Amore eterno

Appuntamento fissato per le ore 21.00 di lunedì 21 novembre
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Davide_Mannucci
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Amore eterno

Messaggio#1 » martedì 22 novembre 2022, 0:58

L’ostia consacrata sovrastava l’assemblea e osservava genuflessioni, pentimenti, preghiere e lacrime, come ogni benedetta domenica, come ogni santa giornata che il Signore mandava sulla terra. Consacrata. Quando aveva iniziato a pensare che si trattasse solo di qualcosa da mettere sotto i denti e nulla più? Forse dalla Messa del Giovedì Santo quando Giovannino gli aveva chiesto perché si chiamassero ostie consacrate. «Possibile che ci sia Gesù là dentro, padre?». Ragazzino sveglio quello. No, la sua fede aveva iniziato a scricchiolare molto prima, quando l’ostia si era elevata sopra quella piccola bara bianca. Tutti piangevano, molti fissavano inermi quel maledetto palloncino legato a una panca. Ma lui no, guardava quell’inutile e ridicolo piccolo disco di pane tra le sue mani.  

Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza. 

Il salmo responsoriale che la vecchia Ada aveva letto poco prima gli rimbombava nella testa. Forse l’errore era stato credere che la vocazione avrebbe risolto tutto e che i suoi problemi sarebbero spariti. Abbassò le mani e ripose l’ostia sulla patena. Un’ostia, proprio come quella alla base del panforte, nulla più. Gesù lì dentro, certo e poi c’era la marmotta che confezionava la cioccolata. Al diavolo tutte queste storie. Non vedeva l’ora di finire l’ultima messa della domenica e andare al calduccio, in canonica e stare un po’ con lui, l’unico vero Santo della sua vita. 

Proteggimi o Dio, in te mi rifugio. 

Quante volte aveva cantato e recitato quel salmo ma niente, lui ,il Santo d’Israele, non si era fatto vivo e la sua voglia di uccidere non si era mai placata. 
«Don Verdiano, il Padre nostro».  
Guardò Giovannino, sembrava avesse detto qualcosa. 
«Che vuoi?». Osservò il viso del ragazzo. Diventava sempre più bello col passare del tempo. 
«Il Padre nostro Don, c’è il padre nostro ora». 

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio. Anche di notte il mio cuore istruisce. 

Com’è che faceva poi? Forse qualcosa che aveva a che fare col mettere Dio davanti a tutto e a tutti. Certo, come no? Dio era così importante per lui che no, un momento, che diavolo stava dicendo? Dio era stato così importante per lui, prima che si prendesse la cosa più preziosa della sua vita, che gli aveva dedicato quasi vent’anni della sua esistenza. Vent’anni chiuso in una canonica, tra messe celebrate davanti a un pubblico sempre più attempato e ore di catechismo insegnato a quattro gatti. Vent’anni a recitare le solite preghiere, unaa vita passata a chiedere perdono al nulla.  
Incrociò ancora lo sguardo di Giovannino. Ma che cavolo voleva adesso? Non stava forse facendo le cose come le faceva da una vita? Il ragazzino cambiò espressione, sembrava spaventato, e guardò da un’altra parte. Ecco bravo, che pensasse a guardare altrove, senza scocciarlo. 

Sta alla mia destra, non posso vacillare. Mi indicherai il sentiero della vita. 

Il sentiero della vita. Che stronzate. La sua vita era finita quando l’unico amore che aveva avuto si era spento, ucciso dal tumore al pancreas. Il sentiero della vita. Aveva perdonato tutto a Dio, anche quella maledetta bara bianca. Ma Vittorio no, non doveva prenderselo. Non doveva chiudere quegli occhi meravigliosi.  
Tirò fuori il fazzoletto dalla manica e si soffiò il naso, mentre osservava le sorelle Capresi sedute come sempre nella prima panca della fila centrale. Che vita di merda, uno spreco. L’esistenza passata da sole, tra rosari e pellegrinaggi. Erano state geniali però. Avevano sfruttato quelle cazzate per far soldi, quando avevano aperto il negozio di paramenti sacri. 
Giovannino lo tirò per la casula.  
«Don, deve dare il Signore all’assemblea». 
Che palle questo ragazzo. Adesso lo dava il Signore, sì e che palle. Accidenti a lui. 
Prese la pisside e si avvicinò alle due file di pecoroni già posizionati per ricevere il panforte. 
Sorrise pensando a come sarebbe stato bello se tutti quegli idioti gli avessero letto il pensiero. 
Pensò a Vittorio e a quanto avrebbe riso se lo avesse sentito in quel momento.  
Fu invaso dal desiderio di vederlo e quasi affrettò il passo. Doveva finire subito, doveva vederlo. 

Esulta la mia anima, anche il mio corpo riposa al sicuro. 

Il suo corpo riposava davvero al sicuro. Il pensiero di vederlo terminata la messa iniziò a tormentarlo. Il suo Vittorio era lì, nel suo eterno giaciglio ad aspettarlo. Dio gli aveva preso l’anima, la mente e le forze ma non avrebbe mai avuto il suo corpo. 

Perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro. 

No, non avrebbe mai decomposto e distrutto quella meraviglia. DIo non poteva creare corpi così belli e poi distruggerli.  
Era stata una delle idee più grandiose quella di rispolverare il vecchio congelatore della casa famiglia. Era stato geniale, perfetto. Il suo Vittorio giaceva intatto, eternamente integro. Bello per sempre. 
Non poteva creare e distruggere, no. DIo non poteva farlo. 

Né lascerai che il tuo santo veda la corruzione. 

 


Davide Mannucci

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antico
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Re: Amore eterno

Messaggio#2 » martedì 22 novembre 2022, 1:03

Ecco uno dei nostri due Campioni in carica nonché guest star dell'ultima edizione! Ciao Davide! Parametri tutti ok, buona MICHELE VACCARI EDITION!

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Debora D
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Re: Amore eterno

Messaggio#3 » venerdì 25 novembre 2022, 20:22

Ciao Davide, scrittura ottima, fluida, molto godibile. Rendi bene il personaggio e la sua abiezione.
Però metto questo racconto dietro ad altri meno perfetti stilisticamente perché mi pare manchi la storia: il personaggio pensa, attraverso i pensieri e desideri ci fa sapere quanto è abietto e corrotto, di fatto però tutto questo avviene all'esterno, all'interno della trama c'è poca azione.
Hai puntato sulla forza dell’idea, sull’orrore che un tizio del genere suscita nel pubblico, si tratta del ritratto di un corrotto, tra l'altro un tipo di corrotto che vedo presente nell'immaginazione di molti, ma la storia non parte davvero.

molto bene lo stile però, sempre più bravo

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Davide_Mannucci
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Re: Amore eterno

Messaggio#4 » sabato 26 novembre 2022, 9:39

Debora D ha scritto:Ciao Davide, scrittura ottima, fluida, molto godibile. Rendi bene il personaggio e la sua abiezione.
Però metto questo racconto dietro ad altri meno perfetti stilisticamente perché mi pare manchi la storia: il personaggio pensa, attraverso i pensieri e desideri ci fa sapere quanto è abietto e corrotto, di fatto però tutto questo avviene all'esterno, all'interno della trama c'è poca azione.
Hai puntato sulla forza dell’idea, sull’orrore che un tizio del genere suscita nel pubblico, si tratta del ritratto di un corrotto, tra l'altro un tipo di corrotto che vedo presente nell'immaginazione di molti, ma la storia non parte davvero.

molto bene lo stile però, sempre più bravo



Ciao Debora e bentornata nell'Arena!
In realtà sono un po' deluso dal tuo commento perché dalla Prof di MC mi aspettavo il solito papier ricco di appunti e quant'altro. Però...questo non può che lasciarmi contento e fiero e quindi spazzare via la delusione, perché significa che non hai molto da dire sullo stile e la forma. Lo hai del resto esplicitato sotto forma di complimenti che ho apprezzato tantissimo. Hai sempre avuto molta attenzione in questo e sottolineato come lo stile fosse migliorato in modo costante. Quel tuo "sempre più bravo" è da scolpire sulla targhetta dello zainetto! Grazie!
Per quanto riguarda l'azione che manca nella storia e la storia che non parte, non mi trovi molto d'accordo perché non ci troviamo difronte a un flusso di pensiero campato in aria ma di pensieri che si svolgono parallelamente a un'azione: il sacerdote si trova in un contesto concreto (la Messa) e sta compiendo un'azione concreta (la consacrazione) e sta interagendo in modo concreto con un altro personaggio (Giovannino, il chierichetto). La Storia secondo me parte nel momento in cui l'ostia viene elevata (dal prete) e si dipana nei pensieri e nelle considerazioni che il protagonista fa mentre osserva il chierichetto e l'assemblea. Del resto in molti altri miei racconti (Der Schreiber o Dipende da come la vedi, per prenderne un paio) ci sono flussi di pensiero in un contesto concreto, anche se effettivamente abbastanza statico...ma pur sempre azione concreta. Pur non essendo per niente d'accordo con te su questo però, mi dai un buono spunto di riflessione per lavorare maggiormente su azioni e dinamicità. Quindi...grazie come sempre!!! :)
Davide Mannucci

StefanoGalardini
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Re: Amore eterno

Messaggio#5 » sabato 26 novembre 2022, 19:29

Ciao Davide! Piacere di leggerti!
Leggo che sei uno dei campioni in carica e leggendo il tuo racconto non faccio fatica a crederci. "Amore eterno" è molto ben strutturato, sei chirurgico nella costruzione di più strati narrativi uno sull'altro (ne leggo quattro, correggimi se sbaglio: i passaggi canonici della messa, il flusso di coscienza di don Verdiano, la sua storia d'amore con Vittorio, le intromissioni di Giovannino). Hai chiaramente una "voce" e uno stile tutto tuo, riconoscibili e molto musicali. Questo è uno di quei racconti che hanno una ritmica, si lasciano leggere con il pilota automatico tanto sono scorrevoli e se in alcuni casi c'è il rischio di risultare fin troppo soporiferi con una ritmica troppo ordinata e senza picchi, qui è il tuo più grande punto di forza. Perché tutto sembra molto prevedibile, chi legge sente di sapere già dove vuoi portarlo e ci si fa portare volentieri dalla tua scrittura, salvo poi essere gettati in un pozzo all'improvviso. Il colpo di scena arriva inaspettato e nel momento giusto.
Centodieci e lode e bacio accademico.

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Davide_Mannucci
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Re: Amore eterno

Messaggio#6 » sabato 26 novembre 2022, 19:59

StefanoGalardini ha scritto:Ciao Davide! Piacere di leggerti!
Leggo che sei uno dei campioni in carica e leggendo il tuo racconto non faccio fatica a crederci. "Amore eterno" è molto ben strutturato, sei chirurgico nella costruzione di più strati narrativi uno sull'altro (ne leggo quattro, correggimi se sbaglio: i passaggi canonici della messa, il flusso di coscienza di don Verdiano, la sua storia d'amore con Vittorio, le intromissioni di Giovannino). Hai chiaramente una "voce" e uno stile tutto tuo, riconoscibili e molto musicali. Questo è uno di quei racconti che hanno una ritmica, si lasciano leggere con il pilota automatico tanto sono scorrevoli e se in alcuni casi c'è il rischio di risultare fin troppo soporiferi con una ritmica troppo ordinata e senza picchi, qui è il tuo più grande punto di forza. Perché tutto sembra molto prevedibile, chi legge sente di sapere già dove vuoi portarlo e ci si fa portare volentieri dalla tua scrittura, salvo poi essere gettati in un pozzo all'improvviso. Il colpo di scena arriva inaspettato e nel momento giusto.
Centodieci e lode e bacio accademico.


Ciao Stefano, piacere di conoscerti!
Che dire? Ti ringrazio non solo per i complimenti ma anche perché hai capito il racconto alla perfezione. Esatto, ci sono quattro strati narrativi. Fa piacere quando viene colto alla perfezione quello che scrivi. Grazie!
Il bacio accademico! Wow! È il primo che prendo...lode compresa. Il maledetto Antico ancora non mi ha baciato né mai lodato!! :))
Alla prossima!
Davide Mannucci

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F.M.Rigget
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Re: Amore eterno

Messaggio#7 » domenica 27 novembre 2022, 11:49

Ciao Davide!
Eccomi qua al tuo racconto, che ho letto una sola volta prima di prendermi ben due giorni per rileggerlo una seconda. Ti propongo qui di seguito le mie osservazioni, e se ti va, mi piacerebbe parlarne insieme!

Per quanto riguarda il tema, lo trovo perfettamente centrato. La narrazione scorre fluidamente, così da rendere molto piacevole l’esperienza di lettura. La forma è chiara e lineare, permettendo al lettore di inquadrare in poche battute la situazione di cui si discorre e il tipo di personaggio con cui si è alle prese.
Anche dal punto di vista stilistico, in realtà, non ho molto da dire, se non che ho apprezzato particolarmente l’uso del salmo, posto in corsivo, come diversivo per scandire e ritmare i pensieri del protagonista, in un crescendo che, da un principio tiepido, ci ha portato ad inorridire sul finale.

A mio avviso ci vuole un grande coraggio per buttare sul tavolo un argomento di questo tipo, ma è quel genere di coraggio che non posso che apprezzare in quanto, ai miei occhi, risulta la denuncia di un problema reale. Ed è esattamente per questo che, nel mio piccolo, anche io scrivo.

Per questa ragione ti ringrazio di aver scritto questo racconto che, per quanto indigesto, è necessario.
È stato un vero piacere di leggerti e spero di poter replicare quanto prima!

Federica
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"La vita alle volte è anche questo."

#ladonnadaicommentilunghi

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Maurizio Chierchia
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Re: Amore eterno

Messaggio#8 » domenica 27 novembre 2022, 15:49

Ciao Davide.
La storia fila liscia, senza intoppi. Il tuo stile è davvero calibrato e mirato, complimenti.
Hai inteso corruzione in due modi, la parte del corpo del povero Vittorio che non si deve decomporre, e corruzione interiore di un prete che vacilla nel suo credo. Il tema è sicuramente centrato.
Sinceramente non ho troppo da dire, un testo che fa il suo dovere e arriva al punto.
Complimenti e buona gara. A rileggerti presto!
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

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Shanghai Kid
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Re: Amore eterno

Messaggio#9 » lunedì 28 novembre 2022, 9:26

Ciao Davide e piacere di averti letto.
Beh, che dire? Ho trovato il tuo racconto ottimo sotto tutti i punti di vista: la narrazione scorre fluida e incalzante, catturando l’attenzione del lettore e come se non bastasse l’impatto emotivo, almeno per me, è stato davvero forte.
Sei riuscito, dando una lettura originale e per nulla banale al tema, a intersecare una serie di concetti veramente profondi e a sfruttare una figura controversa e “sacra” come l’intermediario di Dio in un modo per nulla scontato. Anzi, gli hai dato proprio una bella tridimensionalità. Impresa difficile in così poche righe, ma tant’è.
Proprio solo per appuntare qualcosa e fingere un po’ di utilità, “Tutti piangevano, molti fissavano inermi quel maledetto palloncino legato a una panca. Ma lui no, guardava quell’inutile e ridicolo piccolo disco di pane tra le sue mani.” avrei evitato di utilizzare il doppio aggettivo dimostrativo che secondo me appesantisce un po’, ma capisci da solo che stiamo parlando di una sciocchezza anche abbastanza soggettiva.
Ottima prova.
Complimenti.
A rileggerti,
Elisa

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Debora D
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Re: Amore eterno

Messaggio#10 » martedì 29 novembre 2022, 7:05

Davide_Mannucci ha scritto:Per quanto riguarda l'azione che manca nella storia e la storia che non parte, non mi trovi molto d'accordo perché non ci troviamo difronte a un flusso di pensiero campato in aria ma di pensieri che si svolgono parallelamente a un'azione: il sacerdote si trova in un contesto concreto (la Messa) e sta compiendo un'azione concreta (la consacrazione) e sta interagendo in modo concreto con un altro personaggio (Giovannino, il chierichetto). La Storia secondo me parte nel momento in cui l'ostia viene elevata (dal prete) e si dipana nei pensieri e nelle considerazioni che il protagonista fa mentre osserva il chierichetto e l'assemblea. Del resto in molti altri miei racconti (Der Schreiber o Dipende da come la vedi, per prenderne un paio) ci sono flussi di pensiero in un contesto concreto, anche se effettivamente abbastanza statico...ma pur sempre azione concreta. Pur non essendo per niente d'accordo con te su questo però, mi dai un buono spunto di riflessione per lavorare maggiormente su azioni e dinamicità. Quindi...grazie come sempre!!! :)


Ciao Davide, mi spiego meglio così diventa più chiaro perché non siamo d'accordo.
Hai raccontato una backstory in modo eccellente.
Il personaggio ferito e disilluso si svela a noi attraverso sequenze stratificate.
Rimane il fatto che questo è un antefatto. Ciò che avviene in atto è quanto tu stesso affermi: "La Storia secondo me parte nel momento in cui l'ostia viene elevata (dal prete) e si dipana nei pensieri e nelle considerazioni che il protagonista fa mentre osserva il chierichetto e l'assemblea."
Abilità stilistica e strutturale dunque , perché la stratificazione c'è e la riconosco, accanto a una trama che per mio gusto e a parer mio non è completa.

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Davide_Mannucci
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Re: Amore eterno

Messaggio#11 » martedì 29 novembre 2022, 8:47

Ciao Davide, mi spiego meglio così diventa più chiaro perché non siamo d'accordo.
Hai raccontato una backstory in modo eccellente.
Il personaggio ferito e disilluso si svela a noi attraverso sequenze stratificate.
Rimane il fatto che questo è un antefatto. Ciò che avviene in atto è quanto tu stesso affermi: "La Storia secondo me parte nel momento in cui l'ostia viene elevata (dal prete) e si dipana nei pensieri e nelle considerazioni che il protagonista fa mentre osserva il chierichetto e l'assemblea."
Abilità stilistica e strutturale dunque , perché la stratificazione c'è e la riconosco, accanto a una trama che per mio gusto e a parer mio non è completa.


Ciao Debora, ti ringrazio per il tempo dedicato. Continuo a non essere d’accordo perché ok, ho costruito la backstory, ma c'è anche un’azione molto concreta. Il prete non resta come un ebete con l’ostia elevata ma celebra la messa, interagisce. Pensa, di sicuro, ma agisce. Non salta come un folletto per la chiesa gridando “modello numero 4: GIUDITTA!” però agisce.
Però ho capito perfettamente cosa intendi e lo rispetto anzi, continuo a ringraziarti per dedicare tempo tuo al mio racconto.
Preziosa come sempre, prof!
A presto
Ultima modifica di Davide_Mannucci il martedì 29 novembre 2022, 16:48, modificato 1 volta in totale.
Davide Mannucci

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Emiliano Maramonte
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Re: Amore eterno

Messaggio#12 » martedì 29 novembre 2022, 16:45

Aloha, campione!
Stavolta c'ho messo più tempo, ma alla fine sono arrivato anche al tuo racconto. Dovevo leggerlo, non potevo esimermi!
E be'! Il colpo da maestro c'è!
Ho scritto a qualcuno, durante i commenti obbligatori, che, data la traccia, mi aspettavo una pioggia di racconti relativi alla religione e, soprattutto, relativi alla corruzione della carne di prelati, prevosti e affini. Cosa che è accaduta anche con te ma... c'è sempre un MA! Hai saputo dare allo stereotipo una freschezza e una prospettiva diversa!
Bellissima la rappresentazione della crisi di fede di Don Verdiano (ormai ex parroco?): sei riuscito a farmi entrare perfettamente nella testa e nei sentimenti cinici del prelato; intelligente la variazione sul tema "corruzione della carne": non il solito desiderio pedofilo o pensieri peccaminosi su una donna, bensì una consolidata relazione omosessuale finita, purtroppo, in maniera tristissima.
E poi il colpo di scena finale, azzeccatissimo, inaspettato e potente. Per contrastare il disfacimento del corpo voluto dalle leggi naturali - e quasi come sfregio a quel Dio che Verdiano non vuole più dentro di sé - , ha chiuso il cadavere del suo amato in un congelatore. Applausi a scena aperta.
Faccio per un po' il giudice severo?
E dai, lo faccio!
Ho faticato a entrare nell'incipit. Secondo me potevi risparmiarti l'intro con l'ostia. Nelle prime righe addirittura avevo pensato che il protagonista della storia fosse... l'ostia! Potevi mettere un soggetto, un nome, un riferimento. Così com'è l'attacco mi ha un po' ingrippato.
Es.: "L’ostia consacrata sovrastava l’assemblea e osservava genuflessioni, pentimenti, preghiere e lacrime, come ogni benedetta domenica, come ogni santa giornata che il Signore mandava sulla terra. Consacrata. Verdiano aveva iniziato a pensare che si trattasse solo di qualcosa da mettere sotto i denti... Quando? Non lo ricordava più."
Secondo: hai manica larghissima sui dimostrativi. Sii meno prodigo la prossima volta. A un occhio più "tecnico" danno fastidio.
Non ho altro da aggiungere, se non che se fossi stato nel girone obbligatorio da commentare ti avrei messo ai primi posti sicuramente.

Buona gara (e tieni a bada i gufetti)!

Emiliano.

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laleti
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Re: Amore eterno

Messaggio#13 » martedì 29 novembre 2022, 18:47

Ciao Davide, ho letto il tuo incipit prima in silenzio e poi ad alta voce e ti faccio i complimenti per la musicalità che sei riuscito a creare. Sembra proprio di entrare in chiesa e di sentire un organo! Credo proprio che la musicalità, l’uso delle allitterazioni e la divisione in “movimenti” siano i punti di forza del tuo testo, oltre alle caratterizzazioni delle comparse, che danno profondità, e all’uso del linguaggio settoriale degli oggetti sacri, che non pregiudica la comprensione del testo ma accende la curiosità. Ti è scappato un piccolo refuso ed è l’unica critica che mi viene da farti: trovo il tuo racconto davvero bello e centrato!

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Davide_Mannucci
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Re: Amore eterno

Messaggio#14 » mercoledì 30 novembre 2022, 6:23

F.M.Rigget ha scritto:Ciao Davide!
Eccomi qua al tuo racconto, che ho letto una sola volta prima di prendermi ben due giorni per rileggerlo una seconda. Ti propongo qui di seguito le mie osservazioni, e se ti va, mi piacerebbe parlarne insieme!

Per quanto riguarda il tema, lo trovo perfettamente centrato. La narrazione scorre fluidamente, così da rendere molto piacevole l’esperienza di lettura. La forma è chiara e lineare, permettendo al lettore di inquadrare in poche battute la situazione di cui si discorre e il tipo di personaggio con cui si è alle prese.
Anche dal punto di vista stilistico, in realtà, non ho molto da dire, se non che ho apprezzato particolarmente l’uso del salmo, posto in corsivo, come diversivo per scandire e ritmare i pensieri del protagonista, in un crescendo che, da un principio tiepido, ci ha portato ad inorridire sul finale.

A mio avviso ci vuole un grande coraggio per buttare sul tavolo un argomento di questo tipo, ma è quel genere di coraggio che non posso che apprezzare in quanto, ai miei occhi, risulta la denuncia di un problema reale. Ed è esattamente per questo che, nel mio piccolo, anche io scrivo.

Per questa ragione ti ringrazio di aver scritto questo racconto che, per quanto indigesto, è necessario.
È stato un vero piacere di leggerti e spero di poter replicare quanto prima!

Federica


Ciao Federica, un piacere conoscerti!
Ti ringrazio per il bel commento e per aver sottolineato il coraggio nello scrivere questo racconto. Ci sono tematiche che mi spingono spesso a portare nero su bianco tutto il marasma di emozioni e rabbie che bussano dentro e, anche se 5000 caratteri possono sembrare pochi per dare spazio a tutto, a volte questo risulta un vantaggio perché la compressione del tutto ha un effetto ancora più esplosivo secondo me. Grazie ancora per i complimenti.

A presto
Davide Mannucci

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Re: Amore eterno

Messaggio#15 » mercoledì 30 novembre 2022, 6:28

Emiliano Maramonte ha scritto:Aloha, campione!
Stavolta c'ho messo più tempo, ma alla fine sono arrivato anche al tuo racconto. Dovevo leggerlo, non potevo esimermi!
E be'! Il colpo da maestro c'è!
Ho scritto a qualcuno, durante i commenti obbligatori, che, data la traccia, mi aspettavo una pioggia di racconti relativi alla religione e, soprattutto, relativi alla corruzione della carne di prelati, prevosti e affini. Cosa che è accaduta anche con te ma... c'è sempre un MA! Hai saputo dare allo stereotipo una freschezza e una prospettiva diversa!
Bellissima la rappresentazione della crisi di fede di Don Verdiano (ormai ex parroco?): sei riuscito a farmi entrare perfettamente nella testa e nei sentimenti cinici del prelato; intelligente la variazione sul tema "corruzione della carne": non il solito desiderio pedofilo o pensieri peccaminosi su una donna, bensì una consolidata relazione omosessuale finita, purtroppo, in maniera tristissima.
E poi il colpo di scena finale, azzeccatissimo, inaspettato e potente. Per contrastare il disfacimento del corpo voluto dalle leggi naturali - e quasi come sfregio a quel Dio che Verdiano non vuole più dentro di sé - , ha chiuso il cadavere del suo amato in un congelatore. Applausi a scena aperta.
Faccio per un po' il giudice severo?
E dai, lo faccio!
Ho faticato a entrare nell'incipit. Secondo me potevi risparmiarti l'intro con l'ostia. Nelle prime righe addirittura avevo pensato che il protagonista della storia fosse... l'ostia! Potevi mettere un soggetto, un nome, un riferimento. Così com'è l'attacco mi ha un po' ingrippato.
Es.: "L’ostia consacrata sovrastava l’assemblea e osservava genuflessioni, pentimenti, preghiere e lacrime, come ogni benedetta domenica, come ogni santa giornata che il Signore mandava sulla terra. Consacrata. Verdiano aveva iniziato a pensare che si trattasse solo di qualcosa da mettere sotto i denti... Quando? Non lo ricordava più."
Secondo: hai manica larghissima sui dimostrativi. Sii meno prodigo la prossima volta. A un occhio più "tecnico" danno fastidio.
Non ho altro da aggiungere, se non che se fossi stato nel girone obbligatorio da commentare ti avrei messo ai primi posti sicuramente.

Buona gara (e tieni a bada i gufetti)!

Emiliano.


Ciao....coso...bo'...aspetta guardo...ah..c'è scritto Emiliano. Non so chi tu sia (almeno presentati se sei nuovo, maleducato) ma da come scrivi mi sembri della provincia di Foggia. Non so come tu faccia a sapere dei gufetti. La cosa mi fa preoccupare per la loro sicurezza.
Ok Maramonte...cazzate a parte....grazie mille per il bel feedback e per essere passato anche se non richiest...ehm...volevo dire anche se non ero nel girone che tu dovevi commentare :P
Grazie ancora e ti faccio tanti auguroni per questa Edition...ma tanti e sinceri...senza gufetti....forse ahahahaha
Davide Mannucci

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Davide_Mannucci
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Re: Amore eterno

Messaggio#16 » mercoledì 30 novembre 2022, 6:29

laleti ha scritto:Ciao Davide, ho letto il tuo incipit prima in silenzio e poi ad alta voce e ti faccio i complimenti per la musicalità che sei riuscito a creare. Sembra proprio di entrare in chiesa e di sentire un organo! Credo proprio che la musicalità, l’uso delle allitterazioni e la divisione in “movimenti” siano i punti di forza del tuo testo, oltre alle caratterizzazioni delle comparse, che danno profondità, e all’uso del linguaggio settoriale degli oggetti sacri, che non pregiudica la comprensione del testo ma accende la curiosità. Ti è scappato un piccolo refuso ed è l’unica critica che mi viene da farti: trovo il tuo racconto davvero bello e centrato!



Ciao Letizia, piacere di conoscerti!
Wow...grazie!! Per la classifica ma soprattutto per le belle parole. Musicalità....be' uno dei più bei complimenti ricevuti qua! Grazie ancora e alla prossima
Davide Mannucci

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Pietro D'Addabbo
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Re: Amore eterno

Messaggio#17 » mercoledì 30 novembre 2022, 18:43

Ciao Davide, piacere di leggerti.

Ogni paragrafo arricchisce con maestria la 'torta' di marciume che è l'animo di questo officiante. L'azione in scena è poca ma siamo in un racconto, non in un romanzo, la messa fa da cornice secondaria per la narrazione principale che sono i trascorsi del prete.
Il finale è un'ananas amara sulla torta. E non uso 'ciliegina' perché a quella sarei stato preparato. Forse serviva una semina in più, per quanto nascosta, di questo amore necrofilo. Il palloncino da solo non basta, a mio parere.
Onore al merito, mi accodo e sottoscrivo tutti i complimenti che hai già ricevuto.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Andrea Furlan
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Re: Amore eterno

Messaggio#18 » mercoledì 30 novembre 2022, 23:55

Ciao Davide,
Un'altra ottima prova: un flusso di coscienza robusto e chiaro, stile evoluto, la scelta di inframmezzare la storia con il salmo che porta alla chiusura, la figura del chierichetto che fa da contraltare critico, backstory del protagonista che appare col contagocce e fornisce le informazioni chiave per chiudere il cerchio. Davvero complimenti, non saprei che altro aggiungere. Sicuramente da podio!

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Stefano.Moretto
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Re: Amore eterno

Messaggio#19 » giovedì 1 dicembre 2022, 8:36

Ciao Davide
Che bello tornare nel MannucciVerse, con tanto di bara bianca e palloncino. Sono un po' deluso che Vittorio non fosse un pompiere, ma non si può avere tutto.
Cretinate a parte (sorry) è incredibile come riesci a creare qualcosa di lineare, coerente e soprattutto non noioso con un semplice flusso di coscienza quasi ininterrotto. Di fatto nel racconto non succede pressoché nulla, ma ci fai entrare perfettamente nella testa del prete che celebra controvoglia la messa, dandoci i giusti spunti per capire la sua mentalità con piccoli tocchi qui e lì. Giusto un paio di punti ho trovato meno chiari del resto:
Uno è l'inizio:
"L’ostia consacrata sovrastava l’assemblea e osservava genuflessioni, pentimenti, preghiere e lacrime, come ogni benedetta domenica"
Messa così, senza sapere il mondo di ambientazione, potrebbe essere un fantasy dove c'è effettivamente un'ostia senziente che sovrasta e osserva (ricordo un altro racconto di un paio d'anni fa con cose simili, anche se più in salsa weird). Forse avresti potuto trovare un incipit più intuitivo per far capire che comunque è tutto "regolare".
"Il ragazzino cambiò espressione, sembrava spaventato, e guardò da un’altra parte. "
Qui invece non ho capito perché il ragazzo si spaventa, okay il prete è scocciato però non ho capito se ha fatto qualcosa effettivamente per spaventarlo.
A parte questi due non ho sinceramente altri appunti da farti. Se non che ti odio perché fino a ora avevo una classifica chiara in testa e mi costringi a cambiarla.

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Polly Russell
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Re: Amore eterno

Messaggio#20 » giovedì 1 dicembre 2022, 16:47

Uhhhh! ma allora ce l’hai un lato gore! XD
Grande Davidicchio! Mi è proprio piaciuto, ottimo flusso di pensieri, caotici abbastanza da soggiornare in una mente spezzata ma anche ordinati.
Molto buono l’uso del salmo (o salmi, chi lo sa. non entro più in una chiesa dalla prima comunione), scandiscono il tempo e danno l’input ai pensieri.
Tema centrato e centrato anche il
mio gusto, ma questa è personale.
oh, la prossima volta rileggi ti sono sfuggiti ben quattro refusi! XD
Polly

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Davide_Mannucci
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Re: Amore eterno

Messaggio#21 » venerdì 2 dicembre 2022, 10:33

Shanghai Kid ha scritto:Ciao Davide e piacere di averti letto.
Beh, che dire? Ho trovato il tuo racconto ottimo sotto tutti i punti di vista: la narrazione scorre fluida e incalzante, catturando l’attenzione del lettore e come se non bastasse l’impatto emotivo, almeno per me, è stato davvero forte.
Sei riuscito, dando una lettura originale e per nulla banale al tema, a intersecare una serie di concetti veramente profondi e a sfruttare una figura controversa e “sacra” come l’intermediario di Dio in un modo per nulla scontato. Anzi, gli hai dato proprio una bella tridimensionalità. Impresa difficile in così poche righe, ma tant’è.
Proprio solo per appuntare qualcosa e fingere un po’ di utilità, “Tutti piangevano, molti fissavano inermi quel maledetto palloncino legato a una panca. Ma lui no, guardava quell’inutile e ridicolo piccolo disco di pane tra le sue mani.” avrei evitato di utilizzare il doppio aggettivo dimostrativo che secondo me appesantisce un po’, ma capisci da solo che stiamo parlando di una sciocchezza anche abbastanza soggettiva.
Ottima prova.
Complimenti.
A rileggerti,
Elisa



Ciao Elisa,
ti ringrazio per il commento. Hai ragionissima (!) sul doppio dimostrativo... Ok, sarà pure soggettiva ma mi trovi d’accordo. Suona male e rende pesante il tutto. Fingerai pure utilità ma sei utilissima. ahahah
A presto
Davide Mannucci

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Re: Amore eterno

Messaggio#22 » venerdì 2 dicembre 2022, 10:34

Pietro D'Addabbo ha scritto:Ciao Davide, piacere di leggerti.

Ogni paragrafo arricchisce con maestria la 'torta' di marciume che è l'animo di questo officiante. L'azione in scena è poca ma siamo in un racconto, non in un romanzo, la messa fa da cornice secondaria per la narrazione principale che sono i trascorsi del prete.
Il finale è un'ananas amara sulla torta. E non uso 'ciliegina' perché a quella sarei stato preparato. Forse serviva una semina in più, per quanto nascosta, di questo amore necrofilo. Il palloncino da solo non basta, a mio parere.
Onore al merito, mi accodo e sottoscrivo tutti i complimenti che hai già ricevuto.



Ciao Pietro! Con l’ananas sulla torta hai vinto tu! Mi hai fatto balzare in pedi per la standing ovation.
Grazie mille per il commento e per l’appunto sulla semina.
A presto
Davide Mannucci

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Re: Amore eterno

Messaggio#23 » venerdì 2 dicembre 2022, 10:36

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Davide,
Un'altra ottima prova: un flusso di coscienza robusto e chiaro, stile evoluto, la scelta di inframmezzare la storia con il salmo che porta alla chiusura, la figura del chierichetto che fa da contraltare critico, backstory del protagonista che appare col contagocce e fornisce le informazioni chiave per chiudere il cerchio. Davvero complimenti, non saprei che altro aggiungere. Sicuramente da podio!



Ciao Andrea!
Be’...sono davvero contento che sia piaciuto anche a te e per questo bel commento. Felice di constatare che questa palestra funziona eccome...e grazie ai vostri commenti/consigli.
Allla prossima
Davide Mannucci

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Re: Amore eterno

Messaggio#24 » venerdì 2 dicembre 2022, 10:44

Stefano.Moretto ha scritto:Ciao Davide
Che bello tornare nel MannucciVerse, con tanto di bara bianca e palloncino. Sono un po' deluso che Vittorio non fosse un pompiere, ma non si può avere tutto.
Cretinate a parte (sorry) è incredibile come riesci a creare qualcosa di lineare, coerente e soprattutto non noioso con un semplice flusso di coscienza quasi ininterrotto. Di fatto nel racconto non succede pressoché nulla, ma ci fai entrare perfettamente nella testa del prete che celebra controvoglia la messa, dandoci i giusti spunti per capire la sua mentalità con piccoli tocchi qui e lì. Giusto un paio di punti ho trovato meno chiari del resto:
Uno è l'inizio:
"L’ostia consacrata sovrastava l’assemblea e osservava genuflessioni, pentimenti, preghiere e lacrime, come ogni benedetta domenica"
Messa così, senza sapere il mondo di ambientazione, potrebbe essere un fantasy dove c'è effettivamente un'ostia senziente che sovrasta e osserva (ricordo un altro racconto di un paio d'anni fa con cose simili, anche se più in salsa weird). Forse avresti potuto trovare un incipit più intuitivo per far capire che comunque è tutto "regolare".
"Il ragazzino cambiò espressione, sembrava spaventato, e guardò da un’altra parte. "
Qui invece non ho capito perché il ragazzo si spaventa, okay il prete è scocciato però non ho capito se ha fatto qualcosa effettivamente per spaventarlo.
A parte questi due non ho sinceramente altri appunti da farti. Se non che ti odio perché fino a ora avevo una classifica chiara in testa e mi costringi a cambiarla.



Ciao Stefano! Bello il MannucciVerse...mi piace!
Sai com’è...il genere non era troppo Mannucciano e allora un pizzico di Vizietto ce l’ho messo.... ahahahah
No dai....volevo metterci qualcosa che mostrasse il perché di tanta incavatura verso Dio...e la morte di un bambino è un motivo grandissimo.
Per quanto riguarda l’ostia protagonista di un fantasy....devo dirti che no...non stai bene Stefano ahahahaha. Scherzo...ok...ci sta di fraintendere ma sinceramente la mia mente relativamente normale non aveva pensato all’ostia senziente. No...sono un pezzo in là ma a codeste cose non. ci arrivo ahahah Però grazie per l’appunto e la prossima volta aggiusterò il tiro per voi menti mal...ehm volevo dire menti fantasy.

Grazie di cuore e a presto
Davide Mannucci

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Re: Amore eterno

Messaggio#25 » venerdì 2 dicembre 2022, 10:49

Polly Russell ha scritto:Uhhhh! ma allora ce l’hai un lato gore! XD
Grande Davidicchio! Mi è proprio piaciuto, ottimo flusso di pensieri, caotici abbastanza da soggiornare in una mente spezzata ma anche ordinati.
Molto buono l’uso del salmo (o salmi, chi lo sa. non entro più in una chiesa dalla prima comunione), scandiscono il tempo e danno l’input ai pensieri.
Tema centrato e centrato anche il
mio gusto, ma questa è personale.
oh, la prossima volta rileggi ti sono sfuggiti ben quattro refusi! XD



Cosa cosa cosa???
Cosa ho appena letto? Un commento super positivo della Polly???
No vabbé...alllora ecco lo spoiler ragazzi:

DAVIDE MANNUCCI VINCE LA MICHELE VACCARI EDITION

Eh sì, perché per me si può anche concludere qui...Polly apprezza Mannucci, Mannucci vince. Gioco, partita incontro.
“Ora lascia Signore che il tuo servo vada in pace...” ecc..ecc
ahahahah

Grazie Pollinaaaaa
Davide Mannucci

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Re: Amore eterno

Messaggio#26 » domenica 4 dicembre 2022, 15:46

Quoto Polly e sottolineo la svolta gore (che hai sempre bella latente, ma che qui espliciti con maestria senza sbandierarla): davvero un racconto di quelli bastardi, scritto bene e cattivo il giusto, ma senza dire o svelare troppo, riuscendo sempre a mantenere un certo grado di indeterminatezza, quella giusta. Forse ho un pelo faticato a entrare nel mood, ma poi è filato via liscio e cattivo. Tema perfettamente declinato. Per me pollice SU.

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