Non ti arrabbiare ma…

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 febbraio con un tema del Campione in carica (ex aequo con Davide Mannucci) Andrea Lauro!
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BruceLagogrigio
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Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#1 » martedì 21 febbraio 2023, 0:26

“Tesoro non ti arrabbiare ma… ti devo lasciare qui.”
“E dove cazzo vai?” chiede lei con quella sua voce stridula. “Cosa stai dicendo? Sei forse impazzito? Mi pianti qui da sola con una gamba rotta, in mezzo al bosco, adesso che scende la notte? Che razza di marito ho sposato? Aveva ragione mia madre… un coglione!”
Sudo freddo. La gola secca. Passo la lingua sulle labbra screpolate. Poggio Geltrude per terra e poi le mie mani sulle ginocchia. Mi massaggio le gambe indolenzite dalla marcia forzata.
“Speravo arrivassimo prima dai Burton” dico con voce incerta.
“Dai Burton! Se mi avessi dato la mano su quel crinale magari non sarei scivolata spaccandomi la gamba.”
Mi levo il cappello e mi asciugo la fronte. Poi prendo la bisaccia e bevo un sorso di rum. L'alcol mi infiamma la gola e mi fa ragionare meglio. Guardo il cielo fra le rade fronde dei pini: è limpido. Si notano le prime stelle ad est e la luna è ancora dietro al Monte Hunter.
“Tesoro, te lo ripeto, non ti arrabbiare ma… davvero, non posso più stare qui. Adesso accendo un fuoco e ti riposi. Intanto vado a cercare aiuto.”
“Dio! Rita Little, Jessica Hood, Polly Riding! Sono morte sbranate in questi boschi e tu vuoi lasciarmi qui a crepare come una sciacquetta qualsiasi?”
Meno male che le ho detto di non arrabbiarsi…
“Ora basta! Non posso portarti più in là di così non lo capisci? Corro dai Burton e veniamo a prenderti. Hanno sei figli maschi e il doppio in fucili. La loro casa non è molto lontana.”
“Sì, vai da Burton e scopati la moglie! Chissà quante volte lo hai fatto quando sparivi per giorni. Magari uno di quei marmocchi è pure tuo. Penso che non lo so che siamo venuti qui solo per lei? Altro che l’oro nel Red River! Isolati per anni in questa valle dimenticata da Dio per nulla… solo fango e invidia. Mia madre aveva proprio ragione. Sarei diventata una fallita a stare con te! Non dovevo seguirti in questa follia.”
Piange. Non riesce a fare altro che piangere. Sono due anni che è sempre arrabbiata, frustrata, triste. Non ha fatto altro che sputarmi addosso veleno. Eppure un tempo era così dolce, piena di vita e ci amavamo. Ma che dico? Io… la amo ancora.
“Tesoro” le giro attorno e inizio a raccogliere della legna fina che sembra abbastanza secca. "Ascoltami. Ho con me una torcia. Te la tieni vicina va bene?”
Sento le guance umide. Possibile che stia davvero piangendo anche io?
Trovo delle foglie secche, dell'alloro profumato persino, e nello zaino ho della torba. Prendo l’acciarino e pazientemente accendo il fuoco. Avvicino dei legni a Geltrude per poterlo ravvivare durante la notte e le allungo la torcia.
“Se senti un ululato accendila. Mi raccomando tesoro.”
Mi tiene il broncio e continua a piangere. Non mi risponde. Quella sua espressione è così buffa. Mi viene voglia di ridere; non lo faccio. Di dirle qualcosa per sdrammatizzare; non lo dico. L’odore di alloro mi riempie le narici. Mi avvicino a lei e le do un bacio sulla guancia. Lei resta impassibile. Non muove un muscolo.
“Tesoro scusami ma… ora devo andare” sussurro.
Mi giro e mi incammino senza più voltarmi, il vento freddo mi sospinge verso est.
Ci ho messo troppo a fare quel maledetto fuoco. La legna scivolava. Perché sono tutto sudato anche se fa così freddo? Perché sono stato così maldestro? Aveva proprio ragione sua madre… è perché sono un coglione.

Ho fatto almeno cento passi. Basterà? Gli alberi sono ancora più radi di prima. Quel ceppo spezzato? Sì è la strada giusta.
Scruto a nord sicuro di vedere la luce della casa dei Burton da qualche parte sopra il monte Hunter, ma non vi è nemmeno un lumino. Tutto nero. Se ne sono andati anche loro? Sono proprio fuggiti tutti da questo posto di morte?
La luna piena fa capolino improvvisamente sopra il monte. Mi folgora. Vengo colpito da una saetta e cado a terra. Il mio corpo trema in preda alle convulsioni. Non sento dolore. Chiudo gli occhi.

Mi rialzo senza più stanchezza. Annuso l’odore dell’alloro che brucia trenta volte più intenso di prima. Giro il muso verso quel profumo. Ululo alla luna. Tesoro, non ti arrabbiare, ma… devo mangiarti!


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antico
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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#2 » martedì 21 febbraio 2023, 0:30

Ciao Bruce e benvenuto nell'Arena! Ti ricordo che devi identificarti, anche solo in privato con me e quindi attendo un tuo messaggio con nome e cognome.
Parametri tutti ok, buona ANDREA LAURO EDITION!

Su fb, se lo usi, mi trovi come Maurizio Bertino. Ti consiglio, se già non ci sei, di entrare nel gruppo fb di MC perché penso che sia il modo migliore di godersi la partecipazione, dalla prima fila e compartecipando in modo più attivo con il resto della community :)

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BruceLagogrigio
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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#3 » martedì 21 febbraio 2023, 0:44

Sicuramente per entrambe le cose. Sportivi saluti e grazie.

Bruce Lagogrigio
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alexandra.fischer
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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#4 » martedì 21 febbraio 2023, 19:07

Non ti arrabbiare ma di Bruce Lagogrigio Tema centrato. Ambientazione USA ai tempi dei cercatori d’oro. Il contesto è da brividi, perché Geltrude, con una gamba rotta, viene abbandonata dal marito in cerca di aiuto dai vicini, il tutto durante un temporale. Lei, sofferente per la gamba, gli rinfaccia di essere un inetto, e le obiezioni della madre alle loro nozze. Le dà ragione, e lo accusa di adulterio con la vicina prima di mettersi a piangere. Lui fa lo stesso, le accende una torcia per tenere lontani i lupi prima di allontanarsi. La casa dei vicini è vuota. Lui, colpito da una saetta, si trasforma in un licantropo, deciso a mangiare la moglie che lo ha seguito nei tentativi infruttuosi di trovare l’oro.
Attenzione:
Mi raccomando, tesoro

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BruceLagogrigio
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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#5 » giovedì 23 febbraio 2023, 21:54

Grazie Alexandra. La penna più veloce del west! Mmm comunque non c'è il temporale: la saetta era allegorica. In effetti può essere fraintesa, potevo renderlo meglio, ma Il tempo era ormai poco. Dovrò migliorare. Saluti.
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Emiliano Maramonte
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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#6 » venerdì 24 febbraio 2023, 18:39

Ciao Bruce, molto piacere di conoscerti.
Bravo, il racconto mi è piaciuto, soprattutto per lo stile pulito, sorvegliato e molto immersivo. Tiro a indovinare: hai già pubblicato qualcosa? Lo dico perché non mi sembri un "novizio" della scrittura...
La storia è molto suggestiva e scorre via che è un piacere. Con pochi spazi per le smancerie, la vicenda è molto chiara. Con pochi tratti ci presenti una vicenda coniugale tormentosa, torbida. Geltrude ha una gamba rotta, ma nonostante questo ha parole di disprezzo per il protagonista. Il protagonista, dal canto suo, ha qualche scheletro nell'armadio da difendere. Lo sviluppo è teso e "acchiappa" alla grande, e tra l'altro è assai suggestivo, sembra proprio di stare nel bosco al chiar di luna.
Peccato per il finale tirato via. La trasformazione ci sta, ma il modo frettoloso con cui è stata gestita sbilancia troppo il baricentro della storia, lasciando nel lettore un senso di irrisolto. Peccato, altresì, che non sia arrivato il simbolismo della saetta. Avrei preferito qualche input qua e là in cui si seminava il timore per l'arrivo del pericolo licantropico.
In ogni caso, una prova di ottimo livello, sotto il profilo tecnico e stilistico.
Tema centrato alla lettera.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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BruceLagogrigio
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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#7 » sabato 25 febbraio 2023, 19:13

Ciao Emiliano. Piacere mio. In realtà prima pubblicazione (wow!) e aspettavo con una certa ansia i commenti. Non sono “novizio” nel senso che scrivo per me stesso da molti anni (ho lavorato su un lungo libro per molto tempo prima di capire che era tutto da buttare…). Devo certo cambiare molto per adattarmi al racconto e abituarmi a farmi capire dal lettore. Ho appena scoperto questo sito che calza a pennello. Ultimamente sto anche seguendo diversi corsi online e mi volevo proprio cimentare nei racconti brevi (dopo l’esperienza traumatica del libro). Qui ho tutto quello che mi serve e molto di più!
Per quanto riguarda il finale devo dire che in effetti il tempo e la stanchezza hanno fatto la loro. Anche se devo dire che non è buttato lì come magari potrebbe parere. Gli indizi ci sono: ne ho addirittura tolti molti nell'ultima stesura perché credevo fosse troppo palese. Forse è il classico racconto che è da leggere due volte. Tutto cambia conoscendo il finale.
Geltrude invece è una donna di vecchio stampo. Gamba rotta e neanche un gemito di dolore! Mi ricordo una vecchia zia a cui era successa una cosa simile. Era stata morsa sul polpaccio da un serpente che per fortuna si era rivelato uno scorzone e non peggio una vipera... Gamba raddoppiata in poche ore e non aveva fatto la minima piega! Sulla saetta ti do ragione, credo sia proprio un errore. C’è anche una lettera sbagliata che spero si possa correggere in futuro.

Comunque Grazie Emiliano per l’apprezzamento. Mi sono lanciato un po’ allo sbaraglio, ma queste parole fanno voglia di continuare!
Crepi il Lupo ;) e... buona gara!

Bruce
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giulio.palmieri
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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#8 » lunedì 27 febbraio 2023, 23:26

Ciao Bruce, piacere di leggerti.
la vicenda all'inizio sembra riprendere quasi un topos di fiaba (il perdersi nel bosco, il dover raggiungere una casa di notte etc. etc.) per poi virare, con poche pennellate, verso una storia quasi horror in cui il protagonista si trasforma in licantropo. L'atmosfera c'è ed è immersiva, e trovo originale la centratura del tema, che fai tornare all'inizio (nell'incpit) e alla fine. Anche a me manca però lo snodarsi della trasformazione nel finale, che viene data con un guizzo, senza una semina precedente. Sicuramente con più spazio il racconto avrebbe avuto una strutturazione adeguata. Buona gara e a rileggerci!

Giovanni P
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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#9 » mercoledì 1 marzo 2023, 10:55

Buongiorno Bruce,

il tuo racconto mi è piaciuto, è interessante sapere che la moglie farà la fine delle povere Rita Little, Jessica Hood, Polly Riding.
Il tema è più che centrato e lo stile è semplice, ma efficace e i dialoghi incalsanti. Hai fatto un buon uso dei caratteri a disposizione, i dettagli non stroppiano.
Buona gara Bruce.

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F.M.Rigget
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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#10 » mercoledì 1 marzo 2023, 18:45

Ciao Bruce e piacere di conoscerti!
Mi scuso enormemente per il commento stringato che mi accingo a farti, a maggior ragione visto che non ci conosciamo ed è la prima volta che ti parlo: purtroppo sono diversi giorni che ho la febbre alta e non sono pienamente in me. Abbi pazienza, ti prego, prometto di rifarmi alla prossima occasione!

Per quanto riguarda il tema lo ritengo centrato.
Ho apprezzato la tua capacità di prendere il lettore per mano e accompagnarlo nel tuo racconto in modo progressivo, senza scossoni, né inaspettate inversioni di rotta. Una delicatezza però che si spezza sul finale, quando sono stata tirata fuori dall'immersività che avevi creato per essere buttata in mezzo a delle conclusioni forse un po' troppo arraffazzonate. È stato un po' come ricevere un ceffone, ma sinceramente niente che abbia considerato così drammatico da invalidare l'esperienza di lettura!

La sintassi è lineare e pulita, la narrazione scorrevole e fluida. Lo stile è armonico, estremamente piacevole da leggere, pertanto, nel complesso, la ritengo una prova egregia, soprattutto visto che è la prima!

Spero avremo modo di confrontarci ancora una volta, magari in condizioni migliori!

Federica
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"La vita alle volte è anche questo."

#ladonnadaicommentilunghi

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david.callaghan
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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#11 » giovedì 2 marzo 2023, 17:03

Ciao Bruce
piacere di fare la tua conoscenza.
Il tuo racconto mi è piaciuto tranne che nel finale. La semina andava da tutt'altra parte e il finale arriva così di sorpresa che lascia il lettore interdetto invece di sorprenderlo positivamente. Inoltre devo dire che il fatto che il protagonista abbia coscienza di essersi trasformato e di voler attaccare sua moglie lo stesso, lo trovo un'incongruenza.
Credo che avresti dovuto farlo agire e basta, senza spiegare il suo pensiero in questo caso.
Spero che il mio commento non ti offenda.

Un saluto

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AndreaCrevola
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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#12 » giovedì 2 marzo 2023, 18:13

Piacere di averti letto, Bruce.
Dal punto di vista della trama, il racconto sviluppa il rapporto tra l’uomo e la donna, quindi tema centrato. Il finale mi sembra tuttavia troppo precipitoso e comunicato male. Il fatto che viri sul soprannaturale è interessante, ma secondo me non è necessario. Questione di gusti, credo.
Il comportamento dell’uomo mi lascia perplesso: lascia moglie e figlia (!) nel bosco da soli, ma non percepisco le emozioni che prova e quindi anche le motivazioni profonde della sua decisione.
Forse il dialogo è un po’ troppo “as you know, bob”, ossia i parlanti sembrano ricordare aspetti della loro vita che servono più rivolti al lettore che alla loro comunicazione. Anche alcuni dettagli vanno in questa direzione (es. quando la donna elenca le altre vittime, le chiama per nome e cognome).
Un aspetto stilistico che non amo (ma ci sono passato anche io) sono i passaggi in cui il personaggio fa “la cronaca” dei suoi gesti. Rendono la scrittura spezzata e meno fluida. Toglierei anche tutti i verbi di percezione. Per esempio questa frase:

“Guardo il cielo fra le rade fronde dei pini: è limpido. Si notano le prime stelle ad est e la luna è ancora dietro al Monte Hunter.”

Potrebbe diventare:
“Nel cielo limpido, nel prime stelle a est e la luna dietro al Monte Hunter”

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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#13 » giovedì 2 marzo 2023, 21:27

giulio.palmieri ha scritto:Ciao Bruce, piacere di leggerti.
la vicenda all'inizio sembra riprendere quasi un topos di fiaba (il perdersi nel bosco, il dover raggiungere una casa di notte etc. etc.) per poi virare, con poche pennellate, verso una storia quasi horror in cui il protagonista si trasforma in licantropo. L'atmosfera c'è ed è immersiva, e trovo originale la centratura del tema, che fai tornare all'inizio (nell'incpit) e alla fine. Anche a me manca però lo snodarsi della trasformazione nel finale, che viene data con un guizzo, senza una semina precedente. Sicuramente con più spazio il racconto avrebbe avuto una strutturazione adeguata. Buona gara e a rileggerci!


Piacere mio Giulio. Sì una fiaba nera! Preso in pieno!Sì, questo finale vedo che è stato più scioccante del previsto... (più negativamente che positivamente purtroppo). Grazie del commento. Alla prossima.
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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#14 » giovedì 2 marzo 2023, 21:33

Giovanni P ha scritto:Buongiorno Bruce,

il tuo racconto mi è piaciuto, è interessante sapere che la moglie farà la fine delle povere Rita Little, Jessica Hood, Polly Riding.
Il tema è più che centrato e lo stile è semplice, ma efficace e i dialoghi incalsanti. Hai fatto un buon uso dei caratteri a disposizione, i dettagli non stroppiano.
Buona gara Bruce.



Grazie Giovanni! Piacere di conoscerti. Rita Little, Red river, Jessica Hood, Polly Riding.Little red hood riding che è come chiamano in inglese cappuccetto rosso. C'è anche il monte Hunter. eheh. Saluti. Alla prossima.
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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#15 » giovedì 2 marzo 2023, 21:42

F.M.Rigget ha scritto:Ciao Bruce e piacere di conoscerti!
Mi scuso enormemente per il commento stringato che mi accingo a farti, a maggior ragione visto che non ci conosciamo ed è la prima volta che ti parlo: purtroppo sono diversi giorni che ho la febbre alta e non sono pienamente in me. Abbi pazienza, ti prego, prometto di rifarmi alla prossima occasione!

Per quanto riguarda il tema lo ritengo centrato.
Ho apprezzato la tua capacità di prendere il lettore per mano e accompagnarlo nel tuo racconto in modo progressivo, senza scossoni, né inaspettate inversioni di rotta. Una delicatezza però che si spezza sul finale, quando sono stata tirata fuori dall'immersività che avevi creato per essere buttata in mezzo a delle conclusioni forse un po' troppo arraffazzonate. È stato un po' come ricevere un ceffone, ma sinceramente niente che abbia considerato così drammatico da invalidare l'esperienza di lettura!

La sintassi è lineare e pulita, la narrazione scorrevole e fluida. Lo stile è armonico, estremamente piacevole da leggere, pertanto, nel complesso, la ritengo una prova egregia, soprattutto visto che è la prima!

Spero avremo modo di confrontarci ancora una volta, magari in condizioni migliori!

Federica


Grazie Federica del Commento (Stringato? Alla faccia!) Sei stata anche troppo gentile. Rimettiti in forma e ancora grazie. Alla prossima!
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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#16 » venerdì 3 marzo 2023, 11:20

david.callaghan ha scritto:Ciao Bruce
piacere di fare la tua conoscenza.
Il tuo racconto mi è piaciuto tranne che nel finale. La semina andava da tutt'altra parte e il finale arriva così di sorpresa che lascia il lettore interdetto invece di sorprenderlo positivamente. Inoltre devo dire che il fatto che il protagonista abbia coscienza di essersi trasformato e di voler attaccare sua moglie lo stesso, lo trovo un'incongruenza.
Credo che avresti dovuto farlo agire e basta, senza spiegare il suo pensiero in questo caso.
Spero che il mio commento non ti offenda.

Un saluto


Saluti David. Nessuna offesa ci mancherebbe. Mmm penso che abbia coscienza di sé ma non possa fermare il proprio istinto. Probabilmente avrebbe preferito farsi sparare dai figli dei Burton!
Grazie del commento.

Bruce
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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#17 » martedì 7 marzo 2023, 18:08

Ciao Bruce, piacere di conoscerti! In qualità di inquisitore sono chiamato a dare l'ultima valutazione al tuo pezzo e ci siamo.
Per essere il primo racconto che dai in pasto a degli sconosciuti non è niente male. Rilevo uno stile ancora da sistemare, specialmente per le frasi fatte e alcuni dettagli involontariamente grotteschi. Altra cosa che non va nel racconto è l'assenza di obbiettivi interni, motivazioni rilevabili dal lettore. Molti dettagli sono del tutto inutili al racconto (le altre donne morte, i Burton, il monte Hunter) e non è chiaro se la gamba rotta di Geltrude faccia parte di un piano o sia una cosa del tutto casuale. Ma non credo che funzionerebbe in ogni caso, perché il racconto non racconta di questo, ma di un uomo costretto a mangiarsi la moglie. Dovendo narrare di questo la costruzione non risulta funzionale. Inoltre l'ambientazione è poco chiara: il momento storico e il motivo delle lamentele di Geltrude. Insomma, la costruzione del racconto non mi convince e sono d'accordo con quello che rileva David sul finale. Stilisticamente l'ho trovato poco autentico, ma è vero che non è affatto male. Pollice più che ni e spero di rileggerti presto!

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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#18 » mercoledì 8 marzo 2023, 16:13

AndreaCrevola ha scritto:Piacere di averti letto, Bruce.
Dal punto di vista della trama, il racconto sviluppa il rapporto tra l’uomo e la donna, quindi tema centrato. Il finale mi sembra tuttavia troppo precipitoso e comunicato male. Il fatto che viri sul soprannaturale è interessante, ma secondo me non è necessario. Questione di gusti, credo.
Il comportamento dell’uomo mi lascia perplesso: lascia moglie e figlia (!) nel bosco da soli, ma non percepisco le emozioni che prova e quindi anche le motivazioni profonde della sua decisione.
Forse il dialogo è un po’ troppo “as you know, bob”, ossia i parlanti sembrano ricordare aspetti della loro vita che servono più rivolti al lettore che alla loro comunicazione. Anche alcuni dettagli vanno in questa direzione (es. quando la donna elenca le altre vittime, le chiama per nome e cognome).
Un aspetto stilistico che non amo (ma ci sono passato anche io) sono i passaggi in cui il personaggio fa “la cronaca” dei suoi gesti. Rendono la scrittura spezzata e meno fluida. Toglierei anche tutti i verbi di percezione. Per esempio questa frase:

“Guardo il cielo fra le rade fronde dei pini: è limpido. Si notano le prime stelle ad est e la luna è ancora dietro al Monte Hunter.”

Potrebbe diventare:
“Nel cielo limpido, nel prime stelle a est e la luna dietro al Monte Hunter”


Le mazzate quelle belle! Mi sono un po' lanciato in questa avventura e sei vede. Leggendo gli altri racconti sto capendo diverse cose anche se probabilmente non abbastanza. Avrei dovuto prepararmi meglio. In realtà non che mi interessi la classifica, ma solo crescita personale quindi farò ancora qualche prova poi si vedrà. Noto che è molto difficile far trapelare la storia e il suo senso. C'è chi ha visto temporali (che non ci sono), chi ha visto figli (che non ci sono), molto cose che sembrano scontate invece non lo sono (io stesso ho fatto fatica a capire alcune frasi di altri autori validissimi eppure ripensandoci erano banali). Bisogna trovare il giusto mix di interesse, mistero e semplicità.

Ottimi spunti di riflessione. Il problema dell '"As you know Bob" sarà molto difficile da affrontare. Almeno il 90% di quello che ho letto lo presenta sia nei pensieri che nei dialoghi. Altro discorso per i verbi percettivi (che mi sono pure studiato). In realtà pensavo che qualcuno si potesse lasciare ma effettivamente meglio eluderli come da tuo consiglio. Grazie e buona gara!
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#19 » mercoledì 8 marzo 2023, 18:24

BruceLagogrigio ha scritto:
Le mazzate quelle belle! Mi sono un po' lanciato in questa avventura e sei vede. Leggendo gli altri racconti sto capendo diverse cose anche se probabilmente non abbastanza. Avrei dovuto prepararmi meglio. In realtà non che mi interessi la classifica, ma solo crescita personale quindi farò ancora qualche prova poi si vedrà. Noto che è molto difficile far trapelare la storia e il suo senso. C'è chi ha visto temporali (che non ci sono), chi ha visto figli (che non ci sono), molto cose che sembrano scontate invece non lo sono (io stesso ho fatto fatica a capire alcune frasi di altri autori validissimi eppure ripensandoci erano banali). Bisogna trovare il giusto mix di interesse, mistero e semplicità.

Ottimi spunti di riflessione. Il problema dell '"As you know Bob" sarà molto difficile da affrontare. Almeno il 90% di quello che ho letto lo presenta sia nei pensieri che nei dialoghi. Altro discorso per i verbi percettivi (che mi sono pure studiato). In realtà pensavo che qualcuno si potesse lasciare ma effettivamente meglio eluderli come da tuo consiglio. Grazie e buona gara!



Ciao Bruce,
ho riletto il racconto per capire perché avessi pensato che il personaggio avesse una figlia.
Premetto che - a monte di tutto - c'è stata una disattenzione da parte mia. Leggendo molti racconti a video, qualche dettaglio può sfuggire e ci si può fare un'idea sbagliata. Il senso del mio commento rimane, però.
Mi sono dato questa spiegazione, che magari ti può essere utile. Mi ha ingannato il fatto che PRIMA i due personaggi si parlino e POI scrivi che l'uno poggia a terra l'altra. Questo mi ha fatto pensare che ci fosse una terza persona. Se anziché:

“E dove cazzo vai?” chiede lei con quella sua voce stridula.

Avessi scritto

“E dove cazzo vai?” chiede Geltrude con quella sua voce stridula.

Avrei immediatamente identificato la donna con quella che ho ipotizzato essere una figlia. Vale come giustificazione? :-)

Più in generale, mia opinione, alla fine conta la scorrevolezza. I micro infodump ci possono anche stare, basta che siano naturali. Idem i verbi di percezione (anche se in prima persona sono più difficili da digerire, secondo me).
Poi questo è un gioco che ha le sue regole: magari con un'ora in più a disposizione, c'è tempo per una rilettura / riscrittura.

PS secondo me, il tuo è lo spirito giusto.

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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#20 » mercoledì 15 marzo 2023, 16:32

L'inquisitore ha scritto:Ciao Bruce, piacere di conoscerti! In qualità di inquisitore sono chiamato a dare l'ultima valutazione al tuo pezzo e ci siamo.
Per essere il primo racconto che dai in pasto a degli sconosciuti non è niente male. Rilevo uno stile ancora da sistemare, specialmente per le frasi fatte e alcuni dettagli involontariamente grotteschi. Altra cosa che non va nel racconto è l'assenza di obbiettivi interni, motivazioni rilevabili dal lettore. Molti dettagli sono del tutto inutili al racconto (le altre donne morte, i Burton, il monte Hunter) e non è chiaro se la gamba rotta di Geltrude faccia parte di un piano o sia una cosa del tutto casuale. Ma non credo che funzionerebbe in ogni caso, perché il racconto non racconta di questo, ma di un uomo costretto a mangiarsi la moglie. Dovendo narrare di questo la costruzione non risulta funzionale. Inoltre l'ambientazione è poco chiara: il momento storico e il motivo delle lamentele di Geltrude. Insomma, la costruzione del racconto non mi convince e sono d'accordo con quello che rileva David sul finale. Stilisticamente l'ho trovato poco autentico, ma è vero che non è affatto male. Pollice più che ni e spero di rileggerti presto!


Grazie, piacere mio. Analisi che va molto in profondità. Nell'essenza stessa della storia e nello sviluppo del personaggio. Da farci tesoro. Valuterò se sarà meglio prendere una pausa studio per poter fare qualcosa di meglio o partecipare anche al prossimo contest, una esperienza che ho trovato decisamente molto costruttiva. Cari saluti! Bruce.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Re: Non ti arrabbiare ma…

Messaggio#21 » lunedì 20 marzo 2023, 14:04

AndreaCrevola ha scritto:
BruceLagogrigio ha scritto:
Le mazzate quelle belle! Mi sono un po' lanciato in questa avventura e sei vede. Leggendo gli altri racconti sto capendo diverse cose anche se probabilmente non abbastanza. Avrei dovuto prepararmi meglio. In realtà non che mi interessi la classifica, ma solo crescita personale quindi farò ancora qualche prova poi si vedrà. Noto che è molto difficile far trapelare la storia e il suo senso. C'è chi ha visto temporali (che non ci sono), chi ha visto figli (che non ci sono), molto cose che sembrano scontate invece non lo sono (io stesso ho fatto fatica a capire alcune frasi di altri autori validissimi eppure ripensandoci erano banali). Bisogna trovare il giusto mix di interesse, mistero e semplicità.

Ottimi spunti di riflessione. Il problema dell '"As you know Bob" sarà molto difficile da affrontare. Almeno il 90% di quello che ho letto lo presenta sia nei pensieri che nei dialoghi. Altro discorso per i verbi percettivi (che mi sono pure studiato). In realtà pensavo che qualcuno si potesse lasciare ma effettivamente meglio eluderli come da tuo consiglio. Grazie e buona gara!



Ciao Bruce,
ho riletto il racconto per capire perché avessi pensato che il personaggio avesse una figlia.
Premetto che - a monte di tutto - c'è stata una disattenzione da parte mia. Leggendo molti racconti a video, qualche dettaglio può sfuggire e ci si può fare un'idea sbagliata. Il senso del mio commento rimane, però.
Mi sono dato questa spiegazione, che magari ti può essere utile. Mi ha ingannato il fatto che PRIMA i due personaggi si parlino e POI scrivi che l'uno poggia a terra l'altra. Questo mi ha fatto pensare che ci fosse una terza persona. Se anziché:

“E dove cazzo vai?” chiede lei con quella sua voce stridula.

Avessi scritto

“E dove cazzo vai?” chiede Geltrude con quella sua voce stridula.

Avrei immediatamente identificato la donna con quella che ho ipotizzato essere una figlia. Vale come giustificazione? :-)

Più in generale, mia opinione, alla fine conta la scorrevolezza. I micro infodump ci possono anche stare, basta che siano naturali. Idem i verbi di percezione (anche se in prima persona sono più difficili da digerire, secondo me).
Poi questo è un gioco che ha le sue regole: magari con un'ora in più a disposizione, c'è tempo per una rilettura / riscrittura.

PS secondo me, il tuo è lo spirito giusto.


Nessuna giustificazione ahah. No, seriamente, penso che se il lettore fraintende è 9\10 colpa dello scrittore! La voce stridula poteva essere facilmente associata a quella di un bambino; ed è altrettanto vero che non c'era un riferimento che il marito stesse tenendo in braccio la moglie e quindi la persona che stava appoggiando per terra poteva essere la loro bambina! Ci vuole molta più attenzione nello scrivere di quanto si potrebbe mai pensare. Saluti e grazie ancora!
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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