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Fajah

Inviato: lunedì 19 dicembre 2022, 23:26
da GiulianoCannoletta
Brividi gli risalivano lungo la schiena, così intensi da farlo sussultare, ma non era per via dell'aria gelida che filtrava dalle assi della baracca. Non soltanto, almeno.
Tahir si portò la mano sinistra all'altezza degli occhi. Solo due dita erano rimaste, le altre non c'erano più, una poltiglia sanguinolenta a testimoniarne l'assenza.
Davanti a lui, nel braciere, le fiamme danzavano sempre più basse. Oltre la le spire di fumo, Oluwafemi lo scrutava in silenzio, gli occhi ridotti a due fessure nocciola.
Tahir appoggiò la mano accanto al braciere, l'indice teso in avanti. «Ancora.»
Oluwafemi chinò la testa di lato. «Ne sei sicuro?»
«Ancora.»
Il Demiurgo annuì. Alzò la lama e la calò sul dito.
Il dolore attraversò tutto il braccio, un'unica fitta fino al collo, alla testa, a ogni singolo dente. Tahir lottò per non vomitare.
Oluwafemi afferrò il dito che rotolava sul pavimento e lo lanciò nel braciere. Le fiamme accolsero l'offerta e ricambiarono con una nuvola di scintille.
Tahir socchiuse gli occhi, la testa girava. Nel fuoco e nel sangue Oluwafemi il Demiurgo stava plasmando per lui un nuovo mondo.

Cammini sulla spiaggia lasciando a ogni passo il tempo di affondare nella sabbia fine, quel tanto che basta a solleticare i talloni. Il mare è di un azzurro così chiaro che pare di poter contare i coralli a un tiro di freccia di distanza.
Passi alle tue spalle, ti volti di scatto. Alyssa emerge tra le palme, un sorriso disegnato sul viso liscio. Senza i segni delle battaglie. Senza i segni delle torture.
Ti raggiunge con calma, scivolando sulla sabbia come se neanche la sfiorasse. Posa una mano sul tuo petto. «Cosa fai qui tutto solo?»
«Rifletto. Mi preparo.»
Sorride. «A che cosa?»
«Non lo so. A una battaglia, forse?»
«Una battaglia?» I suoi occhi si gonfiano, increduli. «E contro chi vorresti combattere?»
«Non siamo in guerra?»
Lei scuote la testa.
«E gli invasori pallidi, con le loro navi? Non sono mai giunti?»
Ancora, fa cenno di no.
Incredibile. Che sia la volta buona? Deglutisci, resta un'ultima domanda da fare. «E Fajah? Dove sta?»
Alyssa si irrigidisce, indietreggia di un passo. Il sorriso si trasforma in una smorfia cupa.
No.
«Fajah..?» Lasci che la tua voce sfumi in un lamento.
«Tahir, non ricordi?» Gli occhi di Alyssa si fanno umidi. «L'infezione... la febbre...»
No, no, no.
«Devo andare.» Ti volti per evitare il suo sguardo. «Non ha più senso stare qui.»
«Amore, cosa..?»
«No!»
Urli.
Rompi.
Torni.


Tahir si chinò in avanti, schiuma e bile sfuggivano dalla bocca lasciandosi dietro una scia acida. Qualche secondo per riprendere fiato.
«Niente?» Oluwafemi stuzzicò le fiamme con un legno.
Tahir sputò, scosse la testa. «Non era il mondo giusto.»
«Vuoi fermarti?»
Tahir fissò l'ammasso bruno che un tempo era stata la sua mano sinistra. Socchiuse gli occhi, prese fiato. La posò accanto al braciere, il pollice rivolto in avanti. «Ancora.»
A costo di cedere ogni pezzo del suo corpo.
Centinaia di mondi da esplorare.
Ne avrebbe trovato uno, almeno uno, in cui sua figlia era ancora viva.

Re: Fajah

Inviato: lunedì 19 dicembre 2022, 23:28
da antico
Ecco l'attuale leader del Rank d'Era! Ciao Giuliano! Caratteri e tempo ok, buona MASA EDITION!

Re: Fajah

Inviato: martedì 20 dicembre 2022, 14:52
da alexandra.fischer
Fajah di Giuliano Cannoletta Tema centrato. Tahir cerca la figlioletta in diversi mondi, a costo dell’amputazione delle dita da parte del Demiurgo. La resa dell’atmosfera tenebrosa contrapposta al mondo marino dove Tahir ritrova la moglie che gli comunica la morte per febbre della piccola è un colpo al cuore del Lettore. Altrettanto ben ideata l’atmosfera cupa con tanto di fuoco dell’Antro del Demiurgo. Lo è anche la tensione narrativa. Tahir ha già perso due dita, ma è determinato a proseguire pur di trovare il mondo giusto con la figlia viva e senza alcuna guerra.

Re: Fajah

Inviato: mercoledì 21 dicembre 2022, 13:56
da laleti
Ciao Giuliano, innanzitutto i miei complimenti. Trovo che il tuo racconto sia centratissimo col tema della sfida, oltre a essere molto potente dal punto di vista visivo. Mi è piaciuta tanto la tua scelta di far esplorare a Tahir mondi secondari alla ricerca della figlia, e al prezzo di un sacrificio che mi fa restare col fiato sospeso, pensando a quanto potrà ancora reggere e facendomi empatizzare con lui. Lo scenario mi ha ricordato vagamente quello della civiltà dei Fremen di Dune, senza per questo farmelo rimpiangere. Ho solo da segnalarti un piccolo refuso ("la le spire"). Per me un'ottima prova!

Re: Fajah

Inviato: mercoledì 21 dicembre 2022, 18:57
da Giovanni P
Bello, crudo e commovente.
Non ho grossi appunti da fare, semmai ho da complimentarmi.
Un uomo che perde ogni pezzo di sé, soffrendo le pene dell'inferno, per rivedere sua figlia e vivere con lei, lontano dagli orrori del suo mondo.
Il mondo primario che deve essere lasciato anche a costo del proprio corpo e della propria vita, un concetto terribilmente attuale

Re: Fajah

Inviato: giovedì 22 dicembre 2022, 14:53
da GiulianoCannoletta
Ciao Alexandra, Letizia e Giovanni,
grazie per essere passati a commentare e per le vostre considerzioni.
Caspita, quel refuso mi era sfuggito nonostante le riletture!
A rileggerci presto

Re: Fajah

Inviato: domenica 25 dicembre 2022, 19:05
da SarahSante
Ciao Giuliano,
è la prima volta che ti leggo e mi è piaciuto veramente tanto il tuo racconto, l'inizio splatter con le dita mozzate mi aveva un po' impensierito, ma quando ho letto il resto ho capito: cosa non si farebbe per riavere un figlio. E hai trovato anche una declinazione originale per un tema già trattato tante volte, ma che ha comunque ancora spazio per scriverne perché la morte di un figlio penso sia tra le paure non espresse di tutti i genitori. Molto commovente la fine

Re: Fajah

Inviato: lunedì 26 dicembre 2022, 17:47
da GiulianoCannoletta
Ciao Sarah, grazie per il commento!
Sì, le dita mozzate sono un po' forti, ma volevo che ci fosse un prezzo da pagare bello alto per questi viaggi in altri mondi.
A rileggerci presto!
Giuliano

Re: Fajah

Inviato: martedì 27 dicembre 2022, 0:08
da Davide_Mannucci
Ciao Giuliano, non partecipo stavolta e mi diletto a leggere qua e là e commentare...
Non dirò niente di più di bravo e bello!
Cannoletta lei ha intenzioni serie quest'anno. Che fa? Mi costringe a chiedere a Lauro la metà del testimone? Che fa? Vuole andare in fuga? Questo mom è un gufetto gratuito ma la consapevolezza di quanto sei maturato negli ultimi 2 anni. Il giorno in cui leggerò qualcosa fi tuo in anonimo lo riconoscerò senz'altro. Stile Cannoletta...top!
Bravissimo!

Re: Fajah

Inviato: martedì 27 dicembre 2022, 0:33
da Gennibo
Ciao Giuliano e piacere di averti letto, trovo il tema azzeccato con un'idea originale (e dolorosa, ho sofferto insieme a questo povero uomo disperato per la perdita della figlia).
Un racconto ricco di pathos e di possibilità (visto come finisce.)
Al punto in cui il Demiurgo mostra il mondo al protagonista, e passi alla seconda persona e al corsivo, ho avuto un momento di smarrimento e ho faticato a capire cosa stava succedendo.
Mi sono chiesta quanto fosse un tiro di freccia di distanza… e quando dici: Passi alle tue spalle, ti volti di scatto. Mi sono chiesta se la tua idea fosse quella di mostrare due Tahir: l'ospite con le dita mozzate e l'altro che sta nel suo mondo, ma non ne sono sicura.
Per me un'ottima prova con possibilità di miglioramento.
Buona edition e buone feste.

Re: Fajah

Inviato: martedì 27 dicembre 2022, 11:44
da Emiliano Maramonte
Ciao Giuliano!
Ero curiosissimo di leggere il racconto dell'uomo in fuga (per la vittoria d'Era) ed eccomi qua.
Racconto da campione sicuramente. Intuizione intelligente e sviluppata benissimo. Una gestione potente del pathos, soprattutto nella parte finale, conduzione vigile e sicura della trama fino alle sue estreme conseguenze.
Unico appunto: il corsivo poteva essere gestito meglio. Come Isabella, anch'io ho vissuto un momento di disorientamento, ma per fortuna il quadro complessivo si chiarisce da sé.
Complimenti e buona gara!

Re: Fajah

Inviato: martedì 27 dicembre 2022, 13:34
da GiulianoCannoletta
Ciao Isabella, grazie del tuo commento.
Sì, sono d'accordo, con una rilettura a mente fredda mi ero accorto anch'io che la parte centrale poteva creare qualche fraintendimento.

Davide, Emiliano, che bella sorpresa!
Spiegatemi meglio, con questa storia dell'uomo in fuga cosa intendete? Tipo evaso che scappa dalla polizia? :)
Scherzi a parte, ogni tanto vado a rileggere i miei primi racconti e mi accorgo di quante cose ho imparato in questi due anni nell'Arena... poi guardo i racconti di ora e mi accorgo di quante ne devo ancora imparare!

A rileggerci presto!

Re: Fajah

Inviato: mercoledì 28 dicembre 2022, 22:02
da Michela Zacheo
Ciao Giuliano e piacere di leggerti.
Il tuo racconto è stato il primo che ho letto e mi è talmente piaciuto che così, a sentimento, lo avrei già piazzato al top della mia classifica. Penso sia una storia particolarmente ben riuscita sia per lo sviluppo della tematica, centrata in maniera originale ed elegante, sia per la tensione narrativa palpabile e crescente. Il climax, poi, trova la sua chiusura in un perfetto finale, quasi da lacrima.
Non posso negare che faccio tuttora fatica a trovarci un difetto.
Complimenti!

Re: Fajah

Inviato: giovedì 29 dicembre 2022, 15:36
da GiulianoCannoletta
Ciao Michela, piacere di conoscerti.
Che dire? Sei davvero gentilissima. Sono contento che il racconto ti sia piaciuto, a rileggerci presto!
Giuliano

Re: Fajah

Inviato: giovedì 29 dicembre 2022, 17:00
da linda
Ciao Giuliano, piacere di leggerti.
Il tema è centrato.
Il tuo Fajah è scritto in modo scorrevole e la storia è chiara e si legge senza sforzo. Sei partito dalla descrizione di alcuni dettagli che tratteggiano una scena fuori dal tempo, un'istantanea perfetta per un pezzo da 3000 battute, per poi portare chi ti legge in uno dei mondi secondari, quello sbagliato.
Alla prima lettura mi sono soffermata su alcuni particolari un po' crudi e su dettagli su cui avrei addirittura ancor più calcato la mano. Ma è stato soltanto l'indomani che ho realizzato che la tua storia mi era proprio rimasta in mente. L'elemento della “carne”, le dita amputate, l'idea che arriva indirettamente della figlia come “carne della carne” del protagonista, rendono la potenza dell'amore e del legame viscerale con un figlio, come pure del dolore causato dalla sua assenza.
Il protagonista rinuncia a sé stesso pezzo dopo pezzo pur di ritrovare Fajah.
Molto bello, provoca quasi delle reazioni fisiche.
Linda

Re: Fajah

Inviato: giovedì 29 dicembre 2022, 18:53
da jimjams
Ciao, Giuliano e ben trovato. Un racconto potente, convincente. Non è facile scrivere una storia che stia in piedi, con un suo compimento e tu ci sei riuscito. Mi piace come è orchestrato, come è realizzato, come è scritto. L'idea di base è quella base dei mondi paralleli, ma la declinazione un po' tribale, affatto tecnologica, è qualcosa che considero in qualche modo originale. Mi sa che ti tocca vincere un'altra edizione.

Re: Fajah

Inviato: giovedì 29 dicembre 2022, 19:12
da Michael Dag
È un onore perdere contro questo racconto.

Re: Fajah

Inviato: giovedì 29 dicembre 2022, 21:21
da GiulianoCannoletta
Ciao Linda, Mario, Michael
grazie mille, davvero!
A presto

Re: Fajah

Inviato: giovedì 5 gennaio 2023, 18:31
da antico
Questo testo dimostra, una volta di più, l'alto livello che stai raggiungendo con sempre maggiore costanza in questa stagione. Tema ben declinato e racconto gestito ottimamente per una storia che viene illuminata da un'esecuzione precisa e intrigante. Nulla da dire se non POLLICE SU.