L'isola del tesoro

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 febbraio con un tema del Campione in carica (ex aequo con Davide Mannucci) Andrea Lauro!
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Michael Dag
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L'isola del tesoro

Messaggio#1 » martedì 21 febbraio 2023, 0:15

Fa caldo. Diavolo se fa caldo.
Aveva ragione Spugna, almeno una fiasca d'acqua dovevo portarmela.
Non importa, non resterò a lungo su questo scoglio. Giusto il tempo di finire il lavoro, alla fine scavare una buca non è sto granché, nonostante il dolore al fianco.
Dai, altre quattro palate, ormai sono in fondo.
Questa è roba mia, col cazzo che la lascio agli altri. No, assolutamente no, è mia, e mia rimane. Sono il capitano, ho i miei privilegi, dopotutto.
La ciurma ha avuto la sua giusta parte, se la godranno come meglio credono.
E poi qui la terra è molto morbida e leggera. Si scava che è un piacere, all'ombra di queste palme.
Che bello il bagnasciuga… quel confine tra un mondo e un altro, quel misto di acqua e terra, il posto dove il sole picchia di più, ma basta chinarsi per rinfrescarsi con l'acqua dell'oceano.
Meglio allargare la buca ancora un po', tanto scavo volentieri. Sto sanguinando parecchio, ma che importa?
È stata una bella battaglia. La migliore della mia vita, sono fiero di dirlo. Sapevo che sarebbe stata dura, lo sapevamo tutti, eppure siamo andati avanti. Che bella, la mia ciurma. Tutta gente rispettabile, eh! Onorevole e valorosa. Lo devo ammettere, sono un capitano fortunato.
Abbiamo vinto. A caro prezzo, lo devo ammettere, ma abbiamo vinto.
Ah, ormai ci siamo, direi che la buca è fonda abbastanza. Il forziere è bello grosso, non credevo.
Proviamo…
Sì! È perfetta per il forziere!
È… perché il mondo gira?
Ahahahah, ma dai! Sono cascato in terra come un frutto maturo! Meno male che c'è la sabbia, altrimenti sai che craniata…
Il dolore sta sparendo… tutto sta sparendo…
Non importa, l'importante è che è andato tutto bene, come doveva andare. È stata una bella battaglia, con tante scene di eroismo da entrambe le parti. La foschia mattutina che si mescola col fumo dei cannoni, l'alba che illumina le lame delle sciabole e dei pugnali, i canti per darsi coraggio e le grida del combattimento.
L'ultima, eroica, battaglia.
Sono stato un buon capitano e ho avuto una buona ciurma.
Che dire? Abbiamo combattuto e saccheggiato, riso e pianto, rubato e donato. Abbiamo scolato botti intere di rum e fatto la fame, patito il freddo della notte e il caldo del sole rovente. Abbiamo scopato le puttane di tutti i porti e ci siamo fatti rubare il cuore da una puttana, in ogni porto.
Mi mancheranno queste cose. Mi mancheranno davvero, ma ora sono qui, con te, esattamente dove dovrei essere.
Tu, misera cassa di legno tarlato, che sei sempre stata mezza vuota.
Da quando ti ho trovata nella cabina di quel relitto abbandonato al largo ti ho sempre odiata, non riuscivo mai a riempirti. Eppure, ne ho saccheggiati di vascelli e velieri, e tenevo sempre per me la maggior parte del bottino. Eppure eri sempre vuota, ai miei occhi.
Eppure adesso sei qui, piena di tutto ciò che ho avuto.
La vecchia bussola di Ramon, che lo sa il diavolo perché, segna l'ovest invece che il nord. Il pugnale di Fernando, che vantava di aver aperto il cuore di mille avversari, era un piacere ascoltare le sue millanterie. Quella fiasca di vinaccio che quel tenente inglese ha mi ha fatto avere per non averlo gettato a mare, e faceva pure schifo. Quel manifesto col mio volto abbozzato a matita, che il governo ha sparso nelle locande con un taglia, nella speranza di catturarmi.
Eccoti qui, tesoro mio. Nelle ultime ore della mia vita, quando le mie budella si contorcono e i miei polmoni sputano sangue. Quando la vista si appanna e le forze mi abbandonano. Quando la mia nave, la mia casa, si allontana da questo scoglio in mezzo all'oceano. Sono stato un buon capitano e ho avuto una bella ciurma. Hanno rispettato la mia scelta. Forse non tutti l'hanno capita, ma l'hanno rispettata.
Ti chiedo scusa, tesoro mio. Non ti ho reso famoso come avrei voluto. Sei solo una cassa tarlata, piena di vecchi ricordi, di vetri rotti e fogli macchiati. Sei sepolta in un isolotto sperduto, e forse volevi di più. Forse lo meritavi, di più.
Ma non sta a noi decidere come essere ricordati.
Goditi l'ombra delle palme, il tepore della sabbia e il tramonto sul bagnasciuga.
Io ho ancora mezza bottiglia di rum, tanti ricordi con cui fare i conti e un'ultima pallottola nella pistola.



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antico
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Re: L'isola del tesoro

Messaggio#2 » martedì 21 febbraio 2023, 0:17

Ciao Michael! Tutto ok con i parametri, buona ANDREA LAURO EDITION!

alexandra.fischer
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Re: L'isola del tesoro

Messaggio#3 » mercoledì 22 febbraio 2023, 14:19

Tema centrato Un capitano di mare approda su un’isola con una cassa e il Lettore pensa contenga un tesoro del solito tipo, oro e gemme. Invece contiene ricordi di un compagno d’arme, di un prigioniero graziato, e del ritratto del capitano con tanto di taglia. Bella la rievocazione della lunga vita avventurosa del capitano, fra battaglie, rum e meretrici, il tutto fatto rivolgendosi alla cassa. Il finale è tragico, perché il capitano, oltre a sotterrare la cassa, sta per suicidarsi. Manca il motivo di fondo, perché ha pur sempre l’amico Spugna, ma la storia è piena di avventure e godibile.

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Gennibo
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Re: L'isola del tesoro

Messaggio#4 » domenica 26 febbraio 2023, 10:38

Ciao Michael e piacere di averti letto, ho apprezzato come hai gestito la doppia scansione tra i ricordi e il tragico presente del pirata, il tuo è il racconto struggente di un umano disperato giunto alla fine della sua vita. L'ultimo atto di un umano che sa di avere poco tempo e lo usa per fare ciò che in qualche modo lo rappresenta. L'unica cosa che mi lascia perplessa è come la sua ciurma possa averlo lasciato morire da solo.
Comunque, per me una buona prova.

Graifus
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Re: L'isola del tesoro

Messaggio#5 » lunedì 27 febbraio 2023, 23:49

Michael Dag ha scritto:Fa caldo. Diavolo se fa caldo.
Aveva ragione Spugna, almeno una fiasca d'acqua dovevo portarmela.
Non importa, non resterò a lungo su questo scoglio. Giusto il tempo di finire il lavoro, alla fine scavare una buca non è sto granché, nonostante il dolore al fianco.
Dai, altre quattro palate, ormai sono in fondo.
Questa è roba mia, col cazzo che la lascio agli altri. No, assolutamente no, è mia, e mia rimane. Sono il capitano, ho i miei privilegi, dopotutto.
La ciurma ha avuto la sua giusta parte, se la godranno come meglio credono.
E poi qui la terra è molto morbida e leggera. Si scava che è un piacere, all'ombra di queste palme.
Che bello il bagnasciuga… quel confine tra un mondo e un altro, quel misto di acqua e terra, il posto dove il sole picchia di più, ma basta chinarsi per rinfrescarsi con l'acqua dell'oceano.
Meglio allargare la buca ancora un po', tanto scavo volentieri. Sto sanguinando parecchio, ma che importa?
È stata una bella battaglia. La migliore della mia vita, sono fiero di dirlo. Sapevo che sarebbe stata dura, lo sapevamo tutti, eppure siamo andati avanti. Che bella, la mia ciurma. Tutta gente rispettabile, eh! Onorevole e valorosa. Lo devo ammettere, sono un capitano fortunato.
Abbiamo vinto. A caro prezzo, lo devo ammettere, ma abbiamo vinto.
Ah, ormai ci siamo, direi che la buca è fonda abbastanza. Il forziere è bello grosso, non credevo.
Proviamo…
Sì! È perfetta per il forziere!
È… perché il mondo gira?
Ahahahah, ma dai! Sono cascato in terra come un frutto maturo! Meno male che c'è la sabbia, altrimenti sai che craniata…
Il dolore sta sparendo… tutto sta sparendo…
Non importa, l'importante è che è andato tutto bene, come doveva andare. È stata una bella battaglia, con tante scene di eroismo da entrambe le parti. La foschia mattutina che si mescola col fumo dei cannoni, l'alba che illumina le lame delle sciabole e dei pugnali, i canti per darsi coraggio e le grida del combattimento.
L'ultima, eroica, battaglia.
Sono stato un buon capitano e ho avuto una buona ciurma.
Che dire? Abbiamo combattuto e saccheggiato, riso e pianto, rubato e donato. Abbiamo scolato botti intere di rum e fatto la fame, patito il freddo della notte e il caldo del sole rovente. Abbiamo scopato le puttane di tutti i porti e ci siamo fatti rubare il cuore da una puttana, in ogni porto.
Mi mancheranno queste cose. Mi mancheranno davvero, ma ora sono qui, con te, esattamente dove dovrei essere.
Tu, misera cassa di legno tarlato, che sei sempre stata mezza vuota.
Da quando ti ho trovata nella cabina di quel relitto abbandonato al largo ti ho sempre odiata, non riuscivo mai a riempirti. Eppure, ne ho saccheggiati di vascelli e velieri, e tenevo sempre per me la maggior parte del bottino. Eppure eri sempre vuota, ai miei occhi.
Eppure adesso sei qui, piena di tutto ciò che ho avuto.
La vecchia bussola di Ramon, che lo sa il diavolo perché, segna l'ovest invece che il nord. Il pugnale di Fernando, che vantava di aver aperto il cuore di mille avversari, era un piacere ascoltare le sue millanterie. Quella fiasca di vinaccio che quel tenente inglese ha mi ha fatto avere per non averlo gettato a mare, e faceva pure schifo. Quel manifesto col mio volto abbozzato a matita, che il governo ha sparso nelle locande con un taglia, nella speranza di catturarmi.
Eccoti qui, tesoro mio. Nelle ultime ore della mia vita, quando le mie budella si contorcono e i miei polmoni sputano sangue. Quando la vista si appanna e le forze mi abbandonano. Quando la mia nave, la mia casa, si allontana da questo scoglio in mezzo all'oceano. Sono stato un buon capitano e ho avuto una bella ciurma. Hanno rispettato la mia scelta. Forse non tutti l'hanno capita, ma l'hanno rispettata.
Ti chiedo scusa, tesoro mio. Non ti ho reso famoso come avrei voluto. Sei solo una cassa tarlata, piena di vecchi ricordi, di vetri rotti e fogli macchiati. Sei sepolta in un isolotto sperduto, e forse volevi di più. Forse lo meritavi, di più.
Ma non sta a noi decidere come essere ricordati.
Goditi l'ombra delle palme, il tepore della sabbia e il tramonto sul bagnasciuga.
Io ho ancora mezza bottiglia di rum, tanti ricordi con cui fare i conti e un'ultima pallottola nella pistola.


Ciao Michael Dag,
Il tuo racconto mi è piaciuto, mi sono immaginata che questo Capitano fosse ormai stanco di saccheggiare e guerreggiare, e si fosse fatto abbandonare su quell'isola dalla ciurma e dal suo amato Spugna, abbracciato al suo agalmatico teosoro, proprio per morire. Una specie di cimitero degli elefanti: è vecchio, è stanco, preferisce morire coi suoi ricordi, in un bel posto vicino al mare, piuttosto che sbudellato da qualche nemico o, peggio, di vecchiaia, mezzo alcolizzato.
In fondo l'ultimo atto eroico di un uomo, che affronta la morte con i suoi tesori, che sono appunto tesori solo per lui.
Affascinante, suggestivo, con una vena malinconica.
Molto bene.
A presto rileggerti, Paola

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Polly Russell
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Re: L'isola del tesoro

Messaggio#6 » martedì 28 febbraio 2023, 1:03

Ciao Dag. Allora, ho mentalmente diviso in tre parti il tuo pezzo. Abbiamo la parte iniziale, che ci presenta il protagonista. Chi è, cosa fa e cosa faceva. E ci riesce anche abbastanza bene, anche se avrei evitato “Spugna” che è un po’ come scrivere un Western e chiamare un personaggio “Tex”. Da lì in poi è inevitabile che io mi figuri il capitano con lunghi boccoli neri, baffetti appuntiti e un uncino al posto della mano.
La seconda parte è la sua interiorità, la motivazione. Il perché ha fatto le scelte che ha fatto e l’accettazione del dove lo porteranno. Questa parte è quella più debole, dal mio punto di vista. Si dilunga un po’ troppo e ci avrei visto bene dei dialoghi. È su un atollo in mezzo al nulla e sta schiattando, chi gli vieta di parlare a voce alta? Soprattutto la risata. Per quanto io stia facendo un monologo interiore, è abbastanza improbabile che immagini di ridere.
La terza parte è la migliore, è anche commovente. Mostra il pirata per l’uomo che è, scevro dal suo personaggio. Mostra i valori e gli affetti che sono diventati il vero tesoro per cui avere un ossessione, tanto per parafrasare Capitan Sparrow.
Il tema è centrato e declinato in modo davvero originale, ho già letto un altro racconto declinato allo stesso modo, in questa edition, se non lo avessi fatto il tuo mi avrebbe davvero colto di sorpresa, perché maie poi mai nella vita, avrei pensato a “tesoro” come a un vero e proprio tesoro! Una trovata davvero fantastica
Polly

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Michael Dag
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Re: L'isola del tesoro

Messaggio#7 » martedì 28 febbraio 2023, 9:58

grazie a tutti dei bei commenti, considerando che ho scritto di getto in mezzora, sono decisamente soddisfatto.

Ho inserito l'abusatissimo "Spugna" per evocare subito l'ambientazione piratesca, non avevo sbatti di fare un incipit a modo

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Maurizio Chierchia
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Re: L'isola del tesoro

Messaggio#8 » martedì 28 febbraio 2023, 14:54

Ciao Michael.
Intanto complimenti per la sincerità.
"Ho inserito l'abusatissimo "Spugna" per evocare subito l'ambientazione piratesca, non avevo sbatti di fare un incipit a modo".
Quando ho letto questa tua risposta sono scoppiato a ridere!
Tornando seri.
Per quanto riguarda l'originalità anche io mi congratulo con te. La scelta letterale del tema è sempre divertente, e ti ha portato a scrivere una storiella interessante.
Ovviamente, come tutti, mi sono immaginato capitan uncino, ma questo poco importa.
Ammetto che hai sempre uno stile di scrittura che apprezzo parecchio. Mi dai l'idea del grezzo, ma il grezzo non modellabile che resta affascinante così com'è.
Bravo, bella storia e buona penna (o tastiera)!
Buona gara e a rileggerci presto.
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

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christianfloris
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Re: L'isola del tesoro

Messaggio#9 » mercoledì 1 marzo 2023, 11:11

Racconto introspettivo, in cui si guarda con malinconia ai tempi in cui tutto era fuoco, ferro e amore rubato. Non succede granché, o meglio: ciò che succede è già successo, noi lo vediamo dallo spioncino della focalizzazione interna e ci sta, è un viaggio anche questo e un racconto non è mai la sommatoria di una serie di azioni che si svolgono nel presente. Alcune parti le ho trovate un po’ troppo sbilanciate sul lirismo, in certi altri punti didascaliche (“E’ stata una bella battaglia, con tante scene di eroismo da entrambe le parti” me la sono sentita risuonare in testa col tono di voce di una telecronaca di Bruno Pizzul, non detta da un capitano di una ciurma di pendagli da forca). Qualche concordanza verbale un po’ ballerina (“l’importante è che sia andato tutto bene"), di sicuro a causa del poco tempo a disposizione.
Forse avrebbe aiutato una resa migliore far intravedere qualche fugace battuta di dialogo, magari con qualche suo sodale o con qualche puttana d’angiporto. Ben studiata l’idea di personificare la cassa, che diventa così l’oggetto del suo dialogo interiore. Non c’è una conclusione bouleversante, ma credo che non sia sempre obbligatorio piazzare il colpo di scena che ci fa sollevare il sopracciglio: il finale è coerente con la linearità del racconto che approda senza scossoni alla spiaggia del riposo del protagonista.
Buona prova, non tra le migliori, ma portata a termine con mestiere.

La mia valutazione è 8

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Stefano.Moretto
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Re: L'isola del tesoro

Messaggio#10 » mercoledì 1 marzo 2023, 14:48

Ciao Michael.
L'ho letto tutto filato, è un flusso di coscienza lineare e ben fatto, non c'è un solo punto in cui mi son dovuto fermare un secondo. Il che non è scontato. Mi piace il modo in cui hai declinato il tema, avevo avuto una mezza idea di fare qualcosa di questo tipo ma non avevo assolutamente nessuna idea di come metterlo in atto, tu invece ci sei riuscito facilmente e ti ammiro per questo. L'uso di "Spugna", per quanto pigro, è riuscito nel suo intento, ho capito subito che si trattava di un'ambientazione piratesca. Forse avresti potuto usare "il nostromo", ma forse sarebbe stato meno efficace.
Niente da dire, non c'è chissà che trama, ma l'atmosfera che crei è molto bella e il tuo stile fa sentire tutto il sentimento di "triste felicità" del capitano nel momento della sua dipartita. Mi piace.

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Rick Faith
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Re: L'isola del tesoro

Messaggio#11 » giovedì 2 marzo 2023, 15:44

Ciao Michael, ben ritrovato!
Abbiamo avuto la stessa interpretazione piratesca e persino i tempi strettissimi, mi sento quindi poco sorprendentemente molto coinvolto dal racconto. Secondo me hai fatto un buon lavoro e ho anche riso nel leggere le tue riposte (stavo quasi per scriverti qualcosa sull'unione del titolo L'isola del tesoro e Spugna, ma dopo la tua spiegazione che ti posso dire? Ah ah).
Mi è piaciuta tanto la maliconia finale del Capitano e il verso significato del tesoro, è una lettura che ho apprezzato.

Buona edizione e tutta a tribordo

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antico
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Re: L'isola del tesoro

Messaggio#12 » domenica 5 marzo 2023, 11:32

Mi è piaciuto tantissimo l'intento: siamo dalle parti di Quarto Potere, solo che qui ROSEBUD è ben chiaro e definito non disvelandosi nella scena finale pur procedendo alla sua definizione in modo graduale, come dev'essere. Non ho gradito l'utilizzo di SPUGNA in quanto il punto debole, qui, lo ritrovo proprio nella prima parte e nella definizione di questo contesto, quindi ritengo che questo artificio non raggiunga il suo scopo e che anzi rallenti il tutto perché il lettore cerca altri rimandi che poi non arrivano. Detto questo, per me siamo su un pollice tendente al positivo in modo brillante pur se non solido propri per questa difficoltà a ingranare.

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