzionare il tutto). Solo un appunto: il tema?
A rileggerti.

Avatar utente
Pretorian
Messaggi: 727

Re: Quattro amici al bar

Messaggio#8 » martedì 29 novembre 2022, 23:35

Ciao, Andrea e piacere di leggerti.

Purtroppo, devo dire come questo racconto sia insufficiente sotto tutta la linea. A livello di tema, penso sia totalmente fuori. A livello di stile abbiamo un testo lento, gonfio di aggettivi e confuso. Vorrebbe essere una sorta di flusso di coscienza, un racconto del narratore al lettore, ma sembra procedere a casaccio e con parti che mi hanno lasciato più dubbi che altro ("Mi pareva una constatazione che lo avrebbe riportato a considerare quel tremendo spettacolo a cui aveva assistito come se si trattasse di un fatto ovvio, scontato, misurabile. È questo che noi baristi facciamo." l'ho letto quattro volte e ancora non trovo un senso).
A livello di trama... nulla. Non c'è una vera trama. Ci sono dei vecchi che giocano a carte e commentano un incidente. Un muratore entra, li sente e si arrabbia. Stop. Sembra uno stralcio preso a caso di un testo più lungo, e potrebbe finire o iniziare in qualsiasi altro punto senza che cambi nulla.
Mi spiace, ma davvero non ci siamo.
Alla prossima

Avatar utente
AndreaCrevola
Messaggi: 170

Re: Quattro amici al bar

Messaggio#9 » mercoledì 30 novembre 2022, 13:54

Purtroppo, devo dire come questo racconto sia insufficiente sotto tutta la linea. A livello di tema, penso sia totalmente fuori. A livello di stile abbiamo un testo lento, gonfio di aggettivi e confuso. Vorrebbe essere una sorta di flusso di coscienza, un racconto del narratore al lettore, ma sembra procedere a casaccio e con parti che mi hanno lasciato più dubbi che altro ("Mi pareva una constatazione che lo avrebbe riportato a considerare quel tremendo spettacolo a cui aveva assistito come se si trattasse di un fatto ovvio, scontato, misurabile. È questo che noi baristi facciamo." l'ho letto quattro volte e ancora non trovo un senso).
A livello di trama... nulla. Non c'è una vera trama. Ci sono dei vecchi che giocano a carte e commentano un incidente. Un muratore entra, li sente e si arrabbia. Stop. Sembra uno stralcio preso a caso di un testo più lungo, e potrebbe finire o iniziare in qualsiasi altro punto senza che cambi nulla.
Mi spiace, ma davvero non ci siamo.
Alla prossima


Grazie per la lettura. Tengo in considerazione le tue osservazioni.

Avatar utente
SarahSante
Messaggi: 170

Re: Quattro amici al bar

Messaggio#10 » mercoledì 30 novembre 2022, 20:32

Ciao Andrea,
ho trovato il tuo racconto un po’ confuso. Si sofferma tanto su questi quattro vecchietti al bar che infastidiscono il barista che li osserva e che vorrebbe farli smettere perché gli mandano via i clienti, ma è un qualcosa che gira a vuoto finché non arriva il muratore, Saverio, che ha assistito all’incidente. Lì si sente una svolta che non viene approfondita quanto potrebbe. Ho pensato che avresti virato su di lui che vede il cadavere a terra e quindi sulla corruzione del corpo, ma questa parte non c’è e rimane quindi vago l’accenno al tema.

Avatar utente
jimjams
Messaggi: 677

Re: Quattro amici al bar

Messaggio#11 » giovedì 1 dicembre 2022, 0:16

Ciao, Andrea.
Il tuo racconto mi ha sollevato qualche perplessità. Nella parte iniziale hai scelto uno stile fatto di frasi molto lunghe, con qualche stranezza, forse volendo ricordare qualche modalità regionale che tuttavia mi sfugge. In ogni caso è un po' pesante. Poi, da dove iniziano i dialoghi, la cosa migliora nettamente e il tutto scorre molto meglio. Il registro tra l'ironico e il critico non mi dispiace. Il tema è molto sullo sfondo, possiamo intuire che il fungo non sia certo stato costruito senza ungere ingranaggi a destra e a manca. Anche qui mi ricorda un po' l'amato "Avventure in città".

Avatar utente
Andrea76
Messaggi: 315

Re: Quattro amici al bar

Messaggio#12 » giovedì 1 dicembre 2022, 14:29

Mi è piaciuto il tono (mai retorico) che hai dato al racconto, quantomeno mi ha portato a leggerlo fino alla fine senza il minimo sforzo. Le criticità a mio avviso si concentrano tutte sulla questione “tema” che a mio avviso hai appena sfiorato. Immagino che il fungo ne rappresentasse l’elemento catalizzatore, ma concordo con chi ti ha detto che c’è una mancanza di equilibrio nel testo che ti ha fatto concentrare su dettagli interessanti (i quattro anziani al bar, ad esempio) ma poco funzionali a far sì che la tua storia aderisse con l’argomento del contest.

Avatar utente
L'inquisitore
Messaggi: 152

Re: Quattro amici al bar

Messaggio#13 » lunedì 5 dicembre 2022, 12:15

Ciao Andrea, benvenuto! In qualità di inquisitore eccomi a tirare le somme sul tuo racconto.
Come ti hanno fatto notare, l’espediente dei quattro nonnetti brontoloni si prende troppo spazio e il racconto non fa che denunciare una situazione lavorativa che, per quanto proiettata nel futuro, conosciamo già molto bene, purtroppo. Il tema della corruzione fa da sfondo alla situazione, permessa proprio da coloro che hanno intascato a discapito degli operai, della sicurezza e di condizioni di lavoro migliori. C’è da dire che non l’hai palesato in modo molto chiaro, motivo per cui in tanti non hanno rilevato il tema nel testo. La cosa esce dalla frase «Gli unici che ci hanno guadagnato sono quelli che l’hanno costruito. E quelli che l’han fatto costruire. So come vanno queste cose», quindi è sicuramente presente.
Come nel racconto di Giovanni, anche tu prometti qualcosa che poi non arriva. Vediamo il fungo, veniamo a sapere della grave situazione dei morti sul lavoro e, nel finale, veniamo ancora a sapere della situazione dei morti sul lavoro. Manca una conclusione vera e propria.
Il registro misto che utilizzi, l’ambiguità del barista che ti è stata fatta notare e lo stile un po’ dimostra che non sei stato del tutto padrone del testo. Tutte cose che con l’esperienza farai tue.
Pollice ni anche per te, ma con buone speranze per i prossimi racconti.

Torna a “168 All Time - Michele Vaccari Edition - la 3° della Decima Era”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti