Metallo e sangue di Michela Zacheo

Il tema verrà svelato alle 21.00 di lunedì 19 dicembre e si avranno quattro ore di tempo per scrivere un racconto di massimo 3000 caratteri
Michela Zacheo
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Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#1 » martedì 20 dicembre 2022, 0:27

È stordita: quel corpo non le era mai apparso così estraneo. Con fatica si tira su, chiama la gatta che si è rintanata sul sofà, si accomoda al suo fianco, la sfiora dolcemente sulla testolina: l’animale si ammansisce e le lecca le falangi, prima adagio poi in maniera sempre più famelica.
Merisol tira via la mano e scaccia via la bestia con un gesto lieve ma deciso: si guarda le mani, poi sgrana gli occhi. Non può essere.
Un urlo di rabbia le sgorga dalle viscere. Bere, deve bere: è quasi a secco. La mano si chiude come una morsa attorno alla maniglia della dispensa: cazzo, solo mezza tanica di gasolio. Devo procurarmene dell’altro, pensa, mentre con un lungo sorso manda giù la sua colazione.
Ora sì che si ragiona: la testa comincia finalmente a macinare immagini, il corpo si scioglie. Le giunture dei suoi arti robotici cigolano un po', Merisol le massaggia dolcemente con dell’olio. Terminata la routine mattutina s’infila la tuta nera ed è già fuori di casa.
L’aria bollente del giorno aggredisce i pochi centimetri di epidermide ancora presenti sul suo corpo. Tira il cappuccio della felpa sul capo e getta un occhio al dispositivo che porta al polso: segna 65 gradi. È ancora presto, in giro si vede solo qualche accattone. Merisol passa accanto a uno di loro e quest’ultimo lancia un fischio di approvazione al suo indirizzo.
- Ti piacerebbe, umano di merda – e mostra all’uomo un eloquente dito medio di metallo.
Quindici chilometri la separano dalla sua meta: poche grandi falcate e in una manciata di minuti è giunta a destinazione.
- Apri, so che ci sei. Apri o la butto giù. –
La porta si apre da sola proiettandola in un ambiente arioso, pulito, ordinato, molto diverso da casa sua. Un ragazzo biondo è seduto nella posizione del loto al centro della sala, tiene gli occhi chiusi.
- Merisol, a cosa devo il piacere? –
- Stamattina mi sono svegliata con del sangue sotto alle unghie. –
- Dunque sei venuta fin qui per parlarmi della tua discutibile igiene personale. Interessante. –
- Smettila Sunio, avevamo degli accordi: vado solo con cyborg e umanoidi, ma niente umani. –
- Non era un umano qualsiasi quello di ieri notte, sciocca. Tu hai avuto L’umano, e pare che ti sia pure piaciuto… - dice mentre sventola sotto gli occhi dardeggianti di lei un piccolo chip dorato.
- Pezzo di merda pervertito. Non posso stare più di un minuto in tua presenza senza desiderare di spaccarti qualcosa su quella bella testolina bionda. -
- Attenta a come parli. Sarai pure la puttana più richiesta del giro, ma ricorda che senza di me non mangi. A proposito, i tuoi soldi: sono sul tavolo. Prendili e sparisci. -
Merisol afferrò la grana, assestò un pugno al tavolo che si fracassò di netto e uscì dall’appartamento sbattendosi la porta alle spalle.



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antico
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#2 » martedì 20 dicembre 2022, 0:30

Ciao Michela e benvenuta nell'Arena! Parametri tutti ok, buona MASA EDITION!

Su fb, se lo usi, mi trovi come Maurizio Bertino. Ti consiglio, se già non ci sei, di entrare nel gruppo fb di MC perché penso che sia il modo migliore di godersi la partecipazione, dalla prima fila e compartecipando in modo più attivo con il resto della community :)

Michela Zacheo
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#3 » martedì 20 dicembre 2022, 0:32

Grazie Antico! Non ho Facebook, però in qualche modo farò :)

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MatteoMantoani
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#4 » martedì 20 dicembre 2022, 10:04

Ciao Michela. Piacere di leggerti e benvenuta tra noi.
Allora, devo dire che questo è uno dei racconti del gruppo che trovo scritti meglio. Narrazione buona, che va giù liscia senza troppi intoppi. Situazione interessante, con questa prostituta robotica che non si ricorda i suoi appuntamenti passati.
Manca qualche pezzo per capire tutto il contesto, ad esempio chi è questo umano importante con cui Marisol ha avuto l'ultimo rapporto.
Nota dolente è l'attinenza al tema. Dove dovrei trovare i mondi secondari? Aiutami tu.
Per il resto un inizio molto promettente, sono curioso di vederti ancora all'opera.
A rileggerci presto!

Michela Zacheo
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#5 » martedì 20 dicembre 2022, 19:13

Ciao Matteo, grazie mille per l'analisi e per i complimenti, li ho molto apprezzati. Passiamo ora alle note dolenti del tuo commento: l'assenza di elementi di contesto chiari e l'attinenza al tema. Credo che entrambi vadano di pari passo poiché nonostante abbia immaginato un mondo futuristico abitato da cyborg, umani e ibridi (come la nostra protagonista), mi rendo conto di non averne dato una descrizione dettagliata, piuttosto degli accenni (come quello a L'umano) che mettessero la voglia di saperne di più di questa realtà. Ammetto che qui è emersa tutta la difficoltà della sfida: dover condensare in poche battute e in poco tempo una storia che convincesse prima di tutto noi stessi. E a dirla tutta alla fine sono comunque gasata per ciò che ne è venuto fuori, anche se forse potrei aver toppato il tema. Chi lo sa!
Spero di aver chiarito le tue perplessità.
A leggerti presto!

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MatteoMantoani
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#6 » martedì 20 dicembre 2022, 20:54

Ciao Michela. Ehm, no. Non ho capito. Cioè sì, ho capito che ci vorrebbe più spazio per permettere alla tua storia di rivelare i piccoli dettagli persi per strada, e questo era già chiaro. Ma non ho ben capito in che modo, leggendo il tuo racconto, dovrei trovare un riferimento al tema. Al di là della lettura e della storia, la gara prevede che il tema sia riconoscibile in qualche modo... Se non mi convinci che è colpa mia se non trovo il tema, nella classifica dovrò mettere avanti chi si è sforzato di rispettare i termini della gara, anche se producendo un racconto meno riuscito del tuo.

Michela Zacheo
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#7 » martedì 20 dicembre 2022, 22:38

Ciao Matteo, secondo la mia interpretazione del tema un universo distopico in cui umani e umanoidi convivono è a tutti gli effetti un mondo secondario, un mondo altro. Il topic del contest viene lanciato in modo generico, immagino proprio per concedere agli autori le variazioni più disparate sul tema.
In ogni caso sappi che accetterò qualunque tua scelta, poiché non ho intenzione d'insistere sull'argomento.
Grazie per lo scambio e a presto.

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MatteoMantoani
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#8 » martedì 20 dicembre 2022, 22:44

Quindi intendi "mondo secondario" come "mondo alternativo" o "mondo fantastico". Sì, adesso ho capito. Devo essere sincero, lo trovo un po' troppo vago... Comunque è coerente. Va bene, ci penso un po' su. Grazie della spiegazione. Alla prossima!

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christianfloris
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#9 » mercoledì 21 dicembre 2022, 1:17

E’ la prima volta che mi capita di leggere le gesta di una cyborg-puttana e questo ti fa senz’altro guadagnare punti nell’inventiva. Trovo però che tutto accada in modo un po’ grottesco (il tavolo che viene fracassato con un pugno), fumettistico. Il che non è necessariamente un difetto, se però il registro che viene adottato è costante. Buona idea, soprattutto per l’originalità; sebbene anche questo racconto, come altri che ho letto in questo gruppo, ha sviluppato il tema più sul versante “mondi alternativi” invece che “mondi secondari”. Rimane un buon lavoro, ma lontano dalle primissime posizioni.

La mia valutazione è 8

Michela Zacheo
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#10 » mercoledì 21 dicembre 2022, 12:57

Ciao Christian, grazie per la lettura e le tue riflessioni. Mi fa piacere che la storia ti sia piaciuta, ma ammetto che un po' dispiace sentire che anche tu abbia percepito uno sviluppo narrativo non del tutto coerente con il tema della sfida. Me ne farò una ragione.
Una piccola nota sulla scena del pugno sul tavolo: volevo porre enfasi sul fatto che la protagonista possedesse un'enorme forza e un temperamento fumantino, che spesso non è in grado di controllare. A ogni modo tengo presente la tua osservazione in merito e ne faccio tesoro.
Prendo e porto comunque a casa il tuo più che dignitoso 8 :)
A leggerti presto!

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christianfloris
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#11 » mercoledì 21 dicembre 2022, 16:12

Vivi questo spazio come una palestra, come se una volta ogni quindici giorni andassi a fare una seduta di allenamento in cui affinare le tue capacità (che non sono in discussione) con alcuni compagni che condividono la tua stessa passione.
Siamo tutti qua per imparare, migliorare e divertirci. Buon proseguimento di gara!

Michela Zacheo
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#12 » mercoledì 21 dicembre 2022, 16:53

Sì, lo farò :)
Grazie mille e buon proseguimento di gara a te!

Dario17
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#13 » mercoledì 21 dicembre 2022, 18:40

Niente male la prosa che scorre tranne forse qualche inciampo nella prima parte.
Mi sono sentito un po' perculato quando la protagonista scopre quello che ha sotto le unghie per poi sentirlo dire dalla protagonista righe e righe dopo. Dovevo saperlo subito e poi dalla reazione della portagonista capire che fosse qualcosa di male.
"La porta si apre da sola proiettandola in un ambiente arioso, pulito, ordinato, molto diverso da casa sua" -> qua ci andava una descrizione più minuziosa con particolari precisi e, perchè no, originali, così da poter eleaborare IO che fosse diverso da casa sua.
Dialoghi fiacchini ma nel complesso sufficienti.
Tema assolutamente non centrato. Quale sarebbe il mondo secondario? È di certo ambientato in un altro mondo che non è il nostro, però perchè secondario?

Michela Zacheo
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#14 » mercoledì 21 dicembre 2022, 22:28

Ciao Dario,
ti ringrazio per la lettura e le osservazioni. Sono d'accordo con te riguardo alla descrizione dell'appartamento di Sunio, per la quale avrei potuto adottare in maniera molto più efficace lo show don't tell. I dialoghi - lo so - sono decisamente migliorabili! Per ciò che riguarda invece il tema, inizio a pensare di averlo frainteso e di aver dato per scontato che nell'accezione di mondo secondario potesse ricadere una narrazione di mondo altro.
Sono comunque contenta della storia nata grazie al mio "errore" di valutazione, e ho tanta voglia di rimetterci mano integrando i suggerimenti emersi qui sotto (:

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SilviaCasabianca
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#15 » mercoledì 21 dicembre 2022, 23:35

Ciao Michela,
Grazie per il racconto.

Dunque io ci ho messo un po' a capire se mi piacesse o meno. Ti spiego: Lo stile è, non ottimo, ottimissimo, però poi a monte di un buon ritmo, un ottimo equilibrio dei dialoghi, azione e descrizioni e una bella chiarezza, mi vai a mettere non due, ma ben 4 aggettivi di seguito per descrivere un posto. Non sempre gli aggettivi sono sbagliati ma a parte il mio gusto personale, qua abbiamo un tema che si presta a dare il proprio meglio nel restituire un world building. E non è che hai sacrificato spazio per l'azione o per altro, hai semplicemente scelto ben 4 aggettivi invece di restituirmi almeno un dettaglio sensoriale. Ahia.

Il cyborg meretrice è una scelta che non so se mi piace o meno, quindi diciamo che non scelgo di usare questa cosa come parametro, per non confondermi.

Poi, non ho capito perché lei ha del sangue sotto le unghie dopo la nottata hot, e in fondo non lo voglio manco sapere, però allora boh, perchè proprio il sangue? Mi lasci aperta degli interrogativi che però non voglio avere. Mi da l'idea di dettaglio splatter gratuito.

Le reazioni della protagonista poi sono estreme (rompe il tavolo con un pugno, urla), ma non ci spieghi perché. Perché gli umani noo? che le hanno fatto, pori cocchi? Che poi sarei pure stata d'accordo con lei eh, noi umani facciamo schifo! Però così posso solo ipotizzare.

Dialoghi si, un po' stereotipati, però non è gravissimo per me. Tema per me centrato.
Ritmo davvero notevole, c'è da imparare da te.

Non so come concludere, ci devo pensare, sei fra due estremi. =)
Comunque, ottima prova.

Michela Zacheo
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#16 » giovedì 22 dicembre 2022, 19:08

Ciao Silvia, grazie a te per la lettura e l'attenta analisi!
Vado con ordine:

1) Sì, sono d'accordo, quei quattro aggettivi sono stati proprio uno scivolone. Come ho già detto a un altro che mi ha mosso la stessa critica, qui lo Show don't tell ci stava tutto.

2 e 3) Ho bisogno di dare un po' di contesto per spiegare meglio questo aspetto della storia: quello di Merisol è un mondo futuristico e distopico in cui cyborg, ibridi e umani convivono più o meno pacificamente. Gli umani, nonostante più deboli fisicamente, restano comunque la categoria più potente, quella che detta le regole e si sente superiore agli altri. Merisol li odia per questo, ma un po' anche li teme, e ha scelto di non andarci a letto essenzialmente perché teme di poterli ferire con la sua forza esplosiva (cosa che a quanto pare deve essere accaduta la sera prima, appunto). Faccio luce anche su un'ultima cosa così chiudiamo il cerchio: la memoria di Merisol è scissa (il principio è più o meno lo stesso di "Scissione", la serie Apple). Il chip dorato che il capo le sventola in faccia le viene inserito quando lavora per poi essere estratto subito dopo, e quindi solo lui sa esattamente con chi sta, cosa fa (è uno sporco guardone), mentre lei ne è completamente allo scuro. Tutto ciò avviene per ragioni di privacy.

Ora che è passato qualche giorno dalla stesura mi rendo conto che la storia di per sé può dividere perché, oltre ad avere alcuni difetti concreti, non si tratta di un racconto auto conclusivo, bensì di uno sguardo fugace su un mondo molto più complesso.

Scusa per la risposta chilometrica ma ho voluto approfittare dei tuoi stimoli per fare chiarezza e togliere (forse) qualche dubbio ai successivi lettori :)
Ti ringrazio ancora tanto per le tue considerazioni. A presto!

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Pretorian
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#17 » giovedì 22 dicembre 2022, 20:13

Ciao Michela e piacere di leggerti.

Il racconto è una buona prova, con lo stile che necessita di una ulteriore ripulita dai residui elementi di mostrato (come le indicazioni temporali delle azioni o gli avverbi, che però sono molto pochi, quindi ok). La presentazione di Marisol è forse un pochino "stereotipata", soprattutto sull'idea del robot che beve olio per star meglio, che mi ha ricordato sia Bender di Futurama che l'Uomo di Latta del Mago di Oz, ma si tratta di un elemento secondario. Il problema principale della storia è il finale, che non risolve davvero la questione e sembra quasi tirato via perché eri rimasta senza caratteri.
Diciamo un lavoro buono al 70%.

Alla prossima!

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SilviaCasabianca
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#18 » sabato 24 dicembre 2022, 19:00

Michela Zacheo ha scritto:Ciao Silvia, grazie a te per la lettura e l'attenta analisi!
Vado con ordine:

1) Sì, sono d'accordo, quei quattro aggettivi sono stati proprio uno scivolone. Come ho già detto a un altro che mi ha mosso la stessa critica, qui lo Show don't tell ci stava tutto.

2 e 3) Ho bisogno di dare un po' di contesto per spiegare meglio questo aspetto della storia: quello di Merisol è un mondo futuristico e distopico in cui cyborg, ibridi e umani convivono più o meno pacificamente. Gli umani, nonostante più deboli fisicamente, restano comunque la categoria più potente, quella che detta le regole e si sente superiore agli altri. Merisol li odia per questo, ma un po' anche li teme, e ha scelto di non andarci a letto essenzialmente perché teme di poterli ferire con la sua forza esplosiva (cosa che a quanto pare deve essere accaduta la sera prima, appunto). Faccio luce anche su un'ultima cosa così chiudiamo il cerchio: la memoria di Merisol è scissa (il principio è più o meno lo stesso di "Scissione", la serie Apple). Il chip dorato che il capo le sventola in faccia le viene inserito quando lavora per poi essere estratto subito dopo, e quindi solo lui sa esattamente con chi sta, cosa fa (è uno sporco guardone), mentre lei ne è completamente allo scuro. Tutto ciò avviene per ragioni di privacy.

Ora che è passato qualche giorno dalla stesura mi rendo conto che la storia di per sé può dividere perché, oltre ad avere alcuni difetti concreti, non si tratta di un racconto auto conclusivo, bensì di uno sguardo fugace su un mondo molto più complesso.

Scusa per la risposta chilometrica ma ho voluto approfittare dei tuoi stimoli per fare chiarezza e togliere (forse) qualche dubbio ai successivi lettori :)
Ti ringrazio ancora tanto per le tue considerazioni. A presto!


Ciao di nuovo.
Ti capisco e non preoccuparti per la risposta. Mi piace il confronto, rispondo sempre, impegni permettendo.
I 3000 caratteri purtroppo escludono a priori un bel ventaglio di scelte.
Come ti dicevo terrò conto anche del tuo stile che mi ha convinto molto. Riguardo al mondo che racconti qui invece, adesso è più chiaro. Come te anche io qui più volte sono stata svantaggiata dal non aver scelto di mostrare alcuni aspetti che però erano fondamentali per far capire ciò che volevo dire, quindi I feel you.
Non mollare, che sei brava.

Michela Zacheo
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#19 » martedì 27 dicembre 2022, 16:31

Ehi Silvia,
grazie mille davvero e alla prossima :)
Ultima modifica di Michela Zacheo il giovedì 29 dicembre 2022, 17:55, modificato 1 volta in totale.

Michela Zacheo
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#20 » martedì 27 dicembre 2022, 16:39

Ciao Pretorian,
grazie per la lettura e le riflessioni in merito alla storia di Merisol. Ho apprezzato le tue osservazioni, il problema del finale trovo sia oggettivo poiché non chiude davvero la storia, me ne rendo conto. L'analogia con Bender e L'uomo di latta, inoltre, mi ha fatto sorridere rievocandomi alla mente dei ricordi sopiti.
Alla prossima!

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Debora D
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#21 » martedì 27 dicembre 2022, 17:42

Ciao, Marina, piacere di leggerti
Il tema è centrato anche se in pratica si declina nella scelta stessa dell’ambientazione, siamo su un altro pianeta o in un qualche futuro.
Mi piace la fantascienza anche quella più classica e ho apprezzato tutti i dettagli che ci mostrano come la protagonista deve vivere con il suo corpo. L’ambientazione, il personaggio e il contesto sono intriganti.
Penso dovresti proprio lavorarci su, a parte il risultato della gara che è secondario come i mondi.
Per questo ti riporto un paio di considerazioni che potrebbero esserti utili per editare il testo e ampliarlo. Ogni osservazione deriva dal mio gusto, perciò fanne pure l’uso che preferisci.
Ho avuto qualche difficoltà di comprensione in alcuni punti e te li riporto.

Merisol tira via la mano e scaccia via la bestia con un gesto lieve ma deciso: si guarda le mani, poi sgrana gli occhi. Non può essere.
Un urlo di rabbia le sgorga dalle viscere. Bere, deve bere: è quasi a secco.

Qui prima la sua attenzione è sulle mani e poi sul bere. Dato che hai scelto una prima persona focalizzata sul punto di vista del personaggio suona innaturale che non vediamo anche noi ciò che vede lei, dovremmo avere la descrizione di ciò che vede. Invece poi arriva la questione del bere (uno dei dettagli gustosi di cui dicevo prima) che sembra legata alle dita ma qualcosa stride.

Il secondo elemento che non mi è del tutto chiaro è quanto riguarda L’umano. Lei non si è accorta? È controllata a distanza? Cosa significa il chip? Sono molte domande che tracimano lo spazio del raccolto.
Infine alcune battute mi sono parse un po’ eccedenti:
- Pezzo di merda pervertito. Non posso stare più di un minuto in tua presenza senza desiderare di spaccarti qualcosa su quella bella testolina bionda.
Questa per esempio mi è suonata artefatta perché tanto lunga. Per formulare un pensiero così complesso ci deve essere una mente che ha voglia di fare dell'ironia più che rabbia con la testa in fiamme. Gusto mio comunque.

Conclusione: un bello scorcio di scifi che vorrebbe proprio più spazio.

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Andrea Furlan
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#22 » mercoledì 28 dicembre 2022, 23:49

Ciao Michela,
benvenuta!
Il tuo racconto sviluppa un’idea discreta e un buono worldbuilding (comunque sempre difficile da rendere in pochi caratteri), ma a mio avviso in modo non ottimale. Prima di capire il contesto bisogna arrivare circa a metà, mentre è meglio dare le informazioni chiave nella prima parte, soprattutto con racconti brevi come quelli di MC. Soprattutto la presenza della gatta disorienta perché non mi sembra funzionale alla storia. Lo sviluppo è discreto e dà le informazioni chiave in poche parole, sicuramente un fattore positivo. Il dialogo continua su questa linea ma in modo un po’ più artefatto, quindi l’ho trovato meno efficace. Il finale finisce troppo bruscamente: se il carattere della protagonista è qualcosa di importante per la storia che racconti, lo dovresti trasmettere prima. L’aderenza al tema è un po’ laterale. Leggendo le tue risposte ho realizzato che avevi in mente una storia molto più complessa, dove gli elementi chiave non vengono percepiti, ma continua a svilupparla magari in modo ancora più originale, perché mi sembra che ne valga la pena.

Michela Zacheo
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#23 » giovedì 29 dicembre 2022, 17:44

Debora D ha scritto:Ciao, Marina, piacere di leggerti
Il tema è centrato anche se in pratica si declina nella scelta stessa dell’ambientazione, siamo su un altro pianeta o in un qualche futuro.
Mi piace la fantascienza anche quella più classica e ho apprezzato tutti i dettagli che ci mostrano come la protagonista deve vivere con il suo corpo. L’ambientazione, il personaggio e il contesto sono intriganti.
Penso dovresti proprio lavorarci su, a parte il risultato della gara che è secondario come i mondi.
Per questo ti riporto un paio di considerazioni che potrebbero esserti utili per editare il testo e ampliarlo. Ogni osservazione deriva dal mio gusto, perciò fanne pure l’uso che preferisci.
Ho avuto qualche difficoltà di comprensione in alcuni punti e te li riporto.

Merisol tira via la mano e scaccia via la bestia con un gesto lieve ma deciso: si guarda le mani, poi sgrana gli occhi. Non può essere.
Un urlo di rabbia le sgorga dalle viscere. Bere, deve bere: è quasi a secco.

Qui prima la sua attenzione è sulle mani e poi sul bere. Dato che hai scelto una prima persona focalizzata sul punto di vista del personaggio suona innaturale che non vediamo anche noi ciò che vede lei, dovremmo avere la descrizione di ciò che vede. Invece poi arriva la questione del bere (uno dei dettagli gustosi di cui dicevo prima) che sembra legata alle dita ma qualcosa stride.

Il secondo elemento che non mi è del tutto chiaro è quanto riguarda L’umano. Lei non si è accorta? È controllata a distanza? Cosa significa il chip? Sono molte domande che tracimano lo spazio del raccolto.
Infine alcune battute mi sono parse un po’ eccedenti:
- Pezzo di merda pervertito. Non posso stare più di un minuto in tua presenza senza desiderare di spaccarti qualcosa su quella bella testolina bionda.
Questa per esempio mi è suonata artefatta perché tanto lunga. Per formulare un pensiero così complesso ci deve essere una mente che ha voglia di fare dell'ironia più che rabbia con la testa in fiamme. Gusto mio comunque.

Conclusione: un bello scorcio di scifi che vorrebbe proprio più spazio.



Ciao Debora,
grazie per la lettura e le tue interessanti considerazioni.
Più di qualcuno mi ha fatto notare che se avessi mostrato da subito che sotto le unghie di Merisol c'era del sangue la narrazione ne avrebbe tratto vantaggio, ed effettivamente inizio a crederlo anch'io.
Il secondo elemento trova risposta qualche commento più sù in cui spiego che la memoria di Merisol è scissa e il ricordo della notte prima è contenuto proprio in quel chip. Tanto cose che, come hai giustamente notato, meriterebbero una descrizione più allargata in uno spazio diverso da questo.
Ah, e sono d'accordo con te sulla frase che citi, è un po' too much in effetti.

Grazie ancora e alla prossima :)

P.S. Mi chiamo Michela, non Marina! Ho visto che anche nella classifica mi hai chiamata così, probabilmente hai fatto confusione con il nome della protagonista di un'altra storia :)
Ultima modifica di Michela Zacheo il giovedì 29 dicembre 2022, 17:59, modificato 1 volta in totale.

Michela Zacheo
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#24 » giovedì 29 dicembre 2022, 17:54

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Michela,
benvenuta!
Il tuo racconto sviluppa un’idea discreta e un buono worldbuilding (comunque sempre difficile da rendere in pochi caratteri), ma a mio avviso in modo non ottimale. Prima di capire il contesto bisogna arrivare circa a metà, mentre è meglio dare le informazioni chiave nella prima parte, soprattutto con racconti brevi come quelli di MC. Soprattutto la presenza della gatta disorienta perché non mi sembra funzionale alla storia. Lo sviluppo è discreto e dà le informazioni chiave in poche parole, sicuramente un fattore positivo. Il dialogo continua su questa linea ma in modo un po’ più artefatto, quindi l’ho trovato meno efficace. Il finale finisce troppo bruscamente: se il carattere della protagonista è qualcosa di importante per la storia che racconti, lo dovresti trasmettere prima. L’aderenza al tema è un po’ laterale. Leggendo le tue risposte ho realizzato che avevi in mente una storia molto più complessa, dove gli elementi chiave non vengono percepiti, ma continua a svilupparla magari in modo ancora più originale, perché mi sembra che ne valga la pena.


Ciao Andrea,
grazie per la lettura e le critiche costruttive che mi rivolgi.
Sono grosso modo d'accordo con quello che dici, eccetto che per un dettaglio: la gatta è funzionale alla storia poiché è la prima ad avvertire la presenza di sangue sotto le unghie della padrona e con i suoi gesti porta quest'ultima ad accorgersene a sua volta.
Probabilmente riprenderò in mano questa storia integrando i molti suggerimenti emersi qui.
Grazie ancora e a presto!

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Debora D
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#25 » giovedì 29 dicembre 2022, 20:22

Ciao, Michela! E dire che ho riguardato due volte per essere sicura di non confondere i nomi!!! Scusami per la gaffe ':)

Michela Zacheo
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#26 » lunedì 2 gennaio 2023, 18:31

Debora D ha scritto:Ciao, Michela! E dire che ho riguardato due volte per essere sicura di non confondere i nomi!!! Scusami per la gaffe ':)


Ahaha, non fa nulla :)

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L'inquisitore
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#27 » lunedì 2 gennaio 2023, 18:49

Ciao Michela, piacere di conoscerti e benvenuta su MC anche da parte mia.
Veniamo al tuo racconto. L'inizio presenta subito uno di quegli errori che fanno storcere il naso: usi il trapassato prossimo al posto del passato prossimo. Il proseguo mi fa pensare che ti manchi un po' il collegamento tra la prosa e l'interiorità del punto di vista. Merisol accarezza dolcemente sulla testolina il gatto che poi diventa una bestia scacciata. Un dettaglio come questo, unito a una frase come "Un urlo di rabbia le sgorga dalle viscere" che risultao ritrita nell'essere un cliché linguistico ed esagerata nella sua formulazione, manifesta un livello stilistico ancora basso. Oltre allo stile c'è anche scarsa consapevolezza e cura quando mi rendo conto che Marisol è un robot che beve gasolio e ha dita metalliche. Di che viscere parliamo? Queste e altre cose simili sono molto presenti in questo tuo racconto.
Dal punto di vista della trama invece sei riuscita a costruire della curiosità che porta il lettore nel proseguo della lettura, e questo non è affatto scontato. Purtroppo col finale ci si rende conto che siamo di fronte a niente di più che un brano inconcludente di qualcosa che necessiterebbe di una maggiore ampiezza per trovare il suo significato. In ogni caso c'è una buona capacità narrativa che ti esorto a coltivare.
Riguardo all'aderenza al tema tendo a dare ragione a chi ti fa notare che non sia centrato in pieno: il tuo è un mondo secondario se assumiamo che il nostro sia il primario, la qual cosa non è affatto scontata. Tuttavia non mi sento di dire che tu l'abbia ignorato, quindi per me il tema va bene.
Un pollice ni in ascesa per questo tuo racconto.

Michela Zacheo
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Re: Metallo e sangue di Michela Zacheo

Messaggio#28 » martedì 3 gennaio 2023, 13:24

L'inquisitore ha scritto:Ciao Michela, piacere di conoscerti e benvenuta su MC anche da parte mia.
Veniamo al tuo racconto. L'inizio presenta subito uno di quegli errori che fanno storcere il naso: usi il trapassato prossimo al posto del passato prossimo. Il proseguo mi fa pensare che ti manchi un po' il collegamento tra la prosa e l'interiorità del punto di vista. Merisol accarezza dolcemente sulla testolina il gatto che poi diventa una bestia scacciata. Un dettaglio come questo, unito a una frase come "Un urlo di rabbia le sgorga dalle viscere" che risultao ritrita nell'essere un cliché linguistico ed esagerata nella sua formulazione, manifesta un livello stilistico ancora basso. Oltre allo stile c'è anche scarsa consapevolezza e cura quando mi rendo conto che Marisol è un robot che beve gasolio e ha dita metalliche. Di che viscere parliamo? Queste e altre cose simili sono molto presenti in questo tuo racconto.
Dal punto di vista della trama invece sei riuscita a costruire della curiosità che porta il lettore nel proseguo della lettura, e questo non è affatto scontato. Purtroppo col finale ci si rende conto che siamo di fronte a niente di più che un brano inconcludente di qualcosa che necessiterebbe di una maggiore ampiezza per trovare il suo significato. In ogni caso c'è una buona capacità narrativa che ti esorto a coltivare.
Riguardo all'aderenza al tema tendo a dare ragione a chi ti fa notare che non sia centrato in pieno: il tuo è un mondo secondario se assumiamo che il nostro sia il primario, la qual cosa non è affatto scontata. Tuttavia non mi sento di dire che tu l'abbia ignorato, quindi per me il tema va bene.
Un pollice ni in ascesa per questo tuo racconto.



Ciao L'inquisitore, piacere mio e grazie per l'analisi.
Le tue critiche sono ben ponderate e hanno fatto luce sugli aspetti più fragili della mia narrazione, ne farò tesoro e ne terrò conto qualora decidessi di rimetterci mano.
Ho bisogno di fare chiarezza su un dettaglio: per quanto possa essere d'accordo che la frase "un urlo di rabbia le sgorga dalle viscere" sia un cliché anche un tantino esagerato, non trovo che le viscere siano un elemento di per sé fuori contesto giacché si parla di un'ibrida, con un corpo per metà robotico e per metà umano. Potrei comunque non aver inserito abbastanza elementi nella storia da rendere il fatto sufficientemente chiaro al lettore.
Ti ringrazio infine per lo sprone a coltivare la mia capacità narrativa, lo farò certamente.

Alla prossima!

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