Il corteo

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 16 gennaio con un tema di Giorgio Lupo, scrittore e Direttore Artistico del Temini Book Festival! Edizione con limite massimo di caratteri fissato a 4000 spazi inclusi!
Cinzia Fabretti
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Il corteo

Messaggio#1 » lunedì 16 gennaio 2023, 23:52

La piazza, insonnolita, prendeva il sole distesa tra tre strade pedonali e la scuola elementare sul quarto lato. Due file di alberi lungo il perimetro, dieci panchine, una fontana. Non era perché in quella scuola aveva lavorato per decenni, che Pasquale arrivava puntuale alle undici in piazza, ogni giorno di bel tempo. Era perché la distanza da casa sua, tra andata e ritorno, teneva contento il medico di famiglia che, chiudendo la valigetta, ripeteva ogni volta:
‒ Cammina! Chi si ferma è perduto!
Al sole d'inverno, all'ombra d'estate, si sedeva composto su una panchina a riposare, prima di comprare il pane e tornare indietro.
‒ Pasca'!
Lo raggiunse il saluto dell'abituale compagno di quell'ora, in cui ingannavano il tempo fino al pranzo. La panchina scricchiolò sotto il quintalozzo abbondante di Mimino, che si lasciava andare di schianto perché la discesa dolce non gli riusciva. La risalita, poi, era un'impresa.
Erano un singolare quadretto, quei due compari. Uno era piccolo, smilzo, con un bastone dal manico a muso di levriero, sempre vestito di tutto punto anche per andare a comprare il pane. L'altro lo torreggiava, stretto in pantaloni di fustagno che teneva su con una cinta robusta, perché l'ultimo bottone non arrivava proprio a chiudersi, la patta aperta nascosta dalla maglia amaranto così tirata, sul ventre, da essere in quel punto quasi una ragnatela.
‒ Domenico, ricambiò il saluto Pasquale toccandosi il borsalino in pelo di lepre.
‒ Stasera piove ‒ sbottò dopo un paio di minuti di silenzio l'uomo corpulento, senza guardare il cielo ‒ e c'ho il televisore guasto.
‒ Ah! ‒ gli fece il vecchio maestro ‒ Leggi un bel libro.
‒ Macché. Anche con gli occhiali non ci vedo più bene. Ma poi, è che mi annoio, mi distraggo. Leggo mezza pagina e già dimentico, non arrivo mai alla fine.
Pasquale non disse nulla. Lui leggeva ancora, ma era l'unico dei suoi amici. La lettura è allenamento e concentrazione, e gli altri si stavano arrendendo.
‒ Viene il tuo ragazzo, poi?
Avevano tutti e due i figli lontani. Il vecchio maestro scosse la testa.
‒ No.
‒ Ah!
‒ Gli hanno dato solo cinque giorni. Uno per venire, uno per tornare, starebbe appena tre giorni.
‒ Meglio tre che niente.
‒ Lo so, ma ha bisogno di riposo e qui, se viene, deve passare il tempo a salutare tutta la parentela. Preferisce andare in montagna, che da lui sono due ore, e farsi una vera vacanza.
‒ I figli sono egoisti.
‒ No, perché? Fa un lavoro pesante, ha bisogno di riposo.
‒ Pasca', io mi spaccavo la schiena, ma papà mio lo andavo a guardare tutti i giorni, pure che stavo distrutto. Ci pensa, tuo figlio, che la prossima volta che ha una licenza tu magari non ci stai più?
Pasquale fece un gesto vago, al posto di quello volgare e scaramantico che avrebbero fatto gli altri. ‒ Io sto bene, e mio figlio sa che mi curo. Pensa al tuo diabete, se non vedi più tanto bene può essere una cosa seria.
Mimino fece boccuccia, come un bimbo indispettito.
‒ E tu ci manchi, co 'sta storia. E che cazzo mi rimane se mi togli pure il mangiare? E questo no, e questo neanche... e a fanculo tutti, finché campo, mangio!
Pasquale sospirò, si alzò leggero leggero e si toccò il cappello.
‒ Io vado, si sta annuvolando.
Mimino annuì e alzò una mano, a mo’ di congedo, per poi buttarla giù pesante pesante. Immusonito, perché anche i suoi, di figli, non tornavano al paese da tanto.
Pasquale passò dal panificio. Sorrise alla fornaia e diede, galante, il passo a una vicina; rientrò col pane profumato e caldo. Stiepidì la minestra che la donna delle pulizie gli aveva preparato e mangiò di gusto. Domani le farò i complimenti, è ottima! Poi si accomodò sul divano con l'ultimo libro che gli aveva regalato suo figlio. Si addormentò perso nelle vicende di quelle vite, così reali da fargli compagnia.
La bara scura pesò pochissimo.
Mimino non si fece sangue amaro. Si sarebbero ritrovati presto, in fondo. E in coda al corteo sogghignò, pensando a quelli che avrebbero dovuto portare la sua cassa.



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antico
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Re: Il corteo

Messaggio#2 » martedì 17 gennaio 2023, 0:00

Ciao Cinzia e benvenuta nell'Arena! Parametri tutti ok, buona GIORGIO LUPO EDITION!

Su fb, se lo usi, mi trovi come Maurizio Bertino. Ti consiglio, se già non ci sei, di entrare nel gruppo fb di MC perché penso che sia il modo migliore di godersi la partecipazione, dalla prima fila e compartecipando in modo più attivo con il resto della community :)

alexandra.fischer
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Re: Il corteo

Messaggio#3 » martedì 17 gennaio 2023, 13:12

Il corteo di Cinzia Fabretti Tema centrato. Pasquale, ex maestro elementare, incontra Domenico. Conversano di figli assenti, della solitudine della vecchiaia. Pasquale legge ancora, si tiene in forma camminando come da consiglio del medico e con una dieta leggera. A differenza dell’amico è smilzo, e apprezza le rare visite del figlio, indulgente con i piccoli egoismi di questi: tre giorni dal padre per godersi il resto in montagna e risparmiarsi il parentado. Domenico, invece, è diabetico, non legge più per i problemi alla vista, ma si ostina a mangiare, come si vede dal suo girovita. Ed è severo: lui è stato un figlio presente. Amaro il finale con il funerale di Pasquale. C’è dell’umore macabro nel sogghigno di Domenico al corteo funebre. Molto bella la descrizione della piazza personificata: insonnolita e che prende il sole fra strade pedonali, la scuola, il viale, le panchine e la fontana

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GiulianoCannoletta
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Re: Il corteo

Messaggio#4 » martedì 17 gennaio 2023, 19:56

Ciao Cinzia, piacere di conoscerti!
Hai scritto un racconto molto piacevole, velato di nostalgia, in cui è centrale il dialogo fra i due amici. Il tuo stile è particolare, con frasi lunghe e molte descrizioni (di ambienti e di persone). Anche la scelta di alcuni dettagli e vocaboli sembra voler richiamare tempi andati.
Il ribaltamento nel finale mi è sembrato un po' repentino, anche se lo avevi seminato e mi aspettavo qualcosa del genere. Forse meritava qualche carattere in più.
A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

Cinzia Fabretti
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Re: Il corteo

Messaggio#5 » mercoledì 18 gennaio 2023, 15:31

antico ha scritto:Ciao Cinzia e benvenuta nell'Arena! Parametri tutti ok, buona GIORGIO LUPO EDITION!

Su fb, se lo usi, mi trovi come Maurizio Bertino. Ti consiglio, se già non ci sei, di entrare nel gruppo fb di MC perché penso che sia il modo migliore di godersi la partecipazione, dalla prima fila e compartecipando in modo più attivo con il resto della community :)



Grazie infinite. Dopo alcuni tentativi a vuoto sono riuscita infine a postare qualcosa. Non hai idea della mia contentezza, anche se dubito di riuscire ancora in futuro. Sono ostacolata da almeno due limiti seri: l'orario, a cui in genere non connetto, e la tendenza a scrivere con lentezza, ma tanto. 4000 battute sarebbero una sfida difficile già in altre condizioni, in queste sono... quasi l'impossibile. E proprio per questo rappresentano già per me una piccola, grande vittoria.

Cinzia Fabretti
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Re: Il corteo

Messaggio#6 » mercoledì 18 gennaio 2023, 15:37

alexandra.fischer ha scritto:Il corteo di Cinzia Fabretti Tema centrato. Pasquale, ex maestro elementare, incontra Domenico. Conversano di figli assenti, della solitudine della vecchiaia. Pasquale legge ancora, si tiene in forma camminando come da consiglio del medico e con una dieta leggera. A differenza dell’amico è smilzo, e apprezza le rare visite del figlio, indulgente con i piccoli egoismi di questi: tre giorni dal padre per godersi il resto in montagna e risparmiarsi il parentado. Domenico, invece, è diabetico, non legge più per i problemi alla vista, ma si ostina a mangiare, come si vede dal suo girovita. Ed è severo: lui è stato un figlio presente. Amaro il finale con il funerale di Pasquale. C’è dell’umore macabro nel sogghigno di Domenico al corteo funebre. Molto bella la descrizione della piazza personificata: insonnolita e che prende il sole fra strade pedonali, la scuola, il viale, le panchine e la fontana


Gentile Alessandra, grazie davvero per l'apprezzamento. Ho tratto uno spaccato dalla realtà della mia gente, del mio paesino, dove la vita è insieme difficile ma ancora colorata di amicizie antiche, e della leggerezza di una fede genuina, almeno nelle persone di una certa età, che consente di sorridere anche della morte.

Cinzia Fabretti
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Re: Il corteo

Messaggio#7 » mercoledì 18 gennaio 2023, 15:49

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Cinzia, piacere di conoscerti!
Hai scritto un racconto molto piacevole, velato di nostalgia, in cui è centrale il dialogo fra i due amici. Il tuo stile è particolare, con frasi lunghe e molte descrizioni (di ambienti e di persone). Anche la scelta di alcuni dettagli e vocaboli sembra voler richiamare tempi andati.
Il ribaltamento nel finale mi è sembrato un po' repentino, anche se lo avevi seminato e mi aspettavo qualcosa del genere. Forse meritava qualche carattere in più.
A rileggerci presto!
Giuliano


Il piacere è mio, gentile Giuliano. Sono lusingata che definisca 'stile' il mio usare frasi lunghe e molte descrizioni. In passato mi sono state segnalati piuttosto come difetti, o comunque lontani dal gusto più contemporaneo per una scrittura più asciutta. Mi impegno a non esagerare, a non indugiare oltremodo, ma è innegabile che il mio personale gusto risenta di letture ormai fuori moda. Lotto per aggiornarmi, senza andare contro il mio sentire. Sul ribaltamento nel finale concordo. Ma le battute in più non le avevo, forse non ho equilibrato a dovere le parti. L'augurio a rileggerci è molto bello. Mi piacerebbe, ma non so se riuscirò ancora, è la prima volta che riesco a postare qualcosa dopo vari tentativi a vuoto, in cui mi sono addormentata sulla tastiera. Ancora grazie per la lettura

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Emiliano Maramonte
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Re: Il corteo

Messaggio#8 » sabato 21 gennaio 2023, 20:25

Ciao CInzia, benvenuta nell'infernale Arena e piacere di conoscerti!
Un paio d'anni fa ho letto quello che è diventato il mio libro preferito in assoluto degli ultimi 25 anni, ossia "Stoner" di John Williams. E' un libro particolare perché è tutto raccontato, ma è fatto così bene che ci si innamora della stile e anche se, di fatto, non ci sono sparatorie e inseguimenti, si legge tutto d'un fiato, come un thriller.
Perché ti parlo di "Stoner"? Perché in questo tuo racconto ci ho trovato quel registro. Tanto "tell" (come dicono quelli bravi) ma condotto con tale bravura, stile pulito e misurato, che sono arrivato alla fine del racconto senza stancarmi, anzi con grande curiosità. Molto bello il dialogo malinconico tra i due amici di panchina: traspare tutta la disillusione di una vita intera e la consapevolezza che si è vissuta un'esistenza completa, e che non manca molto alla fine.
Il finale è repentino (forse troppo) ma mi ha lasciato con un senso agrodolce nell'animo, molto piacevole direi.
Se deciderai di partecipare ancora a MC, ti seguirò molto volentieri perché secondo me sei molto brava e puoi tirare fuori storie molto molto interessanti!

In bocca al lupo!
Emiliano.

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SarahSante
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Re: Il corteo

Messaggio#9 » lunedì 23 gennaio 2023, 9:54

Ciao Cinzia,
mi è piaciuta molto l’atmosfera di questo racconto e il dialogo tra Pasquale e Domenica che odora di tempi andati, di un passato comune, di figli lontani e di un presente che si è ristretto rispetto alla giovinezza. Anche il contrasto tra le due posizioni sui figli che non tornano al paese per far visita gli anziani genitori è reso bene e rende ancora più amaro il finale perché il figlio di Pasquale per andare in montagna ha perso l’occasione di rivedere il padre un’ultima volta. Anche io ho trovato troppo repentino il finale ma con il limite dei caratteri capisco che non avevi alternative. Spero tu partecipi ancora perché il tuo racconto mi è piaciuto sia come stile che come contenuto.

Michela Zacheo
Messaggi: 47

Re: Il corteo

Messaggio#10 » lunedì 23 gennaio 2023, 17:40

Ciao Cinzia e piacere di fare la tua conoscenza qui su Minuti Contati.
Leggo che è la prima volta per te in Arena, per me è la seconda e mi sento ancora un po’ spaesata.
Il tuo debutto è una prova notevole, capace di restituire sensazioni insieme pesanti pesanti e leggere leggere :)
Ho amato lo scambio di battute sincero e spontaneo tra i due protagonisti: sono riuscita a immedesimarmi proprio in quella piazza, dove due vecchi amici abitudinariamente s’incontrano e parlano di nient’altro di speciale che delle loro vite. Nell’apparente banalità del loro quotidiano, c’è tutta la forza e la bellezza di coloro che abitano i paesini del Sud (una realtà che conosco poiché mi riguarda da vicino).

Spero di poterti rileggere presto.

Michela

Cinzia Fabretti
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Re: Il corteo

Messaggio#11 » martedì 24 gennaio 2023, 16:54

[quote="Emiliano Maramonte"]Ciao CInzia, benvenuta nell'infernale Arena e piacere di conoscerti!


Il piacere, anzi l'onore è tutto mio, Emiliano. Ti sono grata per il giudizio clemente, sono felicissima che il racconto abbia avuto un buon riscontro, migliore di quanto sperassi. Sono novizia dell'arena e per dirla tutta non spero di riuscire a rimanere tra voi, perché è stato difficile scrivere qualcosa che avesse un senso e mi è riuscito solo dopo più tentativi fallimentari. Non sono versata per i racconti brevi e meno che meno per la scrittura rapida e a tarda ora ( per me, l'una è notte fonda, fondissima!) Però l'idea di provarci mi attirava troppo, e al terzo tentativo qualcosa è venuto. Magari resterà figlio unico, questo racconto, ma mai dire mai, il prossimo lunedì di sfida mi armerò di caffè forte. Ancora grazie infinite per la lettura.

Cinzia Fabretti
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Re: Il corteo

Messaggio#12 » martedì 24 gennaio 2023, 17:00

[quote="Sarah Santeusanio"]Ciao Cinzia,
mi è piaciuta molto l’atmosfera di questo racconto e il dialogo tra Pasquale e Domenica che odora di tempi andati, di un passato comune, di figli lontani e di un presente che si è ristretto rispetto alla giovinezza.


Grazie gentile Sarah, felicissima di sapere di non averti annoiato. Un racconto breve non è affatto cosa semplice da imbastire, in poco tempo e intorno a un tema dato. Ho portato lo sguardo sul mio paese, e la storia, piccola ma frequente e reale, si è lasciata raccontare. Grazie ancora per le tue parole

Cinzia Fabretti
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Re: Il corteo

Messaggio#13 » martedì 24 gennaio 2023, 17:06

[quote="Michela Zacheo"]Ciao Cinzia e piacere di fare la tua conoscenza qui su Minuti Contati.
Leggo che è la prima volta per te in Arena, per me è la seconda e mi sento ancora un po’ spaesata.

Cara Michela, io più che spaesata mi sento un'infiltrata senza documenti. Davvero non credevo di riuscire a farcela, i primi tentativi erano andati completamente a vuoto. Credo che fosse perché volevo scrivere chissà cosa, abbagliata dalla bravura che avevo constatato leggendo i racconti in finale delle altre edizioni. Questa volta mi sono tenuta nel mio campicello, sulle cose a me care, e almeno sono riuscita a postare qualcosa. Chissà se mi riuscirà più? Tu con due partecipazioni sei già una veterana! Auguro a te e a me stessa di incrociarci di nuovo. Con affetto, Cinzia

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Eugene Fitzherbert
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Re: Il corteo

Messaggio#14 » mercoledì 25 gennaio 2023, 9:29

Ciao, Cinzia,
Benvenuta. È la prima volta che ti leggo e ti commento.
Il racconto mi è piaciuto. Ha quell'atmosfera meridionale che mi ha fatto sentire a casa mia, con i diminutivi e le chiacchiere da panchina. Tutto molto ben ricreato.
Il problema, se vogliamo chiamarlo così, è il finale che arriva un po' troppo a gamba tesa.
Un'idea potrebbe essere quella di lasciare un rigo sui spazio (per simulare lo stacco tra due scene), riprendere la descrizione iniziale, e POI arrivare al corteo funebre.
Ma questo è solo un suggerimento, le strade da prendere potrebbero essere decine e decine.
Nel complesso, una buona prova.
Piacere di averti letto.

Cinzia Fabretti
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Re: Il corteo

Messaggio#15 » mercoledì 25 gennaio 2023, 13:50

[quote="Eugene Fitzherbert"]Ciao, Cinzia,
Benvenuta. È la prima volta che ti leggo e ti commento.
Il racconto mi è piaciuto.

Grazie davvero, dell'accoglienza, della lettura, del giudizio clemente e infine del suggerimento, che mi piace molto. Non più costretta dal limite di battute potrei senz'altro addolcire lo stacco ruvido del finale, e il chiudere il cerchio tornando sulla piazza sarebbe un bel modo, credo. Grazie ancora!

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Andrea Furlan
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Re: Il corteo

Messaggio#16 » mercoledì 25 gennaio 2023, 23:22

Ciao Cinzia,
Piacere di leggerti! Ho apprezzato il tuo racconto è la sua atmosfera di paese, incentrato su una scena quotidiana, abitudinario, di incontro fra due persone anziane molto diverse. Bello il contrasto fra i due personaggi opposti nel loro aspetto fisico e nelle loro idee, Pasquale che vede il bicchiere mezzo pieno, se vogliamo anche dopo la morte, e, Mimino che lo trova mezzo vuoto. Il finale chiude la storia e centra il tema. Ho trovato alcune frasi imprecise e migliorabili, peccato perché hanno appesantito un po' la lettura di una storia che altrimenti avrei trovato ben fatta. Ho letto le tue risposte ai commenti e non posso che incoraggiarti: non ti preoccupare e invia il racconto anche se senti che non sia abbastanza: siamo tutti qui per migliorare e vedrai che le cose andranno meglio edizione dopo edizione (come è successo a me).

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Il Saggio
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Re: Il corteo

Messaggio#17 » martedì 31 gennaio 2023, 13:08

Ciao

Un racconto molto gustoso, con atmosfere delineate come pennellate impressioniste e protagonisti ben caratterizzati. è sicuramente il racconto con l'impronta più forte, in questo girone. Concordo con il giudizio di Fitz che forse la chiosa è stata un po' netta. Ma il buon risultato resta. Credo che ti piazzerò tra le/i primi tre.

Per me un pollice su con ottimismo

Cinzia Fabretti
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Re: Il corteo

Messaggio#18 » martedì 31 gennaio 2023, 16:29

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Cinzia,
Piacere di leggerti! Ho apprezzato il tuo racconto è la sua atmosfera di paese, incentrato su una scena quotidiana, abitudinario, di incontro fra due persone anziane molto diverse. Bello il contrasto fra i due personaggi opposti nel loro aspetto fisico e nelle loro idee, Pasquale che vede il bicchiere mezzo pieno, se vogliamo anche dopo la morte, e, Mimino che lo trova mezzo vuoto. Il finale chiude la storia e centra il tema. Ho trovato alcune frasi imprecise e migliorabili, peccato perché hanno appesantito un po' la lettura di una storia che altrimenti avrei trovato ben fatta. Ho letto le tue risposte ai commenti e non posso che incoraggiarti: non ti preoccupare e invia il racconto anche se senti che non sia abbastanza: siamo tutti qui per migliorare e vedrai che le cose andranno meglio edizione dopo edizione (come è successo a me).



Piacere mio di incontrarti, Andrea. Grazie dell'incoraggiamento, mi piacerebbe, e molto, continuare a partecipare, ma dubito seriamente di riuscirci. Ho trovato difficile scrivere in fretta e a un orario per me proibitivo. Darò sempre uno sguardo, d'ora in poi, ma credo che questa partecipazione sia stata un po' una felice combinazione. Una bella ed emozionante esperienza, però.

Cinzia Fabretti
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Re: Il corteo

Messaggio#19 » martedì 31 gennaio 2023, 16:42

Il Saggio ha scritto:Ciao

Un racconto molto gustoso, con atmosfere delineate come pennellate impressioniste e protagonisti ben caratterizzati. è sicuramente il racconto con l'impronta più forte, in questo girone. Concordo con il giudizio di Fitz che forse la chiosa è stata un po' netta. Ma il buon risultato resta. Credo che ti piazzerò tra le/i primi tre.

Per me un pollice su con ottimismo



Posso dire che un messaggio siglato 'Il saggio' intimidisce moltissimo? Poi leggo a seguire un commento da far sgranare gli occhi e mi sento tanto felice da perdere la reverenza. Dirò solo: Grazie, di cuore. Banale, forse, ma mi sento sempre così quando scopro che una mia storia, anche solo di poche parole, ha colmato per pochi istanti il vuoto tra me e un lettore sconosciuto.

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