Il trofeo

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 febbraio con un tema del Campione in carica (ex aequo con Davide Mannucci) Andrea Lauro!
Graifus
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Il trofeo

Messaggio#1 » lunedì 20 febbraio 2023, 23:22

La serratura scattò, il fastidioso cigolio della porta ferì le orecchie di Vera.
Da settimane ricordava a Mauro che bisognava oliare i cardini, lui le rispondeva, sbuffando, di essere troppo occupato. "Come se lavorasse solo lui”, pensò, mentre si toglieva le scarpe. Era reduce da una giornata molto lunga in tribunale, i tacchi nelle ultime ore erano diventati una tortura.
D’improvviso, le cadde l’occhio sul parquet della camera: cosa ci facevano quei vetri a terra? Si rese conto, in un attimo, che si trattava del trofeo di tennis in cristallo che Mauro aveva vinto, negli anni Settanta, nientemeno che al Foro Italico. Era stato un bambino prodigio, una grande promessa del tennis italiano, poi la sua parabola si era arrestata per via di una frattura alla spalla. Lui teneva a quel trofeo come a una reliquia, simbolo di un altro futuro possibile.
A Vera si gelò il sangue: doveva essere stato un gatto, a fare il disastro. Si guardò intorno, per cercare le tracce del responsabile dell’orrendo crimine. Ma tutti e tre i mici dormivano, beati, nelle cucce disseminate nella stanza.

“Ciao, tesoro!” Una voce baritonale attraversò il corridoio.
“Ciao, amore”, rispose Vera, andandogli incontro. Lo incrociò sul vano della porta della loro camera da letto, e lo fermò con il suo corpo, allacciandogli le braccia intorno al collo. “Com’è andata la giornata?” Mauro sentì sul torace i seni di Vera, e il suo fiato scaldargli l’orecchio. “Si preannuncia una serata interessante”, pensò: in effetti, la moglie era ancora una gran bella donna, e a lui parve di sentire qualcosa, dell’ardore di un tempo, attraversagli l’addome.
Le appoggiò la mano destra sul sedere, la sinistra ancora saldata alla ventiquattrore, quando lei mugolò: “Tesoro, non ti arrabbiare, ma…”
Mauro si scostò, interdetto: “Cosa c’è?”
“Niente… cioè, sì, è successa una cosa… prometti che non ti arrabbi, amore?”
“Tesoro, mi fai preoccupare… è grave?” disse l’uomo, sorridendo.
“No… non proprio grave…”
“Che succede, amore?”
“Il gatto…”
“Cosa è successo al gatto? E poi, quale gatto? Ne abbiamo tre!”
“Eh, appunto, non so quale…”
“Beh?” Mauro aveva cambiato espressione, una ruga iniziò a traversargli la fronte.
“Tesoro, non so come sia successo, io non c’ero!… Ma un gatto… ha fatto un danno…”
“Cioè? Vera, mi sto innervosendo, non cincischiare!”
“Ma tu non arrabbiarti, però, che ti fa male!”
“Mi arrabbio sì, se la fai così lunga…Dai, avanti!…E fammi entrare, che intanto mi tolgo la giacca e le scarpe” aggiunse, provando a spingerla dolcemente da un lato per entrare in camera.
Vera si irrigidì, impedendogli il passaggio.
“Ha fatto cadere il tuo trofeo”, gli disse, tutto d’un fiato.
Mauro impallidì. “Chi?… Come?… Oh, porc… quel cazzo di gatto, te l’avevo detto, io, che non ne volevo di animali in casa!”
“Ma cosa stai dicendo? Se il terzo gatto l’hai voluto tu!”
“Beh, ormai ne avevamo due! I TUOI due…Pippo è il MIO gatto, e sicuramente non è stato lui. Sarà stato il tuo preferito, quel roscio infame, che tira giù tutti i soprammobili per dispetto!”
“Mauro, ora stai esagerando! E non parlare così di Spritz.”
“Ma se è un deficiente!”
“Non usare quel tono, mi sembra quando parlavi così di Federico…”
“Che c’entra nostro figlio, adesso?”
“Beh, gli davi sempre del deficiente, e alla fine… lui si comportava da deficiente!”
“Ah, certo, adesso è colpa mia se tuo figlio ci ha messo otto anni a fare il liceo… l’ha fatto per non contraddirmi!”
“Ti ricordo che Fede è anche tuo figlio” sibilò Vera. Poi aggiunse, conciliante: “lo so che ci tenevi tanto al trofeo, ma…”

“Ma… ma un cazzo, qui ormai i gatti la fanno da padroni, manco con tuo figlio eri così attenta e devota, anzi, con lui eri sempre nervosa, con la scusa del lavoro…. Coi gatti, invece, guai, agli ordini! … Per non dire che, da quando ci sono loro, tu… mah, non farmi parlare, va’!”
“Io cosa? Invece no, parla, parla, voglio proprio sentire…” La voce di Vera si fece più stridula, mentre si scostava per lasciarlo passare. Voleva godersi la scena, a questo punto.
“Ma tu guarda… in mille pezzi… ‘Foro Italico, Trofeo Juniores 1971, Mauro Barberini’. Solo la targhetta in ottone è rimasta. Che merda…”
“Sto ancora aspettando: cos’altro succede, da che ci sono loro?” Lo apostrofò Vera, la voce ormai quasi metallica.
Mauro emise un urlo strozzato. Si era tagliato con una scheggia di vetro. La guardò, rabbioso, e notò che la moglie aveva uno sguardo insolitamente freddo. Non si trattenne: “Vuoi proprio saperlo? Succede che tu preferisci dormire abbracciata a un felino di cinque chili, piuttosto che a me!”

Vera sentì le orecchie avvampare.
Pensò alla distanza che si era scavata fra loro, per far posto a una folla di stagiste, colleghe o segretarie. Ai suoi anni di silenzio e accondiscendenza, in nome della famiglia. Alla solitudine, alla tristezza, allo schifo che provava le rare volte in cui le capitava di fare sesso con lui.
Pensò all’altro uomo che, da due anni, l’aveva riportata in vita. Sorrise.
“Tesoro, non ti arrabbiare, ma… c’è dell’altro.”



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antico
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Re: Il trofeo

Messaggio#2 » lunedì 20 febbraio 2023, 23:25

Ciao Paola! Parametri tutti ok, divertiti in questa ANDREA LAURO EDITION!

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GiulianoCannoletta
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Re: Il trofeo

Messaggio#3 » mercoledì 22 febbraio 2023, 19:52

Ciao Paola, piacere di aver letto il tuo racconto!
La storia è piacevole e sei stata brava nel far emergere la spocchia del marito senza trasformarlo in macchietta, tanto che nel finale l'empatia con la protagonista è solida e proviamo soddisfazione nell'ultima rivelazione.
Ci sono alcuni aspetti che secondo me si potrebbero migliorare.

[Mauro sentì sul torace i seni di Vera, e il suo fiato scaldargli l’orecchio. “Si preannuncia una serata interessante”, pensò: in effetti...]

In questo paragrafo siamo nel punto di vista del marito, mentre nel resto del racconto seguiamo quello di Vera. Il mio consiglio è, specie in raconti così brevi, di mantenere un unico punto di vista, aiuta il lettore nell'immedesimazione.
Per rendere la focalizzazione nel punto di vista ancora più profonda, si potrebbero anche eliminare espressioni come “si rese conto”, “sentì” e simili, che fanno un po' da filtro tra il lettore e il personaggio.
Queste le mie osservazioni sullo stile del racconto, spero di esserti stato utile!
A rileggerci presto.
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

Graifus
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Re: Il trofeo

Messaggio#4 » giovedì 23 febbraio 2023, 20:47

Grazie mille, condivido le sottolineature sullo stile, quando non si ha il tempo per una revisione “a freddo”… ahimé, capita.
Buona serata, vado a leggerti!

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Pretorian
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Re: Il trofeo

Messaggio#5 » giovedì 23 febbraio 2023, 21:17

Ciao, Paola e piacere di leggerti. Allora, la storia parte da uno spunto interessante, che è quello di far emergere la crisi di una coppia da un banale incidente quotidiano, ma si perde in una gestione non ottimale degli spazi a disposizione. Da un lato, infatti, abbiamo ua parte centrale eccessiva e lentissima, in cui in pratica non succede nien'taltro che un battibecco trai due coniugi, che forse vorrebbe sottolineare questa crisi, ma che in realtà non fornisce alcuna informazione sostanziale e occupa caratteri preziosi. Per contro, l'epifania finale viene affidata a un pensiero di vera che finisce per diventare un non troppo celato intervento diretto dell'autore, che sintetizza in due righe quello che avrebbe meritato ben più spazio, mentre il finale è monco, con la frase di vera che non si completa e quindi, per la brevità dell'epifania, non ci permette di sapere cosa sia quello che deve diere al marito.
Per quanto riguarda lo stile, il PDV ballerino, che passa da Vera a Mauro senza soluzione di continuità, rende il testo confuso e fa si che anche le parti che non sono occupate dal battibecco, risultino ugualmente inefficaci.

Peccato.

Alla prossima!

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Domenico
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Re: Il trofeo

Messaggio#6 » sabato 25 febbraio 2023, 22:17

Ciao Paola!
Il racconto è divertente, traspare molto bene la vita e i problemi di coppia dei due protagonisti. Brava!
Però, a mio parere, c'è qualche pecca, tipo:
--D'improvviso--
Da lettore, non mi piace leggere queste espressioni. Mi sarebbe piaciuto di più, per esempio, che lei a piedi nudi, si tagliasse con il vetro e quindi avrebbe visto il trofeo rotto.
Mentre la parte centrale con il dialogo è per me troppo lenta e con espressioni troppo 'pulite'. Io se sono arrabbiato è difficile che riesca ad articolare un pensiero in modo compiuto :-)


A rileggerti presto!
In bocca al lupo per l'edition

Ciao
Dom
Ultima modifica di Domenico il domenica 26 febbraio 2023, 18:38, modificato 1 volta in totale.
„Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate.“

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Pietro D'Addabbo
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Re: Il trofeo

Messaggio#7 » domenica 26 febbraio 2023, 18:27

Ciao Paola, piacere di leggerti.

La donna protagonista prima si scusa con il marito per aver rotto un trofeo a cui lui teneva, poi per ripicca si vendica rivelando ben altro genere di rottura nella coppia. Il tutto mi sembra ben scritto, a parte il salto di pdv che ti hanno già segnalato.
Mi manca un po' la molla scatenante della rivelazione finale. I due hanno un figlio più che ventenne, dunque una lunga convivenza alle spalle, e anche il tradimento è storia 'consolidata' visto che va avanti da due anni. Che bastino poche parole dure rivolte ad un gatto non mi convince, ma probabilmente è solo il mio punto di vista su questo genere di eventi e non una vera carenza del racconto.
Buona prova.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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BruceLagogrigio
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Re: Il trofeo

Messaggio#8 » domenica 26 febbraio 2023, 20:37

Ciao Paola, è stato molto bello leggere il tuo testo.
In prima persona (narratore saltellante). Passato remoto. Ambientazione moderna, casa familiare.
Bel finale. Sembra che i gatti la facciano da padrona! Lo scambio di battute benché lungo non annoia. Si percepisce sempre tensione e si intuisce qualcosa nel matrimonio.
Piccolissime cose da migliorare, mio modesto parere.
"Come se lavorasse solo lui”, pensò (avrei tolto le virgolette con il pensato.
Troppi tre punti di sospensione...
Personalmente a me non piace quando il punto di vista passa da un personaggio nella stessa frase.
Comunque scritto bene e molto piacevole. Finale molto bello, come idea e come realizzazione. Complimenti!
Bruce Lagogrigio.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

Graifus
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Re: Il trofeo

Messaggio#9 » domenica 26 febbraio 2023, 21:12

Pietro D'Addabbo ha scritto:Ciao Paola, piacere di leggerti.

La donna protagonista prima si scusa con il marito per aver rotto un trofeo a cui lui teneva, poi per ripicca si vendica rivelando ben altro genere di rottura nella coppia. Il tutto mi sembra ben scritto, a parte il salto di pdv che ti hanno già segnalato.
Mi manca un po' la molla scatenante della rivelazione finale. I due hanno un figlio più che ventenne, dunque una lunga convivenza alle spalle, e anche il tradimento è storia 'consolidata' visto che va avanti da due anni. Che bastino poche parole dure rivolte ad un gatto non mi convince, ma probabilmente è solo il mio punto di vista su questo genere di eventi e non una vera carenza del racconto.
Buona prova.


Ciao Pietro, e grazie del tuo commento. In effetti era mia intenzione descrivere una coppia che da anni non comunica più se non in modo molto formale e ipocrita, in cui un piccolo evento come un trofeo rotto innesca una lenta discesa verso un punto di non ritorno che, in realtà, avrebbero dovuto già affrontare da anni. Quindi le parole rivolte al gatto hanno un enorme sottotesto, e lui che osa criticare lei (attraverso il gatto) dopo anni di infedeltà e di falsa accondiscendenza è la miccia che fa detonare la rivelazione definitiva. Questo, nelle mie intenzioni… forse non sono riuscita a renderlo adeguatamente.
A presto leggerti

Graifus
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Re: Il trofeo

Messaggio#10 » domenica 26 febbraio 2023, 21:16

BruceLagogrigio ha scritto:Ciao Paola, è stato molto bello leggere il tuo testo.
In prima persona (narratore saltellante). Passato remoto. Ambientazione moderna, casa familiare.
Bel finale. Sembra che i gatti la facciano da padrona! Lo scambio di battute benché lungo non annoia. Si percepisce sempre tensione e si intuisce qualcosa nel matrimonio.
Piccolissime cose da migliorare, mio modesto parere.
"Come se lavorasse solo lui”, pensò (avrei tolto le virgolette con il pensato.
Troppi tre punti di sospensione...
Personalmente a me non piace quando il punto di vista passa da un personaggio nella stessa frase.
Comunque scritto bene e molto piacevole. Finale molto bello, come idea e come realizzazione. Complimenti!
Bruce Lagogrigio.


Grazie Bruce! Pienamente d’accordo, il cambio di punto di vista è stato un errore. Sono contenta che tu abbia inteso il sottotesto di una vita matrimoniale logora, in cui le comunicazioni avvengono su argomenti apparentemente futili e tangenziali per non affrontare i problemi veri. Grazie del tuo commento e delle sottolineature di stile, a presto leggerti.

Graifus
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Re: Il trofeo

Messaggio#11 » domenica 26 febbraio 2023, 21:24

Domenico ha scritto:Ciao Paola!
Il racconto è divertente, traspare molto bene la vita e i problemi di coppia dei due protagonisti. Brava!
Però, a mio parere, c'è qualche pecca, tipo:
--D'improvviso--
Da lettore, non mi piace leggere queste espressioni. Mi sarebbe piaciuto di più, per esempio, che lei a piedi nudi, si tagliasse con il vetro e quindi avrebbe visto il trofeo rotto.
Mentre la parte centrale con il dialogo è per me troppo lenta e con espressioni troppo 'pulite'. Io se sono arrabbiato è difficile che riesca ad articolare un pensiero in modo compiuto :-)

A rileggerti presto!
In bocca al lupo per l'edition

Ciao
Dom




Grazie Domenico per il tuo commento. Non ho fatto tagliare lei col vetro perché ho usato questo espediente per il marito… rispetto al dialogo centrale, spiego quella che era la mia intenzione narrativa: si tratta di una coppia che di fatto NON parla, che da anni non comunica più, se non in modo molto formale e ipocrita, figurati se esprime un conflitto in modo diretto! È in questo faticoso e ormai consunto equilibrio che un piccolo evento come un trofeo rotto innesca una lenta discesa verso un punto di non ritorno che, in realtà, avrebbero dovuto già affrontare da anni. Quindi le parole rivolte al gatto hanno un enorme sottotesto, e lui che osa criticare lei (attraverso il gatto) dopo anni di infedeltà e di falsa accondiscendenza è la miccia che fa detonare la rivelazione definitiva, che avverrà con una sorta di freddo sarcasmo, più che con rabbia. Questo, nelle mie intenzioni… forse non sono riuscita a renderlo adeguatamente.
A presto leggerti

Graifus
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Re: Il trofeo

Messaggio#12 » domenica 26 febbraio 2023, 21:41

Pretorian ha scritto:Ciao, Paola e piacere di leggerti. Allora, la storia parte da uno spunto interessante, che è quello di far emergere la crisi di una coppia da un banale incidente quotidiano, ma si perde in una gestione non ottimale degli spazi a disposizione. Da un lato, infatti, abbiamo ua parte centrale eccessiva e lentissima, in cui in pratica non succede nien'taltro che un battibecco trai due coniugi, che forse vorrebbe sottolineare questa crisi, ma che in realtà non fornisce alcuna informazione sostanziale e occupa caratteri preziosi. Per contro, l'epifania finale viene affidata a un pensiero di vera che finisce per diventare un non troppo celato intervento diretto dell'autore, che sintetizza in due righe quello che avrebbe meritato ben più spazio, mentre il finale è monco, con la frase di vera che non si completa e quindi, per la brevità dell'epifania, non ci permette di sapere cosa sia quello che deve diere al marito.
Per quanto riguarda lo stile, il PDV ballerino, che passa da Vera a Mauro senza soluzione di continuità, rende il testo confuso e fa si che anche le parti che non sono occupate dal battibecco, risultino ugualmente inefficaci.

Peccato.

Alla prossima!


Concordo, l’ho già detto, sull’errore del cambio di punto di vista in un passaggio.

Non ripeto ciò che ho già scritto a chi ha posto delle domande sulla parte centrale. Rispetto la tua opinione, ma non la condivido appieno. Credo che forse bisogna avere una certa esperienza di vite coniugali che si incistano in  “battibecchi” pur di non aprire conflitti veri, per cogliere il sottotesto. Per mestiere, oltre che per età, conosco purtroppo molte situazioni simili.

Quanto al finale, lasciato volutamente in sospeso (o “monco”), mi pareva evidente che fosse la rivelazione della relazione extraconiugale di Vera, tenuta celata come peraltro le tante, precedenti, di Mauro, in nome della famiglia “Mulino Bianco”. Ho quindi scelto di non dirlo, volendo avevo i caratteri per farlo.

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Domenico
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Re: Il trofeo

Messaggio#13 » domenica 26 febbraio 2023, 22:54

Graifus ha scritto:
Domenico ha scritto:Ciao Paola!
Il racconto è divertente, traspare molto bene la vita e i problemi di coppia dei due protagonisti. Brava!
Però, a mio parere, c'è qualche pecca, tipo:
--D'improvviso--
Da lettore, non mi piace leggere queste espressioni. Mi sarebbe piaciuto di più, per esempio, che lei a piedi nudi, si tagliasse con il vetro e quindi avrebbe visto il trofeo rotto.
Mentre la parte centrale con il dialogo è per me troppo lenta e con espressioni troppo 'pulite'. Io se sono arrabbiato è difficile che riesca ad articolare un pensiero in modo compiuto :-)

A rileggerti presto!
In bocca al lupo per l'edition

Ciao
Dom




Grazie Domenico per il tuo commento. Non ho fatto tagliare lei col vetro perché ho usato questo espediente per il marito… rispetto al dialogo centrale, spiego quella che era la mia intenzione narrativa: si tratta di una coppia che di fatto NON parla, che da anni non comunica più, se non in modo molto formale e ipocrita, figurati se esprime un conflitto in modo diretto! È in questo faticoso e ormai consunto equilibrio che un piccolo evento come un trofeo rotto innesca una lenta discesa verso un punto di non ritorno che, in realtà, avrebbero dovuto già affrontare da anni. Quindi le parole rivolte al gatto hanno un enorme sottotesto, e lui che osa criticare lei (attraverso il gatto) dopo anni di infedeltà e di falsa accondiscendenza è la miccia che fa detonare la rivelazione definitiva, che avverrà con una sorta di freddo sarcasmo, più che con rabbia. Questo, nelle mie intenzioni… forse non sono riuscita a renderlo adeguatamente.
A presto leggerti


Ciao Paola,
grazie per aver rispoto. Adesso capisco meglio le tue intezioni.
A rileggerci presto!
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ciao
Dom
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Shanghai Kid
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Re: Il trofeo

Messaggio#14 » lunedì 27 febbraio 2023, 22:12

Ciao Paola,
piacere di averti letta.
Il tuo racconto è godibile, sia da un punto di vista della trama che da quello dello stile. Il racconto c’è e funziona, però, ecco, non “mi ha dato niente”. È un compito ben eseguito, però non mi è arrivato fino in fondo in nessuno dei modi in cui di solito mi arrivano i racconti.
Non averne a male, penso che potessi “osare” un po’ di più, ecco tutto.
A rileggerti presto,
Elisa

StefanoGalardini
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Re: Il trofeo

Messaggio#15 » martedì 28 febbraio 2023, 10:37

Buongiorno Graifus!
il tuo è il racconto di un momento di implosione e in questo hai centrato perfettamente l'atmosfera: la distruzione del premio fa da premessa e immagine tangibile all'infrangersi del loro rapporto, funestato da mille piccole crepe. Hai reso molto bene come in prima battuta anche una coppia che sta per implodere sembri in tutto e per tutto una coppia come tante. E qui sta a parer mio il vero punto di forza di un racconto che rimane però un po' tutto lì: non ci sono grosse rivelazioni, né la situazione è la metafora di un altro tipo di messaggio. Il racconto si esaurisce nella cronaca e dalle premesse che hai messo sulla pagina mi aspettavo qualcosa di più. Come pensare di avere del gelato in frigo e scoprire una volta arrivato a casa che l'ha già mangiato qualcun altro!
Ovviamente parlo di gusto personale e commento sempre in quest'ottica. Riguardo alle minuzie tecniche dei punti di vista, non mi hanno dato fastidio, è vero che ci sono delle regole, ma la più importante di tutte in letteratura è "basta che funzioni". E il tuo racconto, nonostante le mie personali aspettative, funziona!

Graifus
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Re: Il trofeo

Messaggio#16 » martedì 28 febbraio 2023, 11:07

Grazie mille Stefano!
In effetti la rivelazione non c’è, o meglio, è soltanto annunciata, o minacciata, nel secondo “tesoro non ti arrabbiare, ma…”, preludio del colpo di scena per cui lei rivelerà che ha un altro e che la loro storia è finita. Ma forse andava seminato meglio, e prima, questo finale! Speriamo di farcela, a farti trovare il gelato, la prossima volta!
PS: E grazie per il garbo con cui hai espresso le tue sottolineature. Apprezzo sempre la sincerità specie se accompagnata alla gentilezza!

A presto leggerti,
Paola

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SarahSante
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Re: Il trofeo

Messaggio#17 » martedì 28 febbraio 2023, 19:55

Ciao Paola,
intanto il mio gatto si chiama Spritz quindi già per questo motivo ho apprezzato il tuo racconto ;) Per il resto hai reso bene la dinamica di una coppia di lungo corso incollata da mille cose quotidiana ma con un voragine scavata in mezzo. Ci sono delle sbavature che, se evitate, avrebbe migliorato il testo. Oltre al cambio di punto di vista che già ti hanno fatto notare, avresti potuto inserire prima la questione della mancanza di sesso visto che quando lui arriva sembra che la situazione tra i due sia tutt'altro e la presenza di stagiste ecc sembra incongruente con il marito che le rinfaccia che lei dorma abbracciata al gatto. Ma, a parte questi particolari, il racconto a me è piaciuto

Graifus
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Re: Il trofeo

Messaggio#18 » martedì 28 febbraio 2023, 20:04

Ciao Sarah,
Hai ragione, ti ringrazio per le utili sottolineature.
PS: Anche il mio gatto “reale” è Spritz!

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SarahSante
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Re: Il trofeo

Messaggio#19 » mercoledì 1 marzo 2023, 20:03

No dai, che coincidenza ;)

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Il Saggio
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Re: Il trofeo

Messaggio#20 » giovedì 9 marzo 2023, 20:47

Ciao Paola

Ho trovato buona l'idea di sviluppare un conflitto di coppia discutendo di qualcosa di banale come un trofeo e dei gatti. E un modo conclamato di utilizzare un terzo elemento come sottotesto di qualcosa che non si riesce a dire apertamente e di fatto drammaturgicamente sei sulla buona strana. Ci sono però elementi da sgrezzare che contraddicono l'idea di conflittualità che volevi dare alla scena. La ragazza ha un atteggiamento troppo conciliante che dissimula male il suo segreto da fornicatrice. Anche la chiosa è troppo "sopra testo" o "on the nose" come direbbero gli americani. Questo racconto ha un buon potenziale, ma ci sarebbe ancora del lavoro da fare per sistemarlo.

Per me un pollice verso l'alto con qualche problema di convergenza

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