Ardiglione

Il tema verrà svelato alle 21.00 di lunedì 19 dicembre e si avranno quattro ore di tempo per scrivere un racconto di massimo 3000 caratteri
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Gennibo
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Ardiglione

Messaggio#1 » martedì 20 dicembre 2022, 0:58

Claire cammina curva, picchia il bastone sul sentiero che divide i filari delle viti.
– Emilio! – comanda al ragazzino accanto a lei. – Perché non sei a giocare con i tuoi cugini? – lui si gratta la cicatrice sul mento e scuote la testa. – Preferisco stare con te, nonna.
– La vedi questa valle? Quando sarai grande toccherà a voi gestire la Cantina Asprina. È bene che andiate d'accordo. Non come quelle due smidollate delle mie figlie che hanno deciso di fare altro.– Un luccichio accende gli occhi prima tristi del ragazzino.
– Io seguirò le orme di mio padre.
– Ma se non l'hai neanche conosciuto?
– Mamma ne parla bene, dice che ha salvato la tenuta dalla distruzione. – l'anziana donna alza gli occhi al cielo spazientita. – Sai perché sei qui con me?
Lui si piega alla ricerca di qualche sasso piatto da lanciare nel laghetto che divide la proprietà dal bosco.
– Tua madre è in manicomio!
– Io la sogno tutte le notti, mi parla di fate e gnomi, di posti incantati.
– Sta zitto! Vuoi fare la sua stessa fine?
– Dice che una volta all'anno, lo gnomo Ardiglione viene a prendere la nostra uva per fare una pozione magica.
– Smettila! E dimmi come hai fatto a riempire di lividi quelle tue gambe striminzite.
– Anche Jean e Tomàs non mi credono.
– Sei uno stupido a pensare che i sogni facciano parte del nostro mondo.
– E la mamma mi ha detto…
– Non dire cavolate…
– Mi ha detto che Ardiglione è uno sbadato, e ogni tanto dimentica qui qualche pozione che fa con la nostra uva, quella bianca. Quella vicino al lago, in fondo, dove finisce l'arcobaleno. E lui va nel mondo Flippo di sotto, dove è nato mio padre.
– E perché allora tuo padre non è venuto a prenderti?
– Non può, solo uno gnomo può saltellare da un mondo all'altro, oppure qualcuno che ha il sangue misto: metà umano e metà flippico.
– Non dire mai a nessuno queste cose, o finirai male.
– O qualcuno con una dispensa speciale del Re di sotto, come ad esempio, quando papà è venuto qui per salvare le viti infestate dalle cimici cinesi, altrimenti, niente pozione, nessun collegamento tra i due mondi.
– Dì un'altra parola farneticante e ti taglierò la lingua. Non voglio che mio nipote faccia la stessa fine di mia figlia! – dice l'anziana donna sbattendo con rabbia il bastone nel terreno provocando un rumore metallico. I due si bloccano, fissandosi negli occhi.
Emilio scava accanto al bastone e trionfante estrae una fiaschetta.
– Hai visto nonna? Mi credi adesso?
– È una comunissima fiaschetta di metallo.
– Guarda, c'è una effe incisa sopra.
– Tuo nonno si chiamava Filippo, chissà da quanti anni è sepolta qui.
– Non mi credi? – Il ragazzino alza il mento e con aria di sfida svita il tappo e tracanna il liquido giallo e trasparente, un sorriso gli compare sul viso che insieme al suo corpo pian piano svanisce:
– Hai visto, nonna? – fa in tempo a dire Emilio prima di sparire davanti alla donna stupefatta: – Ma, allora, mia figlia…



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antico
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Re: Ardiglione

Messaggio#2 » martedì 20 dicembre 2022, 1:02

Ciao Isabella! Caratteri e tempo ok, buona MASA EDITION!

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MatteoMantoani
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Re: Ardiglione

Messaggio#3 » martedì 20 dicembre 2022, 9:22

Ciao Isabella, piacere di rileggerti.
Ahia, sebbene di solito apprezzi molto i tuoi racconti, stavolta mi hai lasciato abbastanza indifferente. La colpa è di sicuro del finale, un esito scontato per una storia che invece vedevo promettente. Lato tecnico c'è un po' di artificiosità nelle battute di dialogo della nonna, all'inizio secondo me si va addirittura verso l'as you know Bob. Certo, il tema della gara stavolta era veramente diabolico, e per me ti è mancata l'ispirazione. Mi dispiace, so che puoi fare molto meglio. Sarà per la prossima volta.

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christianfloris
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Re: Ardiglione

Messaggio#4 » mercoledì 21 dicembre 2022, 1:11

Non è un racconto che mi ha particolarmente colpito per lo stile, ma proprio per questo motivo si fa seguire senza difficoltà. Un buon plot, smisurato sul lato fantasy come del resto il tema suggeriva, personaggi a cui facciamo in tempo anche ad affezionarci. Si perde qualcosa nella conclusione che rimane un po’ sospesa, lasciandoci intuire che la donna, in fondo, aveva sempre giudicato male sua figlia, credendola pazza. Non c’è una complessità nascosta, non c’è un fare il passo più lungo della gamba: è questa linearità senza inutili voli pindarici che ho apprezzato di questa prova. Il tema è colto con pochi e sapienti ingredienti, selezionati e mescolati bene.

La mia valutazione è 8,75

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SilviaCasabianca
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Re: Ardiglione

Messaggio#5 » mercoledì 21 dicembre 2022, 16:20

Ciao Isabella. Grazie di questo racconto.

Allora stile semplice ma molto comprensibile, sebbene forse scegliere la strada del tutto dialogo sia un po' facilitante, però è anche vero che quando si ha così poco spazio una scelta la si deve prendere. Mi piace il fatto che con pochi caratteri e poche selezionatissime parole riesci a condensare molte emozioni e pensieri. Apprezzo che tu abbia scelto di declinare il tema in maniera diversa da molti. Mi ha intrattenuto molto e comunque sono riuscita a cogliere tutto, non c'era ambiguità. Se devo trovare un difetto è che questa scelta di azzerare qualsiasi possibilità di ambiguità confina un po' con il rischio Mister Ovvio. Ciò che conta però, almeno per me, è sempre come mi sento a fine lettura. E tu mi hai fatto sentire bene. Ai tuoi personaggi: Emilio, la nonna, Filippo, perfino la mamma appena nominata come "pazza da manicomio", mi ci sono affezionata subito. Non è facile in così pochi caratteri, non trovi? Brava.

Dario17
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Re: Ardiglione

Messaggio#6 » mercoledì 21 dicembre 2022, 18:42

Un botta e risposta dall'inizio alla fine su cui scorre praticamente tutto il filo del discorso, worldbuilding compreso.
L'attacco mi aveva convinto molto e anche i primi indizi fantastici, poi però il prolungarsi del dialogo e l'assenza di azione da parte dei protagonisti mi ha un po' frustrato la lettura.
Molto carino il tentativo di dare un senso circolare alla storia ma visto che praticamente per il lettore non esiste scoperta grazie a Emilio che già sapeva tutto e ce lo spiattella, l'effetto è molto annacquato. Come può esserlo il vino, tra l'altro.
Avrei tenuto i timori della nonna come pensieri interni, resa più spigolosa e dura verso il nipote "credulone".
E magari tenuto nascosti tutti questi particolari sul mondo fantastico per rivelarli alla fine.

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Pretorian
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Re: Ardiglione

Messaggio#7 » giovedì 22 dicembre 2022, 15:02

Ciao Isabella e piacere di leggerti.

Allora, partendo dallo stile, noto dei miglioramenti rispetto ai precedenti racconti, però ci sono almeno un paio di suggerimenti che mi sento di darti:

1) Attenta ai rimasugli di narrato che sono rimasti qui e li. Ad esempio in "Alza gli occhi al cielo, spazientita", l'ultimo "spazientita" non è necessario, perché già nell'atto di alzare gli occhi al cielo stai rendendo l'idea del fatto che la nonna sia infastidita;

2) Più di metà del racconto è composto da un flusso ininterrotto di dialoghi. So che ti serviva per fornire informazioni sul contesto della vicenda, ma a livello di azioni succede poco e nulla e il continuo passaggio tra i beat dopo un po' stanca Personalmente, cerco di non andare mail oltre i quattro/cinque beat di fila, se non strettamente necessario.

La trama è confusa e da l'impressione che si faccia riferimento a un contesto predefinito, ma questo finisce per rendere il tutto solo più confuso, soprattutto il finale. Senza contare che quel "tagliare la lingua" fa sembrare la nonna una regina, non una semplice proprietaria terriera.

Quondi, un racconto valido, ma con parecchi problemi da risolvere.

Alla prossima!

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Debora D
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Re: Ardiglione

Messaggio#8 » martedì 27 dicembre 2022, 18:47

Ciao Isabella, ben trovata!
il tuo racconto è molto carino, sei riuscita a concentrare in pochi caratteri tantissime cose e hai azzeccato il tema con il mondo Flippo.
Hai affidato ai dialoghi la maggior parte dello svolgimento ed è un'idea efficace dato lo spazio. Escono bene sia il carattere della nonna che quello del bambino.
I capoversi battuta però non sempre mi sono sembrati bilanciati. C’è qualche elemento forzato tipo questo
- dice l'anziana donna sbattendo con rabbia il bastone nel terreno provocando un rumore metallico.
Il verbo dire non serve a molto dato che lei poi agisce. Usare come indicazione del parlante l’azione ti avrebbe evitato pure il doppio gerundio.

Qui ho trovato qualche problema di struttura. C’è la battuta di un personaggio che si trova nello stesso capoverso con l’azione di un altro.
– La vedi questa valle? Quando sarai grande toccherà a voi gestire la Cantina Asprina. È bene che andiate d'accordo. Non come quelle due smidollate delle mie figlie che hanno deciso di fare altro.– Un luccichio accende gli occhi prima tristi del ragazzino.
– Io seguirò le orme di mio padre.
– Ma se non l'hai neanche conosciuto?
– Mamma ne parla bene, dice che ha salvato la tenuta dalla distruzione. – l'anziana donna alza gli occhi al cielo spazientita.

Un luccichio ecc. è riferito al bambino, quindi lo avrei visto meglio nella stessa riga della sua battuta. Così come l'alzare al cielo gli occhi della nonna.
Hai gestito l’azione in modo più chiaro qui:
– Sai perché sei qui con me?
Lui si piega alla ricerca di qualche sasso piatto da lanciare nel laghetto che divide la proprietà dal bosco.


Infine ti segnalo questo errore che come per refusi e ripetizioni non considero nella valutazione finale (mi sono ammorbidita).
Dì un’altra parola. -> Dì sarebbe giorno, Di’ è l’imperativo di dire.

Un racconto che per me spicca nel girone e si merita il podio. Alla prossima

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Andrea Furlan
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Re: Ardiglione

Messaggio#9 » mercoledì 28 dicembre 2022, 23:46

Ciao Isabella,
il tuo racconto non mi ha convinto del tutto: ho trovato lo stile basato quasi esclusivamente sul dialogo un po’ pesante, mentre avrei preferito qualche particolare in più sull’ambientazione che ti avrebbe anche aiutato a passare meglio il messaggio generale, anche considerando che alcuni passi di azione non mi sembrano organici alla storia. Incipit un po’ debole e finale un po’ scontato, i nomi che confondono (mondo Flippo, zio Filippo: ti costringe a tornare indietro per capire di che si tratta), Cantina Asprina dove sembra che manchi una lettera, infine lo gnomo Ardiglione che sembra importante nello svolgimento ma alla fine appare solo una volta. Ho apprezzato di più la linearità della storia, l’attenzione al tema, centrato pienamente, e la tensione che hai creato nel dialogo fra la nonna e il nipote a riguardo della madre: forse avrei spinto di più in questa direzione per rendere il tutto più interessante tramite il conflitto fra la figura della nonna e della madre.
In sintesi, purtroppo non l’ho apprezzato molto, ma trovo comunque qualche elemento positivo.

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Gennibo
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Re: Ardiglione

Messaggio#10 » venerdì 30 dicembre 2022, 17:46

Grazie a tutti per i commenti sempre utili.
@Matteo, grazie per il: puoi fare molto meglio :D In realtà questa storia mi piace e i dialoghi erano un espediente narrativo che ho usato per metterci dentro più informazioni possibili e stare nei caratteri richiesti, in effetti quando sono arrivata al finale mi sarebbe piaciuto avere un po' più di tempo per pensare meglio al finale che andava via bello liscio, ma era quasi l'una. Ho una grande invidia per la velocità di Alexandra ;)

Dario17 ha scritto: Avrei tenuto i timori della nonna come pensieri interni, resa più spigolosa e dura verso il nipote "credulone".
E magari tenuto nascosti tutti questi particolari sul mondo fantastico per rivelarli alla fine.

Interessante questo tuo commento, Dario, ci proverò.

@Deborah, grazie del commento, per le puntualizzazioni che condivido in pieno e per avermi fatto notare il refuso.

Andrea Furlan ha scritto: Avrei preferito qualche particolare in più sull’ambientazione che ti avrebbe anche aiutato a passare meglio il messaggio generale, anche considerando che alcuni passi di azione non mi sembrano organici alla storia.

Eh, hai ragione, anche a me sarebbe piaciuto aggiungere qualcosa sull'ambientazione ma ho dovuto tagliare perché ero già oltre i caratteri di questa edizione. Invece sono curiosa di sapere quali passi non ti sembrano organici alla storia.

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L'inquisitore
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Re: Ardiglione

Messaggio#11 » lunedì 2 gennaio 2023, 17:13

Ciao Isabella, anch'io condivido l'apprezzamento con l'idea del racconto, premessa di un fantasy infantile che promette qualcosa di molto godibile. Sul versante stilistico ti sei un po' persa, forse a causa dell'enorme numero di informazioni che ti serviva dare e che ti ha portata verso l'infodump mescolato con un dialogo a tratti surreale. I personaggi non si parlano davvero, vanno ognuno per la propria strada e il racconto stesso parte da un punto casuale un po' disorientante. Il dialogo è molto pretestuoso, sopra le righe, manca di sottotesto e a tratti usa un lessico poco credibile. Visto che fai molto affidamento sul dialogo nel racconto, questo problema si fa pesante. Ad ogni modo la premessa è molto intrigante, quanto ricca: abbiamo una storia famigliare drammatica, aspettative, conflitto, mistero, fantastico, scoperta e promessa per qualcosa di prodigioso che cambi tutto. Davvero buono.
A causa dello squilibrio tra trama e stile ti assegno un pollice ni tendente al positivo, ma valuta di sistemarlo nel laboratorio per portarlo in vetrina.

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