Gruppo PRIMAVERA: Lista racconti e classifiche

Appuntamento fissato per le ore 21.00 di lunedì 21 novembre
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antico
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Gruppo PRIMAVERA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 22 novembre 2022, 2:22

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BENVENUTI ALLA MICHELE VACCARI EDITION, LA TERZA DELLA DECIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 168° ALL TIME!

Questo è il gruppo PRIMAVERA della MICHELE VACCARI EDITION con MICHELE VACCARI come guest star.

Gli autori del gruppo PRIMAVERA dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo ONNIPOTENTE.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo MARITO.


Questo è un gruppo da NOVE racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da MICHELE VACCARI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK DECIMA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). Ho forzato solo per non fare capitare nello stesso gruppo due racconti con Malus.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo PRIMAVERA:

Il mostro dei dolcetti, di Stefano Moretto, ore 00.53, 2645 caratteri
Fotosintesi neurale, di Andrea Furlan, ore 00.32, 4998 caratteri
In corpore sano, di Pietro D’Addabbo, ore 00.59, 3717 caratteri
Il primo della classe, di Elisa Belotti, ore 23.40, 4894 caratteri
Il vero padre, di Maurizio Chierchia, ore 00.33, 4965 caratteri
Incorrotto, di Debora Dolci, ore 00.50, 4321 caratteri
Redenzione è l’anagramma di Corruzione, di F.M. Rigget, ore 23.24, 4996 caratteri
La Corruzione, di Stefano Galardini, ore 23.39, 4981 caratteri
Il mese più crudele, di Letizia Merello, ore 00.55, 3645 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 1 DICEMBRE per commentare i racconti del gruppo ONNIPOTENTE Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 2 DICEMBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo ONNIPOTENTE e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo ONNIPOTENTE.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA MICHELE VACCARI EDITION A TUTTI!



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kruaxi
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Re: Gruppo PRIMAVERA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » lunedì 28 novembre 2022, 2:29

In corpore sano
di Pietro d’Addabbo

Ciao Pietro.

Cosa sia successo al Mondo non è dato saperlo, ma è evidente che tutto sia andato a rotoli.
Il d’Addabbo ci mostra una cartolina assai nitida dal Mondo nuovo… un posto che non conosce
ormai altro che l’istinto di sopravvivenza, dove non esiste ne amore ne solidarietà.
Al di là del “colpo di scena” finale, che funziona benissimo e che rimanda alle grottesche e cattivissime “Cronache del dopobomba” di Bonvi, il racconto ha equilibrio e stile.
Mi è molto piaciuto.

Stefano

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Il mostro dei dolcetti
di Stefano Moretto

Ciao Stefano.

I bambini hanno un posto d’onore fra le creature inquietanti dell’horror e “l’amico immaginario” sarà sempre foriero di situazioni drammatiche.
Ma il “mostro dei dolcetti” del Moretto sembra essere fatto di un’altra pasta…
Mi è davvero piaciuto questo racconto: i dialoghi fra i genitori del bambino sono ben costruiti, la situazione non pare mai annunciare catastrofi, nonostante l’elemento fantastico inatteso, eppure incuriosisce.
L’elemento sorpresa, smussato dall’effetto “pistola di Checov”, viene ripristinato e compensato dalla natura insolita del “mostro”.
Bravo.

Stefano

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La corruzione
di Stefano Gelardini

Ciao Stefano.

Come prevedibile, vista la traccia, in quest’edizione ci sono non pochi racconti che descrivono la corruzione “fisica” di persone e ambiente. Il tuo, forse, non è il racconto di una storia, ma sa calare benissimo il lettore in una situazione tragica molto ben descritta, dove tutto è tridimensionale. L’ho apprezzato.
Anche questo sarebbe un ottimo punto di partenza per una storia molto più estesa.

Stefano

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Il mese più crudele
di Letizia Merello


Ciao letizia.

Senza dubbio il racconto più complesso di questo gruppo. Il ritorno alla vita, o qualcosa di simile, di uno zombie (zombie classico, alla Romero), se ho davvero ben capito.
Dunque, alla fine, le autorità hanno trovato l’antidoto e la protagonista è una delle poche, se non l’unica, ad essere stata davvero salvata dalla sua condizione.
Ma non pare più di tanto contenta...
Mi piace come scrivi; sai gestire, secondo me, ottimamente i continui passaggi fra flash back, nebulosi avvenimenti in diretta e flussi di coscienza.
A ogni rilettura lo apprezzo di più.


Stefano

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Fotosintesi neurale
di Andrea Furlan


Ciao Andrea.

Ho dovuto rileggerlo un paio di volte; la storia è piuttosto complessa e certi passaggi, soprattutto la parte finale, non sono chiarissimi (e forse non vogliono esserlo).
Questa lotta con la carestia è intrigante, pur non spiegando niente del “come”.
Alla fine non mi è dispiaciuto affatto, anzi, ma rimango con la sensazione che mi sia, colpevolmente, sfuggito qualcosa.

Stefano

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INCORROTTO
di Debora Dolci


Ciao Debora.

Racconto scritto bene, capace di descrivere ottimamente situazioni e personaggi.
Il protagonista, un tombarolo, una persona corrotta per antonomasia, agli ultimi posti della scala sociale, che troverà forse la “redenzione” per l’incontro con quello che gli apparirà, a tutti gli effetti, un miracolo… Nonostante l’argomento rendi il tutto molto edulcorato: forse avrei preferito un po’ di raccapriccio, ma va bene così.


Stefano

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Il primo della classe
di Elisa Belotti


Ciao Elisa.

Beh, che i “padroni della morale” si dimostrino alla prova dei fatti dei perfetti ipocriti… è fin troppo stereotipato: storia e cronaca ne sono testimoni.
Francamente ho trovato un po’ eccessiva ed eccessivamente teatrale la tirata del professore contro la corruzione, anche se capisco serva per marcare il differente comportamento dello stesso nella seconda parte. Un racconto alla fine scritto bene, che coglie perfettamente la traccia ma che, per un qualche motivo, non mi ha preso. Buon contest!

Stefano

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Redenzione è l’anagramma di corruzione
di F.M.Rigget


Ciao Federica.

Mi sono trovato in grande difficoltà con questo racconto.
Scritto in un modo piacevole, estroso… però è la storia in se a lasciarmi perplesso.
Niente è spiegato e, pur se questo non è necessariamente un male (anzi), ci si aggira un po’ confusi per le ampie stanze di questo tribunale. Mi pare di capire, nonostante i personaggi sembrino sulle prime provenire da un Perry Mason et similia, si tratti di un tribunale celeste, ultraterreno.
Non so, non sono affatto certo di averlo compreso, a partire dal titolo: è sicuramente colpa mia.

Stefano

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Il vero padre
di Maurizio Cerchia

Ciao Maurizio

Scritto bene. Reinterpreta, anzi, approfondisce un passo del vangelo a tutti noto, senza nessuna autentica modifica. È questo che non mi ha fatto particolarmente impazzire, la mancanza di un’interpretazione “altra”, che mi stupisse, invece sei rimasto sul canonico, pur se scrivendo bene e in modo piacevole. Fa ridere che io, nel mio racconto, abbia alla fine fatto come te… e forse è questo che mi ha urtato. Leggerò con piacere il tuo prossimo lavoro.

Stefano

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Classifica:


1) In corpore sano Piero d’Addabbo
2) Il mostro dei dolcetti Stefano Moretto
3) La corruzione Stefano Galardini
4) Il mese più crudele Letizia Merello
5) Fotosintesi neurale Andrea Furlan
6) Incorrotto Debora Dolci
7) Redenzione è l’anagramma di corruzione F.M.Rigget
8) Il primo della classe Elisa Belotti
9) Il vero padre Maurizio Chierchia

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Mario Mazzafoglie
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Re: Gruppo PRIMAVERA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » lunedì 28 novembre 2022, 23:51

Classifica e commenti:

1) Il vero padre - Maurizio Chierchia
2) Incorrotto - Debora Dolci
3) La corruzione - Stefano Galardini

4) Il mostro dei dolcetti - Stefano Moretto
5) Il mese più crudele - Letizia Merello
6) Redenzione è l'anagramma di corruzione - F.M. Riggett
7) Il primo della classe - Elisa Belotti
8) In corpore sano - Pietro D'Addabbo
9) Fotosintesi neurale - Andrea Furlan

Il vero padre - Maurizio Chierchia
Ciao Maurizio, un piacere leggerti.
Sono solito a non dilurgarmi più di tanto quando leggo qualcosa che mi piace, per cui non farò eccezione questa volta. In questo tuo racconto c'è tutto, e tutto al posto giusto.
Hai impostato bene l'ambientazione della scena, hai presentato bene il personaggio e la sua situazione, abbiamo provato empatia nei suoi confronti, abbiamo sofferto con lui e infine lo abbiamo ammirato per il suo coraggio.
In più, il tema è centratissimo, cosa che, anche se sembra strano, in pochi sono riusciti a fare.
Ottima, ottima prova. Complimenti.
A rileggerti.

Incorrotto - Debora Dolci
Ciao Debora, un piacere leggerti.
In linea con i tuoi standard, hai costruito una scena completa in tutti gli aspetti.
C'è l'ambientazione, ci sono i personaggi e ci sono i dialoghi. Tutti fatti bene.
L'unica cosa che non mi convince a pieno è quella sensazione di aver letto un racconto che era stato già scritto in precedenza e che sia stato "adattato" per questo contest. Magari mi sbaglio, e comunque anche se fosse, nessuno vieta di farlo. E' solo una sensazione mia, perchè a mio avviso il tema non è centrato, o forse per esprimermi meglio, non è centrale in questo racconto.
Spero di essermi spiegato.
In ogni caso è un ottima prova.
A rileggerti.

La corruzione - Stefano Galardini
Ciao Stefano, un piacere leggerti.
Parto col dire che ho avuto bisogno di una seconda lettura per apprezzare meglio il racconto. Di solito questa è una cosa che valuto in negativo, perchè vuol dire che c'era qualcosa che in prima battuta non era chiara o che c'era confusione nell'esposizione delle cose.
E invece questa volta è come se alla seconda lettura io abbia potuto gustarmi di più la storia dopo che avevo già capito cosa era successo.
D'altro canto ci troviamo davanti a uno dei più grandi clichè, con la classica epidemia che ha colpito tutti mentre i nostri protagonisti sono i superstiti che lottano per la vita. Purtroppo hai dato il nome "corruzione" all'epidemia, ma se l'avessi chiamata cecità, covid, varicella o sindrome di zio renato non avrebbe spostato di nulla la storia.
Quindi sono molto combattuto nel giudicare questo racconto, anche perchè stilisticamente mi piace molto proprio come articoli le frasi e le gestisci all'interno dei paragrafi. Sicuramente tra i migliori nel tuo gruppo.
Per cui è una buona prova, e ora magari me lo rileggo una terza volta per trarre definitive conclusioni!
A rileggerti.

Il mostro dei dolcetti - Stefano Moretto
Ciao Stefano, un piacere leggerti.
Parto col dirti ciò che mi è piaciuto di più del racconto: dalle prime righe sei stato bravo a sucitare in me la curiosità di sapere il perchè di quel comportamento del bambino e di conseguenza la curiosità di sapere come sarebbe andata a finire la storia.
Altro aspetto positivo, secondo me, riguarda la tua bravura nel non far pesare il fatto che in tutto il testo non ci siano azioni dei protagonisti. E questo è stato possibile con l'ottima gestione dei dialoghi che al loro interno conentenevano tutte le informazioni di cui ha bisogno un lettore.
Per quanto riguarda gli aspetti meno positivi, mi permetto di segnalare, come ti è già stato detto, che tecnicamente qui hai narrato una storia che parla di ricatto più che di corruzione. Ma ammetto di essere stato anche io vicino a cadere in quella trappola con la prima idea che mi era venuta appena uscito il tema del contest, per cui non è una cosa a cui darò molto peso nell'economia del mio giudizio.
Ultima cosa, prettamente di gusto personale, riguarda lo spezzettamento del racconto. Non amo spezzare i racconti brevi, perchè appunto essendo già brevi, preferisco siano condensati in un'unica scena, massimo due. Tre ritengo siano troppe.
Comunque una buona prova.
A rileggerti.

Il primo della classe - Elisa Belotti
Ciao Elisa, un piacere leggerti.
Il racconto è carino e soprattutto è uno dei pochi che realmente ha centrato il tema in piena, parlando di corruzione, anche se nel caso di Mattia che si fa pagare tecnicamente stiamo parlando di concussione, ma sono dettagli.
Per quanto riguarda la struttura del testo, mi permetto di segnalarti alcune cose: ho notato che spesso vai a capo anche quando non c'è motivo. Ti porto un esempio:

“Uno studente irreprensibile, questo diciamo di te, ormai da tre anni. Un ragazzo educato, ottimi voti, sempre disponibile con i compagni”, Bianchi fissa l’alunno.
La sua voce è ferma, come sempre.
“Forse, troppo”, fa una pausa, scandendo bene le lettere che rendono quell’avverbio un dito puntato su Mattia.
“Troppo” ripete il professore “disponibile con gli altri”.
“Corruptio -onis, corruzione. Corrumpĕre, contiene il verbo rumpĕre, rompere. Qual è il participio passato di corrumpĕre, Petrelli? Sei il primo della classe, sappiamo entrambi che lo sai”, Bianchi avvicina il busto a Mattia.

Tutto questo passaggio è formato da parole e azioni del professor bianchi, che non viene mai interrotto e di conseguenza non perde mai il "diritto alla parola". Per cui non c'è nessun motivo di andare a capo tutte quelle volte, Anzi, ti dirò di più. Ogni volta che leggendo vedevo andare a capo e iniziare una nuova battuta di dialogo dentro di me pensavo "ok, adesso sta parlando Mattia", e invece a parlare era ancora il professore.

Per quanto riguarda il contenuto del racconto, al contrario di quanto ti è stato detto in precedenza, io avrei proprio voluto che tra il primo e secondo paragrafo ci fosse un nesso logico migliore, e non che le due cose fossero totalmente separate. Lo avrei apprezzato di più.
Comunque una buona prova.
A rileggerti.

Redenzione è l'anagramma di corruzione - F.M. Riggett
Ciao Riggett, un piacere leggerti.
Ammetto di essere molto combattuto nel discutere di questo racconto. Da una parte c'è qualcosa che amo molto, ossia la storia in sè, perchè mi ha incuriosito e affascinato; dall'altra parte c'è un'esecuzione che ho trovato subottimale in molti passaggi e non mi ha convinto più di tanto.
Un esempio sta nella parte inziale, dove c'è questo qualcuno che sbatte un fascicolo sulla scrivania della protagonista ma passano 10 righe e non riusciamo a capire di chi si tratta. Non che sia poi fondamentale nell'economia del racconto, ma è un qualcosa che non ci si può permettere, soprattutto se si sceglie di narrare in prima persona.
Piccola correzione puramente tecnica poi: quando scrivi «Veramente non è–…» o usi il trattino (che poi non dovrebbe essere un trattino, ma un em dash "—" che è leggermente più lungo come vedi), o usi i puntini di sospensione. Entrambi non hanno senso, o meglio, uno esclude l'altro, perchè si tratta di due diversi scopi.
L'em dash (trattino) è un troncatura secca, dovuta a un'interruzione brusca da parte di qualcuno o dovuta a un rumore improvviso, mentre i punti di sospensione rappresentano un abbassamento di voce da parte del soggetto parlante. Per cui, nel tuo caso, andava bene il trattino e basta.
Detto questo, come anticipato, la storia mi è piaciuta, per originalità soprattutto.
Per cui è una buona prova, secondo me.
A rileggerti.

Il mese più crudele - Letizia Merello
Ciao Letizia, un piacere leggerti.
Sì, è decisamente il racconto più "complicato" del tuo gruppo.
Non basta una lettura per comprendere a pieno ciò che vuoi raccontare, e forse non basta nemmeno una seconda. Questo purtroppo, per gusto mio personale, è un qualcosa che non mi fa impazzire.
Per quanto riguarda l'aderenza al tema, hai giocato con il significato di corruzione e mi è piaciuto molto, così come mi è piaciuto molto il modo in cui hai scritto dal punto di vista tecnico. Al di là che mi è piaciuto proprio il tuo modo di mettere insieme parole e frasi, mi ha colpito questa tua capacità di alternare momenti "astratti" con immagini al contrario molto nitide e visibili al lettore.
In sintesi, è un altro racconto che farò fatica a collocare in classifica perchè sono combattutto tra gli aspetti positivi e quelli negativi.
A rileggerti.

In corpore sano - Pietro D'Addabbo
Ciao Pietro, un piacere leggerti.
Il racconto in sè è carino e significativo, ma anche dopo una seconda rilettura non sono riuscito a trovare il nesso con il tema del contest. Non sono riuscito a trovare alcun elemento che collegasse il racconto a un qualsiasi tipo di corruzione.
Detto questo, visto che ti sei voluto cimentare in una prima persona presente, mi permetto di fare qualche appunto. Se l'intento è quello dell'immersione profonda nel personaggio, questa deve essere a 360°.
Ti faccio un esempio:

«DOC! DOOOC! Dove sei?»
Riconosco quel tipo di urgenza nella voce. Rusty mi guarda indispettito, l’ha riconosciuta anche lui.
«Addio cena.» sussurra.
Gli lancio la ‘nostra’ preda fra le braccia, l’afferra al volo e ghigna.
Striscia via senza aggiungere altro. Amen, se non mi sbrigo mi lascerà le ossa a malapena, a costo di mangiarsi tutto crudo.
Mi volto senza spostarmi verso la nuova voce e i passi che si avvicinano.
«Sono qua. Che vuoi?»
Un ragazzo irrompe dalla porta, sradicando l’ultima parvenza di cardine. L’anta si abbatte al suolo e il telaio si spacca, un’altra nuvola avvolge me e il nuovo arrivato ma pare che io sia l’unico a risentirne.
«Deve venire, Morena sta male.»
Non ricordo nessuna vacca con questo nome, e in più di vacche, qua intorno, non ce ne sono da mesi. Una capra? Forse l’hanno tenuta nascosta per il latte.
«Sta tranquillo, Flint. Prendimi quella borsa, e fammi strada.»

Tutto questo paragrafo non è ottimale perchè solo dopo 15 righe il DOC chiama il ragazzo per nome, mentre prima lo classifica come "una voce" poi "un ragazzo" mentre alla fine si capisce che lui lo conosce e ne conosce persino il nome. Per questo, appena il si sente il "«DOC! DOOOC! Dove sei?»" Il pov deve dire che ha riconosciuto la voce di Flint, altrimenti non si può parlare di immersione nel personaggio.
Altro appunto che ti faccio, è sulla "tecnica". Spesso fai partire un dialogo andando a capo, quando in realtà non c'è bisogno, anzi. Quando usi le azione dei personaggi per introdurli in scena gli stai automaticamente dando la parola, per cui puoi benissimo continuare su quel rigo, senza bisogno di andare a capo.
Comunque una buona prova.
A rileggerti.

Fotosintesi neurale - Andrea Furlan
Ciao Andrea, un piacere leggerti.
Dal punto di vista strutturale il racconto è scritto molto bene, perchè comunque tutto è ordinato al posto giusto, con tutti gli elementi necessari al lettore per farsi il film mentale.
Stilisticamente mi permetto di segnalarti questo passaggio che a mio avviso non suona molto bene:

«Proviamo questo, Professore. Le assicuro che è promettente.»
Un’altra notte inutile è passata. Sono in piedi vicino alla finestra, fisso la palla arancione del sole apparire in mezzo alla bruma. Almeno lui ha ancora l’incoscienza della gioventù.

Quell' "Almeno lui ha ancora l'incoscienza della gioventù" è troppo lontano dal soggetto (Matteo), per far sì che il lettore lo colleghi immediatamente al ragazzo. A primo impatto sembra quasi che si parli del sole, perchè effettivamente è lui l'ultimo soggetto menzionato.
Detto questo, per mio gusto personale non amo molto racconti di fantascienza, soprattutto quando in soli 5000 caratteri bisogna condensare un sacco di elementi fantastici "sconosciuti" che per quanto possano essere presentati bene, vuoi o non vuoi rallentano la lettura.
Comunque un buona prova.
A rileggerti.

Giovanni P
Messaggi: 209

Re: Gruppo PRIMAVERA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » martedì 29 novembre 2022, 10:27

1) Incorrotto, di Debora Dolci
2) Il mese più crudele, di Letizia Merello
3) Il vero padre, di Maurizio Chierchia
4)La Corruzione, di Stefano Galardini
5)In corpore sano, di Pietro D’Addabbo
6)Il primo della classe, di Elisa Belotti
7)Redenzione è l’anagramma di Corruzione, di F.M. Rigget
8)Fotosintesi neurale, di Andrea Furlan
9)Il mostro dei dolcetti, di Stefano Moretto


Incorrotto, di Debora Dolci

Buona sera,
Ti faccio i miei complimenti, il racconto è bellissimo. Hai giocato con la corruzione dei vivi, ridotti a frugare nei sepolcri per tirare a campare, con quella di morto, incorrotto e intatto dopo aver dato la sua vita per salvarne un'altra.
Il racconto potrebbe essere più romantico o romanzato, ma hai scelto di renderlo reale e questa secondo me è la scelta giusta.


Il mese più crudele, di Letizia Merello

Buongiorno Letizia,
bello, ricco e complesso, complimenti.
Leggendo i commenti precedenti ti posso rispondere di si, il "barbatrucco" è riuscito. Mi sono piaciute molto le descrizioni che rendono il racconto un opera compiuta, e non un semplice spaccato o concept come mi è capitato di leggere precedentemente.
Complimenti


Il vero padre, di Maurizio Chierchia


Buongiorno,
bello, hai proposto un passo del vangelo che più che di corruzione parla di incorruzione. E' vero non si vive di solo pane, ma la fame è brutta in tutti i sensi e quello che hai proposto fa capire come la corruzione sia un comportamento umano dal quale solo i migliori si salvano.
Mi è piaciuto a rileggerti.


La Corruzione, di Stefano Galardini

Buongiorno,
Secondo me hai forzato eccessivamente la mano con il tema della gara, ma ne è uscito un concept per un romanzo che secondo me dovresti sviluppare.
Il racconto è interessante, i personaggi vivi e la situazione molto interessante.
Il tuo stile di scrittura mi piace davvero molto, a rileggerti.


In corpore sano, di Pietro D’Addabbo

Buogiorno,
Hai scritto un racconto piacevolmente disgustoso. Mi sono divertito a leggerlo, le descrzioni non sono spiegoni, ma si racconta quello che succede in maniera fluida.
La scena del parto mi ha fatto ridere e rabbrividire, d'altronde bisogna mostrare tutti i punti di vista e te ci sei riuscito, a rileggerti.

Il primo della classe, di Elisa Belotti

Buongiorno,
la storia ha del grottesco, il papà di Giulia ha regalato un orologio da cinquemila euro ad un professore per far recuperare delle insufficienze alla figlia, quando la figlia poteva pagare i compiti a Mattia, il quale non avrebbe preteso certo il valore di un Rolex.
Quantomeno Mattia avrebbe "venduto" le sue consulenze, senza beccarsi una settimana di sospenzione e le menate che ne seguono, ci avrebbe rimesso solo Bianchi il quale non si sarebbe potito godere un po' del suo (in)sano sadismo. ci guadagna solo Bianchi. Povera Italia.


Redenzione è l’anagramma di Corruzione, di F.M. Rigget

Buongiorno,
Il racconto è curato e scritto molto bene, ma non mi ha emozionato.
Prendi pure questa considerazione con leggerezza, è solo un fatto di gusti personali.
Sul piano tecnico ho poco da dire, i dialoghi sono scritti bene come le descrizioni e i pensieri dei personaggi.
Ti faccio un in bocca al lupo per la gara, a rileggerti.


Fotosintesi neurale, di Andrea Furlan

Il racconto è scritto bene, scorre e coinvolge il lettore facendo volare l'immaginazione ad un mondo dove la fame ha sostituito altri malesseri anche nella società occidentale.
Non ho capito come il professore venga in contatto con il fungo che lo corrompe mentalmente facendogli provare sensazioni contrastanti fra di loro.


Il mostro dei dolcetti, di Stefano Moretto

Racconto carino che secondo me non rende bene l'idea di corruzione.
Il mostro non viene corrotto,ma ricattato, semmai Mattia cerca di estorcere le caramelle al padre con la storia del mostro, ma anche il quel caso dovrebbe essere estorsione. Bella l'idea di un mostro dipendente dallo zucchero che si fa schiavizzare.
Mi è comunque piaciuto.


Faccio a tutti i miei complimenti, è stata dura buttare giù questa classifica, scrivete tutti molto bene e avete portato delle idea originali.
Chiedo scusa a Stefano Moretto, il suo racconto mi è piaciuto molto, ma non ha centrato il tema e questo lo ha penalizzato nella decisione.

A rileggervi.

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Gennibo
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Re: Gruppo PRIMAVERA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » martedì 29 novembre 2022, 15:10

Ecco la mia classifica e complimenti a tutti per l'alta qualità dei racconti.

1) Incorrotto, di Debora Dolci
2) In corpore sano, di Pietro D’Addabbo
3) Fotosintesi neurale, di Andrea Furlan
4) Il mostro dei dolcetti, di Stefano Moretto
5) Il vero padre, di Maurizio Chierchia
6) Il mese più crudele, di Letizia Merello
7) Redenzione è l’anagramma di Corruzione, di F.M. Rigget
8) La Corruzione, di Stefano Galardini
9) Il primo della classe, di Elisa Belotti


Il mostro dei dolcetti di Stefano Moretto
Ciao Stefano e piacere di rileggerti, il tuo racconto mi è piaciuto molto e mi ha fatto sorridere, bellissimo il dialogo tra padre e figlio. A un certo punto mi è venuto il dubbio di come sarebbe andata a finire, se c’era davvero un mostro. La seconda e la terza parte le ho trovate un po’ meno meravigliose della prima, ma comunque una buona prova.
A presto e buona edition!

Fotosintesi neurale di Andrea Furlan
Ciao Andrea e piacere di rileggerti, il tuo racconto mi è piaciuto molto, declinato in modo originale, e lo hai condotto bene mostrando una scena fantascientifico apocalittica. Ho apprezzato come hai gestito le azioni in un crescendo di suspense. Penso che lo stile si possa migliorare togliendo qualche gerundio ed evitando i verbi filtro, tipo:
mi sento sazio, (toglierei il: “mi sento” con un: “sono”).
sento un’erezione inaspettata esplodere nel basso ventre. (ho un’erezione, esplode nel basso ventre.)
Mi rendo conto di tremare, ma come se succedesse a qualcun altro. (Alzo le mani, tremano, ma allora sono davvero io!)
Comunque una buonissima prova.
Alla prossima e buona edition!

In corpore sano di Pietro D’Addabbo
Ciao Pietro! Il tuo racconto mi ha lasciato un saporaccio in bocca. Il tema è trattato con originalità. Sei riuscito nel tuo intento, e il finale è la giusta ciliegina su di una torta muffita. L’unica cosa che mi ha fatto inciampare un attimo è stata l’immaginarmi Rusty, se non fosse per il fatto che parla avrei pensato a un cane.
Una storia che si insinua nella testa e ne senti l’odore di marcio. Che dire? Complimenti e alla prossima.

Il primo della classe di Elisa Belotti
Ciao Elisa e piacere di leggerti, il tuo è un racconto che mi lascia combattuta, l’idea mi piace, però anche a me i dialoghi tutti a capo con la stessa persona che parla hanno infastidito e rallentato la lettura. E anche lo stacco, in un racconto così corto non lo userei, a meno che non fosse inevitabile, secondo me si poteva facilmente sistemare, ad esempio, se il professore avesse fatto uscire l’alunno rimproverato e subito dopo avesse accolto il padre della ragazza per un colloquio.
Comunque una buona prova.
Alla prossima e buona edition.

Il vero padre di Maurizio Chierchia
Ciao Maurizio e piacere di leggerti, la tua rivisitazione di un pezzo del Vangelo mi è piaciuta, l’ho trovata ben scritta e ben gestita. Anche io come Stefano mi aspettavo qualche sorpresa in più che non è arrivata, ma in realtà c’è tutto, compreso il finale a sorpresa.
Per me una buona prova, spero di rileggerti presto e buona edition!

Incorrotto di Debora Dolci
Ciao Deborah e piacere di rileggerti, trovo che questo racconto sia un piccolo gioiellino, la trama è perfettamente in sintonia con il tema, la storia è originale e gestita bene. La tua scrittura sta migliorando sempre di più e di questo ne sono molto contenta perché leggerti è una bella esperienza.
P.S. anche io come Daniele sono inciampata nella stessa frase, e anche verso la fine, nel dialogo dove dici: Papà ti vuole… (così sembra che sia il padre del tipo che fa il palo, invece è il padre del protagonista)
Penso che ci starebbe meglio un: Mio padre ti vuole.
Che dire? Brava.

Redenzione è l’anagramma di Corruzione di F.M. Rigget
Ciao Francesca, benvenuta qui su Minuti contati, è stato un piacere leggere la tua storia, mi è piaciuta molto, ho trovato che hai declinato il tema in modo originale e hai uno stile molto bello.
Come ti hanno già fatto notare gli altri, però, ci sono problemi a livello di gestione delle informazioni.
Le prime due righe del racconto dovrebbero immergere il lettore nel mondo che hai immaginato e in questo caso, per farlo, parafrasando Hemingway, dovresti eliminare un po’ delle tue belle frasi,
Qualcosa tipo:

Il fascicolo piombò sulla mia scrivania. Nero: penale. Conteneva un offensivo quantitativo di documenti.
Qui la protagonista potrebbe alzare gli occhi dal fascicolo e guardare il tipo, non dici cosa fa lei, ma fai una brevissima descrizione del tipo che poi parla:
«È la tua prima roba grossa, non farti fottere.»
«Grazie.» Lo liquidai così, senza troppe cerimonie. (in questa botta e risposta il grazie risulta ironico al punto giusto.)
«Ce l’hai il codice?»
«…Per chi mi hai presa?» Risposi più in cagnesco del solito, ma questo parve divertirlo. Si incamminò verso la porta, starnazzando qualcosa, un complimento o un insulto, non avrei saputo dirlo.

Così si sarebbe entrati di più nella storia, perché le belle frasi che metti in realtà confondono il lettore, non servono a chiarire la storia, lo confondi, e in più, tagliando, corri meno il rischio di inutili ripetizioni (tipo “roba”).
Ad esempio:
Il fascicolo piombò sulla mia scrivania con la stessa ineluttabilità che avrei sposato io quella notte, rinunciando ancora una volta a dormire. (?)
Poi lo spieghi meglio ed è più chiaro quando dici: Conteneva un offensivo quantitativo di documenti. (e qui, che hai detto che c’è molta roba da fare, puoi commentare qualcosa riguardo la notte di lavoro)

E qui: Nonostante tutto, (perché nonostante tutto?) non mi scomodai ad alzare lo sguardo più di quel che fu necessario (ma dove stava guardando allora?) affinché riuscissi a pizzicare il colore (quale colore? È vero, lo hai scritto, è nero, ma è troppo lontano e dobbiamo capire troppe altre cose perché ci rimanga in mente) del plico contenente un offensivo quantitativo di documenti.

Spero di rileggerti presto, ho grandi aspettative al riguardo.
Saluti e buona edition!
La corruzione di Stefano Galardini
Ciao Stefano e benvenuto nell’arena di Minuti Contati!
Bello e interessante il tuo racconto che parla di due fratelli e del mondo che imputridisce. Per distinguerli meglio, prima del racconto della loro infanzia, mi chiedo se sarebbe stato più efficace presentare anche Guido, oltre ad Andrea, per separare bene le immagini dei due, per poi raccontare che sono fratelli che hanno due anni di differenza ecc. E avrei preferito una parola diversa da Corruzione, qualcosa che la richiamasse, senza puntualizzarla così chiaramente.
Per il resto un bel racconto.
A presto e buona edition!

Il mese più crudele di Letizia Merello
Ciao Letizia e piacere di leggerti! Il tuo è un racconto ricco e ambizioso. La seconda persona è difficile da gestire, e tu hai fatto un buon lavoro. Secondo me il racconto poteva fare un salto di qualità chiarendo un attimo la situazione, io ad esempio, non avevo compreso che la protagonista fosse una zombie se non dopo che qualcuno lo ha detto. Mi sono chiesta come mai non ci sono arrivata?
Forse qui, dove dici: Ti sei chiesta: è così che succede? Eri pronta a morire, nel tuo letto e con la boule dell'acqua calda. Non sbranata. (lo spieghi, ma in modo delicato e riflessivo, mentre la scena seguente, truce, manca)
Forse è questo, manca un'azione, con lei che si sente sbranare compreso di puzzo marcescente, tale da arrivare alla fine del paragrafo con il lettore che pensa, ok, sono morto.
Perché è questo secondo me che dovrebbe essere l’obiettivo della seconda persona, in questo caso, quello di far entrare il lettore dentro al personaggio, e farlo nel modo più diretto possibile e non in seconda lettura.
Comunque, per me un racconto originale, un'ottima prova e anche una buona scrittura.
Ciao e alla prossima!

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antico
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Re: Gruppo PRIMAVERA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » martedì 29 novembre 2022, 18:13

Oltre a quella de IL SAGGIO, dovete ancora ricevere quattro classifiche.

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Daniele
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Re: Gruppo PRIMAVERA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » martedì 29 novembre 2022, 19:42

1) La Corruzione, di Stefano Galardini
2) Incorrotto, di Debora Dolci
3) Il vero padre, di Maurizio Chierchia
4) Redenzione è l’anagramma di Corruzione, di F.M. Rigget
5) Il mostro dei dolcetti, di Stefano Moretto
6) Il mese più crudele, di Letizia Merello
7) Fotosintesi neurale, di Andrea Furlan
8) Il primo della classe, di Elisa Belotti
9) In corpore sano, di Pietro D’Addabbo

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AndreaCrevola
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Re: Gruppo PRIMAVERA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » martedì 29 novembre 2022, 23:02

Buonasera a tutti!

Di seguito i miei commenti e - in fondo - la mia classifica.

IL MOSTRO DEI DOLCETTI, di Stefano Moretti
Racconto basato sul solo dialogo tra i personaggi. Le battute mi sono sembrate tutte naturali. È una scelta che ha pro e contro ma in questo caso l'ho trovata accettabile perché l'attenzione si sposta tutta sul rapporto tra i personaggi. La parte iniziale sembra creare i presupposti per una situazione horror: mi aspettavo che il mostro fosse cattivo e mangiasse davvero i bambini. Ho trovato un po' un ridondante la parte centrale: aggiunge la conferma da parte della madre circa la storia del mostro, ma di fatto ripete l'accordo tra il padre e il bambino. La parte finale rovescia le impressioni della prima parte (lato positivo) ed effettivamente non parla di "corruzione" ma di "ricatto". Se fosse stato il bambino a usare le caramelle per non farsi mangiare...
Il mio giudizio è positivo.

FOTOSINTESI NEURALE, di Andrea Furlan
Racconto ben scritto e scorrevole.
La prima parte, a mio avviso, è la più interessante. L'immagine dei mendicanti rende in modo potente il motivo per cui il protagonista DEVE trovare una soluzione al suo problema. Motivazioni sia esterne (il governo ecc) sia interne (moglie e figlio scomparsi).
La seconda parte spiega il "protocollo" di test che il professore e Matteo devono seguire. Non mi pare molto plausibile che uno scienziato testi in prima persona un processo del genere. Fa un po' film di SF anni '50 (non necessariamente un male eh). Non è chiarissimo a cosa stiano puntando: sembra più che vogliano togliere la sensazione di fame che sfamare le persone. Se era voluto, mi ha un po' deluso: la sfida del protagonista non è più così interessante.
La parte finale è una buona chiusura, ma non mi è chiaro il rapporto con il tema.

IN CORPORE SANO, di Pietro D’Addabbo
Il racconto mi è piaciuto. Qui la corruzione è tutta fisica e morale. Sei riuscito a raccontare una storia in un contesto che - pur senza "spiegare" nulla - mi è apparso nitido nella mia immaginazione. Forse perché attinge a un immaginario già esplorato e quindi condiviso da me lettore. Rispetto allo stile non ho osservazioni: scorre bene e non si dilunga mai su dettagli non necessari. La caccia al topo iniziale potrebbe sembrare inutile ma il finale la rende necessaria. Un passaggio mi ha lasciato poco soddisfatto: quando il ragazzo gli parla di "Morena", il protagonista pensa alle mucche anche se sa benissimo che non ce ne sono più.

IL PRIMO DELLA CLASSE, di Elisa Belotti
Nel tuo racconto ho trovato alcuni aspetti che mi hanno fatto storcere il naso.
Il tema è di certo centrato: due atti di corruzione dagli esiti opposti, nei quali uno dei personaggi è sia censore sia corrotto. Di fatto sono due mini-racconti separati, ma non sono sicuro che questo sia un pregio. La prima parte, in particolare, con quello scambio di definizioni, non mi ha dato l'impressione di essere realistico. Sembra più una interrogazione che un rimprovero. Mi aspetterei di più da un professore che afferma di essere molto deluso dal comportamento del ragazzo.
Dal punto di vista stilistico, in alcuni passaggi forse ti affidi troppo ad avverbi e aggettivi. Per esempio, quel "nervosamente" a inizio racconto mi è parso superfluo: la situazione del ragazzo è chiara (mani sudate, gamba che trema ecc). Non danno fastidio, ma anche se non ci fossero non accadrebbe nulla.

IL VERO PADRE, di Maurizio Chierchia
Un buon racconto ma a mio parere non tra i migliori del girone. Non discuto lo stile né la presentazione della scena: è scorrevole e non ho faticato a immaginare la situazione in cui il personaggio si trova. Anche il tema è centrato, ma al contrario :-) Mi sembra che parli più di integrità e di fede che di corruzione. Solo al termine, con la battuta finale del cavaliere, viene rivelato il tema e - secondo me - in modo un po' scontato, come se avessi fretta di concludere (o di stare nei limiti). Il fatto che la trama fosse identica a un passo delle scritture che tutti conosciamo mi ha un po' deluso: cercavo un finale a sorpresa ma non l'ho trovato.

INCORROTTO di Debora Dolci
Ho dovuto leggere un paio di volte il tuo racconto per apprezzarlo. La prima volta (ma può essere un problema mio o una questione di gusti) non mi ha detto granché, se devo essere onesto. Rileggendo, invece, ho capito meglio l'evoluzione di Vittorio e la corruzione morale del padre. Ho provato a riflettere sul motivo di questa mia prima impressione e potrebbe essere legata al fatto che all'inizio si creano aspettative quasi soprannaturali (pensavo che il morto si svegliasse e facesse una strage :-) ) mentre il racconto è invece molto psicologico e centrato sulla contrapposizione tra il punto di vista del padre e quello del figlio.
Non ho capito questa frase: "Anche se erano tombaroli esperti, su queste cose non sbagliavano." Forse manca una negazione in una delle due proposizioni.

REDENZIONE È L’ANAGRAMMA DI CORRUZIONE, di F.M. Rigget
Il racconto, pur con qualche inciampo, non mi è dispiaciuto. Ho apprezzato l'idea di fondo, ma credo che sia migliorabile la costruzione iniziale. Forse anche per i modi "hard-boiled", ho pensato subito a un poliziotto che riceve un caso indesiderato dal suo superiore proprio all'inizio di un turno di notte. Poi ho pensato a un avvocato difensore che accetta una causa persa. Invece, si scopre poi che si tratta di un magistrato accusatore. Anche la riflessione finale m'è parsa un po' contorta: in che senso "se lo accusiamo, lo salviamo"? In sintesi: buona l'idea, buona la psicologia della protagonista, meno bene lo sviluppo della trama e la definizione del personaggio stesso.

LA CORRUZIONE, di Stefano Galardini
Il racconto è tra i migliori che ho letto in questa mio primo round. Anche se lo scenario post-apocalittico è difficile da rendere originale, ho apprezzato come il tema della corruzione faccia parte sia del "world building" sia delle piccole cose: tutto si rompe, tutto non funziona e cade a pezzi. Mi è piaciuto che tu non ti sia limitato a citare questo morbo ma lo abbia descritto nei suoi effetti, rendendolo concreto e temibile. Come lati negativi, trovo migliorabile la distinzione tra i due personaggi (che in alcuni casi ho faticato a riconoscere) e - parere mio personale - non ho apprezzato il passaggio in cui uno dei due traccia la biografia del fratello più grande. L'avrei riscritta con uno scambio di battute tra i due, seguito da una riflessione puntuale che ci facesse capire la relazione di età e di personalità tra i due.


IL MESE PIU' CRUDELE, di Letizia Merello
Di certo il racconto più memorabile, per quanto mi riguarda, tra quelli che ho letto. Non è semplice da leggere: non perché sia scritto male, ma perché è ricco di immagini accostate tra loro che mi costringono a uno sforzo importante per restare concentrato sulla storia. Tuttavia, è una di quelle "sudate" che mi piace affrontare, anche perché lo sviluppo e il finale mi hanno ripagato. Non è una scrittura fine a se stessa, da questo punto di vista e anche perché rappresenta la transizione tra un momento di follia / malattia / febbre a uno di lucidità finale, esattamente come una guarigione.


CLASSIFICA
1) Il mese più crudele, di Letizia Merello
2) La Corruzione, di Stefano Galardini
3) Incorrotto, di Debora Dolci
4) In corpore sano, di Pietro D’Addabbo
5) Redenzione è l’anagramma di Corruzione, di F.M. Rigget
6) Il mostro dei dolcetti, di Stefano Moretto
7) Fotosintesi neurale, di Andrea Furlan
8) Il vero padre, di Maurizio Chierchia
9) Il primo della classe, di Elisa Belotti

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christianfloris
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Re: Gruppo PRIMAVERA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » mercoledì 30 novembre 2022, 23:37

1) Incorrotto
2) Il mese più crudele
3) Il primo della classe
4) Il vero padre
5) Il mostro dei dolcetti
6) In corpore sano
7) Redenzione è l’anagramma di Corruzione
8) Fotosintesi neurale
9) La Corruzione

Incorrotto

La caratteristica che mi ha impressionato di più di questa prova è la tridimensionalità che sei riuscita a conferire ai personaggi, utilizzando una manciata di caratteri. Segno indubitabile di una padronanza sicura dei ferri del mestiere. Ben tratteggiata anche l’ambientazione – macabra al punto giusto, un’eco di Poe -, convincente lo sviluppo e ben trovato anche il finale. Il tema è senz’altro svolto bene e in modo brillante.
Non mi quadra l’uso della punteggiatura in alcuni passaggi e l’uso, forse un po’ ridondante, dell’aggettivazione. Ma si tratta di questioni di stile personali. Ottimo lavoro.

La mia valutazione è 9,75

Il mese più crudele

Guardo al tuo racconto come alla mossa di un giocatore di poker che, messo alle strette dal tempo e dagli avversari, si gioca tutto con un all-in. Sacrificando anche l’eventuale chiarezza e la coerenza interna della storia, per spararti tutti gli effetti speciali e i fuochi d’artificio in una fantasmagoria che vuole lasciar storditi. Ho riletto due volte il racconto per essere certo che, in fondo, hai affrontato un tema complesso come il ritorno alla vita. Lo sviluppo del tema lo si intuisce in filigrana, molto curato e denso lo stile con periodi e immagini che legano il lettore fino alla fine. Hai scommesso e stavolta ti è andata molto bene. Brillante e sofisticato, come un vaso fragile ma prezioso, battuto a un’asta di Sotheby’s.

La mia valutazione è 9,5

Il primo della classe

Si tratta senz’altro di una delle prove che saranno valutate fra le prime tre. Scrittura brillante, idea ben congegnata, studiata con attenzione anche la differenza di potenziale che si avverte, nella prima parte, tra antagonista (maestro) e protagonista (Mattia).
Forse un po’ didascalico nella parte dialogata di Mattia e del maestro, potresti eliminare qualche descrizione che non aggiunge né toglie nulla alla comprensione del testo. Il tema è centrato e svolto molto bene, ben studiato il controcanto fra le due sequenze, incarnazione del predicare bene e razzolare male.

La mia valutazione è 9,25


Il vero padre

Bravo. Hai riletto in chiave personale (e, devo dire, molto intensa) un famoso brano del Vangelo. Se vogliamo, è il brano che rappresenta la corruzione per antonomasia: perciò il tema è senz’altro colto e centrato. Il finale lascia una sorpresa da scartare e non è questa la sede per imbastire un dibattito teologico, aprire un manuale di Von Balthasar e capire se la conclusione regge anche sotto questo punto di vista. Siamo nell’ambito di una palestra di narrativa e parliamo senz’altro di una buona prova.
L’unica perplessità risiede nel fatto che ti sei mosso su un terreno già tracciato, rielaborando il calco di un racconto arcinoto, che fa parte dell’immaginario popolare occidentale (e non solo). Non per sminuire il tuo lavoro, sia ben chiaro: ma peserà un po’ sul giudizio finale che comunque rimane alto. Da podio? Vedremo.

La mia valutazione è 9

Il mostro dei dolcetti

Un racconto tutto dialogato, ha una sua scorrevolezza, una sua forza, la parte finale anche un filo d’ironia. E fin qui funziona.
A mio sommesso avviso, funziona meno la coesione fra le tre sequenze, che sembrano giustapposte come pezzi di puzzle, ma sono troppo evidenti le cesure e un po’ bruschi i cambi spazio-temporali. Aiuterebbe forse un minimo di descrizione ambientale, in apertura, per collocare le scene nel loro contesto di riferimento. Plot comunque buono, gli scambi di battute tra i protagonisti non sono sovrabbondanti. Forse non mi sento di metterlo sul podio, ma merita di stare ai piedi.
Il rispetto della traccia l’ho colto con chiarezza.

La mia valutazione è 8.

In corpore sano

Partiamo dalle cose che funzionano. Ottima (nella sua repellenza) l’ambientazione, protagonisti ben intonati con lo schifo complessivo, la corruzione che invade e pervade ogni sillaba della narrazione.
Un po’ meno bene la fluidità del racconto, la scorrevolezza delle azioni e delle scene che, nella loro successione, appaiono un po’ meccaniche. Finale orrendo e sorprendente, che riporta senz’altro sopra la linea di galleggiamento tutta la struttura del racconto. In ogni caso, prova più che discreta.

La mia valutazione è 7,75

Redenzione è l’anagramma di Corruzione

Non è male. Il tema è senz’altro centrato, c’è un tocco di fantasy che viene innestato a metà racconto, un buon sviluppo della narrazione. Originale l’idea di sostituire la legge con l’anima.
Anche lo stile è curato, forse troppo in alcuni passaggi, dove si avverte un soffermarsi eccessivo e un po’ insistito su particolari non rilevanti ai fini dell’evoluzione della storia. La tirocinante è idealista e petulante, siamo d’accordo: ma il finale sembra un po’ tirato per i capelli. Prova comunque più che discreta.

La mia valutazione è 7,5

Fotosintesi neurale

Da ciò che ho potuto vedere, finora, nelle mie partecipazioni ai contest, le storie distopiche sono piuttosto gettonate. Questa parte in modo convincente, con un intreccio interessante, forse un pelo fuori misura nella gestione di alcune parti di dialogo e della punteggiatura, ma si tratta di peccati veniali.
Ciò che funziona poco è l’aderenza al tema. Non è che non venga toccato, ma mi sembra soltanto in modo tangenziale, come “sensazione sporca, corrotta, viscida” alternata ai moti di piacere. Dopo uno sviluppo tutto sommato coerente e che procede per approssimazioni successive logiche, il finale si incarta e fa perdere brillantezza all’insieme. Bene ma, almeno per me, non da podio.

La mia valutazione è 7,25

La Corruzione

La visuale dal quale l’osservatore si rende conto dello sfacelo della Corruzione ha quasi un quid metafisico. Ricorda il terribile Nulla de La Storia Infinita, dove ogni cosa è da esso distrutta e devastata. La realizzazione è forse un po’ didascalica, tante spiegazioni e poche parti dialogate che rendono un po’ faticosa la lettura. A ogni modo, lo scenario distopico che s’intravede è credibile. Il tema è certamente colto, avrei conferito un po’ di brio e di brillantezza in più lavorando sulle parti dialogate. In certi momenti infatti sembra di leggere un resoconto cronachistico, più che un racconto.

La mia valutazione è 7.

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Polly Russell
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Re: Gruppo PRIMAVERA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » giovedì 1 dicembre 2022, 1:28

1) La Corruzione, di Stefano Galardini
2) In corpore sano di Pietro D’Addabbo
3) Incorrotto di Debora dolci
4) Fotosintesi neurale di Andrea Furlan
5) Il mostro dei dolcetti, di Stefano Moretto
6) Redenzione è l’anagramma di Corruzione di FM Rigget
7) il vero padre di Maurizio Chierchia
8) Il mese più crudele di Letizia Merello
9) Il primo della classe, di Elisa

il mostro dei dolcetti

Ciao Stefano, ben trovato!
Racconto divertente e fresco, molto carina l’idea del contratto tra il mostro e il bambino. Mi piace anche il
modo di parlare del bambino, è credibile, adatto alla sua età. La cosa che non mi è piaciuta molto è la scelta di usare solo dialoghi. Lo so che sono sempre stati solo due personaggi, padre bambino, madre padre e bambino mostro, ma ho dovuto rileggere per capire chi dicesse cosa. Soprattutto nella prima parte, ho creduto che fosse il padre a parlare del mostro e ho dovuto contare le battute. Capisco che è stata una scelta voluta, ma un tag qua e là mi avrebbe fatto comodo.

in corpore sano

Oh vacca miseria!
Mi hai stupito.
Cacchio se mi hai stupito. Ho letto altre tue cose, tre o quattro racconti e mi ero fatta un’idea del “tuo genere”, e oggi me l’hai distrutta! Questa tua vena horror proprio non la conoscevo e ti faccio i miei complimenti! Il tuo finale è IL colpo di scena!
Già l’ambientazione mi aveva piacevolmente colpita, gli scenari post apocalisse sono tra i miei preferiti, e il tuo è tratteggiato davvero bene, ma il finale mi ha davvero spiazzata. Ed è fantastico, non solo perché è un vero e proprio colpo di scena, ma perché riesce a completare il world building che hai costruito. Gli dona spessore e lo dona a tutti i personaggi.
il bit di Flint che non sa come nascono i bambini ci fa capire da quanto tempo è accaduto il disastro, le macchie sulla pelle, che tipo di disastro e il finale cosa gli uomini siano disposti a fare per sopravvivergli. Ho letto pochi racconti ma credo che il tuo avrà un posto d’onore.
Unico appunto: se Doc sa che il ragazzo si chiama Flint non può chiamarlo “un ragazzo” in prima battuta. “Il” già andrebbe meglio.

il primo della classe

Ciao Elisa.
Al netto di una buona padronanza del testo e di un ottimo uso del dialogo, devo dire che ho trovato il tutto un po’ grottesco, esagerato e quindi Bianchi finisce per diventare una specie di macchietta. Lo stereotipo dell’ integerrimo a oltranza che poi è il primo dei corrotti lo vedo bene se usi il capo di una qualche confessione religiosa, perché lì puoi giocare suo potere, sulla sudditanza che la sua posizione gli offre. Su una forza dell’ordine che deve mantenere la facciata. Ma qui è del tutto gratuito: erano soli nella stanza, non li stavano ascoltando e Bianchi avrebbe fatto io “suo” con una semplice notifica. Tutto questo ergersi a paladino dell’equità non ha alcun senso se non è in favore di camera. Capisci che intendo? Al limite avrei apprezzato se la sua corruzione vertesse in un qualche tipo di parafilia bizzarra e magari illegale.
Anche la seconda parte non sta in piedi. Non ha alcun senso che un professore che sta per farsi corrompere se ne vada al ristorante con il corruttore, brindi come in una festa russa e si prenda il rolex direttamente al tavolo, nemmeno fosse una proposta di matrimonio. Avrei capito se glielo avesse fatto recapitare a casa in forma quasi anonima, e lì magari potevi mostrare Bianchi che si sbatte per non farsi vedere da nessuno.
Insomma o mitighi la filippica iniziale o la bisboccia finale XD!
da un punto di vista stilistico, come ti ho detto, ho apprezzato parecchio i dialoghi, in questa ottica lavorerei sul finale perché il quasi soliloquio di Bianchi è davvero buono.
Qualche perdita di pdv. Per esempio quando Il pdv è su Mattia, c’è solo lui nella stanza, lo chiami “l’alunno” come se il pdv fosse di Bianchi.
Insomma un buon lavoro perfettibile.

il vero padre

Ciao Daniele.
Allora mi dispiace ma il tuo racconto non mi ha convinto, nonostante tu abbia parecchio solleticato la mia curiosità, facendo di Dio stesso il tentatore. Un’ottima trovata, bene anticipata dalla frase d’apertura (erano secoli che mi chiedevo come mai si continuasse a dire “non ci indurre in tentazione”) che però porta dove? Mi sarei aspettata, a questo punto, dopo la rivelazione, una battuta di Gesù che, alla fine dei conti aveva tutto il diritto di sentirsi offeso. Nel senso: a che cosa ci è servito cambiare il passo biblico se poi non ha portato a nulla? In questo modo mi hai raccontato un passo del vangelo. Va bene, ma non è un racconto. Lo sarebbe stato da un altro punto di vista, magari del diavolo. o se avessi stravolto il finale, o che ne so, se avessi aggiunto degli alieni o un viaggio nel tempo. In questo modo è come se il tema fosse stato l’amore ostacolato e tu avessi raccontato Giulietta e Romeo. Ed è un peccato perché avevi avuto una grandissima intuizione!
Il fatto che il tentatore fosse Dio, che fosse tutta una prova, è una splendida idea, ma l’hai mollata lì, senza dargli il lustro che meritava.
Davvero un peccato.
Da un punto di vista stilistico devo segnalarti alcune cose, non ti conosco, quindi vorrei essere chiara: tutto quello che dico lo faccio solo per migliorare (dal mio punto di vista) il racconto, e nell’ottica di esserti utile, purtroppo non sono particolarmente diplomatica, quindi spero non te la prenderai.
Inizio con l’ambientazione: parli di sabbia in due punti e io mi immagino il Sahara (so che siamo in Giudea), poi parli di terra spaccata e mi figuro il Salar de Atacama.
Le labbra non si increspano per la sete, si screpolano, si spaccano. Si increspano se si assume un’espressione corrucciata, per esempio.
Il dialogo parte con il diavolo che ride, ma tu hai scelto un @
“oh, oh” e io, per tutto il pezzo me lo sono immaginato vestito da babbo natale. Dici che ha il volto cornuto. Posso capire una testa cornuta, ma un volto proprio non me lo figuro.
parli di una velocità insostenibile per un essere vivente, eppure Cristo, che è un uomo, la sostiene senza sforzo.
Gesù è affamato, assetato, impaurito, lo scaraventa sul tetto di un tempio e gli ustiona la pelle, eppure non c’è mai un accenno al dolore, al suo patimento, come se stesse raccontando qualcosa che è accaduto a un altro.
Sono tutte cose facili da risolvere, comunque.
Buona gara, e a rileggerti!

incorrotto

Ciao Deborina!
ben trovata.
Allora parto col dire che mi è parecchio piaciuta questa tua virata sul dark. Ti sei destreggiata bene tra odore di cripta e carne morta.
Tema perfettamente centrato, i corrotti sono i vivi, nell’accezione di guasto, marcio.
Mi sarebbe piaciuto che tu instillassi un dubbio, sarà davvero santo questo ragazzino o le condizioni peculiari della cripta ne hanno conservato il corpo? e sarebbe bastato non fargli trovare i vestiti umidi. ma è solo una cosa che sarebbe piaciuta a me, e che non inficia il tuo racconto.
Scena ben costruita e personaggi caratterizzati quanto serve alla trama: bene!
Ti segnalo delle ripetizoni: “Era un orologio d’oro, il quadrante bianco segnato da quattro gemme.
Tirò fuori l’orologio con la catena. Sussultò come se dovesse vedere il ragazzo svegliarsi e reclamare l’orologio“
e ancora: “ ma nemmeno odore di morte.
Vittorio afferrò quelle mani morte”
Poi ripeti “orologio” altre quattro volte anche se distanziate. Capisco che non ci siano sinonimi, ma in 5k è un po’ tanto.
Nelle primissime frasi c’è un po di casino con la punteggiatura, ma sembra più che tu abbia limato e tagliato. Ci sta.

redenzione e l’anagramma di corruzione

Ciao e ben trovata.
C’è qualcosa che non mi convince… la storia mi piace. Certo il disfacimento fisico e visivo di un anima corrotta non è niente di nuovo, come non lo è il traferire un tribunale nell’ aldilà o immaginarne la complessa burocrazia: ma chi se ne frega. Se una storia è ben raccontata, se tiene su il ritmo e l’attenzione, che sia già sentita è l’ultimo dei problemi. Anzi, un problema non lo è affatto.
La tua protagonista è ben caratterizzata, solida e coerente.
Il contesto è tratteggiato bene, non hai avuto bisogno di spiego i, né di tell e allora cosa cacchio non mi convince?!
L’ho dovuto rileggere un alio di volte per capire sa dove venisse quella sensazione strana… e alla fine credo di esserci arrivata.
Il narrato.
è troppo lezioso e la costruzione delle frasi tiene a distanza.
“ Nonostante tutto, non mi scomodai ad alzare lo sguardo più di quel che fu necessario affinché riuscissi a pizzicare il colore del plico”
Sei in prima, chi è che pensa e parla così?
Qualcuno di certo, magari tu stessa, ma di solito preferisco un personaggio fruibile, leggero da leggere. Bastava togliere “quel che fu”, per esempio, per snellire la frase e farla sembrare reale.
Tutto il pezzo è così. Risulta distante, poi oh, è solo un parere personale.
Una cosa oggettiva invece é che l’elemento fantastico arriva o troppo tardi o troppo presto.
Troppo tardi perché alle catene di ossidiana siamo già a metà racconto e il lettore non ha avuto modo di capire cosa stesse leggendo e come immaginarlo.
troppo presto se volevi che fosse un effetto sorpresa.
Per il resto, come ti ho detto, la storia è buona, interessante. Anzi, è una di quelle ambientazioni su cui vorresti leggere un romanzo.
alla prossima

la corruzione

Ciao!
Molto buono. Sarà che come ho già scritto, ho una passione per il post apocalittico. Sarà che hai scritto bene!
Uno squarcio su un mondo in rovina molto ben tratteggiato, una scivolata tell quando descrivi i due fratelli, ma è una piccolezza. la descrizione va bene e va bene il fatto che tu l’abbia contrapposta al portatore di pdv, così ha senso scriverla. però avrei accorciato un po’.
non mi è molto chiaro perché se il tg dice che si stanno organizzando, Andrea abbia la percezione che invece non si salveranno e che sia tutto perduto.
Mi è piaciuto davvero molto questo mondo grigio e ammuffito, avrei inserito anche qualche odore, le muffe ne hanno di peculiari e ci sarebbe stato bene.
comunque un gran bel pezzo, i miei complimenti.



Fotosintesi neurale
Ciao Andrea.
Ormai mi sono un po’ arresa all’idea che nei tuoi racconti mi manchi sempre qualcosa, che non riesca a capire tutto. E il
fatto che sia un problema anche del tuo protagonista mi consola XD.
Tu scrivi bene, tanto bene, quindi sono più che certa che l’intento di lasciarci sospesi sia premeditato, ma non capisco a che pro.
l’effetto collaterale di questo fungo, in questo modo, sembra solo utile al l’aderenza al tema, quando alla fine dei conti sarebbe bastato farlo marcire in fretta per essere in linea con la corruzione.
il protagonista mi sta sulle scatole, ma tanto! uno che riesce a far morire di fame il figlio mente lui ha le calorie sufficienti a vivere non lo reputo un granché, eppure mi hai fatto empatizzate con lui, quindi i miei complimenti.
Sei stato molto preciso, hai creato world building e background in duecento battute, potevi sprecarti un po’ di più per il finale, e che cacchio!!


Il mese più crudele
Ciao!
premesso che salvo rarissime eccezioni, tollero la seconda persona davvero, davvero poco. mi crea una sorta di muro liscio e leggere diventa una scalata senza appigli. Quindi buona parte del mio commento sarà filtrata da questo limite.
Se in più, oltre alla seconda si sceglie uno stile criptico che parla per immagini, senza davvero raccontare una storia, il mio limite si ingrandisce.
Prima ho pensato a un’apocalisse zombie, poi a un feto sul punto di nascere, poi non lo so, poi a una vecchia signora appena uscita dal coma.
poi ho letto i commenti e ho collegato il tutto.
Ergo, tolte le belle immagini, tolta la parte poetica, rimango con in mano, un racconto che non ho capito.
È lo stile che hai scelto e non posso dirti se sia giusto o sbagliato perché purtroppo siamo nel nero campo del gusto personale. immagino però che l’uso della terza o della prima avrebbe potuto renderlo più fruibile, volendo mantenere lo stesso stile narrativo.
Polly

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antico
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Re: Gruppo PRIMAVERA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 1 dicembre 2022, 18:52

Dovete solo più ricevere la classifica de IL SAGGIO.

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Il Saggio
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Re: Gruppo PRIMAVERA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » venerdì 9 dicembre 2022, 10:37

A 'sto giro è stato davvero arduo fare una classifica

La corruzione
anche il tuo racconto è davvero ben scritto, e mi trovo nella grossa difficoltà di doverne fare una classifica!
Ad ogni modo, sei riuscito a dare, in una manciata di caratteri, il senso della dissoluzione. Il fatto che lo scenario post-apocalittico fatto di epidemie sia ormai un cliché, non è per me un demerito. Hai interpretato in maniera originale un tropos della letteratura. Il valore simbolico della corruzione umana che si sfalda letteralmente emerge potente e rende questo scritto carico di pathos. A me è arrivato deciso al cuore. Senza dilungarmi troppo, credo che ti sia meritato almeno il podio con un pollice su senza esitazioni.

Incorrotto
Ciao Debora
racconto scritto bene, ben dosato nei dettagli ambientali più significativi. Anche i dialoghi mi sembrano ben costruiti.La cosa che mi ha colpito di più è stata la declinazione che hai dato al tema, che è presente nel racconto, ma gioca sul parallelismo corruzione fisica/corruzione morale, con l'epilogo finale in cui il protagonista sceglie la fuga.
Per me un pollice su bello convinto.

Redenzione è l’anagramma di Corruzione
uno dei racconti più originali che ho letto in questo gruppo. Mi ha ricordato le atmosfere di certi racconto di Durrenmatt. Ho apprezzato l'idea del contrappasso condanna/redenzione, l'ho trovato ironico e particolare. Magari avresti potuto alleggerire qua e la la prosa con qualche limatura su avverbi o aggettivi di troppo, ma tutto sommato la cosa non ha inficiato il risultato finale.
per me un pollice su.

In corpore sano
tema centratissimo direi. A mio giudizio, questo lo ritengo uno dei tuoi racconti meglio riusciti, tra quelli che ho letto. Ho francamente poco da recriminare. L'unica increspatura mi è parsa la reazione che i ragazzi hanno avuto quando li sono venuti a chiamare. Nominano una donna e, chissà per qualche motivo, il protagonista pensa che sia un animale. Non mi è chiaro il passaggio logico che c'è dietro a questa reazione. Alla fine del racconto, mi è parso un veloce escamotage o una semina last minute per creare un po' di aspettativa. Ma leggendo quel passaggio, mi sarei aspettato esattamente quello che poi compare in scena, cioè una donna. Riflettendoci meglio, forse non era nemmeno necessario tentare l'ambiguità. Di fatto il racconto svolta nell'ultima terribile (nel senso di drammatica) scena e rende bene l'idea di cosa si intenda per "corruzione".

Il vero padre
un racconto pulito, scritto benone, e piuttosto originale. Mostra consapevolezza nel mostrare l'episodio biblico, e questo sicuramente gioca a tuo favore. Riesci a creare una certa attesa, anche se la tua prosa mostra una certa linearità, ma tenendo sempre acceso il conflitto, cosa indispensabile per tenere desta l'attenzione.
Per me un pollice su senza grossi scossoni.

il primo della classe
un racconto scritto molto bene. I dialoghi sono convincenti, le atmosfere giuste. I dettagli ambientali sono dosati il giusto e la prosa ha un buon ritmo. L'aspetto più strettamente narrativo però pone delle problematiche (ovviamente, si fa per dire, visto lo spazio ridottissimo a cui siete costretti.) A mio gusto il salto dal professore inflessibile a professore corrotto è un po' smaccato.
Non voglio dire che non esista l'eventualità che qualcuno si mostri molto diverso da quello che è effettivamente, ma qui il salto repentino lascia un po' interdetti, suona un po' forzato, assumendo una dimensione vagamente moralistica. Non è chiaro perché il professore svolti in questo modo, nulla ce lo lascia intendere nella prima parte, non c'è una semina e questo ridimensione la tensione drammatica che volevi dare alla situazione.
Per me, dunque, un pollice tendente verso l'alto, ma po' timidamente.

Il mese più crudele

Ciao Letizia

un racconto particolare, a tratti quasi poetica. Possiedi una buona capacità espressiva, gestisci la tua prosa per "immagini" e questo la rende particolarmente evocativa. Ho avuto la sensazione che il tuo scritto avesse un grosso potenziale, ma ci sono elementi oscuri nella narrazione che non sono riuscito a sviscerare e questo condizionerà il tuo piazzamento.
Nel complesso un lavoro originale e apprezzabile, ma con qualche difetto di impostazione. Per me un pollice tendente verso l'alto ma un po' titubante.

Il mostro dei dolcetti
Ciao Stefano
tema centrato. Il racconto è un piccolo siparietto di vita famigliare abbastanza verosimile. Il racconto fila, si fa leggere molto bene e l'ho trovato divertente, insomma, un racconto godibile. Quel "dannazione" fornisce al racconto quella chiosa comica che da un senso di sostanziale chiusura della vicenda, quindi, un scelta azzeccata.
Unico neo: ho trovato un'incoerenza tra quello che dice il bimbo al mostro e quello che succede effettivamente nella prima parte:
"–Hai sentito cos'ha detto papà?
–Sì sì. Vado a prendere le caramelle"
...
"Ehi, avevi promesso di fare quello che chiedevano i miei se io non gli dicevo che i dolci li mangi tu."
che è proprio quello che è successo. Cioè il mostro ha sentito che il bimbo raccontava al padre di lui, almeno così mi è parso leggendo. Per me un pollice verso a momenti un po' esitante per la questione dell'incoerenza.

Fotosintesi neuronale

un racconto scritto bene, con un world building di tutto rispetto e una parvenza di scientificità verosimile (almeno per me, che non sono del settore.) Ho qualche dubbio sull'attinenza al tema, però. Usi la parola "corruzione" nel finale, prendendo il tema per i capelli, ma non c'è una semina nel racconto, che comincia con un problema di carestia e finisce con la scoperta di una sostanza eccitante. Facendoti una concessione, i due elementi potevano ben stare insieme. Cioè il protagonista sembra quasi rinunciare alla salvezza del mondo per un godimento personale e in questo senso l'attinenza al tema esiste. Ma compare così, di botto, calato dall'alto senza un'adeguata semina e lascia il lettore un po' interdetto sul vero messaggio che intendi portare.
Per me un pollice verso l'alto ma che forze oscure spingono verso una eccessiva oscillazione.

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1) La Corruzione, di Stefano Galardini
2) Incorrotto di Debora dolci
3) Redenzione è l’anagramma di Corruzione di FM Rigget
4) In corpore sano di Pietro D’Addabbo
5) il vero padre di Maurizio Chierchia
6) Il primo della classe, di Elisa Belotti
7) Il mese più crudele di Letizia Merello
8) Il mostro dei dolcetti, di Stefano Moretto
9) Fotosintesi neurale di Andrea Furlan

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