III Incontri

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 16 gennaio con un tema di Giorgio Lupo, scrittore e Direttore Artistico del Temini Book Festival! Edizione con limite massimo di caratteri fissato a 4000 spazi inclusi!
Michela Zacheo
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III Incontri

Messaggio#1 » lunedì 16 gennaio 2023, 23:31

I
Era il dottore dei corpi. Lui i corpi voleva vederli sgonfiarsi come palloncini, o almeno così le aveva detto. Le aveva detto pure “Buongiorno raggio di sole”, in un sms dopo la prima visita.
Nelle quattro settimane che li separavano dentro la testa di lei si proiettava un film dalla trama scadente quanto banale, nel quale le piaceva rintanarsi tra una pausa e l’altra della vita di tutti i giorni. Il protagonista era il dottore dei corpi con il suo camice bianco, i capelli neri, gli occhiali con le lenti rotonde e il sorriso cordiale che si allargava alla vista di lei.
Nel frattempo il suo corpo, grazie alle formule magiche del dottore, cominciava a sgonfiarsi davvero. Più passavano i giorni e più lei si sentiva orgogliosa, fiera di quel fisico che diventava finalmente più bello. Da guardare, da desiderare.

II
Nella sala d’aspetto era rimasta solo lei e la voce di Jovanotti in filodiffusione. Il dottore l’aveva accolta con il consueto sorriso, lei si era accomodata sulla poltrona di fronte alla scrivania: la foto di una neonata con i capelli neri la fissava dal muro.
Lei stava in piedi sulla bilancia, in mutande e reggiseno, cercando di trattenere la pancia in dentro. Lui aveva in mano il metro da sarta e la misurava con cura. 4 chili e 20 centimetri totali persi.
“Brava”, le aveva detto.
Ed era stata brava. Non avevo fatto il passo più lungo della gamba.

III
Attendeva il suo turno con le morbide cosce bianche spalmate su una sedia di plastica: facevano capolino dall’orlo di un abito nero in cotone, leggermente scollato. Era di nuovo l’ultima.
Un’anziana signora, prima di uscire, l’aveva salutata guardandola male.
“Secondo lei solo le persone obese hanno il diritto di andare dal nutrizionista?”, avrebbe avuto voglia di domandarle.
Al momento della pesata si era sfilata il vestito: sotto aveva un costume da bagno a due pezzi, perché forse dopo sarebbe andata al mare (o forse perché la imbarazzava di meno).
Dopo essersi rivestita avevano parlato, guardandosi da i capi opposti della scrivania di lui. Lei gli aveva risposto di sì, che a cena con lui ci sarebbe andata. Lo aveva fatto con quella sfrontatezza che a volte le ventenni tirano fuori per darsi una parvenza di struttura, di consistenza. Una struttura solida come un castello di carte, consistente come un domino in attesa che il primo tassello venga giù.
Sotto il camice lui portava una T-shirt marrone con delle stelline. Prima che lei andasse via lui l’aveva bloccata sulla porta e l’aveva baciata, lei lo aveva lasciato fare, stordita alla vista delle stelline sulla sua maglia.
__ __ __
Il telefono le squillava nella borsa mentre lei si trascinava dietro a un carrello, nella corsia di un supermercato. Non aveva avuto bisogno di controllare il display: una morsa allo stomaco la stava già percuotendo bruscamente dall’interno, risvegliandole una nausea da poco sopita.
Lei aveva detto “NO”, ma lui non l’aveva voluto sentire.
Dopo un’attenta analisi aveva ficcato un pacco di cracker sul fondo del carrello, e l’immagine del corpo di lui nel magma dei ricordi scomodi.
“Chi era al telefono?”, le aveva chiesto suo padre.
“Nessuno”, aveva risposto lei.



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antico
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Re: III Incontri

Messaggio#2 » lunedì 16 gennaio 2023, 23:33

Michela, buonasera! Caratteri e tempo ok, buona GIORGIO LUPO EDITION!

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Sirimedho
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Re: III Incontri

Messaggio#3 » mercoledì 18 gennaio 2023, 9:55

Buongiorno Michela, piacere di conoscerti!

La passione e il giocare di una ragazza che si trasforma poi in tragedia, il medico che non sa rispettare i ruoli e nemmeno i “no”. Il racconto non mi ha avvinto, la protagonista ha vent’anni, un’età in cui ci si aspetterebbe un po’ di raziocinio. Forse ha problemi, ma questo dal racconto non traspare (non è obesa, vuole solo essere più bella, anche se 4 kg. sono davvero tanti se non si è molto sovrappeso). Che il medico fosse molto sopra le righe era evidente sin dal primo SMS (ma chi manda ancora gli SMS?), davvero giocare con il fuoco. Il risultato che mi è passato è “svampita vs. cattivaccio”, troppo film americano per i miei gusti.

Riesce bene a farci vedere i diversi incontri.

Ci sono però delle cose che stonano, tipo la foto della neonata appesa (in uno studio medico? Sembra messo là per farci capire che il cattivaccio tiene anche famiglia) o la questione della signora anziana e la questione dell’obesità che temo di non aver capito. Anche il fatto che è l’ultima e poi però va a mare mi lascia perplesso. Credo che pulendo e chiarendo queste parti il racconto possa essere più leggibile.

Tema rispettato nella leggerezza che la protagonista trova nella prima parte.

Buona gara!

Michela Zacheo
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Re: III Incontri

Messaggio#4 » mercoledì 18 gennaio 2023, 11:52

Sirimedho ha scritto:Buongiorno Michela, piacere di conoscerti!

La passione e il giocare di una ragazza che si trasforma poi in tragedia, il medico che non sa rispettare i ruoli e nemmeno i “no”. Il racconto non mi ha avvinto, la protagonista ha vent’anni, un’età in cui ci si aspetterebbe un po’ di raziocinio. Forse ha problemi, ma questo dal racconto non traspare (non è obesa, vuole solo essere più bella, anche se 4 kg. sono davvero tanti se non si è molto sovrappeso). Che il medico fosse molto sopra le righe era evidente sin dal primo SMS (ma chi manda ancora gli SMS?), davvero giocare con il fuoco. Il risultato che mi è passato è “svampita vs. cattivaccio”, troppo film americano per i miei gusti.

Riesce bene a farci vedere i diversi incontri.

Ci sono però delle cose che stonano, tipo la foto della neonata appesa (in uno studio medico? Sembra messo là per farci capire che il cattivaccio tiene anche famiglia) o la questione della signora anziana e la questione dell’obesità che temo di non aver capito. Anche il fatto che è l’ultima e poi però va a mare mi lascia perplesso. Credo che pulendo e chiarendo queste parti il racconto possa essere più leggibile.

Tema rispettato nella leggerezza che la protagonista trova nella prima parte.

Buona gara!



Ciao Sirimedho, piacere mio.
Analizzando le tue perplessità sto riuscendo a mettere in luce degli aspetti della storia che effettivamente la limitano tanto, per cui ti ringrazio per averle condivise con me :)
Non sono d'accordo sul fatto che a 20 anni non si possa essere ingenui, qui non si tratta di raziocinio ma d'insicurezza. Come non trovo che obesità e sovrappeso siano sinonimi: c'è un gap molto ampio tra la condizione di peso forma e l'obesità.
Il fatto che la protagonista sia l'ultima del turno è un indizio per suggerire che non si tratta di un caso, ma di un intento esplicito del medico. Per quanto riguarda il costume da bagno, invece, volevo restituire un ulteriore segnale sul fatto che la protagonista, a dispetto di quanto volesse dimostrare, fosse profondamente insicura, ma la motivazione è frutto di un ragionamento un po' contorto dunque capisco perfettamente che possa suscitare una reazione del tipo WTF? in chi legge.

Grazie per la lettura e i feedback e buona gara a te!

Sira66
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Re: III Incontri

Messaggio#5 » mercoledì 18 gennaio 2023, 20:28

Ciao Michela,
La suddivisione in tre parti funziona, delinea i tre momenti differenti.
Nel primo incontro i personaggi si mostrano con nitidezza e lo stile mi piace, ma a livello di trama noto delle sbavature: i due sembra stiano insieme da tempo, altrimenti non si spiega il messaggio così confidenziale (né che il dottore le scriva un messaggio), mentre credo tu volessi solo far vedere che lui inizia i primi approcci extra-professionali.
Il secondo incontro è invece asettico e quindi resto un po' confusa, mi chiedo se davvero vuole farle delle avance o no.
Nel terzo si palesa (ma perchè quella luce sulla t-shirt a stelline?) e lei cede. Chiaro, anche l'intento di mostrarla un po' confusa nel ciò che vuole davvero.
La chiusura invece arriva lapidaria e mette in luce una ragazza finalmente determinata: sa cosa non vuole, cioè cedere alle pressioni di lui, e di conseguenza anche alla maledetta dieta della quale forse non ha davvero bisogno. Come di lui del resto.
Buona sfida!

LeggErika3
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Re: III Incontri

Messaggio#6 » mercoledì 18 gennaio 2023, 22:44

Ciao Michela, piacere di conoscerti. Ho letto il tuo racconto varie volte perché non riuscivo a capire come potesse piacermi e... non piacermi allo stesso tempo. Alla fine ho capito (forse). La descrizione umana, l'emotività, la motivazione dei tuoi protagonisti sono davvero ben costruiti. Lei non è una svampita insicura, è una ragazza che prova un'esperienza. Un po' se la racconta (nella parte I sogna la relazione, pur consapevole della sua banalità). La foto della neonata non è per sottolineare che lui sia traditore, ma che anche lei, pur piena di dubbi, sa benissimo di giocare fuori dal campo dell'etica. Lui lancia l'amo, poi si fa prendere un po' la mano. Lei è già oltre. Insomma, vita vera. Anche quella maglietta a stelline, riporta tutto sul pianeta terra, annulla il romanticismo: alla fine di un abbraccio resta negli occhi una stampa sul cotone. Davvero ben fatto.
Quello invece che non mi è piaciuto, alla fine, è il tentativo di costruire la storia con uno schema, a mio parere un po' forzato. La scena numero 1 non è un incontro ma la presentazione della situazione. Non è un momento preciso. Lo sono invece 2 e 3. Ma poi diventa indispensabile una conclusione (ottima, per altro, nel suo malinconico spegnimento di ogni passione) che non prevede un incontro: dunque non si capisce se fa parte del paragrafo 3 o, giustamente, è cosa a sé e infatti lo separi dal resto con una piccola greca. Forse si poteva raccontare tutto di filato, senza troppe compartimentazioni. Forse si poteva separare ma senza specificare che in ogni paragrafo ci dovesse essere un incontro (perché, in effetti, poi non è così).
Sarò stata chiara? Boh, chissà

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Domenico
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Re: III Incontri

Messaggio#7 » giovedì 19 gennaio 2023, 14:59

Ciao Michela,
capisco la divisione in scene, per creare enfasi e dare pause al testo in modo che possa respirare insieme al lettore. Però per gusto personale, mi sarebbe piaciuto leggere il racconto senza interruzioni. Nell’ultimo paragrafo mi sarebbe piaciuto che si potesse capire meglio cosa è accaduto tra il dottore e la ragazza, non solo intuirlo. Il tema è rispettato e soprattutto aver toccato in questo modo tematiche così delicate mi è piaciuto.
Purtroppo, per gusto personale, in confronto al resto dei racconti va in ultima posizione.
Per via della divisione che mi estranea troppo, e per la risoluzione un po’ troppo lontana nel tempo.
„Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate.“

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laleti
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Re: III Incontri

Messaggio#8 » domenica 22 gennaio 2023, 13:57

Ciao Michela! Del tuo racconto mi piace che inizi con la leggerezza delle fantasticherie della protagonista e si chiuda con l’alleggerirsi da una relazione che non le dà più nulla. Inoltre ho apprezzato anche la tua prosa scorrevole, che sei riuscita bene a focalizzare sul corpo di lei, o meglio su come lei lo percepisce. Trovo invece che sia un punto debole del racconto la suddivisione in tre parti, che spezza lo svolgersi della storia, anche per l’aggiunta di una quarta parte di cui si sente la separazione rispetto al trittico che costituisce il vero nucleo della storia. C’è del buon materiale su cui costruire, se vorrai lavorarci ancora.

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Stefano.Moretto
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Re: III Incontri

Messaggio#9 » domenica 22 gennaio 2023, 19:52

Ciao Michela,
devo dire che non ho capito il finale: lei sembrava davvero presa dal dottore, ci ha fantasticato sopra un sacco di tempo, ha accettato di vederlo fuori, non ha opposto resistenza al bacio; cos'è cambiato nell'ultimo paragrafo? C'è il ricordo del "corpo", ma non si capisce: il dottore in realtà era un finto magro e lei si è sentita tradita? O aveva un fisico troppo scolpito e si era sentita in difetto? O non c'entra niente e mi sto facendo dei film mentali?
La divisione in 4 parti sinceramente non mi è dispiaciuta, anzi mi sembra un buon modo per far vedere solo i tre incontri e far sentire il crescendo dell'attrazione; penso che il finale abbia rovinato questa divisione, rendendola in sostanza inutile perché la parte importante del racconto non è stata mostrata.

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Pietro D'Addabbo
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Re: III Incontri

Messaggio#10 » lunedì 23 gennaio 2023, 17:12

Ciao Michela, piacere di leggerti.

Mi lascia perplesso il numero romano nel titolo, perché "Terzi incontri", invece di "Tre incontri"?
Mi è piaciuta l'idea di usare quattro episodi che raccontano una storia intera lasciando al lettore di riempire con la fantasia i passaggi intermedi. Però avrei preferito che questo quattro 'puntelli' della struttura fossero meglio piantati. Mi sono arrivati poco chiari la prima e l'ultima arcata di questo ponte, perché resto con il dubbio che dopo il singolo SMS siano seguite o meno altre manifestazioni 'da remoto' di interesse da parte del Dottore, e perché alla fine la protagonista credo sia incinta ma non sono certo di aver interpretato correttamente gli indizi che hai usato per mostrarlo senza dirlo.
In totale una buona prova.
Alla prossima.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Shanghai Kid
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Re: III Incontri

Messaggio#11 » martedì 24 gennaio 2023, 17:16

Ciao Michela,
piacere di leggerti! Il primo capitoletto del tuo racconto mi aveva molto incuriosita e devo dire che l’idea di base c’è ed è interessante, anche se non resa al meglio. Al netto di un po’ di errori di battitura (che possono capitare, chissenefrega), quello che secondo me davvero manca un po’ al tuo brano (e che puoi migliorare) è che non c’è una vera crescita di tensione e rimane tutto un po’ fumoso. Per questo ti faccio una critica che viene spesso fatta anche a me: manca un po’ di “semina” che renda la narrazione più interessante e coesa.
Buona l’idea, però.
A rileggerti,
Elisa

Michela Zacheo
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Re: III Incontri

Messaggio#12 » martedì 24 gennaio 2023, 20:07

Pietro D'Addabbo ha scritto:Ciao Michela, piacere di leggerti.

Mi lascia perplesso il numero romano nel titolo, perché "Terzi incontri", invece di "Tre incontri"?
Mi è piaciuta l'idea di usare quattro episodi che raccontano una storia intera lasciando al lettore di riempire con la fantasia i passaggi intermedi. Però avrei preferito che questo quattro 'puntelli' della struttura fossero meglio piantati. Mi sono arrivati poco chiari la prima e l'ultima arcata di questo ponte, perché resto con il dubbio che dopo il singolo SMS siano seguite o meno altre manifestazioni 'da remoto' di interesse da parte del Dottore, e perché alla fine la protagonista credo sia incinta ma non sono certo di aver interpretato correttamente gli indizi che hai usato per mostrarlo senza dirlo.
In totale una buona prova.
Alla prossima.
Stefano.Moretto ha scritto:Ciao Michela,
devo dire che non ho capito il finale: lei sembrava davvero presa dal dottore, ci ha fantasticato sopra un sacco di tempo, ha accettato di vederlo fuori, non ha opposto resistenza al bacio; cos'è cambiato nell'ultimo paragrafo? C'è il ricordo del "corpo", ma non si capisce: il dottore in realtà era un finto magro e lei si è sentita tradita? O aveva un fisico troppo scolpito e si era sentita in difetto? O non c'entra niente e mi sto facendo dei film mentali?
La divisione in 4 parti sinceramente non mi è dispiaciuta, anzi mi sembra un buon modo per far vedere solo i tre incontri e far sentire il crescendo dell'attrazione; penso che il finale abbia rovinato questa divisione, rendendola in sostanza inutile perché la parte importante del racconto non è stata mostrata.
laleti ha scritto:Ciao Michela! Del tuo racconto mi piace che inizi con la leggerezza delle fantasticherie della protagonista e si chiuda con l’alleggerirsi da una relazione che non le dà più nulla. Inoltre ho apprezzato anche la tua prosa scorrevole, che sei riuscita bene a focalizzare sul corpo di lei, o meglio su come lei lo percepisce. Trovo invece che sia un punto debole del racconto la suddivisione in tre parti, che spezza lo svolgersi della storia, anche per l’aggiunta di una quarta parte di cui si sente la separazione rispetto al trittico che costituisce il vero nucleo della storia. C’è del buon materiale su cui costruire, se vorrai lavorarci ancora.
Domenico ha scritto:Ciao Michela,
capisco la divisione in scene, per creare enfasi e dare pause al testo in modo che possa respirare insieme al lettore. Però per gusto personale, mi sarebbe piaciuto leggere il racconto senza interruzioni. Nell’ultimo paragrafo mi sarebbe piaciuto che si potesse capire meglio cosa è accaduto tra il dottore e la ragazza, non solo intuirlo. Il tema è rispettato e soprattutto aver toccato in questo modo tematiche così delicate mi è piaciuto.
Purtroppo, per gusto personale, in confronto al resto dei racconti va in ultima posizione.
Per via della divisione che mi estranea troppo, e per la risoluzione un po’ troppo lontana nel tempo.
LeggErika3 ha scritto:Ciao Michela, piacere di conoscerti. Ho letto il tuo racconto varie volte perché non riuscivo a capire come potesse piacermi e... non piacermi allo stesso tempo. Alla fine ho capito (forse). La descrizione umana, l'emotività, la motivazione dei tuoi protagonisti sono davvero ben costruiti. Lei non è una svampita insicura, è una ragazza che prova un'esperienza. Un po' se la racconta (nella parte I sogna la relazione, pur consapevole della sua banalità). La foto della neonata non è per sottolineare che lui sia traditore, ma che anche lei, pur piena di dubbi, sa benissimo di giocare fuori dal campo dell'etica. Lui lancia l'amo, poi si fa prendere un po' la mano. Lei è già oltre. Insomma, vita vera. Anche quella maglietta a stelline, riporta tutto sul pianeta terra, annulla il romanticismo: alla fine di un abbraccio resta negli occhi una stampa sul cotone. Davvero ben fatto.
Quello invece che non mi è piaciuto, alla fine, è il tentativo di costruire la storia con uno schema, a mio parere un po' forzato. La scena numero 1 non è un incontro ma la presentazione della situazione. Non è un momento preciso. Lo sono invece 2 e 3. Ma poi diventa indispensabile una conclusione (ottima, per altro, nel suo malinconico spegnimento di ogni passione) che non prevede un incontro: dunque non si capisce se fa parte del paragrafo 3 o, giustamente, è cosa a sé e infatti lo separi dal resto con una piccola greca. Forse si poteva raccontare tutto di filato, senza troppe compartimentazioni. Forse si poteva separare ma senza specificare che in ogni paragrafo ci dovesse essere un incontro (perché, in effetti, poi non è così).
Sarò stata chiara? Boh, chissà
Sira66 ha scritto:Ciao Michela,
La suddivisione in tre parti funziona, delinea i tre momenti differenti.
Nel primo incontro i personaggi si mostrano con nitidezza e lo stile mi piace, ma a livello di trama noto delle sbavature: i due sembra stiano insieme da tempo, altrimenti non si spiega il messaggio così confidenziale (né che il dottore le scriva un messaggio), mentre credo tu volessi solo far vedere che lui inizia i primi approcci extra-professionali.
Il secondo incontro è invece asettico e quindi resto un po' confusa, mi chiedo se davvero vuole farle delle avance o no.
Nel terzo si palesa (ma perchè quella luce sulla t-shirt a stelline?) e lei cede. Chiaro, anche l'intento di mostrarla un po' confusa nel ciò che vuole davvero.
La chiusura invece arriva lapidaria e mette in luce una ragazza finalmente determinata: sa cosa non vuole, cioè cedere alle pressioni di lui, e di conseguenza anche alla maledetta dieta della quale forse non ha davvero bisogno. Come di lui del resto.
Buona sfida!
Shanghai Kid ha scritto:Ciao Michela,
piacere di leggerti! Il primo capitoletto del tuo racconto mi aveva molto incuriosita e devo dire che l’idea di base c’è ed è interessante, anche se non resa al meglio. Al netto di un po’ di errori di battitura (che possono capitare, chissenefrega), quello che secondo me davvero manca un po’ al tuo brano (e che puoi migliorare) è che non c’è una vera crescita di tensione e rimane tutto un po’ fumoso. Per questo ti faccio una critica che viene spesso fatta anche a me: manca un po’ di “semina” che renda la narrazione più interessante e coesa.
Buona l’idea, però.
A rileggerti,
Elisa


Buonasera Elisa, Stefano, Pietro, Letizia, Domenico, Erika e Sira66 :)
Grazie mille per la lettura e le attente riflessioni che mi avete donato. Vi ho ascoltati con interesse e ho appuntato ogni suggerimento e ogni teoria emersa da ciascuno di voi.
Credo che la grande confusione generale sul finale della storia sia stata causata dalla mia volontà di utilizzare uno stile vagamente ermetico, che ha tenuto molti dettagli importanti "dentro" o tra le righe. Colpa mia, non del lettore, ci mancherebbe.
Ormai la resa dei conti è stata fatta ma ho voglia comunque di condividere con voi il "senso" di questa storia.

La protagonista è una ragazza sulla ventina, profondamente insicura a causa del suo corpo e in generale ossessionata dal giudizio (suo in primis e poi altrui) e dalla ricerca costante di approvazione. Il dottore è una bella fantasia dove le piace rifugiarsi, niente di serio o di concreto, non c'è quasi nulla tra di loro nei giorni che li separano dalle visite, se non qualche sms ogni tanto. Prima del terzo incontro però lei avverte una certa pressione, e decide d'indossare il costume da bagno per la visita, giacché dopo tre mesi percepisce di aver maturato una certa intimità col medico e quindi è in imbarazzo all'idea di farsi vedere mezza nuda da lui (è contorno lo so, ma se ci pensate ha senso ahah). Il terzo incontro rappresenta il clou della vicenda: qui il dottore si toglie la maschera e la fantasia di lei s'infrange. Eliminato il camice, quell'uomo in apparenza tanto speciale si trasforma in una persona banale, con addosso una ridicola maglia a stelline. Quando lei si rende conto di aver alimentato una fantasia pericolosa, che nella realtà la mette a disagio, prova un senso di smarrimento e d'imbarazzo, poiché a quel punto si sente fin troppo compromessa con lui. Il dottore dopo il bacio proverà ad avere un rapporto sessuale con lei, e nonostante la ragazza tenterà di rifiutarsi, lui si approfitterà comunque di lei.

Ci tenevo a parlare di consenso e di quella sottile linea che separa i rapporti consensuali da quelli in cui in un primo momento il consenso c'è, ma se poi viene negato "in corso d'opera", ci si ritrova a dover subire comunque un rapporto contro la propria volontà, senza che l'abusante ne abbia piena coscienza (fino a 5 minuti prima ci stavi, e scusa!). Ecco perché ho infilato nella storia alcuni elementi chiave come la descrizione di come fosse vestita durante la terza visita, per rispondere alla domanda "Com'era vestita quel giorno?". Ho parlato anche di cosa stesse facendo il giorno dopo (penso sia a tutti tristemente nota la storia del figlio di Beppe Grillo e di come quest'ultimo lo abbia difeso delle accuse di violenza sessuale gettando merda sulla vittima...).
Purtroppo la mia protagonista non denuncerà e si limiterà a infilare il ricordo nel magma dei ricordi scomodi, come le moltissime donne prede del senso di colpa della vittima.
Insomma gli elementi c'erano ma forse sono stati messi lì un po' troppo a caso perché venissero notati.

Ah! Un'ultima cosa a proposito del titolo "III incontri", e non "Tre incontri". Le tre stanghette hanno un valore simbolico: rappresentano le tessere del domino che viene nominato nel terzo incontro a proposito della struttura di una ventenne consistente come un domino in attesa che il primo tassello venga giù. Nell'ultimo paragrafo le linee da verticali sono diventate orizzontali (__ __ __ ): il domino è caduto, a simboleggiare lo stravolgimento interiore che si trova a vivere ora la ragazza dopo la brutta esperienza vissuta.
Boh, mi sembrava un'idea carina.

Grazie tante se siete arrivati a leggere fino a qui. Mi rendo conto che se la storia fosse stata elaborata meglio non ci sarebbe stato bisogno di tutte queste spiegazioni.

A rileggerci presto :)
Baci

Michela

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Pietro D'Addabbo
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Re: III Incontri

Messaggio#13 » mercoledì 25 gennaio 2023, 12:35

Michela Zacheo ha scritto: Ah! Un'ultima cosa a proposito del titolo "III incontri", e non "Tre incontri". Le tre stanghette hanno un valore simbolico: rappresentano le tessere del domino che viene nominato nel terzo incontro a proposito della struttura di una ventenne consistente come un domino in attesa che il primo tassello venga giù. Nell'ultimo paragrafo le linee da verticali sono diventate orizzontali (__ __ __ ): il domino è caduto, a simboleggiare lo stravolgimento interiore che si trova a vivere ora la ragazza dopo la brutta esperienza vissuta.
Boh, mi sembrava un'idea carina.


Wow! Idea veramente carina, ma troppo ermetica perché potesse arrivarmi.
Mi è capitato di scrivere testi in cui le spiegazioni necessarie nei commenti hanno raddoppiato il numero di caratteri del racconto, quindi posso immaginare cosa sia avere quel guizzo e tentare di metterlo su carta perché passi nella testa dei lettori con i limiti di questa Arena. Mi spiace di non aver colto, grazie per il chiarimento.

PS:
Ormai lo so, quindi non posso rispondermi, ma questi tre caratteri //_ potrebbero dare maggiormente l'idea del domino?
Solo l'ultimo si sdraia completamente, gli altri restano posati l'uno all'altro.
^__^
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

Michela Zacheo
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Re: III Incontri

Messaggio#14 » lunedì 30 gennaio 2023, 10:28

Pietro D'Addabbo ha scritto:
Michela Zacheo ha scritto: Ah! Un'ultima cosa a proposito del titolo "III incontri", e non "Tre incontri". Le tre stanghette hanno un valore simbolico: rappresentano le tessere del domino che viene nominato nel terzo incontro a proposito della struttura di una ventenne consistente come un domino in attesa che il primo tassello venga giù. Nell'ultimo paragrafo le linee da verticali sono diventate orizzontali (__ __ __ ): il domino è caduto, a simboleggiare lo stravolgimento interiore che si trova a vivere ora la ragazza dopo la brutta esperienza vissuta.
Boh, mi sembrava un'idea carina.


Wow! Idea veramente carina, ma troppo ermetica perché potesse arrivarmi.
Mi è capitato di scrivere testi in cui le spiegazioni necessarie nei commenti hanno raddoppiato il numero di caratteri del racconto, quindi posso immaginare cosa sia avere quel guizzo e tentare di metterlo su carta perché passi nella testa dei lettori con i limiti di questa Arena. Mi spiace di non aver colto, grazie per il chiarimento.

PS:
Ormai lo so, quindi non posso rispondermi, ma questi tre caratteri //_ potrebbero dare maggiormente l'idea del domino?
Solo l'ultimo si sdraia completamente, gli altri restano posati l'uno all'altro.
^__^



Ciao Pietro, perdonami per il ritardo nel risponderti.
Mi piace molto il tuo suggerimento! Credo sia più efficace rispetto alla mia trovata, grazie mille :)

Alla prossima,

Michela

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L'inquisitore
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Re: III Incontri

Messaggio#15 » lunedì 30 gennaio 2023, 21:52

Ciao Michela. Luci e ombre nel tuo racconto. La trovata del domino era davvero intrigante, ma indecifrabile nonostante la citazione nel testo. Il primo paragrafo chiede pazienza per essere compreso, posizione un po' di elementi che però poi saranno facilmente sistemati nella testa del lettore per avere un quadro coerente. Purtroppo però alcune parti della trama non vengono riconosciute da tutti. Io, per dire, credevo che la ragazza all'inizio fosse grassa e che i paragrafi separati mostrassero il suo percorso di dimagrimento che la portavano ad essere appetibile per il medico. Lo dico per darte contezza di eventuali possibili informazioni che sono mancate qua e là. Rispetto alla tua idea iniziale sono andato parecchio fuori strada (non ho colto, per esempio, la violenza sessuale fuori scena).
Però ho apprezzato molto lo stile con cui hai scritto. Molti elementi utili e resi in modo personale e interessante. Avendo tempo per lavorarci e rivedere le parti che mostrano il fianco a possibili fraintendimenti, potrebbe diventare un racconto da pollice su pieno.
Sono anche d'accordo con Elisa che un crescendo più evidente e intenso tra i quattro paragrafi darebbe ancora più significato alla struttura del testo che, ad ogni modo, ho trovato una scelta sensata. La parte meno riuscita è proprio l'ultima che si comprende meno e lascia un po' l'amaro in bocca per ciò che non si è capito.
Se ti andasse potresti spostarlo nel laboratorio per sistemarlo e portarlo in vetrina.
Pollice per un pelo quasi su! Brava.

Michela Zacheo
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Re: III Incontri

Messaggio#16 » giovedì 2 febbraio 2023, 17:11

L'inquisitore ha scritto:Ciao Michela. Luci e ombre nel tuo racconto. La trovata del domino era davvero intrigante, ma indecifrabile nonostante la citazione nel testo. Il primo paragrafo chiede pazienza per essere compreso, posizione un po' di elementi che però poi saranno facilmente sistemati nella testa del lettore per avere un quadro coerente. Purtroppo però alcune parti della trama non vengono riconosciute da tutti. Io, per dire, credevo che la ragazza all'inizio fosse grassa e che i paragrafi separati mostrassero il suo percorso di dimagrimento che la portavano ad essere appetibile per il medico. Lo dico per darte contezza di eventuali possibili informazioni che sono mancate qua e là. Rispetto alla tua idea iniziale sono andato parecchio fuori strada (non ho colto, per esempio, la violenza sessuale fuori scena).
Però ho apprezzato molto lo stile con cui hai scritto. Molti elementi utili e resi in modo personale e interessante. Avendo tempo per lavorarci e rivedere le parti che mostrano il fianco a possibili fraintendimenti, potrebbe diventare un racconto da pollice su pieno.
Sono anche d'accordo con Elisa che un crescendo più evidente e intenso tra i quattro paragrafi darebbe ancora più significato alla struttura del testo che, ad ogni modo, ho trovato una scelta sensata. La parte meno riuscita è proprio l'ultima che si comprende meno e lascia un po' l'amaro in bocca per ciò che non si è capito.
Se ti andasse potresti spostarlo nel laboratorio per sistemarlo e portarlo in vetrina.
Pollice per un pelo quasi su! Brava.


Ciao L'inquisitore e grazie per la lettura approfondita che hai dedicato a III Incontri.
Terrò presente il suggerimento di inserire il racconto nel laboratorio, malgrado il momento stressante che sto attraversando non mi lasci molto tempo extra da dedicare alla scrittura. Credo, in ogni caso, che già integrando buona parte dei suggerimenti emersi qui sotto il racconto potrebbe migliorare tanto.
Grazie per aver creduto in questa storia, il tuo ottimismo me l'ha fatta rivalutare.

Alla prossima,

Michela

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