Gruppo NEMICO: Lista racconti e classifiche

Appuntamento fissato per le ore 21.00 di lunedì 21 novembre
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antico
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Gruppo NEMICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 22 novembre 2022, 2:07

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BENVENUTI ALLA MICHELE VACCARI EDITION, LA TERZA DELLA DECIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 168° ALL TIME!

Questo è il gruppo NEMICO della MICHELE VACCARI EDITION con MICHELE VACCARI come guest star.

Gli autori del gruppo NEMICO dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo MARITO.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo ONNIPOTENTE.


Questo è un gruppo da OTTO racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da MICHELE VACCARI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK DECIMA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). Ho forzato solo per non fare capitare nello stesso gruppo due racconti con Malus.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo NEMICO:

L’inglese, di Matteo Mantoani, ore 23.07, 4977 caratteri
Cuore Nero, di Agostino Langellotti, ore 01.21, 4124 caratteri MALUS QUATTRO PUNTI
Contributo Speciale, di Mario Pacchiarotti, ore 00.37, 4067 caratteri
Io amo solo te!, di Andrea Spinelli, ore 23.10, 4973 caratteri
L’innocente, di Sarah Santeusanio, ore 00.48, 4582 caratteri
Knockout, di Gabriele Loddo, ore 00.36, 1861 caratteri
Corrotto, di Damiano Meloni, ore 23.08, 4964 caratteri
L’odore, di Sara Passannanti, ore 00.20, 4814 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 1 DICEMBRE per commentare i racconti del gruppo MARITO Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 2 DICEMBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo MARITO e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo MARITO.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA MICHELE VACCARI EDITION A TUTTI!



alexandra.fischer
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Re: Gruppo NEMICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 22 novembre 2022, 16:43

Buon pomeriggio, ecco i miei commenti e relativa classifica:

L’inglese di Matteo Mantovani Tema centrato. Un monsignore coinvolto in un terremoto conosce un inglese omosessuale con la passione dell’orrido: nelle sue opere si vede la corruzione dei corpi, identica a quella vista dal religioso in una delle vittime del sisma. Molto bella l’evoluzione del personaggio del monsignore, da turbato dall’inglese dalle maniere delicate, come nella scena del corpo che ricopre con il lenzuolo a disgustato dalla visita alla casa dell’inglese, sporca, eccetto la zona dedicata all’arte. Il Lettore capisce perché il monsignore non possa accettare il caffè da un individuo simile. La corruzione ha la sua potenza nel finale, nella scena in cui il monsignore calpesta la scodella di minestra avariata. Capisce di non poter salvare quella pecorella smarrita. Forse causa del terremoto?

Cuore Nero di Agostino Langellotti Tema centrato. La storia ha un che di hard-boiled. L’incorruttibile Malone, deciso a rifiutare il supporto del viscido avvocato Flannagan che fa da tramite a un cliente armatore invischiato in traffici illeciti, ha un punto debole. Il padre malato di cuore. Rifiuta l’offerta di un cuore nuovo per il genitore, il quale è stato appena sottoposto a un trapianto ed è ancora debole. Scelta pagata con la vita del genitore. Il ripensamento finale del figlio mostra il cambio di Malone da integerrimo a corrotto. Molto belli e scorrevoli i dialoghi, e ben reso l’ursino Dottor Stanley.
Attenzione usa le virgolette di Inserisci simboli e ti riporto la frase corretta:
− Sì, un vero dono del Signore.

Contributo Speciale di Mario Pacchiarotti Tema centrato. L’iter kafkiano di Marco per ottenere la pensione lo si vede prima dalla serie di numeri che indicano fila, repertorio, sportello e tanto di colori. I nomi delle tasse sono in burocratese e la parte più buffa riguarda la tassa che lui non ha pagato: l’anticorruzione, solo che, per una stortura dell’ufficio pensioni, è costretto ad allungare la bustarella di cento crediti al giovane e untuoso impiegato. Storia ucronica, certo, ma che pian piano potrebbe diventare reale. C’è tutto lo spazio per trasformarla in un romanzo.
Attenzione:
«La pratica così com’è non la posso mandare avanti, manca un pagamento»
Marco frugò nelle tasche e ne estrasse un foglio un po’ sgualcito

Io amo solo te di Andrea Spinelli Tema centrato. La tecnica è molto moraviana. Il Lettore vede dapprima un quadro normale, la moglie alle prese con l’amante, il marito perso nei suoi pensieri in salotto. Arriva l’amico di famiglia per il compleanno di Doriana, e qui i dialoghi si fanno serrati, trascinanti. Il marito sta per morire di un tumore. La moglie lascia l’amante via smartphone appresa la notizia. L’amico si trasforma in nemico e vuole uccidere il marito di Doriana, perché ha scoperto la tresca fra questi e la moglie, ma la pistola fa cilecca. Doriana la raccoglie all’arrivo di Francesca, la causa di tutto. Stavolta la pistola spara. Molto efficace. C’è un’ironia caustica: dai post appassionati accompagnati dalle foto al delitto finale.

L’innocente di Sarah Santeusanio Tema centrato. Un novizio prossimo a diventare sacerdote si lascia traviare da una giovane donna dal fascino tutto particolare: un naso non perfetto ma splendidi occhi verdi e i capelli biondi. Il passato turbolento di lei fa desiderare al Lettore di mettere in guardia il giovane novizio. Certo, all’inizio si tratta di un incontro spirituale, lei vuole tornare al cattolicesimo diventato ragione di vita per il protagonista, ma finisce, prima di sparire dalla sua vita, per fargli provare turbamenti tali da sconvolgerlo e incrinarne la vocazione, malgrado le rassicurazioni ricevute: tutti peccano, non per questo si può gettare via la tonaca. Molto bello il paragone candore dell’anima-gabbiani in volo e anche i ricordi del protagonista da chierichetto bianco vestito e in rapporto privilegiato con l’Altissimo. Stridente l’immagine di lei in abito bianco, maschera di corruzione.

Knockout di Gabriele Loddo Tema centrato. Il pugile deve rinunciare a mostrare il suo talento contro uno sbruffone, che rendi caricaturale con soprannomi gustosi, ‟Il terrore del Sud”, ‟Il Gancio destro di Taormina”, ‟Il terrore dei Caraibi”. Caricaturale anche l’anziano arbitro che tu rendi con pochi tratti. Il pugile perde l’incontro sotto gli occhi del compare per avere il denaro necessario affinché il figlio possa riprendere a camminare e a vivere. Storia toccante, dai sentimenti complessi, che mostra un tratto di umanità nel mondo della boxe truccata. Bella la scansione temporale fra i numeri pronunciati dall’arbitro prima della dichiarazione di sconfitta e i pensieri del protagonista.
Attenzione:
‘sta sceneggiata
Corrotto di Damiano Meloni Tema centrato. Il mondo pieno di melma e con tanto di mostro disumanizzato è ben reso. Il lettore lo associa al liquame. Molto bella la scena iniziale del protagonista alle prese con una scatoletta di tonno scaduto. Rivolta lo stomaco al Lettore. Di qui parte lo scenario ucronico, la fine di un’era sicura. C’è dell’umanità nello sfacelo. Il protagonista rischia la vita per salvare un ragazzino dal mostro e ce la fa, ma si mostrifica a sua volta e si uccide.

Attenzione:
A carico della trama. Da dove viene il liquame? Che il fratello si sia trasformato in mostro dopo averla divorata in preda alla fame va bene, ma manca una causa scatenante.
È come se condannassi a morte me stesso

L’odore di Sara Passannanti Tema centrato. L’odore che pervade l’esistenza di Anita è quello della nonna morta, racchiuso nei garofani, nella gonna di lana cotta. E pervade quello del lievito madre della zia, della cera d’api dello zio e della pelliccia con i sacchetti di lavanda della zia oltre che della pioggia sulla terrazza. C’è nelle susine troppo mature, nella carcassa del cardellino e nel pus di un ginocchio sbucciato. È l’odore della morte, che fa da sostrato a quelli della vita. E la protagonista, al momento del trapasso, lo riconosce molto bene. Storia particolarissima, con pochi dettagli del quotidiano, la visita agli zii, il nascondino con il piccolo Giuliano, rendi con maestria.

La mia classifica è sofferta, siete tutti da podio:


L’odore di Sara Passannanti

Io amo solo te di Andrea Spinelli

L’innocente di Sarah Santeusanio

L’inglese di Matteo Mantovani

Cuore Nero di Agostino Langellotti

Contributo Speciale di Mario Pacchiarotti

Knockout di Gabriele Loddo

Corrotto di Damiano Meloni

Dario17
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Re: Gruppo NEMICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » mercoledì 23 novembre 2022, 16:52

L’odore

Un pezzo un po’ troppo onirico e sognante, estremamente prodigo di particolari sensoriali, l’unico vero pregio di questo pezzo.
L’abuso del verbo “sentire”, soprattutto nelle prime righe, ostacola la lettura tanto quanto l’impaginazione monolitica.
Mi ha convinto pochino sia lo stile che la trama quasi assente.
Non ho trovato il nesso con il tema, per quanto l’abbia cercato.

Corrotto

Un raccontino didascalico, che si impegna nel far immergere il lettore con lo stile trasparente che insegnano alcuni formatori (presumo il Duca in questo caso) i cui studenti presto o tardi vengono su MC per affilare le penne. Il che può essere solo un bene e un vanto per questi ultimi.
Purtroppo siamo a un livello piuttosto acerbo e l’effetto è quello dell’elenco di azioni che ti ha segnalato efficacemente Giuliano qua sopra.
Nella mia sconfinata ignoranza, ti consiglio di concederti frasi più lunghe e di non mettere sempre il flusso del pensiero alla fine di una sequenza regolare e sempre della stessa misura di micro-azioni. Miscela più che puoi per rendere il tutto più fluido. Con meno azioni elencate, avresti avuto più caratteri per particolareggiare l’ambiente che, sebbene si capisca benone cosa sia, meritava più cura e qualche dettaglio sfizioso in più.
La trama e il soggetto sono piuttosto banalotti e peccano di poca originalità, anche se personalmente adoro quando i partecipanti sfruttano il tema usando il secondo o terzo significato letterale della traccia, come hai fatto tu.

Knockout


Un raccontino “diretto” (perdonami il gioco di parole) la cui immediatezza è il punto forte tranne forse per l’inizio in cui il flusso dei pensieri che parte (e che poi va fino in fondo, senza fermarsi mai) crea un po’ di problemi nel capire la situazione.
Applico volentieri un po’ di “sospensione dell’incredulità” e mi faccio andar bene che durante un countdown un pugile, sebbene venduto e ancora ben lucido, si lasci andare a un monologo interiore e tenerone.
Hai usato pochi caratteri e per me su MC è sempre un peccato veniale, anche di fronte a veri capolavori del microracconto.
Un po’ di descrizione del ring, del palazzetto, dei tifosi, magari tramite la visuale ridotta di un occhio pesto?
Un tentativo finto di rialzarsi al countdown per poi lasciarsi andare sul sedere, magari di fronte al tavolo degli arbitri per fare più scena?
Se proprio vi pesano, dateli a me sti caratteri in eccesso! :D
Racconto più che convincente e scritto benino, fa il suo dovere. Tema centrato.

L’innocente


Un racconto-diario-confessione tutto raccontato, in cui più che un elemento mi ha colpito in positivo.
Ottima l’idea di far focalizzare il pg su un difettuccio fisico che però a lui aggrada parecchio.
Non credo che se una persona si neghi ad un'altra, possa essere accusata con un bigliettino di “tradimento”. Ho pensato che il monaco avesse addirittura avuto una seconda donna per un attimo. Sarebbe stato meglio un “Non mi abbandonare anche tu”.
Poi il racconto perde brio, si infila nell’ovvio finale preannunciato dalla preghiera iniziale e il finale aperto un po’ all’acqua di rose.
Il tema c’è, anche se avresti potuto spingere l’acceleratore sfruttando il terzo significato di “corruzione”, ovvero intrattenersi in atti libidinosi con un minorenne. E se lei lo fosse stata? Magari una 17enne? Una quasi maggiorenne, giusto per evitare di infilarti in un nido di vespe vista la delicatezza della cosa.
Si può migliorare.

Io amo solo te


Un tornado di personaggi, situazioni e pensieri forse troppo…troppo.
Per quanto la lettura sia fluida e rapida, stare al passo con le informazioni che diventano sempre di più stile valanga non è facile neanche un po’.
Sarebbe stato meglio focalizzarsi su un solo tradimento, su di un solo omicidio o solo sulla malattia.
L’amante stesso della protagonista perde efficacia e finisce debellato con un messaggino di addio, risultando piuttosto inutile ai fini della storia.
Poteva funzionare in un doppio parallelismo con i tradimenti del marito ma ormai ci si arriva nel gran climax del finale e non abbiamo tempo di ragionarci sopra.
Gli indizi che qualcosa andrà storto sono al limite del cliché: la tosse che SICURAMENTE non è raffreddore, la mano sotto il cappotto dell’ospite che SICURAMENTE nasconde un’arma, la frase interrotta a metà che SICURAMENTE è farlocca. Tutto questo da un tocco da parodia teatrale, non penso fosse stato quello lo scopo.
Un buon caso in cui andava applicato un sano LESS IS MORE per un pezzo che sarebbe stato di sicuro tra i primi posti in quel caso.

Contributo Speciale

Questo racconto mi ha riportato alla mente una vecchia storia di Paperino in cui, previo un misero compenso da parte di Zio Paperone, decide di andare a dichiarare il guadagnato per pagarci le tasse. Ovviamente burocrazia paperopolese ingarbugliata a manetta ed effetto comico riuscito, proprio come nel tuo caso.
Stesse sensazioni.
Per l’effetto comico-tragico metti certi particolari che non avrebbero sfigurato in un libro/film di Fantozzi, ciò è un punto a favore.
Dialoghi carucci, buon ritmo, finale tragicomico che ci vuole.
Tema centrato in maniera classica che più classica non si può, ma va bene.

Cuore Nero

Accidenti, abbiamo quasi scritto lo stesso racconto, seppur con ambientazioni diverse!
Qui siamo nell’hard-boiled duro, un racconto di pancia dai toni polizieschi.
Non male la suddivisione in tre atti, artigianale e non troppo canonica ma convincente.
Mi hanno urtato parecchio i dialoghi e alcune gestualità dei pg stereotipate.
I pugni sulla scrivania.
“le do un minuto per alzare i tacchi…” (che poi un minuto è tantino per cacciare qualcuno in malo modo)
“Vada piano con le parole”
“Con chi crede di avere a che fare…”
“Ma voi come fate a saperlo…”
Questa è una penna decisamente esperta e quindi in un buon impianto, i clichè si notano il doppio.

Da evitare come la peste il Terry… T-TGHAAAAAAAA, funziona malissimo su un testo scritto.
Finale liricheggiante ma ci sta.

L’inglese


Si sono già spellati le mani in sonori applausi qua sopra per quanto riguarda stile e perizia, evito di sprecare caratteri per confermare in buona parte le buonissime impressioni che hai dato.
Tutto bene monsignore? – Non preoccuparti e scava
Forse sono io il picchiatello ma mi ha raccontato la nota barzelletta:
Papà quanto è lontana l’america? – Zitto Pierino e nuota
Magari ho letto male io il sottotesto, però ho captato che l’omosessuale vero sia il prete protagonista, in piena negazione di se a causa del suo ruolo.
Se così fosse, chapeau. Hai inserito un conflitto interno convincente in così pochi caratteri.
Punti in più per aver utilizzato il tema “corruzione” col significato meno abusato.

__________

I. L’inglese
II. Contributo Speciale
III. Cuore nero

IV. Knockout
V. Io amo solo te
VI. L’innocente
VII. Corrotto
VIII. L’odore

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ItaliaLeggendaria
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Re: Gruppo NEMICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » venerdì 25 novembre 2022, 11:41

Ecco la mia classifica. Abbastanza complicata da fare perché molti pezzi si sono battuti arduamente per salire sul podio.
1. Knockout
2. Io amo solo te
3. Contributo speciale
4. Cuore nero
5. Corrotto
6. L'innocente
7. L'inglese
8. L'odore

1. Knockout
Ciao Gabriele. Piacere di leggerti.
Hai sfruttato bene una sfumatura non ovvia del tema, lo hai lasciato intendere dal contesto senza sbatterlo in faccia come se fosse una mazzetta.
Mi piace anche che il testo non sia più lungo perché sarebbe stato un voler caricare troppo di emozioni un lasso di tempo veramente irrisorio. E su questo ti faccio solo un piccolo appunto: mi è piaciuto lo scandire del tempo con il conteggio dell'arbitro, ma se penso al tempo che ci è voluto per leggerlo (o pensarlo per il pov) sembra quasi che l'arbitro aspettasse a contare affinché il pugile potesse finire il suo pensiero. Avrei saltato qualche numero come per far capire che del tempo era passato o avrei staccato maggiormente i numeri (cioè in una battuta l'uno, in un'altra il due e così via), in modo da dare ancora più enfasi al tempo che trascorre.
Comunque ottima prova. Buona sfida

2. Io amo solo te
Ciao Andrea. Piacere di leggerti.
Un racconto che mi è piaciuto particolarmente per gli intrecci e le storie dei personaggi, seppur alcuni dettagli o passaggi siano un po' cliché. I caratteri purtroppo non aiutano a presentare così tante persone e vicende, ma sei stato bravo per lo spazio a disposizione.
Per quanto riguarda il tema direi che lo hai preso, ma lo si intuisce solo dopo un'attenta rilettura. A primo acchito le mille rivelazioni di trama oscurano la declinazione che hai voluto dare del tema. La corruzione dei rapporti personali, della famiglia e la corruzione del corpo con quel tumore allo stadio terminale (forse colpa del karma di aver tradito la moglie?).
Avrei chiuso il racconto senza lo sparo, che mi sembra fin troppo, ma nel complesso mi è piaciuto.

3. Contributo speciale
Ciao Mario. Piacere di leggerti.
Tema immediato e nella sua classica accezione, ma simpatico il modo in cui lo hai presentato. Una paternale sul contributo anti-corruzione e poi con la classica bustarella si accelera la pratica. A chi non è capitato?
Un po' scarna la "presentazione" dei personaggi che crea un po' la sensazione di voci nel vuoto, ma qui a minuti contati ci può stare visto il limite di caratteri.
Buona prova.

4. Cuore nero
Ciao Agostino. Piacere di leggerti.
Il tema c'è, anche se bruttino l'aver sputato addosso al lettore il sapore corrotto, e il racconto scorre fluido. Un po' stereotipati i personaggi, ma niente che disturbi troppo la lettura. Buona l'alternanza temporale e buoni i dettagli che arricchiscono la scena. Non c'è molto da aggiungere, se non che da una penna come la tua mi sarei aspettata più inventiva e dialoghi più accattivanti.
Buona prova.

5. Corrotto
Ciao Damiano, benvenuto e piacere di leggerti.
Hai uno stile di scrittura immersivo e ben focalizzato e questo mi piace. Il testo è fluido e si legge tutto d'un fiato.
Il tema è centrato, ma il tutto mi ha lasciato un non-so-che di insoddisfazione. Mi chiedo da dove sia venuta la melma e cosa sia in realtà, mi chiedo perché il personaggio pensi di salvare quel ragazzino dal corrotto per lasciarlo morire di fame...certo in così pochi caratteri non è facile, ma mi sembra che mi manchi qualcosa.
Inoltre il termine corrotto per indicare il mostro mi sembra un po' una forzatura per voler far spiccare il tema mettendoci un'etichetta. Se tu avessi usato il termine mostro o una parola inventata non sarebbe cambiato nulla per la centralità del tema, ma credo che il testo avrebbe acquisito forza.
Una buona prova.

6. L'innocente
Ciao Sarah. Piacere di leggerti.
Tema centrato, sicuramente. Ammetto che non avevo capito che il protagonista fosse un novizio o che comunque stesse facendo il percorso per diventare prete. Pensavo fosse una persona qualunque.
Pensavo anche che la ragazza non fosse cristiana visto che hai scritto che chiedeva come praticassero la meditazione loro cristiani. Sono cose di poco conto, ma che nel complesso hanno reso un pochino più macchinosa la lettura.
Non è una scrittura immersiva, che io prediligo, ma l'idea è buona.
Buona prova.

7. L'inglese
Ciao Matteo.
Ho riletto il tuo pezzo più volte e ho letto anche i commenti che ti hanno fatto. Dopo tutto ciò, credo di poter dire che questo testo non faccia per me.
Nonostante le riletture ho fatto fatica a capire il protagonista, non sono riuscita a perdermi nei suoi pensieri o a capire cosa volesse trasmetterci. Ammetto che non sono stata capace di capire neanche bene la figura dell'inglese: una sorta di doppia faccia, ma che, forse per il poco spazio a disposizione, sembra solo uno con personalità multiple e un non-so-che di schizofrenia o altra malattia mentale.
Il tema c'è, non posso dire il contrario, ma non aver capito la vicenda mi lascia quel senso di insoddisfazione che prevale su tutto.
Mi dispiace.

8. L'odore
Ciao Sara.
Lo stile di scrittura che hai usato non aiuta a figurarsi bene ciò che succede. Ho dovuto leggerlo un paio di volte solo per riuscire a capire, vagamente, lo scorrere del tempo. Non riuscivo a figurarmi Anita, né l'ambiente in cui si è svolta la vicenda.
La pertinenza col tema è difficile da individuare. Credo che tu volessi sviscerare la corruzione come putrefazione/marcescenza, ma passa decisamente in secondo piano rispetto al resto. E lo stile di scrittura non ha aiutato proprio.
Forse hai voluto mettere troppo per così poco spazio.
Buona sfida.

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GiulianoCannoletta
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Re: Gruppo NEMICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » domenica 27 novembre 2022, 10:28

Ecco i miei commenti e la soffertissima classifica. Grazie per le belle letture!

1. Contributo Speciale, di Mario Pacchiarotti
2. Knockout, di Gabriele Loddo
3. L'inglese, di Matteo Mantoani
4. Cuore nero, di Agostino Langellotti
5. Io amo solo te!, di Andrea Spinelli
6. L’odore, di Sara Passannanti
7. L’innocente, di Sarah Santeusanio
8. Corrotto, di Damiano Meloni


L’inglese, di Matteo Mantoani
Ottimo stile e interessante declinazione del tema, senza dubbio originale.
Il punto di vista del prete, viziato dalle sue emozioni e dai suoi desideri, risulta completamente inaffidabile e si ribalta nel secondo paragrafo, quando si scontra con le reali intenzioni e pulsioni dell'inglese.
La storia funziona e ha una sua chiusura, ma, impressione mia, è come se meritasse un terzo paragrafo, una sintesi dopo la tesi iniziale e l'antitesi del secondo pezzo.

Cuore Nero, di Agostino Langellotti
Racconto che fa il suo dovere, tema declinato in stile poliziesco (volevo scrivere hard-boiled ma mi sono accorto che sarei stato il terzo in tre commenti). I personaggi sono un po' stereotipati, nei ruoli, nelle movenze nei dialoghi, al punto che pare quasi una cosa voluta, un omaggio a film e romanzi del genere.
Qualche imprecisione ("Ci è giusta voce" o quel "supporto" ripetuto due volte in due righe), dovute presumo alla consegna sullo scadere.
Il finale è al limite dello splatter, ma secondo me funziona.

Contributo Speciale, di Mario Pacchiarotti,
Hai interpretato il tema in una delle accezioni più immediate e hai costruito un racconto piacevole, votato al paradosso di una burocrazia appesantita e ingolfata all'inverosimile (per fortuna che c'è il contributo di de-burocratizzazione :) )
Il finale dà quel senso di stanchezza e rassegnazione del sopportare l'ennesima ingiustizia perché "è così che funziona", colpisce nel segno perché tutti bene o male ci siamo trovati in una situazione simile, per piccola che fosse.
Mi pare che tu abbia portato il racconto esattamente dove volevi, e questo è senza dubbio una qualità.

Io amo solo te!, di Andrea Spinelli
Il tema cascava a puntino per avventurarsi nei meandri oscuri dell'animo umano. La corruzione che hai messo in scena è quella dei rapporti basati sull'ipocrisia e la menzogna, in una girandola di tradimenti incrociati, con un colpo di scena finale che con me ha funzionato alla grande.
Rileggendolo una seconda volta (e sapendo del finale) lo scambio di messaggi mi è sembrato un po' artificioso e la pistola impugnata e usata dalla protagonista con troppa leggerezza, ma tutto sommato sono escamotage che funzionano per il racconto.

L’innocente, di Sarah Santeusanio
Il punto di forza del racconto, a mio avviso, è il modo in cui trasmetti al lettore la pena e i turbamenti del protagonisti. Hai usato molto bene la prima persona per far emergere tutto il suo dramma interiore. Inoltre ci sono alcuni passaggi e dettagli davvero ben riusciti.
Il rovescio della medaglia è che dal suo racconto il protagonista emerge un po' passivo, come se gli eventi li avesse subiti invece che esserne parte attiva. Nulla di sbagliato, è perfettamente in linea con la sua caratterizzazione (e con la struttura del racconto che è una sorta di "confessione"); semplicemente, per mio gusto gusto personale, mi trovo meno coinvolto ed empatizzo meno con protagonisti così.

Knockout, di Gabriele Loddo
Un bel racconto, un flusso di pensieri sporco e ruvido scandito dal conto alla rovescia per il ko. Sei rimasto parecchio al di sotto del limite massimo di caratteri e per me hai fatto bene, hai usato quelli che ti servivano senza dilungarti inutilmente.
Le informazioni ci vengono date un po' alla volta e non possiamo fare a meno di trovarci d'accordo con questo pugile che ha venduto l'incontro per il bene di Luigino.
Ho pensato che potevi caricare ancora di più il peso e la drammaticità della scelta, per esempio facendo emergere che era un incontro particolarmente importante, con un titolo in ballo inseguito per tutta la vita, a cui aveva appunto rinunciato per il bene del figlio.

Corrotto, di Damiano Meloni
Del tuo racconto mi è piaciuta la padronanza dello stile, una prima persona che ci trascina nel pieno dell'azione. In particolare mi piace l'utilizzo di altri sensi, come l'olfatto.
Se posso darti un consiglio, ti direi di provare a snellire alcuni passaggi; con la prima persona al presente a volte si tende a eccedere nel descrivere tutte le micro-azioni del nostro personaggio, cercando di aumentare l'immersione, ma con il rischio di creare un effetto-lista che a me non piace molto. Per esempio il primo rigo, in cui descrivi anche come si apre una scatoletta di tonno. Potrebbe essere semplicemente "afferro l'ultima scatoletta di tonno dalla credenza e la apro".
La storia in sé è bella e intrattiene, forse un po' troppo lineare, va esattamente dove ci si aspetta.

L’odore, di Sara Passannanti
Un racconto particolare, sicuramente con molti elementi suggestivi. Interessante questa ricerca degli odori guasti da parte di Anita, che si lascia conquistare da questi rituali furtivi.
Mi è parso però un testo un po' sbilanciato, come se fosse occupato da una lunga premessa per poi risolversi in poche righe. Molto belli i primi paragrafi in cui lei scopre questo suo desiderio e si lascia tentare, sempre in bilico per la paura di essere scoperta, ma questa premessa mi pare che poi non si sviluppi appieno e abbia una conclusione frettolosa.
Mi sarebbe piaciuto seguire i turbamenti di Anita nelle sue relazioni da adulta, con questo segreto che si porta appresso, ma sarebbe servito un testo ben più lungo.
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Emiliano Maramonte
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Re: Gruppo NEMICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » lunedì 28 novembre 2022, 16:46

Eccomi qui!
Di seguito classifica e commenti!
Buona gara a tutti!

CLASSIFICA:

1. L'INGLESE di Matteo Mantoani
2. CUORE NERO di Agostino Langellotti
3. IO AMO SOLO TE! di Andrea Spinelli
4. CONTRIBUTO SPECIALE di Mario Pacchiarotti
5. L'INNOCENTE di Sarah Santeusanio
6. KNOCKOUT di Gabriele Loddo
7. CORROTTO di Damiano Meloni
8. L'ODORE di Sara Passannanti



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COMMENTI:

L’INGLESE di Matteo Mantoani
Diversamente dalla scorsa Edizione, qui ti sei gettato a capofitto nella storia con grande consapevolezza e, soprattutto, sulle ali di una rilevante ispirazione.
Hai centrato il tema in maniera molto intelligente. Quando stavo cercando un'idea per il mio racconto, ho subito pensato alla corruzione della carne, ma poi l'ho accantonata immaginando che sarebbe stata una declinazione molto gettonata. Nel tuo caso, però, hai dato al nucleo tematico una sfumatura particolare: non si tratta solo di tentazione carnale del monsignore (e qui c'è una velata critica anticlericale?) ma la corruzione è quella interiore dell'inglese. E il bello è che il lettore si trova di fronte a vari dilemmi morali o, comunque, a perplessità non da poco: in fondo cosa fa di male l'inglese? Sì, certo, è un'arte macabra e discutibile, ma non ha ucciso nessuno, quindi... E cosa è peggio? Il desiderio omosessuale del prelato o la passione dell'inglese? O addirittura il pregiudizio dei paesani verso i gay? Veramente interessante questa stratificazione di implicazioni e tutto ciò ti fa onore.
A parte qualche piccolissima "ingessatura" tecnica nel primo paragrafo (di cui ti do conto qui sotto), però hai uno stile preciso è perfettamente funzionale alla storia che hai voluto raccontare, quindi per me racconto vincente!

CUORE NERO di Agostino Langellotti
Nel complesso ho gradito il tuo racconto. E' onesto, arriva dove deve arrivare, e lo fa in maniera ordinata e senza particolari sussulti. Mi accodo a chi ha parlato di stereotipi e, aggiungo, un po' più di impegno sui dialoghi avrebbe dato una marcia in più al valore del testo, che è comunque buono, ma immagino che sia stato "doloroso" dover rinunciare a qualche rilettura in più per l'ansia del tempo che scorreva... Minuti Contati è anche questo.
Non ho altro da aggiungere. Tema centratissimo.

CONTRIBUTO SPECIALE di Mario Pacchiarotti
Dunque: il racconto è gradevole e ha tutto il sapore di una satira alla Fantozzi ma con un pizzico di serietà in più. Non c'è un'inventiva spumeggiante o particolarmente guizzante, ma il testo fa quello che deve fare, veicola bene il disprezzo per un tipico malcostume italiano. Amara e intelligente la chiusa con la bustarella chiesta per aggirare le leggi... contro le bustarelle!
Non sono certo io che devo farti tirate di orecchie sulla parte tecnica (vista e considerata la tua esperienza di autore...), ma in questo racconto ho trovato un pochino di svogliatezza, non è il tuo solito tocco attento e preciso. Ci sono alcuni passaggi "ingessati" che avrebbero meritato un alleggerimento (magari te li segnalo dopo) e fastidiose ripetizioni di termini (lavoro/pratica, ad esempio); ho pensato, però, che ciò sia stato causato dalla fretta o da un certo affanno nell'arrivare alla conclusione (e lo testimonierebbe l'orario di consegna).
Il tema è centrato in maniera letterale e prova interessante.

IO AMO SOLO TE! di Andrea Spinelli
Questo racconto nasconde una grande complessità dietro un'apparente scorrevolezza del testo. C'è un gioco di rimandi e di linee parallele che si congiungono nel colpo di scena finale che, devo essere sincero, mi ha stupito. Avevo dimenticato la vicenda dell'amante e, una riga prima della rivelazione, mi sono detto: "Ma allora a che cavolo serve la chat con l'amante?".
Forse hai voluto strafare con i tanti personaggi per soli 5000 caratteri, ecco perché ho parlato di apparente scorrevolezza del testo; a tratti si fa a fatica a seguire bene la vicenda, per cui ho dovuto rileggere i passaggi più di una volta. In ogni caso è lodevole il tentativo di tenere dritto il timone della narrazione compiendo salti mortali tra le relazioni parallele.
Tema preso non pienamente (bisogna sforzarsi di interpretarlo) ma è incastonato in un racconto comunque gradevole e a suo modo intelligente.

L’INNOCENTE di Sarah Santeusanio
Ho letto il racconto con piacere non senza una generale sensazione di "ovvietà". Mi spiego. La trama scorre tutta in una direzione che si capisce benissimo sin dall'inizio: la corruzione della carne di un novizio; il ragazzo cerca di resistere alle tentazioni (normalissime per la sua età) e non ci riesce perché conquistato dall'amore e dalla bellezza di una ragazza. Punto. Ci fosse stato qualche altro elemento perturbante, il testo avrebbe avuto ben altro peso specifico e forza narrativa. In definitiva mi è venuta in mente la vicenda di Adso da Melk de "Il nome della rosa", ma nel film il pathos e il lirismo erano altra cosa.
Racconto senza infamia e senza lode. Tema centrato.

KNOCKOUT di Gabriele Loddo
Da un lato provo dispiacere quando vedo racconti brevi a fronte di un limite di caratteri maggiore: è un vero spreco, che però si può ritorcere molto sull'autore e poco sul lettore. Dall'altro, però, sono tremendamente incuriosito di capire come l'autore abbia giostrato i pochi caratteri utilizzati. E qui vengo al tuo: la storia è commovente e va dritta al punto, senza fronzoli. Oltretutto, da padre io stesso, ho solidarizzato tantissimo col protagonista: quale genitore non farebbe immani sacrifici per il benessere e la felicità dei propri figli? Lo stile, inoltre, è molto gradevole, ruvido e imperfetto sicuramente per scelta, e ci sta. Quello che manca è un po' più di coraggio nel creare un contesto più ricco e credibile. Ad esempio, calcando la mano sulla sofferenza patita in seguito al knock out, oppure a input ambientali e così via. Nelle prossime Edizioni prova a ragionare su una distanza più lunga.
Tema centrato e racconto che colpisce per la immediatezza nel trasmettere un messaggio, ma risulta insufficiente per lo scarso coraggio nel dare al lettore qualcosa in più.

CORROTTO di Damiano Meloni
Alla prima lettura mi è venuto in mente un bellissimo romanzo di uno dei miei autori horror preferiti, ossia Richard Laymon. Il libro si chiama "Una notte di pioggia" e si parla di un'improvviso acquazzone di melma nera che cade su una cittadina e trasforma i suoi abitanti in belve feroci assetate di carne. Ho apprezzato, dunque, i riferimenti (non so quanto voluti) a certi punti fermi della "mitologia" zombie. E sinceramente non mi ha importato molto la motivazione della comparsa della melma nel mondo, perché mi sono focalizzato sull'azione.
La trama è lineare e arriva senza particolari guizzi di originalità alla fine. Inoltre mi è sorto un grosso dubbio: siamo proprio sicuri che il protagonista a un certo punto voglia davvero prodigarsi in un gesto di umanità, addirittura mettendo a forte rischio la propria vita in un mondo di mostri? Te lo dico perché di solito, in questo genere di storie, chi vive in mezzo a un'apocalisse zombie diventa fortemente individualista ed egoista e ha un solo obiettivo in mente: sopravvivere e salvare se stesso. In tutti i film e i romanzi di zombie (o similari) chiunque si trovi di fronte a una scena come quella da te descritta, non rischierebbe la pellaccia (se non per i propri famigliari o i figli...) ma lascerebbe morire il malcapitato all'esterno...
Lo stile è ancora da sbozzare e ci sono alcune imperfezioni che, spero, derivino solo dalla fretta o da sciocche disattenzioni tipo "succulente" in luogo di "succulenta" e "ringrinzita" in luogo di "raggrinzita". Infine, all'inizio ti sei lasciato andare a troppe ripetizioni che indispettiscono ("tonno", "scatoletta", "schifo"/"schifoso", "melma") e a troppi partitivi.
In generale, però, il racconto è gradevole. Mi è piaciuta l'atmosfera lugubre, il ritmo narrativo e l'immersività.

L’ODORE di Sara Passannanti
Non farò il solito rimprovero su quanto sia antipatico il "muro di parole" perché, a suo modo, anche questo è una maniera di raccontare. Certo, qualche capoverso in più avrebbe sicuramente giovato alla gradevolezza dell'esperienza di lettura, ma sono comunque arrivato alla fine.
Ho apprezzato l'originalità della prospettiva: un'esistenza legata agli odori e, con riferimento al tuo racconto, a un odore in particolare. Il testo è tutto raccontato, sembra il frammento di un libro d'altri tempi, eppure ha un suo appeal. Peccato che la storia sia stata sviluppata in maniera poco equilibrata. Da una interessante premessa, sarebbero potute scaturire delle conseguenze altrettanto interessanti, ad esempio: come avrebbe inciso l'ossessione per gli odori sulla vita di Anita? Io avrei voluto "vederli" questi sviluppi. Hai riempito il lettore di input sensoriali e informativi ma poi finisce tutto in maniera rapidissima con la morte della protagonista. Quindi? Peccato davvero.
Peccato anche per la (quasi) totale assenza di elementi per arrivare al tema del contest. Io ho interpretato così: la corruzione sta nel modo in cui l'odore del titolo ha inciso negativamente sull'esistenza di Anita. Per il resto, buio pesto.

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Davide_Mannucci
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Re: Gruppo NEMICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » martedì 29 novembre 2022, 10:12

Ecco commenti e classifica:

1 - Io amo solo te!, di Andrea Spinelli
2 - Contributo Speciale, di Mario Pacchiarotti
3 - L’innocente, di Sarah Santeusanio
4 - L’inglese, di Matteo Mantoani
5 - Cuore Nero, di Agostino Langellotti
6 - Knockout, di Gabriele Loddo
7 - L’odore, di Sara Passannanti
8 - Corrotto, di Damiano Meloni



1 - IO AMO SOLO TE!

Ciao Andrea! Sono contento di aver letto questo racconto. Io l’ho trovato davvero valido e per niente complesso. Non vedo difficoltà a seguire il perfetto intreccio di personaggi. Hai costruito e seminato tutto bene e alla fine non. mi sono gettato in terra gridando “che casinoooo”....no...ho detto “aaah forte”. Quindi per me è un bel 9 in pagella. Perfettamente centrato il tema. SI capisce fin da subito la corruzione. E se non è corruzione quel contesto lì...quale lo è? Hai centrato perfettamente quello che cerco in un racconto: riuscire a gestire così tanta roba in 5000 caratteri non è da tutti. Complimentoni! Non so dove ma sei in alto per me.


2 - CONTRIBUTO SPECIALE

Ciao Mario, mi sa che è la prima volta che ti devo commentare nell’Arena ma forse mi sbaglio. Non è però la prima volta che ti leggo e anche stavolta hai confermato che ci sai fare. La storia è apparentemente banale e lineare, senza guizzi o acrobatici plot twist che tanto piacciono in questi lidi. Una storia semplice, piatta e noiosa, un racconto dell’ordinario. Quindi? Quindi mi è piaciuta tantissimo! Hai reso molto bene tutto. Hai preso il banale e l’ordinario e l’hai vivisezionato, analizzato e reso assolutamente speciale ed emozionante. Bravo! Io questo lo chiamo “Effetto Stoner”, riferendomi al meraviglioso, ordinario e banalissimo romanzo di Williams. Ci sono spunti e dettagli geniali che catturano l’attenzione e ti trascinano con Marco e l’impiegato. Ad esempio quel togliere il fermaglio con noncuranza è il massimo perché descrive molto bene il senso di frustrazione quando vediamo trattare con indifferenza il lavoro che facciamo il giorno prima con dedizione e rispetto del lavoro degli altri. Poi questo toglie il fermaglio con noncuranza, a volte pure scocciato, e ti viene da pensare “ma vaffanculo., la prossima volta te li porto sciolti, unti e accartocciati”. Bravo! E bravo anche per quella litania dei documenti che passano da una mano all’altra. SI percepisce l’ansia di Marco.
Ottimo il finale, amaro, che strappa un sorriso di rassegnata constatazione della realtà. Marco è pure felice perché tutto viene risolto dalla cara, buona vecchia corruzione.
Un racconto che premierò sicuramente perché l’effetto Stoner mi è parecchio piaciuto.
Alla prossima



3 - L'INNOCENTE

Ciao Sarah, piacere di leggerti. Il racconto è ben costruito e fila tutto liscio, al netto di qualche pesantezza nello stile nelle prime righe, ma niente che faccia stracciare le vesti. Io sono riuscito molto ad empatizzare col protagonista. Secondo me, anche se è la prima cosa che leggo scritta da te, sei molto b rava a caratterizzare l’interiorità dei personaggi. Ottima la gestione del raccontato, brava e piacevole la linea narrativa, anche se è vero che tutto scorre anche fin troppo ovviamente. Questo però non è un elemento entomologhi che mi ha dato fastidio. E che ci deve essere sempre e per forza ‘sto cavolo di plot twist? Ma anche no! Il povero monaco è già devastato dentro di suo, diamogli pure il plot twist.
Brava, racconto che contribuisce a mettermi in difficoltà per la classifica. Mi è successo come giudice nella precedente Edition e mi succede adesso. Accidenti alla miseriaccia cane!
Complimenti ancora
alla prossima


4 - L'INGLESE

Ciao Matteo, piacere di leggerti di nuovo.
Ho notato come nell’ultima gara, la Vizietto Edition insomma, ti fossi addentrato in campi non proprio tuoi, anche se il tuo stile non ha mai vacillato. Qua invece torni prepotentemente a fare il Mantoani e a rompere gli equilibri. Ho apprezzato molto la storia, il pathos, l’empatia, l’ambiente e le descrizioni perfette. Hai talmente fatto il tuo che lo stile, sempre perfetto anche quando scrivi cagate (con amore, naturalmente), risulta ancora più Mantoanesco, ovvero perfetto. Uno stile tuo, personale che fa scorrere la storia che è un piacere. Rendi bene le sensazioni del protagonista e lo schifo che prova. Si entra subito in sintonia col significato del racconto e si apprezza tutta la lettura, fino a quella perla...Ah soul....asshole... Chapeau. Sei il primo del girone che ho letto, quindi non ho parametri di confronto ma la valutazione è al top. Una prova più che ottima. Complimenti, bravissimo!

Alla prossima

PS
Scherzo per le cagate...ovviamente :P


5 - CUORE NERO

Ciao Agostino, un piacere rileggerti!
Al netto di quanto già è stato detto agli stereotipi, trovo il tuo racconto un po’ al di sotto di quello che di solito ci regali. Lo stile è buono, per carità ma è come se non avessi avuto tempo o energia sufficiente per spremerti di più su alcuni passaggi, come i dialoghi. La fretta o la stanchezza si vede negli errori che già ti sono stati segnalati (come “portano” anziché “porta”). Detto questo tu, anche quando non sei in forma tiri fuori sempre dei racconti da 7 sul registro di classe (e son bassino di voti io).
Prova comunque buona.

A presto


6 - KNOCKOUT

Ciao Gabriele, piacere di leggerti!
Il racconto è così ben scritto, ben svolto e va così dritto al punto che è un vero peccato non aver osato di più con ancora oltre 3000 caratteri a disposizione. Però, accidenti se si empatizza con questo povero pugile, sottomesso alla corruzione (tema centrato) per amore del figlio. Una buona prova che però mi lascia la curiosità di voler saperne di più. Non male anche la scelta equilibrata delle parolacce. Hai messo solo quelle che servivano. Mannaggia la miseria, qua poteva venir fuori una bomba.
Alla prossima



7 - L'ODORE

Ciao Sara, piacere di leggerti.
Anche io ho inciampato su quel verbo “sentire” troppo ripetuto in pochi caratteri. Quello che però ho trovato di mancante nella tua storia è l’empatia col personaggio. Non si riesce davvero a entrare nella storia e nelle sue sensazioni. Peccato perché lo stile, al netto di qualche pesantezza, aiuta davvero a immergere il lettore in un’atmosfera che anche a me ha ricordato i maestri del realismo magico.Questo lo trovo un grosso può to a favore, amando io i maestri di cui sopra.

Alla prossima


8 - CORROTTO

Ciao Damiano, piacere di leggerti.
Il tema è sicuramente centrato e la storia si fa leggere con crescente pathos. tutto bene la struttura del racconto e la carica empatia ed emotiva. Quello che, per i miei gusti e la mia sensibilità di lettore, fa scricchiolare il racconto è l’esasperazione dello stile immerso. Troppi dettagli descritti con frasi brevi, come se il protagonista stesse spuntando una “to do List”. La scrittura immersa va bene utilizzarla ma può diventare un’arma pericolosa se esagerata, perché può dare un effetto noia che allontana dalla storia, una storia peraltro che meritava invece tutta l’attenzione del lettore. Naturalmente è solo la mia opinione ione. Non male come racconto, intendiamoci. Al netto di quello che ho sottolineato, è una prova discreta.

Alla prossima
Davide Mannucci

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antico
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Re: Gruppo NEMICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » martedì 29 novembre 2022, 18:00

Oltre a quella di Spartaco, dovete ancora ricevere due classifiche.

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Signor_Darcy
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Re: Gruppo NEMICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » mercoledì 30 novembre 2022, 19:28

Difficile, molto; a parte un pelo meno in un caso (non che questo abbia pregiudicato il livello del racconto, sia chiaro, che rimane buono), peraltro, il tema è stato declinato in maniera soddisfacente. Al tempo stesso, però, non ho trovato nessun racconto che davvero spiccasse sugli altri, a mio giudizio. Scelgo di premiare quello forse meglio costruito.

1. L’inglese
2. Contributo speciale
3. Knockout
4. Cuore nero
5. Io amo solo te!
6. Corrotto
7. L’odore
8. L’innocente


L’inglese, di Matteo Mantoani
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Contributo speciale, di Mario Pacchiarotti
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Knockout, di Gabriele Loddo
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Cuore nero, di Agostino Langellotti
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Io amo solo te!, di Andrea Spinelli
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Corrotto, di Damiano Meloni
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L’odore, di Sara Passannanti
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L’innocente, di Sarah Santeusanio
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MatteoBorile
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Re: Gruppo NEMICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » mercoledì 30 novembre 2022, 21:59

La classifica:
1-Corrotto di Damiano Meloni
2-L'innocente di Sarah Santeusanio
3-Contributo speciale di Mario Pacchiarotti
4-L'odore di Sara Passannanti
5-L'inglese di Matteo Mantoani
6-Cuore nero di Agostino Langellotti
7-Io amo solo te! di Andrea Spinelli
8-Knockout di Gabriele Loddo

I commenti:


L'innocente di Sarah Santeusanio
Di tutto il racconto la cosa che ho apprezzato di più è il modo in cui hai costruito il ritmo degli eventi, un crescendo fino al culmine e poi sei arrivata con naturalezza alla conclusione, la storia fluisce in modo molto scorrevole ed è piacevole il modo in cui hai associato emozioni e stimoli sensoriali contribuendo a renderli più vivi. Ho trovato generalmente scorrevole anche il linguaggio, al di là di eventuali gusti personali, personalmente per esempio avrei preferito evitare la ripetizione esatta della settimana dopo per due volte così a distanza ravvicinata perché a me suona un po' stonato; complimenti, ben scritto, bel racconto.

L'inglese di Matteo Mantoani
Ciao omonimo, piacere di averti letto; ho visto che bene o male le varie possibili imprecisioni ti sono state segnalate più o meno e considerato il contesto in cui è scriviamo non sto a ripetere o girare coltelli nella piaga. Per quello che riguarda il tema trovo che il racconto sia centrato, indaga un accezione un po' alla Wilde e lo fa in maniera molto efficace e sul pezzo; personalmente ho trovato la conclusione un po' perentoria e in qualche modo ha rotto il ritmo della narrazione che avevo trovato molto scorrevole e fluido fino a lì; più che altro l'ho sentito un po' come un brusco cambio di registro diciamo, anche se sono fondamentalmente considerazioni personali. Per me è molto buono, comunque, complimenti.

Contributo speciale di Mario Pacchiarotti
Ciao Mario, leggerti è stato un piacere vagamente ansiogeno ma comunque un piacere; l'ansia nasce tutta dalla normalità della situazione, dalla sua banalità se vogliamo, quindi a naso direi che hai centrato perfettamente l'obiettivo. Una storia di ordinaria corruzione resa in maniera eccellente nel creare il senso di soffocamento e di inevitabilità che generalmente associamo alla burocrazia; buono per me anche il modo in cui ha reso lo stato d'animo del protagonista senza eccedere nelle informazioni. Tendenzialmente evito, anche viste le condizioni in cui scriviamo, di concentrarmi troppo nel cercare refusi e qui francamente non me ne sono saltati agli occhi; forse in certi punti c'è qualche informazione più di quello che sarebbe indispensabile come ti hanno fatto notare più su ma per quello che mi riguarda ho sempre il dubbio su dove vada fissata la linea dell'indispensabile, soprattutto nel caso del minimo, in questo caso non ho sentito particolarmente eccessi. Complimenti, davvero.

L'odore di Sara Passannanti
Ciao Sara, piacere di averti letto.
Personalmente mi trovo tutt'ora in difficoltà con le pressioni nella sfera creativa, di tempo o di misura che siano); questo in effetti è uno dei motivi per cui trovo che questi contest siano un ottimo esercizio e per cui tendo a evitare di essere troppo nazista nei giudizi, soprattutto riguardo la forma e cose simili. Sulle ripetizioni ti è già stato detto, come pure per la questione wall of text (io tendenzialmente preferisco la forma più sciolta ma mi è stato detto che è corretto anche così, non amo neanche sindacare sulle scelte stilistiche); ho colto un'atmosfera che mi ha ricordato in parte il Profumo di Susskind (scontato) e in parte Garcìa Màrquez, soprattutto la seconda l'ho apprezzata molto; la conclusione forse troppo repentina ma non trovo che sia del tutto fuori luogo. Spero di leggerti di nuovo.

Knockout di Gabriele Loddo
Ciao, piacere di averti letto; bella l'ambientazione del racconto: una trama abbastanza consolidata a cui hai cercato di dare uno sviluppo tuo personale, cosa che trovo decisamente apprezzabile. Evito di accanirmi troppo a fare l'editing o cercare il pelo sull'uovo considerato il contesto. Personalmente è un setting che mi piace molto ma il tono che hai usato in qualche modo è poco nelle mie corde, a tratti il sarcasmo del protagonista nei confronti dell'avversario mi è risultato eccessivo, specie combinato con il tono che usa per rivolgersi, idealmente, al figlio. Gusti personali comunque, complimenti per il racconto.

Cuore Nero di Agostino Langellotti
Ciao Agostino, piacere di averti letto.
Abbiamo scelto un setting simile anche se tu hai sviluppato la tua storia in maniera abbastanza diversa rispetto a me; evito anche con te di contare i refusi (qualcuno mi è saltato agli occhi) e cose del genere; in generale il racconto ha un buon ritmo e secondo me sono chiare le sue influenze da hard boiled all'americana anche se forse fossi in te avrei osato un po' di più con la crudezza del linguaggio in qualche punto: niente di eccessivo, giusto quanto basta. Per il resto, complimenti per il racconto, buon contest e speriamo di rileggerti presto.

Corrotto di Damiano Meloni
Ciao Damiano, piacere di averti letto; personalmente ho trovato il tuo racconto incalzante e molto adrenalinico e ho apprezzato decisamente il ritmo ed il modo in cui ha costruito e tenuto in piedi la scena d'azione principale. Mi sono piaciute anche le descrizioni, molto efficaci, ed il modo in cui hai saputo trasmettere gli stati d'animo e le sensazioni del protagonista. Il modo in cui hai sviluppato il tema e la conclusione magari non sono originalissimi ma è reso molto bene ed il prodotto che ti è riuscito l'ho trovato godibile e ben realizzato, complimenti.

Io amo solo te! di Andrea Spinelli
Ciao Andrea, piacere di averti letto.
Ho apprezzato la tua prospettiva sul tema e anche il modo in cui hai costruito e provato a tratteggiare i personaggi. Come detto e ripetuto non mi soffermo troppo sui refusi vari ed eventuali considerate le condizioni in cui scriviamo ma onestamente non me ne sono saltati agli occhi. Ho trovato l'intreccio un po' articolato, con molte cose che si accavallano ma mi sembra che tutto sommato abbia retto abbastanza bene e non posso dire di aver sentito particolarmente messa alla prova la mia sospensione dell'incredulità. Buona gara, spero di rileggerti presto.

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Re: Gruppo NEMICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 1 dicembre 2022, 17:04

Dovete solo più ricevere la classifica di Spartaco.

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Spartaco
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Re: Gruppo NEMICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » lunedì 5 dicembre 2022, 18:01

Questi sono i miei commenti e la mia classifica, se avete dubbi (o avete voglia di approfondire) sono a vostra disposizione. Però scrivete su facebook al mio alter ego umano, Spartaco è sempre impegnato.


L’inglese

Ciao, buona padronanza della lingua ma pochissima trasmissione di sentimenti. La prima persona presente è difficile da usare e in questo caso risulta anche inutile visto che non trasmette nulla del protagonista. Niente sentimenti, niente pensieri, solo una cronaca impersonale degna di un narratore esterno.
Analizziamo le prime righe.
Una nuvola di polvere m’investe il viso. Getto da parte il frammento di muro e mi metto a tossire.
Qui sbagli l’ordine. Prima devo tossire perché sono stato investito dalla polvere, poi getto il detrito. In ogni caso mi manca la polvere in bocca, nel naso e negli occhi.

Fulin si avvicina e mi lancia uno sguardo preoccupato. «Tutto bene, monsignore?»
Avresti potuto farmi sentire Fulin, con il protagonista che ha gli occhi chiusi per colpa della polvere. Così sarei entrato di più nella storia.

Ma che domande: non sono neanche in paese da un due settimane che un terremoto butta giù cinque case.
Troppo scolare, con i due punti e la descrizione. Qui devi farmi vedere la personalità del prete. Non sono neanche in … è privo di personalità. Tu penseresti così? È assolutamente piatto.

Insomma, devi dare personalità alla prima persona che porta avanti la storia.
In generale, un racconto senza sbavature ma senz’anima. Pollice tendente verso l’alto.

Cuore nero

Una storia di corruzione ambientata credo negli USA, in maniera totalmente immotivata. Personalmente avrebbe avuto un impatto maggiore se fossimo stati a Macerata, ma questi sono gusti personali.
La divisione in tre paragrafi non mi è piaciuta, ha tolto forza al racconto. In così poche battute, sarebbe stato meglio una scena unica intervallata dai flussi di pensiero del protagonista. Un modo per evidenziare quanto le scelte siano state dure e legate al dolore. Immagini del padre a letto, l’antidolorifico nella flebo e l’ingresso dell’avvocato nell’ufficio. Così è tutto ordinato ma di poco effetto.
Racconto carino, pollice tendente verso l’alto.

Contributo Speciale

Corruzione e Italia, un binomio inseparabile. Il racconto scorre bene ma, a mio avviso, manca un particolare fondamentale.
Mi sono trovato anch’io a descrivere la burocrazia nel futuro, ma ho “dovuto” giustificarla per dare coerenza a ciò che il lettore deve affrontare. Bene il grottesco, ma cerca di renderlo “possibile”.
Ho trovato qualche sbavatura più grafica che grammaticale (al netto di un paio di refusi). All’inizio, quel due punti, a capo e sotto con l’elenco di dialoghi sparsi nell’aria meritava una formula più elegante.
Nel complesso il racconto è un classico da pollice tendente verso l’alto.

Io amo solo te

Ciao, il racconto mi ha lasciato freddo per tutta la lettura. La prima persona era distante, troppo per passare dei sentimenti se non quelli che ognuno di noi ha già dentro. Hai giocato solo sul vissuto del lettore ma non sei riuscito a trasmettere i sentimenti di Doriana.
Più che una tragedia, a tratti sembrava una soup.

Ogni volta che mi scrive il mio cuore batte forte, così forte che si sente. Per fortuna qui in cucina non c’è nessuno, a parte me. Luigi è in salotto e tossisce, deve aver preso un brutto raffreddore.
Questa parte è poco naturale.
Porto la mano al seno per attutire l’eco del battito del mio cuore, come se si potesse sentire veramente. Che stupida…
Alzo lo sguardo e lo cerco, colpevole per quella felicità rubata. Lui è ancora fermo nell’altra stanza, il culo sul divano, le mani sulle ginocchia e lo sguardo perso nel vuoto. Non fosse per i colpi di tosse penserei che sia morto. Come se mi spiacerebbe poi…

La mia è più lunga, ma da anche informazioni che poi servono più avanti. Dovresti coinvolgere i sensi nella scrittura così da dare al lettore il modo di immergersi.

Anche il colpo di scena è subdolo,almeno avresti dovuto dirci che l’amante era una donna. Non torna nemmeno il fatto che lei stupita quando non la vede arrivare con il marito.
Nel complesso, non mi sento di promuovere il racconto. Pollice fermo a metà.

L’innocente

Ciao, devo capire se alcune scelte sono dettate da decisioni consapevoli o inesperienza.
Il racconto, simile a un flusso di coscienza impresso sul diario, potrebbe anche andar bene. Certo, manca il contesto. Perché sto leggendo un diario?
A quel punto avrei gradito che finita la lettura il parroco avesse alzato gli occhi sul suo cadavere appeso in sacrestia, così da giustificare il pretesto letterario. Ma così non è, quindi mi sento di dire che manca controllo nella scrittura che è sicuramente molto evocativa, ma forse acerba. In alcuni tratti ho sentito l’eccessivo uso di aggettivi, in altri non capivo perché sbucassero dialoghi virgolettati. Se siamo su un diario, non servono dialoghi.
Insomma, mi sento di apprezzare la forza della tua scrittura, la carica emotiva, ma ho dubbi sulla tecnica. Sommando le due cose, pollice tendente verso l’alto.

Knockout
Esperienza breve, ma intensa. Buona la scrittura e la caratterizzazione del protagonista attraverso una prima persona efficace. Ottimo. Però con il bambino che deve operarsi mi sono cascate le… Troppo banale per una scrittura così. Sono passato da Pulp Fiction a Haidi. Ogni tanto proviamo a stupire il lettore con una sana cattiveria. So che avrebbe perso d’intensità la seconda parte, che avresti dovuto trovare nuove motivazioni, ma scriviamo anche per quello, per metterci alla prova e superarci.
Purtroppo il racconto merita un pollice fermo a mezz’aria.

Corrotto

Ciao, tralasciando l’equilibrio del racconto, che ti ha visto correre nel finale mentre l’incipit è fin troppo lento, ho trovato buoni spunti nella tua scrittura. Certo, in alcuni punti c’erano delle ripetizioni di troppo, in altre dei refusi, però mi è piaciuta la struttura del racconto. Hai idea di come si scriva un testo, ora dovresti affinare il tutto con tanta scrittura e, sopratutto, confronto per evitare delle ingenuità.

Stringo il pugnale così forte che le nocche sbiancano

Se stai guardando il corrotto, come fai a sapere che le nocche sbiancano. Qui hai perso di vista il PDV, ma sono particolari facilmente correggibili.

Nel complesso è un racconto che in seconda stesura potrebbe diventare molto interessante. Per ora, però, pollice fermo a metà.


L’odore

Ciao, sono un po in difficoltà nel commentare questo racconto perché l’ho trovato un po’ noioso.
Basta guardare la pagina per capire che qualcosa non va, manca il fiato. È una serie interminabile di parole senza a capo, senza dialoghi. Un eccesso che crea claustrofobia.
Buona tutta la parte sensoriale, con odori e tatto, però un racconto così ha bisogno di sentimenti forti altrimenti rischia veramente di annoiare.
Pollice tendente verso il basso.







La mia classifica:


Contributo Speciale
Cuore nero
L’inglese
L’innocente
Io amo solo te
Corrotto
Knockout
L’odore

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