I commenti di Masa ai finalisti

Il tema verrà svelato alle 21.00 di lunedì 19 dicembre e si avranno quattro ore di tempo per scrivere un racconto di massimo 3000 caratteri
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I commenti di Masa ai finalisti

Messaggio#1 » mercoledì 11 gennaio 2023, 16:32

Fajah
Il racconto parte da un buonissimo spunto sul tema, la ricerca ossessiva di un nuovo mondo. Buona anche l’idea di spezzare tra la terza e la seconda persona, che rende il tutto estraniante al punto giusto. Seppur migliorabile in alcuni aspetti, anche la focalizzazione sul personaggio è riuscita. Ottimo il conflitto del protagonista, disposto a sacrificare ogni pezzo del suo corpo alla ricerca di un piccolo barlume di felicità. Decisamente un buon lavoro.

L'allevamento di Krim
Racconto abbastanza buono. Il tema trattato potrebbe essere sensibile per qualcuno, ma il vantaggio dell’ironia utilizzata per tutto il testo salva la baracca. Buono il ritmo della scrittura, anche se migliorabile sotto alcuni aspetti soprattutto nel mostrato. Qualche lieve difettuccio nel qui e ora che dovrebbe essere la prassi per una prima presente.

Oggetti non identificati
Devo dire che questo racconto mi ha lasciato abbastanza perplesso. Sebbene l’idea di fondo possa anche essere carina, il problema maggiore nasce proprio nella narrazione del tutto: è troppo telegrafico, non riusciamo a immergerci perché il tutto è talmente straniante da creare un blocco tra noi e la storia.

Aaron è vivo
Racconto che centra il tema solo in parte. La narrazione scorre in una terza persona focalizzata, che necessiterebbe qualche piccola miglioria per evitare qualche imprecisione di troppo. I dialoghi sono un filo troppo ingessati in alcuni passaggi. Nel complesso, la mia valutazione è comunque positiva, per la vividezza delle immagini.

Dalì
Il racconto non mi ha convinto. L’ho trovato un po’ confusionario nella sua esecuzione, si fa fatica a capire dove vuole andare a parare. Lato stilistico: c’è un problema di fondo, dato dal mostrato ossessivo (che va bene a livello concettuale): la prima presente tende a diventare molto secca, e se non si lavora bene si perde ogni musicalità del testo. Le frasi di lunghezza troppo simile creano un effetto telegrafo/lista della spesa che alla lunga diventa difficile da digerire.

Second World
Buon racconto cyberpunk. Ha degli ottimi spunti e dà l’idea che esista un mondo vasto e credibile in poche righe. A livello stilistico, la terza focalizzata a volte è un filo troppo esterna, ma si tratta del consueto giro di cacciavite per sistemare del materiale già buono di partenza. Buono anche il conflitto della protagonista, disposta a tutto per rivedere anche solo per un istante la sua figlia morta.

Scala di Kardashian
In questo racconto c’è troppo poco per farmi appassionare a quanto sta succedendo. L’idea di un commesso che rimugina a una sua ambientazione mentre sta lavorando non mi affascina. A livello tecnico, la narrazione splittata tra flusso nella mente e quanto succede in negozio funziona poco, perché sono solo parole, manca tutta la parte “visiva” della messa in scena e non basta che capiamo non appena arrivati alla fine. Avrei preferito maggior focalizzazione nella scena della mente, con tanto di un luogo, una situazione, e avere un twist nel capire solo dopo che in realtà quel posto non era mai esistito. Avrebbe funzionato molto meglio come mondo secondario nella testa del personaggio.

Il soldato Duecentocinquanta
Racconto che ho trovato troppo fuori tema. Va bene il mostrare la società delle formiche, ma con il concetto di mondo secondario mi sembra troppo stiracchiata come cosa. Inoltre, l’impianto a soli dialoghi toglie tutta quella parte di Wonder che si sarebbe creata con il mostrato e la focalizzazione della scena, che è poi la cosa che fa emergere il mondo secondario rispetto al nostro.

Dietro di me il Fiume Grigio
Il racconto parte bene, mostrando quello che a tutti gli effetti sembra un vero e proprio mondo secondario. Poi arriva la sorpresa, che ci fa capire di cosa si tratta veramente, riuscita, direi. A livello stilistico la prima presente mostra il qui e ora, ma a volte la musicalità delle frasi è un po’ disomogenea.

Una notizia buona, una cattiva
Il racconto mi ha convinto poco. Vuoi per l’aver giocato forse troppo al limite con il tema, vuoi per lo stile di scrittura, esterno e abbastanza raccontato in alcuni passaggi. Anche se siamo nel campo della fantascienza, mi risulta difficile credere all’ultima battuta. Come ci sono arrivati? Il patto con il lettore scricchiola un po’.

Ardiglione
Racconto che mi ha convinto poco. Sebbene i dialoghi in narrativa siano sempre un punto di forza, devono essere però bilanciati con il resto del testo. Troppo scarne ambientazioni, flussi assenti, quando invece assieme ai dialoghi dovrebbe esserci armonia. C’è del conflitto, ma non basta a portare a casa il risultato.

La porta arcuata
Racconto in parte buono, in parte meno. Di sicuro c’è il tema del mondo secondario in cui i gatti sono gli “umani”. La resa stilistica invece è migliorabile. Manca del tutto l’interiorità del personaggio, quindi tutta la narrazione risulta troppo asettica in modo da creare una barriera tra lettore e messa in scena.



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