Tenebre

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Signor_Darcy
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Tenebre

Messaggio#1 » martedì 22 novembre 2022, 0:50

Tenebre
di Stefano Floccari

Mi avvicino all’uomo, abbastanza da sentire la puzza del suo sudore. La sua enorme trippa rimbalza a destra e a sinistra come un enorme paté di vitello, le sue gambe cadono con pesantezza sul nastro del tapis-roulant, una dopo l’altra, il rumore a suo modo ritmico che sovrasta perfino il volume di quei cazzo di video di fitness.
Lo guardo, il viso rotondo, rosso per lo sforzo, sbuffa come una locomotiva a carbonaccio, la pelata umida che fuma come una pipa lasciata accesa sul tavolo.
Afferro il mio asciugamano e con un movimento ampio del braccio destro, studiato decine di volte, sfioro il suo culo enorme.
Il ciccione sente un pizzicore. “Ahi!”. Si volta, si distrae, perde un passo e rischia di cadere: sarebbe un cataclisma, l’estinzione di massa per il genere umano. Forse sarebbe una benedizione, in fondo.
Ma non cade: recupera l’equilibro, le braccia che afferrano le sbarre del macchinario, le gambe che mulinano come un gigantesco frantoio. Mi guarda, confuso. “Ma che cazzo fai?”
Lo guardo a mia volta, simulo costernazione. “Scusami, sono un cazzo di maldestro.”
Mi squadra con quegli occhi slavati. “Non preoccuparti.” Torna a guardare davanti a lui, le vetrate lerce di questa palestra del cazzo.
Mi allontano, la mano sinistra ancora nascosta nel telo lascia cadere lo spillo. Il bonzo da qui a quindici minuti sarà morto.

Sono seduto sui gradini della chiesa, sporchi, pieni di cicche e logorati dalla gente che per sperare andava in su, come diceva Patty Pravo mille anni fa. Tiro un’ultima boccata alla Merit, poi mi alzo, raggiungo il cestino e la spengo dentro il posacenere.
Perché sì, uccido la gente, eppure non getto per terra nemmeno la buccia di un mandarino: il mio animo ormai è andato, fottuto. La mia coscienza è carne da macello. Ma voglio comunque sperare di lasciare un mondo migliore a chi verrà dopo di me.

Ho compiuto il primo omicidio tre anni fa, un pezzo di merda – così almeno voglio pensare – a cui ho sparato con gli occhi chiusi e la mano che tremava: ho mirato al cuore, ho colpito l’addome. Urlava come un disperato, gli ho chiesto scusa mentre facevo media con il primo colpo infilando il secondo nella nuca, sangue dappertutto, lacrime dappertutto.
Ho vomitato per cinque notti di fila, ma il mio debito è diventato cinque volte più piccolo, questo alla fine conta, cazzo.
Il secondo è stato un pedofilo. Ma che se la facesse coi ragazzini non interessava a chi mi dà il lavoro, quelli erano cavoli suoi e di chi finiva nelle sue mani. Il problema è che anche lui aveva un gran bel puffo, ma molta meno intraprendenza di me. Non ho chiuso gli occhi, quella seconda volta, e non ho nemmeno vomitato troppo, le notti seguenti. Anzi, diciamo la verità: non mi era dispiaciuto nemmeno poi molto.
Il terzo omicidio invece mi ha distrutto. Lidia era giovane, bella e drogata fin su per il culo. Talmente bucata che il foro del proiettile quasi non si notava. Ho vomitato, quella volta, eccome. Ho pianto disperato per quegli occhi meravigliosi e spenti che si chiudevano e poi ho pianto felice per quel debito che ormai era quasi un ricordo.

Ho pensato di suicidarmi, molte volte. Ma poi ho pensato che non avrei gustato il sapore della morte se non fossi stato vivo per assaggiarlo.
A me, ormai questa è la verità, da quando ho smesso di vomitare quel sapore piace. Il sangue è buono, il sangue è bello. Però cazzo sporca pure e lascia macchie, così col tempo ho affinato la tecnica: prima la pistola, poi una mazza, quindi i veleni, sempre più distaccato, sempre più ammalato, via la feccia della società, via i pochi di buono, sempre con quell'idea del cazzo di lasciare un mondo migliore - a chi, ad altri stronzi come me?

Ho continuato ancora un po’ per quello stronzo di un usuraio biscazziere pezzo di merda, perché alla fine sono andato in attivo e insomma, pagava bene. Poi mi sono rotto i coglioni anche di lui, che morisse, quel brutto porco.
Così sono andato nella palestra dove si allenava.



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antico
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Re: Tenebre

Messaggio#2 » martedì 22 novembre 2022, 0:54

Ciao Stefano! Tutto ok con i parametri, buona MICHELE VACCARI EDITION!

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Shanghai Kid
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Re: Tenebre

Messaggio#3 » sabato 26 novembre 2022, 16:12

Ciao Stefano e piacere di averti letto!
Caspita, questo girone mi sta mettendo davvero in difficoltà. Non ho molto da dire sul tuo racconto, nel senso che mi è piaciuto e fila proprio bene. La storia è carina e mi è anche piaciuto molto come hai tratteggiato il protagonista. Se proprio devo trovare un neo al tuo pezzo, ma è comunque una questione soggettiva, posso dirti che secondo me, un personaggio così bello sarebbe stato ancora più bello se liberato da alcuni stereotipi, specie nella parlata/nel modo di pensare. Ho trovato quella volgarità un po’ fastidiosa, ma solo perchè abusata (anche da me, spesso). Non so, è una cosa che mi sta venendo un po’ a noia, tutto qui. Comunque è proprio un parere personale e capisco che sia anche funzionale a tratteggiare un carattere in poco spazio.
Buona prova, comunque.
A rileggerti presto,
Elisa

StefanoGalardini
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Re: Tenebre

Messaggio#4 » sabato 26 novembre 2022, 20:06

Ciao Stefano, piacere di leggerti!
Come da titolo, Tenebre è un racconto a tinte fosche, che gira per quasi tutta la sua lunghezza come un cronografo ben tarato: lo stile è molto scorrevole e si vede che conosci molto bene la materia di cui scrivi (da lettore voglio sperare!). Spiace un po' che nel finale, forse per la fretta di trovare una chiusa, la narrazione perda un po' della sua naturale scorrevolezza e si abbia la sensazione che inciampi un po' nei concetti. SE devo trovare un altro difetto, alcuni tratti del tuo protagonista mi sembrano un po' troppo stereotipati (per carità, il cliché ci sta sempre, ma qui il "tipo" è un po' usurato/abusato), ma è un peccato veniale, non bisogna dimenticare il poco tempo a disposizione!
E poi in definitiva, alcuni tratti che hai saputo dargli, sono dei lampi molto vividi che lo rendono reale e mostrano l'eleganza della tua scrittura dietro il paravento del "duro, marcio fino al midollo": la citazione di Patty Pravo, il parallelo tante lacrime, tanto sangue del primo omicidio, il graduale evolversi dell'indifferenza verso quell'atto che l'aveva così sconvolto all'inizio. In generale un ottima prova, che dimostra quanto tu sappia scrivere. Peccato per non aver osato qualcosa di diverso con il personaggio, ma peccatuccio assolutamente comprensibile se si pensa che sono tutti scritti concepiti in meno di quattro ore!

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F.M.Rigget
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Re: Tenebre

Messaggio#5 » domenica 27 novembre 2022, 11:35

Ciao Stefano!
Eccomi qui alle prese con il tuo racconto. Se ti va mi piacerebbe sapere cosa ne pensi delle osservazioni che andrò a fare, così magari possiamo parlarne insieme!

Nel complesso ritengo che il tema sia centrato. La narrazione scorre bene, la forma del testo è valida.
Il personaggio sul tapis-roulant, che inizialmente sembra del tutto buttato lì a caso (un errore che invece io ho fatto nel mio racconto) viene magistralmente ripreso sul finale, dando una circolarità di lettura che ho trovato piacevole, avendo risposto alla domanda che mi era rimasta sospesa sulla testa tutto il tempo.

Per quanto riguarda la punteggiatura, invece, ritengo che ci siano delle imperfezioni. Non ho le competenze per dire cosa sia grammaticalmente giusto o meno, pertanto le mie osservazioni sono puramente di gusto personale. Se ti va di confrontarci mi farebbe piacere!
Un esempio di quello a cui mi riferisco lo troviamo nel terzo paragrafo, dove si legge: “Urlava come un disperato, gli ho chiesto scusa mentre facevo media con il primo colpo infilando il secondo nella nuca, sangue dappertutto, lacrime dappertutto.”
Ecco, io personalmente qui avrei messo: “--nella nuca. Sangue dappertutto. Lacrime dappertutto.”
Poco dopo, ancora, si legge: “Ho pensato di suicidarmi, molte volte.”
Anche qui, forse avrei messo un punto, oppure non avrei messo nulla.
Non sono errori, quindi è puramente un’opinione mia! Tu cosa ne pensi?

Nel complesso posso dire che ciò che ho apprezzato maggiormente sono le immagini che hai saputo evocare (“Talmente bucata che il foro del proiettile quasi non si notava.” mi ha colpito con forza).

Ti ringrazio per aver scritto questo racconto, è stato un piacere leggerti ^^

Federica
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#ladonnadaicommentilunghi

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Maurizio Chierchia
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Re: Tenebre

Messaggio#6 » domenica 27 novembre 2022, 18:39

Ciao Stefano.
Il tuo racconto mi è piaciuto in buonissima parte. Trovo la tua scrittura interessante e molto fluida.
La cosa che non mi ha fatto impazzire è forse la parte centrale. Capisco che si debba inserire un background logico per dare senso al finale e al tema, ma forse avrei prosciugato un po' quella parte per qualche riga in più alla fine.
Nel complesso comunque è un bel racconto e spero di leggerne ancora di questo tipo.
Complimenti e buona gara.
A rileggerci presto.
Maurizio Chierchia
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Debora D
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Re: Tenebre

Messaggio#7 » domenica 27 novembre 2022, 19:04

Ciao Stefano, il tuo racconto mi ha divertito, alla fine con la rivelazione sul tizio in palestra ho provato quel guizzo di stupore e soddisfazione che mi piace trovare nei racconti brevi, invidio chi riesce ad avere trovate così!
Per me ha solo due difetti: il primo è molto soggettivo, ci sono troppe parolacce e a me dopo la prima vengono a noia, il secondo è strutturale e in così pochi caratteri c’era poco da fare per risolverlo, lo spiegone che appesantisce un po’ la parte centrale.
Ma la spiegazione è il grosso vassoio che ci serve la gustosa tartina del finale, quindi la perdono.
Qualche sbavatura nella forma, tipo in questo passaggio che ho trovato poco chiaro:
► Mostra testo

Bravo!

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laleti
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Re: Tenebre

Messaggio#8 » lunedì 28 novembre 2022, 21:32

Ciao Stefano, il tuo racconto mi ha risucchiata dalle prime parole con la descrizione del "bonzo", quasi onomatopeica. Sono molto belli i dettagli sensoriali che dissemini dappertutto: penso che siano loro a rendere speciale la tua storia. Il tuo protagonista è un bell'esempio di come una persona profondamente corrotta resti in fondo anche una persona qualunque, che fuma le Merit e ricorda le parole di una canzone, il che lo rende molto credibile. Mi sembra di vedere un'incoerenza riguardo al movente: nel suo monologo il protagonista torna spesso sul concetto del debito, ma uccidere una tossicodipendente non sembra un gran modo di fare soldi facili. Detto ciò, la tua scrittura è davvero potente!

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Signor_Darcy
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Re: Tenebre

Messaggio#9 » martedì 29 novembre 2022, 9:05

Riassumo i commenti finora perché noto un filo conduttore. Sono sinceramente contento che il racconto, scritto davvero di getto per mancanza di tempo, sia comunque piaciuto.
Concordo sulle parolacce: volevo conferire maggior realismo, ma rileggendo in effetti sono un po' troppe; grazie.
Per la questione della tossicodipendente, ho immaginato che avesse un passato problematico col trippone e che questi abbia pagato il protagonista per farla fuori. Il problema col suo personaggio mi è sorto dopo, ed è il fatto che, a differenza delle altre sue vittime, almeno apparentemente non sia tra la feccia "pericolosa" per il mondo che l'assassino vuole ripulire. Ma chissà cosa nasconde il suo passato?

In “Urlava come un disperato, gli ho chiesto scusa mentre facevo media con il primo colpo infilando il secondo nella nuca, sangue dappertutto, lacrime dappertutto" ho preferito non interrompere il flusso del racconto, mentre in “Ho pensato di suicidarmi, molte volte" mi sembrava più coerente col parlato, forse sbaglio.
Grazie.

"via i pochi di buono, sempre con quell'idea del cazzo di lasciare un mondo migliore - a chi, ad altri stronzi come me?" è la sua persistenza nel percorrere quella sua idea nobile nei fini, terribile nei mezzi; salvo poi chiedersi per chi lo stia davvero facendo, visto che di gente poco raccomandabile è pieno il mondo e sicuro si spartirà quel che rimane dopo le sue azioni, che lo voglia o meno.

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Pietro D'Addabbo
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Re: Tenebre

Messaggio#10 » mercoledì 30 novembre 2022, 16:21

Ciao Stefano, piacere di leggerti.

Sei partito con un 'mostrato' molto ben fatto che mi ha portato a pregustarmi un bel racconto d'azione, ma nella seconda parte la narrazione 'si siede' su quei gradini insieme con il protagonista, comincia di fatto una lunga riflessione sul passato del POV che e' del tutto 'narrata' e contrasta con quel che precede.
Il racconto mi ha dato l'impressione di essere due differenti testi tenuti insieme dalla battuta finale, una cesura riuscita ma che non basta a farmi entusiasmare per quella parte di ricordi.

PS: Ti segnalo un piccolo inganno di cui penso potessi fare a meno.
"Mi avvicino all’uomo, abbastanza da sentire la puzza del suo sudore.
Quando conosci qualcuno, parli e pensi a lui come genericamente all'uomo?
Capisco che non volevi farci capire quanto si conoscessero i due. Forse sarebbe bastato non etichettarlo.
"Mi avvicino, abbastanza da sentire la puzza del suo sudore.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Signor_Darcy
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Re: Tenebre

Messaggio#11 » mercoledì 30 novembre 2022, 17:06

Pietro D'Addabbo ha scritto:Ciao Stefano, piacere di leggerti.

Sei partito con un 'mostrato' molto ben fatto che mi ha portato a pregustarmi un bel racconto d'azione, ma nella seconda parte la narrazione 'si siede' su quei gradini insieme con il protagonista, comincia di fatto una lunga riflessione sul passato del POV che e' del tutto 'narrata' e contrasta con quel che precede.
Il racconto mi ha dato l'impressione di essere due differenti testi tenuti insieme dalla battuta finale, una cesura riuscita ma che non basta a farmi entusiasmare per quella parte di ricordi.

PS: Ti segnalo un piccolo inganno di cui penso potessi fare a meno.
"Mi avvicino all’uomo, abbastanza da sentire la puzza del suo sudore.
Quando conosci qualcuno, parli e pensi a lui come genericamente all'uomo?
Capisco che non volevi farci capire quanto si conoscessero i due. Forse sarebbe bastato non etichettarlo.
"Mi avvicino, abbastanza da sentire la puzza del suo sudore.

Ottimo consiglio, grazie.

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Andrea Furlan
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Re: Tenebre

Messaggio#12 » mercoledì 30 novembre 2022, 23:57

Ciao Stefano,
il tuo racconto mi è piaciuto, soprattutto l’ultima frase che non definirei un plot twist, ma comunque un’ottima chiusura che dà senso a tutto. A tre quarti mi ero un po’ confuso, senza capire dove volessi andare a parare, se il protagonista fosse diventato completamente cattivo un omicidio dopo l’altro prendendoci gusto o se a un certo punto ci fosse stata una redenzione. La parte centrale è molto narrata, ma nel complesso generale ci sta e di sicuro ti ha consentito di restare nel limite dei caratteri. Purtroppo ho trovato diverse imprecisioni come ripetizioni (ad esempio il vomitare nelle descrizioni degli omicidi) o termini incongrui che mi hanno un po’ allontanato dall’immersione completa. Nel complesso una buona prova che forse poteva essere migliore con un paio di riletture in più.

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Stefano.Moretto
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Re: Tenebre

Messaggio#13 » giovedì 1 dicembre 2022, 0:53

Ciao Stefano.
Di questo racconto la cosa che mi piace di più è come hai organizzato tutto esclusivamente in vista della chiusura. Quella mi è piaciuta davvero molto, ribalta totalmente l'iniziale ostilità che volontariamente provochi nei confronti del narratore, che fai passare inizialmente come un rozzo (e antipatico) assassino.
Riguardo quanto ti è stato detto sulla parte centrale, penso che il problema lì sia che il passato del protagonista viene buttato lì come se fosse un lungo flashback senza scopo, quando in realtà la sua utilità diventa palese alla fine. Probabilmente avresti potuto trovare un altro modo per far raccontare al protagonista le sue prime uccisioni fingendo un'utilità della narrazione per altri fini. Esempio a caso: il protagonista si costituisce e va alla polizia, dove racconta tutto; oppure scrive le sue memorie prima di suicidarsi come a un certo punto dice di aver pensato di fare. Insomma una "finta" che faccia pensare che quel passato stia venendo raccontato per un motivo, in questo modo il finale arriva ancora più inatteso perché il lettore non ha passato le ultime 30 righe a chiedersi perché gli sta raccontando quelle cose.

Riguardo l'apertura vorrei farti notare una cosa che mi è risultata problematica alla prima lettura:
"Mi avvicino all’uomo, abbastanza da sentire la puzza del suo sudore. La sua enorme trippa rimbalza a destra e a sinistra come un enorme paté di vitello, le sue gambe cadono con pesantezza sul nastro del tapis-roulant"
Qui passano quasi 200 caratteri prima di avere la parola "nastro", io fino a quel momento non stavo capendo cosa stavo leggendo perché c'era trippa che rimbalza senza contesto. È una sottigliezza, però prima dai il singolo elemento di ambientazione che serve e meglio è. Qui per esempio avresti potuto dire subito che il ciccione è sul tapis-roulant e poi dire che il protagonista si avvicina.

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Signor_Darcy
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Re: Tenebre

Messaggio#14 » giovedì 1 dicembre 2022, 9:28

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Stefano,
Nel complesso una buona prova che forse poteva essere migliore con un paio di riletture in più.

Grazie. Verissimo: come ho ammesso, ho scritto il racconto quasi in stesura unica per il pochissimo tempo a disposizione e no, non l'ho granché riletto.

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Signor_Darcy
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Re: Tenebre

Messaggio#15 » giovedì 1 dicembre 2022, 9:28

Stefano.Moretto ha scritto:Ciao Stefano.
[...] prima dai il singolo elemento di ambientazione che serve e meglio è.

Molto utile; grazie.

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antico
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Re: Tenebre

Messaggio#16 » domenica 4 dicembre 2022, 19:40

Un racconto efficace, questo il suo maggiore pregio e in un corto è fondamentale. Si vede però che è stato scritto di getto a causa di tante piccole e sparse ripetizioni, imprecisioni che si notano. Forse avresti anche potuto lavorare di più sul protagonista, nel senso che il suo "passare al lato oscuro" è tratteggiato, ma ho come l'impressione che ci si sarebbe potuto lavorare meglio, che sia troppo dato per scontato con una motivazione poco chiara che porta a una chiusa, pur perfetta nella circolarità del testo, che poco ci svela sul suo futuro. Tema ben declinato. Per me siamo dalle parte di un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante.

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