Second World

Il tema verrà svelato alle 21.00 di lunedì 19 dicembre e si avranno quattro ore di tempo per scrivere un racconto di massimo 3000 caratteri
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Polly Russell
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Second World

Messaggio#1 » lunedì 19 dicembre 2022, 23:09

Second World

L’uomo spalancò la porta. «Non faccio l’elemosina!» Arpionò la maniglia con dita grassocce e la chiuse fuori dal Memento.
Sia si asciugò gli occhi e sbuffò una nuvoletta algida. Le dita erano blu e le faceva male muoverle, comunque le strinse in un pugno e lo batté sulla vetrina blindata. «Per favore! Pagherò la settimana prossima.» Scivolò in ginocchio. «Per favore...» Un colpo di tosse le squassò il torace e salì su per la gola raschiando e graffiando.
Sfiorò il cappotto liso alla ricerca della tasca, doveva pur avere ancora qualche maledetto new-euro.
Dal fondo della strada un paio di ragazzi camminavano abbracciati. Una donna con un cappotto azzurro uscì dalla caffetteria all’angolo e la filodiffusione sparse un po’ di magia natalizia sotto forma dell’ultimo successo del crooner di turno. A Cali sarebbe piaciuto, adorava le canzoni di Natale.
Un paio di negozi sul lato opposto alzarono le serrande, doveva andarsene, non poteva rimanere lì. Non c’erano poliziotti per ora, nemmeno vigilanti volontari, ma sarebbero arrivati e l’avrebbero sbattuta fuori dal quartiere, lontano dai negozi Memento, lontano dall’unica cosa per cui continuava a sopravvivere.
Aveva ancora un bel corpo, comunque abbastanza da essere venduto e forse il ciccione le avrebbe permesso di collegarsi al second world per qualche minuto, se glielo avesse offerto. Spostò i capelli dietro alle orecchie con la punta delle dita e tirò su col naso, da quanto non si specchiava? Doveva avere un aspetto orribile.
La donna col cappotto azzurro strinse la borsetta e si curvò verso di lei. «Ha bisogno di un’ambulanza?»
«No. Grazie.» Si aggrappò alla maniglia del Memento e suonò il campanello.
Il grassone fece scattare la serratura, doveva aver pensato fosse stata quella donna a suonare.
Sia sgattaiolò fino alla postazione che aveva lasciato pochi minuti prima. Il visore era caldo, sapeva che era uno dei comfort della struttura, ma a lei piaceva pensare che fosse stata Cali a lasciarlo così per lei.
Il grassone le piombò addosso da dietro al bancone. «Sei ancora qui?»
Il negozio era ancora deserto, Sia si appoggiò alla postazione e aprì il cappotto. «Ti prego... farò quello che vuoi se mi lasci usare il Memento.» Strinse gli occhi e voltò la testa di lato.
«E cosa posso avere per un quarto d’ora?»
«Puoi avermi, nel modo che preferisci.» Le veniva da vomitare.
«Da quanto non mangi?»
Che domanda era?
Lo guardò in cerca di risposte?
Il ciccione fece spallucce. «Va bene, un quarto d’ora. Ma dopo vieni a lavarmi le vetrine.» Le lanciò il chip di accensione.
Sia scoppiò a piangere, le tremavano le mani, avrebbe voluto ringraziarlo, ma adesso doveva entrare. Era più importante.
Infilò il chip e mise il visore.
Cali era davanti a lei, ed era bellissima con la divisa della scuola primaria. «Mamma! Sei venuta a trovarmi?»
Lo sapeva che era un’immagine presa dalla sua memoria, ma per un altro quarto d’ora poteva fingere che la sua auto non avesse mai sbandato. Poteva fingere che Cali fosse ancora lì.


Polly

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antico
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Re: Second World

Messaggio#2 » lunedì 19 dicembre 2022, 23:12

Ciao Polly! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa MASA EDITION!

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Proelium
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Re: Second World

Messaggio#3 » martedì 20 dicembre 2022, 22:19

Ciao Polly,
intanto complimenti per essere riuscita a sfornare un racconto funzionante in così poco tempo, il tema era solo apparentemente abbordabile, anch'io mi ci sono messo tardi, e la difficoltà di strutturare due piani in una manciata di caratteri l'ho sentita tutta.
Nel tuo caso specifico, il mondo secondario l'ho percepito parecchio di striscio, si resta un po' troppo ancorati a situazioni del mondo primario e i personaggi sono fin troppo piatti. Il guizzo finale è più apprezzabile, perché apre uno scorcio effettivo su questo ipotetico mondo secondario, che però resta abbastanza anonimo. Non mi ha entusiasmato, ma complimenti per l'efficienza compositiva.

Buona edition,
Francesco

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Polly Russell
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Re: Second World

Messaggio#4 » martedì 20 dicembre 2022, 22:51

Ciao e grazie del commento!
tecnicamente i Memento fanno parte del background della protagonista, per lei il mondo in cui vive è quello secondario, visto che fa di tutto per tornare nel “second world” che però è secondario per tutti gli altri. Quindi analizzando il personaggio, il second world diventa parte fondante della sua vita, però è anche lapalissiano che non posso pretendere che il lettore si metta a fare da psicologo ai miei personaggi XD. Quindi sì, ero consapevole che il tema sarebbe arrivato come appena sfiorato.
Oltretutto ero partita con una cosa molto meno “psicologica” e avevo immaginato un mondo “primo” quello dove vivono i ricchi (per questo l’accenno al fatto che avrebbe dovuto andarsene in fretta) e un mondo “secondo” in cui vivevano i poveri, la cui unica parvenza di felicità era data dai Memento, che nella prima idea erano dei posti dove vivere esperienze indotte, alla total recall. poi mi sono ricordata che avevo solo 3k XD!
E dopo questo “pippone” ti ringrazio ancora, spero di colpire meglio il bersaglio la prossima volta.
Polly

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GiulianoCannoletta
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Re: Second World

Messaggio#5 » venerdì 23 dicembre 2022, 17:31

Ciao Polly, ben ritrovata!
L'interpretazione del tema mi è piaciuta, un mondo virtuale dove cercare rifugio nei propri ricordi, da una suggestione del genere possono nascere storie interessanti. L'ambientazione un po' cyberpunk è tratteggiata con i dettagli giusti già dalle prime righe del racconto.
Ho trovato qualche difficoltà a sintonizzarmi con la protagonista. Ci ho pensato su, credo fosse un rischio insito nel tipo di storia che hai scritto. Per tutto il racconto il flusso di pensieri e i gesti della protagonista sono ossessivi e insistenti (e con la tua scrittura li hai resi molto bene), alla stregua di una tossicodipendente che cerca di soddisfare un bisogno che il lettore però non capisce, ne rimane distante. Fino alle ultime righe, in cui viene chiarita la situazione e scatta un'empatia un po' tardiva.
È comunque un gran bel racconto con un'asticella di difficoltà molto alta.
A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Polly Russell
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Re: Second World

Messaggio#6 » venerdì 23 dicembre 2022, 18:32

Grazie!
Sì, lo sapevo. Ma far empatizzare subito con la protagonista mi avrebbe tolto la lacrimuccia finale. quindi alla fine dei conti mi prendo i malus di un rischio calcolato.
grazie della lettura e del commento, buona edizione!
Polly

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Laura Brunelli
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Re: Second World

Messaggio#7 » sabato 24 dicembre 2022, 11:19

L’uomo spalancò la porta. «Non faccio l’elemosina!» Arpionò la maniglia con dita grassocce e la chiuse fuori dal Memento. [qui la scena è poco chiara. Dove si trova la protagonista? È fuori davanti alla porta? Allora quando la apre ha già le mani sulla maniglia. Se la protagonista, invece, fosse dentro, avrebbe più senso, perché l’uomo lascia la maniglia per trascinarla fuori e poi la arpiona di nuovo. Però non è chiara la dinamica.]
Sia [strana scelta di nome, che qui, in particolare, confonde per un istante, non si capisce immediatamente che si tratta di un nome.] si asciugò gli occhi e sbuffò una nuvoletta algida. Le dita erano blu e le faceva male muoverle, comunque le strinse in un pugno e lo batté sulla vetrina blindata. «Per favore! Pagherò la settimana prossima.» Scivolò in ginocchio. «Per favore...» Un colpo di tosse le squassò il torace e salì su per la gola raschiando e graffiando.
Sfiorò il cappotto liso alla ricerca della tasca, doveva pur avere ancora qualche maledetto new-euro.
Dal fondo della strada un paio di ragazzi camminavano abbracciati [qui avrei sostituito il verbo camminavano. L’inizio della frase fa pensare che i ragazzi si stiano avvicinando, ma il verbo camminavano, potrebbe anche indicare il contrario]. Una donna con un cappotto azzurro uscì dalla caffetteria all’angolo e la filodiffusione sparse un po’ di magia natalizia sotto forma dell’ultimo successo del crooner di turno [Giusto per pignoleria, la frase andrebbe girata, “dalla caffetteria uscì…” ma capisco che non volevi ripeterti quindi va bene così, dati i tempi ristretti sarebbe stato difficile trovare una buona soluzione stilistica.]. A Cali sarebbe piaciuto, adorava le canzoni di Natale.
Un paio di negozi sul lato opposto alzarono le serrande, [qui metterei un punto per rimarcare il passaggio dal piano descrittivo al fraseggio interiore.] doveva andarsene, non poteva rimanere lì. Non c’erano poliziotti per ora, nemmeno vigilanti volontari, ma sarebbero arrivati e l’avrebbero sbattuta fuori dal quartiere, lontano dai negozi Memento, lontano dall’unica cosa per cui continuava a sopravvivere.
Aveva ancora un bel corpo, comunque abbastanza da essere venduto e forse il ciccione le avrebbe permesso di collegarsi al second world per qualche minuto, se glielo avesse offerto. Spostò i capelli dietro alle orecchie con la punta delle dita e tirò su col naso, da quanto non si specchiava? Doveva avere un aspetto orribile.
La donna col cappotto azzurro strinse la borsetta e si curvò verso di lei. «Ha bisogno di un’ambulanza?»
«No. Grazie.» Si aggrappò alla maniglia del Memento e suonò il campanello.
Il grassone fece scattare la serratura, doveva aver pensato fosse stata quella donna a suonare.
Sia sgattaiolò fino alla postazione che aveva lasciato pochi minuti prima [qui capiamo che all’inizio era dentro, quindi, direi che nell’incipit manca il passaggio in cui il gestore la butta fuori.]. Il visore era caldo, [qui metterei un punto per rendere più leggibile la frase, altrimenti il soggetto cui attribuire il verbo sembra essere il visore, non Sia] sapeva che era uno dei comfort della struttura, ma a lei piaceva pensare che fosse stata Cali a lasciarlo così per lei [ok, questo mi confonde un po’. è stata Sia a lasciare la postazione pochi minuti prima o Cali?].
Il grassone le piombò addosso da dietro al bancone. «Sei ancora qui?»
Il negozio era ancora deserto, Sia si appoggiò alla postazione e aprì il cappotto. «Ti prego... farò quello che vuoi se mi lasci usare il Memento.» Strinse gli occhi e voltò la testa di lato.
«E cosa posso avere per un quarto d’ora?»
«Puoi avermi, nel modo che preferisci.» Le veniva da vomitare.
«Da quanto non mangi?»
Che domanda era?
Lo guardò in cerca di risposte?
Il ciccione fece spallucce. «Va bene, un quarto d’ora. Ma dopo vieni a lavarmi le vetrine.» Le lanciò il chip di accensione.
Sia scoppiò a piangere, le tremavano le mani, avrebbe voluto ringraziarlo, ma adesso doveva entrare. Era più importante.
Infilò il chip e mise il visore.
Cali era davanti a lei, ed era bellissima con la divisa della scuola primaria. «Mamma! Sei venuta a trovarmi?»
Lo sapeva che era un’immagine presa dalla sua memoria, ma per un altro quarto d’ora poteva fingere che la sua auto non avesse mai sbandato. Poteva fingere che Cali fosse ancora lì.


Ciao Polly,
Leggerti è sempre un piacere.
Tema: direi che è al limite. Di sicuro c’è nell’aspettativa di raggiungere un mondo secondario, ma forse sarebbe stato declinato meglio se ti fossi soffermata di più nella descrizione del mondo virtuale che non su quello reale.
Punti di forza: ottima la gestione del pdv e dell’immersività. A parte qualche appunto di stile, che ti ho fatto per pura pignoleria e che puoi leggere in grassetto nel teato, il racconto scorre bene e rende piacevole la lettura.
Punti deboli: Un finale un po’ frettoloso che non ci coinvolge troppo nel dramma della protagonista che ha perso la madre. In realtà a coinvolgerci di più è la condizione di povertà e malnutrizione della protagonista e il finale appare più come una spiegazione che non come una ferita della protagonista. Fino all’ultimo, mi sarei aspettata un problema legato più alla dipendenza dalla realtà virtuale.
Nel complesso un bel racconto, piacevole, ben congeniato e ben scritto. Peccato per la poca aderenza al tema, sfiorato solo di striscio e al finale un po’ frettoloso.
Alla prossima e buona edition.

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Polly Russell
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Re: Second World

Messaggio#8 » sabato 24 dicembre 2022, 11:32

Ciao Laura, la Peppa che commento!
Grazie. :)
Allora, ti segnalo un paio di punti su cui non concordo, per il resto hai fatto un editing impeccabile.
Sul “camminavano” a noi cosa ce ne frega se si avvicinano e si allontanano? XD
La virgola dopo le serrande dei negozi mi era necessaria. Lei pensa che deve andarsene proprio perché vede i negozi aprire.

Per le considerazioni finali, volevo che sembrasse una dipendenza, perché, a tutti gli effetti, lo è. Sia (sì è vero, è un nome del cappio, ci ho pensato dopo XD) sopravvive solo per riuscire a tornare nel second World dove può vedere sua figlia. Quindi la sua malnutrizione, il suo disperarsi sono il risultato del suo annullarsi solo per poter rivivere ì proprio ricordi con la
figlia.
mi spiace che non sia arrivato, però ti ringrazio per l’analisi.
kiz e buona edition!!
Polly

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Laura Brunelli
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Re: Second World

Messaggio#9 » sabato 24 dicembre 2022, 11:56

Polly Russell ha scritto:Quindi la sua malnutrizione, il suo disperarsi sono il risultato del suo annullarsi solo per poter rivivere ì proprio ricordi con la
figlia.
mi spiace che non sia arrivato, però ti ringrazio per l’analisi.
kiz e buona edition!!

No, no, è arrivato, ma un po' depotenziato, l'ultima frase
Lo sapeva che era un’immagine presa dalla sua memoria, ma per un altro quarto d’ora poteva fingere che la sua auto non avesse mai sbandato. Poteva fingere che Cali fosse ancora lì.

mi manca un po' di emotività. Avendo costruito tutto sull'idea della dipendenza, mi sarei aspettata un po' d'enfasi in più, tutto qui.
Sul camminavano, hai ragione, sono io che sono un po' troppo pignola. Gli scrittori a cui faccio da beta mi odiano!
Ciao

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Michael Dag
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Re: Second World

Messaggio#10 » lunedì 26 dicembre 2022, 10:26

Ci ho messo parecchio a capire cosa fosse il memento. L'ho intuito, ma ho passato l'intera lettura ah chiedermi se ci avevo visto giusto.
Hai reso bene la "dipendenza" di Sia, anche l'ambientazione è tratteggiata quanto che basta per capire quel che serve.
Potevi cadere nello stereotipo del ciccione laido che si approfitta della ragazza in difficoltà, ma hai scelto di caratterizzarlo meglio, un punto a tuo favore.

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Polly Russell
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Re: Second World

Messaggio#11 » lunedì 26 dicembre 2022, 10:35

Michael Dag ha scritto:Ci ho messo parecchio a capire cosa fosse il memento. L'ho intuito, ma ho passato l'intera lettura ah chiedermi se ci avevo visto giusto.
Hai reso bene la "dipendenza" di Sia, anche l'ambientazione è tratteggiata quanto che basta per capire quel che serve.
Potevi cadere nello stereotipo del ciccione laido che si approfitta della ragazza in difficoltà, ma hai scelto di caratterizzarlo meglio, un punto a tuo favore.

il nome di un negozio? XD!
Grazie del commento, alla prossima
Polly

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Shanghai Kid
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Re: Second World

Messaggio#12 » martedì 27 dicembre 2022, 12:26

Ciao Polly,
piacere di averti letta!
Inizio chiedendoti di non scrivere mai più in viola (ahahahah chiaramente scherzo, anche se a me ha dato realmente un po’ fastidio agli occhi, non so perchè).
Differentemente da alcuni commenti precedenti, io penso tu sia stata realmente molto brava nel tratteggiare un mondo secondario senza doverlo spiegare e senza indugiarci troppo,rubando spazio all’azione, ma mostrandolo attraverso una narrazione così fluida. Non sono d’accordo con chi ti muove la critica di poca aderenza al tema, anzi, invidio la tua capacità di strutturare una trama così efficace in uno spazio tanto risicato.
Secondo me il racconto è centrato e funziona.
L’ho trovato efficace anche da un punto di vista emotivo.
Se devo farti una critica, è nell’assenza di originalità, che però non rende questa prova meno buona.
In bocca al lupo per l’edition.
A rileggerti,
Elisa

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gcdaddabbo
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Re: Second World

Messaggio#13 » martedì 27 dicembre 2022, 18:27

Salve, Polly! Ho avuto il piacere di leggere ancora un tuo racconto. Il tema del mondo diverso, secondario, in posizione successiva rispetto al nostro abituale, indubbiamente c’è. Un mondo triste in cui i ricordi si possono rivivere a pagamento per ritrovare chi non c’è più. L‘atmosfera è struggente. Il personaggio principale è ben delineato. Una donna consumata da un ricordo e da un rimorso. Nessuna sorpresa che le cose vadano come prevedibile in certe situazioni. Non so se rallegrarmi che la protagonista non sia costretta a vendere il suo corpo o constatare tristemente che ormai la sua offerta è considerata meno di una prestazione da lavavetri. Per me, è un lavoro apprezzabile. Buona Masa edition e buon 2023!

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kruaxi
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Re: Second World

Messaggio#14 » martedì 27 dicembre 2022, 21:30

Second world

Ciao Polly.
Polly Russel ci propone il racconto straziante di una madre disperata. Se il triste finale è forse un po' troppo “spoilerato” (i negozi “Memento”), la descrizione di un freddo futuro distopico è di buon livello. Qualche perplessità riguardo l'attinenza al tema proposto e sulla punteggiatura.
Una lettura piacevole e coinvolgente.

Stefano aka kruaxi

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Re: Second World

Messaggio#15 » mercoledì 28 dicembre 2022, 1:26

Ciao Polly e ben ritrovata.
Parto col dire la cosa che mi è piaciuta meno: il finale. I racconti che finiscono col cliffhanger del figlio morto sono almeno 2/3 a edizione (ne ho valutato un altro se non l'edizione scorsa quella prima, e ce n'è uno nel mio gruppo di questa edizione) e viste le premesse speravo in qualcosa di diverso. Io non avevo capito cos'era il "Memento", pensavo fosse tipo una cosa che metteva in collegamento con un altro posto, come VR chat (o per i meno nerd, tipo l'episodio di black mirror). Scoprire che era il "classico" figlio morto mi ha deluso un po'.
Per quanto riguarda lo stile, lo sai che mi piace come scrivi; l'unica cosa che avrei fatto diversamente è il nome della protagonista, dato che "sia" è anche una parola in italiano ho avuto un attimo di confusione in alcuni punti, specialmente il primo in cui lo usi dato che è proprio a inizio frase e ho dovuto mettere per un secondo in pausa la lettura per capire che quello era il suo nome e non un "sia questo"

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Re: Second World

Messaggio#16 » mercoledì 28 dicembre 2022, 17:19

Shanghai Kid ha scritto:Ciao Polly,
piacere di averti letta!
Inizio chiedendoti di non scrivere mai più in viola (ahahahah chiaramente scherzo, anche se a me ha dato realmente un po’ fastidio agli occhi, non so perchè).
Differentemente da alcuni commenti precedenti, io penso tu sia stata realmente molto brava nel tratteggiare un mondo secondario senza doverlo spiegare e senza indugiarci troppo,rubando spazio all’azione, ma mostrandolo attraverso una narrazione così fluida. Non sono d’accordo con chi ti muove la critica di poca aderenza al tema, anzi, invidio la tua capacità di strutturare una trama così efficace in uno spazio tanto risicato.
Secondo me il racconto è centrato e funziona.
L’ho trovato efficace anche da un punto di vista emotivo.
Se devo farti una critica, è nell’assenza di originalità, che però non rende questa prova meno buona.
In bocca al lupo per l’edition.
A rileggerti,
Elisa

Grazie Elisa! Sono proprio contenta di aver toccato le tue corde. Sì, pecca un po’ in originalità, lo so, mannaggia alla miseria.
Polly

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Re: Second World

Messaggio#17 » mercoledì 28 dicembre 2022, 18:33

gcdaddabbo ha scritto:Salve, Polly! Ho avuto il piacere di leggere ancora un tuo racconto. Il tema del mondo diverso, secondario, in posizione successiva rispetto al nostro abituale, indubbiamente c’è. Un mondo triste in cui i ricordi si possono rivivere a pagamento per ritrovare chi non c’è più. L‘atmosfera è struggente. Il personaggio principale è ben delineato. Una donna consumata da un ricordo e da un rimorso. Nessuna sorpresa che le cose vadano come prevedibile in certe situazioni. Non so se rallegrarmi che la protagonista non sia costretta a vendere il suo corpo o constatare tristemente che ormai la sua offerta è considerata meno di una prestazione da lavavetri. Per me, è un lavoro apprezzabile. Buona Masa edition e buon 2023!

Grazie! Il rimorso era la cosa che contavo si capisse, grazie di averla notata.
Polly

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Re: Second World

Messaggio#18 » mercoledì 28 dicembre 2022, 18:34

kruaxi ha scritto:Second world

Ciao Polly.
Polly Russel ci propone il racconto straziante di una madre disperata. Se il triste finale è forse un po' troppo “spoilerato” (i negozi “Memento”), la descrizione di un freddo futuro distopico è di buon livello. Qualche perplessità riguardo l'attinenza al tema proposto e sulla punteggiatura.
Una lettura piacevole e coinvolgente.

Stefano aka kruaxi

Non è un caso che il mio avatar sia una virgola! XD
però giuro che in fase di rilettura, di solito, sistemo tutto. :)
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Re: Second World

Messaggio#19 » mercoledì 28 dicembre 2022, 18:35

Stefano.Moretto ha scritto:Ciao Polly e ben ritrovata.
Parto col dire la cosa che mi è piaciuta meno: il finale. I racconti che finiscono col cliffhanger del figlio morto sono almeno 2/3 a edizione (ne ho valutato un altro se non l'edizione scorsa quella prima, e ce n'è uno nel mio gruppo di questa edizione) e viste le premesse speravo in qualcosa di diverso. Io non avevo capito cos'era il "Memento", pensavo fosse tipo una cosa che metteva in collegamento con un altro posto, come VR chat (o per i meno nerd, tipo l'episodio di black mirror). Scoprire che era il "classico" figlio morto mi ha deluso un po'.
Per quanto riguarda lo stile, lo sai che mi piace come scrivi; l'unica cosa che avrei fatto diversamente è il nome della protagonista, dato che "sia" è anche una parola in italiano ho avuto un attimo di confusione in alcuni punti, specialmente il primo in cui lo usi dato che è proprio a inizio frase e ho dovuto mettere per un secondo in pausa la lettura per capire che quello era il suo nome e non un "sia questo"
ma daiii!! per una volta che cerco di essere carina e carica di buoni sentimenti! XD Mica posso sempre torturare e ammazzare tutti!
Polly

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Re: Second World

Messaggio#20 » mercoledì 28 dicembre 2022, 18:36

per tutti, Sia è stat una scelta infelice, lo capisco. a mia discolpa era proprio Sia che stavo ascoltando e mi serviva un nome con pochi caratteri m.
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Re: Second World

Messaggio#21 » mercoledì 28 dicembre 2022, 18:36

per tutti, Sia è stat una scelta infelice, lo capisco. a mia discolpa era proprio Sia che stavo ascoltando e mi serviva un nome con pochi caratteri m.
Polly

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