Dove meno te lo aspetti

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 16 gennaio con un tema di Giorgio Lupo, scrittore e Direttore Artistico del Temini Book Festival! Edizione con limite massimo di caratteri fissato a 4000 spazi inclusi!
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Polly Russell
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Dove meno te lo aspetti

Messaggio#1 » martedì 17 gennaio 2023, 0:44

La nuova segretaria senza nome sculettò una volta in più, quel pomeriggio. Si chinò per raccogliere una cartaccia e Mike pensò che avrebbe dovuto gettarne fuori dal cestino altre dieci per dimenticare i problemi che gli stavano dando i Minas e le loro proteste. «Il caffè?» Diede un’occhiata al delegato della Miura Inc. e le fece un sorriso stiracchiato.
Lei arrossì e porto due dita alle labbra. «Accidenti che sbadata, arriva subito signore.» Prese fiato mettendo a dura prova il primo bottone della camicetta.
Mike non ricordava di averle fatto un colloquio e probabilmente era la segretaria più distratta che avesse mai avuto, ma il piacevole dolore che gli gonfiava i calzoni gli fece pensare che le avrebbe comunque trovato una mansione adatta.
Il delegato raccolse le proprie carte e le batté sul tavolo. «Se è per me, non importa. Stavo andando via.» Si alzò, mise una mano sulla giacca per tenerla chiusa e si sporse per stringergli la mano. Non avevano raggiunto alcun accordo, ma sembrava ben disposto a cedere i diritti di estrazione.
«Come preferisce. Possiamo contare sulla Miura?»
«Non posso assicurarle il pieno sfruttamento, ma posso garantire che la nostra azienda vuole trovare un accordo.» Che si traduceva in una assegno a sei zeri per lui e i suoi soci.
Nulla che Mike non avesse previsto.
Il culo più bello del palazzo dondolò su tacchi vertiginosi fino al tavolino e ci poggiò il vassoio sopra. «Non prende il caffè?» Mise le tazzine sul tavolo. Nessun tovagliolo, nemmeno una bustina di zucchero.
Mike sperò che avesse altre qualità. Le avrebbe cercate quella sera, non appena sistemata quella maledetta miniera. Sollevò un sopracciglio. «Io lo prendo con due zollette.» Non era vero, aveva sempre preso il caffè amaro ma l’idea di mettere in imbarazzo quella meraviglia asiatica gli drizzava il cazzo.
La ragazza portò entrambe le mani al viso in una buffa e sexy imitazione di Betty Boop con gli occhi a mandorla. «Oh Santo Cielo! Mi dispiace davvero, signor Norton. Non andate via, vado a prenderlo.»
Il delegato fece spallucce. «Beh, qualche minuto non ucciderà nessuno.» E dal modo in cui aveva incollato gli occhi ai suoi fianchi, ne avrebbe aspettati anche di più.
L’arrivo di una mail sibilò dal PC. «Mi scusi un momento.» Scrollò la schermata, la rivolta degli estrattori era ancora attiva e la produzione era diminuita del trenta per cento.
Strinse le nocche e diede un colpetto al tavolo, la miniera della Miura era diventata essenziale. Quei figli di puttana dai Minas stavano diventando un problema, e prima o poi avrebbero preteso anche misure di sicurezza e turni da bianchi.
La segretaria trotterellò da loro con due bustine di zucchero tra le dita, come se dovesse dare la merenda a un gruppo di scolaretti.
Mike sorrise pensando che anche il delegato era più attratto dalle sue forme che dalla sua totale mancanza di professionalità. Era tardi, non sarebbe comunque arrivato a casa per cena, e se avesse perso ancora qualche minuto anche l’ultimo stacanovista avrebbe lasciato il palazzo, e si sarebbe potuto dedicare a insegnare il mestiere alla bella svampita.
La ragazza lanciò in aria le bustine, Mike seguì il volo di una delle due, un sibilò. Un fiotto bollente sulla mano e un grido strozzato.
Il delegato crollò come un sacco vuoto. La ragazza aveva una lama in mano e il viso sporco di sangue. Roteò su sé stessa e gli fu addosso.
Mike avrebbe gridato, ma non riusciva nemmeno a parlare, si portò le mani davanti al viso, il dolore del primo colpo gli gelò il sangue, il secondo il respiro. Che cazzo stava succedendo?
Rovinò a terra, gli girava la testa e non riusciva a prendere fiato. Le cosce della ragazza a un palmo da lui e il baluginio della lama.
Lo afferrò per i capelli e lo costrinse a guardarla. «Libertà per i minas.»



Polly

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antico
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Re: Dove meno te lo aspetti

Messaggio#2 » martedì 17 gennaio 2023, 0:47

Polly, buonasera! Caratteri e tempo ok, buona GIORGIO LUPO EDITION!

alexandra.fischer
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Re: Dove meno te lo aspetti

Messaggio#3 » martedì 17 gennaio 2023, 12:11

Dove meno te lo aspetti di Polly Russell Tema centrato. Una bella segretaria asiatica che tanto eccita Mike, l’imprenditore minerario sul punto di concludere un grosso affare con il delegato, si rivela un’infiltrata pericolosa con tanto di pugnale, altro che svampita. Molto bella la contrapposizione fra gli affaristi e i minatori sfruttati, motivo della ribellione che la segretaria incarna. Bella anche la scena del caffè rovesciato e del pugnale che spunta improvviso.

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GiulianoCannoletta
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Re: Dove meno te lo aspetti

Messaggio#4 » martedì 17 gennaio 2023, 14:54

Ciao Polly, ben ritrovata!
Il finale mi ha steso! Mi aspettavo un colpo di scena per chiudere la storia ma quello che hai tirato fuori mi ha davvero colto di sorpresa.
Il flusso di pensieri è usato molto bene per tratteggiare il viscido affarista e gli elementi del conflitto sono inseriti bene, tra i pensieri e la mail, per dare al lettore tutte le informazioni.
Forse, visto che hai sottolineato che la segretaria è asiatica, potevi inserire l'informazione prima per aiutare il lettore a figurarsela immediatamente.
Bel racconto, a rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Polly Russell
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Re: Dove meno te lo aspetti

Messaggio#5 » martedì 17 gennaio 2023, 16:37

alexandra.fischer ha scritto:Dove meno te lo aspetti di Polly Russell Tema centrato. Una bella segretaria asiatica che tanto eccita Mike, l’imprenditore minerario sul punto di concludere un grosso affare con il delegato, si rivela un’infiltrata pericolosa con tanto di pugnale, altro che svampita. Molto bella la contrapposizione fra gli affaristi e i minatori sfruttati, motivo della ribellione che la segretaria incarna. Bella anche la scena del caffè rovesciato e del pugnale che spunta improvviso.

Shanda!! :) Sono proprio contenta che ti sia piaciuto!
Sì, ci hai preso in pieno, volevo che il senso di “imprevedibile leggerezza” fosse il contrasto tra il sembrare “svampita” di lei, e il suo essere, invece, tutt’altro!
Grazie.
Polly

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Polly Russell
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Re: Dove meno te lo aspetti

Messaggio#6 » mercoledì 18 gennaio 2023, 17:23

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Polly, ben ritrovata!
Il finale mi ha steso! Mi aspettavo un colpo di scena per chiudere la storia ma quello che hai tirato fuori mi ha davvero colto di sorpresa.
Il flusso di pensieri è usato molto bene per tratteggiare il viscido affarista e gli elementi del conflitto sono inseriti bene, tra i pensieri e la mail, per dare al lettore tutte le informazioni.
Forse, visto che hai sottolineato che la segretaria è asiatica, potevi inserire l'informazione prima per aiutare il lettore a figurarsela immediatamente.
Bel racconto, a rileggerci presto!
Giuliano

Grazie Giuliano, sono contenta che ti sia piaciuto!
Hai ragione, e cacchio sarebbe bastato poco, tipo spostare gli occhi a mandorla quando le guarda le tette! Va beh, per la prossima sarò più attenta. kiss
Polly

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Emiliano Maramonte
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Re: Dove meno te lo aspetti

Messaggio#7 » giovedì 19 gennaio 2023, 23:16

Ciao Polly!
Ho gradito il racconto perché la storia fa il suo dovere e arriva nel punto esatto in cui volevi condurla. Poi c'è la giusta dose di ironia e una spruzzatina di critica sociale che non guasta. Seguiamo la vicenda di uomini d'affari tronfi e arroganti (nonché particolarmente bavosi) che pensano più alle proprie gonadi che alle sorti deli loro affari, e vengono castigati (a sorpresa). Una punta di confusione nella parte finale, laddove non sono riuscito a visualizzare con nitidezza i gesti mortali della Minas infiltrata, però nulla di grave. Per quanto riguarda il tema, secondo me, non c'è una precisa aderenza: c'è l'imprevedibilità ma la leggerezza dell'essere va un po' interpretata con qualche forzatura.
Un paio di annotazioni tecniche. Premetto che nel racconto con cui partecipo a questa Edizione ho usato con una certa abbondanza "pensare" per introdurre i pensieri dei personaggi, però un po' alla volta sto cercando di bypassarne l'uso in quanto mi sto accorgendo che esporre i pensieri diretti è meglio perché hanno un impatto maggiore sul lettore. Esempio: "Mike pensò che avrebbe dovuto gettarne fuori dal cestino altre dieci per dimenticare i problemi che gli stavano dando i Minas e le loro proteste." Scrivendo invece: "Cazzo, dovrei gettarne dieci fuori dal cestino per scordarmi le rotture di palle che mi stanno dando i Minas!", direi che è un'altra cosa. Non è una censura al tuo testo bensì uno spunto di riflessione.
Ultima considerazione: "la rivolta degli estrattori era ancora attiva", avrei scritto: "la rivolta degli estrattori era ancora in corso."
Mi fermo qui. Buon racconto che si legge volentieri.

Buona gara!
Emiliano.

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Polly Russell
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Re: Dove meno te lo aspetti

Messaggio#8 » venerdì 20 gennaio 2023, 8:55

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Polly!
Ho gradito il racconto perché la storia fa il suo dovere e arriva nel punto esatto in cui volevi condurla. Poi c'è la giusta dose di ironia e una spruzzatina di critica sociale che non guasta. Seguiamo la vicenda di uomini d'affari tronfi e arroganti (nonché particolarmente bavosi) che pensano più alle proprie gonadi che alle sorti deli loro affari, e vengono castigati (a sorpresa). Una punta di confusione nella parte finale, laddove non sono riuscito a visualizzare con nitidezza i gesti mortali della Minas infiltrata, però nulla di grave. Per quanto riguarda il tema, secondo me, non c'è una precisa aderenza: c'è l'imprevedibilità ma la leggerezza dell'essere va un po' interpretata con qualche forzatura.
Un paio di annotazioni tecniche. Premetto che nel racconto con cui partecipo a questa Edizione ho usato con una certa abbondanza "pensare" per introdurre i pensieri dei personaggi, però un po' alla volta sto cercando di bypassarne l'uso in quanto mi sto accorgendo che esporre i pensieri diretti è meglio perché hanno un impatto maggiore sul lettore. Esempio: "Mike pensò che avrebbe dovuto gettarne fuori dal cestino altre dieci per dimenticare i problemi che gli stavano dando i Minas e le loro proteste." Scrivendo invece: "Cazzo, dovrei gettarne dieci fuori dal cestino per scordarmi le rotture di palle che mi stanno dando i Minas!", direi che è un'altra cosa. Non è una censura al tuo testo bensì uno spunto di riflessione.
Ultima considerazione: "la rivolta degli estrattori era ancora attiva", avrei scritto: "la rivolta degli estrattori era ancora in corso."
Mi fermo qui. Buon racconto che si legge volentieri.

Buona gara!
Emiliano.

Ciao Emiliano!
Contenta che tu abbia apprezzato.
La confusione che hai colto è voluta, in realtà. Siamo nel
pdv di Mike e lui non capisce davvero cosa stia succedendo finché non gli arriva una coltellata, stava guardando la parabola delle bustine di zucchero, quindi non poteva vedere i gesti della segretaria.
per quanto riguarda i verbi di percezione, hai ragione. non avrei comunque usato pensieri diretti, in terza sono pochi i casi in cui mi piace farlo; ma avrei potuto evitarlo
comunque.
Per il tema, lei è la leggerezza, o almeno finge di esserli. ma capisco che non è che arrivi proprio diretto! XD!
Polly

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Eugene Fitzherbert
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Re: Dove meno te lo aspetti

Messaggio#9 » sabato 21 gennaio 2023, 18:04

Ciao, Polly!
Il tuo inchiostro rosa mi piace un sacco! E pure il racconto.
Avrei voluto un po' di più della segretaria svampita e tornita, secondo me meritava più spazio e meno vestiti... A parte gli scherzi da adolescente quale io sono, mi sono divertito davvero ad arrivare alla fine. Avevo subodorato che ci dovesse essere un ribaltamento di fronte e che in un modo ci sarebbero andati di mezzo i minatori, ma come è arrivato è stata una bella sorpresa.
Ci sono un paio di refusi, ma a guardarli ho il sospetto che tu abbia scritto con il cellulare e Google ci ha messo lo zampino...
Dal punto di vista tecnico, la gestione della scena è ben architettata, solo che Minas e Miura sono troppo simili e uno distratto e rincoglionito come me all'inizio potrebbe confondersi. Perché non chiamarli Yoshi o Futayama?
Il discorso dei dialogue tag e dei verbi di percezione che fa l'ottimo Emiliano è vero, ma in questi frangenti serve a guadagnare caratteri!
Brava!

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Polly Russell
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Re: Dove meno te lo aspetti

Messaggio#10 » domenica 22 gennaio 2023, 13:25

Grazie FRitz! contenta che ti sia piaciuto.
hai sospettato “quasi” bene, non ero da cell, ma ho “rubato” venti minuti il pc al lavoro, quindi il correttore ha fatto i suoi porci comodi e io non ho avuto tempo di rileggere. Pazienza!
Hai ragione, Miura e Minas si somigliano troppo. Co’ ‘sta storia di cercare nomi corti per MC, cominciamo a esagerare! XD
Polly

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SarahSante
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Re: Dove meno te lo aspetti

Messaggio#11 » lunedì 23 gennaio 2023, 9:44

Ciao Polly,
mi è piaciuto il tuo racconto, mi aspettavo il colpo di scena sulla segreteria ma l’hai comunque costruito bene. Alla seconda lettura ho notato l’accenno da parte del protagonista alla pretesa “delle misure di sicurezza e turni da bianchi” che mi ha fatto pensare a minatori asiatici considerato anche che descrivi la segretaria come asiatica. Lei è molto ben caratterizzata nei suoi aspetti più attraenti visti dal punto di vista dell’uomo che gode della sua superiorità di razza e maschile e che ancora non sa che farà una brutta fine; questo a dire che l’hai nascosta bene mostrandocela attraverso gli occhi molto ristretti di lui, che vede solo un bel corpo destrutturato nelle sue varie parti, immagina il godimento che potrebbe trarne ma non osservando realmente la donna non percepisce in nessun modo il pericolo.

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Polly Russell
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Re: Dove meno te lo aspetti

Messaggio#12 » lunedì 23 gennaio 2023, 10:38

Sarah Santeusanio ha scritto:Ciao Polly,
mi è piaciuto il tuo racconto, mi aspettavo il colpo di scena sulla segreteria ma l’hai comunque costruito bene. Alla seconda lettura ho notato l’accenno da parte del protagonista alla pretesa “delle misure di sicurezza e turni da bianchi” che mi ha fatto pensare a minatori asiatici considerato anche che descrivi la segretaria come asiatica. Lei è molto ben caratterizzata nei suoi aspetti più attraenti visti dal punto di vista dell’uomo che gode della sua superiorità di razza e maschile e che ancora non sa che farà una brutta fine; questo a dire che l’hai nascosta bene mostrandocela attraverso gli occhi molto ristretti di lui, che vede solo un bel corpo destrutturato nelle sue varie parti, immagina il godimento che potrebbe trarne ma non osservando realmente la donna non percepisce in nessun modo il pericolo.

Sarà: grazie!
Hai colto in pieno quello che volevo mostrare.
Polly

Michela Zacheo
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Re: Dove meno te lo aspetti

Messaggio#13 » lunedì 23 gennaio 2023, 17:57

Ciao Polly e piacere di leggerti per la prima volta :)
Dove meno te lo aspetti è un titolo azzeccatissimo per questa storia (mi verrebbe da fare una battuta un po’ volgare ma preferisco tenerla tra le righe ahah).
Il tuo racconto scorre bene e intrattiene con gusto, regalando un plot twist finale che è stato in grado di stupirmi. Hai fatto un uso del mostrato molto efficace e per questo ti dico “brava”!
Due pignolerie per dovere di cronaca: a parte due refusi nella parte finale del testo, ho fatto un po’ di fatica ad associare la descrizione che dai della segretaria a una fisionomia asiatica. Mi spiego meglio: quando leggo “Prese fiato mettendo a dura prova il primo bottone della camicetta” o “dal modo in cui aveva incollato gli occhi ai suoi fianchi…”, mi viene naturale immaginarmi che si stia descrivendo il corpo di una donna caucasica, latina o al massimo afrodiscendente, per cui quando ho scoperto che la segretaria aveva in realtà gli occhi a mandorla, ho avvertito spontaneamente una leggera stonatura.
Detto ciò resta comunque un prodotto ben riuscito, per cui non posso che farti i miei complimenti.

A rileggerti presto,

Michela

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Polly Russell
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Re: Dove meno te lo aspetti

Messaggio#14 » mercoledì 25 gennaio 2023, 18:55

Michela Zacheo ha scritto:Ciao Polly e piacere di leggerti per la prima volta :)
Dove meno te lo aspetti è un titolo azzeccatissimo per questa storia (mi verrebbe da fare una battuta un po’ volgare ma preferisco tenerla tra le righe ahah).
Il tuo racconto scorre bene e intrattiene con gusto, regalando un plot twist finale che è stato in grado di stupirmi. Hai fatto un uso del mostrato molto efficace e per questo ti dico “brava”!
Due pignolerie per dovere di cronaca: a parte due refusi nella parte finale del testo, ho fatto un po’ di fatica ad associare la descrizione che dai della segretaria a una fisionomia asiatica. Mi spiego meglio: quando leggo “Prese fiato mettendo a dura prova il primo bottone della camicetta” o “dal modo in cui aveva incollato gli occhi ai suoi fianchi…”, mi viene naturale immaginarmi che si stia descrivendo il corpo di una donna caucasica, latina o al massimo afrodiscendente, per cui quando ho scoperto che la segretaria aveva in realtà gli occhi a mandorla, ho avvertito spontaneamente una leggera stonatura.
Detto ciò resta comunque un prodotto ben riuscito, per cui non posso che farti i miei complimenti.

A rileggerti presto,

Michela

Ciao!
Ho visto certe cosplayer giapponesi e coreane che Fujico scansate proprio! XD
Però ho capito perfettamente cosa intendi e hai ragione, nell’immaginario collettivo le asiatiche sono piccole e filiformi. Avrei dovuto pensarci.
Comunque sono contenta che ti sia piaciuto.
Grazie del commento e del tempo.
Polly

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Andrea Furlan
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Re: Dove meno te lo aspetti

Messaggio#15 » mercoledì 25 gennaio 2023, 23:19

Ciao Polly,
Racconto lineare, ben costruito, con le informazioni chiave date al punto giusto con maestria. Buona la contrapposizione fra gli uomini d'affari e il mondo reale rappresentato dalla miniera e dalla segretaria apparentemente svampita, oggetto di un desiderio che esprime il senso del dominio del potente di turno. Bello il colpo di scena finale, forse un po' laterale l'aderenza al tema. Comunque brava Polly, ottima prova!

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Il Saggio
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Re: Dove meno te lo aspetti

Messaggio#16 » venerdì 27 gennaio 2023, 18:18

Ciao Polly

un racconto ben scritto. La focalizzazione è gestita molto bene e hai inserito una semina raffinata. Mike, un nome da bianco, si contrappone agli occhi a mandorla di lei, un tratto esotico che si lega a quello di nomi come "Miura" e "Minas" e alla battutta "avrebbero preteso anche misure di sicurezza e turni da bianchi". Questo rende l'idea su un processo di colonizzazione economica in atto. A questo si agginge il fatto che Mike non ricordasse come la dipendente fosse arrivata in ufficio rafforza. Tutto debitamente distribuito nel testo. Concordo con Fitz sull'ambiguità dei nomi, ma nulla che infici l'ottimo lavoro. Al netto di quel paio di refusi, direi un bel pollice su!

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Polly Russell
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Re: Dove meno te lo aspetti

Messaggio#17 » venerdì 27 gennaio 2023, 18:34

Il Saggio ha scritto:Ciao Polly

un racconto ben scritto. La focalizzazione è gestita molto bene e hai inserito una semina raffinata. Mike, un nome da bianco, si contrappone agli occhi a mandorla di lei, un tratto esotico che si lega a quello di nomi come "Miura" e "Minas" e alla battutta "avrebbero preteso anche misure di sicurezza e turni da bianchi". Questo rende l'idea su un processo di colonizzazione economica in atto. A questo si agginge il fatto che Mike non ricordasse come la dipendente fosse arrivata in ufficio rafforza. Tutto debitamente distribuito nel testo. Concordo con Fitz sull'ambiguità dei nomi, ma nulla che infici l'ottimo lavoro. Al netto di quel paio di refusi, direi un bel pollice su!

Uh! Grazie!
Sapendo quanto tu tenga in considerazione “le semine” mi sento molto lusingata.
Eh, Sì. avete ragione Miura e Minas vicini non si possono sentire! XD
Polly

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