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Raccolta differenziata

Inviato: martedì 17 gennaio 2023, 0:49
da SarahSante
“Lidia alzati, è mezzogiorno, non puoi continuare a stare in questo letto”.
“Non ce la faccio, mamma”.
“Non dire sciocchezze, non ce la faccio io a vederti così”.
“Lasciami stare”.
“Il mondo non è finito”.
“Tu non capisci mamma”.
“Io capisco fin troppo bene, ci sono passata. Un pianto e si ricomincia. E invece no, sei qui accartocciata come un foglio nel cestino. Dov’è il tuo nerbo? Sei proprio come tuo padre”.
“Lascia stare papà!”.
“Solo perché è morto? Non era cattivo, era solo un debole. Avanti vestiti, sono giorni non ti cambi. Esci, c’è il sole”.
“Mamma, non posso?”.
“Esci Lidia, non metti piede fuori di casa da settimane, due passi non ti faranno male. Guardati allo specchio, sembri un fantasma”.
“Dai mamma”.
“Scendi giù a portare la spazzatura, almeno vedrai un raggio di sole”.
“No”.
“Ti lascio qui il sacchetto”.
“Ma mamma, no vicino al letto, che schifo!”.
Lidia si girò nel letto più volte, si mise il cuscino sopra la testa, si coprì con il lenzuolo e infine si alzò. Quando arrivò ai bidoni esterni, un uomo stava rovistando nella spazzatura. Si mosse per andarsene quando l’uomo si girò verso di lei.
“Che c’è, che guardi, non hai niente di meglio da fare?”.
“Mi scusi, non volevo, torno dopo”.
“No dai vieni, dammi quel sacchetto che te lo butto. Che brutta cera, malata?”.
“No”.
“Triste? Ti ha lasciato il ragazzo?”.
“No”.
“Guarda, uno spartito, non mi capita spesso di trovarne. Oh anche una lettera, magari d’amore”.
“Non può leggerla, sono cose private”.
“Se una cosa viene buttata diventa di tutti. Vediamo che dicono: la vita non ha più senso, Marco mi manchi, non lasciarmi, bla bla bla. Tutte uguali, una barba”.
“Non è vero, i sentimenti sono importanti”.
“I sentimenti sono sopravvalutati, la libertà è importante, non avere limiti e confini, non sapere che succederà domani, questo è importante, Dai dimmi che c’è”.
“Ma non ha freddo? ha una giacca talmente leggera”.
“Sai com’è, ho dimenticato di passare dalla boutique stamattina”.
“Prenda la mia sciarpa, io ne ho altre”.
“Non accetto elemosine, in cambio ti regalerò una poesia. Sai, in un’altra vita ero un poeta”.
“E poi?”.
“E poi la vita ha deciso diversamente. Avvicinati, te la sussurrerò all’orecchio, le parole sono leggere possono scappare via”.

“E’ bellissima!”.
“Grazie”.
“Nell’armadio è rimasto un cappotto di mio padre, glielo porto. Aspetti qui”.
Lidia sparì nell’androne e dopo pochi minuti tornò con un cappotto color cammello piuttosto largo, che porse all’uomo.
“Se torna domani, le porterò qualche altro capo. Il suo armadio è ancora pieno di vestiti”.
Lidia passò il pomeriggio piegando e scartando abiti, così indaffarata che la madre la disturbò appena. Alla sera la trovò davanti alla tela.
“Dipingi?”
“Disegno”.
“Era tanto tempo, Lidia”.
“Mi hanno detto una bellissima poesia oggi mamma”.
“Me la dici?”
“Non posso, è un segreto”.
Lidia tornò molte mattine a parlare con l’uomo e altrettante lo ritrasse finché una mattina lui le chiese:
“Com’è morto tuo padre Lidia?”
“Suicida. Aveva un macigno sul cuore e io gli avevo chiesto di darmene un po’, ho cominciato a portarlo per lui, ma non è bastato. Si è arrotolato su se stesso un giorno dopo l’altro finché si è arreso e il macigno è rimasto con me”.
“E poi?”.
“La tua poesia l’ha sciolto”.
“E ora?”,
“Ora non so”.
“Ti dirò un’altra poesia se vuoi, ma con parole talmente leggere che potresti volare via anche tu”.
“Dimmela allora”.
Quella mattina sporgendosi dalla finestra la madre di Lidia vide due puntini salire lentamente verso il cielo e sparire. Pensò che uno dei due aveva un’aria vagamente familiare.

Re: Raccolta differenziata

Inviato: martedì 17 gennaio 2023, 0:57
da antico
Ciao Sarah! Parametri ok, buona GIORGIO LUPO EDITION!

Re: Raccolta differenziata

Inviato: mercoledì 18 gennaio 2023, 9:41
da Sirimedho
Buongiorno Sarah, piacere di conoscerti.

Un bel racconto che mi ha dato una sensazione di calore e soddisfazione. Forse tecnicamente con qualche problema, ma trasmette qualcosa che vale la pena di leggere.

Ha diversi punti di forza: la ragazza viene tratteggiata in modo da essere realistica, così come la madre. Il barbone poeta non è melenso, ma ironico al punto giusto (mi è capitato di conoscere una persona così, sembra incredibile ma ci sono). Anche l’argomento è sin troppo attuale, i ragazzi che si rinchiudono in casa.

Tra i punti deboli, c’è innanzi tutto lo spiegone della morte del padre, che proverei a fare più esperienziale e semplice. Ad es. non metterei “suicida” ma “Si è ammazzato”, per ridurre il peso della frase. Che la ragazza esca dopo settimane solo per averle lasciato un sacchetto in camera mi sembra poco credibile, ma può essere. Forse basta ridurre il tempo (“sono giorni che non esci!”).
Occhio alla punteggiatura; ad es. “Quella mattina sporgendosi” richiede una virgola dopo “quella mattina”.

Per migliorarlo basta pulirlo un po’ avendone il doveroso tempo.

Tema assolutamente rispettato, e complimenti.

Buona gara!

Re: Raccolta differenziata

Inviato: mercoledì 18 gennaio 2023, 19:22
da SarahSante
Grazie mille! E lo dico sia per i complimenti che i suggerimenti di cui terrò conto per i prossimi racconti oltre che per rivedere questo

Re: Raccolta differenziata

Inviato: mercoledì 18 gennaio 2023, 19:30
da Sira66
Ciao Sarah, un bel racconto con due bei personaggi. Lidia ha in sé una leggerezza, a dispetto del suo mostrarsi carica di peso emotivo, che la colloca in quell'età dove non sei più adolescente ma nemmeno ancora adulta e perciò in quel limbo dove tutto può cambiare improvvisamente; il barbone è invece il personaggio più riuscito, ironico ma al tempo stesso delicato. Questo racconto ha un non so che di onirico e perciò lo trovo molto interessante.
Se posso darti un suggerimento, snellirei il dialogo iniziale tra madre (caspita! un gendarme eh?) e figlia che risulta un filo ridondante.
Brava, buona sfida!

Re: Raccolta differenziata

Inviato: mercoledì 18 gennaio 2023, 21:40
da SarahSante
Grazie mille anche a te Simona. Rileggendolo il giorno dopo anche io avrei tagliato qualche riga di quel dialogo ma oramai era cosa fatta..

Re: Raccolta differenziata

Inviato: giovedì 19 gennaio 2023, 15:01
da Domenico
Ciao Sarah,
leggere questo racconto è stato come ricevere una tenera carezza. Molto delicato e dolce, mai melenso.
Sfiora sensibilmente le corde del cuore.
Il tema è rispettato pienamente ed è stato sviluppato molto bene.
L’unico neo, da lettore, che posso trovare è la fase inziale con troppe battute tra madre e figlia. Avrei preferito qualche piccolo bit d’azione tra una riga e l’altra.
Per il resto, complimenti!

Re: Raccolta differenziata

Inviato: giovedì 19 gennaio 2023, 21:05
da SarahSante
Ti ringrazio non solo per i complimenti e il suggerimento ma anche per le belle definizioni che hai dato del mio racconto. E sono contenta che tu l'abbia sentito di cuore.

Re: Raccolta differenziata

Inviato: domenica 22 gennaio 2023, 11:47
da LeggErika3
Ciao Sarah, piacere di conoscerti.
Il racconto mi è piaciuto dal punto di vista dei contenuti e formalmente ben confezionato.In un paio di casi ti posso dire cosa avrei preferito, senza considerare comunque sbagliate le tue scelte, perché fanno parte della sacrosanta libertà dell'autore e se, a tratti, non incontrano appieno il mio gusto questa è la ragione perché io ti metto al terzo posto (dopo due racconti non "migliori" in senso assoluto, ma che mi piacciono semplicemente di più) ma non ritengo di consigliarti di fare altrimenti. La prima parte è un dialogo molto secco, fin troppo confrontata alla seconda dove alle parole fanno da contrappunto i gesti: io ho preferito quest'ultima, riuscivo a visualizzarla meglio. L'origine della tristezza della ragazza non è un generico mal di vivere, ma la risposta circostanziata alla morte del padre. Fa contrasto la vaghezza della cura, cioè la poesia del clochard. Forse avrei gradito di più capire qual è la scintilla che conferisce alla protagonista voglia di vivere, io lo capisco poco. Una bella poesia (che non tratta di sentimenti, forse di libertà, ma libertà da cosa? Come si rapporta con il padre suicida?) che sembra risolvere tutto, ma così è un po' deus ex machina.
Il finale, coerente, mi riporta però allo stesso quesito: come fanno queste poesie a cambiare la visione della protagonista? Anche se, a questo punto, un soffio di realismo magico ( i due che volano via) mi aiuta ad affrontare i dubbi con meno puntiglio.

Re: Raccolta differenziata

Inviato: domenica 22 gennaio 2023, 13:47
da laleti
Ciao Sarah, devo dire che il tuo racconto mi ha stupita! Dalle battute iniziali non avrei mai indovinato dove saresti andata a parare, e secondo me sei stata molto brava a declinare il tema con un’atmosfera leggera e dolce, che non diventa mai stucchevole. Le uniche note stonate le ho percepite nel dialogo iniziale: la madre è un personaggio duro e pragmatico, ma ho trovato troppo verbose le sue battute e fuori luogo il commento sul padre “non cattivo, solo debole” ai fini della storia. Un altro spunto: avendo scelto di non mostrarci la poesia che l’uomo sussurra a Lidia, forse avresti potuto mostrare qualche dettaglio dei disegni di Lidia: sono sempre ritratti dell’uomo che ha conosciuto davanti ai cassonetti o c’è altro? Hanno qualche particolare interessante? Sul finale ho sorriso. Brava!

Re: Raccolta differenziata

Inviato: domenica 22 gennaio 2023, 19:12
da Pietro D'Addabbo
Ciao Sarah, piacere di leggerti.

Ho avuto qualche dubbio circa l'assenza di reazione della madre quando la ragazza svuota l'armadio in favore del clochard. Un cuore arido verso un marito defunto può guardare con indifferenza alla generosità verso uno sconosciuto? Forse sì, visto che erano abiti proprio di quel marito, se non eliminati nei mesi precedenti proprio per volere della figlia.
Una storia assolutamente molto realistica, in cui la ragazza sembra trovare la figura paterna persa in uno sconosciuto dall'animo poetico. La frase finale porta la poesia nel racconto stesso, abbandonando il realistico, ma personalmente avrei preferito una chiusura meno metafisica.
Davvero molto bello l'intero racconto, costituito quasi esclusivamente di dialoghi che riescono comunque a disegnare perfettamente nella testa del lettore i tre personaggi. Un ottimo lavoro sotto questo aspetto.
Alla prossima.

Re: Raccolta differenziata

Inviato: domenica 22 gennaio 2023, 19:24
da Stefano.Moretto
Ciao Sarah, il tuo è un racconto molto originale e affronta un tema veramente pesante. La depressione non è facile da affrontare, figurarsi da rappresentare. Il modo metaforico con cui la approcci senza dubbio dà uno spunto per capire cosa significa passare per quell'inferno. È stato un buon modo per gestire questo tema, che sicuramente non è uno dei più semplici che abbia visto su questa piattaforma.
Dal punto di vista stilistico, una nota per me stonata è la composizione del testo: all'inizio c'è un lungo pezzo fatto esclusivamente di dialoghi e ci sta se tutto il racconto (o il paragrafo) è fatto solo di battute, ma se poi introduci della narrazione si crea una certa dissonanza, specie se la narrazione è molto riassunta e sporadica; sembra che tu sia stata "costretta" a inserire la narrazione perché non potevi descrivere quei pezzi con i dialoghi.
Sempre dal punto di vista della composizione, se tra una narrazione e un'altra passa del tempo, ti consiglio di inserire uno spazio, per esempio avrei inserito una riga vuota prima di questa:
Lidia tornò molte mattine a parlare con l’uomo

Ultima cosa: in questo pezzo
Lidia si girò nel letto più volte, si mise il cuscino sopra la testa, si coprì con il lenzuolo e infine si alzò. Quando arrivò ai bidoni esterni, un uomo stava rovistando nella spazzatura. Si mosse per andarsene quando l’uomo si girò verso di lei.

Tra "alzò" e "quando" passa una serie di azioni che non sono state accennate: prendere il sacco, vestirsi, uscire di casa. Sì, non sono azioni fondamentali alla narrazione, ma un sottinteso così sarebbe normale per un personaggio normale, mentre questa ragazza sappiamo che non esce da molto tempo a causa di traumi profondi. Il fatto che esca non è così scontato e invece viene lasciato come sottinteso.

Re: Raccolta differenziata

Inviato: lunedì 23 gennaio 2023, 13:35
da SarahSante
Hai colto bene la mia difficoltà su quei due passaggi che hai segnalato. Avevo un tempo da far passare e delle azioni da mostrare che non potevo far passare dal dialogo e che potevano sicuramente riuscirmi meglio. Ti ringrazio dei suggerimenti e degli apprezzamenti

Re: Raccolta differenziata

Inviato: lunedì 23 gennaio 2023, 13:43
da SarahSante
Pietro D'Addabbo ha scritto:Ciao Sarah, piacere di leggerti.

Ho avuto qualche dubbio circa l'assenza di reazione della madre quando la ragazza svuota l'armadio in favore del clochard. Un cuore arido verso un marito defunto può guardare con indifferenza alla generosità verso uno sconosciuto? Forse sì, visto che erano abiti proprio di quel marito, se non eliminati nei mesi precedenti proprio per volere della figlia.
Una storia assolutamente molto realistica, in cui la ragazza sembra trovare la figura paterna persa in uno sconosciuto dall'animo poetico. La frase finale porta la poesia nel racconto stesso, abbandonando il realistico, ma personalmente avrei preferito una chiusura meno metafisica.
Davvero molto bello l'intero racconto, costituito quasi esclusivamente di dialoghi che riescono comunque a disegnare perfettamente nella testa del lettore i tre personaggi. Un ottimo lavoro sotto questo aspetto.
Alla prossima.


Grazie Pietro, sono contenta che tu l'abbia trovato bello.
La madre l'ho immaginata e cercata di descrivere come piuttosto arida o comunque con una sensibilità molto diversa da quella della figlia che non riesce a comprendere. E sì, hai colto bene, i vestiti nella mia idea sono ancora nell'armadio per volere della figlia che non riesce ad andare oltre la morte del padre a differenza della madre

Re: Raccolta differenziata

Inviato: lunedì 23 gennaio 2023, 13:46
da SarahSante
laleti ha scritto:Ciao Sarah, devo dire che il tuo racconto mi ha stupita! Dalle battute iniziali non avrei mai indovinato dove saresti andata a parare, e secondo me sei stata molto brava a declinare il tema con un’atmosfera leggera e dolce, che non diventa mai stucchevole. Le uniche note stonate le ho percepite nel dialogo iniziale: la madre è un personaggio duro e pragmatico, ma ho trovato troppo verbose le sue battute e fuori luogo il commento sul padre “non cattivo, solo debole” ai fini della storia. Un altro spunto: avendo scelto di non mostrarci la poesia che l’uomo sussurra a Lidia, forse avresti potuto mostrare qualche dettaglio dei disegni di Lidia: sono sempre ritratti dell’uomo che ha conosciuto davanti ai cassonetti o c’è altro? Hanno qualche particolare interessante? Sul finale ho sorriso. Brava!


Grazie Letizia!
Hai ragione, ho lasciato i disegni di Lidia che rimangono lì senza un rimando, ma di questo come del dialogo iniziale che avrei potuto tagliare e/o cambiare in qualche punto mi sono resa conto rileggendo il giorno dopo. Tempo tiranno!

Re: Raccolta differenziata

Inviato: lunedì 23 gennaio 2023, 20:15
da SarahSante
LeggErika3 ha scritto:Ciao Sarah, piacere di conoscerti.
Il racconto mi è piaciuto dal punto di vista dei contenuti e formalmente ben confezionato.In un paio di casi ti posso dire cosa avrei preferito, senza considerare comunque sbagliate le tue scelte, perché fanno parte della sacrosanta libertà dell'autore e se, a tratti, non incontrano appieno il mio gusto questa è la ragione perché io ti metto al terzo posto (dopo due racconti non "migliori" in senso assoluto, ma che mi piacciono semplicemente di più) ma non ritengo di consigliarti di fare altrimenti. La prima parte è un dialogo molto secco, fin troppo confrontata alla seconda dove alle parole fanno da contrappunto i gesti: io ho preferito quest'ultima, riuscivo a visualizzarla meglio. L'origine della tristezza della ragazza non è un generico mal di vivere, ma la risposta circostanziata alla morte del padre. Fa contrasto la vaghezza della cura, cioè la poesia del clochard. Forse avrei gradito di più capire qual è la scintilla che conferisce alla protagonista voglia di vivere, io lo capisco poco. Una bella poesia (che non tratta di sentimenti, forse di libertà, ma libertà da cosa? Come si rapporta con il padre suicida?) che sembra risolvere tutto, ma così è un po' deus ex machina.
Il finale, coerente, mi riporta però allo stesso quesito: come fanno queste poesie a cambiare la visione della protagonista? Anche se, a questo punto, un soffio di realismo magico ( i due che volano via) mi aiuta ad affrontare i dubbi con meno puntiglio.


Ciao Erika, ti ringrazio dell'attenzione che hai avuto per il mio racconto e accolgo il suggerimento sui gesti che comunicano più del parlato. Sono rimasta volutamente vaga sulla poesia anche perché con 4000 caratteri non avrei saputo come affrontare più nel dettaglio il tema. Credo anche che ci siano certe corde del cuore che se toccate possono produrre grandi cambiamenti con poco dando risposte a domande magari inespresse o creando lo spazio per un nuovo filo di speranza

Re: Raccolta differenziata

Inviato: martedì 24 gennaio 2023, 17:02
da Shanghai Kid
Ciao Sarah,
piacere di leggerti. Che dire, la tua è una vera e propria fiaba che ha l’effetto di una carezza. Quello che apprezzo maggiormente del tuo testo è la lievità che si inizia a provare con la poesia segreta e sussurrata e si amplifica nel finale, con i due che volano via.
Quella poesia che il lettore può solo immaginare o agognare è una trovata molto bella.
Se posso farti un paio di critiche ti dico che alcune scelte sono un po’ poco credibili (anche se non impossibili), come l’uso della parola “nerbo” e la fermezza con cui la madre parla del marito morto.
Manca qualche virgola, ma queste sono inezie.
A rileggerti presto,
Elisa

Re: Raccolta differenziata

Inviato: domenica 29 gennaio 2023, 15:28
da SarahSante
Grazie per le tue belle parole e anche per le osservazioni che accolgo sempre volentieri, sono qui per migliorare. La madre l'ho immaginata come molto dura a confronto della figlia fin troppo sensibile e incapace di riaversi dal lutto forse anche per il rifiuto della madre stessa di confrontarcisi. Avrei probabilmente potuto renderlo meglio

Re: Raccolta differenziata

Inviato: lunedì 30 gennaio 2023, 21:32
da L'inquisitore
Ciao Sarah. Apprezzo il tuo esperimento di alleggerire ricorrendo in modo quasi esclusivo ai dialoghi. In un racconto così breve si dimostra spesso una soluzione vincente, perché uno scambio di battute ha un ritmo naturalmente rapido e cadenzato, cosa molto più difficile da ottenere con una narrazione esterna.
Il dialogo iniziale con la madre risulta però molto pedante e ripetitivo. Lì avresti potuto tagliare qualche battuta e lavorare meglio col sottotesto. Come ti ha fatto notare Stefano, se usi delle parti in prosa, il lungo botta e risposta senza un pensiero o un gesto stride e perde di credibilità. Nulla di grave, comunque.
Ad ogni modo racconto tenero e piacevole che ho apprezzato. Pollice tendente al positivo bello convinto!