Scala di Kardashian

Il tema verrà svelato alle 21.00 di lunedì 19 dicembre e si avranno quattro ore di tempo per scrivere un racconto di massimo 3000 caratteri
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MatteoMantoani
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Scala di Kardashian

Messaggio#1 » lunedì 19 dicembre 2022, 23:17

La sfera di Dyson è il massimo traguardo tecnologico raggiungibile dal genere umano, una mega struttura spaziale composta da specchi fotovoltaici che circondano il sole. Costruendola, l’uomo si evolverebbe in una civiltà di tipo 2, secondo la scala di Kardashev - non Kardashian, signora, Kardashev: dal nome del fisico russo - vale a dire che l’umanità diventerà una civiltà galattica che sfrutta in un sol colpo tutta l’energia del proprio sole.

«Vanni, sei pronto?»

Lei dirà che è impossibile: ma invece no, in realtà possediamo già le basi per costruirla. Gli specchi sarebbero di silicio, un materiale che potremmo minare in un pianeta che è infatti composto per la maggior parte di silicati: Mercurio - no, signora, non quello dei termometri - in più Mercurio non ha un’atmosfera, e questo ci faciliterebbe di molto il compito.

«Vanni, arriva.»
Annuisco, Marco quando si mette è un rompipalle di proporzioni cosmiche.

Potremmo inviare su Mercurio dei robot dotati di intelligenza artificiale già alla nostra portata, per far minare il silicio e assemblare i moduli di Dyson sul pianeta stesso. I primi moduli potrebbero essere facilmente sparati in orbita attorno al sole e l’energia prodotta potrà essere usata per creare più robot e minare più materiali, in una crescita esponenziale.

«Vanni, che fai dormi? Tira fuori l’attrezzatura per la dimostrazione, dai che arriva.»
Sospiro e apro l’armadietto, collego il filo dell’alimentazione alla corrente.

Secondo calcoli verosimili, in meno di due generazioni arriveremmo a smantellare il pianeta Mercurio per avere uno sciame di moduli intorno al sole che fungerebbe da sfera di Dyson. Sarà poi facile convogliare l’energia sotto forma di un enorme e potentissimo raggio laser - no, signora, non sarà pericoloso, quando arriverà al nostro pianeta potremo raccogliere l’energia tranquillamente con metodi di trasduzione, come per la corrente alternata.

Marco mi tira la giacca. «Oi, mona, ci sei o no?»
«Eh?»
La sua faccia è contratta dall’ira. «Stai ancora facendoti le seghe mentali sulle ambientazioni per i tuoi raccontini di fantascienza?»
«Chi, io?» Quanto vorrei prenderlo a sberle. Allargo la bocca nel mio sorriso da public relations. «Mai quando lavoro, solo nel mio tempo libero.»
Storce le labbra e si gira verso la cliente: una signora anziana, nemmeno l’ho vista arrivare.
«La lascio in ottime mani, signora.» Mi indica e se ne va.
La vecchia ha le labbra rifatte e imbrattate di rossetto sbavato lungo i bordi. Indossa una pelliccia per cui devono aver sterminato un miliardo di visoni.
Allargo la bocca nel mio sorriso da coglione. Premo l’interruttore. «Dyson, signora, un aspirapolvere che renderà la pulizia di casa un'occupazione semplice e perfino divertente. Dyson, signora, uno dei massimi traguardi tecnologici dell’uomo. Dyson signora, non come la mega struttura spaziale, ebbene sì: come gli aspirapolveri.»
La vecchia grugnisce. «Cosa?»
Sorrido, anche se mi viene da piangere. «Lasci perdere.»



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antico
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#2 » lunedì 19 dicembre 2022, 23:19

Ciao Matteo! Parametri tutti rispettati, buona MASA EDITION anche a te!

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MatteoMantoani
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#3 » lunedì 19 dicembre 2022, 23:20

antico ha scritto:Ciao Matteo! Parametri tutti rispettati, buona MASA EDITION anche a te!

Grazie, Antico! Tocco ferro!

alexandra.fischer
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#4 » martedì 20 dicembre 2022, 14:28

Tema centrato. Molto bella l’alternanza fra il quotidiano, dove il protagonista viene richiamato sul lavoro e la potente storia che ha nella mente: stupenda l’immagine dell’immenso pannello fotovoltaico che funzionerebbe grazie al silicio mercuriano e darebbe all’umanità una civiltà galattica. Molto credibile anche il riferimento al fisico russo e ben congegnata la costruzione della storia nella mente del protagonista, il quale si immagina nel ruolo di conferenziere davanti a una signora di certo importante. Gustoso il parallelo pannello-aspirapolvere ossia Dyson, che il protagonista deve vendere all’anziana cliente di turno spronato dal collega che conosce la passione letteraria del Nostro. Mi ha fatta pensare a certi racconti di SF degli Anni Cinquanta.

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Emiliano Maramonte
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#5 » giovedì 22 dicembre 2022, 0:07

Ciao Matteo! Bentrovato!
Quando ho letto "sfera di Dyson" mi sono venuti gli occhi a stellina! Come ben sai si tratta di uno dei temi più stimolanti della fantascienza e una delle intuizioni più incredibili di uno scienziato, in particolare del fisico britannico Freeman Dyson che illustrò le caratteristiche di queste megastrutture in un articolo del 1960, pubblicato nientemeno che su "Science". Hai descritto anche bene la parte "immaginaria" della tecnica di realizzazione di una di tali sfere e mi sono chiesto: come farà, Matteo, ad amalgamare tutto questo ben di Dio astro/fantascientifico con la trama secondaria appena accennata?
Be', ho dovuto rileggere tre volte il racconto, perché alla prima lettura mi pareva una storia disarticolata, dove gli elementi del mosaico non si incastravano tra di loro. Poi, a ogni rilettura, ho capito tutto e mi è piaciuto.
E in fondo mi sono ritrovato nel personaggio. Anche a me capita spessissimo di lavorare con la testa da un'altra parte (magari in un punto qualsiasi e remoto del cosmo), per poi dover ritornare bruscamente sulla Terra, esattamente come il protagonista del racconto.
Inoltre mi sono divertito a verificare tutti gli incastri e combaciano benissimo!
Mi rendo conto che per chi è poco avvezzo alla fantascienza, questo racconto potrebbe non piacere (anzi annoiare), invece a me è piaciuto proprio per questo bizzarro connubio tra tematica fantascientifica di vasto respiro e una trama secondaria molto più terrena e minuscola in termini cosmici.
Quindi racconto promosso!
In bocca al lupo!
Emiliano.

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MatteoMantoani
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#6 » giovedì 22 dicembre 2022, 9:11

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Molto bella l’alternanza fra il quotidiano, dove il protagonista viene richiamato sul lavoro e la potente storia che ha nella mente: stupenda l’immagine dell’immenso pannello fotovoltaico che funzionerebbe grazie al silicio mercuriano e darebbe all’umanità una civiltà galattica. Molto credibile anche il riferimento al fisico russo e ben congegnata la costruzione della storia nella mente del protagonista, il quale si immagina nel ruolo di conferenziere davanti a una signora di certo importante. Gustoso il parallelo pannello-aspirapolvere ossia Dyson, che il protagonista deve vendere all’anziana cliente di turno spronato dal collega che conosce la passione letteraria del Nostro. Mi ha fatta pensare a certi racconti di SF degli Anni Cinquanta.

Mi fa sempre piacere quando passi per di qua, Alexandra. Grazie mille per il tuo commento :) sempre tanto gentile. Come il buon Emiliano qua sotto ha capito, tutti i concetti come Sfera di Dyson e scala di Kardashev (non Kardashian, ma Kardashev) sono reali e fanno parte del dibattito scientifico attuale, poi ripresi in fantascienza da opere parallele. Grazie ancora, buona fortuna per la gara

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MatteoMantoani
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#7 » giovedì 22 dicembre 2022, 9:15

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Matteo! Bentrovato!
Quando ho letto "sfera di Dyson" mi sono venuti gli occhi a stellina! Come ben sai si tratta di uno dei temi più stimolanti della fantascienza e una delle intuizioni più incredibili di uno scienziato, in particolare del fisico britannico Freeman Dyson che illustrò le caratteristiche di queste megastrutture in un articolo del 1960, pubblicato nientemeno che su "Science". Hai descritto anche bene la parte "immaginaria" della tecnica di realizzazione di una di tali sfere e mi sono chiesto: come farà, Matteo, ad amalgamare tutto questo ben di Dio astro/fantascientifico con la trama secondaria appena accennata?
Be', ho dovuto rileggere tre volte il racconto, perché alla prima lettura mi pareva una storia disarticolata, dove gli elementi del mosaico non si incastravano tra di loro. Poi, a ogni rilettura, ho capito tutto e mi è piaciuto.
E in fondo mi sono ritrovato nel personaggio. Anche a me capita spessissimo di lavorare con la testa da un'altra parte (magari in un punto qualsiasi e remoto del cosmo), per poi dover ritornare bruscamente sulla Terra, esattamente come il protagonista del racconto.
Inoltre mi sono divertito a verificare tutti gli incastri e combaciano benissimo!
Mi rendo conto che per chi è poco avvezzo alla fantascienza, questo racconto potrebbe non piacere (anzi annoiare), invece a me è piaciuto proprio per questo bizzarro connubio tra tematica fantascientifica di vasto respiro e una trama secondaria molto più terrena e minuscola in termini cosmici.
Quindi racconto promosso!
In bocca al lupo!
Emiliano.

Sono super contento che un esperto di fantascienza abbia apprezzato i rimandi alle megastrutture e colto il riferimento a Freeman Dyson :) un po' meno contento che la struttura del racconto non fosse lampante dopo la prima lettura. Ho voluto rischiare un po', so che molti non apprezzeranno perché ho anche voluto mettere la parte di fantascienza come una specie di dissertazione a un pubblico immaginario, però mi rendo conto che se non mi diverto quando scrivo è molto probabile che non faccia nemmeno divertire gli altri. L'idea di fondo comunque è sottolineare che chi è più creativo tende a essere sulle nuvole, ma poi è costretto a tornare a terra dai colleghi del lavoro o da altre persone con poca fantasia, e questo sono contento che ti sia arrivato. Vediamo cosa ne esce. Grazie mille e buona gara!

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Mario Mazzafoglie
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#8 » giovedì 22 dicembre 2022, 13:25

Ciao Matteo, un piacere leggerti.
Parto col dire che ho dovuto rileggere due volte il racconto per capire tutto, perchè alla sola prima lettura non sono stato in grado di farmi un vero quadro generale di quello che stesse succedendo. Questo, e lo dico sempre nei commenti, non è un aspetto che mi fa impazzire, anzi.
Detto questo, per quanto riguarda poi il racconto in sè, devo dire di esserne stato piacevolmente colpito.
L'idea di fondo è molto carina, e il tema è declinato bene.
La struttura forse necessitava un minimo accenno all'ambientazione, ma solo perchè dopo il pensiero del protagonista c'è quel "Vanni, sei pronto?" che cade in mezzo alla pagina senza farci capire nè chi parla, nè dove siamo. Come attenuante c'è sicuramente il limite di caratteri che imponeva di sottrarre qualcosa da qualche parte.
Per quanto riguarda l'empatia col protagonista, come diceva Emiliano, è evidente, perchè ognuno di noi, in quanto scrittori dilettanti, durante le nostre giornate spesso ci perdiamo a pensare ad altro mentre assolviamo i nostri doveri. Forse sarebbe dovuta arrivare prima, ma sinceramente non so come avresti potuto farlo, vista l'impostazione di tutta la storia.
Buona prova e buone feste, alla prossima.

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MatteoMantoani
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#9 » giovedì 22 dicembre 2022, 15:21

Mario Mazzafoglie ha scritto:Ciao Matteo, un piacere leggerti.
Parto col dire che ho dovuto rileggere due volte il racconto per capire tutto, perchè alla sola prima lettura non sono stato in grado di farmi un vero quadro generale di quello che stesse succedendo. Questo, e lo dico sempre nei commenti, non è un aspetto che mi fa impazzire, anzi.
Detto questo, per quanto riguarda poi il racconto in sè, devo dire di esserne stato piacevolmente colpito.
L'idea di fondo è molto carina, e il tema è declinato bene.
La struttura forse necessitava un minimo accenno all'ambientazione, ma solo perchè dopo il pensiero del protagonista c'è quel "Vanni, sei pronto?" che cade in mezzo alla pagina senza farci capire nè chi parla, nè dove siamo. Come attenuante c'è sicuramente il limite di caratteri che imponeva di sottrarre qualcosa da qualche parte.
Per quanto riguarda l'empatia col protagonista, come diceva Emiliano, è evidente, perchè ognuno di noi, in quanto scrittori dilettanti, durante le nostre giornate spesso ci perdiamo a pensare ad altro mentre assolviamo i nostri doveri. Forse sarebbe dovuta arrivare prima, ma sinceramente non so come avresti potuto farlo, vista l'impostazione di tutta la storia.
Buona prova e buone feste, alla prossima.

Ahia, anche tu hai dovuto rileggere il racconto due volte. Mi spiace, allora è da migliorare. Grazie Mario per il commento e buona fortuna per la gara.

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Polly Russell
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#10 » domenica 25 dicembre 2022, 20:31

Orca miseria Matteo, non ci ho capito un cappio.
Ho dovuto rileggerlo, e alla seconda lettura ho capito il senso ma mi sono comunque persa delle parti. per cui, alla fine della fiera l’idea è simpatica e se la su potesse capire al volo farebbe parecchio sorridere. purtroppo però rimane terribilmente fumoso.
Tutta la parte del pensato è complicata, forse basterebbe non usare il “sì signora” e farlo fraseggiare da solo, senza interlocutore immaginario.
Polly

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MatteoMantoani
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#11 » lunedì 26 dicembre 2022, 15:06

Polly Russell ha scritto:Orca miseria Matteo, non ci ho capito un cappio.
Ho dovuto rileggerlo, e alla seconda lettura ho capito il senso ma mi sono comunque persa delle parti. per cui, alla fine della fiera l’idea è simpatica e se la su potesse capire al volo farebbe parecchio sorridere. purtroppo però rimane terribilmente fumoso.
Tutta la parte del pensato è complicata, forse basterebbe non usare il “sì signora” e farlo fraseggiare da solo, senza interlocutore immaginario.

Ciao Polly, grazie del commento. Eh.. mi spiace :( ho voluto rischiare e forse l'ho fatta un po' fuori dal vasino, prossima volta cercherò di gestire meglio le informazioni, forse dovrò calcare meno la parte immaginaria è più quella reale, giusto per dare qualche indicazione in più sull'interpretazione corretta. Grazie ancora, buona fortuna, alla prossima!

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AndreaCrevola
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#12 » martedì 27 dicembre 2022, 11:10

Ciao Marco, piacere di averti letto.
Il racconto mi è piaciuto molto. La scena è davvero gradevole e divertente. Nel punto in cui il protagonista viene ripreso dal collega (“Oi, mona, ci sei o no?”) mi è sembrato che ce l’avessero con me… visto che la parte iniziale mi aveva convinto a spaziare con l’immaginazione sugli scenari interplanetari descritti. È stato come se mi fossi a mia volta risvegliato da un momento di fantasia. Un piccolo appunto: nei passaggi “fantascientifici” i rimandi alla “signora” sono forse un po’ posticci (anche se divertenti), visto che i paragrafi in cui il collega richiama Vanni sono già una semina sufficiente per intuire che qualcosa stia per rovesciare la situazione. Avrei tenuto o gli uni o gli altri.

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Pietro D'Addabbo
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#13 » martedì 27 dicembre 2022, 12:17

Ciao Matteo, piacere di leggerti.

Il racconto guadagna punti con le riletture, perché il finale chiarisce il ripetersi di quelle frasi senza risposta che interrompono una 'conferenza' di argomento fantascientifico ad una signora evidentemente ignorante in materia. Sono proprio il punto debole, avrei preferito un beat che mantenesse l'equivoco ma definisse il soggetto parlante nella prima frase. Nella seconda sarebbe bastata una piccola inversione per rendere palese che Marco è colui che ha appena parlato e non il soggetto rompipalle in arrivo.

MatteoMantoani ha scritto:«Vanni, arriva.»
Annuisco, Marco quando si mette è un rompipalle di proporzioni cosmiche.

«Vanni, arriva.» Marco è un rompipalle di proporzioni cosmiche.
Annuisco.


Il dettaglio che non rende pienamente riuscita la storia (una volta compresa) sono le reazioni del protagonista.
Vanni sta facendo qualcosa e fantastica, ma il suo 'stato di incoscienza' viene alterato con successo dalle parole del collega, infatti annuisce e poi prende lo strumento e lo collega alla corrente. Sono reazioni che apparentemente lo reimmergono nella realtà circostante, che riesca a continuare la propria fantasia con la stessa facilità che in precedenza mi risulta strano, specie se confrontato con situazioni personali simili.
Comunque un ottimo racconto che metterò in alto per stile e idea.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Rick Faith
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#14 » martedì 27 dicembre 2022, 15:22

Ciao Matteo, contento di leggerti!
Mi piace molto la declinazione di secondary world e devo dire di essermi lasciato trasportare volentieri dalla tua penna.
Secondo me però manca un po' di pepe a questa tua ricetta. Nella realtà il protagonista è un venditore lasciato dal collega a presentare il prodotto a una vecchietta, e nel mentre fantastica sul suo racconto di fantascienza. Non particolarmente frizzante, alla fine non è particolarmente importante per lui e non lo è quindi per noi.
Vanni invece potrebbe essere un promotore vendita e l'altro il suo coach all'incontro con il capo distretto, percepiremmo l'urgenza di essere concentrati e presenti. Nel mentre lui pensa al racconto perché intenzionato a partecipare a un prestigioso concorso che potrebbe farlo finalmente notare, ma il tempo è poco.
Il mio è solo un esempio blando (capiscimi), ma è per pensare a qualcosa che aiuterebbe ad avere un personaggio più coinvolto dalla situazione.
In ogni caso una lettura che mi sono goduto con grande piacere.

Buona edition e buone feste!

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F.M.Rigget
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#15 » mercoledì 28 dicembre 2022, 14:02

Ciao Matteo, piacere di conoscerti!
Ho letto il tuo racconto tutto d’un fiato e ho buttato subito giù le mie impressioni, che adesso ti ripropongo. Se ti va mi piacerebbe sapere cosa ne pensi!

Per quanto riguarda il tema, lo ritengo centrato.
Quando ho iniziato a leggere mi sono sentita subito catapultata nel futuro delineato dal protagonista (tra l’altro descritto molto bene, con termini tecnici puntuali, che secondo me sono un ingrediente indispensabile per la buona riuscita di un racconto Sci-fi). Scoprire che non era un mondo effettivo, quanto piuttosto l'immaginazione di Vanni, mi ha destabilizzata solo per pochi istanti, strappandomi infine un sorriso!

Per quanto riguarda lo stile non ho niente da dire: la sintassi è nel complesso piuttosto pulita, la narrazione scorre bene e il ritmo è buono.
L’unico punto in cui ho un po’ storto il naso è qui: «Stai ancora facendoti le seghe mentali sulle ambientazioni per i tuoi raccontini di fantascienza?»
A mio avviso avrebbe suonato molto meglio così: «Ti stai ancora facendo le seghe mentali sulle ambientazioni dei tuoi raccontini di fantascienza?»
Secondo me, il gerundio appesantisce la domanda e la fa scorrere un po’ male (mi fa sorridere che io ti faccia questo appunto visto che l’uso del gerundio è la principale correzione che è stata fatta a me in questa edizione #help!). Tu cosa ne pensi?

Ciò detto, nel complesso lo ritengo un ottimo lavoro, che ho ampiamente apprezzato, soprattutto per l’umorismo un po’ avvilente di cui hai fatto ampiamente uso e che ha trovato glorificazione in punto di finale!

Spero di avere presto un’altra occasione di leggerti.

Federica
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#ladonnadaicommentilunghi

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MatteoMantoani
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#16 » mercoledì 28 dicembre 2022, 15:53

AndreaCrevola ha scritto:Ciao Marco, piacere di averti letto.
Il racconto mi è piaciuto molto. La scena è davvero gradevole e divertente. Nel punto in cui il protagonista viene ripreso dal collega (“Oi, mona, ci sei o no?”) mi è sembrato che ce l’avessero con me… visto che la parte iniziale mi aveva convinto a spaziare con l’immaginazione sugli scenari interplanetari descritti. È stato come se mi fossi a mia volta risvegliato da un momento di fantasia. Un piccolo appunto: nei passaggi “fantascientifici” i rimandi alla “signora” sono forse un po’ posticci (anche se divertenti), visto che i paragrafi in cui il collega richiama Vanni sono già una semina sufficiente per intuire che qualcosa stia per rovesciare la situazione. Avrei tenuto o gli uni o gli altri.

Ciao Andrea. Grazie per il commento e per il posizionamento nella tua classifica. Avevo tante idee in testa e quei rimandi alla signoria dovevano essere un punto ironico ulteriore, da sviluppare con un po' più di caratteri. Ho pensato di lasciarli per dare la possibilità di più interpretazioni, ma capisco che magari il risultato ne pecca in freschezza. Grazie ancora e buona gara!

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MatteoMantoani
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#17 » mercoledì 28 dicembre 2022, 15:55

Pietro D'Addabbo ha scritto:Ciao Matteo, piacere di leggerti.

Il racconto guadagna punti con le riletture, perché il finale chiarisce il ripetersi di quelle frasi senza risposta che interrompono una 'conferenza' di argomento fantascientifico ad una signora evidentemente ignorante in materia. Sono proprio il punto debole, avrei preferito un beat che mantenesse l'equivoco ma definisse il soggetto parlante nella prima frase. Nella seconda sarebbe bastata una piccola inversione per rendere palese che Marco è colui che ha appena parlato e non il soggetto rompipalle in arrivo.

MatteoMantoani ha scritto:«Vanni, arriva.»
Annuisco, Marco quando si mette è un rompipalle di proporzioni cosmiche.

«Vanni, arriva.» Marco è un rompipalle di proporzioni cosmiche.
Annuisco.


Il dettaglio che non rende pienamente riuscita la storia (una volta compresa) sono le reazioni del protagonista.
Vanni sta facendo qualcosa e fantastica, ma il suo 'stato di incoscienza' viene alterato con successo dalle parole del collega, infatti annuisce e poi prende lo strumento e lo collega alla corrente. Sono reazioni che apparentemente lo reimmergono nella realtà circostante, che riesca a continuare la propria fantasia con la stessa facilità che in precedenza mi risulta strano, specie se confrontato con situazioni personali simili.
Comunque un ottimo racconto che metterò in alto per stile e idea.

Ciao Pietro, grazie mille per il commento. La tua correzione è certamente utile, ne terrò conto in caso volessi ampliare il racconto. Sulla facilità con cui il protagonista si immerge nelle sue fantasie anche se richiamato, posso darti ragione sul fatto che sia una cosa un po' esagerata, è per creare appunto la drammatizzazione necessaria per il racconto (anche se.. confesso.. a volte sono talmente sulle nuvole che anche se qualcuno mi parla non me ne accorgo).
Grazie ancora, buona gara!

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MatteoMantoani
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#18 » mercoledì 28 dicembre 2022, 15:58

Rick Faith ha scritto:Ciao Matteo, contento di leggerti!
Mi piace molto la declinazione di secondary world e devo dire di essermi lasciato trasportare volentieri dalla tua penna.
Secondo me però manca un po' di pepe a questa tua ricetta. Nella realtà il protagonista è un venditore lasciato dal collega a presentare il prodotto a una vecchietta, e nel mentre fantastica sul suo racconto di fantascienza. Non particolarmente frizzante, alla fine non è particolarmente importante per lui e non lo è quindi per noi.
Vanni invece potrebbe essere un promotore vendita e l'altro il suo coach all'incontro con il capo distretto, percepiremmo l'urgenza di essere concentrati e presenti. Nel mentre lui pensa al racconto perché intenzionato a partecipare a un prestigioso concorso che potrebbe farlo finalmente notare, ma il tempo è poco.
Il mio è solo un esempio blando (capiscimi), ma è per pensare a qualcosa che aiuterebbe ad avere un personaggio più coinvolto dalla situazione.
In ogni caso una lettura che mi sono goduto con grande piacere.

Buona edition e buone feste!

Ciao Riccardo. Accidenti, non hai tutti i torti, aggiungere un senso di urgenza avrebbe potuto aumentare il coinvolgimento del lettore e aggiungere quel pizzico di sapore in più. Cose di cui ci si rende conto a fine delle gare :) ne terrò conto se vorrò mai ampliare il racconto, grazie mille. Buona gara!

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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#19 » mercoledì 28 dicembre 2022, 16:01

F.M.Rigget ha scritto:Ciao Matteo, piacere di conoscerti!
Ho letto il tuo racconto tutto d’un fiato e ho buttato subito giù le mie impressioni, che adesso ti ripropongo. Se ti va mi piacerebbe sapere cosa ne pensi!

Per quanto riguarda il tema, lo ritengo centrato.
Quando ho iniziato a leggere mi sono sentita subito catapultata nel futuro delineato dal protagonista (tra l’altro descritto molto bene, con termini tecnici puntuali, che secondo me sono un ingrediente indispensabile per la buona riuscita di un racconto Sci-fi). Scoprire che non era un mondo effettivo, quanto piuttosto l'immaginazione di Vanni, mi ha destabilizzata solo per pochi istanti, strappandomi infine un sorriso!

Per quanto riguarda lo stile non ho niente da dire: la sintassi è nel complesso piuttosto pulita, la narrazione scorre bene e il ritmo è buono.
L’unico punto in cui ho un po’ storto il naso è qui: «Stai ancora facendoti le seghe mentali sulle ambientazioni per i tuoi raccontini di fantascienza?»
A mio avviso avrebbe suonato molto meglio così: «Ti stai ancora facendo le seghe mentali sulle ambientazioni dei tuoi raccontini di fantascienza?»
Secondo me, il gerundio appesantisce la domanda e la fa scorrere un po’ male (mi fa sorridere che io ti faccia questo appunto visto che l’uso del gerundio è la principale correzione che è stata fatta a me in questa edizione #help!). Tu cosa ne pensi?

Ciò detto, nel complesso lo ritengo un ottimo lavoro, che ho ampiamente apprezzato, soprattutto per l’umorismo un po’ avvilente di cui hai fatto ampiamente uso e che ha trovato glorificazione in punto di finale!

Spero di avere presto un’altra occasione di leggerti.

Federica

Ciao Federica, grazie per il commento molto approfondito. La tua correzione nella battuta di dialogo ci può stare, sto lavorando per dare freschezza ai dialoghi in modo che sembrino coerenti con la realtà, e per questo non mi sono troppo sforzato di sistemare la grammatica e il testo dei dialoghi stessi, ma li ho scritti un po' "a pelle". Certamente una semplificazione non guasta, e quello che hai proposto non inficerebbe comunque il realismo della battuta. Quindi: grazie, ottimo consiglio.
Buona gara! Alla prossima

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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#20 » mercoledì 28 dicembre 2022, 16:27

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Riccardo. Accidenti, non hai tutti i torti, aggiungere un senso di urgenza avrebbe potuto aumentare il coinvolgimento del lettore e aggiungere quel pizzico di sapore in più. Cose di cui ci si rende conto a fine delle gare :) ne terrò conto se vorrò mai ampliare il racconto, grazie mille. Buona gara!


È colpa di Nesler che mi chiama Riccardo per scherzo (chissà come se la riderebbe adesso!), in realtà mi chiamo Federico :D

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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#21 » mercoledì 28 dicembre 2022, 16:31

Rick Faith ha scritto:
MatteoMantoani ha scritto:Ciao Riccardo. Accidenti, non hai tutti i torti, aggiungere un senso di urgenza avrebbe potuto aumentare il coinvolgimento del lettore e aggiungere quel pizzico di sapore in più. Cose di cui ci si rende conto a fine delle gare :) ne terrò conto se vorrò mai ampliare il racconto, grazie mille. Buona gara!


È colpa di Nesler che mi chiama Riccardo per scherzo (chissà come se la riderebbe adesso!), in realtà mi chiamo Federico :D

Ahhhh! Rick Faith ---> Rico Fede. Adesso ho capito XD Accidenti a Nesler che mi confonde le idee...

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Andrea76
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#22 » giovedì 29 dicembre 2022, 15:28

A mio avviso il racconto ha una struttura che è funzionale all’effetto che deve fare sul lettore: prima un senso di smarrimento e solo dopo la consapevolezza che si tratta dell’alternanza tra la fantasia e la realtà di uno scrittore. Dunque, una sorta di meta-racconto che centra il suo bersaglio e può essere una sorta di dedica per tutti i concorrenti di questo contest.

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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#23 » giovedì 29 dicembre 2022, 17:08

Andrea76 ha scritto:A mio avviso il racconto ha una struttura che è funzionale all’effetto che deve fare sul lettore: prima un senso di smarrimento e solo dopo la consapevolezza che si tratta dell’alternanza tra la fantasia e la realtà di uno scrittore. Dunque, una sorta di meta-racconto che centra il suo bersaglio e può essere una sorta di dedica per tutti i concorrenti di questo contest.

Grazie Andrea. Sono contento che il racconto ti sia arrivato. Buona gara e alla prossima!

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Il Saggio
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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#24 » sabato 31 dicembre 2022, 15:29

Ciao

Racconto divertente e di denuncia, se così si può dire. Mi ci sono ritrovato in qualche modo, ho empatizzato con il venditore-sognatore, con le sue aspirazioni. L'ho trovato piuttosto originale, sia nella trama che nello stile.
Direi un pollice su bello convinto

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Re: Scala di Kardashian

Messaggio#25 » domenica 1 gennaio 2023, 4:53

Il Saggio ha scritto:Ciao

Racconto divertente e di denuncia, se così si può dire. Mi ci sono ritrovato in qualche modo, ho empatizzato con il venditore-sognatore, con le sue aspirazioni. L'ho trovato piuttosto originale, sia nella trama che nello stile.
Direi un pollice su bello convinto

Grazie mille per la valutazione positiva. Sì, il racconto vuole essere sia comico sia di "denuncia", un aspetto che hai forse trovato solo tu. Ho inserito una nota di amara ironia col paragone diretto tra la massima tecnologia fattibile dall'uomo (la sfera di Dyson) e quella attualmente considerata come massimo livello attuale (l'aspirapolvere). In sostanza, se riusciamo a inventarci le batterie al litio per gli aspirapolveri, trovo vergognoso che non facciamo quello sforzo in più che ci consentirebbe di raggiungere le stelle. Ma sono il solito utopista brontolone ;)

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