C'È SEMPRE TEMPO di Maurizio Chierchia

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 16 gennaio con un tema di Giorgio Lupo, scrittore e Direttore Artistico del Temini Book Festival! Edizione con limite massimo di caratteri fissato a 4000 spazi inclusi!
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Maurizio Chierchia
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C'È SEMPRE TEMPO di Maurizio Chierchia

Messaggio#1 » martedì 17 gennaio 2023, 0:48

Le onde trasportano sulla spiaggia schiuma malsana, come se qualcuno avesse rovesciato in mare un container di shampoo scadente per inquinare l’oceano intero. Una puzza di uovo marcio ricopre l’isola e la avvolge in una nebbia invisibile di gas putrescente. Le nuvole sulla mia testa fanno da tetto alla valanga di domande che mi attanagliano, imprigionandole nella mente, senza dargli possibilità di fuggire in cerca di risposte.
Che ci faccio qui? Dove mi trovo? Perchè non c’è nessuno?
In lontananza un tuono preannuncia l’arrivo di una tempesta, sull’orizzonte i fulmini si aggrovigliano dentro le nubi. Devo trovare riparo al più presto!
L’isoletta non sembra grande, al suo centro si erge un ammasso enorme di roccia nera. La vegetazione è assente. Non c’è un albero, un cespuglio, nemmeno un ramoscello secco. Ovunque volga lo sguardo trovo solo una distesa grigia e desolata, solo il mio costume rosso spicca in mezzo a questo mortorio. Anche il silenzio che permea questo posto mette i brividi.
Attraverso la spiaggia di pietre taglienti cercando di stare attento a non squartarmi un piede. Più mi avvicino alla parete rocciosa più questa si innalza imponente, piena di pertugi e cunicoli che da lontano non avevo notato. Un lampo illumina l’entrata di una piccola caverna a pochi metri da me. Seguo il consiglio di madre natura e mi ci fiondo dentro.
Abituo in poco tempo gli occhi all’oscurità, sono rintanato in un buco scavato nella pietra non più largo del mio monolocale. Mi siedo a terra spalle al muro, il soffitto fa da lavagna ai miei quesiti dove cerco di riordinare le idee.
«Stamattina ero a casa, sono andato in spiaggia, ho fatto il giro con la tavola… c’era una signora che grid—» Un rumore alla mia destra mi fa sobbalzare!
Una piccola figura spunta fuori da un tunnel minuscolo impossibile da notare al buio. Indossa un costumino rosa a due pezzi, anche se il pezzo di sopra è superfluo, ed è coperta di polvere. È una bambina e avrà si e no tre anni! Che ci fa qui una bambina?
Appena mi vede mi salta addosso, avvinghiandosi a me come un koala a un albero d’eucalipto. La stringo forte… non so perché… forse per un istinto di protezione naturale verso una creatura indifesa? O forse perché per me è naturale proteggere?
«Come ci sei finita qui? Dove sono tua mamma e tuo papà?» Stacco delicatamente la presa e mi chino per guardarla negli occhi. A differenza di quanto immaginassi, non piange dalla paura e non sembra per niente spaventata.
Magari i suoi genitori vivono su quest’isola e possono aiutarmi!?
«Come ti chiami piccola? Sai che è proprio grazioso quel costume?» Una scintilla nei suoi occhi tradisce l’emozione che prova nel sentirsi ammirata.
«Maria, mi chiamo Maria! Ti piace? L’ho scelto io!» Salta di gioia, piroettando e mettendosi in mostra come una principessa.
«Taaaantissimo! Ora però, potresti portarmi dalla tua mamma?» Incrocio le dita dietro la schiena, sperando che questa bimba possa realmente condurmi da qualcuno.
«Certo! Vieni! Ti sei già dimenticato?»
Già dimenticato? Dimenticato cosa?
Incurante della tempesta in arrivo, Maria sgattaiola fuori dalla grotta e corre verso la spiaggia, dalla parte da cui sono venuto. È veloce la piccoletta!
Parto all’inseguimento della leprotta rosa e in pochi secondi la raggiungo, rischiando di cadergli sopra e di schiacciarla. Non so come, ma mi sembra di aver già vissuto tutto questo. Una sorta di déjà vù!
Fermi nel punto in cui ho ripreso conoscenza, Maria mi indica una donna. È inginocchiata su un corpicino esile col costumino rosa… e accanto a quello di un ragazzo dal costume rosso!
«Ecco la mamma! Tu l’hai salvata! Ricordi?»
Nella mia testa i ricordi si fanno più vividi.
Una bambina che corre verso un mare in tempesta, la madre che cerca disperatamente di salvarla dalle onde, i polmoni che mi si riempiono fino a scoppiare…
L’ennesimo lampo rischiara il cielo e le mie idee. Ora so dove sono!
Prendo in braccio Maria e insieme fissiamo l’orizzonte.
In fondo, non è mai troppo tardi per salvare qualcuno!


Maurizio Chierchia
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antico
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Re: C'È SEMPRE TEMPO di Maurizio Chierchia

Messaggio#2 » martedì 17 gennaio 2023, 0:55

Ciao Maurizio! Caratteri e tempo ok, buona GIORGIO LUPO EDITION!

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Maurizio Chierchia
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Re: C'È SEMPRE TEMPO di Maurizio Chierchia

Messaggio#3 » martedì 17 gennaio 2023, 0:56

Ciao Antico e grazie mille!
Maurizio Chierchia
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Cinzia Fabretti
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Re: C'È SEMPRE TEMPO di Maurizio Chierchia

Messaggio#4 » mercoledì 18 gennaio 2023, 15:01

Buongiorno, Maurizio. Sono incerta sul tuo aver del tutto centrato il tema. C’è l'imprevedibilità, ma non ho colto la leggerezza. Il racconto è piuttosto permeato d’angoscia, l’angoscia del non ricordare, dello smarrimento. E se è vero che nel finale il protagonista comprende, e che tale comprensione ci fa scoprire che la vita non si conclude con la morte, è pur vero che l’orizzonte non si illumina, che il semplice esistere ancora non coincide con la gioia. Insomma, manca proprio l’apertura finale sulla leggerezza e sulle promesse del futuro. Che ragionando posso dedurre, ma che il racconto non mi mette davanti nella loro bellezza. Per il resto, scrittura fluida e impeccabile. Bel racconto.

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Maurizio Chierchia
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Re: C'È SEMPRE TEMPO di Maurizio Chierchia

Messaggio#5 » mercoledì 18 gennaio 2023, 15:08

Ciao, purtroppo non ho nulla da scriverti. Non sono riuscito a comprimere e gestire bene il tema quindi mi aspettavo risposte simili. Hai perfettamente ragione, non sono riuscito a esprimere quello che volevo fino in fondo. Grazie per "scrittura fluida e impeccabile", non so quanto meritarlo. Buona gara a rileggerci presto.
Maurizio Chierchia
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Cinzia Fabretti
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Re: C'È SEMPRE TEMPO di Maurizio Chierchia

Messaggio#6 » mercoledì 18 gennaio 2023, 16:31

Non sono riuscito a comprimere e gestire bene il tema

Sarà che per me la sfida di scrivere fino all'una di notte, con un margine di battute ristretto e solo poche ore per organizzare i pensieri, è proibitiva... ma a me sembra che tu non sia andato lontano da un buon risultato. Credo che ci fosse l'idea di base, solo, forse, da far emergere più limpidamente.

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Daniele
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Re: C'È SEMPRE TEMPO di Maurizio Chierchia

Messaggio#7 » mercoledì 18 gennaio 2023, 21:12

Ciao Maurizio, piacere di averti riletto!
È la seconda volta che mi capita di commentarti, e la tua scrittura si conferma pulita e scorrevole, apprezzo l'equilibrio nello stile, non troppo asciutto ma nemmeno carico di subordinate inutili.
Il ribaltamento finale c'è, forse potevi cercare di seminario un po, ma ovviamente il rischio di essere scoperti pii è alto. Ho trovato forse un po troppo lunga la parte iniziale, forse l'avrei accorciata ed avrei dato più spazio al dialogo con la bambina facendola comparire prima nel racconto.
Un solo appunto sul punto di vista focalizzato in prima persona visto che lo hai usato: se la nebbia è invisibile, non la vede :)
Non mi è chiarissima la frase finale, fa forse riferimento a un qualche tipo di backstory riguardante il protagonista che per forza di cose non poteva essere affrontato nel racconto.
In definitiva una buona prova per quel che ne penso, tra diverse luci e qualche ombra.
A rileggerti presto!

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Maurizio Chierchia
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Re: C'È SEMPRE TEMPO di Maurizio Chierchia

Messaggio#8 » giovedì 19 gennaio 2023, 0:23

Ciao Daniele, è sempre un piacere leggere i tuoi commenti.
Intanto grazie mille per il commento sulla scrittura pulita, è il motivo per cui sono qui alla fine dei conti. Sviluppare una scrittura scorrevole e comprensibile.
Veniamo alla parte dolente... Per me ovviamente!
Si, hai ragione, l'inizio doveva essere più corto e dovevo concentrarmi di più sulla gestione del finale, ma non ci sono riuscito.
Il concetto era: che il ragazzo ha salvato la madre ed è morto per tentare di salvare la bambina. Una volta scoperto di essere morto con la bambina, decide di prendersene cura nell'aldilà, accettando la morte e di aver salvato la madre.
Per quanto riguarda la nebbia invisibile intendevo che la puzza che sente aleggia nell'aria coprendo l'isola come una nebbia, ma appunto invisibile perché ne sente solo la puzza.
Se però non è chiara la frase, ci sta, forse non è così efficace come descrizione.
Per il resto grazie ancora del commento.
PS: ho letto il tuo e devo dire che mi è piaciuto parecchio! Bellissima la citazione di Forum!
Grazie ancora e a rileggerci presto.
Maurizio Chierchia
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Pretorian
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Re: C'È SEMPRE TEMPO di Maurizio Chierchia

Messaggio#9 » giovedì 19 gennaio 2023, 0:39

Ciao, Maurizio e piacere di leggerti.

Allora a livello sia di stile che di trama, il racconto presenta parecchie problematiche. Per la trama abbiamo uno scenario confuso, in cui non è ben chiaro cosa stia accadendo. Mi è chiaro che la bambina sia morta e il giovane sia morto per salvare la madre, ma tutto il resto? L'isola è reale o immaginaria? Perché la bambina è nella caverna e perché saltella tutta allegra? Perché ricorda della morte, mentre il protagonista deve vedere il suo tesso cadavere per farlo? Cosa è successo ai tre personaggi di preciso? Tutte domande che restano senza risposta.
A livello di stile abbiamo un deciso profluvio di periodi lunghi, pieni di aggettivi ed espressioni eccessivamente enfatiche, che finiscono per rendere il testo pesante senza aggiungere effettivi elementi. Per dire "Le nuvole sulla mia testa fanno da tetto alla valanga di domande che mi attanagliano, imprigionandole nella mente, senza dargli possibilità di fuggire in cerca di risposte." le nuvole che fanno da tetto alle idee cosa dovrebbe significare? O in seguito, come può il protagonista pensare che il suo costume rosso spicchi in mezzo ai colori dell'isola se lui lo sta indossando, quindi non è in grado di vederlo?
Questo senza contare le incongruenze, come quando specifichi che l'isola non è grande, ma subito dopo dai l'idea che l'ammasso di pietre sia così grande che solo avvicinandosi ci si rende conto delle sue reali dimensioni.

Insomma, un lavoro che ha risentito del poco tempo concesso, ma miglorabile.

Alla prossima

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Maurizio Chierchia
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Re: C'È SEMPRE TEMPO di Maurizio Chierchia

Messaggio#10 » giovedì 19 gennaio 2023, 0:55

Ciao Pretorian.
Purtroppo hai ragione, a sto giro sono consapevolissimo di non aver dato il meglio di me. Sono riuscito tardi a decidere cosa scrivere e non sono stato in grado di esprimerlo come si deve.
Non sto qui a risponderti punto per punto perché non serve in questo caso. So bene gli errori che ci sono e già immaginavo questi commenti. Mi rifarò la prossima volta, lo prometto!
Grazie mille comunque per tutte le precisazioni sempre ben accette.
Ti auguro buona gara e a rileggerci presto.
Maurizio Chierchia
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Michael Dag
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Re: C'È SEMPRE TEMPO di Maurizio Chierchia

Messaggio#11 » giovedì 19 gennaio 2023, 17:03

Non male, anche se ti ho visto fare di meglio.
La descrizione dell'ambiente mi è piaciuta, non so perche mi ha ricordato l'isola di Dagon, nel racconto di lovecraft.
L'atmosfera è molto misteriosa e avevo intuito qualcosa tipo esperienza di premorte, solo che sono stato troppo ottimista.

O forse perché per me è naturale proteggere?
Questa è una buona semina, che mi ha acceso una lampadina di "perché me lo fa notare?"

La cosa che più mi ha lasciato perplesso è lui si descrive come "un ragazzo dal costume rosso". Ma magari la distanza o il semplice shock gli impediscono di dire le cose come stanno.

In fondo, non è mai troppo tardi per salvare qualcuno!
Ecco, qui proprio non ho capito.

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gcdaddabbo
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Re: C'È SEMPRE TEMPO di Maurizio Chierchia

Messaggio#12 » sabato 21 gennaio 2023, 16:29

Ciao Maurizio! Mi trovo a rileggerti. Sul tema non so dire. Non capisco in cosa consista l’imprevedibile leggerezza dell’essere. Che la bambina di 3 anni sia leggera mi sembra prevedibile. Potrei non aver capito la storia. Non me ne stupisco. Mi sembra piena di incongruenze. La spiaggia è piena di pietre taglienti, poi il protagonista si fionda. Si abitua in poco tempo al buio. Perché? Non è un’azione volontaria. Il soffitto lavagna è un’immagine poetica? “Che grid”_ spezzato il pensiero per un rumore che fa sobbalzare. Si torna fuori e le pietre taglienti non ci sono più. C’è qualcosa che non mi quadra. Sarà l’effetto del gas putrescente che mi annebbia i sensi? Qualcosa di più l’ho capita dalle tue spiegazioni in risposta agli altri commenti. Meglio tardi che mai.

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Polly Russell
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Re: C'È SEMPRE TEMPO di Maurizio Chierchia

Messaggio#13 » martedì 24 gennaio 2023, 8:50

Ciao Maurizio!
Parto col dire che le storie di sacrificio, protezione e amore come me, almeno, sfondando una porta aperta. il finale non era telefonato, arriva al momento giusto lasciando al
lettore il tempo di metabolizzare gli accadimenti.
Purtroppo l’assenza della “leggerezza” si sente, potevi risolvere nel finale facendolo sentire sollevato, rilassato. L’intento c’era (abbraccia Maria e guardano l’orizzonte) ma è un po’ fiacco.

Qualche nota: non puoi parlare di “piccola figura” e la battuta dopo vedere il costume. perché se il pdv riesce a distinguere il costume ha anche già capito che si trattava di una bambina. Tanto dire che vede entrare una bambina non fa perdere pathos alla narrazione. Idem quando non riconosce sé stesso. per il resto un gran buon lavoro, forse qualche aggettivo di troppo, ma la descrizione dell’inizio della tempesta, per esempio, è davvero evocativa.
Polly

Giovanni P
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Re: C'È SEMPRE TEMPO di Maurizio Chierchia

Messaggio#14 » giovedì 26 gennaio 2023, 10:40

Ciao Maurizio,

il tuo racconto mi è piaciuto molto, il finale è bellissimo e in poco hai messo tanto.
ti ho scritto alucni suggerimenti, sentiti libero di farne quello che vuoi, sono i suggerimenti di un neofita della scrittura.

Complimenti.


della schiuma malsana

Le nuvole sulla mia testa fanno da tetto alla valanga di domande che mi attanagliano, imprigionandole nella mente, senza dargli possibilità di fuggire in cerca di risposte. Immagine molto poetica ma che si dilunga troppo.

Attraverso la spiaggia di pietre taglienti. Immagine efficace ma molto raccontata.

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