Cuore Nero
Inviato: martedì 22 novembre 2022, 1:21
Cuore Nero
Malone si siede accanto al letto. Afferra la mano di suo padre e la bacia. La pelle è ruvida e odora di disinfettante.
- Sono qui, pa’.
L’anziano non risponde. Il petto scheletrico si alza e si abbassa sotto le coperte, ma gli occhi restano chiusi.
Dalla bocca semiaperta cola un filo di bava: Malone estrae un fazzoletto e pulisce la guancia scarna.
- Quanto resterà ancora in questo stato?
Si volta: il Dottor Stanley fa spallucce, facendo tremare le guance grasse che sbucano fuori dalla mascherina.
- L’effetto dell’anestesia dovrebbe essersi quasi esaurito: suo padre si sveglierà da un momento all’altro – alza una delle mani da orso sulla spalla di Malone e la stringe. – L’intervento è andato bene e il suo corpo ha reagito magnificamente al trapianto.
Malone abbozza un sorriso.
- In famiglia siamo gente con la scorza dura.
Il medico ride e gli stritola la spalla.
- Ben detto. Poi, io non sono credente, ma trovare un donatore compatibile in così poco tempo ha del miracoloso.
Malone annuisce. Pulisce un altro filo di bava che sta colando dalla bocca del padre.
- Si. Un vero dono del Signore.
Malone sbatte un pugno sulla scrivania. Il portamatite trema, facendo oscillare penne ed evidenziatori al suo interno.
- Ma con chi crede di avere a che fare? Cazzo, dovrei sbatterla fuori a calci!
L’avvocato Flannagan incrocia le braccia.
- Commissario, penso che lei stia esagerando.
- Esagerando? Lei qui a offrirmi una tangente e pretende che io stia tranquillo?
L’avvocato alza le mani.
- Vada piano con le parole, Commissario. Io ho solo detto che il mio cliente sarebbe disposto a offrirle un supporto per il suo fondo pensione. Un modo come un altro per mostrare supporto verso un così fiero tutore della legge…
- Come no. E immagino che, in cambio, sarebbe il caso che io chiudessi un occhio sulla roba che il suo cliente fa passare nel porto, vero?
L’avvocato alza le spalle.
- Non possiamo in alcun modo influenzare il lavoro della Polizia. Certo, è risaputo che le Forze dell’Ordine non hanno risorse infinite e che il concentrarsi su un’indagine distoglie sempre tempo e uomini da altre situazioni. E ho sentito dire che la piaga delle bande di latinos nei quartieri del centro sta diventando più grave ogni giorno che passa…
Malone dà le spalle all’avvocato e si muove verso la finestra.
- Flannagan, le do un minuto per alzare i tacchi fuori di qui, prima che decida di inventarmi un buon motivo per sbatterla al fresco e lei sa che sono capace di farlo.
- Se le cose stanno così, riferirò quanto detto al mio cliente.
L’avvocato si alza, prende il borsalino e se lo cala in testa.
- Ah, un’altra cosa.
- Che vuole?
- Ci è giusta voce delle condizioni di suo padre… il mio cliente le esprime tutta la sua vicinanza per il dolore che lei e la sua famiglia state vivendo.
Malone si volta.
- Ma… voi come fate a saperlo?
- Avere amici nei posti giusti può fare la differenza, Commissario Malone - La bocca sottile di Flannagan si piega in un ghigno che, su un volto normale, potrebbe persino assomigliare a un sorriso. – E si dà il caso che il mio cliente abbia delle amicizie anche nel ramo dei… “pezzi di ricambio” per esseri umani, se così si può dire. Ci pensi, Commissario: nelle condizioni in cui versa suo padre, anche un singolo giorno di attesa può essere decisivo.
L’avvocato fa un cenno di saluto ed esce dall’ufficio.
Malone dà un altro pugno sulla scrivania, facendo rovesciare il portapenne.
Il vecchio apre gli occhi.
- Pa’!
Malone si alza in piedi e bacia la fronte del padre.
L’uomo lo guarda. Il mento gli trema.
- Ter…ry
- Si, sono qui, pa’. Non ti lascio.
-Terry… T-TGHAAAAAAAA!
Il fiotto di sangue colpisce Malone in faccia. Gli entra negli, occhi, nella bocca e nel naso. Lui arretra, pulendosi il volto con le mani.
Stanley lo afferra e lo spinge via.
- Infermieri, presto! Abbiamo una crisi di rigetto!
Malone barcolla: suo padre sta sputando sangue come una fontana ed è scosso da convulsioni. Un gruppo di infermieri interviene nella stanza e lo portano via, chiudendo la porta dietro di lui.
Malone si lancia sulla porta. Urla, ma nessuno gli apre.
Il sangue di suo padre ha il sapore di cose morte.
Il sapore della corruzione.
di Agostino Langellotti
Malone si siede accanto al letto. Afferra la mano di suo padre e la bacia. La pelle è ruvida e odora di disinfettante.
- Sono qui, pa’.
L’anziano non risponde. Il petto scheletrico si alza e si abbassa sotto le coperte, ma gli occhi restano chiusi.
Dalla bocca semiaperta cola un filo di bava: Malone estrae un fazzoletto e pulisce la guancia scarna.
- Quanto resterà ancora in questo stato?
Si volta: il Dottor Stanley fa spallucce, facendo tremare le guance grasse che sbucano fuori dalla mascherina.
- L’effetto dell’anestesia dovrebbe essersi quasi esaurito: suo padre si sveglierà da un momento all’altro – alza una delle mani da orso sulla spalla di Malone e la stringe. – L’intervento è andato bene e il suo corpo ha reagito magnificamente al trapianto.
Malone abbozza un sorriso.
- In famiglia siamo gente con la scorza dura.
Il medico ride e gli stritola la spalla.
- Ben detto. Poi, io non sono credente, ma trovare un donatore compatibile in così poco tempo ha del miracoloso.
Malone annuisce. Pulisce un altro filo di bava che sta colando dalla bocca del padre.
- Si. Un vero dono del Signore.
Malone sbatte un pugno sulla scrivania. Il portamatite trema, facendo oscillare penne ed evidenziatori al suo interno.
- Ma con chi crede di avere a che fare? Cazzo, dovrei sbatterla fuori a calci!
L’avvocato Flannagan incrocia le braccia.
- Commissario, penso che lei stia esagerando.
- Esagerando? Lei qui a offrirmi una tangente e pretende che io stia tranquillo?
L’avvocato alza le mani.
- Vada piano con le parole, Commissario. Io ho solo detto che il mio cliente sarebbe disposto a offrirle un supporto per il suo fondo pensione. Un modo come un altro per mostrare supporto verso un così fiero tutore della legge…
- Come no. E immagino che, in cambio, sarebbe il caso che io chiudessi un occhio sulla roba che il suo cliente fa passare nel porto, vero?
L’avvocato alza le spalle.
- Non possiamo in alcun modo influenzare il lavoro della Polizia. Certo, è risaputo che le Forze dell’Ordine non hanno risorse infinite e che il concentrarsi su un’indagine distoglie sempre tempo e uomini da altre situazioni. E ho sentito dire che la piaga delle bande di latinos nei quartieri del centro sta diventando più grave ogni giorno che passa…
Malone dà le spalle all’avvocato e si muove verso la finestra.
- Flannagan, le do un minuto per alzare i tacchi fuori di qui, prima che decida di inventarmi un buon motivo per sbatterla al fresco e lei sa che sono capace di farlo.
- Se le cose stanno così, riferirò quanto detto al mio cliente.
L’avvocato si alza, prende il borsalino e se lo cala in testa.
- Ah, un’altra cosa.
- Che vuole?
- Ci è giusta voce delle condizioni di suo padre… il mio cliente le esprime tutta la sua vicinanza per il dolore che lei e la sua famiglia state vivendo.
Malone si volta.
- Ma… voi come fate a saperlo?
- Avere amici nei posti giusti può fare la differenza, Commissario Malone - La bocca sottile di Flannagan si piega in un ghigno che, su un volto normale, potrebbe persino assomigliare a un sorriso. – E si dà il caso che il mio cliente abbia delle amicizie anche nel ramo dei… “pezzi di ricambio” per esseri umani, se così si può dire. Ci pensi, Commissario: nelle condizioni in cui versa suo padre, anche un singolo giorno di attesa può essere decisivo.
L’avvocato fa un cenno di saluto ed esce dall’ufficio.
Malone dà un altro pugno sulla scrivania, facendo rovesciare il portapenne.
Il vecchio apre gli occhi.
- Pa’!
Malone si alza in piedi e bacia la fronte del padre.
L’uomo lo guarda. Il mento gli trema.
- Ter…ry
- Si, sono qui, pa’. Non ti lascio.
-Terry… T-TGHAAAAAAAA!
Il fiotto di sangue colpisce Malone in faccia. Gli entra negli, occhi, nella bocca e nel naso. Lui arretra, pulendosi il volto con le mani.
Stanley lo afferra e lo spinge via.
- Infermieri, presto! Abbiamo una crisi di rigetto!
Malone barcolla: suo padre sta sputando sangue come una fontana ed è scosso da convulsioni. Un gruppo di infermieri interviene nella stanza e lo portano via, chiudendo la porta dietro di lui.
Malone si lancia sulla porta. Urla, ma nessuno gli apre.
Il sangue di suo padre ha il sapore di cose morte.
Il sapore della corruzione.
di Agostino Langellotti