Gruppo ANIME: Lista racconti e classifiche

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 16 gennaio con un tema di Giorgio Lupo, scrittore e Direttore Artistico del Temini Book Festival! Edizione con limite massimo di caratteri fissato a 4000 spazi inclusi!
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Gruppo ANIME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 17 gennaio 2023, 2:05

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BENVENUTI ALLA GIORGIO LUPO EDITION, LA QUINTA DELLA DECIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 170° ALL TIME!

Questo è il gruppo ANIME della GIORGIO LUPO EDITION con GIORGIO LUPO come guest star.

Gli autori del gruppo ANIME dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo SANTO.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo POLPO.


Questo è un gruppo da SETTE racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da GIORGIO LUPO. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK DECIMA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo ANIME:

Dove meno te lo aspetti, di Polly Russell, ore 00.44, 3765 caratteri
Fatal Respiro, di Agostino Langellotti, ore 00.53, 3840 caratteri
Al punto di partenza…?, di Michael Dag Scattina, ore 00.53, 3961 caratteri
Blue Judgement, di Daniele Villa, ore 00.25, 3998 caratteri
Missione fallita?, di Giovanni D’Addabbo, ore 00.16, 3676 caratteri
Nuvole e polvere, di Giovanni Pratesi, ore 23.32, 3205 caratteri
Il corteo, di Cinzia Fabretti, ore 23.52, 3949 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 26 GENNAIO per commentare i racconti del gruppo SANTO Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 27 GENNAIO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo SANTO e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo SANTO.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA GIORGIO LUPO EDITION A TUTTI!



alexandra.fischer
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Re: Gruppo ANIME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 17 gennaio 2023, 13:18

Buon pomeriggio, ecco i miei commenti e relativa classifica

Dove meno te lo aspetti di Polly Russell Tema centrato. Una bella segretaria asiatica che tanto eccita Mike, l’imprenditore minerario sul punto di concludere un grosso affare con il delegato, si rivela un’infiltrata pericolosa con tanto di pugnale, altro che svampita. Molto bella la contrapposizione fra gli affaristi e i minatori sfruttati, motivo della ribellione che la segretaria incarna. Bella anche la scena del caffè rovesciato e del pugnale che spunta improvviso.

Fatal respiro di Agostino Langellotti Tema centrato. Molto efficace l’ambientazione cimiteriale, con tutta l’aria della decadenza autunnale. La protagonista va a rendere omaggio alla tomba del padre, noto attore comico. Vuole farlo da sola, malgrado il fidanzato desideri accompagnarla e fin qui la parte cupa. La storia diventa dolcemente malinconica quando lei si siede sulla panchina davanti alla tomba del padre, ancora recente e con tanto di cupa figura del Mietitore. C’è un petofono. E anche la battuta finale dell’attore riguardo a chi ha messo per ultimo il fatal respiro. A quel punto il grande Mietitore ha più dell’equilibrista che della minaccia del destino comune all’umanità. Bello il particolare degli occhiali alla Groucho.

Al punto di partenza? Di Michael Dag Scattina Tema centrato. Storia rude, di Liam alle prese con Beth e il crack. Vivono entrambi in una roulotte. E hanno parecchio di cui litigare, visto che lei si è fumata quasi tutta la dose che lui si è procurato da Mike, il pusher di fiducia. Bene l’evoluzione di Liam, arrestato dopo una trattativa fallita con Mike. Dopo la retata e la prigione, Liam torna nel garage in cui vive e ritrova la sua dose di scorta, pronto a riprendere da dove si è interrotto quattro anni prima, malgrado la morte di Beth per overdose alla faccia del consiglio di Liam di andare in comunità. Interessante la chiusura, il ritorno al punto di partenza. Il tutto sulle note di un rapper.

Blue Judgement di Daniele Villa Storia originale. Edoardo Capaldi, in arte Rockin’ Edo deve rispondere della sua vita da musicista dedito agli eccessi a un tribunale infernale in piena regola. Ha dalla sua un avvocato difensore demoniaco e deve vedersela con il demone dell’accusa: peccati ne ha accumulati un bel po’, una chitarra lanciata addosso a una groupie che ha messo incinta ignorando di avere avuto un figlio da lei, la scelta di lasciare il complesso per una carriera di solista, gli eccessi a base di alcol e droghe. Il rischio di essere spediti da Minosse nel girone dei neomelodici è grosso, ma la difesa mostra che da questi peccati è nata una serie di bene: gli ex componenti della band hanno sfondato e il figlio, cresciuto con la madre alcolizzata ha salvato diverse vite creando una comunità di recupero. Bella la scritta del tribunale infernale: La vita è uguale per tutti. Proprio come la scenetta a lieto fine nel Paradiso dei musicisti. Meraviglioso vedere Elvis e Freddy duettare.
Attenzione:
In fondo non aveva mai ucciso nessuno.

Missione fallita? Di gcddabbo Tema centrato. Storia misteriosa, dove si muovono ultras e diavoli rossoneri, questi ultimi responsabili del tentato rapimento dell’arcangelo Gabriele. Michele è mandato a Roma a indagare da San Pietro e apprende dai dialoghi diavoli-ultras l’accaduto. Avrebbero dovuto rapire Gabriele usando occhiali appositi e un liquido speciale. E cercando ancora di farlo, malgrado l’insuccesso, promettendo agli ultras una cassa d’oro. Invece, Gabriele è salvo al di là della Porta Santa perché non ha peso. Ed è lì che Michele lo trova. Il Lettore rimane con un dubbio: cosa avrebbero risolto i diavoli rossoneri a rapire Gabriele?
Attenzione:
le signorine con la minigonna e i giovanotti che le seguono a distanza

Nuvole e Polvere di Giovanni Pratesi Tema centrato. Storia guerresca, di tante guerre combattute da Solinas. Ne si avverte il peso dalle macerie, soprattutto da quelle della chiesa e del campanile, un’ottima postazione difensiva perduta. La descrizione delle auto in arrivo fa pensare al Lettore all’arrivo dei nemici vittoriosi dopo tante guerre. Invece, nel finale il Lettore capisce che si tratta di liberatori: la jeep con l’uomo biondo che chiede di Solinas e lo carica con soddisfazione di quest’ultimo ne è la prova. Efficace l’ambientazione con la polvere, l’erba ingiallita e le lucertole che esaminano i detriti causati dalle esplosioni.
Attenzione:
risposi sì.
Salta su, disarmato, per favore.
anche dopo che ce ne andammo impolverandoli

Il corteo di Cinzia Fabretti Tema centrato. Pasquale, ex maestro elementare, incontra Domenico. Conversano di figli assenti, della solitudine della vecchiaia. Pasquale legge ancora, si tiene in forma camminando come da consiglio del medico e con una dieta leggera. A differenza dell’amico è smilzo, e apprezza le rare visite del figlio, indulgente con i piccoli egoismi di questi: tre giorni dal padre per godersi il resto in montagna e risparmiarsi il parentado. Domenico, invece, è diabetico, non legge più per i problemi alla vista, ma si ostina a mangiare, come si vede dal suo girovita. Ed è severo: lui è stato un figlio presente. Amaro il finale con il funerale di Pasquale. C’è dell’umore macabro nel sogghigno di Domenico al corteo funebre. Molto bella la descrizione della piazza personificata: insonnolita e che prende il sole fra strade pedonali, la scuola, il viale, le panchine e la fontana.

La mia classifica è sofferta, siete tutti ottimi autori:

Dove meno te lo aspetti di Polly Russell

Al punto di partenza? Di Michael Dag Scattina

Blue Judgement di Daniele Villa

Fatal respiro di Agostino Langellotti

Il corteo di Cinzia Fabretti

Nuvole e Polvere di Giovanni Pratesi

Missione fallita? Di gcddabbo

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GiulianoCannoletta
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Re: Gruppo ANIME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » mercoledì 18 gennaio 2023, 17:10

Ciao! A questo giro ho dovuto accelerare la stesura dei commenti, e posto la classifica senza dare a molti il tempo di rispondere alle mie osservazioni. Ho letto comunque i racconti più volte prima di decidere l'ordine.
Classifica che, al solito, costringe a fare scelte che non rendono il giusto merito; anche quelli delle ultime posizioni mi sono parsi molto interessanti. Grazie a tutti e tutte per i bei racconti.


1) Fatal Respiro, di Agostino Langellotti,
2) Dove meno te lo aspetti, di Polly Russell,
3) Blue Judgement, di Daniele Villa,
4) Al punto di partenza…?, di Michael Dag Scattina,
5) Il corteo, di Cinzia Fabretti,
6) Missione fallita?, di Giovanni D’Addabbo,
7) Nuvole e polvere, di Giovanni Pratesi,


Dove meno te lo aspetti, Polly Russel
Il finale mi ha steso! Mi aspettavo un colpo di scena per chiudere la storia ma quello che hai tirato fuori mi ha davvero colto di sorpresa.
Il flusso di pensieri è usato molto bene per tratteggiare il viscido affarista e gli elementi del conflitto sono inseriti bene, tra i pensieri e la mail, per dare al lettore tutte le informazioni.
Forse, visto che hai sottolineato che la segretaria è asiatica, potevi inserire l'informazione prima per aiutare il lettore a figurarsela immediatamente.


Fatal Respiro, di Agostino Langellotti
Il tuo racconto mi è piaciuto molto, è chiaro e riesce a destreggiarsi con eleganza tra gli aspetti più divertenti e quelli più intimi legati alla morte.
Sul tema in questa edizione sarò di ampie vedute, io per primo ho avuto molte difficoltà a interpretarlo, ma la tua mi è parsa una delle interpretazioni più complete. C'è la leggerezza e c'è l'imprevedibilità, quindi ottimo.
Qualche errore dovuto alla fretta, qui per esempio credo ti sia saltata una parola (Sulla rientranza del [...] c’è una piccola scritta, invisibile dall’alto.) ma niente che infici la lettura.


Al punto di partenza…?, di Michael Dag Scattina
Hai costruito il racconto su una serie di istantanee, una vita al limite fra droga ed eccessi che conduce al finale quasi il destino di Liam e delle persone che gli girano intorno fosse già scritto in partenza.
Le scene sono crude e vivide, i dialoghi e i pensieri realistici.
Forse il racconto paga lo scotto della suddivisione in paragrafi, sembra un po' sacrificato, credo che la sua forma migliore sarebbe in un testo più lungo per dare al lettore modo di appassionarsi ai destini incrociati dei personaggi.


Blue Judgement, di Daniele Villa
Il tuo racconto dà un'interpretazione "ufficiale" del tema, ricordandoci che le singole scelte a volte sono insignificanti rispetto alla vita intera.
Simpatica la costruzione del processo infernale, con alcune trovate davvero brillanti, come il girone dei neomelodici come massima pena e il paradiso immaginato a misura di rocker.
Dal punto di vista dello stile, mi pare che scorra tutto liscio, qualche ripetizione nella parte iniziale ma niente di fastidioso.


Missione fallita?, di Giovanni D’Addabbo
Un racconto decisamente denso, ammetto che ho avuto bisogno di leggere la tua spiegazione per districarmi su alcuni passaggi.
La cosa che mi ha colpito di più è la fantasia che hai messo in questo racconto. Diavoli che fanno accordi con gruppi ultras per recuperare un angelo rapito e poi scomparso, è un'idea talmente assurda e geniale che mi piacerebbe leggerla sviluppata in una storia più lunga. Potrebbe uscirne una versione nostrana del fumetto "Preacher" di Garth Ennis :)
Mi hanno convinto di meno alcuni dialoghi, un po' ingessati e poco realistici, rivolti più che altro a dare informazioni al lettore. È un rischio che si corre qui su minuti contati nel cercare di condensare informazioni in un testo molto breve.


Nuvole e polvere, di Giovanni Pratesi
Mi è piaciuta molto la prima parte del racconto, l'atmosfera cupa e disperata che sei riuscito a tratteggiare, la descrizione dell'ambiente e quel dettaglio del campanile crollato a rappresenta un fallimento che pagheranno caro.
Mi ha convinto meno il passaggio centrale, quando lui riflette sui tre anni passati, di fatto dando informazioni un po' troppo vaghe che non aiutano a farsi un'idea della situazione.
Sul finale mi è rimasto qualche dubbio riguardo all'identità degli uomini sulla jeep e del perché prelevino solo Solinas.


Il corteo, di Cinzia Fabretti
Hai scritto un racconto molto piacevole, velato di nostalgia, in cui è centrale il dialogo fra i due amici. Il tuo stile è particolare, con frasi lunghe e molte descrizioni (di ambienti e di persone). Anche la scelta di alcuni dettagli e vocaboli sembra voler richiamare tempi andati.
Il ribaltamento nel finale mi è sembrato un po' repentino, anche se lo avevi seminato e mi aspettavo qualcosa del genere. Forse meritava qualche carattere in più.
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Emiliano Maramonte
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Re: Gruppo ANIME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » domenica 22 gennaio 2023, 18:08

Mai come in questa occasione ho avuto grande difficoltà a compilare la classifica e mi è dispiaciuto tantissimo collocare qualcuno in fondo alla classifica, perché ogni autore, grazie al tema particolarissimo, ha messo nel racconto una scintilla di originalità che meritava di essere valorizzata. Bravi tutti. Ma, come da regolamento, dovevo definire delle priorità e così ho fatto. Ho scelto il podio sulla base di due parametri (parametri che uso quasi sempre a MC, in verità): l'impatto emotivo e la pulizia del testo, sotto il profilo dello stile e della tecnica. Davvero non me ne voglia chi si ritroverà più in basso; comunque mi avete donato tanti momenti di piacevole lettura. Ecco la classifica. Buona gara a tutte/i!


CLASSIFICA:

1. Fatal respiro di Agostino Langellotti
2. Il corteo di Cinzia Fabretti
3. Al punto di partenza...? di Michael Dag Scattina
4. Dove meno te l'aspetti di Polly Russell
5. Blue Judgement di Daniele Villa
6. Missione fallita? di Giancarlo D'Addabbo
7. Nuvole e polvere di Giovanni Pratesi




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Commenti

Dove meno te l’aspetti di Polly Russel
Ho gradito il racconto perché la storia fa il suo dovere e arriva nel punto esatto in cui volevi condurla. Poi c'è la giusta dose di ironia e una spruzzatina di critica sociale che non guasta. Seguiamo la vicenda di uomini d'affari tronfi e arroganti (nonché particolarmente bavosi) che pensano più alle proprie gonadi che alle sorti deli loro affari, e vengono castigati (a sorpresa). Una punta di confusione nella parte finale, laddove non sono riuscito a visualizzare con nitidezza i gesti mortali della Minas infiltrata, però nulla di grave. Per quanto riguarda il tema, secondo me, non c'è una precisa aderenza: c'è l'imprevedibilità ma la leggerezza dell'essere va un po' interpretata con qualche forzatura.
Un paio di annotazioni tecniche. Premetto che nel racconto con cui partecipo a questa Edizione ho usato con una certa abbondanza "pensare" per introdurre i pensieri dei personaggi, però un po' alla volta sto cercando di bypassarne l'uso in quanto mi sto accorgendo che esporre i pensieri diretti è meglio perché hanno un impatto maggiore sul lettore. Esempio: "Mike pensò che avrebbe dovuto gettarne fuori dal cestino altre dieci per dimenticare i problemi che gli stavano dando i Minas e le loro proteste." Scrivendo invece: "Cazzo, dovrei gettarne dieci fuori dal cestino per scordarmi le rotture di palle che mi stanno dando i Minas!", direi che è un'altra cosa. Non è una censura al tuo testo bensì uno spunto di riflessione.
Ultima considerazione: "la rivolta degli estrattori era ancora attiva", avrei scritto: "la rivolta degli estrattori era ancora in corso."

Fatal respiro di Agostino Langellotti
Devo dire che il tuo racconto mi ha stupito. Inizia in maniera malinconica e cupa e finisce in una... macchietta! Ma tutto è così ben calibrato che non ci sono stonature. Sei riuscito a farmi immedesimare nella protagonista e con pochi tratti di penna mi hai fatto conoscere suo padre, vero e proprio travolgente istrione! Ha ragione Giuliano quando dice che la tua declinazione del tema è la più completa. Qui c'è tutto: l'imprevedibilità, ma sopra ogni cosa la leggerezza, che si traduce nelle risate finali della figlia del comico, la quale si leva un peso dal cuore e può vivere il ricordo del padre con maggiore serenità.
Qualche sbavatura, soprattutto nella prima parte, con un dialogo migliorabile e qualche assonanza di troppo (rientri/entro, cipresso/complesso) ma nulla di compromettente.
Ottimo lavoro!

Al punto di partenza…? di Michael Dag Scattina
Il tuo racconto mi è piaciuto molto. Diversamente da chi mi ha preceduto, ho apprezzato i frammenti narrativi perché con pochi tratti mi hanno suggerito gli eventi (drammatici) delle esistenze dei tossici che hai rappresentato, lasciandomi intravedere un quadro più ampio, e in questo sei stato molto abile. E' una storia cupa, senza redenzione, con un finale, per certi versi, agghiacciante: davvero la vita è così bastarda con chi potrebbe imboccare la strada del riscatto? E l'interrogativo finale è una mazzata sui denti. In fondo ci sono episodi nella vita di ciascuno di noi che ci fanno pensare: ho fatto tanto, mi sono impegnato, ho attraversato mille difficoltà, forse anche l'inferno, per ritrovarmi con un pugno di mosche in mano, al punto di partenza?
Racconto scritto benissimo, punto di forza i dialoghi. Giusto una sbavatura:

"Beth ha mollato la comunità, è morta di overdose un anno dopo.
Mike si è preso una coltellata, uscito dall'ospedale nessuno l'ha più visto."
Questa parte sembra un'imbeccata bella e buona al lettore. Avrei fatto:

"Cazzo, Beth, se non avessi mollato la comunità, saresti ancora con me!"
"E tu Mike, dove cazzo sei finito?"
Insomma, qualcosa dei genere (ho improvvisato un po').

Comunque un ottimo lavoro!

Blue Judgement di Daniele Villa
Parto dal tema. Interpretazione letterale! Più centrato di così!
Il racconto è godibilissimo, soprattutto perché affronta questioni piuttosto serie con un piglio alla Monty Python e con trovate comiche davvero originali! Il contrappasso del girone dei neomelodici, poi, le batte tutte!
Molto carino anche il processo infernale con cui vengono messe in risalto le magagne commesse in vita da Capaldi con uno scambio di battute ricco di inventiva (troppo forte il riferimento ai Maneskin... addirittura a Wembley!!!!!).
Hai un po' litigato con la punteggiatura, mancano molte virgole nella parte iniziale, e ti sei lasciato sfuggire qualche strafalcione ("approposito", "Infondo") ma tutto rimediabile, per fortuna.
Un buon racconto promosso soprattutto per il suo carattere "frizzante" e (apparentemente) leggero.

Missione fallita? di Giancarlo D’Addabbo
Ho gradito il racconto per l'inventiva e per la freschezza dell'ironia che scorre per tutto il testo. Questo bizzarro connubio tra gerarchie celesti, tifoserie e criminalità non l'avevo mai sentito! Da questo punto di vista, questa graffiante ironia (con una punta di critica al clericalismo, che non guasta...) poteva essere gestita meglio sviluppando le scene in modo più dinamico e non statico attraverso lunghi dialoghi più che funzionali alla storia, spiattellati a bella posta in faccia al lettore per illustrargli la trama. Poteva venirne fuori una trama scoppiettante, magari con qualche innesto di termini in romanesco che avrebbero dato all'insieme un sapore più "godereccio" (passami il termine!).
Devi lavorare di più sui dialoghi (troppo "scolastici" e rigidi) e sulla costruzione delle scene, proprio per garantirti il massimo effetto nel raggiungimento dell'obiettivo che ti sei prefisso con la trama.
Però mi è piaciuta la parte iniziale col dialogo tipo sceneggiatura; un botta-e-risposta che mi ha incuriosito al punto giusto.
Tema centrato. Secondo me se rielabori il racconto, potresti tirare fuori un bel pezzo!

Nuvole e polvere di Giovanni Pratesi
Ho trovato qualche similitudine del tuo racconto col mio di questa Edition, sia per alcuni aspetti della scena che descrivi, sia per l'atmosfera generale. Per questo hai il mio apprezzamento, perché sei riuscito a trasmettere un senso di angoscia e cupezza. Ogni parola gronda angoscia e timore.
L'inizio mi è parso molto pesante, mi ha reso faticoso entrare in risonanza con la storia e, soprattutto col personaggio. Inutile dire che scrivere un buon incipit è fondamentale per invogliare il lettore a continuare la lettura e a godersi la storia.
Giusto per farti capire cosa intendo, prova a leggere il racconto ignorando tutta la parte iniziale e partendo da: "Ci guardammo in faccia, tutti e cinque, stanchi e sudici, pronti a tutto, sentendo un macigno sullo stomaco che ci spezzava la schiena.
Da Di lì a poco sarebbero stati guai, grossi guai."
Visto che impatto ha adesso il testo? O, al limite, se tu volessi mantenere il blocco iniziale, dovresti asciugarlo, ridurre la lunghezza dei periodi e renderlo un po' più ritmato, per mantenere il lettore sulle spine.
Ecco, esamina la seconda parte (dal punto che ti ho indicato qui sopra) fino alla fine, perché è quella la sezione che, secondo me, funziona meglio sia sotto il profilo della storia che dello stile.
Qualche problema anche per capire meglio il contesto. In fondo chi è Solinas? E' un personaggio storico? Ho fatto delle ricerche ma non ho trovato nulla. E se è un personaggio inventato, mancano dei riferimenti narrativi e temporali che mi facciano capire quando è ambientata la storia e dove. Avrei gradito saperlo, poiché così sono rimasto disorientato per tutto il tempo. Come anche l'arresto finale: da chi è compiuto? E perché? Gli altri 800 caratteri mancanti avresti potuto impiegarli per utilissimi input necessari per rendere più nitida la vicenda.
Tema centrato. Racconto interessante ma migliorabile.

Il corteo di Cinzia Fabretti
Un paio d'anni fa ho letto quello che è diventato il mio libro preferito in assoluto degli ultimi 25 anni, ossia "Stoner" di John Williams. E' un libro particolare perché è tutto raccontato, ma è fatto così bene che ci si innamora della stile e anche se, di fatto, non ci sono sparatorie e inseguimenti, si legge tutto d'un fiato, come un thriller.
Perché ti parlo di "Stoner"? Perché in questo tuo racconto ci ho trovato quel registro. Tanto "tell" (come dicono quelli bravi) ma condotto con tale bravura, stile pulito e misurato, che sono arrivato alla fine del racconto senza stancarmi, anzi con grande curiosità. Molto bello il dialogo malinconico tra i due amici di panchina: traspare tutta la disillusione di una vita intera e la consapevolezza che si è vissuta un'esistenza completa, e che non manca molto alla fine.
Il finale è repentino (forse troppo) ma mi ha lasciato con un senso agrodolce nell'animo, molto piacevole direi.
Se deciderai di partecipare ancora a MC, ti seguirò molto volentieri perché secondo me sei molto brava e puoi tirare fuori storie molto molto interessanti!

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SarahSante
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Re: Gruppo ANIME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » lunedì 23 gennaio 2023, 15:23

E’ stata per me una classifica veramente difficile perché ho apprezzato tutti i vostri racconti e ho deciso quindi solo in base ai miei gusti personali

1) Blue Judgement
2) Il corteo
3) Dove meno te lo aspetti
4) Missione fallita
5) Fatal respiro
6) Al punto di partenza
7) Nuvole e polvere

Dove meno te lo aspetti
Ciao Polly,
mi è piaciuto il tuo racconto, mi aspettavo il colpo di scena sulla segreteria ma l’hai comunque costruito bene. Alla seconda lettura ho notato l’accenno da parte del protagonista alla pretesa “delle misure di sicurezza e turni da bianchi” che mi ha fatto pensare a minatori asiatici considerato anche che descrivi la segretaria come asiatica. Lei è molto ben caratterizzata nei suoi aspetti più attraenti visti dal punto di vista dell’uomo che gode della sua superiorità di razza e maschile e che ancora non sa che farà una brutta fine; questo a dire che l’hai nascosta bene mostrandocela attraverso gli occhi molto ristretti di lui, che vede solo un bel corpo destrutturato nelle sue varie parti, immagina il godimento che potrebbe trarne ma non osservando realmente la donna non percepisce in nessun modo il pericolo.

Fatal respiro
Ciao Agostino,
All’inizio del racconto mi aspettavo che la visita fosse in notturna e che ci sarebbe stato qualcosa di macabro. Invece il racconto ha preso un’altra piega più intimista ma con ironia. Ho trovato molto simpatica l’idea del petofono sotto la panchina e gli occhiali di Groucho Marx (che io adoro) sulla tomba del padre, una bella variazione sul tema visita alla tomba del padre con deriva sentimentale. Per il resto, un racconto ben scritto e sfaccettato

Al punto di partenza
Ciao Michael,
mi è piaciuto soprattutto il primo dialogo con Beth in cui ancora sembra che lui se la possa cavare rispetto a lei, ormai destinata – e lo rendi bene – ad autodistruggersi. Anche io non ho amato la divisione in paragrafi (anche se ci sta con il limite dei caratteri) perché mi è rimasta la curiosità di sapere come sia progressivamente avvenuta la discesa agli inferi del protagonista che l’ha portato in prigione dopo aver colpito con una bottiglia un agente. Il finale con lui che dopo quattro anni cerca la dose ci sta in questa storia di autodistruzione senza speranza.

Blue Judgement
Ciao Daniele,
il tuo racconto mi ha molto divertita. Ero una fan di Buffy l’ammazzavampiri di cui ho guardato tutte gli episodi quindi il processo infernale è particolarmente nelle mie corde. Mi è piaciuta anche la prospettiva di Artamiel che dà un senso diverso a tutte le leggerezze del protagonista ribaltando dalle fondamenta l’accusa di Samael. Mi ha ricordato “la vita è meravigliosa” ma in tutt’altro contesto e con parecchia più ironia. La chicca dei neomelodici è stata la mia preferita, un rockettaro al castello delle meraviglie, fantastico! Buona prova

Missione fallita
Ciao Giancarlo,
idea molto originale, con Roma come terra di diavoli scatenati e angeli che non vogliono riferire a Dio “perché se dovesse infuriarsi….” e diavoli rossoneri che non vogliono tornare dal capo se no li disintegra. L’ho riletto alla luce delle spiegazioni che hai dato e l’ho capito meglio perché alla prima lettura non mi erano chiare alcune cose. Anche io ti direi di svilupparlo come ti hanno già consigliato perché c’è lo spazio per farlo così da renderlo al meglio. E’ comunque una buona prova secondo me.

Nuvole e polvere
Ciao Giovanni,
mi è rimasto il dubbio sul finale perché non ho capito se le jeep e l’uomo biondo arrivano per catturare Solinas e perché solo lui (forse è legato al campanile abbattuto come accenni all’inizio?) o se la spiegazione sia un’altra. Un finale più chiaro forse avrebbe giovato di più al racconto.
Mi sono piaciute le riflessioni sulla guerra (Combattevamo nel caos pi totale senza più capire per chi e cosa rischiavamo di farci ammazzare… Io avevo portato divise di ogni colore pur di rimanere vivo, piantato a terra, ma tutte si erano scolorite) perché in due frasi tocchi e tratti un tema importante.

Il corteo
Ciao Cinzia,
mi è piaciuta molto l’atmosfera di questo racconto e il dialogo tra Pasquale e Domenica che odora di tempi andati, di un passato comune, di figli lontani e di un presente che si è ristretto rispetto alla giovinezza. Anche il contrasto tra le due posizioni sui figli che non tornano al paese per far visita gli anziani genitori è reso bene e rende ancora più amaro il finale perché il figlio di Pasquale per andare in montagna ha perso l’occasione di rivedere il padre un’ultima volta. Anche io ho trovato troppo repentino il finale ma con il limite dei caratteri capisco che non avevi alternative. Spero tu partecipi ancora perché il tuo racconto mi è piaciuto sia come stile che come contenuto.

Michela Zacheo
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Re: Gruppo ANIME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » lunedì 23 gennaio 2023, 18:13

Ciao a tutti,
ecco la mia classifica e relativi commenti. Non è stato facile scegliere, spero non me ne vorranno coloro che posizionerò in basso!

1) Dove meno te lo aspetti, di Polly Russel
2) Fatal respiro, di Agostino Langellotti
3) Il corteo, di Cinzia Fabretti

4) Al punto di partenza…?, di Michael Dag Scattina
5) Blue Judgement, di Daniele Villa
6) Nuvole e polvere, di Giovanni Pratesi
7) Missione fallita?, di Giovanni D’Addabbo

Dove meno te lo aspetti, di Polly Russell

Dove meno te lo aspetti è un titolo azzeccatissimo per questa storia (mi verrebbe da fare una battuta un po’ volgare ma preferisco tenerla tra le righe ahah).
Il tuo racconto scorre bene e intrattiene con gusto, regalando un plot twist finale che è stato in grado di stupirmi. Hai fatto un uso del mostrato molto efficace e per questo ti dico “brava”!
Due pignolerie per dovere di cronaca: a parte due refusi nella parte finale del testo, ho fatto un po’ di fatica ad associare la descrizione che dai della segretaria a una fisionomia asiatica. Mi spiego meglio: quando leggo “Prese fiato mettendo a dura prova il primo bottone della camicetta” o “dal modo in cui aveva incollato gli occhi ai suoi fianchi…”, mi viene naturale immaginarmi che si stia descrivendo il corpo di una donna caucasica, latina o al massimo afrodiscendente, per cui quando ho scoperto che la segretaria aveva in realtà gli occhi a mandorla ho avvertito spontaneamente una leggera stonatura.
Detto ciò resta comunque un prodotto ben riuscito, per cui non posso che farti i miei complimenti.

Fatal respiro, di Agostino Langellotti

La tua storia mi piace molto perché originale, divertente ed equilibrata. Fai un uso diligente del mostrato, capace di trasportare con facilità il lettore nell’ambiente in cui si muove la protagonista. Personalmente sono anche riuscita ad avvertire il suo sbilanciamento interiore, tra angoscia e tristezza prima e “imprevedibile leggerezza” poi. E ho un debole per i peti, quindi penso che solo per questo ti premierò! Ahaha
Molto bravo davvero.

Al punto di partenza…?, di Michael Dag Scattina

Mi piace la tua storia, trovo che anche questa volta tu sia riuscito a costruire una narrazione interessante e per certi versi appassionante. Gli accenni con cui tratteggi le vite di Liam e dei suoi amici, infatti, mi hanno messo la voglia di saperne di più a proposito delle loro vicende personali e delle loro esistenze al limite.
Di contro però devo dirti che non sono riuscita a percepire aderenza con il tema della sfida: ho fatto fatica a sentire sia l’imprevedibilità che la leggerezza. Spero potrai illuminarmi tu.
Nell’insieme lo trovo comunque un buon racconto, funziona e pone delle riflessioni non banali.

Blue Judgement, di Daniele Villa

La tua storia regala una prospettiva sull’imprevedibilità e sulla leggerezza dell’essere che mi è molto piaciuta. Hai avuto un’idea originale e sei stato in grado di sostenerla con una scrittura scorrevole e un piacevole mostrato del processo infernale, reso ancora più gustoso dagli elementi ironici di cui lo hai condito. A mio avviso tema centrato e risultato portato a casa in modo molto positivo.
Ah, dimenticavo: non riesco a capire perché il judgement sia blue. Illuminami, per favore.

Missione fallita?, di Giovanni D’Addabbo

Il tuo racconto si chiede “Missione fallita?”, per quanto riguarda la centratura del tema la mia risposta è no: la leggerezza dell’essere e l’imprevedibilità ci sono e si sentono bene. Però ho faticato a districarmi all’interno della trama e soprattutto è stata dura superare il muro di testo rappresentato dal discorso dei diavoli rossoneri verso gli ultras giallorossi. Ammetto inoltre che prima di leggere la tua spiegazione mi sono sentita priva di coordinate che mi consentissero di dare un senso alla storia.
Ah! Occhio alle “d” eufoniche dove non occorrono: ed a, ad un… Sono errori comuni che andrebbero evitati.
In ogni caso penso che tu abbia avuto un’idea molto originale, il che non è un fatto per niente scontato.

Nuvole e polvere, di Giovanni Pratesi

Ciao Giovanni, piacere di leggerti.
Nuvole e polvere è una storia con un’ambientazione che per molti aspetti mi ha rigettata ne La strada di McCarthy, il che (per come la vedo io) è un bellissimo paragone. A fianco a una descrizione molto efficace degli scenari in cui il protagonista e i suoi commilitoni si muovono, ho però constatato una risoluzione del tema della sfida un po’ casuale e per giunta inserita in un plot twist finale che mi ha lasciata piena di dubbi.
Un buon lavoro nell’insieme ma che non riesce a colpirmi fino in fondo.


Il corteo, di Cinzia Fabretti

Il tuo debutto è una prova notevole, capace di restituire sensazioni insieme pesanti pesanti e leggere leggere :)
Ho amato lo scambio di battute sincero e spontaneo tra i due protagonisti: sono riuscita a immedesimarmi proprio in quella piazza, dove due vecchi amici abitudinariamente s’incontrano e parlano di nient’altro di speciale che delle loro vite. Nell’apparente banalità del loro quotidiano, c’è tutta la forza e la bellezza di coloro che abitano i paesini del Sud (una realtà che conosco poiché mi riguarda da vicino).

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antico
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Re: Gruppo ANIME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » mercoledì 25 gennaio 2023, 17:46

Avete ricevuto cinque classifiche, ve ne mancano ancora, oltre a quella de IL SAGGIO, altre due.

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Andrea Furlan
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Re: Gruppo ANIME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » mercoledì 25 gennaio 2023, 23:18

Ciao a tutti,
Complimenti per I vostri racconti, ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa di interessante che ricorderò. La classifica è impietosa e non mi permette di valorizzare tutti come vorrei, eccola qui.

1 - Fatal respiro di Agostino Langellotti
2 - Dove meno te lo aspetti di Polly Russell
3 - Al punto di partenza? Di Michel Dag Scattina
4 - Blue judgement di Daniele Villa
5 - Il corteo di Cinzia Fabretti
6 - Missione fallita? Di Giovanni D'Addabbo
7 - Nuvole e polvere di Giovanni Pratesi


Dove meno te lo aspetti di Polly Russell
Ciao Polly,
Racconto lineare, ben costruito, con le informazioni chiave date al punto giusto con maestria. Buona la contrapposizione fra gli uomini d'affari e il mondo reale rappresentato dalla miniera e dalla segretaria apparentemente svampita, oggetto di un desiderio che esprime il senso del dominio del potente di turno. Bello il colpo di scena finale, forse un po' laterale l'aderenza al tema. Comunque brava Polly, ottima prova!


Fatal respiro di Agostino Langellotti

Ciao Agostino,
Quando ho letto l'incipit ho pensato: "Ecco il solito horror fantascientifico alla Pretorian". Ci ho creduto fino al petofono, poi ho riso anche io con la protagonista, pur sentendo forte anche la malinconia della perdita. Leggerezza centrata e così il tema, in equilibrio fra tante emozioni diverse. Forse per migliorare avrei inserito un altro stratagemma ridicolo legato alla statua del tristo mietitore, così alla Monty Pyton, giusto per farlo ancora più leggero... :-) Ottima prova, bravissimo!


Al punto di partenza? Di Michel Dag Scattina

Ciao Michael,
Ottimo racconto, col tuo stile molto riconoscibile, duro e acido al punto giusto. Tratta un tema difficile dove si rischia di cadere nello stereotipo molto facilmente: forse avrei un po' smorzato i toni da film americano e lo avrei ambientato in una qualsiasi città italiana dove purtroppo storie di questo tipi non mancano. Inoltre ho un po' faticato a trovare l'aderenza al tema. Tolti questi punti è comunque un buona prova, con il finale circolare che da un vero valore aggiunto e toglie la speranza della redenzione.


Blue judgement di Daniele Villa

Ciao Daniele,
Bella trovata, un registro ironico coerente con alcune belle idee, su tutto ottimi incipit e finale che danno un bel valore aggiunto. A un certo punto mi sono immaginato una vamp che usciva urrlando (semicit.): "No! Il girone dei neomelodici no!" Nel complesso una buona prova anche se confesso che lo stile ironico mi aveva un po' irritato nella parte iniziale, più a un livello subliminale, ho difficoltà a spiegare il perché. Comunque tema centrato in modo furbo, nel complesso ben costruito, personaggi dosati bene, forse solo qualche sbavatura qui e là che ti hanno già fatto notare altri. Bravo!


Missione fallita? Di Giovanni D'Addabbo

Ciao Giancarlo,
Devo dire che ho fatto un po' di fatica a orientarmi in questa storia, non ho capito quale fosse la missione dell'angelo perduto, perché la questione fosse dibattuta da due tifoserie all'ombra del Vaticano, perché alla fine Gabriele dica che ha compiuto la sua missione. Leggendo le tue risposte ho incasellato la storia che mi lascia ancora delle perplessità ma ho capito meglio. Per il resto il tema è certamente centrato e la trovata è decisamente originale. Bella l'idea dei diavoli rossoneri! Concordo con gli altri che vale la pena di rivedere il testo, magari con un registro più ironico e una contrapposizione di dialetti fra romanisti e milanesi.


Nuvole e polvere di Giovanni Pratesi

Ciao Giovanni,
Purtroppo il tuo racconto non mi ha preso, nonostante concordi con altri sul fatto che sviluppi un’atmosfera interessante. La scena di guerra non ha un contesto chiaro, potrebbe essere in qualsiasi epoca o parte del mondo, senza riferimenti precisi. Le parte iniziale contiene alcune frasi piene di mentre e se (come quella del campanile) troppo complicate, che mi hanno allontanato dall'atmosfera. Nella parte centrale non si capisce perché i tre compagni escono allo scoperto senza resistere e il protagonista viene scelto per essere portato via, da parte di liberatori o di nemici, con rassegnazione? Alla fine il tema è centrato, se capisco bene per stanchezza dopo anni di vita vissuta ai margini, ma ancora in un contesto troppo vago.


Il corteo di Cinzia Fabretti

Ciao Cinzia,
Piacere di leggerti! Ho apprezzato il tuo racconto è la sua atmosfera di paese, incentrato su una scena quotidiana, abitudinario, di incontro fra due persone anziane molto diverse. Bello il contrasto fra i due personaggi opposti nel loro aspetto fisico e nelle loro idee, Pasquale che vede il bicchiere mezzo pieno, se vogliamo anche dopo la morte, e, Mimino che lo trova mezzo vuoto. Il finale chiude la storia e centra il tema. Ho trovato alcune frasi imprecise e migliorabili, peccato perché hanno appesantito un po' la lettura di una storia che altrimenti avrei trovato ben fatta. Ho letto le tue risposte ai commenti e non posso che incoraggiarti: non ti preoccupare e invia il racconto anche se senti che non sia abbastanza: siamo tutti qui per migliorare e vedrai che le cose andranno meglio edizione dopo edizione (come è successo a me).

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Eugene Fitzherbert
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Re: Gruppo ANIME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » giovedì 26 gennaio 2023, 14:56

Tutti i commenti in fila, in ordine sparso:

Dove meno te lo aspetti
Ciao, Polly!
Il tuo inchiostro rosa mi piace un sacco! E pure il racconto.
Avrei voluto un po' di più della segretaria svampita e tornita, secondo me meritava più spazio e meno vestiti... A parte gli scherzi da adolescente quale io sono, mi sono divertito davvero ad arrivare alla fine. Avevo subodorato che ci dovesse essere un ribaltamento di fronte e che in un modo ci sarebbero andati di mezzo i minatori, ma come è arrivato è stata una bella sorpresa.
Ci sono un paio di refusi, ma a guardarli ho il sospetto che tu abbia scritto con il cellulare e Google ci ha messo lo zampino...
Dal punto di vista tecnico, la gestione della scena è ben architettata, solo che Minas e Miura sono troppo simili e uno distratto e rincoglionito come me all'inizio potrebbe confondersi. Perché non chiamarli Yoshi o Futayama?
Il discorso dei dialogue tag e dei verbi di percezione che fa l'ottimo Emiliano è vero, ma in questi frangenti serve a guadagnare caratteri!
Brava!

Fatal Respiro
Agsoti', stavolta mi hai sorpreso, perché sei andato al cimitero e non ci hai messo dentro neanche uno zombie o un mostro qualsiasi. E il risultato, per quanto lontano dai terreni abituali in cui ti muovi, è davvero encomiabile. Struggente, triste, e quell'alone di tristezza pervade anche il finale ridanciano, ma dove si capisce perfettamente che non c'è neinte da ridere.
Bravo davvero. Sul serio. Bravo.

Al punto di partenza
Ogni volta che qualcuno scrive di droga, molti tendono a ricordare trainspotting, come se fosse l'unico termine di paragone a riguardo. Il tuo racconto, frammentato e disperso come le vite dei protagonisti, mi ha ricordato Un oscuro scrutare, dove la droga è dipinta anche come disperazione.
Non è la storia più originale del mondo, ma sicuramente è ben scritta e tiene fino alla fine.
L'unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è il dialogo tra il protagonista e Beth: lui non parla da tossico, ma da persona pulita. Sarebbe stato meglio se l'avesse trovata quasi moribonda e l'avesse gettata davanti alla porta della comunità e avrebbe anche dato il legame con il finale.
A parte questo, il resto del testo è fluido.
Mi è piaciuto.

Blue Judgement
Un racconto ben scritto (non sto qua a ripetere gli errori di battitura, alcuni accenti erratici, qualche virgola vagabonda, l'hanno già fatto gli altri), con una interpretazione legale del tema.
Certo, il processo è all'americana, ma ci sta, e la scelta di Samael è azzeccatissma, visto il suo ruolo nella religione ebraica. Immagino che nulla sia stato lasciato al caso.
Le trovate divertenti sono appunto divertenti, come il Girone dei Neomelodici e il Paradiso con Elvis e Freddy (che mi ha fatto venire in mente un racconto di Zio Steve - E hanno una Band dell'altro mondo!).
Tutto sommato una buona prova. Mi sono divertito.

Missione fallita
Ciao, G(completa il nome a tuo piacimento),
Bentrovato.
Il racconto è originale e mixa bene personaggi e situazioni in modo inusuale.
Ti confesso che fan di Supernatural e a mia volta riscrittore delle Sacre scritture per diletto, ho sgamato subito dove volevi andare a parare. Ma non è un male, eh! Mi sono divertito lo stesso.
La cosa da sistemare, come ti hanno già detto, sono i dialoghi. In realtà, dovresti pensare più alla messa in scena e incastrarci le notizie a favore del lettore.
Per esempio, potresti descrivere i movimenti del diavolo che parla. "Alza il dito indice: 'l'abbiamo stordito con il liquido che ci ha dato il capo.' Alza il medio. ' l'abbiamo infilato nella cassa ' etc etc. Insomma è un'idea per farti capire che una serie di azioni può arricchire la narrazione ma senza lesinare sulle informazioni.
Che ne pensi?

Nuvole e polvere
Ciao, Giovanni,
Ben trovato. Credo che sia la prima volta che ti leggo e commento, ma se così non fosse, colpa mia ché sono rincoglionito.
Il tuo racconto, con una buona idea di interpretazione del tema, è gravato da un po' troppe descrizioni statiche. Ho imparato a mie spese che la cosa migliore è quella di fare trasparire l'ambiente attraverso l'interazione dei personaggi. Tu avevi un gruppo che poteva muoversi tra le macerie, calciare detriti, commentare la distruzione della chiesa, etc etc. Così avremmo vissuto l'angoscia della guerra.
Prova a pensarla così e vedi se cambia qualcosa.

Il finale soffre purtroppo della mancanza di informazioni.
Chi è Solinas? Perché proprio lui? Magari tratteggiarlo meglio all'inizio avrebbe giovato. Per esempio, i suoi commilitoni cercano ma sua approvazione perché è una specie di John Connor del tuo mondo. O altre cose così.

Ultima cosa:. Ci sono un sacco di pistole e nessuna spara. A checov non piace questo elemento! :D

Il corteo
Ciao, Cinzia,
Benvenuta. È la prima volta che ti leggo e ti commento.
Il racconto mi è piaciuto. Ha quell'atmosfera meridionale che mi ha fatto sentire a casa mia, con i diminutivi e le chiacchiere da panchina. Tutto molto ben ricreato.
Il problema, se vogliamo chiamarlo così, è il finale che arriva un po' troppo a gamba tesa.
Un'idea potrebbe essere quella di lasciare un rigo sui spazio (per simulare lo stacco tra due scene), riprendere la descrizione iniziale, e POI arrivare al corteo funebre.
Ma questo è solo un suggerimento, le strade da prendere potrebbero essere decine e decine.
Nel complesso, una buona prova.
Piacere di averti letto.

E ora la classifica che è sempre una cosa abietta e fastidiosa. Ma se non lo faccio l'Antico mi banna. (avrebbe molti altri motivi per farlo, ma pare che questo sia il più impellente al momento! :D)

1) Dove meno te l'aspetti
2) Fatal Respiro
3) Blue Judgement
4) Missione Fallita
5) Al punto di partenza
6) Il corteo
7) Nuvole e polvere

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antico
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Re: Gruppo ANIME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » giovedì 26 gennaio 2023, 18:43

Avete ricevuto tutte le classifiche, ora è il turno de IL SAGGIO.

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Il Saggio
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Re: Gruppo ANIME: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » martedì 31 gennaio 2023, 14:18

Ecco la mia classifica:
1. Dove meno te lo aspetti: Un racconto ben scritto. La focalizzazione è gestita molto bene e hai inserito una semina raffinata. Mike, un nome da bianco, si contrappone agli occhi a mandorla di lei, un tratto esotico che si lega a quello di nomi come "Miura" e "Minas" e alla battutta "avrebbero preteso anche misure di sicurezza e turni da bianchi". Questo rende l'idea su un processo di colonizzazione economica in atto. A questo si agginge il fatto che Mike non ricordasse come la dipendente fosse arrivata in ufficio rafforza. Tutto debitamente distribuito nel testo. Concordo con Fitz sull'ambiguità dei nomi, ma nulla che infici l'ottimo lavoro. Al netto di quel paio di refusi, direi un bel pollice su!
2. Il Corteo: Un racconto molto gustoso, con atmosfere delineate come pennellate impressioniste e protagonisti ben caratterizzati. è sicuramente il racconto con l'impronta più forte, in questo girone. Concordo con il giudizio di Fitz che forse la chiosa è stata un po' netta. Ma il buon risultato resta. Credo che ti piazzerò tra le/i primi tre. Per me un pollice su con ottimismo
3. Fatal Respiro: un racconto divertente e delicato allo stesso tempo. I dettagli ambientali sono essenziali e ben distribuiti, l'intreccio equilibrato. per me un pollice su con convinzione.
4. Blue Judgement: Racconto divertente, che riesce ad accogliere l'elemento morale del tema proposto. Stilisticamente ben scritto, ha, a mio parere, un difetto strutturale e riguarda il protagonista (o presunto tale). Sí, perchè il musicista al centro della vicenda e imputato di fronte al tribunale infernale è sotanzialmente passivo, in totale balia dell'abilità del suo avvocato difensore che, ad un certo punto, sembra condurre la storia. Una caratteristica che in un racconto di poche migliaia di caratteri non rappresenta un vero problema, ma che credo ridimensioni il coinvolgimento drammaturgico col protagonista, che resta sostanzialmente "fuori" dalla storia. Trattandosi di una competezione e pur essendo il racconto pregevole, lo ritengo dunque un neo. Per me un pollice tendente verso l'alto, con qualche appannatura
5. Al punto di partenza…?: mi è piaciuto molto l'idea del racconto "ciclico". Un inferno che ritorna, quando sembrava finalmente alle spalle. Ci sono però due aspetti stilistici che condizioneranno il mio giudizio. Il primo è lo scambio iniziale. Sembra esserlo tra due tossici (a meno di aver frainteso) uno decisamente più lucido dell'altro. Mi sembra eccessivo, diciamo pure irrealistico, che uno dei due tossici dica all'altro di andarsi a disintossicare. Nella penultima parte c'è poi un evidente "as you know bob". Il pensato sembra un dialogo interiore, ma ho avuto la netta sensazione che sia stato messo per raccontare al lettore quello che è successo. Mi è sembrato troppo smaccato e mi ha trascinato fuori dalla storia. Peccato. Per me un pollice tendente verso altro, ma con forti turbolenze da nord.
6. Nuvole e polvere: Una storia stilisticamente ben scritta, con un attacco iniziale che mi ha incuriosito. Rilevo tuttavia una certa vaghezza nel capire, al termine della lettura, chi sia il protagonista. Usando la prima al passato, deduco che lo stesso sia sopravvissuto, ma non ho ben capito a cosa. Peccato, perché c´erano tutti gli elementi per tirare fuori qualcosa di eccellente, magari fornendo qualche parola chiave in più per interpretare la tua storia. Per me un pollice tendente verso l’alto, ma un po’ esitane.
7. Missione fallita?: Devo confessare che ho riletto un paio di volte il racconto e solo dopo aver adocchiato i commenti sono riuscito a mettere in ordine la storia. Ci sono elementi brillanti, come l’intro. Situazioni ironiche come il “sono vecchio” di Pietro che mi hanno fatto sorridere e che mi avevano creato un’aspettativa sul proseguo della storia. Ho dovuto però ridimensionarla perché ci sono situazioni che ho fatto fatica a comprendere. La storia dei diavoli li per li mi ha confuso. Pensavo a degli ultrà milanisti. C´è poi la storia di mettere qualcuno in una cassa d’oro. Pensavo ad una persona, ma poi dai commenti ho capito che si trattava dell’angelo Gabriele. Una presenza eterea che si mette in qualcosa di materiale? Mi è sembrato poco congruo. Anche ammesso che l’oro avesse il potere di intrappolare gli angeli, da cosa potevo dedurlo? E poi ci sono passaggi carichi di “as you know Bob” come quando un diavolo spiega all’altro una cosa che entrambi sapevano perfettamente e solo a beneficio del lettore, che però se è un po’ scafato, si accorge subito che è un modo un po’grossolano di chiarire la scena. Insomma, un racconto dal grande potenziale, che però hai messo in piedi in maniera un po’ confusa. Per me un pollice tendente verso l’alto ma con turbolenze che vengono da Sud.

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